Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
PREMESSA
L'attività di ricerca della Facoltà di Economia si sta sviluppando con il graduale aumento delle risorse ad essa direttamente destinate. In una prima fase, l'esigenza prioritaria di assicurare la piena funzionalità didattica del corso di laurea triennale in Economia e Gestione delle Imprese ha reso necessario il ricorso a docenti e ricercatori incardinati in altri Atenei o in altre Facoltà di questo Ateneo. Non si può perciò valutare la presenza complessiva di attività di ricerca nella Facoltà facendo unicamente riferimento al personale in essa incardinato. Poiché però questa SUA-RD attribuisce l'attività di ricerca alle sedi di appartenenza dei ricercatori (anche quando si svolge in collaborazione informale tra appartenenti a diversi Dipartimenti e Facoltà), questo modello si limita a considerare le ricerche svolte dai ricercatori incardinati.
I SETTORI DI RICERCA
La ricerca della Facoltà di Economia si articola nei tre ambiti delle discipline economiche generali, del management, di quelle economico-aziendali e delle scienze giuridiche, caratterizzate spesso dalla interdisciplinarietà dei contenuti e dalla internazionalizzazione dei prodotti scientifici.
Nell'ambito economico, il primo filone di ricerca riguarda le politiche per lo sviluppo e la crescita, globalizzazione e politiche monetarie con focus su zona Euro. Nello specifico, l'area analizza la governance delle istituzioni finanziarie e monetarie europee (BCE) e i riflessi e gli effetti che le innovazioni hanno nell'economia reale dell'Unione europea estendendo l'analisi alle macro aree a livello mondiale, tra le quali, in particolare, il Sud America e il Sud-Est asiatico. Particolare attenzione è dedicata anche alle tematiche relative ai divari Nord-Sud, sia a livello globale, sia rispetto alla realtà italiana. Ampio spazio è, infine, dedicato ai temi inerenti i cambiamenti strutturali dei diversi sistemi economici con l'avvento della globalizzazione, nonché le politiche e analisi delle piccole-medie imprese e dei processi di internazionalizzazione.
Il secondo filone di ricerca, riguarda l'economia industriale e applicata e l'analisi della regolazione economica, anche per l'ambiente. Si fa riferimento in particolare all'analisi settoriale, soprattutto delle industrie a rete, alle dinamiche competitive intra ed extra industriali a livello intra ed extra europeo, ai temi di antitrust, alla regolazione del mercato e politiche infrastrutturali con particolare riguardo ai mercati precedentemente in regime di monopolio pubblico, quali il settore delle telecomunicazioni (in particolare telefonia fissa e mobile e internet) e quello energetico, soprattutto dei produttori di energia elettrica. L'analisi riguarda soprattutto le modalità di accesso alle reti infrastrutturali, dei metodi tariffari, e tutte le altre politiche regolatorie ex ante definite principalmente dalle autorità indipendenti di regolazione. Approfondimenti di ricerca specifici hanno riguardato inoltre altri settori storicamente chiave nell'economia italiana ed europea quali la manifattura in senso ampio, il settore cartario, dei laterizi e quello dell'alluminio.
Sono stati anche affrontati temi di ricerca inerenti il rapporto tra dinamiche competitive d'impresa e regolazione ambientale, facendo riferimento soprattutto ai permessi di emissione. È dunque privilegiata l'analisi del sistema dei permessi a inquinare disegnato in ambito comunitario e attivo dal 2005 e agli effetti determinati (sia a livello qualitativo che quantitativo) sulle imprese energy-intesive europee, soprattutto il settore cartario, elettrico e dell'alluminio. Rimanendo in tema di ambiente, attenzione è rivolta anche al comparto dei rifiuti e all'analisi dei diversi metodi di incentivazione individuati in Italia e in Europea per perseguire gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e di riciclo fissati nel tempo da una serie di direttive comunitarie dedicate. Attenzione è stata riservata sia, in generale, ai metodi di gestione dei rifiuti urbani, principalmente a livello nazionale, e all'intera filiera che riguarda la gestione dei rifiuti da imballaggio. Ulteriori interessi di ricerca hanno riguardato altri aspetti collegati ai temi della crescita economica e sostenibilità. Si tratta nello specifico dell'analisi delle politiche per la mobilità e le analisi di carbon footprint nelle realtà urbane nazionali ed europee. Strettamente collegate alle politiche ambientali, altro tema di ricerca investigato riguarda le politiche energetiche con particolare riguardo ai metodi di regolazione e di incentivazione utilizzati per la promozione delle energie rinnovabili, solare in particolare.
Nell'ambito manageriale, il primo filone di ricerca riguarda il public management e i servizi pubblici locali. In particolare, gli studi sono condotti secondo una prospettiva economico-aziendale. In questo ambito le tematiche oggetto di approfondimento riguardano gli strumenti innovativi di accountability delle amministrazioni pubbliche con particolare attenzione agli enti locali territoriali ed alla prospettiva del social e del sustainbility reporting. Con lo stesso approccio, sono state affrontate le questioni di governance delle aziende di servizio pubblico locale e, sempre nell'ambito della PA, delle aziende e del sistemi sanitario nazionale e regionale, anche con attenzione alle problematiche dei paesi in via sviluppo.
Un ambito di ricerca non meno rilevante tiene in considerazione il settore dei servizi idrici, sviluppando il tema in relazione alle sue caratteristiche economiche ed alle ragioni dell'ampiezza dell'intervento pubblico, analizzando in particolare le specificità e le possibili criticità di un'organizzazione di stampo pubblicistico del settore, caratterizzata da intensi profili di complessità, inadeguatezza e frammentarietà. La ricerca opera nel tentativo di sviluppare una ricognizione delle funzioni di regolazione del settore dei servizi idrici rilevando un ritorno ad una visione di regolazione indipendente del mercato. A tal fine infatti, la ricerca si pone l'obiettivo di analizzare anche altri settori, che proprio recentemente (trasporti) stanno vivendo il difficile avvio della nuova Autorità, proprio nell'ottica di una visione indipendente del mercato.
Un secondo settore di ricerca concerne lo studio della Corporate Social Responsibility con particolare riguardo all'area del sustainability reporting e dell'asseverazione dei report di sostenibilità. L'area di studio nasce come evoluzione della ricerca sull'accountability e sulla responsabilità sociale delle aziende pubbliche, estendendosi in una prospettiva internazionale. Il tema principale riguarda lo sviluppo di modelli per la valutazione della qualità e della credibilità delle informazioni veicolate dalle imprese attraverso i social reports. L'oggetto dello studio è perlopiù costituito da imprese quotate di grandi dimensioni., operanti in mercati internazionali.
Un terzo settore di ricerca comprende lo studio della storia della ragioneria, del pensiero dei precurorsi e dei maestri dell'economa aziendale, dei sistemi manageriali e contabili delle aziende in una prospettiva storica. In particolare, si predilige l'applicazione del metodo storico che, attraverso indagini di archivio storico-contabile, consente di ricostruire la storia dal punto di vista amministrativo e contabile di un ente pubblico, di un'azienda o di un territorio.
Un ulteriore settore di ricerca ha per oggetto l'analisi dell'attività delle imprese non profit, che esamina il profilo teorico, dal punto di vista giuridico ed economico, del settore non profit, costituito da un insieme ampio e variegato di organizzazioni che si differenziano l'una dall'altra per dimensioni, struttura organizzativa e fini istituzionali. In particolare, l'analisi si concentra su quali princìpi organizzativi e procedimentali i soggetti non profit, in relazione ai loro compiti, mezzi finanziari, tipologia, devono adottare per agire con logiche e forme imprenditoriali in settori nei quali gli obiettivi di efficienza imprenditoriale non sono misurabili secondo i parametri dei soggetti for profit. L'obiettivo precipuo di questo settore di ricerca è quello di analizzare i princìpi organizzativi che si possono applicare ai soggetti non profit traendoli dal mondo for profit e delle amministrazioni pubbliche.
Una quinto settore di ricerca si incentra sul tema degli Ordini e dei Collegi professionali, ricerca che prende le sue le mosse in ragione della regolamentazione in senso pubblicistico delle professioni. Infatti, l'evoluzione organizzativa subìta dall'attività professionale nei moderni ordinamenti europei di tipo continentale ha dimostrato esaurientemente che il settore in oggetto rivela spiccate note strutturali, riconducibili alla dogmatica amministrativa delle figure soggettive di organizzazione. L'aspetto maggiormente rilevante di questo fenomeno è costituito dal massiccio intervento statuale nella regolamentazione di molteplici professioni e, più specificamente, delle figure associative che organizzano, in vario modo, le diverse categorie professionali. Dunque questa ricerca ha posto tra i suoi interrogativi fondamentali quale sia oggi il ruolo degli Ordini e dei Collegi professionali e se siano ancora attuali alcune caratteristiche degli stessi in relazione al mercato e alla sua prevedibile evoluzione, con uno sguardo costante agli altri ordinamenti dell'Europa continentale e dei Paesi anglosassoni.
Nell'ambito giuridico, un settore di ricerca prende in analisi i principali riflessi sull'ordinamento nazionale dell'introduzione del principio di pareggio di bilancio nella Costituzione repubblicana. In primo luogo, al centro dell'analisi è l'evoluzione della disciplina di bilancio europea, che prende le sue mosse dai primi sviluppi della costruzione dell'Unione economica e monetaria e dei vincoli che ne sono derivati, sino ad arrivare alla costruzione di un sistema di regole sull'assetto di una nuova governance economica europea che ha portato alle spinte verso una formalizzazione, all'interno delle Costituzioni degli Stati membri, del principio del pareggio di bilancio. In secondo luogo, l'analisi si concentra necessariamente sul piano nazionale, con un esame dell'evoluzione della disciplina di bilancio all'interno del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, dalla nascita della Costituzione sino ai nostri giorni. Infine, la ricerca si incentra sull'introduzione del principio del pareggio di bilancio con la riforma costituzionale del 2012, e sulla sua attuazione, cercando di rinvenirne le criticità emerse, che risultano ancora in fase embrionale trattandosi chiaramente di un terreno di recente esplorazione.
GLI OBIETTIVI
Obiettivo 1: Consolidare ed incrementare la ricerca scientifica
Negli anni accademici immediatamente successivi, la Facoltà si propone di contribuire a incrementare la produttività e la qualità della ricerca del dipartimento attraverso le seguenti azioni:
- Stimolare il personale di ricerca a pubblicare su riviste referate nazionali o internazionali, monografie edite con editore nazionale o internazionale, atti di convegno nazionale o internazionale, ecc.;
- Stimolare il personale di ricerca a presentare papers in conferenze, seminari e convegni, workshops nazionali e internazionali.
Partecipazione a progetti di ricerca interuniversitari nazionali e internazionali.
- Porre attenzione alla collocazione editoriale dei prodotti scientifici.
Gli indicatori per la misurazione delle azioni suddette saranno i seguenti:
- Numero di pubblicazioni su riviste nazionali o internazionali, monografie edite con editore nazionale o internazionale, atti di convegno nazionale internazionale, ecc.
- Numero di interventi a convegni, workshops, seminari nazionali o internazionali.
Obiettivo 2: Collaborazioni per lo svolgimento di progetti di ricerca
Negli anni accademici immediatamente successivi, la Facoltà di economia si propone di esplorare, oltre che le possibili collaborazioni informali ricordate in premessa, anche quelle “formali” con soggetti pubblici e privati, operanti a livello nazionale ed internazionale, per la realizzazione di specifici progetti di ricerca. Si prevede di raggiungere l'obiettivo attraverso:
- Eventuale partecipazione a bandi nazionali per il finanziamento della ricerca emessi da soggetti pubblici e privati.
- Eventuale partecipazione a bandi internazionali per il finanziamento della ricerca emessi da soggetti pubblici e privati con particolare Attenzione a quelli provenienti dall'Unione Europea.
Gli indicatori per la misurazione delle azioni suddette saranno i seguenti:
- Numero di richieste presentate per l'ammissione al finanziamento della ricerca su bandi nazionali ed internazionali emessi da soggetti pubblici e privati.
L'attività di ricerca della Facoltà di Economia si sta sviluppando con il graduale aumento delle risorse ad essa direttamente destinate. In una prima fase, l'esigenza prioritaria di assicurare la piena funzionalità didattica del corso di laurea triennale in Economia e Gestione delle Imprese ha reso necessario il ricorso a docenti e ricercatori incardinati in altri Atenei o in altre Facoltà di questo Ateneo. Non si può perciò valutare la presenza complessiva di attività di ricerca nella Facoltà facendo unicamente riferimento al personale in essa incardinato. Poiché però questa SUA-RD attribuisce l'attività di ricerca alle sedi di appartenenza dei ricercatori (anche quando si svolge in collaborazione informale tra appartenenti a diversi Dipartimenti e Facoltà), questo modello si limita a considerare le ricerche svolte dai ricercatori incardinati.
I SETTORI DI RICERCA
La ricerca della Facoltà di Economia si articola nei tre ambiti delle discipline economiche generali, del management, di quelle economico-aziendali e delle scienze giuridiche, caratterizzate spesso dalla interdisciplinarietà dei contenuti e dalla internazionalizzazione dei prodotti scientifici.
Nell'ambito economico, il primo filone di ricerca riguarda le politiche per lo sviluppo e la crescita, globalizzazione e politiche monetarie con focus su zona Euro. Nello specifico, l'area analizza la governance delle istituzioni finanziarie e monetarie europee (BCE) e i riflessi e gli effetti che le innovazioni hanno nell'economia reale dell'Unione europea estendendo l'analisi alle macro aree a livello mondiale, tra le quali, in particolare, il Sud America e il Sud-Est asiatico. Particolare attenzione è dedicata anche alle tematiche relative ai divari Nord-Sud, sia a livello globale, sia rispetto alla realtà italiana. Ampio spazio è, infine, dedicato ai temi inerenti i cambiamenti strutturali dei diversi sistemi economici con l'avvento della globalizzazione, nonché le politiche e analisi delle piccole-medie imprese e dei processi di internazionalizzazione.
Il secondo filone di ricerca, riguarda l'economia industriale e applicata e l'analisi della regolazione economica, anche per l'ambiente. Si fa riferimento in particolare all'analisi settoriale, soprattutto delle industrie a rete, alle dinamiche competitive intra ed extra industriali a livello intra ed extra europeo, ai temi di antitrust, alla regolazione del mercato e politiche infrastrutturali con particolare riguardo ai mercati precedentemente in regime di monopolio pubblico, quali il settore delle telecomunicazioni (in particolare telefonia fissa e mobile e internet) e quello energetico, soprattutto dei produttori di energia elettrica. L'analisi riguarda soprattutto le modalità di accesso alle reti infrastrutturali, dei metodi tariffari, e tutte le altre politiche regolatorie ex ante definite principalmente dalle autorità indipendenti di regolazione. Approfondimenti di ricerca specifici hanno riguardato inoltre altri settori storicamente chiave nell'economia italiana ed europea quali la manifattura in senso ampio, il settore cartario, dei laterizi e quello dell'alluminio.
Sono stati anche affrontati temi di ricerca inerenti il rapporto tra dinamiche competitive d'impresa e regolazione ambientale, facendo riferimento soprattutto ai permessi di emissione. È dunque privilegiata l'analisi del sistema dei permessi a inquinare disegnato in ambito comunitario e attivo dal 2005 e agli effetti determinati (sia a livello qualitativo che quantitativo) sulle imprese energy-intesive europee, soprattutto il settore cartario, elettrico e dell'alluminio. Rimanendo in tema di ambiente, attenzione è rivolta anche al comparto dei rifiuti e all'analisi dei diversi metodi di incentivazione individuati in Italia e in Europea per perseguire gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e di riciclo fissati nel tempo da una serie di direttive comunitarie dedicate. Attenzione è stata riservata sia, in generale, ai metodi di gestione dei rifiuti urbani, principalmente a livello nazionale, e all'intera filiera che riguarda la gestione dei rifiuti da imballaggio. Ulteriori interessi di ricerca hanno riguardato altri aspetti collegati ai temi della crescita economica e sostenibilità. Si tratta nello specifico dell'analisi delle politiche per la mobilità e le analisi di carbon footprint nelle realtà urbane nazionali ed europee. Strettamente collegate alle politiche ambientali, altro tema di ricerca investigato riguarda le politiche energetiche con particolare riguardo ai metodi di regolazione e di incentivazione utilizzati per la promozione delle energie rinnovabili, solare in particolare.
Nell'ambito manageriale, il primo filone di ricerca riguarda il public management e i servizi pubblici locali. In particolare, gli studi sono condotti secondo una prospettiva economico-aziendale. In questo ambito le tematiche oggetto di approfondimento riguardano gli strumenti innovativi di accountability delle amministrazioni pubbliche con particolare attenzione agli enti locali territoriali ed alla prospettiva del social e del sustainbility reporting. Con lo stesso approccio, sono state affrontate le questioni di governance delle aziende di servizio pubblico locale e, sempre nell'ambito della PA, delle aziende e del sistemi sanitario nazionale e regionale, anche con attenzione alle problematiche dei paesi in via sviluppo.
Un ambito di ricerca non meno rilevante tiene in considerazione il settore dei servizi idrici, sviluppando il tema in relazione alle sue caratteristiche economiche ed alle ragioni dell'ampiezza dell'intervento pubblico, analizzando in particolare le specificità e le possibili criticità di un'organizzazione di stampo pubblicistico del settore, caratterizzata da intensi profili di complessità, inadeguatezza e frammentarietà. La ricerca opera nel tentativo di sviluppare una ricognizione delle funzioni di regolazione del settore dei servizi idrici rilevando un ritorno ad una visione di regolazione indipendente del mercato. A tal fine infatti, la ricerca si pone l'obiettivo di analizzare anche altri settori, che proprio recentemente (trasporti) stanno vivendo il difficile avvio della nuova Autorità, proprio nell'ottica di una visione indipendente del mercato.
Un secondo settore di ricerca concerne lo studio della Corporate Social Responsibility con particolare riguardo all'area del sustainability reporting e dell'asseverazione dei report di sostenibilità. L'area di studio nasce come evoluzione della ricerca sull'accountability e sulla responsabilità sociale delle aziende pubbliche, estendendosi in una prospettiva internazionale. Il tema principale riguarda lo sviluppo di modelli per la valutazione della qualità e della credibilità delle informazioni veicolate dalle imprese attraverso i social reports. L'oggetto dello studio è perlopiù costituito da imprese quotate di grandi dimensioni., operanti in mercati internazionali.
Un terzo settore di ricerca comprende lo studio della storia della ragioneria, del pensiero dei precurorsi e dei maestri dell'economa aziendale, dei sistemi manageriali e contabili delle aziende in una prospettiva storica. In particolare, si predilige l'applicazione del metodo storico che, attraverso indagini di archivio storico-contabile, consente di ricostruire la storia dal punto di vista amministrativo e contabile di un ente pubblico, di un'azienda o di un territorio.
Un ulteriore settore di ricerca ha per oggetto l'analisi dell'attività delle imprese non profit, che esamina il profilo teorico, dal punto di vista giuridico ed economico, del settore non profit, costituito da un insieme ampio e variegato di organizzazioni che si differenziano l'una dall'altra per dimensioni, struttura organizzativa e fini istituzionali. In particolare, l'analisi si concentra su quali princìpi organizzativi e procedimentali i soggetti non profit, in relazione ai loro compiti, mezzi finanziari, tipologia, devono adottare per agire con logiche e forme imprenditoriali in settori nei quali gli obiettivi di efficienza imprenditoriale non sono misurabili secondo i parametri dei soggetti for profit. L'obiettivo precipuo di questo settore di ricerca è quello di analizzare i princìpi organizzativi che si possono applicare ai soggetti non profit traendoli dal mondo for profit e delle amministrazioni pubbliche.
Una quinto settore di ricerca si incentra sul tema degli Ordini e dei Collegi professionali, ricerca che prende le sue le mosse in ragione della regolamentazione in senso pubblicistico delle professioni. Infatti, l'evoluzione organizzativa subìta dall'attività professionale nei moderni ordinamenti europei di tipo continentale ha dimostrato esaurientemente che il settore in oggetto rivela spiccate note strutturali, riconducibili alla dogmatica amministrativa delle figure soggettive di organizzazione. L'aspetto maggiormente rilevante di questo fenomeno è costituito dal massiccio intervento statuale nella regolamentazione di molteplici professioni e, più specificamente, delle figure associative che organizzano, in vario modo, le diverse categorie professionali. Dunque questa ricerca ha posto tra i suoi interrogativi fondamentali quale sia oggi il ruolo degli Ordini e dei Collegi professionali e se siano ancora attuali alcune caratteristiche degli stessi in relazione al mercato e alla sua prevedibile evoluzione, con uno sguardo costante agli altri ordinamenti dell'Europa continentale e dei Paesi anglosassoni.
Nell'ambito giuridico, un settore di ricerca prende in analisi i principali riflessi sull'ordinamento nazionale dell'introduzione del principio di pareggio di bilancio nella Costituzione repubblicana. In primo luogo, al centro dell'analisi è l'evoluzione della disciplina di bilancio europea, che prende le sue mosse dai primi sviluppi della costruzione dell'Unione economica e monetaria e dei vincoli che ne sono derivati, sino ad arrivare alla costruzione di un sistema di regole sull'assetto di una nuova governance economica europea che ha portato alle spinte verso una formalizzazione, all'interno delle Costituzioni degli Stati membri, del principio del pareggio di bilancio. In secondo luogo, l'analisi si concentra necessariamente sul piano nazionale, con un esame dell'evoluzione della disciplina di bilancio all'interno del dibattito dottrinale e giurisprudenziale, dalla nascita della Costituzione sino ai nostri giorni. Infine, la ricerca si incentra sull'introduzione del principio del pareggio di bilancio con la riforma costituzionale del 2012, e sulla sua attuazione, cercando di rinvenirne le criticità emerse, che risultano ancora in fase embrionale trattandosi chiaramente di un terreno di recente esplorazione.
GLI OBIETTIVI
Obiettivo 1: Consolidare ed incrementare la ricerca scientifica
Negli anni accademici immediatamente successivi, la Facoltà si propone di contribuire a incrementare la produttività e la qualità della ricerca del dipartimento attraverso le seguenti azioni:
- Stimolare il personale di ricerca a pubblicare su riviste referate nazionali o internazionali, monografie edite con editore nazionale o internazionale, atti di convegno nazionale o internazionale, ecc.;
- Stimolare il personale di ricerca a presentare papers in conferenze, seminari e convegni, workshops nazionali e internazionali.
Partecipazione a progetti di ricerca interuniversitari nazionali e internazionali.
- Porre attenzione alla collocazione editoriale dei prodotti scientifici.
Gli indicatori per la misurazione delle azioni suddette saranno i seguenti:
- Numero di pubblicazioni su riviste nazionali o internazionali, monografie edite con editore nazionale o internazionale, atti di convegno nazionale internazionale, ecc.
- Numero di interventi a convegni, workshops, seminari nazionali o internazionali.
Obiettivo 2: Collaborazioni per lo svolgimento di progetti di ricerca
Negli anni accademici immediatamente successivi, la Facoltà di economia si propone di esplorare, oltre che le possibili collaborazioni informali ricordate in premessa, anche quelle “formali” con soggetti pubblici e privati, operanti a livello nazionale ed internazionale, per la realizzazione di specifici progetti di ricerca. Si prevede di raggiungere l'obiettivo attraverso:
- Eventuale partecipazione a bandi nazionali per il finanziamento della ricerca emessi da soggetti pubblici e privati.
- Eventuale partecipazione a bandi internazionali per il finanziamento della ricerca emessi da soggetti pubblici e privati con particolare Attenzione a quelli provenienti dall'Unione Europea.
Gli indicatori per la misurazione delle azioni suddette saranno i seguenti:
- Numero di richieste presentate per l'ammissione al finanziamento della ricerca su bandi nazionali ed internazionali emessi da soggetti pubblici e privati.
Sezione B - Sistema di gestione
La struttura organizzativa della Facoltà di Economia dell'Università Telematica Internazionale Uninettuno si articolava al 31-12-2013, secondo quanto dichiarato anche nella SUA 2013, come di seguito descritto:
- Presidente del Corso di Studio (unico percorso di studio in Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà): Prof. Massimo Lo Cicero.
- Organo Collegiale di gestione della didattica e della ricerca: Consiglio di Facoltà.
- Docenti di riferimento: Prof. Ernesto Auci, Prof.ssa Claudia Golino, Prof. Massimo Lo Cicero, Prof. Alberto Romolini.
- Rappresentanti studenti: Sig.ra Flavia Biaggi, Sig. Rosario Selcia.
- Gruppo di Gestione AQ: Prof.ssa Maria Amata Garito, Prof. Luigi Biggeri, Prof. Antonio di Majo, Prof.ssa Claudia Golino, Prof. Alberto Romolini, Sig. Raffaele Carracoy, Sig.ra Flavia Biaggi e Sig. Rosario Selcia.
- Tutor di Facoltà: Dott.ssa Linda Meleo, Dott.ssa Maria Elena Addessi, Dott.ssa Elisa Scalia, Dott.ssa Maria D'alessandro, Dott. Amedeo Argentiero, Dott. Luca Secondi, Dott.ssa Chiara Fisichella, Dott. Giuseppe Melisi, Dott.ssa Sabrina Auci, Dott. Enrico Mezzanotte, Dott.ssa Elvira Anna Graziano.
- Gruppo di Riesame: Dott.ssa Claudia Golino (Responsabile del Riesame), Sig. Emanuele Torre (Rappresentante degli studenti); Prof. Massimo Caratelli (Docente del CdS e Responsabile/Referente Assicurazione della Qualità del CdS), Prof. Alberto Romolini (Docente del CdS), Sig.Raffaele Carracoy (Tecnico amministrativo con funzioni di segreteria della Presidenza della Facoltà di Economia).
Al 31/12/2013 non era presente un soggetto od organo investito del solo compito di valutare e programmare le attività di ricerca; la programmazione e la discussione e confronto sul tema avevano luogo in seno al Gruppo di Gestione AQ, con la collaborazione del Consiglio di Facoltà e del Preside e con il supporto informativo fornito dalla Commissione Paritetica Docenti Studenti (CPDS). Dall'anno 2014 il ruolo di coordinamento delle attività di ricerca è stato assunto dal Prof. Antonio Di Majo, docente del corso di Studi.
Si ricorda che, a livello di Ateneo, è attivo il Comitato per la Ricerca di Ateneo, nominato dal C.d.A, e presieduto dal Prof. Francesco Profumo come Responsabile della Ricerca di Ateneo.
In collaborazione con il Presidio di Qualità, il comitato di ricerca svolge le seguenti funzioni:
- la promozione delle attività di ricerca nell'Ateneo;
- la costruzione dei processi di monitoraggio interni per la valutazione della ricerca;
- la supervisione dello svolgimento adeguato e uniforme delle procedure di monitoraggio all'interno delle singole facoltà.
Inoltre in collaborazione con il Presidio di Qualità e il Consiglio di Facoltà organizza e verifica l'aggiornamento delle informazioni contenute nelle Schede Uniche Annuali della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD) di ciascuna Facoltà dell'Ateneo.
- Presidente del Corso di Studio (unico percorso di studio in Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà): Prof. Massimo Lo Cicero.
- Organo Collegiale di gestione della didattica e della ricerca: Consiglio di Facoltà.
- Docenti di riferimento: Prof. Ernesto Auci, Prof.ssa Claudia Golino, Prof. Massimo Lo Cicero, Prof. Alberto Romolini.
- Rappresentanti studenti: Sig.ra Flavia Biaggi, Sig. Rosario Selcia.
- Gruppo di Gestione AQ: Prof.ssa Maria Amata Garito, Prof. Luigi Biggeri, Prof. Antonio di Majo, Prof.ssa Claudia Golino, Prof. Alberto Romolini, Sig. Raffaele Carracoy, Sig.ra Flavia Biaggi e Sig. Rosario Selcia.
- Tutor di Facoltà: Dott.ssa Linda Meleo, Dott.ssa Maria Elena Addessi, Dott.ssa Elisa Scalia, Dott.ssa Maria D'alessandro, Dott. Amedeo Argentiero, Dott. Luca Secondi, Dott.ssa Chiara Fisichella, Dott. Giuseppe Melisi, Dott.ssa Sabrina Auci, Dott. Enrico Mezzanotte, Dott.ssa Elvira Anna Graziano.
- Gruppo di Riesame: Dott.ssa Claudia Golino (Responsabile del Riesame), Sig. Emanuele Torre (Rappresentante degli studenti); Prof. Massimo Caratelli (Docente del CdS e Responsabile/Referente Assicurazione della Qualità del CdS), Prof. Alberto Romolini (Docente del CdS), Sig.Raffaele Carracoy (Tecnico amministrativo con funzioni di segreteria della Presidenza della Facoltà di Economia).
Al 31/12/2013 non era presente un soggetto od organo investito del solo compito di valutare e programmare le attività di ricerca; la programmazione e la discussione e confronto sul tema avevano luogo in seno al Gruppo di Gestione AQ, con la collaborazione del Consiglio di Facoltà e del Preside e con il supporto informativo fornito dalla Commissione Paritetica Docenti Studenti (CPDS). Dall'anno 2014 il ruolo di coordinamento delle attività di ricerca è stato assunto dal Prof. Antonio Di Majo, docente del corso di Studi.
Si ricorda che, a livello di Ateneo, è attivo il Comitato per la Ricerca di Ateneo, nominato dal C.d.A, e presieduto dal Prof. Francesco Profumo come Responsabile della Ricerca di Ateneo.
In collaborazione con il Presidio di Qualità, il comitato di ricerca svolge le seguenti funzioni:
- la promozione delle attività di ricerca nell'Ateneo;
- la costruzione dei processi di monitoraggio interni per la valutazione della ricerca;
- la supervisione dello svolgimento adeguato e uniforme delle procedure di monitoraggio all'interno delle singole facoltà.
Inoltre in collaborazione con il Presidio di Qualità e il Consiglio di Facoltà organizza e verifica l'aggiornamento delle informazioni contenute nelle Schede Uniche Annuali della Ricerca Dipartimentale (SUA-RD) di ciascuna Facoltà dell'Ateneo.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | STRATENT (STRATegic ENTrepreneuship) LAB | ROMOLINI Alberto | 4 | Michele Bagella, Linda Meleo |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Non sono presenti laboratori di ricerca
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca Digitale - Facoltà di Economia | 0 | 0 | 0 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Biblioteca Digitale di Ateneo | 0 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [0]
-
- Prof. Associati [0]
-
- Ricercatori [2]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [2]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [0]
-
- Dottorandi [0]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Attività didattica e di ricerca - Pers. EPR (art.6 c.11 L.240/10)
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
No data found
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |