I temi di ricerca trattati nella Sezione di Roma2 riguardano Geomagnetismo, Paleomagnetismo,
Radiopropagazione ionosferica e sviluppi tecnologici d'apparati sperimentali, osservazione multidisciplinare dei
fondali marini, studi sul degassamento degli idrocarburi e osservazioni ambientali con metodi geofisici, sia a terra
sia in mare, anche con tecniche di indagine aerea. La Sezione è inoltre molto attiva nelle conduzione di indagini
geofisiche mirate allo studio delle proprietà fisiche (elettriche, elettromagnetiche, di densità, di conducibilità
termica, ecc.) per la caratterizzazione di aree significative dal punto di vista strutturale, ambientale e
archeologico. Il monitoraggio continuo e sistematico del campo magnetico terrestre attraverso magnetometri
installati presso osservatori presenti su territorio nazionale (Castello Tesino e Lampedusa) ed antartico (presso le
basi italiane di Mario Zucchelli e Concordia) ha rappresentato, anche per il 2011, una delle attività principali
portate avanti dal personale afferente all'UF di Geomagnetismo. La pausa tra le campagne di misura della Rete
magnetica (che ha solitamente luogo con cadenza quinquennale ed è volta alla realizzazione della cartografia
che descrive il campo magnetico terrestre nello spazio e nel tempo integrando così le misure effettuate presso gli
osservatori geomagnetici permanenti) come previsto, è stata utilizzata per revisione e completamento della rete
dei capisaldi magnetici. Il monitoraggio continuo e sistematico dell'alta atmosfera ionizzata, mediante i due
osservatori di Roma e Gibilmanna (PA) e il servizio di previsioni ionosferiche, come supporto alle esigenze di
comunicazione in onda corta dei principali utenti nazionali (Ministeri della Difesa, Interno e Dipartimento della
Protezione Civile) hanno costituito anche nel 2011 uno dei principali obiettivi dell'UF Fisica dell'Alta Atmosfera.
L'attività di monitoraggio non è limitata soltanto al territorio nazionale ma si estende attraverso numerosi progetti
di ricerca europei (DIAS, GIFINT,CIGALA ed ESPAS) e nazionali (PNRA, MIRTO, ecc.) anche all'area
Mediterranea ed alle zone polari. Gli obiettivi del Laboratorio di Geofisica Ambientale, prevedevano ulteriori
sviluppi strumentali relativi ai radar HF per il rilevamento della densità elettronica in ionosfera, uno spettrometro a
microonde per la misura del vapor d'acqua in stratosfera e, per ciò che concerne applicazioni in ambito
glaciologico, la prosecuzione dello sviluppo di Radio Echo Sounding (radar VHF) con i vari sistemi d'antenna
differenti per le diverse frequenze impiegate. Per queste innovazioni tecnologiche, oltre alle tecniche riguardanti
dispositivi logici programmabili, microchip in grado di operare sui segnali elettrici, componenti elettronici per la
sintesi diretta delle frequenze, si ricorre anche alla programmazione delle schede “software defined radio”. Gli
algoritmi di processo sviluppati vengono impiegati nei radar a codice di fase per sopperire alla bassa potenza
trasmessa. Nell'ambito delle osservazioni si perfezionano le tecniche di prospezione geoelettrica, magnetica e a
induzione, per il supporto agli organi preposti al controllo del territorio, anche in ambito archeologico. Nel corso
del 2011 il Laboratorio di Paleomagnetismo ha lavorato a pieno ritmo nello sviluppo di ricerche in tutte le aree di
suo tradizionale interesse scientifico e pertinenza. Il laboratorio ha inoltre ospitato vari ospiti stranieri per cicli di
misura su progetti in collaborazione, ed è stato attivamente impegnato nella costituzione di una rete integrata
Europea di laboratori sperimentali nell'ambito del progetto EPOS. Gli obiettivi delle ricerche comprendono l'uso
del paleomagnetismo per la risoluzione di problemi geodinamici, per lo sviluppo di studi di stratigrafia integrata ad
alta risoluzione e per la ricostruzione della paleovariazione secolare (PSV) del campo magnetico terrestre, con
contributi originali per la datazione ad alta risoluzione di eventi sismici, vulcanici e climatici del recente passato
geologico. In particolare, per le applicazioni alla tettonica sono state svolte ricerche sull'evoluzione Plio-
Pleistocenica della penisola italiana, in particolare per il blocco Calabro ed il bacino dell'Alto Tevere. Sono
proseguite inoltre le ricerca sull'evoluzione tettonica della cordigliera Colombiana. Per la magnetostratigrafia sono
state svolte ricerche in numerose successioni sedimentarie dell'area mediterranea che rappresentano intervalli
chiave per la stratigrafia del Cenozoico, con particolare riguardo alle sezioni candidate alla definizione di Global
Stratotype Section and Point (GSSP) di diversi piani stratigrafici. Per quel che concerne la ricostruzione della
variabilità del campo magnetico terrestre, sono state svolte campagne, misura in laboratorio e analisi dei dati
sulle sequenze laviche Oloceniche esposte a Pantelleria ed alle isole Azzorre. Queste ricerche portano contributi
originali e fondamentali per la ricostruzione temporale delle fasi eruttive di vulcani attivi. Sono altresì proseguite le
ricerche sulla ricostruzione della PSV in sequenze sedimentarie marine dall'area polare artica e dall'area
mediterranea. Inoltre, sono proseguite le ricerche paleomagnetiche sulle sequenze sedimentarie perforate
nell'ambito dei grandi progetti internazionali di ricerca (Cape Roberts, ANDRILL) relativi ai margini peri-Antartici.
Infine, per il magnetismo ambientale, sono proseguite e si sono sviluppate le ricerche sulla caratterizzazione
magnetica delle polveri sottili atmosferiche. L'UF Ricerche InterDisciplinari Geomarine (RIDGE), studia con
approccio multi- e inter-disciplinare vari processi geofisici e ambientali relativi a trasferimenti di massa (es. gas)
ed energia (es. eventi sismici) ) che avvengono alle interfacce tra geosfera, idrosfera (oceani) e atmosfera, il loro
hazard e impatto sui cambiamenti globali. Gli studi si basano su osservazioni specifiche che utilizzano tecnologie
innovative (osservatori sottomarini - OS 1.8 - e sensori di ultima generazione). Gli obiettivi principali sono lo studio
delle strutture sismogenetiche (in particolare la fisica che governa la preparazione del fenomeno terremoto - OS
3.1), dei vulcani sottomarini, degli tsunami (O.S. 4.3), della struttura del mantello superiore sotto gli oceani (OS
1.7), nonché lo studio di alcune caratteristiche del campo magnetico terrestre (OS 3.4), l'origine e degassamento
degli idrocarburi, con implicazioni nel budget atmosferico dei gas serra (OS 4.5). Questa UF coordina le azioni
necessarie (progetti e iniziative) alla realizzazione della parte di competenza italiana dell'infrastruttura di ricerca europea EMSO di ESFRI per la costituzione del consorzio europeo (ERIC) che si occuperà della sua gestione.
Nonostante le perduranti limitazioni logistiche e ambientali causate dal terremoto del 2009, le attività svolte nel
2011 dall'UF di L'Aquila hanno condotto comunque alla realizzazione degli obiettivi previsti. Si è avuta una certa
continuità nella manutenzione ed esercizio degli interventi sia pure minimali di mantenimento delle funzioni di
base dell'osservatorio geomagnetico di Preturo. Una ulteriore proroga da parte dell'Università di L'Aquila ha
allungato la vita dell'osservatorio di Preturo fino al 30 aprile 2012. Grazie a questa ulteriore dilazione è stato
possibile proseguite le misure assolute del campo magnetico terrestre ed è stata garantita la necessaria
continuità nel funzionamento del sistema INTERMAGNET. Gli studi e le ricerche multidisciplinari che l'UP Metodi
e Misure per la Geofisica dell'Ambiente conduce sono mirate all'interpretazione dei campi di potenziale, di dati
radiometrici ed elettromagnetici, per l'ambiente e per la modellazione crostale. Il gruppo di lavoro realizza
campagne sperimentali in aree vulcaniche attive e in aree significative dal punto di vista ambientale con obiettivi
mirati alla mitigazione dei rischi e per questioni legate alla sicurezza, al disarmo e alla non proliferazione
nucleare. Tali obiettivi trovano collocazione anche nelle relazioni istituzionali con il Ministero degli Affari Esteri,
per la fornitura di consulenze riservate per la messa in operazione del sistema di verifica del Trattato per la
messa al bando degli esperimenti nucleari, ai sensi della Legge 197/2003. In tale contesto, si forniscono
elaborazioni e pareri di elevato valore scientifico e tecnologico. L'UP Geofisica e Tecnologie Marine è attiva su
diversi obiettivi prevalentemente nel campo delle ricerche geomarine promuovendo le attività scientifiche e
tecnologiche dell'INGV con numerose campagne geofisiche in mare in collaborazione con l'IIM (Istituto
Idrografico della Marina), il CNR Ismar e altri enti di ricerca. Si sono inoltre fornite consulenze scientifichetecnologiche
in Progetti di Ricerca e svolte campagne di misura nell'ambito di uno specifico contratto con ENI
SpA. Dal 2009 l'UP è inoltre impegnata nell'ambito del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine con la
partecipazione a specifici progetti di ricerca e sperimentazione industriale insieme a grandi gruppi
(FINMECCANICA) e piccole e medie imprese consorziate (TECNOMAR) del territorio ligure. Sono proseguiti gli
studi selle fluttuazioni del livello del mare con l'analisi dei rapporti newtoniani fra le variazioni del peso del distretto
atmosferico locale e la circolazione idraulica nei bacini marini semivincolanti (porti, baie e, in generale, coste) e la
capacità idraulica di smaltimento piena dei bacini fluviali. Proseguiti anche gli studi su applicazioni geofisiche alla
Difesa Marina e Subacquea sistemi EMAG UW (assetto SIMAN – Self Informed MAgnetic Network) per la
protezione antiterrorismo.
Radiopropagazione ionosferica e sviluppi tecnologici d'apparati sperimentali, osservazione multidisciplinare dei
fondali marini, studi sul degassamento degli idrocarburi e osservazioni ambientali con metodi geofisici, sia a terra
sia in mare, anche con tecniche di indagine aerea. La Sezione è inoltre molto attiva nelle conduzione di indagini
geofisiche mirate allo studio delle proprietà fisiche (elettriche, elettromagnetiche, di densità, di conducibilità
termica, ecc.) per la caratterizzazione di aree significative dal punto di vista strutturale, ambientale e
archeologico. Il monitoraggio continuo e sistematico del campo magnetico terrestre attraverso magnetometri
installati presso osservatori presenti su territorio nazionale (Castello Tesino e Lampedusa) ed antartico (presso le
basi italiane di Mario Zucchelli e Concordia) ha rappresentato, anche per il 2011, una delle attività principali
portate avanti dal personale afferente all'UF di Geomagnetismo. La pausa tra le campagne di misura della Rete
magnetica (che ha solitamente luogo con cadenza quinquennale ed è volta alla realizzazione della cartografia
che descrive il campo magnetico terrestre nello spazio e nel tempo integrando così le misure effettuate presso gli
osservatori geomagnetici permanenti) come previsto, è stata utilizzata per revisione e completamento della rete
dei capisaldi magnetici. Il monitoraggio continuo e sistematico dell'alta atmosfera ionizzata, mediante i due
osservatori di Roma e Gibilmanna (PA) e il servizio di previsioni ionosferiche, come supporto alle esigenze di
comunicazione in onda corta dei principali utenti nazionali (Ministeri della Difesa, Interno e Dipartimento della
Protezione Civile) hanno costituito anche nel 2011 uno dei principali obiettivi dell'UF Fisica dell'Alta Atmosfera.
L'attività di monitoraggio non è limitata soltanto al territorio nazionale ma si estende attraverso numerosi progetti
di ricerca europei (DIAS, GIFINT,CIGALA ed ESPAS) e nazionali (PNRA, MIRTO, ecc.) anche all'area
Mediterranea ed alle zone polari. Gli obiettivi del Laboratorio di Geofisica Ambientale, prevedevano ulteriori
sviluppi strumentali relativi ai radar HF per il rilevamento della densità elettronica in ionosfera, uno spettrometro a
microonde per la misura del vapor d'acqua in stratosfera e, per ciò che concerne applicazioni in ambito
glaciologico, la prosecuzione dello sviluppo di Radio Echo Sounding (radar VHF) con i vari sistemi d'antenna
differenti per le diverse frequenze impiegate. Per queste innovazioni tecnologiche, oltre alle tecniche riguardanti
dispositivi logici programmabili, microchip in grado di operare sui segnali elettrici, componenti elettronici per la
sintesi diretta delle frequenze, si ricorre anche alla programmazione delle schede “software defined radio”. Gli
algoritmi di processo sviluppati vengono impiegati nei radar a codice di fase per sopperire alla bassa potenza
trasmessa. Nell'ambito delle osservazioni si perfezionano le tecniche di prospezione geoelettrica, magnetica e a
induzione, per il supporto agli organi preposti al controllo del territorio, anche in ambito archeologico. Nel corso
del 2011 il Laboratorio di Paleomagnetismo ha lavorato a pieno ritmo nello sviluppo di ricerche in tutte le aree di
suo tradizionale interesse scientifico e pertinenza. Il laboratorio ha inoltre ospitato vari ospiti stranieri per cicli di
misura su progetti in collaborazione, ed è stato attivamente impegnato nella costituzione di una rete integrata
Europea di laboratori sperimentali nell'ambito del progetto EPOS. Gli obiettivi delle ricerche comprendono l'uso
del paleomagnetismo per la risoluzione di problemi geodinamici, per lo sviluppo di studi di stratigrafia integrata ad
alta risoluzione e per la ricostruzione della paleovariazione secolare (PSV) del campo magnetico terrestre, con
contributi originali per la datazione ad alta risoluzione di eventi sismici, vulcanici e climatici del recente passato
geologico. In particolare, per le applicazioni alla tettonica sono state svolte ricerche sull'evoluzione Plio-
Pleistocenica della penisola italiana, in particolare per il blocco Calabro ed il bacino dell'Alto Tevere. Sono
proseguite inoltre le ricerca sull'evoluzione tettonica della cordigliera Colombiana. Per la magnetostratigrafia sono
state svolte ricerche in numerose successioni sedimentarie dell'area mediterranea che rappresentano intervalli
chiave per la stratigrafia del Cenozoico, con particolare riguardo alle sezioni candidate alla definizione di Global
Stratotype Section and Point (GSSP) di diversi piani stratigrafici. Per quel che concerne la ricostruzione della
variabilità del campo magnetico terrestre, sono state svolte campagne, misura in laboratorio e analisi dei dati
sulle sequenze laviche Oloceniche esposte a Pantelleria ed alle isole Azzorre. Queste ricerche portano contributi
originali e fondamentali per la ricostruzione temporale delle fasi eruttive di vulcani attivi. Sono altresì proseguite le
ricerche sulla ricostruzione della PSV in sequenze sedimentarie marine dall'area polare artica e dall'area
mediterranea. Inoltre, sono proseguite le ricerche paleomagnetiche sulle sequenze sedimentarie perforate
nell'ambito dei grandi progetti internazionali di ricerca (Cape Roberts, ANDRILL) relativi ai margini peri-Antartici.
Infine, per il magnetismo ambientale, sono proseguite e si sono sviluppate le ricerche sulla caratterizzazione
magnetica delle polveri sottili atmosferiche. L'UF Ricerche InterDisciplinari Geomarine (RIDGE), studia con
approccio multi- e inter-disciplinare vari processi geofisici e ambientali relativi a trasferimenti di massa (es. gas)
ed energia (es. eventi sismici) ) che avvengono alle interfacce tra geosfera, idrosfera (oceani) e atmosfera, il loro
hazard e impatto sui cambiamenti globali. Gli studi si basano su osservazioni specifiche che utilizzano tecnologie
innovative (osservatori sottomarini - OS 1.8 - e sensori di ultima generazione). Gli obiettivi principali sono lo studio
delle strutture sismogenetiche (in particolare la fisica che governa la preparazione del fenomeno terremoto - OS
3.1), dei vulcani sottomarini, degli tsunami (O.S. 4.3), della struttura del mantello superiore sotto gli oceani (OS
1.7), nonché lo studio di alcune caratteristiche del campo magnetico terrestre (OS 3.4), l'origine e degassamento
degli idrocarburi, con implicazioni nel budget atmosferico dei gas serra (OS 4.5). Questa UF coordina le azioni
necessarie (progetti e iniziative) alla realizzazione della parte di competenza italiana dell'infrastruttura di ricerca europea EMSO di ESFRI per la costituzione del consorzio europeo (ERIC) che si occuperà della sua gestione.
Nonostante le perduranti limitazioni logistiche e ambientali causate dal terremoto del 2009, le attività svolte nel
2011 dall'UF di L'Aquila hanno condotto comunque alla realizzazione degli obiettivi previsti. Si è avuta una certa
continuità nella manutenzione ed esercizio degli interventi sia pure minimali di mantenimento delle funzioni di
base dell'osservatorio geomagnetico di Preturo. Una ulteriore proroga da parte dell'Università di L'Aquila ha
allungato la vita dell'osservatorio di Preturo fino al 30 aprile 2012. Grazie a questa ulteriore dilazione è stato
possibile proseguite le misure assolute del campo magnetico terrestre ed è stata garantita la necessaria
continuità nel funzionamento del sistema INTERMAGNET. Gli studi e le ricerche multidisciplinari che l'UP Metodi
e Misure per la Geofisica dell'Ambiente conduce sono mirate all'interpretazione dei campi di potenziale, di dati
radiometrici ed elettromagnetici, per l'ambiente e per la modellazione crostale. Il gruppo di lavoro realizza
campagne sperimentali in aree vulcaniche attive e in aree significative dal punto di vista ambientale con obiettivi
mirati alla mitigazione dei rischi e per questioni legate alla sicurezza, al disarmo e alla non proliferazione
nucleare. Tali obiettivi trovano collocazione anche nelle relazioni istituzionali con il Ministero degli Affari Esteri,
per la fornitura di consulenze riservate per la messa in operazione del sistema di verifica del Trattato per la
messa al bando degli esperimenti nucleari, ai sensi della Legge 197/2003. In tale contesto, si forniscono
elaborazioni e pareri di elevato valore scientifico e tecnologico. L'UP Geofisica e Tecnologie Marine è attiva su
diversi obiettivi prevalentemente nel campo delle ricerche geomarine promuovendo le attività scientifiche e
tecnologiche dell'INGV con numerose campagne geofisiche in mare in collaborazione con l'IIM (Istituto
Idrografico della Marina), il CNR Ismar e altri enti di ricerca. Si sono inoltre fornite consulenze scientifichetecnologiche
in Progetti di Ricerca e svolte campagne di misura nell'ambito di uno specifico contratto con ENI
SpA. Dal 2009 l'UP è inoltre impegnata nell'ambito del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine con la
partecipazione a specifici progetti di ricerca e sperimentazione industriale insieme a grandi gruppi
(FINMECCANICA) e piccole e medie imprese consorziate (TECNOMAR) del territorio ligure. Sono proseguiti gli
studi selle fluttuazioni del livello del mare con l'analisi dei rapporti newtoniani fra le variazioni del peso del distretto
atmosferico locale e la circolazione idraulica nei bacini marini semivincolanti (porti, baie e, in generale, coste) e la
capacità idraulica di smaltimento piena dei bacini fluviali. Proseguiti anche gli studi su applicazioni geofisiche alla
Difesa Marina e Subacquea sistemi EMAG UW (assetto SIMAN – Self Informed MAgnetic Network) per la
protezione antiterrorismo.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente