Le attività operative del progetto RITMARE hanno avuto inizio nei primi mesi del 2012. La partecipazione del CoNISMa al progetto RITMARE è il risultato di una strategia di concertazione mirata a realizzare alti livelli di sinergia e cooperazione nelle attività di ricerca, attraverso l'ottimizzazione dell'impiego delle risorse umane e materiali disponibili sull'intero territorio nazionale.
Uno degli obiettivi principali che la Giunta Amministrativa del CoNISMa, in carica nel 2012, si era posto era quello di coinvolgere il maggior numero di Unità Locali di Ricerca (ULR) nei progetti CoNISMa, ed il Progetto RITMARE ha dato l'occasione affinché tale obiettivo potesse essere conseguito, con il coinvolgimento di 20 ULR. Obiettivo che verrà consolidato anche grazie all'accordo organizzativo con l'ISPRA (settembre 2012) per l'esecuzione di uno studio sulle tematiche della Strategia Marina, ai fini della realizzazione della valutazione iniziale dello stato dell'ambiente marino e del conseguimento degli obiettivi prioritari della direttiva 2008/56/CE, come recepita dal D.lgs. 190/2010, che ha visto coinvolte ben 21 ULR CoNISMa oltre a 4 Università non afferenti (Ferrara, Padova, Pavia e Piemonte Orientale). Successivamente l'Università di Padova si è consorziata al CoNISMa.
L'accordo organizzativo firmato con ISPRA, e le modalità che hanno portato alla firma di tale accordo, sono una chiara ed evidente dimostrazione del ruolo del CoNISMa – e dei Consorzi interuniversitari in generale – e del vantaggio che deriva dal fatto di presentarsi come unico interlocutore, accorpando e rappresentando le diverse “eccellenze” sparse non solo nel mondo accademico ma anche negli altri Enti di Ricerca. Anche in questo caso, infatti, l'azione è stata concordata e portata avanti insieme al CNR: i due Istituti CNR che si occupano di mare (ISMAR e IAMC) e il CoNISMa coprono oltre l'80% delle competenze scientifiche della ricerca marina italiana.
Il coinvolgimento di molte ULR, alcune sino ad allora attivamente poco presenti, ha comportato anche l'aumento del numero di docenti-ricercatori che si sono resi disponibili ad affrontare l'impegno intellettuale ed organizzativo necessario per trasformare le idee in progetti, tenendo fede al principio di interdisciplinarietà che sta alla base del CoNISMa e che presuppone una partecipazione attiva e quanto più larga possibile delle competenze specialistiche espresse dai ricercatori di tutte le ULR.
Inoltre sono da porre in evidenza le afferenze al Consorzio, nel 2012, del Politecnico di Milano e dell'Università Ca' Foscari di Venezia. In particolare, con la presenza nel Consorzio di Atenei di ambito ingegneristico e tecnologico quali i Politecnici di Bari e di Milano, unitamente alla presenza di colleghi ingegneri e tecnologi afferenti di altre Università consorziate (Salerno, Napoli “Federico II”, Seconda Università di Napoli e della Calabria), sono state rafforzate le competenze in settori di rilievo strategico. In considerazione della notevole richiesta di “innovazione tecnologica” proveniente soprattutto dai bandi europei, alla componente ingegneristica è stato chiesto un forte impegno di idee, al fine di dare alle ricerche di base quel valore aggiunto necessario a rendere appetibili le proposte progettuali che il Consorzio si accingeva a preparare nel futuro immediato. Tale strategia ha dato i suoi frutti negli anni immediatamente successivi al 2011, con la partecipazione ai bandi competitivi del Programma MED ed al finanziamento del progetto BLUENE sullo sfruttamento di energia dal mare.
Stesso impegno è stato richiesto ai colleghi delle aree socio-economica e giuridica, anche questi ambiti essenziali per una “ricerca innovativa”. In tale contesto il Consorzio, dopo l'ingresso di giuristi di Bari che si sono aggiunti a quelli di Teramo, ha attivato contatti con una delle più prestigiose Università a livello nazionale ed internazionale, precisamente con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in particolare con il Dipartimento di Management. A quest'ultimo è stato affidato, per conto del CoNISMa, il coordinamento del WG “Sostenibilità ed usi economici del Mare”, nell'ambito del CLUSTER Nazionale “Tecnologie del Mare”, proposto in coerenza con la realizzazione del Progetto Bandiera RITMARE e come conseguenza del consolidarsi di relazioni interattive e di fruttuose sinergie tra gli Enti di ricerca pubblici e privati. Purtroppo tale progetto, non ha avuto seguito a causa dell'inversione di rotta da parte del MIUR in merito ad alcuni CLUSTER che aveva precedentemente incoraggiato.
Devono essere citati, per gli sviluppi positivi registrati nel 2012, importanti progetti nel campo della caratterizzazione ambientale dei sedimenti degli specchi portuali o di zone inquinate, condotti nella maggior parte dei casi tramite accordi con le Autorità portuali. Gli interventi in questo settore erano stati sino ad allora di competenza pressoché esclusiva dell'ISPRA. La situazione è successivamente cambiata a seguito del ruolo istituzionale che l'ISPRA ha assunto come controllore e supervisore per conto del MATTM. Pertanto il CoNISMa, sia per le competenze che rappresenta, sia per l'agilità organizzativa e logistica che lo connota, è diventato un punto di riferimento per l'espletamento di tali attività.
Nel 2012 si è dato notevole impulso anche all'attivazione di collaborazioni e sinergie con enti privati di ricerca soprattutto nel campo dei progetti sulla pesca e sull'acquacoltura, attraverso i quali si è potuto rispondere alle esigenze provenienti in campo nazionale dal MIPAAF ed internazionale della DG Mare della CE (prevalentemente attraverso bandi competitivi).
Dal punto di vista economico-finanziario, l'attività di Terza Missione ha visto, nel 2012, più che raddoppiare il valore della produzione dell'anno precedente. Ciò è dovuto non solo ai due progetti principali a cui si è fatto cenno (RITMARE e Marine Strategy), ma anche ad un notevole incremento di ricerche e servizi commissionati da amministrazioni pubbliche e da soggetti privati nazionali.
Le attività progettuali relative alla Terza Missione, sono indicate nel dettaglio nell'allegato.
Nel campo delle attività di attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società il messaggio che il CoNISMa ha contribuito a diffondere, è ancorato al riferimento fondante della interdisciplinarità come connotazione costitutiva del CoNISMa.
E' un preciso proposito del CoNISMa fare in modo che i ricercatori nelle Scienze del Mare che usciranno dalle Università consorziate, dovranno possedere fondamenti culturali e abilità tecniche che li mettano in condizione di affrontare con successo la sfida di una progettazione scientifica con un approccio integrato, che già oggi è richiesta nei principali campi della ricerca e dell'innovazione tecnologica.
In tale ottica, il CoNISMa ha realizzato nel 2012 la Prima Edizione del “Premio alla Ricerca Francesco Maria Faranda, fondatore del CoNISMa, per giovani ricercatori”.
Il Premio ha avuto la finalità di valorizzare le ricerche, realizzate da giovani ricercatori nel campo delle Scienze del Mare, che si connotassero in primo luogo per il carattere della interdisciplinarità, in linea con i principi ispiratori che furono alla base delle iniziative promosse dal prof. Faranda, tra le quali anzitutto la stessa costituzione del CoNISMa. Il Premio è stato riservato a Ricerche di alta qualità nel Campo delle Scienze del Mare, condotte da giovani ricercatori e presentate sotto forma di articolo scientifico e presentazione orale. La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della giornata di Studi “Le Scienze del Mare nel pensiero di Francesco Maria Faranda”, tenutasi nella Sala Convegni del MIUR nel giugno 2012.
Il Premio ha registrato un grande interesse e la Giunta del CoNISMa ha quindi deciso di organizzare tale evento ogni due anni. Tra i lavori presentati, tutti di buon livello scientifico, alcuni sono stati successivamente pubblicati su riviste internazionali: come nel caso del lavoro che si è aggiudicato il Premio.
Dal punto di vista delle relazioni internazionali, oltre alle numerose collaborazioni attivate con Università ed Enti di ricerca nell'ambito dei progetti europei, nel 2012 sono stati firmati accordi quadro con l'Università cilena di Concepción (partner in una proposta del 7PQ), con l'Università colombiana “Tecnologico de Antoquia” e con il Laboratorio “ECOMERS-Ecosistemi marini costieri e risposte agli stress” dell'Università di Nizza Sophia Antipolis.
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Uno degli obiettivi principali che la Giunta Amministrativa del CoNISMa, in carica nel 2012, si era posto era quello di coinvolgere il maggior numero di Unità Locali di Ricerca (ULR) nei progetti CoNISMa, ed il Progetto RITMARE ha dato l'occasione affinché tale obiettivo potesse essere conseguito, con il coinvolgimento di 20 ULR. Obiettivo che verrà consolidato anche grazie all'accordo organizzativo con l'ISPRA (settembre 2012) per l'esecuzione di uno studio sulle tematiche della Strategia Marina, ai fini della realizzazione della valutazione iniziale dello stato dell'ambiente marino e del conseguimento degli obiettivi prioritari della direttiva 2008/56/CE, come recepita dal D.lgs. 190/2010, che ha visto coinvolte ben 21 ULR CoNISMa oltre a 4 Università non afferenti (Ferrara, Padova, Pavia e Piemonte Orientale). Successivamente l'Università di Padova si è consorziata al CoNISMa.
L'accordo organizzativo firmato con ISPRA, e le modalità che hanno portato alla firma di tale accordo, sono una chiara ed evidente dimostrazione del ruolo del CoNISMa – e dei Consorzi interuniversitari in generale – e del vantaggio che deriva dal fatto di presentarsi come unico interlocutore, accorpando e rappresentando le diverse “eccellenze” sparse non solo nel mondo accademico ma anche negli altri Enti di Ricerca. Anche in questo caso, infatti, l'azione è stata concordata e portata avanti insieme al CNR: i due Istituti CNR che si occupano di mare (ISMAR e IAMC) e il CoNISMa coprono oltre l'80% delle competenze scientifiche della ricerca marina italiana.
Il coinvolgimento di molte ULR, alcune sino ad allora attivamente poco presenti, ha comportato anche l'aumento del numero di docenti-ricercatori che si sono resi disponibili ad affrontare l'impegno intellettuale ed organizzativo necessario per trasformare le idee in progetti, tenendo fede al principio di interdisciplinarietà che sta alla base del CoNISMa e che presuppone una partecipazione attiva e quanto più larga possibile delle competenze specialistiche espresse dai ricercatori di tutte le ULR.
Inoltre sono da porre in evidenza le afferenze al Consorzio, nel 2012, del Politecnico di Milano e dell'Università Ca' Foscari di Venezia. In particolare, con la presenza nel Consorzio di Atenei di ambito ingegneristico e tecnologico quali i Politecnici di Bari e di Milano, unitamente alla presenza di colleghi ingegneri e tecnologi afferenti di altre Università consorziate (Salerno, Napoli “Federico II”, Seconda Università di Napoli e della Calabria), sono state rafforzate le competenze in settori di rilievo strategico. In considerazione della notevole richiesta di “innovazione tecnologica” proveniente soprattutto dai bandi europei, alla componente ingegneristica è stato chiesto un forte impegno di idee, al fine di dare alle ricerche di base quel valore aggiunto necessario a rendere appetibili le proposte progettuali che il Consorzio si accingeva a preparare nel futuro immediato. Tale strategia ha dato i suoi frutti negli anni immediatamente successivi al 2011, con la partecipazione ai bandi competitivi del Programma MED ed al finanziamento del progetto BLUENE sullo sfruttamento di energia dal mare.
Stesso impegno è stato richiesto ai colleghi delle aree socio-economica e giuridica, anche questi ambiti essenziali per una “ricerca innovativa”. In tale contesto il Consorzio, dopo l'ingresso di giuristi di Bari che si sono aggiunti a quelli di Teramo, ha attivato contatti con una delle più prestigiose Università a livello nazionale ed internazionale, precisamente con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in particolare con il Dipartimento di Management. A quest'ultimo è stato affidato, per conto del CoNISMa, il coordinamento del WG “Sostenibilità ed usi economici del Mare”, nell'ambito del CLUSTER Nazionale “Tecnologie del Mare”, proposto in coerenza con la realizzazione del Progetto Bandiera RITMARE e come conseguenza del consolidarsi di relazioni interattive e di fruttuose sinergie tra gli Enti di ricerca pubblici e privati. Purtroppo tale progetto, non ha avuto seguito a causa dell'inversione di rotta da parte del MIUR in merito ad alcuni CLUSTER che aveva precedentemente incoraggiato.
Devono essere citati, per gli sviluppi positivi registrati nel 2012, importanti progetti nel campo della caratterizzazione ambientale dei sedimenti degli specchi portuali o di zone inquinate, condotti nella maggior parte dei casi tramite accordi con le Autorità portuali. Gli interventi in questo settore erano stati sino ad allora di competenza pressoché esclusiva dell'ISPRA. La situazione è successivamente cambiata a seguito del ruolo istituzionale che l'ISPRA ha assunto come controllore e supervisore per conto del MATTM. Pertanto il CoNISMa, sia per le competenze che rappresenta, sia per l'agilità organizzativa e logistica che lo connota, è diventato un punto di riferimento per l'espletamento di tali attività.
Nel 2012 si è dato notevole impulso anche all'attivazione di collaborazioni e sinergie con enti privati di ricerca soprattutto nel campo dei progetti sulla pesca e sull'acquacoltura, attraverso i quali si è potuto rispondere alle esigenze provenienti in campo nazionale dal MIPAAF ed internazionale della DG Mare della CE (prevalentemente attraverso bandi competitivi).
Dal punto di vista economico-finanziario, l'attività di Terza Missione ha visto, nel 2012, più che raddoppiare il valore della produzione dell'anno precedente. Ciò è dovuto non solo ai due progetti principali a cui si è fatto cenno (RITMARE e Marine Strategy), ma anche ad un notevole incremento di ricerche e servizi commissionati da amministrazioni pubbliche e da soggetti privati nazionali.
Le attività progettuali relative alla Terza Missione, sono indicate nel dettaglio nell'allegato.
Nel campo delle attività di attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società il messaggio che il CoNISMa ha contribuito a diffondere, è ancorato al riferimento fondante della interdisciplinarità come connotazione costitutiva del CoNISMa.
E' un preciso proposito del CoNISMa fare in modo che i ricercatori nelle Scienze del Mare che usciranno dalle Università consorziate, dovranno possedere fondamenti culturali e abilità tecniche che li mettano in condizione di affrontare con successo la sfida di una progettazione scientifica con un approccio integrato, che già oggi è richiesta nei principali campi della ricerca e dell'innovazione tecnologica.
In tale ottica, il CoNISMa ha realizzato nel 2012 la Prima Edizione del “Premio alla Ricerca Francesco Maria Faranda, fondatore del CoNISMa, per giovani ricercatori”.
Il Premio ha avuto la finalità di valorizzare le ricerche, realizzate da giovani ricercatori nel campo delle Scienze del Mare, che si connotassero in primo luogo per il carattere della interdisciplinarità, in linea con i principi ispiratori che furono alla base delle iniziative promosse dal prof. Faranda, tra le quali anzitutto la stessa costituzione del CoNISMa. Il Premio è stato riservato a Ricerche di alta qualità nel Campo delle Scienze del Mare, condotte da giovani ricercatori e presentate sotto forma di articolo scientifico e presentazione orale. La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della giornata di Studi “Le Scienze del Mare nel pensiero di Francesco Maria Faranda”, tenutasi nella Sala Convegni del MIUR nel giugno 2012.
Il Premio ha registrato un grande interesse e la Giunta del CoNISMa ha quindi deciso di organizzare tale evento ogni due anni. Tra i lavori presentati, tutti di buon livello scientifico, alcuni sono stati successivamente pubblicati su riviste internazionali: come nel caso del lavoro che si è aggiudicato il Premio.
Dal punto di vista delle relazioni internazionali, oltre alle numerose collaborazioni attivate con Università ed Enti di ricerca nell'ambito dei progetti europei, nel 2012 sono stati firmati accordi quadro con l'Università cilena di Concepción (partner in una proposta del 7PQ), con l'Università colombiana “Tecnologico de Antoquia” e con il Laboratorio “ECOMERS-Ecosistemi marini costieri e risposte agli stress” dell'Università di Nizza Sophia Antipolis.
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Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 0 |
---|---|
Numero totale di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio e licenziate | 0 |
Entrate complessive derivanti da valorizzazione di privative per nuove varietà vegetali presenti in portafoglio | 0,00 |
Numero di Privative per nuove varietà vegetali registrate nell'anno | 0 |
Nessuna scheda inserita
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Per accedere alle informazioni relative al quadriennio 2011-2014 accedere alla scheda 2014.
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati di Sottostruttura