Monitoraggio sismico
La Rete Accelerometrica dell'Italia Settentrionale (RAIS) ha registrato 42 terremoti con ML compresa tra 2.0 e
4.7, per un totale di 1008 forme d'onda accelerometriche. La massima magnitudo si riferisce all'evento del 17
luglio 2011, avvenuto nel ferrarese. Il sistema di acquisizione è stato aggiornato realizzando il collegamento in
tempo reale per tutte le 20 stazioni RAIS via TCP/IP. Inoltre dal novembre 2011 tutti i segnali vengono trasmessi
alla sala sismica del CNT. È proseguito il monitoraggio della micro-sismicità naturale e/o indotta, previsto dal
Progetto Pilota Stogit S.p.A. per l'iniezione e il sequestro di CO2 nel giacimento di stoccaggio di Cortemaggiore
(PC); nella configurazione definitiva la rete è costituita da 7 stazioni (3 in superficie e 4 in pozzo, a 100 m di
profondità). Nell'ambito del progetto OMBRA - in collaborazione con la sezione di Bologna – è continuata l'attività
di monitoraggio con una rete sismica temporanea per lo studio della deformazione sulle faglie sismogenetiche
nella zona del Montello (Prealpi venete).
Laboratorio per le reti informatiche, GRID e calcolo avanzato
Nel corso del 2011 per poter ospitare sui server di Milano il sito web INGV (a fine 2010 trasferito su hosting
esterno) si è proceduto ad aumentare la capacità di banda delle linee dati della sezione passando a collegamenti
in fibra ottica con capacità nell'ordine del Gigabit. In particolare, a fronte di un esiguo impegno monetario, si è
ampliata la banda passante con un link GARR con Banda Effettiva di Accesso - BEA - a 1Gbps e Banda
Garantita di Accesso – BGA - a 20Mbps. Dal maggio 2011 il trasferimento del sito web nazionale sui server
Milano ha permesso la chiusura dell'oneroso contratto di Dynamic Site Delivery fornito da Akamai utilizzato negli
anni precedenti. Ciò è stato reso possibile dall'uso di un avanzato sistema di protezione del sito web realizzato
tramite l'installazione di un HTTP accelerator (il software Varnish) opportunamente configurato.
Sismologia storica
Sono proseguite le ricerche sulla sismicità del bacino euro-mediterraneo, con attenzione alle aree della Dalmazia
(Croazia), Golfo di Corinto (Grecia), regione di Van (Turchia orientale). Sono state analizzate le informazioni
primarie raccolte in precedenza sulla sismicità della Dalmazia, e in particolare sulla città di Dubrovnik. All'interno
del progetto ANR-SISCOR, coordinato dagli istituti francesi CNRS e ENS e con la collaborazione di colleghi
dell'Università di Atene, è stata avviata una revisione degli effetti dei terremoti che hanno interessato il settore
occidentale del Golfo di Corinto (Grecia). A seguito del terremoto del 23 ottobre 2011, è stata compiuta una
rivalutazione dei terremoti dell'area del Lago Van, nella Turchia orientale, in collaborazione con i colleghi del
KOERI, Bogaziçi University di Istanbul (Turchia). Nei cataloghi per l'area sono venute in luce imprecisioni, che
hanno portato all'identificazione di eventi duplicati e localizzati in modo errato.
Metodologie sismologiche per l'ingegneria sismica
A conclusione del Progetto INGV-DPC S4 (2007-2009), è stato redatto un volume speciale per il Bullettin of
Earthquake Engineering dedicato ad illustrare la banca dati accelerometrica ITACA e agli studi effettuati per
migliorarne l'uso per un'ampia gamma di obiettivi sismologici e ingegneristici. Le attività di ricerca si sono
concentrate sullo studio della variabilità del moto sismico, sia attraverso l'analisi del data set accelerometrico
italiano, aggiornato al 2011, sia attraverso le simulazioni di sismogrammi sintetici, applicate al terremoto de
L'Aquila 2009. Nell'ambito del progetto Reluis Input sismico (2010-2013), in collaborazione con l'Università
Federico II, sono state proposte e calibrate delle relazioni di attenuazione, per parametri di risposta strutturale
non lineare, quale il picco di spostamento inelastico. Infine, in collaborazione con IMAA-CNR, sono proseguiti gli
studi relativi a schemi di classificazione dei siti alternativi alla Vs30, basandosi sull'analisi di forme spettrali simili ecorrelandole a parametri di sito geologici e geofisici.
Modelli di pericolosità sismica
Nel corso del 2011 è proseguito il progetto CE SHARE che ha visto il rilascio di molti dati di input per la
pericolosità sismica, quali il modello aggiornato delle zone sismogenetiche e il modello della distribuzione della
massima magnitudo attesa, con il contributo significativo dei ricercatori della sezione. Si è partecipato alla
realizzazione di un modello di occorrenza di forti terremoti in Italia fornito a DPC per l'individuazione delle aree in
cui concentrare i finanziamenti previsti dalla Legge 77/2009 per iniziative di riduzione del rischio sismico di edifici
pubblici e privati attraverso l'abbattimento della vulnerabilità. È infine proseguito lo sviluppo del codice CRISIS per
la stima della pericolosità sismica, con lo sviluppo di applicazioni che lo alimentano producendone l'input
partendo da dati di base vari. Sono state messe a punto alcune nuove funzionalità, quali strumenti per il
declustering dei cataloghi sismici, per la valutazione della completezza di un catalogo seguendo un approccio
statistico o per calcolare i tassi di sismicità di una zona sorgente secondo le procedure di fit più comunemente
utilizzate in questo ambito.
Banche dati e metodi macrosismici
Sono state rilasciate le versioni 2011 del Database Macrosismico italiano (DBMI) e del Catalogo parametrico dei
terremoti italiani (CPTI). È proseguita la compilazione dell'Archive of Historical Earthquake Data (AHEAD),
avviato nell'ambito del Progetto CE NERIES e consolidato nell'ambito del progetto CE SHARE, che contiene gli
studi di riferimento e i dati macrosismici di circa 4600 terremoti europei nel periodo 1000-1899. È stato rilasciato il
catalogo europeo 1000-1899 denominato SHEEC, compilato nell'ambito del progetto SHARE. I parametri del
catalogo derivano dall'utilizzo di procedure standardizzate e riproducibili che hanno richiesto la calibrazione dei
diversi codici di calcolo impiegati per le diverse aree europee. Allo scopo è stata realizzata un'infrastruttura di
calcolo per gestire, elaborare e pubblicare i risultati. È stato anche rilasciato il catalogo EMME-NW (1000-1899)
per il territorio della Turchia oltre i 32°E di longitudine. Nell'ambito del progetto GEM (Global Earthquake Model).
“Tools for compiling the Global Earthquake History”, è stata compilata la versione aggiornata del catalogo
mondiale GLHECAT (Global Large Historical Earthquake Catalogue M≥7.0, 1000-1903), a partire dai cataloghi
regionali di riferimento. Parallelamente sono iniziati la strutturazione e il popolamento dell'archivio degli studi
storico-macrosismici relativi ai 684 terremoti.
Banche dati di sismologia strumentale
Nel 2011 l'operatività del database accelerometrico italiano ITACA è stata garantita senza aggiornamenti. Al
contrario, l'acquisizione e l'archiviazione centralizzata dei dati accelerometrici dell'INGV è stata fortemente
potenziata. I dati, ora disponibili in continuo, hanno permesso la creazione di un database accelerometrico dei
dati INGV, il cui popolamento avviene in modo semi-automatico a partire dalla lista di eventi pubblicata da CNT. Il
database (DYNA-archive, http://dyna.mi.ingv.it/DYNA-archive/) contiene circa 1250 forme d'onda, relative a 143
eventi sismici, registrati nel periodo 2008 – 2011 da 106 stazioni. I metadati delle stazioni accelerometriche RAIS,
oltre a confluire con le relative forme d'onda nel database DYNA-archive, sono consultabili in http://rais.mi.ingv.it.
La sezione partecipa inoltre al progetto europeo NERA per la distribuzione dei dati accelerometrici italiani
attraverso il portale europeo EIDA (European Integrated Data) e per la creazione di una banca dati accelerometrica europea.
Sistema web
Nel corso del 2010 è stato confermato a Webteam l'incarico di ripristinare la piena funzionalità del sito web INGV
e di assicurare la sua stabilità anche in occasione dei picchi di accessi a seguito di eventi sismici e vulcanici; è
stato inoltre istituito un Comitato di Redazione Web (“WebCom”), con l'incarico di definire le linee guida della
politica editoriale dell'Ente nel settore. Webcom ha provveduto a ridisegnare l'impianto del sito web INGV e in
particolare della home page, che ha ora il solo compito di smistare i visitatori verso altri server gestiti
autonomamente. Webteam ha consolidato il funzionamento della home page, adottando soluzioni idonee a
rispondere ad un alto numero di visitatori contemporanei, quale quello che si verifica in occasione di terremoti. È
poi stato avviato uno studio di fattibilità per utilizzare un software di gestione più aggiornato e più performante.
La Rete Accelerometrica dell'Italia Settentrionale (RAIS) ha registrato 42 terremoti con ML compresa tra 2.0 e
4.7, per un totale di 1008 forme d'onda accelerometriche. La massima magnitudo si riferisce all'evento del 17
luglio 2011, avvenuto nel ferrarese. Il sistema di acquisizione è stato aggiornato realizzando il collegamento in
tempo reale per tutte le 20 stazioni RAIS via TCP/IP. Inoltre dal novembre 2011 tutti i segnali vengono trasmessi
alla sala sismica del CNT. È proseguito il monitoraggio della micro-sismicità naturale e/o indotta, previsto dal
Progetto Pilota Stogit S.p.A. per l'iniezione e il sequestro di CO2 nel giacimento di stoccaggio di Cortemaggiore
(PC); nella configurazione definitiva la rete è costituita da 7 stazioni (3 in superficie e 4 in pozzo, a 100 m di
profondità). Nell'ambito del progetto OMBRA - in collaborazione con la sezione di Bologna – è continuata l'attività
di monitoraggio con una rete sismica temporanea per lo studio della deformazione sulle faglie sismogenetiche
nella zona del Montello (Prealpi venete).
Laboratorio per le reti informatiche, GRID e calcolo avanzato
Nel corso del 2011 per poter ospitare sui server di Milano il sito web INGV (a fine 2010 trasferito su hosting
esterno) si è proceduto ad aumentare la capacità di banda delle linee dati della sezione passando a collegamenti
in fibra ottica con capacità nell'ordine del Gigabit. In particolare, a fronte di un esiguo impegno monetario, si è
ampliata la banda passante con un link GARR con Banda Effettiva di Accesso - BEA - a 1Gbps e Banda
Garantita di Accesso – BGA - a 20Mbps. Dal maggio 2011 il trasferimento del sito web nazionale sui server
Milano ha permesso la chiusura dell'oneroso contratto di Dynamic Site Delivery fornito da Akamai utilizzato negli
anni precedenti. Ciò è stato reso possibile dall'uso di un avanzato sistema di protezione del sito web realizzato
tramite l'installazione di un HTTP accelerator (il software Varnish) opportunamente configurato.
Sismologia storica
Sono proseguite le ricerche sulla sismicità del bacino euro-mediterraneo, con attenzione alle aree della Dalmazia
(Croazia), Golfo di Corinto (Grecia), regione di Van (Turchia orientale). Sono state analizzate le informazioni
primarie raccolte in precedenza sulla sismicità della Dalmazia, e in particolare sulla città di Dubrovnik. All'interno
del progetto ANR-SISCOR, coordinato dagli istituti francesi CNRS e ENS e con la collaborazione di colleghi
dell'Università di Atene, è stata avviata una revisione degli effetti dei terremoti che hanno interessato il settore
occidentale del Golfo di Corinto (Grecia). A seguito del terremoto del 23 ottobre 2011, è stata compiuta una
rivalutazione dei terremoti dell'area del Lago Van, nella Turchia orientale, in collaborazione con i colleghi del
KOERI, Bogaziçi University di Istanbul (Turchia). Nei cataloghi per l'area sono venute in luce imprecisioni, che
hanno portato all'identificazione di eventi duplicati e localizzati in modo errato.
Metodologie sismologiche per l'ingegneria sismica
A conclusione del Progetto INGV-DPC S4 (2007-2009), è stato redatto un volume speciale per il Bullettin of
Earthquake Engineering dedicato ad illustrare la banca dati accelerometrica ITACA e agli studi effettuati per
migliorarne l'uso per un'ampia gamma di obiettivi sismologici e ingegneristici. Le attività di ricerca si sono
concentrate sullo studio della variabilità del moto sismico, sia attraverso l'analisi del data set accelerometrico
italiano, aggiornato al 2011, sia attraverso le simulazioni di sismogrammi sintetici, applicate al terremoto de
L'Aquila 2009. Nell'ambito del progetto Reluis Input sismico (2010-2013), in collaborazione con l'Università
Federico II, sono state proposte e calibrate delle relazioni di attenuazione, per parametri di risposta strutturale
non lineare, quale il picco di spostamento inelastico. Infine, in collaborazione con IMAA-CNR, sono proseguiti gli
studi relativi a schemi di classificazione dei siti alternativi alla Vs30, basandosi sull'analisi di forme spettrali simili ecorrelandole a parametri di sito geologici e geofisici.
Modelli di pericolosità sismica
Nel corso del 2011 è proseguito il progetto CE SHARE che ha visto il rilascio di molti dati di input per la
pericolosità sismica, quali il modello aggiornato delle zone sismogenetiche e il modello della distribuzione della
massima magnitudo attesa, con il contributo significativo dei ricercatori della sezione. Si è partecipato alla
realizzazione di un modello di occorrenza di forti terremoti in Italia fornito a DPC per l'individuazione delle aree in
cui concentrare i finanziamenti previsti dalla Legge 77/2009 per iniziative di riduzione del rischio sismico di edifici
pubblici e privati attraverso l'abbattimento della vulnerabilità. È infine proseguito lo sviluppo del codice CRISIS per
la stima della pericolosità sismica, con lo sviluppo di applicazioni che lo alimentano producendone l'input
partendo da dati di base vari. Sono state messe a punto alcune nuove funzionalità, quali strumenti per il
declustering dei cataloghi sismici, per la valutazione della completezza di un catalogo seguendo un approccio
statistico o per calcolare i tassi di sismicità di una zona sorgente secondo le procedure di fit più comunemente
utilizzate in questo ambito.
Banche dati e metodi macrosismici
Sono state rilasciate le versioni 2011 del Database Macrosismico italiano (DBMI) e del Catalogo parametrico dei
terremoti italiani (CPTI). È proseguita la compilazione dell'Archive of Historical Earthquake Data (AHEAD),
avviato nell'ambito del Progetto CE NERIES e consolidato nell'ambito del progetto CE SHARE, che contiene gli
studi di riferimento e i dati macrosismici di circa 4600 terremoti europei nel periodo 1000-1899. È stato rilasciato il
catalogo europeo 1000-1899 denominato SHEEC, compilato nell'ambito del progetto SHARE. I parametri del
catalogo derivano dall'utilizzo di procedure standardizzate e riproducibili che hanno richiesto la calibrazione dei
diversi codici di calcolo impiegati per le diverse aree europee. Allo scopo è stata realizzata un'infrastruttura di
calcolo per gestire, elaborare e pubblicare i risultati. È stato anche rilasciato il catalogo EMME-NW (1000-1899)
per il territorio della Turchia oltre i 32°E di longitudine. Nell'ambito del progetto GEM (Global Earthquake Model).
“Tools for compiling the Global Earthquake History”, è stata compilata la versione aggiornata del catalogo
mondiale GLHECAT (Global Large Historical Earthquake Catalogue M≥7.0, 1000-1903), a partire dai cataloghi
regionali di riferimento. Parallelamente sono iniziati la strutturazione e il popolamento dell'archivio degli studi
storico-macrosismici relativi ai 684 terremoti.
Banche dati di sismologia strumentale
Nel 2011 l'operatività del database accelerometrico italiano ITACA è stata garantita senza aggiornamenti. Al
contrario, l'acquisizione e l'archiviazione centralizzata dei dati accelerometrici dell'INGV è stata fortemente
potenziata. I dati, ora disponibili in continuo, hanno permesso la creazione di un database accelerometrico dei
dati INGV, il cui popolamento avviene in modo semi-automatico a partire dalla lista di eventi pubblicata da CNT. Il
database (DYNA-archive, http://dyna.mi.ingv.it/DYNA-archive/) contiene circa 1250 forme d'onda, relative a 143
eventi sismici, registrati nel periodo 2008 – 2011 da 106 stazioni. I metadati delle stazioni accelerometriche RAIS,
oltre a confluire con le relative forme d'onda nel database DYNA-archive, sono consultabili in http://rais.mi.ingv.it.
La sezione partecipa inoltre al progetto europeo NERA per la distribuzione dei dati accelerometrici italiani
attraverso il portale europeo EIDA (European Integrated Data) e per la creazione di una banca dati accelerometrica europea.
Sistema web
Nel corso del 2010 è stato confermato a Webteam l'incarico di ripristinare la piena funzionalità del sito web INGV
e di assicurare la sua stabilità anche in occasione dei picchi di accessi a seguito di eventi sismici e vulcanici; è
stato inoltre istituito un Comitato di Redazione Web (“WebCom”), con l'incarico di definire le linee guida della
politica editoriale dell'Ente nel settore. Webcom ha provveduto a ridisegnare l'impianto del sito web INGV e in
particolare della home page, che ha ora il solo compito di smistare i visitatori verso altri server gestiti
autonomamente. Webteam ha consolidato il funzionamento della home page, adottando soluzioni idonee a
rispondere ad un alto numero di visitatori contemporanei, quale quello che si verifica in occasione di terremoti. È
poi stato avviato uno studio di fattibilità per utilizzare un software di gestione più aggiornato e più performante.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente