Nel corso del 2011, la Sezione di Palermo ha svolto attività di ricerca e monitoraggio nell'ambito di vulcani,
terremoti, geotermia ed ambiente. I risultati principali, elencati in forma schematica, riguardano:
• la valutazione del livello di pericolosità vulcanica attraverso misure geochimiche discrete su fumarole
crateriche dell'Etna e di Vulcano, interpretate in termini di profondità e livello del degassamento magmatico;
• la valutazione del livello di pericolosità vulcanica attraverso misure del rapporto CO2/SO2 nel plume dello
Stromboli. Le osservazioni hanno evidenziato la comparsa sistematica di picchi anomali da qualche giorno a
qualche ora prima dell'inizio di fasi esplosive del vulcano. Risultati analoghi sono stati ottenuti sull‘Etna;
• l'identificazione delle strutture responsabili dell'instabilità del versante Est dell'Etna, attraverso indagini di
dettaglio delle anomalie di degassamento accoppiate a dati satellitari;
• la definizione di alcune caratteristiche del mantello attraverso lo studio dei gas nobili delle inclusioni fluide in
xenoliti crostali e fenocristalli magmatici di varie località;
• la definizione delle caratteristiche del reservoir geotermico dell'Isola di Ischia;
• la messa a punto di sensori per il monitoraggio continuo della CO2 disciolta negli acquiferi etnei e di Stromboli;
le metodologie di misura di parametri intensivi (δ13CCO2) ed estensivi (flusso di vapore acqueo) nel plume
vulcanico;
• la definizione dei livelli di pericolosità di alcuni laghi vulcanici basati sulla valutazione quantitativa delle diverse
componenti gassose (magmatica, crostale, atmosferica) e dei regimi di degassamento;
• gli studi sulle relazioni tra composizione chimica delle ceneri vulcaniche dello Stromboli e quella dei gas del
plume;
• il miglioramento dell'utilizzo delle tecniche UV per il monitoraggio remoto del flusso di SO2 nel plume
vulcanico;
• lo sviluppo di modelli di interazione tra gas magmatici e fluidi idrotermali nelle principali aree vulcaniche
italiane;
• l'analisi long-term dei dati della temperatura del campo fumarolico dell'Isola di Vulcano;
• le possibili relazioni esistenti tra sismicità locale ed eruzioni in vulcanetti di fango in Sicilia Centrale;
• il contributo antropico e naturale alle variazioni della salinità negli acquiferi Etnei;
• il contributo dei vulcani al ciclo globale del mercurio;
• le relazioni tra misure composizionali del plume dello Stromboli ed attività eruttiva.
• la quantificazione delle emissioni di metano dal sistema idrotermale di Sousaki (Grecia)
• l'aggiornamento della cartografia geo-referenziata del campo fumarolico al cratere di Vulcano;
• l'origine dei fluidi e la quantificazione del flusso di CO2 emessi dal vulcano El Chichòn (Messico);
• l'applicazione di metodi geofisici e geochimici finalizzati alla definizione dell'assetto idrogeologico dell'isola di
Stromboli;
• la ricostruzione dell'attività vulcanica recente (< 20.000 anni) a Pantelleria, basata sui rapporti 40Ar/39Ar;
• la messa a punto del sistema di analisi LA-ICP-MS, laboratorio di riferimento dell'Ente per questa tipologia
analitica;
• i cambiamenti climatici ed il ciclo del carbonio nelle grotte e canyons.
terremoti, geotermia ed ambiente. I risultati principali, elencati in forma schematica, riguardano:
• la valutazione del livello di pericolosità vulcanica attraverso misure geochimiche discrete su fumarole
crateriche dell'Etna e di Vulcano, interpretate in termini di profondità e livello del degassamento magmatico;
• la valutazione del livello di pericolosità vulcanica attraverso misure del rapporto CO2/SO2 nel plume dello
Stromboli. Le osservazioni hanno evidenziato la comparsa sistematica di picchi anomali da qualche giorno a
qualche ora prima dell'inizio di fasi esplosive del vulcano. Risultati analoghi sono stati ottenuti sull‘Etna;
• l'identificazione delle strutture responsabili dell'instabilità del versante Est dell'Etna, attraverso indagini di
dettaglio delle anomalie di degassamento accoppiate a dati satellitari;
• la definizione di alcune caratteristiche del mantello attraverso lo studio dei gas nobili delle inclusioni fluide in
xenoliti crostali e fenocristalli magmatici di varie località;
• la definizione delle caratteristiche del reservoir geotermico dell'Isola di Ischia;
• la messa a punto di sensori per il monitoraggio continuo della CO2 disciolta negli acquiferi etnei e di Stromboli;
le metodologie di misura di parametri intensivi (δ13CCO2) ed estensivi (flusso di vapore acqueo) nel plume
vulcanico;
• la definizione dei livelli di pericolosità di alcuni laghi vulcanici basati sulla valutazione quantitativa delle diverse
componenti gassose (magmatica, crostale, atmosferica) e dei regimi di degassamento;
• gli studi sulle relazioni tra composizione chimica delle ceneri vulcaniche dello Stromboli e quella dei gas del
plume;
• il miglioramento dell'utilizzo delle tecniche UV per il monitoraggio remoto del flusso di SO2 nel plume
vulcanico;
• lo sviluppo di modelli di interazione tra gas magmatici e fluidi idrotermali nelle principali aree vulcaniche
italiane;
• l'analisi long-term dei dati della temperatura del campo fumarolico dell'Isola di Vulcano;
• le possibili relazioni esistenti tra sismicità locale ed eruzioni in vulcanetti di fango in Sicilia Centrale;
• il contributo antropico e naturale alle variazioni della salinità negli acquiferi Etnei;
• il contributo dei vulcani al ciclo globale del mercurio;
• le relazioni tra misure composizionali del plume dello Stromboli ed attività eruttiva.
• la quantificazione delle emissioni di metano dal sistema idrotermale di Sousaki (Grecia)
• l'aggiornamento della cartografia geo-referenziata del campo fumarolico al cratere di Vulcano;
• l'origine dei fluidi e la quantificazione del flusso di CO2 emessi dal vulcano El Chichòn (Messico);
• l'applicazione di metodi geofisici e geochimici finalizzati alla definizione dell'assetto idrogeologico dell'isola di
Stromboli;
• la ricostruzione dell'attività vulcanica recente (< 20.000 anni) a Pantelleria, basata sui rapporti 40Ar/39Ar;
• la messa a punto del sistema di analisi LA-ICP-MS, laboratorio di riferimento dell'Ente per questa tipologia
analitica;
• i cambiamenti climatici ed il ciclo del carbonio nelle grotte e canyons.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente