Sviluppo dei sistemi di osservazione
La Sezione contribuisce al monitoraggio sismico e geodetico del territorio nazionale partecipando alle attività di
installazione e manutenzione delle reti strumentali, in collaborazione con il CNT, per la regione di competenza
territoriale. Nel 2011, oltre ai vari interventi manutentivi, abbiamo contribuito all'installazione di una stazione in
pozzo a Sermide (MN). Si è svolta una esercitazione nell'area del comune di Santa Sofia (FC) simulando un
evento sismico, alla quale abbiamo contribuito nella fase organizzativa e durante l'installazione della rete di
pronto intervento. Nel campo della geodesia in ambito vulcanico, sono stati effettuati rilievi TLS per il
monitoraggio delle aree crateriche del Vesuvio, di alcune località dei Campi Flegrei e nell'area della Forgia
Vecchia sull'isola di Vulcano. BO partecipa inoltre alla manutenzione della rete nazionale GPS (RING) con
interventi manutentivi e svolgendo elaborazioni continuative di grandi reti (>500 stazioni al giorno). L'archivio
locale è stato reso disponibile sul web con accesso controllato, per la disseminazione dei dati GPS permanenti
non attualmente disponibili sul server principale. BO partecipa anche alle osservazioni e al monitoraggio
macrosismico.
Studiare e capire il sistema Terra
I contributi della Sezione allo studio della fisica dei terremoti sono raggruppabili in tre filoni principali: lo studio
dinamico del processo di frattura sismica; la caratterizzazione delle sorgenti sismiche di terremoti reali; lo studio
delle caratteristiche statistiche delle sequenze e dei cataloghi sismici. Sul primo fronte, è stato mostrato come
variazioni di temperatura prodotte da frictional heat possano sensibilmente alterare la ricorrenza dei terremoti,
mostrando come sia complessa la descrizione deterministica del tempo di ciclo di un evento sisimico. Inoltre è
stato mostrato il ruolo della variazione di porosità in modelli di rottura che contemplino la migrazione di fluidi
(dovuti a pressurizzazione termica dei fluidi), con particolare riferimento alla ricorrenza di terremoti. Nel secondo
ambito, anche nel 2011 è stato mantenuto ed aggiornato il Catalogo Europeo Mediterraneo dei Regional
Centroid-Moment Tensors (RCMT) che contiene i parametri di sorgente di più di 1000 terremoti e che è
consultato da una ormai ampia base di utenti (www.bo.ingv.it/RCMT). Nel terzo ambito, sono stati eseguiti studi
sull'influenza del regime tettonico sulla distribuzione di magnitudo dei terremoti. Gli studi della struttura
dell'interno della Terra hanno mostrato importanti progressi nella definizione dei caratteri della struttura crostale,
litosferica e del mantello nella zona euro-mediterranea ed italiana. Sono stati sottoposti a validazione - tramite la
simulazione numerica della propagazione di onde sismiche ed il loro confronto full-waveform con le registrazioni -
i modelli di crosta e mantello superiore della placca europea recentemente prodotti. È stata migliorata la
definizione della struttura crostale italiana tramite tomografia non-lineare alle differenze finite utilizzando tempi di
arrivo di onde P. È stato sviluppato uno studio dei moduli elastici e della densità dell'area friulana e della Slovenia
con inversione congiunta di dati sismologici e gravimetrici. È stata avviata l'analisi della correlazione di
registrazioni di rumore sismico nell'area emiliana, appenninica ed alpina iniziando così uno studio sulla struttura
di dettaglio della crosta, pensato anche per monitorare eventuali variazioni temporali. Lo studio dell'anisotropia
sismica è stato infine applicato all'Appennino Settentrionale, alla zona all'intorno di Adria ed in Antartide (South
Victoria Land). Sono stati effettuati calcoli della topografia residua per l'Europa, utilizzando come modello crostale
EPcrust, contribuendo allo studio della struttura del mantello superiore vincolata dalla tomografia sismica e da
dati gravimetrici satellitari GRACE. Studi di sismicità, con il fine di vincolare modelli geodinamici, sono stati
effettuati nell'area del Montello, mentre il monitoraggio di eventi sismici di origine glaciale, condotto in
Groenlandia, è rivolto a migliorare le conoscenze della dinamica dei ghiacciai e della loro interazione con le rocce
circostanti. La ricerca sulla fisica del vulcanismo è proseguita con lo studio della circolazione idrotermale in area
vulcanica utilizzando il simulatore geotermico TOUGH2. Lo studio degli osservabili geofisici prodotti dalla
circolazione dei fluidi è stato esteso per includere il calcolo delle variazioni di resistività elettrica in funzione della
saturazione d'acqua nel sottosuolo. È anche stato condotto uno studio per valutare l'influenza delle variazioni
giornaliere delle condizioni ambientali (P,T) sul degassamento diffuso di anidride carbonica dai suoli. È stato
intrapreso uno studio delle emissioni di metano dai vulcani di fango ('salsè) in Emilia Romagna. Le ricerche sulla
dinamica del clima e dell'oceano sono state in prevalenza dedicate alla conclusione del set di simulazioni relative
al Coupled Model Intercomparison Project (CMIP5) previsto come contributo al prossimo rapporto (AR5)
dell'IPCC. Le simulazioni sono state effettuate sia con il modello ad alta risoluzione spaziale (CMCCCM,
T159L31) che con il modello con stratosfera ad alta risoluzione (CMCC-CMS, T63L95). Sono state inoltre
prodotte simulazioni con il modello accoppiato che comprende il ciclo del carbonio ad una risoluzione orizzontale
più bassa ma con l'aggiunta dei processi dinamici della bassa stratosfera (CMCC-CESM, T31L39). In particolare
con quest'ultimo si sono prodotti un controllo pre-industriale completato (275 anni), una simulazione storica
(1850-2005) e uno scenario RCP8.5 (2006-2100). Le ricerche di storia e archeologia applicate alle scienze della
Terra includono lo studio sistematico di 227 terremoti sconosciuti ai cataloghi parametrici nazionali o presenti in
essi con parametri sottostimati (distribuiti in tutto il territorio italiano tra il XIII e il XX secolo). Sono stati inoltre
conclusi studi di dettaglio sui terremoti del 1511, 1762, 1881, 1901 1943, 1348, 1695, 1349. È stato effettuato un
approfondimento della sismicità storica dell'aquilano. È stata svolta un'ulteriore integrazione di fonti e proseguito il
lavoro di reda zione delle schede di commento sulle eruzioni, finalizzata alla compilazione del nuovo catalogo
storico delle eruzioni dell'Etna. Collaborazione al lavoro conclusivo per la versione inglese del volume Nella
spirale del clima: The Spiral of Climate.
L'impegno verso le istituzioni e verso la società
Nell'ambito del TTC Banche dati e metodi macrosismici, dopo il periodo di sperimentazione della versione
CPTI10beta è stata pubblicata la versione CPTI11, che contiene 3.182 terremoti nel periodo 1000-2006. Il
catalogo si riferisce a DBMI11 e su dati strumentali aggiornati. Importante è tradizionalmente l'impegno di
Bologna nel settore della formazione e informazione, nell'ambito del quale sono continuate le attività del progetto
EDURISK, coordinato da Bologna. Abbiamo partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori. È stato pubblicato, in
collaborazione con la Sezione di Pisa, il DVD “È VIVO! Eruzioni virtuali al computer”, che illustra i risultati di
simulazioni numeriche di flussi piroclastici al Vesuvio.
La Sezione contribuisce al monitoraggio sismico e geodetico del territorio nazionale partecipando alle attività di
installazione e manutenzione delle reti strumentali, in collaborazione con il CNT, per la regione di competenza
territoriale. Nel 2011, oltre ai vari interventi manutentivi, abbiamo contribuito all'installazione di una stazione in
pozzo a Sermide (MN). Si è svolta una esercitazione nell'area del comune di Santa Sofia (FC) simulando un
evento sismico, alla quale abbiamo contribuito nella fase organizzativa e durante l'installazione della rete di
pronto intervento. Nel campo della geodesia in ambito vulcanico, sono stati effettuati rilievi TLS per il
monitoraggio delle aree crateriche del Vesuvio, di alcune località dei Campi Flegrei e nell'area della Forgia
Vecchia sull'isola di Vulcano. BO partecipa inoltre alla manutenzione della rete nazionale GPS (RING) con
interventi manutentivi e svolgendo elaborazioni continuative di grandi reti (>500 stazioni al giorno). L'archivio
locale è stato reso disponibile sul web con accesso controllato, per la disseminazione dei dati GPS permanenti
non attualmente disponibili sul server principale. BO partecipa anche alle osservazioni e al monitoraggio
macrosismico.
Studiare e capire il sistema Terra
I contributi della Sezione allo studio della fisica dei terremoti sono raggruppabili in tre filoni principali: lo studio
dinamico del processo di frattura sismica; la caratterizzazione delle sorgenti sismiche di terremoti reali; lo studio
delle caratteristiche statistiche delle sequenze e dei cataloghi sismici. Sul primo fronte, è stato mostrato come
variazioni di temperatura prodotte da frictional heat possano sensibilmente alterare la ricorrenza dei terremoti,
mostrando come sia complessa la descrizione deterministica del tempo di ciclo di un evento sisimico. Inoltre è
stato mostrato il ruolo della variazione di porosità in modelli di rottura che contemplino la migrazione di fluidi
(dovuti a pressurizzazione termica dei fluidi), con particolare riferimento alla ricorrenza di terremoti. Nel secondo
ambito, anche nel 2011 è stato mantenuto ed aggiornato il Catalogo Europeo Mediterraneo dei Regional
Centroid-Moment Tensors (RCMT) che contiene i parametri di sorgente di più di 1000 terremoti e che è
consultato da una ormai ampia base di utenti (www.bo.ingv.it/RCMT). Nel terzo ambito, sono stati eseguiti studi
sull'influenza del regime tettonico sulla distribuzione di magnitudo dei terremoti. Gli studi della struttura
dell'interno della Terra hanno mostrato importanti progressi nella definizione dei caratteri della struttura crostale,
litosferica e del mantello nella zona euro-mediterranea ed italiana. Sono stati sottoposti a validazione - tramite la
simulazione numerica della propagazione di onde sismiche ed il loro confronto full-waveform con le registrazioni -
i modelli di crosta e mantello superiore della placca europea recentemente prodotti. È stata migliorata la
definizione della struttura crostale italiana tramite tomografia non-lineare alle differenze finite utilizzando tempi di
arrivo di onde P. È stato sviluppato uno studio dei moduli elastici e della densità dell'area friulana e della Slovenia
con inversione congiunta di dati sismologici e gravimetrici. È stata avviata l'analisi della correlazione di
registrazioni di rumore sismico nell'area emiliana, appenninica ed alpina iniziando così uno studio sulla struttura
di dettaglio della crosta, pensato anche per monitorare eventuali variazioni temporali. Lo studio dell'anisotropia
sismica è stato infine applicato all'Appennino Settentrionale, alla zona all'intorno di Adria ed in Antartide (South
Victoria Land). Sono stati effettuati calcoli della topografia residua per l'Europa, utilizzando come modello crostale
EPcrust, contribuendo allo studio della struttura del mantello superiore vincolata dalla tomografia sismica e da
dati gravimetrici satellitari GRACE. Studi di sismicità, con il fine di vincolare modelli geodinamici, sono stati
effettuati nell'area del Montello, mentre il monitoraggio di eventi sismici di origine glaciale, condotto in
Groenlandia, è rivolto a migliorare le conoscenze della dinamica dei ghiacciai e della loro interazione con le rocce
circostanti. La ricerca sulla fisica del vulcanismo è proseguita con lo studio della circolazione idrotermale in area
vulcanica utilizzando il simulatore geotermico TOUGH2. Lo studio degli osservabili geofisici prodotti dalla
circolazione dei fluidi è stato esteso per includere il calcolo delle variazioni di resistività elettrica in funzione della
saturazione d'acqua nel sottosuolo. È anche stato condotto uno studio per valutare l'influenza delle variazioni
giornaliere delle condizioni ambientali (P,T) sul degassamento diffuso di anidride carbonica dai suoli. È stato
intrapreso uno studio delle emissioni di metano dai vulcani di fango ('salsè) in Emilia Romagna. Le ricerche sulla
dinamica del clima e dell'oceano sono state in prevalenza dedicate alla conclusione del set di simulazioni relative
al Coupled Model Intercomparison Project (CMIP5) previsto come contributo al prossimo rapporto (AR5)
dell'IPCC. Le simulazioni sono state effettuate sia con il modello ad alta risoluzione spaziale (CMCCCM,
T159L31) che con il modello con stratosfera ad alta risoluzione (CMCC-CMS, T63L95). Sono state inoltre
prodotte simulazioni con il modello accoppiato che comprende il ciclo del carbonio ad una risoluzione orizzontale
più bassa ma con l'aggiunta dei processi dinamici della bassa stratosfera (CMCC-CESM, T31L39). In particolare
con quest'ultimo si sono prodotti un controllo pre-industriale completato (275 anni), una simulazione storica
(1850-2005) e uno scenario RCP8.5 (2006-2100). Le ricerche di storia e archeologia applicate alle scienze della
Terra includono lo studio sistematico di 227 terremoti sconosciuti ai cataloghi parametrici nazionali o presenti in
essi con parametri sottostimati (distribuiti in tutto il territorio italiano tra il XIII e il XX secolo). Sono stati inoltre
conclusi studi di dettaglio sui terremoti del 1511, 1762, 1881, 1901 1943, 1348, 1695, 1349. È stato effettuato un
approfondimento della sismicità storica dell'aquilano. È stata svolta un'ulteriore integrazione di fonti e proseguito il
lavoro di reda zione delle schede di commento sulle eruzioni, finalizzata alla compilazione del nuovo catalogo
storico delle eruzioni dell'Etna. Collaborazione al lavoro conclusivo per la versione inglese del volume Nella
spirale del clima: The Spiral of Climate.
L'impegno verso le istituzioni e verso la società
Nell'ambito del TTC Banche dati e metodi macrosismici, dopo il periodo di sperimentazione della versione
CPTI10beta è stata pubblicata la versione CPTI11, che contiene 3.182 terremoti nel periodo 1000-2006. Il
catalogo si riferisce a DBMI11 e su dati strumentali aggiornati. Importante è tradizionalmente l'impegno di
Bologna nel settore della formazione e informazione, nell'ambito del quale sono continuate le attività del progetto
EDURISK, coordinato da Bologna. Abbiamo partecipato alla Notte Europea dei Ricercatori. È stato pubblicato, in
collaborazione con la Sezione di Pisa, il DVD “È VIVO! Eruzioni virtuali al computer”, che illustra i risultati di
simulazioni numeriche di flussi piroclastici al Vesuvio.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente