Rete Sismica Nazionale
La Rete Sismica Nazionale (RSN) anche durante questo anno è si è andata modificando e ottimizzando
attraverso il completamento della chiusura di tutti i costosi sistemi a trasmissione analogica e la loro sostituzione
con sistemi digitali a più basso costo e più affidabili. Inoltre, sono stati messi a norma gli impianti elettrici di gran
parte dei siti della RSN per far lavorare i dipendenti che svolgono gli interventi sulle stazioni in ambienti sicuri. È
inoltre continuata l'ottimizzazione della strumentazione installata e l'allestimento di alcuni nuovi siti, in particolare
nella zona dell'Umbria e Marche per il potenziamento del Test Site dell'Altotiberino. Oggi, complessivamente, la
Rete Sismica Nazionale è costituita da strumentazione a larga banda e ad alta dinamica, acquisita e archiviata
tutta in tempo reale. Contemporaneamente all'ottimizzazione dlei siti della rete, si è lavorato sulla archiviazione e
distribuzione dei dati e sul controllo della loro qualità. La Rete Sismica Nazionale acquisisce, archivia e
distribuisce attraverso lo European Integrated data Archive (EIDA) un volume di dati di qualità particolarmente
elevata. Nel 2011 si è inoltre lavorato affinché anche i dati delle stazioni sismiche temporanee installate durante
emergenze sismiche e di esperimenti confluissero all'interno di EIDA. Tali avanzamenti hanno permesso di
proseguire l'integrazione a livello europeo delle infrastrutture di ricerca, che è una delle iniziative più importanti
del programma di sviluppo della ricerca geofisica in Europa. Questo programma, che coinvolge numerosi Enti di
ricerca e osservatori europei, si sviluppa nell'ambito di ESFRI, prende il nome di EPOS (European Plate
Observatory System) ed è coordinata dall'INGV. L'obiettivo dichiarato nel 2009 di distribuire tutti i dati garantendo
la qualità è stato raggiunto nel 2010 ed ulteriormente confermato ed ampliato nel 2011. Per il download dei dati
sono stati sviluppati e distribuiti software ad hoc.
Il servizio di sorveglianza
Nel 2011 la sismicità localizzata sul territorio nazionale conta più di 16.400 terremoti localizzati dalla RSN, di cui
15 con magnitudo maggiore di 4 e nessuno con magnitudo maggiore di 5. La sismicità ha continuato a essere
particolarmente sostenuta nella zona dell'Appennino Centrale a seguito del terremoto del 6 Aprile del 2009 (circa
2.500 eventi nell'area). Il servizio di sorveglianza ha localizzato circa 2.300 terremoti nella zona densamente
monitorata dell'Altotiberina ove la sensibilità della RSN è aumentata significativamente grazie all'installazione di
nuove stazioni. Inoltre, due importanti sequenze sismiche sono state registrate nella zona di Santa Sofia (Emilia
Romagna) con circa 2.000 eventi, e nella zona del Pollino con circa 1.000 eventi nel 2011. Il servizio di
sorveglianza è regolato da apposita convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile verso la quale
avviene la comunicazione di tutti i terremoti di magnitudo pari a o maggiore di 2,5, che nel 2011 sono stati
complessivamente circa 750. Nel complesso anche nel 2011, come nel 2010 e nel 2009, si è osservato un
numero ben superiore di terremoti rispetto alla media a più lungo termine, che era di circa 7.000 terremoti per
anno. Questo incremento è dovuto al miglioramento della rete, con l'abbassamento delle soglie di detezione, e
all'accadimento di sequenze sismiche importanti in questi anni. Il rinnovamento della sala sismica effettuato nel
2009 è stato importante per il 2010 ed il 2011, semplificando il lavoro dei turnisti con la rappresentazione in tempo
reale su video-wall 3x2m di tool per il monitoraggio quali le mappe della sismicità a scala nazionale e locale e la
visualizzazione del funzionamento della RSN. Sono inoltre sotto gli occhi dei turnisti le localizzazioni a scala
globale fatte con Earlyest che dà informazioni sul potenziale tsunamigenico di eventi di magnitudo elevata, e la
mappa a scala globale delle localizzazioni IRIS sullo schermo di servizio. È importante sottolineare che, accanto
alla semplice comunicazione dei parametri ipocentrali, per ogni terremoto vengono fornite informazioni tematiche,
quali l'evento nel contesto storico, nel contesto della pericolosità sismica ed altre informazioni importanti alla fine
dell'inquadramento dell'evento nella sismicità italiana. Inoltre, sono ormai diventate di routine le mappe di
scuotimento realizzate in tempo quasi reale, sulla base delle registrazioni sismometriche e accelorometriche
disponibili dalla rete, la valutazione del meccanismo di sorgente responsabile del terremoto e la mappa dei
risentimenti comunicati attraverso il sito “hai sentito il terremoto”. È proseguita anche l'attività legata alla
realizzazione di un centro di acquisizione indipendente presso la sede di Grottaminarda, in Irpinia, da usare in
caso di malfunzionamenti della sala di Roma.Il cambiamento maggiore si è realizzato sul sistema di
acquisizione dati. Nel corso del 2009 è stato realizzato un nuovo sistema versatile e moderno per l'acquisizione
dati che è stato installato nel corso del 2010 e testato durante tutto il 2011. Grazie al funzionamento in parallelo
del vecchio e nuovo sistema sono state effettuate le analisi sulla robustezza del nuovo sistema. Nel 2011, si è
proseguito nella messa a punto del nuovo sistema di acquisizione AIDA che è entrato in funzione nella sala di
monitoraggio il 4 Maggio 2012, sostituendo il vecchio sistema di acquisizione che è rimasto come sistema
secondario. AIDA è basato su “earthworm”, e a oggi è il sistema principale per l'acquisizione dei dati sismici
prodotti dalla Rete Sismica Nazionale.
Rete Accelerometrica
La rete accelerometrica nazionale è leggermente aumentata come numero di sensori installati nel corso del 2011.
Ma le attività si sono prevalentemente concentrate sulla ottimizzazione delle stazioni per arrivare ad avere i dati in
continuo e in tempo reale alla sede di Roma. Ciò è stato necessario per poter controllare la qualità dei dati
acquisiti. Le stazioni accelerometriche forniscono un fondamentale contributo per la realizzazione delle mappe di
scuotimento, per il calcolo della magnitudo di eventi forti per i quali i velocimetri della zona epicentrale
risulterebbero saturati, e per la ricerca (modelli di sorgente estesa, leggi di attenuazione, ecc.).
La Rete Sismica Mobile e le reti locali
La rete mobile del CNT è stata impegnata per le emergenze sismiche a maggio 2011 in provincia di Forlì-Cesena
(Distretto sismico “Montefeltro”) e a novembre in provincia di Cosenza (Distretto sismico “Pollino”). È stata inoltre
utilizzata per alcuni progetti di ricerca: a marzo 2011 è terminato l'esperimento Alto Adriatico (svolto nell'ambito di
una convenzione con ENEL SpA.). Alla fine di ottobre è terminato l'esperimento OMBRA (OMBRA Project Group,
2011). In ottobre è stata ridotta la dotazione strumentale in forza all'esperimento in Alta Val Tiberina nell'ambito
del Progetto NOVAT; nello stesso periodo ha avuto inizio un esperimento in zona Frusinate che segue
l'acquisizione realizzata a novembre 2009 - gennaio 2010 in occasione di una intensa attività sismica. Nel 2011 si
è svolta l'esercitazione SANTA SOFIA delle reti mobili INGV coordinate, che ha avuto seguito in un inizio di
coordinamento di tutte le reti di pronto intervanto INGV con il progetto SISMIKO lanciato nel dicembre 2011.
L'attività delle reti locali e regionali si è concentrata sulla gestione e ottimizzazione dei siti gestiti dal CNT, quali ad
esempio: la Rete Sismometrica Marchigiana (RSM) e la Rete dell'Alta Val Tiberina sono state incrementata in
questo periodo con stazioni temporanee e, cosa più importante, con la realizzazione di stazioni in pozzo (due
terminati nel 2011 ed uno da terminare nel 2012). È un'attività rilevante anche la co-gestione di reti operata con
altre sezioni dell'INGV o di reti gestite da altri Enti in forma convenzionale o contrattuale, quali la Rete dell'Italia
Nord-Occidentale, quella del'Italia nordorientale, la Rete ENEL di Larderello, la Rete Umbria, la Rete Molise e la
Rete Calabria. Oltre alla strumentazione che viene installata in emergenza o per particolari progetti di ricerca, la
rete mobile prevede la struttura di supporto per le attività di informazione e divulgazione su sequenze in atto e
sismicità locale realizzata in un Centro Operativo di Emergenza Sismica (COES), che opera localmente nelle
aree colpite da terremoti e che nel 2011 è stata installata durante l'esercitazione di Santa Sofia.
La Rete Integrata Nazionale GPS (RING)
L'obiettivo del 2011 è stato quello di formalizzare e consolidare lo scambio dati e la possibilità di distribuire i dati
GPS di tutte le stazioni che vengono acquisite tramite convenzioni con altri soggetti pubblici o privati. Nel 2011,
sono state acquisite, con possibilità di distribuire i dati, circa 400 stazioni GPS, di cui 170 di proprietà INGV, che
rendono la RING, insieme alle stazioni gestite da soggetti terzi, una delle reti con il più alto numero di stazioni
permanenti in Europa. Nel 2011 la RING è stata inoltre potenziata con la costruzione di nuovi siti e l'installazione
di nuove antenne nelle zone del Pollino e dell'Altotiberina.
Telerilevamento
Nel 2011 sono stati consolidati alcuni servizi di monitoraggio basati sui dati del sistema di acquisizione satellitare
Multimissione in NRT (near real time) attivati anche su richiesta delle Protezioni Civili locali (eruzione sottomarina
di El Hierro, Canarie). Nel 2011 sono inoltre state consolidate molte procedure per il processamento dei dati SAR
per applicazioni in campo sismico e vulcanologico e per modellazione delle sorgenti sismiche mediante l'utilizzo di
dati geodetici e sismici. Moltissime le attività di analisi di dati satellitari ed ottici per lo studio del terremoto
avvenuto in Giappone nel 2011
La Rete Sismica Nazionale (RSN) anche durante questo anno è si è andata modificando e ottimizzando
attraverso il completamento della chiusura di tutti i costosi sistemi a trasmissione analogica e la loro sostituzione
con sistemi digitali a più basso costo e più affidabili. Inoltre, sono stati messi a norma gli impianti elettrici di gran
parte dei siti della RSN per far lavorare i dipendenti che svolgono gli interventi sulle stazioni in ambienti sicuri. È
inoltre continuata l'ottimizzazione della strumentazione installata e l'allestimento di alcuni nuovi siti, in particolare
nella zona dell'Umbria e Marche per il potenziamento del Test Site dell'Altotiberino. Oggi, complessivamente, la
Rete Sismica Nazionale è costituita da strumentazione a larga banda e ad alta dinamica, acquisita e archiviata
tutta in tempo reale. Contemporaneamente all'ottimizzazione dlei siti della rete, si è lavorato sulla archiviazione e
distribuzione dei dati e sul controllo della loro qualità. La Rete Sismica Nazionale acquisisce, archivia e
distribuisce attraverso lo European Integrated data Archive (EIDA) un volume di dati di qualità particolarmente
elevata. Nel 2011 si è inoltre lavorato affinché anche i dati delle stazioni sismiche temporanee installate durante
emergenze sismiche e di esperimenti confluissero all'interno di EIDA. Tali avanzamenti hanno permesso di
proseguire l'integrazione a livello europeo delle infrastrutture di ricerca, che è una delle iniziative più importanti
del programma di sviluppo della ricerca geofisica in Europa. Questo programma, che coinvolge numerosi Enti di
ricerca e osservatori europei, si sviluppa nell'ambito di ESFRI, prende il nome di EPOS (European Plate
Observatory System) ed è coordinata dall'INGV. L'obiettivo dichiarato nel 2009 di distribuire tutti i dati garantendo
la qualità è stato raggiunto nel 2010 ed ulteriormente confermato ed ampliato nel 2011. Per il download dei dati
sono stati sviluppati e distribuiti software ad hoc.
Il servizio di sorveglianza
Nel 2011 la sismicità localizzata sul territorio nazionale conta più di 16.400 terremoti localizzati dalla RSN, di cui
15 con magnitudo maggiore di 4 e nessuno con magnitudo maggiore di 5. La sismicità ha continuato a essere
particolarmente sostenuta nella zona dell'Appennino Centrale a seguito del terremoto del 6 Aprile del 2009 (circa
2.500 eventi nell'area). Il servizio di sorveglianza ha localizzato circa 2.300 terremoti nella zona densamente
monitorata dell'Altotiberina ove la sensibilità della RSN è aumentata significativamente grazie all'installazione di
nuove stazioni. Inoltre, due importanti sequenze sismiche sono state registrate nella zona di Santa Sofia (Emilia
Romagna) con circa 2.000 eventi, e nella zona del Pollino con circa 1.000 eventi nel 2011. Il servizio di
sorveglianza è regolato da apposita convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile verso la quale
avviene la comunicazione di tutti i terremoti di magnitudo pari a o maggiore di 2,5, che nel 2011 sono stati
complessivamente circa 750. Nel complesso anche nel 2011, come nel 2010 e nel 2009, si è osservato un
numero ben superiore di terremoti rispetto alla media a più lungo termine, che era di circa 7.000 terremoti per
anno. Questo incremento è dovuto al miglioramento della rete, con l'abbassamento delle soglie di detezione, e
all'accadimento di sequenze sismiche importanti in questi anni. Il rinnovamento della sala sismica effettuato nel
2009 è stato importante per il 2010 ed il 2011, semplificando il lavoro dei turnisti con la rappresentazione in tempo
reale su video-wall 3x2m di tool per il monitoraggio quali le mappe della sismicità a scala nazionale e locale e la
visualizzazione del funzionamento della RSN. Sono inoltre sotto gli occhi dei turnisti le localizzazioni a scala
globale fatte con Earlyest che dà informazioni sul potenziale tsunamigenico di eventi di magnitudo elevata, e la
mappa a scala globale delle localizzazioni IRIS sullo schermo di servizio. È importante sottolineare che, accanto
alla semplice comunicazione dei parametri ipocentrali, per ogni terremoto vengono fornite informazioni tematiche,
quali l'evento nel contesto storico, nel contesto della pericolosità sismica ed altre informazioni importanti alla fine
dell'inquadramento dell'evento nella sismicità italiana. Inoltre, sono ormai diventate di routine le mappe di
scuotimento realizzate in tempo quasi reale, sulla base delle registrazioni sismometriche e accelorometriche
disponibili dalla rete, la valutazione del meccanismo di sorgente responsabile del terremoto e la mappa dei
risentimenti comunicati attraverso il sito “hai sentito il terremoto”. È proseguita anche l'attività legata alla
realizzazione di un centro di acquisizione indipendente presso la sede di Grottaminarda, in Irpinia, da usare in
caso di malfunzionamenti della sala di Roma.Il cambiamento maggiore si è realizzato sul sistema di
acquisizione dati. Nel corso del 2009 è stato realizzato un nuovo sistema versatile e moderno per l'acquisizione
dati che è stato installato nel corso del 2010 e testato durante tutto il 2011. Grazie al funzionamento in parallelo
del vecchio e nuovo sistema sono state effettuate le analisi sulla robustezza del nuovo sistema. Nel 2011, si è
proseguito nella messa a punto del nuovo sistema di acquisizione AIDA che è entrato in funzione nella sala di
monitoraggio il 4 Maggio 2012, sostituendo il vecchio sistema di acquisizione che è rimasto come sistema
secondario. AIDA è basato su “earthworm”, e a oggi è il sistema principale per l'acquisizione dei dati sismici
prodotti dalla Rete Sismica Nazionale.
Rete Accelerometrica
La rete accelerometrica nazionale è leggermente aumentata come numero di sensori installati nel corso del 2011.
Ma le attività si sono prevalentemente concentrate sulla ottimizzazione delle stazioni per arrivare ad avere i dati in
continuo e in tempo reale alla sede di Roma. Ciò è stato necessario per poter controllare la qualità dei dati
acquisiti. Le stazioni accelerometriche forniscono un fondamentale contributo per la realizzazione delle mappe di
scuotimento, per il calcolo della magnitudo di eventi forti per i quali i velocimetri della zona epicentrale
risulterebbero saturati, e per la ricerca (modelli di sorgente estesa, leggi di attenuazione, ecc.).
La Rete Sismica Mobile e le reti locali
La rete mobile del CNT è stata impegnata per le emergenze sismiche a maggio 2011 in provincia di Forlì-Cesena
(Distretto sismico “Montefeltro”) e a novembre in provincia di Cosenza (Distretto sismico “Pollino”). È stata inoltre
utilizzata per alcuni progetti di ricerca: a marzo 2011 è terminato l'esperimento Alto Adriatico (svolto nell'ambito di
una convenzione con ENEL SpA.). Alla fine di ottobre è terminato l'esperimento OMBRA (OMBRA Project Group,
2011). In ottobre è stata ridotta la dotazione strumentale in forza all'esperimento in Alta Val Tiberina nell'ambito
del Progetto NOVAT; nello stesso periodo ha avuto inizio un esperimento in zona Frusinate che segue
l'acquisizione realizzata a novembre 2009 - gennaio 2010 in occasione di una intensa attività sismica. Nel 2011 si
è svolta l'esercitazione SANTA SOFIA delle reti mobili INGV coordinate, che ha avuto seguito in un inizio di
coordinamento di tutte le reti di pronto intervanto INGV con il progetto SISMIKO lanciato nel dicembre 2011.
L'attività delle reti locali e regionali si è concentrata sulla gestione e ottimizzazione dei siti gestiti dal CNT, quali ad
esempio: la Rete Sismometrica Marchigiana (RSM) e la Rete dell'Alta Val Tiberina sono state incrementata in
questo periodo con stazioni temporanee e, cosa più importante, con la realizzazione di stazioni in pozzo (due
terminati nel 2011 ed uno da terminare nel 2012). È un'attività rilevante anche la co-gestione di reti operata con
altre sezioni dell'INGV o di reti gestite da altri Enti in forma convenzionale o contrattuale, quali la Rete dell'Italia
Nord-Occidentale, quella del'Italia nordorientale, la Rete ENEL di Larderello, la Rete Umbria, la Rete Molise e la
Rete Calabria. Oltre alla strumentazione che viene installata in emergenza o per particolari progetti di ricerca, la
rete mobile prevede la struttura di supporto per le attività di informazione e divulgazione su sequenze in atto e
sismicità locale realizzata in un Centro Operativo di Emergenza Sismica (COES), che opera localmente nelle
aree colpite da terremoti e che nel 2011 è stata installata durante l'esercitazione di Santa Sofia.
La Rete Integrata Nazionale GPS (RING)
L'obiettivo del 2011 è stato quello di formalizzare e consolidare lo scambio dati e la possibilità di distribuire i dati
GPS di tutte le stazioni che vengono acquisite tramite convenzioni con altri soggetti pubblici o privati. Nel 2011,
sono state acquisite, con possibilità di distribuire i dati, circa 400 stazioni GPS, di cui 170 di proprietà INGV, che
rendono la RING, insieme alle stazioni gestite da soggetti terzi, una delle reti con il più alto numero di stazioni
permanenti in Europa. Nel 2011 la RING è stata inoltre potenziata con la costruzione di nuovi siti e l'installazione
di nuove antenne nelle zone del Pollino e dell'Altotiberina.
Telerilevamento
Nel 2011 sono stati consolidati alcuni servizi di monitoraggio basati sui dati del sistema di acquisizione satellitare
Multimissione in NRT (near real time) attivati anche su richiesta delle Protezioni Civili locali (eruzione sottomarina
di El Hierro, Canarie). Nel 2011 sono inoltre state consolidate molte procedure per il processamento dei dati SAR
per applicazioni in campo sismico e vulcanologico e per modellazione delle sorgenti sismiche mediante l'utilizzo di
dati geodetici e sismici. Moltissime le attività di analisi di dati satellitari ed ottici per lo studio del terremoto
avvenuto in Giappone nel 2011
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente