Parte II: Risultati della ricerca


Sezione D - Produzione scientifica


Sezione E - Internazionalizzazione



Sezione F - Docenti senza produzione scientifica


Sezione G - Bandi competitivi


Sezione H - Responsabilità e riconoscimenti scientifici

N.CognomeNomeTipo PremioNome PremioMotivazioneAnnoEnte AssegnanteNazione EntePubblicazione Premiata
1. DI DOMENICO Marilina Premio alla Persona Premio letterario Città di Cava de' Tirreni - Poesia e Narrativa Medaglia per la XXVIII edizione del concorso - sezione poesia. 2011 Comune di Cava de' Tirreni (SA) Associazione Culturale "L'Iride" - Cava de' Tirreni ITA
2. FERRAUTO Emanuela Premio alla Persona PREMIO TESI DI LAUREA SULLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA La Commissione di lettura, costituita dal Consiglio Direttivo della Siad, dopo aver esaminato le tesi partecipanti al Premio per Tesi di laurea su di un autore teatrale intaliano contemporaneo, ha deciso all’unanimità di eleggere vincitrice quella di Emanuela Ferrauto, dal titolo “Sulle ceneri dell’Avanguardia. Per il Teatro di Annibale Ruccello” , discussa nel 2008 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, corso di laurea in Lettere moderne, indirizzo storico-musicologico-artistico e dello spettacolo, relatore Fernando Gioviale, correlatrice Stefania Rimini. La tesi inquadra, con accesa sensibilità e ampi richiami al contesto storico, la vita breve ed appassionata di Annibale Ruccello (1956-1986) con le sue illuminazioni, tra Napoli e Roma, negli anni di passaggio tra le ultime intuizioni del Teatro di sperimentazione e ricerca e i rinnovati tentativi di restituire alla parola, all’intreccio la capacità di rappresentare il crescente spappolamento, sociale e individuale, di generazioni intontite dalla cultura di massa. Se non fece in tempo, il giovane attore-autore, a esprimere autentici interessi politici, le sue commedie approdano a una visione cupa e terribile dei malanni della società italiana che anticipa, con ritmo febbrile, la degradazione successiva, sino alla turpitudine e al delirio. Questo percorso convulso, spesso ossessivamente “circolare”, viene accompagnato con rimandi alle opere di altri drammaturghi e registi, sforzandosi la Ferrauto di riprodurre un clima di generale malessere in cui molti artisti cercarono di avvicinarsi agli ambienti più emarginati e torbidi della vita civile per capirne di più di se stessi e degli altri, tra le fratture del linguaggio, gli impulsi autodistruttivi, le perversioni. Il mosaico di vizi e sofferenze che prende corpo, specialmente nell’esame critico di “Ferdinando”, l’opera più alta di Ruccello, viene a scandire, con partecipazione accorata, l’orrore dell’autore napoletano per la contiguità tra anime straziate e voracità dei corpi. E la tesi disegna abilmente quel microcosmo-gabbia dove vacillano i personaggi fino alla rituale dissoluzione. 2011 SIAD ROMA Società italiana autori drammatici ITA