Le caratteristiche della Sezione di Catania, maggiormente impegnata nel monitoraggio sismico e geodetico delle
aree tettoniche e dei vulcani attivi Siciliani e nello studio multi-disciplinare dei fenomeni vulcanici, unitamente alle
numerose emergenze vulcaniche affrontate e studiate in questi ultimi anni, hanno portato a determinare un
processo virtuoso che lega fortemente il monitoraggio alla ricerca. In buona continuità con gli ultimi anni, una
crescente dinamica ha caratterizzato le varie attività di monitoraggio e di ricerca, aumentando potenzialmente le
prospettive di sviluppo. Il buon andamento è legato sia a specifici progetti con finalità di implementazione del
monitoraggio (convenzione DPC per innovazione tecnologica, progetto “Regione Sicilia”-DPCN-INGV per il
potenziamento ed estensione del sistema di monitoraggio in Sicilia, PON “Cometa” per utilizzo di supercalcolo per
applicazioni nel campo della modellazione e della ricerca in ambito geofisico), progetti PO Italia-Malta Vamos
Seguro e PO-FESR Secesta dedicati allo sviluppo dei sistemi di monitoraggio delle nubi vulcaniche e della
ricaduta al suolo delle ceneri vulcaniche), sia a progetti finalizzati alla ricerca e all'applicazione dei dati del
monitoraggio. La partecipazione a progetti infrastrutturali, come EPOS o VULCA-MED, consente di meglio
definire una prospettiva nazionale ed europea allo sviluppo delle attività di monitoraggio e ricerca della Sezione di
Catania. Di seguito si riportano sinteticamente le prospettive in termini di sviluppo, relative ai sistemi osservativi
che presentano una grande ricaduta su quelle di studio e ricerca, ben supportate da progetti esterni ed i cui
risultati attesi sicuramente forniranno valore aggiunto all'Ente:
• ottimizzazione e potenziamento della rete sismica e GPS permanente in Sicilia e del laboratorio di
telerilevamento InSAR (progetto Regione Sicilia);
• ottimizzazione e potenziamento delle reti geofisiche multiparametriche (sismica, GPS, infrasonica, meteo)
nelle parti sommitali dell'Etna, dello Stromboli e di Vulcano per lo studio dei processi sorgente degli eventi
sismo-vulcanici (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
ottimizzazione e potenziamento delle reti GPS e sismica nel fianco orientale dell'Etna per lo studio dei
meccanismi deformativi e di fagliazione (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
• ottimizzazione della rete permanente di misura in continuo delle specie vulcaniche dai plume di Etna,
Stromboli e Vulcano (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
• potenziamento dei laboratori di analisi fisico-chimica delle rocce (fondi istituzionali, Regione Sicilia);
• ottimizzazione del sistema multi-parametrico permanente per la rilevazione delle nubi vulcaniche (PO-FESR
Vamos Seguro e Segesta);
• realizzazione di una banca dati di tutte le eruzioni avvenute nell'Olocene all'Etna che hanno prodotto colate di
lava riconoscibili, con particolare riferimento a quelle degli ultimi 4.000 anni (fondi istituzionali, DPCR);
• misure di gravità assoluta e del gradiente verticale della gravità nei punti strategici della rete etnea (comprese
le stazioni in continuo) (fondi istituzionali);
• integrazione delle misure del vettore campo magnetico con le misure dell'intensità totale del campo magnetico
all'Etna (fondi istituzionali);
• prove di laboratorio con una tavola oscillante per valutare la risposta dei gravimetri per sollecitazioni a varie
frequenze (fondi istituzionali);
• sperimentazione di misure magnetotelluriche e di geoelettrica multipolare in continuo per la definizione di
strutture geologiche superficiali (fondi istituzionali);
• accoppiamento in una stazione gravimetrica dell'Etna di un accelerometro per lo studio delle oscillazioni ad
alta frequenza indotte dall'attività del vulcano (fondi istituzionali);
• sviluppo di procedure numeriche per l'inversione integrata di dati geofisici (fondi istituzionali);
• caratterizzazione delle condizioni di fratturazione delle sorgenti magmatiche attraverso un'analisi di stressstrain
in 3D al fine di individuare i meccanismi necessari per generare eruzioni centrali, laterali ed eccentriche
(fondi istituzionali);
• simulazione dei flussi lavici e produzione di mappe di inondazione all'Etna con il modello MAGFLOW e con il
nuovo metodo SPH, entrambi implementati su schede grafiche (GPU) sfruttando l'architettura CUDA
sviluppata da NVIDIA;
• sviluppo e applicazione di tecniche satellitari orientate al riconoscimento di anomalie termiche pre-eruttive
collegabili alla risalita di magma e alla stima del tasso effusivo delle colate di lave;
• implementazione del database di dati vulcanologici.
aree tettoniche e dei vulcani attivi Siciliani e nello studio multi-disciplinare dei fenomeni vulcanici, unitamente alle
numerose emergenze vulcaniche affrontate e studiate in questi ultimi anni, hanno portato a determinare un
processo virtuoso che lega fortemente il monitoraggio alla ricerca. In buona continuità con gli ultimi anni, una
crescente dinamica ha caratterizzato le varie attività di monitoraggio e di ricerca, aumentando potenzialmente le
prospettive di sviluppo. Il buon andamento è legato sia a specifici progetti con finalità di implementazione del
monitoraggio (convenzione DPC per innovazione tecnologica, progetto “Regione Sicilia”-DPCN-INGV per il
potenziamento ed estensione del sistema di monitoraggio in Sicilia, PON “Cometa” per utilizzo di supercalcolo per
applicazioni nel campo della modellazione e della ricerca in ambito geofisico), progetti PO Italia-Malta Vamos
Seguro e PO-FESR Secesta dedicati allo sviluppo dei sistemi di monitoraggio delle nubi vulcaniche e della
ricaduta al suolo delle ceneri vulcaniche), sia a progetti finalizzati alla ricerca e all'applicazione dei dati del
monitoraggio. La partecipazione a progetti infrastrutturali, come EPOS o VULCA-MED, consente di meglio
definire una prospettiva nazionale ed europea allo sviluppo delle attività di monitoraggio e ricerca della Sezione di
Catania. Di seguito si riportano sinteticamente le prospettive in termini di sviluppo, relative ai sistemi osservativi
che presentano una grande ricaduta su quelle di studio e ricerca, ben supportate da progetti esterni ed i cui
risultati attesi sicuramente forniranno valore aggiunto all'Ente:
• ottimizzazione e potenziamento della rete sismica e GPS permanente in Sicilia e del laboratorio di
telerilevamento InSAR (progetto Regione Sicilia);
• ottimizzazione e potenziamento delle reti geofisiche multiparametriche (sismica, GPS, infrasonica, meteo)
nelle parti sommitali dell'Etna, dello Stromboli e di Vulcano per lo studio dei processi sorgente degli eventi
sismo-vulcanici (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
ottimizzazione e potenziamento delle reti GPS e sismica nel fianco orientale dell'Etna per lo studio dei
meccanismi deformativi e di fagliazione (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
• ottimizzazione della rete permanente di misura in continuo delle specie vulcaniche dai plume di Etna,
Stromboli e Vulcano (fondi istituzionali, DPC, Regione Sicilia);
• potenziamento dei laboratori di analisi fisico-chimica delle rocce (fondi istituzionali, Regione Sicilia);
• ottimizzazione del sistema multi-parametrico permanente per la rilevazione delle nubi vulcaniche (PO-FESR
Vamos Seguro e Segesta);
• realizzazione di una banca dati di tutte le eruzioni avvenute nell'Olocene all'Etna che hanno prodotto colate di
lava riconoscibili, con particolare riferimento a quelle degli ultimi 4.000 anni (fondi istituzionali, DPCR);
• misure di gravità assoluta e del gradiente verticale della gravità nei punti strategici della rete etnea (comprese
le stazioni in continuo) (fondi istituzionali);
• integrazione delle misure del vettore campo magnetico con le misure dell'intensità totale del campo magnetico
all'Etna (fondi istituzionali);
• prove di laboratorio con una tavola oscillante per valutare la risposta dei gravimetri per sollecitazioni a varie
frequenze (fondi istituzionali);
• sperimentazione di misure magnetotelluriche e di geoelettrica multipolare in continuo per la definizione di
strutture geologiche superficiali (fondi istituzionali);
• accoppiamento in una stazione gravimetrica dell'Etna di un accelerometro per lo studio delle oscillazioni ad
alta frequenza indotte dall'attività del vulcano (fondi istituzionali);
• sviluppo di procedure numeriche per l'inversione integrata di dati geofisici (fondi istituzionali);
• caratterizzazione delle condizioni di fratturazione delle sorgenti magmatiche attraverso un'analisi di stressstrain
in 3D al fine di individuare i meccanismi necessari per generare eruzioni centrali, laterali ed eccentriche
(fondi istituzionali);
• simulazione dei flussi lavici e produzione di mappe di inondazione all'Etna con il modello MAGFLOW e con il
nuovo metodo SPH, entrambi implementati su schede grafiche (GPU) sfruttando l'architettura CUDA
sviluppata da NVIDIA;
• sviluppo e applicazione di tecniche satellitari orientate al riconoscimento di anomalie termiche pre-eruttive
collegabili alla risalita di magma e alla stima del tasso effusivo delle colate di lave;
• implementazione del database di dati vulcanologici.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente