Uno dei più evidenti punti di forza del CoNISMa corrisponde all'ambizione di costituire una efficiente “Rete Nazionale della Ricerca Universitaria sulle Scienze del Mare” e trova riscontro nella capacità di promuovere e sostenere con successo, a scala europea, nazionale e regionale, progetti che integrino, a livelli di eccellenza, la risorsa delle tante e preziose competenze disseminate nelle diverse sedi universitarie italiane consorziate.
In un momento di difficoltà - dovuto anche al fatto che con la dismissione per vendita della nave oceanografica “Universitatis”, avvenuta nel 2010, veniva meno uno strumento imprescindibile per la ricerca in mare - durante il 2011 si è data ulteriore coerenza e vigore ad azioni volte a recuperare e rilanciare l'idea che il vero motore di sviluppo della ricerca e delle attività del CoNISMa, è rappresentato dalla capacità di integrazione della ricchezza di abilità e competenze espresse dalle Università italiane ma anche di integrazione con la comunità scientifica delle Scienze del Mare presente negli altri Enti di ricerca.
Pertanto, punto nodale delle attività del CoNISMa è stato quello di consolidare una stretta collaborazione scientifica con gli altri Enti di ricerca ed innanzitutto con il CNR, collaborazione che si era estrinsecata sino al 2011 in alcuni progetti di ricerca ed in attività comuni.
Tale strategia ha prodotto l'accordo organizzativo nell'ambito del Progetto Bandiera “RITMARE” (Ricerca ITaliana per il MARE), coordinato dal CNR con la partecipazione degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR che svolgono ricerca in mare (OGS, SZN, INGV) e del sistema universitario rappresentato esclusivamente dai due consorzi CoNISMa e CINFAI. Le attività vere e proprie di RITMARE hanno avuto inizio nel gennaio 2012.
Tale risultato rappresenta un successo per il CoNISMa, che di questa strategia è stato uno dei principali promotori, ed è stato certamente favorito dalla propensione degli altri Enti di ricerca, primo tra tutti il CNR, a sostenere la necessità di costituire reti di ricerca di eccellenza destinate a generare ulteriori importanti sviluppi in termini di ricadute positive anche per il CoNISMa.
Al CoNISMa è stato affidato un ruolo di forte rilievo scientifico ed operativo, vale a dire quello del coordinamento del sottoprogetto di ricerca relativo al “Sistema marino profondo”. Numerose altre ULR del CoNISMa hanno partecipato, sulla base delle loro specifiche competenze, agli altri 7 sottoprogetti previsti, compreso quello della formazione nel quale è stato dato vita al Dottorato Internazionale in Scienze Marine Mediterranee, meglio specificato nel paragrafo della “Mission”.
In totale le Unità Operative del CoNISMa coinvolte sono state 20 distribuite in altrettante Università consorziate.
In tal modo si è perseguito l'obiettivo di acquisire, nell'ambito di un progetto di forte valenza nazionale, il giusto riconoscimento del ruolo determinante delle competenze specialistiche espresse dal sistema universitario di ricerca sul mare.
In previsione della nuova progettualità, la Giunta Amministrativa ha deciso di utilizzare i proventi derivanti dalla dismissione per vendita della N/O “Universitatis” come volano finanziario, al fine di consentire un rapido avvio delle attività delle ULR nei progetti.
Nel 2011, il CoNISMa ha inteso assumere un ruolo autonomo più propositivo nei rapporti con i Ministeri di competenza, per contribuire all'aumento degli investimenti per la ricerca, in linea con l'obiettivo di Strategia Europa di raggiungere entro il 2020 il 3% del PIL investito in Ricerca, Sviluppo e Innovazione. In tale contesto, il CoNISMa ha avviato una serie di contatti con il MIUR (attraverso la Direzione Generale per l'Internazionalizzazione della Ricerca) per proporre tematiche di ricerca, in particolare nell'ambito della Policy and Strategy della Joint Programming Initiative (JPI) Oceans, che sarebbero dovute essere sostenute a livello europeo.
La funzione svolta dal CoNISMa ha avuto una notevole incisività anche in considerazione del fatto che il Consorzio era stato ammesso da poco a far parte del Marine Board della European Science Foundation, consentendo in tal modo alle Università italiane ad entrare a far parte di questa importante organizzazione europea sino ad allora costituita esclusivamente da enti di ricerca. Sull'esempio del CoNISMa, il modello italiano del “Consorzio interuniversitario” è stato poi mutuato da altre università dei Paesi europei come “best practice” per una migliore collaborazione tra università.
Particolare attenzione è stata rivolta anche ad altri Ministeri, specialmente al MATTM attraverso il consolidamento dei rapporti istituzionali con l'ISPRA che porterà nel 2012 all'accordo organizzativo per la valutazione dello stato delle conoscenze nell'ambito della Direttiva europea sulla Strategia Marina.
Nel 2011 sono state significative le attività condotte a favore di pubbliche amministrazioni (Regioni, Comuni, Ministeri, Autorità portuali, Parchi e Aree Marine Protette). Meno importanti quelle a favore del settore privato con particolare riferimento alle grosse società d'ingegneria. A tal proposito, al fine di implementare il volume di affari in questo settore, il Consorzio ha adottato una strategia di maggiore attenzione verso le gare di appalto promuovendo una maggiore collaborazione con altri enti pubblici e soggetti privati al fine di formare raggruppamenti e associazioni altamente competenti e competitive.
Le attività progettuali relative alla Terza Missione, sono indicate nel dettaglio nell'allegato.
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In un momento di difficoltà - dovuto anche al fatto che con la dismissione per vendita della nave oceanografica “Universitatis”, avvenuta nel 2010, veniva meno uno strumento imprescindibile per la ricerca in mare - durante il 2011 si è data ulteriore coerenza e vigore ad azioni volte a recuperare e rilanciare l'idea che il vero motore di sviluppo della ricerca e delle attività del CoNISMa, è rappresentato dalla capacità di integrazione della ricchezza di abilità e competenze espresse dalle Università italiane ma anche di integrazione con la comunità scientifica delle Scienze del Mare presente negli altri Enti di ricerca.
Pertanto, punto nodale delle attività del CoNISMa è stato quello di consolidare una stretta collaborazione scientifica con gli altri Enti di ricerca ed innanzitutto con il CNR, collaborazione che si era estrinsecata sino al 2011 in alcuni progetti di ricerca ed in attività comuni.
Tale strategia ha prodotto l'accordo organizzativo nell'ambito del Progetto Bandiera “RITMARE” (Ricerca ITaliana per il MARE), coordinato dal CNR con la partecipazione degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR che svolgono ricerca in mare (OGS, SZN, INGV) e del sistema universitario rappresentato esclusivamente dai due consorzi CoNISMa e CINFAI. Le attività vere e proprie di RITMARE hanno avuto inizio nel gennaio 2012.
Tale risultato rappresenta un successo per il CoNISMa, che di questa strategia è stato uno dei principali promotori, ed è stato certamente favorito dalla propensione degli altri Enti di ricerca, primo tra tutti il CNR, a sostenere la necessità di costituire reti di ricerca di eccellenza destinate a generare ulteriori importanti sviluppi in termini di ricadute positive anche per il CoNISMa.
Al CoNISMa è stato affidato un ruolo di forte rilievo scientifico ed operativo, vale a dire quello del coordinamento del sottoprogetto di ricerca relativo al “Sistema marino profondo”. Numerose altre ULR del CoNISMa hanno partecipato, sulla base delle loro specifiche competenze, agli altri 7 sottoprogetti previsti, compreso quello della formazione nel quale è stato dato vita al Dottorato Internazionale in Scienze Marine Mediterranee, meglio specificato nel paragrafo della “Mission”.
In totale le Unità Operative del CoNISMa coinvolte sono state 20 distribuite in altrettante Università consorziate.
In tal modo si è perseguito l'obiettivo di acquisire, nell'ambito di un progetto di forte valenza nazionale, il giusto riconoscimento del ruolo determinante delle competenze specialistiche espresse dal sistema universitario di ricerca sul mare.
In previsione della nuova progettualità, la Giunta Amministrativa ha deciso di utilizzare i proventi derivanti dalla dismissione per vendita della N/O “Universitatis” come volano finanziario, al fine di consentire un rapido avvio delle attività delle ULR nei progetti.
Nel 2011, il CoNISMa ha inteso assumere un ruolo autonomo più propositivo nei rapporti con i Ministeri di competenza, per contribuire all'aumento degli investimenti per la ricerca, in linea con l'obiettivo di Strategia Europa di raggiungere entro il 2020 il 3% del PIL investito in Ricerca, Sviluppo e Innovazione. In tale contesto, il CoNISMa ha avviato una serie di contatti con il MIUR (attraverso la Direzione Generale per l'Internazionalizzazione della Ricerca) per proporre tematiche di ricerca, in particolare nell'ambito della Policy and Strategy della Joint Programming Initiative (JPI) Oceans, che sarebbero dovute essere sostenute a livello europeo.
La funzione svolta dal CoNISMa ha avuto una notevole incisività anche in considerazione del fatto che il Consorzio era stato ammesso da poco a far parte del Marine Board della European Science Foundation, consentendo in tal modo alle Università italiane ad entrare a far parte di questa importante organizzazione europea sino ad allora costituita esclusivamente da enti di ricerca. Sull'esempio del CoNISMa, il modello italiano del “Consorzio interuniversitario” è stato poi mutuato da altre università dei Paesi europei come “best practice” per una migliore collaborazione tra università.
Particolare attenzione è stata rivolta anche ad altri Ministeri, specialmente al MATTM attraverso il consolidamento dei rapporti istituzionali con l'ISPRA che porterà nel 2012 all'accordo organizzativo per la valutazione dello stato delle conoscenze nell'ambito della Direttiva europea sulla Strategia Marina.
Nel 2011 sono state significative le attività condotte a favore di pubbliche amministrazioni (Regioni, Comuni, Ministeri, Autorità portuali, Parchi e Aree Marine Protette). Meno importanti quelle a favore del settore privato con particolare riferimento alle grosse società d'ingegneria. A tal proposito, al fine di implementare il volume di affari in questo settore, il Consorzio ha adottato una strategia di maggiore attenzione verso le gare di appalto promuovendo una maggiore collaborazione con altri enti pubblici e soggetti privati al fine di formare raggruppamenti e associazioni altamente competenti e competitive.
Le attività progettuali relative alla Terza Missione, sono indicate nel dettaglio nell'allegato.
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Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 0 |
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Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio e licenziate | 0 |
Entrate complessive derivanti da valorizzazione di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 0,00 |
Numero di Privative per nuove varietà vegetali registrate nell'anno | 0 |
Nessuna scheda inserita
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura