Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze della Formazione, in linea con il Piano strategico di Ateneo 2013-‘15, si propone come obiettivo il potenziamento della quantità, qualità e visibilità della ricerca scientifica, pur perseguendo, fin dalla sua costituzione (come Dipartimento di Processi Formativi, in stretta connessione con l'allora Facoltà di Scienze della Formazione), obiettivi di ricerca congruenti con la sua articolata composizione in termini di aree disciplinari che lo compongono e con specifiche mission di didattica e formazione e di collegamento con il territorio.
Al Dipartimento sono stati connessi, prima in base alla cooperazione con la Facoltà e poi in autonomia, corsi di studio di area pedagogica, psicologica, e di formazione di operatori del turismo culturale. Sono stati inoltre sin dall'inizio tenuti corsi di formazione, master e perfezionamenti per insegnanti di diversi gradi scolastici, curriculari e specializzati; formazione al job placement e all'orientamento professionale; formazione in diversi ambiti di utilità per il territorio regionale (come emergerà dalla scheda sulla Terza missione).
Coerentemente con ciò, e per conseguire obiettivi di ricerca che si possano collegare intrinsecamente con la didattica, nel Dipartimento sono presenti diverse aree disciplinari:
1) Archeologia
2) Filosofia
3) Geografia
4) Lingue
5) Pedagogia
6) Psicologia
7) Sociologia
8) Storia
Ciascuna delle aree sopra elencate si costituisce in gruppo di ricerca; ogni macro gruppo, denominato per area disciplinare, contiene al suo interno anche dei sotto-gruppi che seguono linee di ricerca diverse ma complementari, come verrà analiticamente rappresentato nel successivo quadro B.1.b, con la descrizione delle diverse ricerche condotte nel triennio di riferimento, con cenni sulla prosecuzione negli anni successivi.
Tale suddivisione e organizzazione in gruppi si pone altresì l'obiettivo fissato dal succitato piano strategico d'Ateneo dell'efficace inserimento dei giovani e il recupero dei ricercatori poco operativi in gruppi di ricerca più attivi, la promozione e valorizzazione delle eccellenze, nonché l'accrescimento della capacità di attrarre ricercatori internazionali.
Parallelamente alla costituzione dei gruppi di ricerca, sono programmate apposite sezioni dipartimentali (alcune sono già formalmente costituite, altre lo saranno nel corso dell'anno) in modo da coordinare al meglio gli obiettivi sopra descritti di ciascuna area e dei relativi laboratori, descritti di seguito, fermo restando l'approccio multidisciplinare caratteristico dell'attività di ricerca, e la finalizzazione alla formazione e agli interventi sul territorio: entrambe linee-guida che costituiscono le basi essenziali della mission di ricerca del Dipartimento di Scienze della Formazione.
L'apparente eterogeneità delle aree disciplinari presenti costituisce un valore aggiunto in ottica multidisciplinare, considerata la doppia mission del Dipartimento che accomuna e connette le diversità di approcci teorico-metodologici:
- la risposta ad esigenze di formazione (come si evince dal nome stesso del Dipartimento): formazione di base, specialistica e post-lauream, incluso l'aggiornamento del personale in servizio in ambiti disciplinari diversi;
- la risposta ad esigenze di intervento nel territorio, scientificamente fondato ma di utilità sociale, come testimoniano le molte convenzioni che vengono attivate con realtà richiedenti supporto e consulenza operativa.
L'oggetto di questi due elementi comuni ha consentito produzioni scientifiche multidisciplinari in alcuni importanti campi, tra cui:
- studio e promozione dell'intercultura, come argomento sia di formazione (nelle scuole e in altre agenzie sociali) che di intervento applicativo;
- valorizzazione del territorio siciliano e della sua cultura: oggetto di ricerche archeologiche, storiche e filosofiche, geografiche ed economiche, psico-sociali; argomento di formazione e intervento interdisciplinare soprattutto per il turismo ma anche per l'educazione culturale;
- principi di sana alimentazione: studio che riguarda i campi di psicologia, pedagogia, economia, sociologia, psicologia, geografia e storia; anche in questo caso è facile intravvedere le possibili applicazioni sul piano sia formativo che di intervento sociale;
- trasformazione delle città: argomento che coinvolge aree di geografia, economia, sociologia, storia, pedagogia.
A queste tematiche generali di tipo interdisciplinare, si aggiungono quelle specifiche, molte delle quali collegate direttamente ed esplicitamente al territorio. Citiamo, fra le tante tematiche che emergono dalle concrete pubblicazioni dei componenti del Dipartimento, che troviamo analiticamente riportate nell'apposita sezione D:
- le strategie di acculturazione
- i pregiudizi verso gli immigrati in adulti e bambini
- le coppie e famiglie immigrate
- il movimento femminista in Sicilia
- gli atteggiamenti nei confronti del parto
- i valori generali e professionali
- il Brain Drain
- la qualità della vita in contesti urbani e rurali
- l'archeologia del territorio siciliano
- le politiche turistiche, i parchi e l'e-tourism nello sviluppo locale
- l'apprendimento delle lingue straniere
- la storia della medicina nel periodo borbonico
- le figure storiche, filosofiche e pedagogiche siciliane
- le esperienze educative e didattiche per bambini
- le applicazioni del diritto minorile nel contesto territoriale
- la psicologia sociale e delle organizzazioni
- il trattamento delle patologie degenerative e del deterioramento cognitivo
L'attività di ricerca-intervento sopra descritta si concretizza in laboratori, delineati sia nella sezione C.1.a. che a seguire. Essi costituiscono i luoghi concreti dove le competenze scientifiche del Dipartimento di Scienze della Formazione incontrano le esigenze del territorio e diventano strumento per la sua promozione e sviluppo.
I laboratori attivati dai gruppi di ricerca sono in parte specifici, per settore disciplinare, altri trasversali fra le diverse aree e multidisciplinari sia per approccio teorico-metodologico che per finalità applicative.
Pertanto, oltre ai laboratori specialistici di singole discipline (descritti in C.1.a) è stato attivato, in particolare, un macro-laboratorio interdisciplinare, che diviene luogo di sperimentazione e di approfondimento dei temi collegati allo sviluppo locale partecipato. Al suo interno verranno sperimentati modelli di crescita dal basso e percorsi integrati di sostegno allo sviluppo locale anche attraverso il coinvolgimento di attori privati e pubblici, Enti, reti di piccole medie imprese e operatori in genere interessati.
Nel laboratorio interdisciplinare saranno approfonditi dunque:
- lo sviluppo locale urbano e territoriale in prospettiva formativa e gestionale,
- i processi partecipativi,
- il Project Management applicato all'ambito culturale,
- i processi di educazione e animazione territoriale partecipata,
- lo sviluppo organizzativo in risposta ai bisogni dei potenziali utenti, analizzati mediante procedure e tecniche scientifiche.
Saranno possibili anche percorsi formativi aperti non solo agli studenti, ma anche a diversi soggetti collettivi (Enti pubblici, scuole, ecc.) interessati. Essi verranno realizzati anche avvalendosi di competenze esterne. L'attività formativa, che avrà natura sperimentale, si svilupperà in un percorso integrato, articolato in moduli, in cui si alterneranno lezioni frontali, esercitazioni, project work e analisi di casi studio. Ove necessario, e previa approvazione del Consiglio di Dipartimento, saranno formalizzate apposite convenzioni con Enti esterni per lo svolgimento di specifici progetti nell'ambito delle attività previste nel laboratorio.
Sul piano operativo, il laboratorio consentirà a ciascun docente che vi partecipa di avviare e portare avanti in autonomia filoni di studio e ricerca con partner privati e/o istituzionali, in base a progetti che prevedano una ricaduta a livello territoriale, e si inseriscano nel contesto progettuale comune.
Le attività che vengono realizzate mediante diverse modalità di lavoro.
- Think thank, ossia realizzazione di seminari che diventino serbatoio di pensiero critico rispetto a specifici temi.
- Workshop, cioè incontri a numero chiuso fra addetti al settore e specialisti, per lo studio e la realizzazione di specifiche pratiche.
- Mentoring, ossia supporto scientifico, consulenza e supporto alla progettazione.
- Reporting, ossia resoconto a livello di produzione scientifica dell'attività di ricerca e intervento svolte e supportate su basi empiriche.
Tale laboratorio ha tra i suoi scopi di rafforzare i legami tra l'attività di ricerca accademica e le vocazioni del territorio regionale, così come previsto pure dal piano strategico d'Ateneo 2013-15.
Tutti i laboratori comunicano all'esterno i risultati della loro progettazione e delle realizzazioni; le attività e le produzioni scientifiche sono evidenziate e comunicate attraverso aree specifiche del sito di Dipartimento. Parallelamente, saranno incoraggiate sia le comunicazioni formali in contesti dedicati (Convegni e seminari nazionali e internazionali) e le pubblicazioni, specifiche e adeguate in quanto tipologia e qualità ai criteri determinati da Anvur a seconda dei diversi SSD, che le attività di tipo divulgativo (pubblicazioni, comunicazioni massmediatiche, partecipazione e organizzazioni di eventi pubblici aperti a soggetti esterni al mondo universitario, ecc.), che andranno invece ad arricchire l'attività di public engagement del Dipartimento.
Al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi programmati, a livello sia individuale che di gruppo, Il Dipartimento si impegna al parziale supporto finanziario, attraverso un'accurata selezione delle richieste supportate da adeguati progetti scientifici-culturali, delle suddette iniziative di divulgazione scientifica. Anche la pubblicazione nei tipi di case editrici nazionali e internazionali e in collane con comitati scientifici che utilizzano metodi di selezione basati sulla peer review, nonché riviste scientifiche del medesimo spessore, sarà sottoposta al medesimo filtro. Si è a tal scopo approntato, a cura della Giunta del Dipartimento, un documento recante i criteri secondo i quali tale supporto è stabilito ed elargito. Tutto ciò al fine di incentivare e consolidare, anche in termini quantitativi, la produzione scientifica, obiettivo specifico relativo alla ricerca del Dipartimento.
Indicatori utili a monitorare e valutare il raggiungimento del suddetto obiettivo saranno sicuramente il numero delle pubblicazioni (articoli su riviste scientifiche − con particolare riguardo a quelle inserite nell'elenco riviste di serie A −, saggi in volume e monografie pubblicati da editori di rilevanza nazionale e internazionale), ma anche il numero delle partecipazioni e degli inviti a conferenze e seminari di studio in contesti universitari nazionali e internazionali.
Sarà data particolare attenzione a quei progetti che s'indirizzeranno alla cura di contatti con centri di ricerca e Atenei, ritenuti di particolare attrattiva a seconda dell'area disciplinare, nonché a progetti che tendono a costruire e mantenere fellowship internazionali.
Il monitoraggio delle azioni di organizzazione dei gruppi di ricerca in laboratori disciplinari, multidisciplinari e trasversali utilizzerà indicatori di facile accesso e trasparenza, di tipo quantitativo e qualitativo sia ai fini del riesame 2015 che ai fini della scadenza del 2017.
Sicuramente indicatori dell'obiettivo di internazionalizzazione saranno la dimensione dei flussi in entrata e in uscita di ricercatori e l'aumento di partecipazioni a comitati direttivi di società scientifiche e riviste internazionali, altro dato di cui tener conto saranno le relazioni con enti e partner internazionali per la concretizzazione di progetti di ricerca e/o divulgazione di buone pratiche (azione che ricadrà a cavallo tra la produzione scientifica del Dipartimento e la sua attività di Terza missione).
Il Dipartimento si ripropone infine, sempre in connessione e nel rispetto del suddetto piano strategico d'Ateneo e a supporto dei precedenti obiettivi, di promuovere specifiche iniziative rivolte all'internazionalizzazione. Parallelamente all'iniziativa dell'Ateneo (vedi piano strategico 2013-15 scheda 4, azione specifica 2), aderire al programma di visiting professor, ruolo sinora gestito in maniera autonoma dai singoli docenti e/o all'interno di accordi Erasmus, e dunque utilizzare i fondi che per tale programma saranno destinati sia ad avviare e supportare periodi più meno lunghi (minimo un mese) di residenza e docenza presso atenei esteri, fruibili dai propri docenti, che all'accoglienza di docenti stranieri, con curriculum vitae compatibile con le tematiche di ricerca dei vari gruppi di ricerca e/o singoli ricercatori.
Tale attività sarà promossa all'interno e relativamente al programma di visiting professor in corso di attivazione da parte dell'Ateneo, e con una attenta valutazione dei progetti individuali (in entrata e in uscita) finalizzata ad una equilibrata corresponsione dei supporti finanziari previsti. A tal fine, una volta perfezionato il programma a livello centrale, si predisporranno criteri e requisiti per l'accesso a tali incentivi.
Al Dipartimento sono stati connessi, prima in base alla cooperazione con la Facoltà e poi in autonomia, corsi di studio di area pedagogica, psicologica, e di formazione di operatori del turismo culturale. Sono stati inoltre sin dall'inizio tenuti corsi di formazione, master e perfezionamenti per insegnanti di diversi gradi scolastici, curriculari e specializzati; formazione al job placement e all'orientamento professionale; formazione in diversi ambiti di utilità per il territorio regionale (come emergerà dalla scheda sulla Terza missione).
Coerentemente con ciò, e per conseguire obiettivi di ricerca che si possano collegare intrinsecamente con la didattica, nel Dipartimento sono presenti diverse aree disciplinari:
1) Archeologia
2) Filosofia
3) Geografia
4) Lingue
5) Pedagogia
6) Psicologia
7) Sociologia
8) Storia
Ciascuna delle aree sopra elencate si costituisce in gruppo di ricerca; ogni macro gruppo, denominato per area disciplinare, contiene al suo interno anche dei sotto-gruppi che seguono linee di ricerca diverse ma complementari, come verrà analiticamente rappresentato nel successivo quadro B.1.b, con la descrizione delle diverse ricerche condotte nel triennio di riferimento, con cenni sulla prosecuzione negli anni successivi.
Tale suddivisione e organizzazione in gruppi si pone altresì l'obiettivo fissato dal succitato piano strategico d'Ateneo dell'efficace inserimento dei giovani e il recupero dei ricercatori poco operativi in gruppi di ricerca più attivi, la promozione e valorizzazione delle eccellenze, nonché l'accrescimento della capacità di attrarre ricercatori internazionali.
Parallelamente alla costituzione dei gruppi di ricerca, sono programmate apposite sezioni dipartimentali (alcune sono già formalmente costituite, altre lo saranno nel corso dell'anno) in modo da coordinare al meglio gli obiettivi sopra descritti di ciascuna area e dei relativi laboratori, descritti di seguito, fermo restando l'approccio multidisciplinare caratteristico dell'attività di ricerca, e la finalizzazione alla formazione e agli interventi sul territorio: entrambe linee-guida che costituiscono le basi essenziali della mission di ricerca del Dipartimento di Scienze della Formazione.
L'apparente eterogeneità delle aree disciplinari presenti costituisce un valore aggiunto in ottica multidisciplinare, considerata la doppia mission del Dipartimento che accomuna e connette le diversità di approcci teorico-metodologici:
- la risposta ad esigenze di formazione (come si evince dal nome stesso del Dipartimento): formazione di base, specialistica e post-lauream, incluso l'aggiornamento del personale in servizio in ambiti disciplinari diversi;
- la risposta ad esigenze di intervento nel territorio, scientificamente fondato ma di utilità sociale, come testimoniano le molte convenzioni che vengono attivate con realtà richiedenti supporto e consulenza operativa.
L'oggetto di questi due elementi comuni ha consentito produzioni scientifiche multidisciplinari in alcuni importanti campi, tra cui:
- studio e promozione dell'intercultura, come argomento sia di formazione (nelle scuole e in altre agenzie sociali) che di intervento applicativo;
- valorizzazione del territorio siciliano e della sua cultura: oggetto di ricerche archeologiche, storiche e filosofiche, geografiche ed economiche, psico-sociali; argomento di formazione e intervento interdisciplinare soprattutto per il turismo ma anche per l'educazione culturale;
- principi di sana alimentazione: studio che riguarda i campi di psicologia, pedagogia, economia, sociologia, psicologia, geografia e storia; anche in questo caso è facile intravvedere le possibili applicazioni sul piano sia formativo che di intervento sociale;
- trasformazione delle città: argomento che coinvolge aree di geografia, economia, sociologia, storia, pedagogia.
A queste tematiche generali di tipo interdisciplinare, si aggiungono quelle specifiche, molte delle quali collegate direttamente ed esplicitamente al territorio. Citiamo, fra le tante tematiche che emergono dalle concrete pubblicazioni dei componenti del Dipartimento, che troviamo analiticamente riportate nell'apposita sezione D:
- le strategie di acculturazione
- i pregiudizi verso gli immigrati in adulti e bambini
- le coppie e famiglie immigrate
- il movimento femminista in Sicilia
- gli atteggiamenti nei confronti del parto
- i valori generali e professionali
- il Brain Drain
- la qualità della vita in contesti urbani e rurali
- l'archeologia del territorio siciliano
- le politiche turistiche, i parchi e l'e-tourism nello sviluppo locale
- l'apprendimento delle lingue straniere
- la storia della medicina nel periodo borbonico
- le figure storiche, filosofiche e pedagogiche siciliane
- le esperienze educative e didattiche per bambini
- le applicazioni del diritto minorile nel contesto territoriale
- la psicologia sociale e delle organizzazioni
- il trattamento delle patologie degenerative e del deterioramento cognitivo
L'attività di ricerca-intervento sopra descritta si concretizza in laboratori, delineati sia nella sezione C.1.a. che a seguire. Essi costituiscono i luoghi concreti dove le competenze scientifiche del Dipartimento di Scienze della Formazione incontrano le esigenze del territorio e diventano strumento per la sua promozione e sviluppo.
I laboratori attivati dai gruppi di ricerca sono in parte specifici, per settore disciplinare, altri trasversali fra le diverse aree e multidisciplinari sia per approccio teorico-metodologico che per finalità applicative.
Pertanto, oltre ai laboratori specialistici di singole discipline (descritti in C.1.a) è stato attivato, in particolare, un macro-laboratorio interdisciplinare, che diviene luogo di sperimentazione e di approfondimento dei temi collegati allo sviluppo locale partecipato. Al suo interno verranno sperimentati modelli di crescita dal basso e percorsi integrati di sostegno allo sviluppo locale anche attraverso il coinvolgimento di attori privati e pubblici, Enti, reti di piccole medie imprese e operatori in genere interessati.
Nel laboratorio interdisciplinare saranno approfonditi dunque:
- lo sviluppo locale urbano e territoriale in prospettiva formativa e gestionale,
- i processi partecipativi,
- il Project Management applicato all'ambito culturale,
- i processi di educazione e animazione territoriale partecipata,
- lo sviluppo organizzativo in risposta ai bisogni dei potenziali utenti, analizzati mediante procedure e tecniche scientifiche.
Saranno possibili anche percorsi formativi aperti non solo agli studenti, ma anche a diversi soggetti collettivi (Enti pubblici, scuole, ecc.) interessati. Essi verranno realizzati anche avvalendosi di competenze esterne. L'attività formativa, che avrà natura sperimentale, si svilupperà in un percorso integrato, articolato in moduli, in cui si alterneranno lezioni frontali, esercitazioni, project work e analisi di casi studio. Ove necessario, e previa approvazione del Consiglio di Dipartimento, saranno formalizzate apposite convenzioni con Enti esterni per lo svolgimento di specifici progetti nell'ambito delle attività previste nel laboratorio.
Sul piano operativo, il laboratorio consentirà a ciascun docente che vi partecipa di avviare e portare avanti in autonomia filoni di studio e ricerca con partner privati e/o istituzionali, in base a progetti che prevedano una ricaduta a livello territoriale, e si inseriscano nel contesto progettuale comune.
Le attività che vengono realizzate mediante diverse modalità di lavoro.
- Think thank, ossia realizzazione di seminari che diventino serbatoio di pensiero critico rispetto a specifici temi.
- Workshop, cioè incontri a numero chiuso fra addetti al settore e specialisti, per lo studio e la realizzazione di specifiche pratiche.
- Mentoring, ossia supporto scientifico, consulenza e supporto alla progettazione.
- Reporting, ossia resoconto a livello di produzione scientifica dell'attività di ricerca e intervento svolte e supportate su basi empiriche.
Tale laboratorio ha tra i suoi scopi di rafforzare i legami tra l'attività di ricerca accademica e le vocazioni del territorio regionale, così come previsto pure dal piano strategico d'Ateneo 2013-15.
Tutti i laboratori comunicano all'esterno i risultati della loro progettazione e delle realizzazioni; le attività e le produzioni scientifiche sono evidenziate e comunicate attraverso aree specifiche del sito di Dipartimento. Parallelamente, saranno incoraggiate sia le comunicazioni formali in contesti dedicati (Convegni e seminari nazionali e internazionali) e le pubblicazioni, specifiche e adeguate in quanto tipologia e qualità ai criteri determinati da Anvur a seconda dei diversi SSD, che le attività di tipo divulgativo (pubblicazioni, comunicazioni massmediatiche, partecipazione e organizzazioni di eventi pubblici aperti a soggetti esterni al mondo universitario, ecc.), che andranno invece ad arricchire l'attività di public engagement del Dipartimento.
Al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi programmati, a livello sia individuale che di gruppo, Il Dipartimento si impegna al parziale supporto finanziario, attraverso un'accurata selezione delle richieste supportate da adeguati progetti scientifici-culturali, delle suddette iniziative di divulgazione scientifica. Anche la pubblicazione nei tipi di case editrici nazionali e internazionali e in collane con comitati scientifici che utilizzano metodi di selezione basati sulla peer review, nonché riviste scientifiche del medesimo spessore, sarà sottoposta al medesimo filtro. Si è a tal scopo approntato, a cura della Giunta del Dipartimento, un documento recante i criteri secondo i quali tale supporto è stabilito ed elargito. Tutto ciò al fine di incentivare e consolidare, anche in termini quantitativi, la produzione scientifica, obiettivo specifico relativo alla ricerca del Dipartimento.
Indicatori utili a monitorare e valutare il raggiungimento del suddetto obiettivo saranno sicuramente il numero delle pubblicazioni (articoli su riviste scientifiche − con particolare riguardo a quelle inserite nell'elenco riviste di serie A −, saggi in volume e monografie pubblicati da editori di rilevanza nazionale e internazionale), ma anche il numero delle partecipazioni e degli inviti a conferenze e seminari di studio in contesti universitari nazionali e internazionali.
Sarà data particolare attenzione a quei progetti che s'indirizzeranno alla cura di contatti con centri di ricerca e Atenei, ritenuti di particolare attrattiva a seconda dell'area disciplinare, nonché a progetti che tendono a costruire e mantenere fellowship internazionali.
Il monitoraggio delle azioni di organizzazione dei gruppi di ricerca in laboratori disciplinari, multidisciplinari e trasversali utilizzerà indicatori di facile accesso e trasparenza, di tipo quantitativo e qualitativo sia ai fini del riesame 2015 che ai fini della scadenza del 2017.
Sicuramente indicatori dell'obiettivo di internazionalizzazione saranno la dimensione dei flussi in entrata e in uscita di ricercatori e l'aumento di partecipazioni a comitati direttivi di società scientifiche e riviste internazionali, altro dato di cui tener conto saranno le relazioni con enti e partner internazionali per la concretizzazione di progetti di ricerca e/o divulgazione di buone pratiche (azione che ricadrà a cavallo tra la produzione scientifica del Dipartimento e la sua attività di Terza missione).
Il Dipartimento si ripropone infine, sempre in connessione e nel rispetto del suddetto piano strategico d'Ateneo e a supporto dei precedenti obiettivi, di promuovere specifiche iniziative rivolte all'internazionalizzazione. Parallelamente all'iniziativa dell'Ateneo (vedi piano strategico 2013-15 scheda 4, azione specifica 2), aderire al programma di visiting professor, ruolo sinora gestito in maniera autonoma dai singoli docenti e/o all'interno di accordi Erasmus, e dunque utilizzare i fondi che per tale programma saranno destinati sia ad avviare e supportare periodi più meno lunghi (minimo un mese) di residenza e docenza presso atenei esteri, fruibili dai propri docenti, che all'accoglienza di docenti stranieri, con curriculum vitae compatibile con le tematiche di ricerca dei vari gruppi di ricerca e/o singoli ricercatori.
Tale attività sarà promossa all'interno e relativamente al programma di visiting professor in corso di attivazione da parte dell'Ateneo, e con una attenta valutazione dei progetti individuali (in entrata e in uscita) finalizzata ad una equilibrata corresponsione dei supporti finanziari previsti. A tal fine, una volta perfezionato il programma a livello centrale, si predisporranno criteri e requisiti per l'accesso a tali incentivi.
Sezione B - Sistema di gestione
Per quanto riguarda la struttura organizzativa, responsabile delle politiche di qualità è il Direttore del Dipartimento.
Il Direttore, per gli adempimenti connessi al Riesame annuale (SUA-RD) e per i compiti specifici nomina, con l'approvazione del Consiglio, un Gruppo di Gestione di Assicurazione della Qualità della Ricerca (GGAQ-R).
Il gruppo è composto da rappresentanti delle aree di ricerca presenti in dipartimento, ed è stato nominato dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 16 dicembre 2014. Per la composizione di questa commissione il Direttore ha proposto che partecipi almeno un docente/ricercatore per ciascuna area disciplinare, che prepari il materiale richiesto nelle linee-guida e promuova le procedure nella propria area di riferimento. I docenti nominati sono:
- Lucia Arcifa (archeologia),
- Liana Daher (sociologia),
- Elena Commodari (psicologia),
- Paola Leotta (lingue straniere),
- Marco Platania (economia),
- Donatella Privitera (geografia),
- Letterio Todaro (pedagogia),
- Salvatore Vasta (filosofia),
- Emanuele Piazza (area storica).
Il coordinamento viene affidato al docente più anziano del gruppo, la prof. Liana M. Daher (associato di area sociologica).
La coordinatrice, per la sua funzione, è delegata dal direttore come Responsabile della Qualità (RQ), con il compito di monitorare l'applicazione delle Politiche di Qualità approvate dal Consiglio del Dipartimento.
Il RQ risponde direttamente al Direttore del Dipartimento e si interfaccia con il Presidio della Qualità di Ateneo (PdQ) per le competenze delegategli dal Direttore con delega scritta comunicata agli Organi Accademici e al PdQ.
Il GGAQ-R svolge la sua attività in un'ottica di cooperazione tra le aree e trasparenza e si doterà in tempi brevi di un Regolamento interno che verrà approvato dal Consiglio di Dipartimento e che sarà allegato alla prossima SUA-RD.
Il GGAQ-R opera in stretta collaborazione con i Responsabili dei Settori Scientifici afferenti al Dipartimento e con altri GGAQ-R, per le aree in cui la ricerca svolta nel dipartimento è fortemente integrata con quella svolta in altri dipartimenti dell'ateneo.
Il GGAQ-R opera altresì in stretta collaborazione con i Coordinatori del Dottorati di Ricerca cui afferiscono docenti del Dipartimento, con i Responsabili delle Biblioteche e con il Docente delegato al coordinamento della mobilità internazionale.
Il GGAQ-R costituisce una banca dati che s'interfaccia direttamente con quelle di Ateneo e del PdQ e per il tramite di queste con quelle del NUVAL, dell'ANVUR e del CINECA.
Il Responsabile della Biblioteca, insieme al personale addetto, gestisce le politiche di qualità della Biblioteca, secondo le responsabilità attribuitegli dagli OOAA o dal Dipartimento, monitora con la collaborazione dei ricercatori l'aderenza del patrimonio librario e dei servizi bibliotecari agli obiettivi di ricerca del dipartimento, predispone un questionario al fine di avere un continuo feedback dagli utenti ed elabora un rapporto, entro il mese di dicembre di ogni anno, da inserire nella SUA-RD.
Il Responsabile della Mobilità Internazionale del Dipartimento opera in coerenza con i compiti delegatigli dal Direttore del Dipartimento. Per quanto attiene alle politiche di qualità:
- predispone un questionario al fine di avere in tempo reale informazioni sui ricercatori IN/OUT, con particolare attenzione a coloro che si pongono in mobilità per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni, sui Gruppi di afferenza o di destinazione;
- monitora le procedure di tipo burocratico/amministrativo e la loro efficacia;
procede all'inserimento nelle banche dati delle informazioni richieste dalla SUA-RD;
- predispone un dettagliato rapporto, entro il mese di dicembre di ogni anno, da inserire nella SUA-RD
- evidenzia criticità e punti di miglioramento delle strategie di internazionalizzazione del dipartimento.
Il Direttore definisce e coordina il modo di fluire delle informazioni, coinvolgendo le strutture amministrative preposte alla gestione e alla rendicontazione dei finanziamenti ricevuti dai gruppi di ricerca, ne informa il Consiglio di Dipartimento e, annualmente, il GGAQ-R ai fini del miglioramento della fornitura delle informazioni da fare pervenire all'ANVUR per il tramite della SUA-RD.
Il Direttore informa gli OOAA dei risultati ottenuti, delle criticità emerse, dei punti di miglioramento e degli interventi proposti. Per questi ultimi definirà tempistica di realizzazione e indicatori per monitorare l'efficacia.
Il Direttore, in collaborazione con i ricercatori che hanno svolto le ricerche, comunica agli organi di stampa e ai soggetti territoriali, anche via la pagina web di Dipartimento, quei risultati della ricerca svolta nel suo dipartimento che possono rivestire interesse per la comunità.
Il codice etico per le ricerche sperimentali che coinvolgono persone è definito dal Dipartimento in accordo con gli OOAA.
L'attività di ricerca viene programmata dai gruppi di ricerca o anche da singoli ricercatori, nella libertà di ricerca e insegnamento che contraddistingue la docenza universitaria.
L'attività può essere finanziata su fondi Europei, ministeriali, di Ateneo, ma anche da privati con apposite convenzioni (il dipartimenti ne ha attivate diverse negli di riferimento e nei successivi).
Per i ricercatori che non sono in grado di coprire progetti di ricerca con fondi esterni il Consiglio di Dipartimento ha approvato alcune categorie di finanziamento interno (come supporto per pubblicazioni, partecipazione a congressi o organizzazione nell'ambito di dipartimento, ecc.), che viene istruito dalla Giunta e poi approvato dal Consiglio stesso, in modo che tutti i componenti del Dipartimento possano accedere ai fondi indispensabili per condurre una proficua attività di ricerca
Il Direttore, per gli adempimenti connessi al Riesame annuale (SUA-RD) e per i compiti specifici nomina, con l'approvazione del Consiglio, un Gruppo di Gestione di Assicurazione della Qualità della Ricerca (GGAQ-R).
Il gruppo è composto da rappresentanti delle aree di ricerca presenti in dipartimento, ed è stato nominato dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 16 dicembre 2014. Per la composizione di questa commissione il Direttore ha proposto che partecipi almeno un docente/ricercatore per ciascuna area disciplinare, che prepari il materiale richiesto nelle linee-guida e promuova le procedure nella propria area di riferimento. I docenti nominati sono:
- Lucia Arcifa (archeologia),
- Liana Daher (sociologia),
- Elena Commodari (psicologia),
- Paola Leotta (lingue straniere),
- Marco Platania (economia),
- Donatella Privitera (geografia),
- Letterio Todaro (pedagogia),
- Salvatore Vasta (filosofia),
- Emanuele Piazza (area storica).
Il coordinamento viene affidato al docente più anziano del gruppo, la prof. Liana M. Daher (associato di area sociologica).
La coordinatrice, per la sua funzione, è delegata dal direttore come Responsabile della Qualità (RQ), con il compito di monitorare l'applicazione delle Politiche di Qualità approvate dal Consiglio del Dipartimento.
Il RQ risponde direttamente al Direttore del Dipartimento e si interfaccia con il Presidio della Qualità di Ateneo (PdQ) per le competenze delegategli dal Direttore con delega scritta comunicata agli Organi Accademici e al PdQ.
Il GGAQ-R svolge la sua attività in un'ottica di cooperazione tra le aree e trasparenza e si doterà in tempi brevi di un Regolamento interno che verrà approvato dal Consiglio di Dipartimento e che sarà allegato alla prossima SUA-RD.
Il GGAQ-R opera in stretta collaborazione con i Responsabili dei Settori Scientifici afferenti al Dipartimento e con altri GGAQ-R, per le aree in cui la ricerca svolta nel dipartimento è fortemente integrata con quella svolta in altri dipartimenti dell'ateneo.
Il GGAQ-R opera altresì in stretta collaborazione con i Coordinatori del Dottorati di Ricerca cui afferiscono docenti del Dipartimento, con i Responsabili delle Biblioteche e con il Docente delegato al coordinamento della mobilità internazionale.
Il GGAQ-R costituisce una banca dati che s'interfaccia direttamente con quelle di Ateneo e del PdQ e per il tramite di queste con quelle del NUVAL, dell'ANVUR e del CINECA.
Il Responsabile della Biblioteca, insieme al personale addetto, gestisce le politiche di qualità della Biblioteca, secondo le responsabilità attribuitegli dagli OOAA o dal Dipartimento, monitora con la collaborazione dei ricercatori l'aderenza del patrimonio librario e dei servizi bibliotecari agli obiettivi di ricerca del dipartimento, predispone un questionario al fine di avere un continuo feedback dagli utenti ed elabora un rapporto, entro il mese di dicembre di ogni anno, da inserire nella SUA-RD.
Il Responsabile della Mobilità Internazionale del Dipartimento opera in coerenza con i compiti delegatigli dal Direttore del Dipartimento. Per quanto attiene alle politiche di qualità:
- predispone un questionario al fine di avere in tempo reale informazioni sui ricercatori IN/OUT, con particolare attenzione a coloro che si pongono in mobilità per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni, sui Gruppi di afferenza o di destinazione;
- monitora le procedure di tipo burocratico/amministrativo e la loro efficacia;
procede all'inserimento nelle banche dati delle informazioni richieste dalla SUA-RD;
- predispone un dettagliato rapporto, entro il mese di dicembre di ogni anno, da inserire nella SUA-RD
- evidenzia criticità e punti di miglioramento delle strategie di internazionalizzazione del dipartimento.
Il Direttore definisce e coordina il modo di fluire delle informazioni, coinvolgendo le strutture amministrative preposte alla gestione e alla rendicontazione dei finanziamenti ricevuti dai gruppi di ricerca, ne informa il Consiglio di Dipartimento e, annualmente, il GGAQ-R ai fini del miglioramento della fornitura delle informazioni da fare pervenire all'ANVUR per il tramite della SUA-RD.
Il Direttore informa gli OOAA dei risultati ottenuti, delle criticità emerse, dei punti di miglioramento e degli interventi proposti. Per questi ultimi definirà tempistica di realizzazione e indicatori per monitorare l'efficacia.
Il Direttore, in collaborazione con i ricercatori che hanno svolto le ricerche, comunica agli organi di stampa e ai soggetti territoriali, anche via la pagina web di Dipartimento, quei risultati della ricerca svolta nel suo dipartimento che possono rivestire interesse per la comunità.
Il codice etico per le ricerche sperimentali che coinvolgono persone è definito dal Dipartimento in accordo con gli OOAA.
L'attività di ricerca viene programmata dai gruppi di ricerca o anche da singoli ricercatori, nella libertà di ricerca e insegnamento che contraddistingue la docenza universitaria.
L'attività può essere finanziata su fondi Europei, ministeriali, di Ateneo, ma anche da privati con apposite convenzioni (il dipartimenti ne ha attivate diverse negli di riferimento e nei successivi).
Per i ricercatori che non sono in grado di coprire progetti di ricerca con fondi esterni il Consiglio di Dipartimento ha approvato alcune categorie di finanziamento interno (come supporto per pubblicazioni, partecipazione a congressi o organizzazione nell'ambito di dipartimento, ecc.), che viene istruito dalla Giunta e poi approvato dal Consiglio stesso, in modo che tutti i componenti del Dipartimento possano accedere ai fondi indispensabili per condurre una proficua attività di ricerca
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Archeologia | PALERMO Dario Salvatore | 5 | Dottori di ricerca e dottorandi di discipline archeologiche |
2. | Filosofia | CONIGLIONE Francesco | 7 | Dottori di ricerca e dottorandi di discipline filosofiche |
3. | Geografia | PRIVITERA Donatella Stefania | 4 | Dottori di ricerca e dottorandi di discipline geografiche |
4. | Lingue | LEOTTA Paola Clara | 2 | Lettori di madre lingua e collaboratori alla didattica delle lingue |
5. | Pedagogia | TOMARCHIO Maria Sebastiana | 11 | Dottori di ricerca e dottorandi di area pedagogica |
6. | Psicologia e scienze della mente | DI NUOVO Santo | 12 | Dottori di ricerca e dottorandi in discipline psicologiche. |
7. | Sociologia | DAHER Liana Maria | 4 | Dottori di ricerca e dottorandi in discipline sociologiche |
8. | Storia | ELIA Febronia | 12 | Dottori di ricerca e dottorandi di area storica |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Neurofarmacologia | COPANI Agata Graziella (Scienze del Farmaco) | 3 | Giuffrida Maria Laura (Borsista CNR); Tomasello Marianna F. (Dottoranda) |
2. | GUERRE, CONFLITTI E CRISI ALL’ORIGINE DI CONTAMINAZIONI TRA CULTURE E LINGUE | NOCERA Gigliola (Scienze Umanistiche) | 6 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Come già detto nel quadro dedicato alle linee programmatiche della politica di ricerca del dipartimento di Scienze della Formazione, la costituzione di laboratori di ricerca risulta essenziale per il coordinamento delle ricerche curate dalle sezioni del dipartimento.
I laboratori di ricerca (frequentemente collegati con laboratori didattici gestiti dai docenti all'interno dei corsi di studio del dipartimento) sono per la maggior parte di carattere specifico, articolati per area disciplinare:
- archeologia
- storia e geografia del territorio
- filosofia e storia della scienza
- scienze del turismo culturale
- applicazioni della psicologia
- scienze dell'educazione
- neuroscienze e intelligenza artificiale
- analisi dei fenomeni collettivi
Alcuni laboratori sono invece trasversali alle diverse discipline, e rappresentano il luogo dove docenti e ricercatori di aree diverse possono partecipare ad attività di ricerca e intervento comuni.
Trasversalità, multidisciplinarietà e dialogo tra le diverse aree si concretizzano nei seguenti laboratori:
- Laboratorio sui fenomeni sociali e interculturali
- Laboratorio di animazione culturale per lo sviluppo territoriale
I laboratori sono proposti dalle sezioni del Dipartimento e approvati in Consiglio.
Le attività sono pubblicizzate in apposite sezioni del sito del Dipartimento.
I laboratori di ricerca (frequentemente collegati con laboratori didattici gestiti dai docenti all'interno dei corsi di studio del dipartimento) sono per la maggior parte di carattere specifico, articolati per area disciplinare:
- archeologia
- storia e geografia del territorio
- filosofia e storia della scienza
- scienze del turismo culturale
- applicazioni della psicologia
- scienze dell'educazione
- neuroscienze e intelligenza artificiale
- analisi dei fenomeni collettivi
Alcuni laboratori sono invece trasversali alle diverse discipline, e rappresentano il luogo dove docenti e ricercatori di aree diverse possono partecipare ad attività di ricerca e intervento comuni.
Trasversalità, multidisciplinarietà e dialogo tra le diverse aree si concretizzano nei seguenti laboratori:
- Laboratorio sui fenomeni sociali e interculturali
- Laboratorio di animazione culturale per lo sviluppo territoriale
I laboratori sono proposti dalle sezioni del Dipartimento e approvati in Consiglio.
Le attività sono pubblicizzate in apposite sezioni del sito del Dipartimento.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca delle Scienze Pedagogiche e Psicologiche | http://www.sida.unict.it/ita/biblioteche/biblioteche%20ateneo.html | 114.173 | 10.584 | 973 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Centro Biblioteche e Documentazione | http://www.sida.unict.it/ita/biblioteche/biblioteche%20ateneo.html | 168 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [8]
-
- Ricercatori [24]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [5]
-
- Assegnisti [4]
-
- Dottorandi [2]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | CONIGLIONE | Francesco | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-FIL/06 |
2. | CRISCENTI | Antonia Marina Carla | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/02 |
3. | DE CAROLI | Maria Elvira | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/04 |
4. | DI NUOVO | Santo | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
5. | ELIA | Febronia | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-ANT/03 |
6. | GALVAGNO | Emilio | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-ANT/02 |
7. | LICCIARDELLO | Orazio | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/05 |
8. | MINERVA | Nadia | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-LIN/04 |
9. | PALERMO | Dario Salvatore | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-ANT/07 |
10. | PULVIRENTI | Francesca Lucia | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/01 |
11. | RAFFAELE | Silvana Fausta | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/02 |
12. | TOMARCHIO | Maria Sebastiana | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/01 |
13. | URSO | Carmelina | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |