Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) è stata istituita nell'anno accademico 2001-2002 con l'attivazione di un corso di laurea triennale in Scienze bancarie ed assicurative.
L'Ateneo, in conformità a quanto previsto dalla legge di riforma universitaria 240/2010, ha scelto di preservare le Facoltà anziché trasformarle in Dipartimenti.
La SUA-RD del triennio 2011-13 si riferisce dunque alla Facoltà di Economia.
Nel triennio preso in considerazione afferivano alla Facoltà sette docenti: i professori Giandomenico Boffi e Antonio Magliulo (docenti di prima fascia), Pier Luigi Belvisi e Roberto Guida (docenti di seconda fascia), i dottori Francesca di Donato, Benedetta Lubrano e Luciano Nieddu (ricercatori a tempo indeterminato).
I sette docenti operano all'interno delle seguenti Aree CUN: Area 1 – Matematica e Informatica (prof. G. Boffi – MAT/02); Area 12 – Scienze Giuridiche (dott.ssa B. Lubrano – IUS/10); Area 13 – Scienze Economiche e Statistiche (proff. A. Magliulo – SECS-P/04, P.L. Belvisi – SECS-P/01, R. Guida – SECS-P/01 e dr.ri F. di Donato – SECS-P/07 e L. Nieddu – SECS-S/01).
Come si vede, e non poteva essere altrimenti, la maggioranza dei membri della Facoltà opera all'interno dell'area 13.
Al fine di definire gli obiettivi di ricerca, le azioni da intraprendere e gli indicatori di risultato per il triennio 2015-17 riteniamo opportuno svolgere una breve analisi della ricerca condotta negli ultimi anni. In particolare, faremo riferimento agli esiti della VQR 2004/2010 e ai risultati della ricerca esposti nella Seconda Parte della presente SUA-RD.
Nella VQR dell'Area 13 – a cui afferisce anche la prof.ssa Olga Marzovilla, docente della Facoltà di Scienze Politiche – sono state presentate 16 pubblicazioni: 3 per cinque docenti e 1 per un docente che ha preso servizio solo alla fine del periodo in esame. Le 16 pubblicazioni sono state così valutate: 1 Eccellente, 2 Buone, 3 Accettabili, 10 Limitate.
I risultati collocano l'Ateneo (e la Facoltà) al 19° posto su 37 sul segmento delle piccole università e al 45° su 73 a livello nazionale.
Disaggregando, per quanto possibile, i dati emergono alcuni punti di forza e di debolezza. Le valutazioni di eccellenza si riferiscono al dott. Luciano Nieddu, ricercatore di Statistica, mentre nell'area più strettamente economica si addensano molteplici criticità. Se poi si considera che anche il prof. Boffi, docente dell'Area 1 – Matematica e Informatica – ha ottenuto risultati eccellenti si può concludere che l'area quantitativa costituisce un reale punto di forza della Facoltà.
Nell'area 13, come noto, si è adottato un criterio prevalentemente bibliometrico, che privilegia la sede in cui i lavori vengono pubblicati ed il loro impatto, in termini di citazioni, sulla letteratura. Il Rettore e il Preside della Facoltà, dopo la pubblicazione degli esiti della VQR, hanno tempestivamente invitato i docenti dell'Area 13 a tener conto dei nuovi criteri di valutazione.
Passando ora ad esaminare la produzione scientifica del triennio 2011-13 si possono svolgere alcune considerazioni di carattere quantitativo e qualitativo.
Nel 2011 sono stati presentati 9 prodotti di ricerca, di cui 4 articoli su rivista, 4 contributi in volume e 1 contributo in atti di convegno. Non risultano pubblicazioni con coautori stranieri e figurano tre docenti senza produzione scientifica. A quest'ultimo riguardo occorre osservare che 2 dei 3 docenti hanno pubblicato nel 2012 una monografia ed è quindi presumibile che nel 2011 fossero impegnati a redigere l'impegnativo lavoro.
Nel 2012 sono stati presentati 16 prodotti di ricerca, di cui 5 articoli, 8 contributi in volume, 2 monografie, 1 curatela. Non risultano pubblicazioni con coautori stranieri e 1 docente è senza produzione scientifica.
Nel 2013 sono stati presentati 15 prodotti di ricerca, di cui 9 articoli, 3 contributi in volume, 1 monografia, 1 contributo in atti di convegno, 1 curatela. Risultano 1 pubblicazione con coautori stranieri e 1 docente senza produzione scientifica (impegnato però in una ricerca pubblicata nel 2014).
In breve, nel triennio 2011-13 sono stati presentati 40 prodotti di ricerca, di cui 15 in lingua inglese, con una produttività media annuale di 13 pubblicazioni. Spetterà alla prossima VQR stabilire se e in che misura sono stati consolidati i punti di forza e ridotte le criticità della Facoltà. Per il momento possiamo solo limitarci a constatare l'apprezzabile impegno di ricerca dei docenti.
Le pubblicazioni si distribuiscono in 4 principali aree tematiche.
La prima, verso cui converge il maggior numero di pubblicazioni, esplora alcuni significativi aspetti – storici, giuridici e finanziari – dell'economia italiana. In particolare sono stati esaminati temi connessi alla storia della cultura economica italiana, al fenomeno del sommerso, alle fonti di finanziamento delle PMI, al turismo e al codice dei beni culturali, ai rimedi giudiziali e stragiudiziali del contenzioso nei contratti pubblici.
La seconda area copre tematiche di corporate governance: dal ruolo dell'amministratore indipendente nella gestione delle società di capitali, all'efficienza gestionale delle aziende a conduzione familiare, alla relazione tra comunicazione sociale d'impresa e prezzi azionari.
La terza area indaga tematiche connesse alla formazione del capitale umano, ai costi del sistema universitario nazionale, alla funzione chiave dei sistemi di alta formazione.
La quarta e ultima area include ricerche di carattere quantitativo. In particolare, nell'area matematica, sono state studiate le proprietà di alcune classi di ideali polinomiali e si è promossa un'attività volta ad approfondire alcune applicazioni della matematica all'economia mentre nell'area statistica sono state indagate le possibili applicazioni di un algoritmo tipo k-medie alla segmentazione di immagini 3d, sono state svolte analisi di sopravvivenza e applicazioni in campo economico del modello di Cox.
Nel definire gli obiettivi di ricerca, le azioni da intraprendere e gli indicatori di risultato per il triennio 2015-17, dopo aver esaminato la ricerca svolta negli ultimi anni, occorre accennare alle trasformazioni in atto nella Facoltà di Economia.
Nel corso del 2014, ai 7 membri della Facoltà, si sono aggiunti 3 nuovi docenti: la dott.ssa Maria Morra, ricercatore a tempo determinato in M-PED/03, la dott.ssa Sara Trucco, ricercatore a tempo determinato in SECS-P/07, il prof. Michele Vietti, professore straordinario a tempo determinato in IUS/04. Sono stati inoltre banditi i concorsi per la chiamata di tre nuovi docenti: un professore ordinario in Economia aziendale (SECS-P/07), un professore associato in Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08), un ricercatore a tempo determinato in Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08). Infine, la Facoltà si avvale del contributo di un Dottorato di Ricerca in “Governo dell'Impresa, dell'Amministrazione e della Società nella Dimensione Internazionale” (che ha sostituito un precedente Dottorato in "Economia e Diritto nell'ambito delle relazioni internazionali") e di un Laboratorio di Scienze Matematiche diretto dal prof. Boffi. Formalmente i due “centri di ricerca” sono organi di Ateneo ma, di fatto, concorrono in modo significativo alla ricerca della Facoltà.
I principali obiettivi di ricerca della Facoltà per il triennio 2015-17, in linea con il Piano Strategico di Ateneo, sono:
1. Consolidare e accrescere la quantità e la qualità della produzione scientifica. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Consolidare la produzione scientifica dell'area quantitativa (MAT/2 e SECS-S/01).
Saranno sviluppate due principali linee di ricerca. La prima si incentra sui “Metodi relativi allo studio degli ideali polinomiali”, la seconda sulla “Cluster Weighted Supervised Classification”.
b. Intraprendere una nuova ricerca, in collaborazione con studiosi internazionali, sulla storia mondiale o comparata del pensiero economico (SECS-P/04).
La storia dell'economia politica è stata fino ad oggi, principalmente, una storia occidentale, da Smith a Keynes, fino ai più recenti sviluppi. La ricerca intende mostrare, in una prospettiva comparativista, la rilevanza di altre grandi tradizioni di pensiero economico.
c. Accrescere e coordinare la produzione scientifica sul Governo d'impresa(IUS/04, IUS/10, SECS-P/07, SECS-P/08).
La corporate governance si occupa, in senso lato, delle relazioni economiche e giuridiche che intercorrono tra soggetti che hanno interessi in imprese sia pubbliche che private. Le ricerche che saranno condotte nel triennio affronteranno, in modo coordinato, tematiche connesse al diritto societario, all'utilizzo degli indicatori di bilancio nelle previsioni di fallimento delle imprese, alla comunicazione finanziaria, all'impatto sulle performance aziendali dell'introduzione dell'obbligo delle quote rose nei consigli di amministrazione.
d. Potenziare la ricerca sull'economia della conoscenza (SECS-P/01, M-PED/03)
L'economia della conoscenza (knowledge economics) è un'area della teoria economica che indaga la natura, le forme e gli effetti della conoscenza sul benessere collettivo. La distinzione fondamentale è tra conoscenza codificata, facilmente trasferibile attraverso ordinari mezzi di comunicazione (per esempio un libro) e conoscenza tacita, difficile da codificare e trasferibile solo attraverso un'esperienza pratica (per esempio imparare a nuotare). In questo ambito saranno sviluppate tre principali linee di ricerca. La prima riguarderà “L'impatto sull'occupazione della digital economy”. Lo sviluppo e l'espansione dell'economia digitale stanno avendo rilevanti effetti strutturali sui sistemi economici in termini di organizzazione produttiva, rete commerciale e finanziaria, modelli di consumo. La ricerca si focalizzerà sull'impatto che tali trasformazioni avranno sui livelli occupazionali, soprattutto in economie, come quella italiana, che sono importatrici nette nel settore digitale. La seconda indagine riguarderà “The aware economy”. La ricerca intende verificare le implicazioni, teoriche e fattuali, che potrebbero derivare da una maggiore consapevolezza circa le conseguenze delle scelte individuali di consumo e produzione. Una maggiore consapevolezza potrebbe, in particolare, spiegare o generare fenomeni di gratitudine nei consumatori e di responsabilità sociale e civile nei produttori. Infine, la terza indagine indugerà su “Forme e processi nella formazione lavoro”. La ricerca si propone di indagare le nuove forme e i processi emergenti nel rapporto tra formazione e lavoro (apprendistato, stage, qualifica professionale per il conseguimento dell'obbligo formativo). Sarà riservata una specifica attenzione ai processi coinvolgenti la categoria dei soggetti con minorazione e disabilità.
e. Accrescere e indirizzare la produzione scientifica sull'economia italiana ed in particolare sul Made in Italy (SECS-P/01, SECS-P/07, SECS-P/08)
Saranno privilegiati i temi della internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, delle barriere linguistiche e culturali, degli impatti del leverage finanziario sulle scelte di finanziamento, dei vincoli finanziari per lo sviluppo delle start-up nella prima fase di sviluppo, quando sono maggiormente rilevanti le asimmetrie informative tra prenditori di fondi e datori di fondi. L'indagine sul Made in Italy privilegerà, in un'ottica comparativista, il segmento lusso dei tre classici comparti Fashion, Food, Furniture.
2. Costituire un Osservatorio permanente sul Made in Italy. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Coinvolgere le parti interessate
Sono stati avviati contatti con alcune associazioni di categoria al fine di siglare un Protocollo di Intesa per definire azioni comuni.
b. Redigere un Rapporto Annuale
L'Osservatorio, seguendo analoghi modelli, dovrebbe pubblicare un Rapporto Annuale sull'andamento dell'economia del Made in Italy con previsioni a breve termine.
c. Pubblicare una serie di indagini per le parti interessate
L'Osservatorio dovrebbe predisporre, in collaborazione con le parti interessati, studi e ricerche mirate su sistemi economici locali (per esempio le PMI della Regione Lazio) o su specifici settori e mercati.
3. Incrementare gli scambi con docenti e ricercatori di Università internazionali. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Implementare gli accordi di collaborazione internazionale già sottoscritti
Negli ultimi tre anni sono stati stipulati accordi di cooperazione Erasmus o di mobilità studenti e docenti con diverse Università europee ed extraeuropee. In questo momento sono attivi accordi Erasmus con le seguenti Università: Université de Picardie Jules Verne (Francia), Kozminski University (Polonia), Alcide De Gasperi University (Polonia), University of Business in Prague (Repubblica Ceca), Titu Maiorescu University (Romania), Petru Maior University of Targu Mures (Romania), Universidad de Cordoba (Spagna), Istanbul Aydin University (Turchia), Kadir Has Univesity (Turchia), University of Pannonia (Ungheria), Sofia University of World and National Economy (Bulgaria). Sono altresì attivi accordi di cooperazione internazionale con le seguenti Università: Università Itam (Messico), Università MSLU (Russia), Università Engecon (Russia), Università Qingdao (Cina).
b. Stipulare nuovi accordi di collaborazione internazionale
Nel prossimo triennio si intende perfezionare una serie di accordi di collaborazione con altre Università europee, cinesi e della riva sud del Mediterraneo.
c. Partecipare a/organizzare seminari e workshop internazionali
Sarà favorita la partecipazione di docenti dell'Ateneo a incontri di studio all'estero con la presentazione di proprie relazioni e l'organizzazione di eventi internazionali presso la sede dell'Ateneo.
Per un quadro riassuntivo di obiettivi, azioni e indicatori si rinvia all'Allegato 1.
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L'Ateneo, in conformità a quanto previsto dalla legge di riforma universitaria 240/2010, ha scelto di preservare le Facoltà anziché trasformarle in Dipartimenti.
La SUA-RD del triennio 2011-13 si riferisce dunque alla Facoltà di Economia.
Nel triennio preso in considerazione afferivano alla Facoltà sette docenti: i professori Giandomenico Boffi e Antonio Magliulo (docenti di prima fascia), Pier Luigi Belvisi e Roberto Guida (docenti di seconda fascia), i dottori Francesca di Donato, Benedetta Lubrano e Luciano Nieddu (ricercatori a tempo indeterminato).
I sette docenti operano all'interno delle seguenti Aree CUN: Area 1 – Matematica e Informatica (prof. G. Boffi – MAT/02); Area 12 – Scienze Giuridiche (dott.ssa B. Lubrano – IUS/10); Area 13 – Scienze Economiche e Statistiche (proff. A. Magliulo – SECS-P/04, P.L. Belvisi – SECS-P/01, R. Guida – SECS-P/01 e dr.ri F. di Donato – SECS-P/07 e L. Nieddu – SECS-S/01).
Come si vede, e non poteva essere altrimenti, la maggioranza dei membri della Facoltà opera all'interno dell'area 13.
Al fine di definire gli obiettivi di ricerca, le azioni da intraprendere e gli indicatori di risultato per il triennio 2015-17 riteniamo opportuno svolgere una breve analisi della ricerca condotta negli ultimi anni. In particolare, faremo riferimento agli esiti della VQR 2004/2010 e ai risultati della ricerca esposti nella Seconda Parte della presente SUA-RD.
Nella VQR dell'Area 13 – a cui afferisce anche la prof.ssa Olga Marzovilla, docente della Facoltà di Scienze Politiche – sono state presentate 16 pubblicazioni: 3 per cinque docenti e 1 per un docente che ha preso servizio solo alla fine del periodo in esame. Le 16 pubblicazioni sono state così valutate: 1 Eccellente, 2 Buone, 3 Accettabili, 10 Limitate.
I risultati collocano l'Ateneo (e la Facoltà) al 19° posto su 37 sul segmento delle piccole università e al 45° su 73 a livello nazionale.
Disaggregando, per quanto possibile, i dati emergono alcuni punti di forza e di debolezza. Le valutazioni di eccellenza si riferiscono al dott. Luciano Nieddu, ricercatore di Statistica, mentre nell'area più strettamente economica si addensano molteplici criticità. Se poi si considera che anche il prof. Boffi, docente dell'Area 1 – Matematica e Informatica – ha ottenuto risultati eccellenti si può concludere che l'area quantitativa costituisce un reale punto di forza della Facoltà.
Nell'area 13, come noto, si è adottato un criterio prevalentemente bibliometrico, che privilegia la sede in cui i lavori vengono pubblicati ed il loro impatto, in termini di citazioni, sulla letteratura. Il Rettore e il Preside della Facoltà, dopo la pubblicazione degli esiti della VQR, hanno tempestivamente invitato i docenti dell'Area 13 a tener conto dei nuovi criteri di valutazione.
Passando ora ad esaminare la produzione scientifica del triennio 2011-13 si possono svolgere alcune considerazioni di carattere quantitativo e qualitativo.
Nel 2011 sono stati presentati 9 prodotti di ricerca, di cui 4 articoli su rivista, 4 contributi in volume e 1 contributo in atti di convegno. Non risultano pubblicazioni con coautori stranieri e figurano tre docenti senza produzione scientifica. A quest'ultimo riguardo occorre osservare che 2 dei 3 docenti hanno pubblicato nel 2012 una monografia ed è quindi presumibile che nel 2011 fossero impegnati a redigere l'impegnativo lavoro.
Nel 2012 sono stati presentati 16 prodotti di ricerca, di cui 5 articoli, 8 contributi in volume, 2 monografie, 1 curatela. Non risultano pubblicazioni con coautori stranieri e 1 docente è senza produzione scientifica.
Nel 2013 sono stati presentati 15 prodotti di ricerca, di cui 9 articoli, 3 contributi in volume, 1 monografia, 1 contributo in atti di convegno, 1 curatela. Risultano 1 pubblicazione con coautori stranieri e 1 docente senza produzione scientifica (impegnato però in una ricerca pubblicata nel 2014).
In breve, nel triennio 2011-13 sono stati presentati 40 prodotti di ricerca, di cui 15 in lingua inglese, con una produttività media annuale di 13 pubblicazioni. Spetterà alla prossima VQR stabilire se e in che misura sono stati consolidati i punti di forza e ridotte le criticità della Facoltà. Per il momento possiamo solo limitarci a constatare l'apprezzabile impegno di ricerca dei docenti.
Le pubblicazioni si distribuiscono in 4 principali aree tematiche.
La prima, verso cui converge il maggior numero di pubblicazioni, esplora alcuni significativi aspetti – storici, giuridici e finanziari – dell'economia italiana. In particolare sono stati esaminati temi connessi alla storia della cultura economica italiana, al fenomeno del sommerso, alle fonti di finanziamento delle PMI, al turismo e al codice dei beni culturali, ai rimedi giudiziali e stragiudiziali del contenzioso nei contratti pubblici.
La seconda area copre tematiche di corporate governance: dal ruolo dell'amministratore indipendente nella gestione delle società di capitali, all'efficienza gestionale delle aziende a conduzione familiare, alla relazione tra comunicazione sociale d'impresa e prezzi azionari.
La terza area indaga tematiche connesse alla formazione del capitale umano, ai costi del sistema universitario nazionale, alla funzione chiave dei sistemi di alta formazione.
La quarta e ultima area include ricerche di carattere quantitativo. In particolare, nell'area matematica, sono state studiate le proprietà di alcune classi di ideali polinomiali e si è promossa un'attività volta ad approfondire alcune applicazioni della matematica all'economia mentre nell'area statistica sono state indagate le possibili applicazioni di un algoritmo tipo k-medie alla segmentazione di immagini 3d, sono state svolte analisi di sopravvivenza e applicazioni in campo economico del modello di Cox.
Nel definire gli obiettivi di ricerca, le azioni da intraprendere e gli indicatori di risultato per il triennio 2015-17, dopo aver esaminato la ricerca svolta negli ultimi anni, occorre accennare alle trasformazioni in atto nella Facoltà di Economia.
Nel corso del 2014, ai 7 membri della Facoltà, si sono aggiunti 3 nuovi docenti: la dott.ssa Maria Morra, ricercatore a tempo determinato in M-PED/03, la dott.ssa Sara Trucco, ricercatore a tempo determinato in SECS-P/07, il prof. Michele Vietti, professore straordinario a tempo determinato in IUS/04. Sono stati inoltre banditi i concorsi per la chiamata di tre nuovi docenti: un professore ordinario in Economia aziendale (SECS-P/07), un professore associato in Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08), un ricercatore a tempo determinato in Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08). Infine, la Facoltà si avvale del contributo di un Dottorato di Ricerca in “Governo dell'Impresa, dell'Amministrazione e della Società nella Dimensione Internazionale” (che ha sostituito un precedente Dottorato in "Economia e Diritto nell'ambito delle relazioni internazionali") e di un Laboratorio di Scienze Matematiche diretto dal prof. Boffi. Formalmente i due “centri di ricerca” sono organi di Ateneo ma, di fatto, concorrono in modo significativo alla ricerca della Facoltà.
I principali obiettivi di ricerca della Facoltà per il triennio 2015-17, in linea con il Piano Strategico di Ateneo, sono:
1. Consolidare e accrescere la quantità e la qualità della produzione scientifica. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Consolidare la produzione scientifica dell'area quantitativa (MAT/2 e SECS-S/01).
Saranno sviluppate due principali linee di ricerca. La prima si incentra sui “Metodi relativi allo studio degli ideali polinomiali”, la seconda sulla “Cluster Weighted Supervised Classification”.
b. Intraprendere una nuova ricerca, in collaborazione con studiosi internazionali, sulla storia mondiale o comparata del pensiero economico (SECS-P/04).
La storia dell'economia politica è stata fino ad oggi, principalmente, una storia occidentale, da Smith a Keynes, fino ai più recenti sviluppi. La ricerca intende mostrare, in una prospettiva comparativista, la rilevanza di altre grandi tradizioni di pensiero economico.
c. Accrescere e coordinare la produzione scientifica sul Governo d'impresa(IUS/04, IUS/10, SECS-P/07, SECS-P/08).
La corporate governance si occupa, in senso lato, delle relazioni economiche e giuridiche che intercorrono tra soggetti che hanno interessi in imprese sia pubbliche che private. Le ricerche che saranno condotte nel triennio affronteranno, in modo coordinato, tematiche connesse al diritto societario, all'utilizzo degli indicatori di bilancio nelle previsioni di fallimento delle imprese, alla comunicazione finanziaria, all'impatto sulle performance aziendali dell'introduzione dell'obbligo delle quote rose nei consigli di amministrazione.
d. Potenziare la ricerca sull'economia della conoscenza (SECS-P/01, M-PED/03)
L'economia della conoscenza (knowledge economics) è un'area della teoria economica che indaga la natura, le forme e gli effetti della conoscenza sul benessere collettivo. La distinzione fondamentale è tra conoscenza codificata, facilmente trasferibile attraverso ordinari mezzi di comunicazione (per esempio un libro) e conoscenza tacita, difficile da codificare e trasferibile solo attraverso un'esperienza pratica (per esempio imparare a nuotare). In questo ambito saranno sviluppate tre principali linee di ricerca. La prima riguarderà “L'impatto sull'occupazione della digital economy”. Lo sviluppo e l'espansione dell'economia digitale stanno avendo rilevanti effetti strutturali sui sistemi economici in termini di organizzazione produttiva, rete commerciale e finanziaria, modelli di consumo. La ricerca si focalizzerà sull'impatto che tali trasformazioni avranno sui livelli occupazionali, soprattutto in economie, come quella italiana, che sono importatrici nette nel settore digitale. La seconda indagine riguarderà “The aware economy”. La ricerca intende verificare le implicazioni, teoriche e fattuali, che potrebbero derivare da una maggiore consapevolezza circa le conseguenze delle scelte individuali di consumo e produzione. Una maggiore consapevolezza potrebbe, in particolare, spiegare o generare fenomeni di gratitudine nei consumatori e di responsabilità sociale e civile nei produttori. Infine, la terza indagine indugerà su “Forme e processi nella formazione lavoro”. La ricerca si propone di indagare le nuove forme e i processi emergenti nel rapporto tra formazione e lavoro (apprendistato, stage, qualifica professionale per il conseguimento dell'obbligo formativo). Sarà riservata una specifica attenzione ai processi coinvolgenti la categoria dei soggetti con minorazione e disabilità.
e. Accrescere e indirizzare la produzione scientifica sull'economia italiana ed in particolare sul Made in Italy (SECS-P/01, SECS-P/07, SECS-P/08)
Saranno privilegiati i temi della internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, delle barriere linguistiche e culturali, degli impatti del leverage finanziario sulle scelte di finanziamento, dei vincoli finanziari per lo sviluppo delle start-up nella prima fase di sviluppo, quando sono maggiormente rilevanti le asimmetrie informative tra prenditori di fondi e datori di fondi. L'indagine sul Made in Italy privilegerà, in un'ottica comparativista, il segmento lusso dei tre classici comparti Fashion, Food, Furniture.
2. Costituire un Osservatorio permanente sul Made in Italy. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Coinvolgere le parti interessate
Sono stati avviati contatti con alcune associazioni di categoria al fine di siglare un Protocollo di Intesa per definire azioni comuni.
b. Redigere un Rapporto Annuale
L'Osservatorio, seguendo analoghi modelli, dovrebbe pubblicare un Rapporto Annuale sull'andamento dell'economia del Made in Italy con previsioni a breve termine.
c. Pubblicare una serie di indagini per le parti interessate
L'Osservatorio dovrebbe predisporre, in collaborazione con le parti interessati, studi e ricerche mirate su sistemi economici locali (per esempio le PMI della Regione Lazio) o su specifici settori e mercati.
3. Incrementare gli scambi con docenti e ricercatori di Università internazionali. In particolare si intendono svolgere le seguenti azioni:
a. Implementare gli accordi di collaborazione internazionale già sottoscritti
Negli ultimi tre anni sono stati stipulati accordi di cooperazione Erasmus o di mobilità studenti e docenti con diverse Università europee ed extraeuropee. In questo momento sono attivi accordi Erasmus con le seguenti Università: Université de Picardie Jules Verne (Francia), Kozminski University (Polonia), Alcide De Gasperi University (Polonia), University of Business in Prague (Repubblica Ceca), Titu Maiorescu University (Romania), Petru Maior University of Targu Mures (Romania), Universidad de Cordoba (Spagna), Istanbul Aydin University (Turchia), Kadir Has Univesity (Turchia), University of Pannonia (Ungheria), Sofia University of World and National Economy (Bulgaria). Sono altresì attivi accordi di cooperazione internazionale con le seguenti Università: Università Itam (Messico), Università MSLU (Russia), Università Engecon (Russia), Università Qingdao (Cina).
b. Stipulare nuovi accordi di collaborazione internazionale
Nel prossimo triennio si intende perfezionare una serie di accordi di collaborazione con altre Università europee, cinesi e della riva sud del Mediterraneo.
c. Partecipare a/organizzare seminari e workshop internazionali
Sarà favorita la partecipazione di docenti dell'Ateneo a incontri di studio all'estero con la presentazione di proprie relazioni e l'organizzazione di eventi internazionali presso la sede dell'Ateneo.
Per un quadro riassuntivo di obiettivi, azioni e indicatori si rinvia all'Allegato 1.
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Sezione B - Sistema di gestione
Gli organi statutari della Facoltà sono il Preside e il Consiglio di Facoltà.
Il Preside rappresenta la Facoltà, ne promuove e coordina l'attività, sovrintende al regolare funzionamento della stessa e cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio di Facoltà.
In particolare il Preside:
a. convoca e presiede il Consiglio di Facoltà, predisponendo il relativo ordine del giorno;
b. vigila sull'osservanza delle norme di legge, di Statuto e di Regolamento;
c. cura l'ordinato svolgimento delle attività didattiche della Facoltà;
d. è membro di diritto del Senato Accademico;
e. esercita tutte le altre attribuzioni che gli competono in base alle norme di legge, di Statuto e di regolamento.
Il Preside viene nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'Università, su proposta del suo Presidente tra i professori di ruolo di prima fascia. Dura in carica tre anni accademici e può essere rinnovato.
Nel triennio 2011-13 è stato Preside il Prof. Antonio Magliulo, che il Consiglio di Amministrazione ha confermato per il secondo mandato.
Il Consiglio di Facoltà è composto dai docenti di ruolo, dai docenti a contratto e dai rappresentanti degli studenti.
Sono compiti del Consiglio di Facoltà:
a. la formulazione delle proposte di sviluppo della Facoltà ai fini della definizione dei piani di sviluppo dell'Ateneo;
b. la formulazione di proposte per la parte di competenza in ordine al Regolamento didattico di Ateneo;
c. la formulazione di proposte di conferimento di lauree honoris causa;
d. l'esercizio di tutte le attribuzioni ad esso demandate dalle norme sull'ordinamento universitario, fatte salve le disposizioni dello Statuto.
Nel triennio 2011-13 hanno fatto parte del Consiglio di Facoltà, sette docenti di ruolo, circa cinquanta docenti a contratto e due rappresentanti degli studenti, uno per ciascun corso di laurea.
La struttura organizzativa della Facoltà prevede anche:
a. Una Commissione didattica, a cui sono affidati compiti istruttori per le pratiche studenti (composta nel triennio 2011-13 dai dottori di Donato, Lubrano e Nieddu, oltre che dal Preside)
b. Un Delegato nella Commissione Ricerca di Ateneo (il prof. G. Boffi)
c. Un Delegato nella Commissione Biblioteca (il prof. P.L. Belvisi)
d. Un Gruppo di Assicurazione della Qualità per ciascun Corso di Studio (composto dal Preside, dai dottori di Donato e Nieddu, dai rappresentanti degli studenti sig. Guerino Centrella e dott.ssa Vanessa Orsili, dalla signora Daniela Cecchini e dalla dott.ssa Anna Maria Moccia, rappresentanti del personale amministrativo).
Il Preside rappresenta la Facoltà, ne promuove e coordina l'attività, sovrintende al regolare funzionamento della stessa e cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio di Facoltà.
In particolare il Preside:
a. convoca e presiede il Consiglio di Facoltà, predisponendo il relativo ordine del giorno;
b. vigila sull'osservanza delle norme di legge, di Statuto e di Regolamento;
c. cura l'ordinato svolgimento delle attività didattiche della Facoltà;
d. è membro di diritto del Senato Accademico;
e. esercita tutte le altre attribuzioni che gli competono in base alle norme di legge, di Statuto e di regolamento.
Il Preside viene nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'Università, su proposta del suo Presidente tra i professori di ruolo di prima fascia. Dura in carica tre anni accademici e può essere rinnovato.
Nel triennio 2011-13 è stato Preside il Prof. Antonio Magliulo, che il Consiglio di Amministrazione ha confermato per il secondo mandato.
Il Consiglio di Facoltà è composto dai docenti di ruolo, dai docenti a contratto e dai rappresentanti degli studenti.
Sono compiti del Consiglio di Facoltà:
a. la formulazione delle proposte di sviluppo della Facoltà ai fini della definizione dei piani di sviluppo dell'Ateneo;
b. la formulazione di proposte per la parte di competenza in ordine al Regolamento didattico di Ateneo;
c. la formulazione di proposte di conferimento di lauree honoris causa;
d. l'esercizio di tutte le attribuzioni ad esso demandate dalle norme sull'ordinamento universitario, fatte salve le disposizioni dello Statuto.
Nel triennio 2011-13 hanno fatto parte del Consiglio di Facoltà, sette docenti di ruolo, circa cinquanta docenti a contratto e due rappresentanti degli studenti, uno per ciascun corso di laurea.
La struttura organizzativa della Facoltà prevede anche:
a. Una Commissione didattica, a cui sono affidati compiti istruttori per le pratiche studenti (composta nel triennio 2011-13 dai dottori di Donato, Lubrano e Nieddu, oltre che dal Preside)
b. Un Delegato nella Commissione Ricerca di Ateneo (il prof. G. Boffi)
c. Un Delegato nella Commissione Biblioteca (il prof. P.L. Belvisi)
d. Un Gruppo di Assicurazione della Qualità per ciascun Corso di Studio (composto dal Preside, dai dottori di Donato e Nieddu, dai rappresentanti degli studenti sig. Guerino Centrella e dott.ssa Vanessa Orsili, dalla signora Daniela Cecchini e dalla dott.ssa Anna Maria Moccia, rappresentanti del personale amministrativo).
Nessun gruppo inserito
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Laboratorio di Scienze Matematiche (LabSciMat), istituito nel 2010, è diretto dal Prof. Giandomenico Boffi, ordinario di Algebra presso la Facoltà di Economia.
Il Laboratorio ha lo scopo di promuovere la ricerca, l'applicazione e la divulgazione delle scienze matematiche, anche in relazione agli aspetti storici e fondazionali, nonché di promuovere il dialogo delle scienze matematiche con le altre scienze e con tutte le dimensioni dell'esperienza umana.
Perché Laboratorio di Scienze Matematiche
“Scienze Matematiche” – come mostra ad esempio l'omonimo centro dell'università inglese di Cambridge – comprende non solo la matematica, ma anche la statistica, l'econometria, l'informatica, etc. e meglio risponde alla vocazione di un ateneo come l'Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT.
“Laboratorio” non si riferisce solo o tanto alla prospettiva di disporre di adeguate risorse di calcolo automatico, ma – più di “centro” o altri termini simili – sottolinea l'aspetto di lavoro in costruzione che riveste l'iniziativa nel contesto dell'Ateneo.
Ricerca, applicazioni e divulgazione, dentro e fuori l'Ateneo
Ricerca e applicazioni in alcuni settori di matematica, statistica e econometria in sinergia con gli ambienti scientifici e universitari romani e non solo, con attenzione anche alla ricerca industriale. Particolare sensibilità per l'aggiornamento permanente degli insegnanti di scuola e l'innovazione didattica nell'ambito delle discipline di pertinenza, con attenzione anche all'epistemologia e alla storia della scienza.
Dialogo con le altre scienze e tutte le dimensioni dell'esperienza umana
Dialogo anzitutto con le altre scienze coltivate in un ateneo con la vocazione di UNINT Università (economia, diritto, etc.). Ulteriore apertura a tematiche come matematica e arti (musica, cinema, …), matematica e filosofia, scienza e teologia, etc.
Tra le iniziative promosse dal Laboratorio si segnalano:
a. Workshop su “Matematica ed economia: presente e futuro” organizzato presso UNINT nel settembre 2012 insieme al Centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano;
b. “Mediterranean Youth Mathematical Championship (MYMC), prima edizione del campionato di matematica per studenti dell'area euro-mediterranea organizzato presso UNINT nel luglio 2013;
c. Workshop su “I modelli matematici di fronte alla crisi economica e finanziaria” organizzato presso UNINT nel settembre 2013 insieme al Centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano;
Collaborano con il Laboratorio studiosi interni ed esterni all'Ateneo.
Il Laboratorio ha lo scopo di promuovere la ricerca, l'applicazione e la divulgazione delle scienze matematiche, anche in relazione agli aspetti storici e fondazionali, nonché di promuovere il dialogo delle scienze matematiche con le altre scienze e con tutte le dimensioni dell'esperienza umana.
Perché Laboratorio di Scienze Matematiche
“Scienze Matematiche” – come mostra ad esempio l'omonimo centro dell'università inglese di Cambridge – comprende non solo la matematica, ma anche la statistica, l'econometria, l'informatica, etc. e meglio risponde alla vocazione di un ateneo come l'Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT.
“Laboratorio” non si riferisce solo o tanto alla prospettiva di disporre di adeguate risorse di calcolo automatico, ma – più di “centro” o altri termini simili – sottolinea l'aspetto di lavoro in costruzione che riveste l'iniziativa nel contesto dell'Ateneo.
Ricerca, applicazioni e divulgazione, dentro e fuori l'Ateneo
Ricerca e applicazioni in alcuni settori di matematica, statistica e econometria in sinergia con gli ambienti scientifici e universitari romani e non solo, con attenzione anche alla ricerca industriale. Particolare sensibilità per l'aggiornamento permanente degli insegnanti di scuola e l'innovazione didattica nell'ambito delle discipline di pertinenza, con attenzione anche all'epistemologia e alla storia della scienza.
Dialogo con le altre scienze e tutte le dimensioni dell'esperienza umana
Dialogo anzitutto con le altre scienze coltivate in un ateneo con la vocazione di UNINT Università (economia, diritto, etc.). Ulteriore apertura a tematiche come matematica e arti (musica, cinema, …), matematica e filosofia, scienza e teologia, etc.
Tra le iniziative promosse dal Laboratorio si segnalano:
a. Workshop su “Matematica ed economia: presente e futuro” organizzato presso UNINT nel settembre 2012 insieme al Centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano;
b. “Mediterranean Youth Mathematical Championship (MYMC), prima edizione del campionato di matematica per studenti dell'area euro-mediterranea organizzato presso UNINT nel luglio 2013;
c. Workshop su “I modelli matematici di fronte alla crisi economica e finanziaria” organizzato presso UNINT nel settembre 2013 insieme al Centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano;
Collaborano con il Laboratorio studiosi interni ed esterni all'Ateneo.
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca dell’Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT | http://www.unint.eu/it/servizi/biblioteca.html | 15.000 | 469 | 67 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [3]
-
- Prof. Associati [2]
-
- Ricercatori [3]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [0]
-
- Dottorandi [2]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Specializzandi
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
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Quadro non abilitato per il livello di aggregazione dati di Dipartimento/Facoltà