Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
I settori di ricerca nei quali opera il Dipartimento
Il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza nasce nel 2012 dalla fusione delle Facoltà di Economia e di Giurisprudenza e dei Dipartimenti di Scienze Economiche, Impresa Ambiente e Management e Scienze Giuridiche. La nuova struttura, che riunisce 88 ricercatori e professori, si caratterizza per un approccio interdisciplinare alla ricerca, perseguito attraverso la collaborazione di ricercatori e docenti appartenenti prevalentemente alle Aree 12 (scienze giuridiche) e 13 (scienze economiche e statistiche). La presenza di docenti e ricercatori di altre Aree (7 e 11) contribuisce ad arricchire la pluralità dei saperi. Per un dettaglio dei settori scientifico-disciplinari afferenti al dipartimento si rimanda al quadro C.2.a di questa scheda
Fermo restando che l'integrazione ed il coordinamento tra diversi saperi e discipline rappresenta una delle principali e più significative finalità del Dipartimento:
- nell'area economica le competenze presenti riguardano in particolare: strumenti e metodi quantitativi per l'economia e la finanza d'impresa, per la politica economica e la governance delle istituzioni pubbliche, per la banca, le assicurazioni e la previdenza, per l'analisi dei mercati, per le indagini socio-economiche, strumenti e metodi dell'economia per l'analisi: del consumo e del benessere, delle politiche sanitarie, delle politiche fiscali, delle politiche monetarie, della previdenza, delle risorse umane, dell'impresa, del comportamento imprenditoriale e delle politiche industriali, dell'istruzione e del capitale umano, dell'integrazione economica internazionale e dello sviluppo, del settore agroalimentare e delle risorse naturali e ambientali e di tutela e valorizzazione del territorio, dell'impresa in una prospettiva storica, l'economia della regolamentazione, le competenze linguistiche per l'economia,
- nell'area aziendale le competenze presenti si concentrano prevalentemente nello studio di: le relazioni tra governance, struttura e perfomance aziendali, le comparazioni internazionali e dottrinali in materia di contabilità e di bilancio, le valutazioni, la revisione e la consulenza aziendale, l'analisi dei costi, la programmazione ed il controllo, la misurazione del capitale intellettuale, l'economia e la gestione delle imprese, il marketing ed il management, la tecnologia e l'innovazione dei sistemi produttivi e delle fonti energetiche, i modelli di gestione della qualità e i sistemi di certificazione, le strategie, i modelli organizzativi e i processi operativi e gestionali delle banche e delle altre categorie di intermediari finanziari, il ruolo, l'assetto e le modalità di funzionamento dei mercati mobiliari, la finanza aziendale nazionale ed internazionale, la diffusione dell'innovazione, l'organizzazione aziendale, la gestione delle risorse umane, l'ICT e i sistemi informativi aziendali, i sistemi di pianificazione e controllo.
- nell'area giuridica le competenze presenti riguardano in particolare: diritto privato; diritto privato comparato; diritto agrario; diritto commerciale; diritto dell'economia; diritto della navigazione; diritto del lavoro; diritto costituzionale; diritto amministrativo; diritto canonico e diritto ecclesiastico; diritto tributario; diritto internazionale; diritto dell'unione europea; diritto processuale civile; diritto processuale penale; diritto penale; diritto romano e diritti dell'antichità; storia del diritto medievale e moderno; filosofia del diritto; diritto pubblico comparato.
Obiettivi di ricerca pluriennali, in linea con il piano strategico d'Ateneo
Il Dipartimento, in conformità allo Statuto di Ateneo, contribuisce al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ateneo nel rispetto delle proprie competenze. In particolare, secondo l'art. I.2 dello Statuto il Dipartimento partecipa ai seguenti obiettivi di Ateneo:
• promuovere la ricerca scientifica in tutte le sue forme e assicura la diffusione delle relative conoscenze e delle tecnologie (lettera b);
• contribuire, attraverso la formazione e la ricerca, a uno sviluppo fondato su principi di coesione sociale, in una logica di apertura, confronto e collaborazione con gli altri attori sociali (lettera c);
• promuovere la creazione di un'occupazione qualificata, in particolare per i propri laureati e dipendenti, anche mediante la sperimentazione di nuove forme di imprenditorialità (lettera h);
• assicurare il coordinamento e lo sviluppo di progetti di eccellenza a livello nazionale e internazionale (lettera i);
• valorizzare le competenze presenti nell'Ateneo e le esigenze di sostegno e qualificazione della ricerca nei diversi settori scientifici e disciplinari (lettera j);
• promuovere lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze professionali del suo personale (lettera k);
• promuovere il processo di internazionalizzazione favorendo la dimensione internazionale della ricerca e dell'alta formazione (lettera l);
• entrare in relazione con il tessuto produttivo e sociale del territorio mettendo a disposizione le proprie competenze e infrastrutture al fine di promuoverne lo sviluppo e la competitività (lettera m).
Il Dipartimento, inoltre, partecipa e collabora al raggiungimento di tutti gli obiettivi di Ateneo nei limiti delle proprie competenze e secondo le proprie attribuzioni.
Il Dipartimento, nell'ambito delle strategie di Ateneo, ha definito la propria missione come segue:
“Il Dipartimento promuove l'eccellenza nella ricerca e nella didattica nel campo delle scienze aziendali, economiche e giuridiche anche attraverso la partecipazione al processo di costruzione e consolidamento dello Spazio Europeo della Ricerca. Il Dipartimento contribuisce allo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio anche mediante collaborazioni con pubbliche amministrazioni ed imprese. Il Dipartimento promuove la cultura del Diritto e dell'Impresa in tutte le sue forme, con particolare attenzione al binomio legalità e imprenditorialità.”
Il Dipartimento ha elaborato 5 obiettivi strategici di lungo periodo, funzionali al perseguimento della propria missione. Il piano di sviluppo ha necessariamente un orizzonte protratto nel tempo oltre il periodo di riferimento, in considerazione sia dei traguardi prefissati sia dei mutamenti nell'organizzazione e nella metodologia di lavoro delle risorse umane. Nonostante ciò, i cinque obiettivi strategici sono stati elaborati in modo da consentire un monitoraggio costante nel tempo e di conseguenza possono essere utilizzati per le finalità di questa scheda. La tabella 1 in allegato riporta in dettaglio gli obiettivi strategici, gli indicatori elaborati per il monitoraggio e i valori soglia che tali indicatori dovrebbero raggiungere alla fine del triennio. I cinque obiettivi strategici possono essere così riassunti:
1. Aumento della produttività scientifica. L'attività del Dipartimento può migliorare anche sotto il profilo quantitativo. La recente relazione della Commissione per la Valutazione della Ricerca ha rilevato una significativa variabilità e non uniformità nella produttività scientifica. Il Dipartimento intende porre in essere iniziative volte a favorire la pubblicazione dei risultati della ricerca e a sensibilizzare gli afferenti meno costanti. In primo luogo, si intende operare al fine di ridurre il numero di docenti che presentano degli intervalli non del tutto fisiologici nella produttività e successivamente agire per migliorare la continuità nella produzione.
2. Miglioramento complessivo della qualità della ricerca. Tale obiettivo riconosce che i risultati ottenuti dal Dipartimento nei processi di valutazione (in particolare la VQR 2010) presentano margini di miglioramento. In particolare appare opportuno indirizzare gli sforzi di docenti e ricercatori verso la pubblicazione dei risultati delle ricerche su riviste e altri mezzi di diffusione particolarmente apprezzati dagli attuali criteri di valutazione. Ovviamente, tale obiettivo non solo prevede una maggiore attenzione nella scelta dei canali di pubblicazione, ma richiede anche un miglioramento qualitativo della ricerca, al fine di ottenere spazi di pubblicazione in ambiti particolarmente competitivo. Nel dettaglio, l'obiettivo si propone di incrementare il numero di pubblicazioni su riviste con Impact Factor, indicizzate sulle banche dati ISI e Scopus e in generale, di fascia A e B. La pubblicazione di monografie è riconosciuta come elemento caratterizzante dell'attività scientifica del dipartimento. Questa azione dovrebbe consentire un miglioramento dei risultati ottenibili nelle future VQR.
3. Promozione della riconoscibilità internazionale. Il Dipartimento, anche a causa della recente costituzione, sconta una limitata visibilità internazionale. La costruzione di una reputazione di eccellenza in ambito internazionale è una priorità del Dipartimento, anche in considerazione delle opportunità per la ricerca offerte dall'Unione Europea. Nel dettaglio, ci si prefigge di raggiungere questo obiettivo migliorando la presenza del Dipartimento nelle riviste straniere di riconosciuto valore scientifico, promuovendo la mobilità internazionale e la collaborazione con coautori esteri e attraverso la partecipazione e l'organizzazione ad eventi scientifici a carattere internazionale.
4. Sviluppo della progettualità. Il Dipartimento, anche tenendo conto delle sua non risalente costituzione, ha una tradizione recente di partecipazione a bandi Europei. Tale circostanza, oltre a limitare le risorse finanziarie disponibili, incide negativamente sulla qualità della ricerca. Il Dipartimento intende sviluppare la progettazione europea, sensibilizzando gli afferenti in tal senso e dotandosi di strutture amministrative di supporto. A tale scopo, il Dipartimento già utilizza parte dei fondi provenienti dalla attività in convenzione come incentivo a copertura dei costi di progettazione.
5. Sviluppo delle attività legate alla Terza Missione. La Terza Missione costituisce un elemento fondamentale dell'attività del Dipartimento, sia per il suo contributo allo sviluppo economico e culturale del territorio, sia per le implicazioni sull'autofinanziamento della struttura. Il Dipartimento intende investire in questo ambito, sviluppando l'attività di ricerca applicata in convenzione e ampliando le iniziative culturali e di divulgazione dei risultati della ricerca. Un elemento caratterizzante dell'azione del Dipartimento nel medio periodo consiste nella creazione di ‘tavoli', dove stakeholder selezionati potranno offrire indicazioni utili da tenere in considerazione nello sviluppo delle strategia dipartimentale in ambito didattico e della ricerca.
Dottorato di Ricerca.
Il Dipartimento partecipa al Dottorato di Ricerca in “Istituzioni, Mercati e Comportamenti”, istituito presso la scuola di dottorato di Ateneo.
Il dottorato si caratterizza per la sua multidisciplinarietà: particolare attenzione è dedicata all'integrazione delle prospettive rispetto ai fenomeni sociali, giuridici, di mercato, ai comportamenti individuali e collettivi. L'obiettivo è di fornire una conoscenza multidisciplinare, sia in termini di contenuti che di metodologie di ricerca.
Tre curricula, ognuno dei quali presenta obiettivi peculiari, consentono ai dottorandi di acquisire nuove competenze e insieme incentivano una forte specializzazione allo scopo comune di formare professionalità orientate alla ricerca e/o a professioni richiedenti elevate competenze scientifiche: a) Economia e mercati; b) Istituzioni e azienda; c) Comportamenti. In a) prevarrà l'interesse per l'economia, con temi legati alle strategie innovative, alle analisi di mercato e dei processi decisionali, all'uso di metodi quantitativi, al territorio. In b) si indagheranno, anche in prospettiva storica, filosofica, internazionalistica, i processi giuridici conoscitivi, organizzativi, decisionali; si considererà nell'ottica interdisciplinare giuridico-aziendale la varietà di modi in cui l'impresa può creare e difendere vantaggi competitivi, grazie all'approfondimento degli strumenti propri delle discipline organizzative, economico-aziendali, gestionali. In c) si approfondirà la relazione tra cognizione umana e motivazione al comportamento sia individuale che in contesti collettivi e organizzati, nonché i processi creativi, artistici, emozionali.
le modalità di realizzazione degli obiettivi primari
Il Dipartimento ha adottato un indirizzo strategico per il conseguimento degli obiettivi prefissati. La strategia si è stata elaborata sulla base dell'analisi SWOT riportata nell'allegato 2 e che riassume il posizionamento della struttura nel contesto di riferimento.
La linea strategica consiste nel promuovere la qualità della ricerca attraverso interdisciplinarità, maggiore continuità nella produzionescientifica, internazionalizzazione e progettualità
La strategia si articola in 3 fasi:
1. Valorizzazione e riorganizzazione dell'esistente.
2. Consolidamento della reputazione accademica del dipartimento
3. Posizionamento nello spazio europeo della ricerca.
La base di partenza dell'azione strategica si fonda sulle eccellenze del Dipartimento in tema di ricerca individuale e terza missione. In particolare, si vogliono usare le elevate competenze di progettazione mobilitate nella terza missione e le eccellenze individuali per organizzare “nuclei” interdisciplinari di ricerca dipartimentale (fase 1). Nel medio periodo, l'attività di ricerca dipartimentale è finalizzata al miglioramento della visibilità della struttura e al consolidamento della sua reputazione scientifica (fase 2). Alla fine del processo il capitale di visibilità e reputazione potrà essere speso per posizionare il dipartimento nello spazio europeo della ricerca mediante l'accesso a bandi quali ERC o Horizon 2020.
Una possibile linea di azione è riassunta nel diagramma allegato (Figura 2) che raggruppa in verticale i tre step del processo (situazione attuale, fase 1, 2 e 3).
Fase 1: Valorizzazione e riorganizzazione dell'esistente (ANNI I e II).
La fase prevede 2 azioni principali:
i. Creazione di ‘Gruppi di ricerca Horizon 2020' collegati alle priorità del programma comunitario e/o altri raggruppamenti tematici fra docenti con obiettivi di ricerca condivisi.
ii. Consolidamento della terza missione
I Gruppi di Ricerca Horizon 2020 e gli altri raggruppamenti tematici (collettivamente indicati con la sigla GRH) saranno costituiti su base volontaria, a seguito della costituzione di una Banca delle competenze dipartimentale, che consenta un confronto tra finalità della ricerca a livello europeo e risorse interne. Nella Fase 1 gli obiettivi di ciascun GRH sono:
a. Favorire ed incrementare la pubblicazione di articoli scientifici su riviste stranieread alta visibilità oppure interne di elevato grado di rilevanza
b. Favorire la produzione di contenuti per la partecipazione a bandi europei (Erasmus+, Life, ecc.)
La terza missione, oltre ad essere un ambito fondamentale dell'attività universitaria, costituisce per il nostro dipartimento una fonte di competenze progettuali e risorse da investire nella ricerca. Il suo consolidamento appare strategico anche in vista della qualificazione della ricerca.
Fase 2: Consolidamento della reputazione accademica del dipartimento (ANNI III e IV)
In questa fase, le strutture create nella Fase 1 dovrebbero agire per migliorare la visibilità e la reputazione del dipartimento. Il rafforzamento di questo capitale di credibilità è fondamentale per potersi rapportare con la comunità scientifica internazionale.
La riconoscibilità accademica e scientifica si articola in:
a. Pubblicazioni in riviste ad alta visibilità
b. Organizzazione di eventi internazionali
c. Stesura di accordi di ricerca e mobilità
d. Partecipazione a bandi europei
La promozione della riconoscibilità è affidata in primo luogo ai GRH.
Fase 3: Posizionamento nello spazio europeo della ricerca (ANNI V-VI)
La riconoscibilità scientifica consentirà al dipartimento di collocarsi nello spazio europeo della ricerca, partecipando ai bandi di eccellenza quali Horizon 2020 o ERC. L'attività costituisce la naturale prosecuzione delle funzioni svolte nella fase precedente e propone una ulteriore valorizzazione delle competenze acquisite tramite la progettazione di Fase 2.
Il sistema di obiettivi riportato in tabella 1 è corredato da elementi misurabili che ne permettono il monitoraggio annuale (prevalentemente basato su medie mobili). La verifica annuale dell'andamento di tali indicatori permette – seppur in maniera imperfetta e parziale – di verificare i progressi del Dipartimento e rilevare tempestivamente eventuali tendenze negative. I dati necessari al calcolo degli indicatori possono essere raccolti agevolmente attraverso la normale attività amministrativa e l'archivio pubblicazioni U-GOV adottato dall'Ateneo. La struttura del sistema di indicatori è stata progettata in modo tale da permettere agevolmente la scomposizione delle analisi a livello di gruppo di ricerca (Sezioni o GRH) o laboratori.
La programmazione 2015-2017 oggetto di questa scheda comprende la Fase1 ed il primo anno della Fase 2. Gli obiettivi del triennio, tuttavia, assumono il loro pieno significato all'interno della programmazione di medio periodo e dovrebbero essere valutati in tale contesto.
Il grado di conseguimento degli obiettivi sarà analizzato dalla Commissione per la Qualità della Ricerca (CQR) che produrrà una relazione annuale da presentare e discutere in Consiglio di Dipartimento. La relazione 2014 (precedente all'implementazione del sistema degli indicatori) è allegata alla sezione B3 di questa scheda. La discussione partecipata dei risultati della valutazione consente di sensibilizzare tutti gli afferenti ai temi della valutazione, con particolare riferimento ai soggetti con continuità nella produzione scientifica al di sotto della media.
La valutazione dell'attività del Dipartimento dovrà avvenire attraverso la lettura congiunta dei diversi elementi di misurazione in un quadro d'insieme. Infatti, il singolo parametro può offrire una rappresentazione parziale del grado di conseguimento degli obiettivi nel loro complesso.
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Il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza nasce nel 2012 dalla fusione delle Facoltà di Economia e di Giurisprudenza e dei Dipartimenti di Scienze Economiche, Impresa Ambiente e Management e Scienze Giuridiche. La nuova struttura, che riunisce 88 ricercatori e professori, si caratterizza per un approccio interdisciplinare alla ricerca, perseguito attraverso la collaborazione di ricercatori e docenti appartenenti prevalentemente alle Aree 12 (scienze giuridiche) e 13 (scienze economiche e statistiche). La presenza di docenti e ricercatori di altre Aree (7 e 11) contribuisce ad arricchire la pluralità dei saperi. Per un dettaglio dei settori scientifico-disciplinari afferenti al dipartimento si rimanda al quadro C.2.a di questa scheda
Fermo restando che l'integrazione ed il coordinamento tra diversi saperi e discipline rappresenta una delle principali e più significative finalità del Dipartimento:
- nell'area economica le competenze presenti riguardano in particolare: strumenti e metodi quantitativi per l'economia e la finanza d'impresa, per la politica economica e la governance delle istituzioni pubbliche, per la banca, le assicurazioni e la previdenza, per l'analisi dei mercati, per le indagini socio-economiche, strumenti e metodi dell'economia per l'analisi: del consumo e del benessere, delle politiche sanitarie, delle politiche fiscali, delle politiche monetarie, della previdenza, delle risorse umane, dell'impresa, del comportamento imprenditoriale e delle politiche industriali, dell'istruzione e del capitale umano, dell'integrazione economica internazionale e dello sviluppo, del settore agroalimentare e delle risorse naturali e ambientali e di tutela e valorizzazione del territorio, dell'impresa in una prospettiva storica, l'economia della regolamentazione, le competenze linguistiche per l'economia,
- nell'area aziendale le competenze presenti si concentrano prevalentemente nello studio di: le relazioni tra governance, struttura e perfomance aziendali, le comparazioni internazionali e dottrinali in materia di contabilità e di bilancio, le valutazioni, la revisione e la consulenza aziendale, l'analisi dei costi, la programmazione ed il controllo, la misurazione del capitale intellettuale, l'economia e la gestione delle imprese, il marketing ed il management, la tecnologia e l'innovazione dei sistemi produttivi e delle fonti energetiche, i modelli di gestione della qualità e i sistemi di certificazione, le strategie, i modelli organizzativi e i processi operativi e gestionali delle banche e delle altre categorie di intermediari finanziari, il ruolo, l'assetto e le modalità di funzionamento dei mercati mobiliari, la finanza aziendale nazionale ed internazionale, la diffusione dell'innovazione, l'organizzazione aziendale, la gestione delle risorse umane, l'ICT e i sistemi informativi aziendali, i sistemi di pianificazione e controllo.
- nell'area giuridica le competenze presenti riguardano in particolare: diritto privato; diritto privato comparato; diritto agrario; diritto commerciale; diritto dell'economia; diritto della navigazione; diritto del lavoro; diritto costituzionale; diritto amministrativo; diritto canonico e diritto ecclesiastico; diritto tributario; diritto internazionale; diritto dell'unione europea; diritto processuale civile; diritto processuale penale; diritto penale; diritto romano e diritti dell'antichità; storia del diritto medievale e moderno; filosofia del diritto; diritto pubblico comparato.
Obiettivi di ricerca pluriennali, in linea con il piano strategico d'Ateneo
Il Dipartimento, in conformità allo Statuto di Ateneo, contribuisce al perseguimento delle finalità istituzionali dell'Ateneo nel rispetto delle proprie competenze. In particolare, secondo l'art. I.2 dello Statuto il Dipartimento partecipa ai seguenti obiettivi di Ateneo:
• promuovere la ricerca scientifica in tutte le sue forme e assicura la diffusione delle relative conoscenze e delle tecnologie (lettera b);
• contribuire, attraverso la formazione e la ricerca, a uno sviluppo fondato su principi di coesione sociale, in una logica di apertura, confronto e collaborazione con gli altri attori sociali (lettera c);
• promuovere la creazione di un'occupazione qualificata, in particolare per i propri laureati e dipendenti, anche mediante la sperimentazione di nuove forme di imprenditorialità (lettera h);
• assicurare il coordinamento e lo sviluppo di progetti di eccellenza a livello nazionale e internazionale (lettera i);
• valorizzare le competenze presenti nell'Ateneo e le esigenze di sostegno e qualificazione della ricerca nei diversi settori scientifici e disciplinari (lettera j);
• promuovere lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze professionali del suo personale (lettera k);
• promuovere il processo di internazionalizzazione favorendo la dimensione internazionale della ricerca e dell'alta formazione (lettera l);
• entrare in relazione con il tessuto produttivo e sociale del territorio mettendo a disposizione le proprie competenze e infrastrutture al fine di promuoverne lo sviluppo e la competitività (lettera m).
Il Dipartimento, inoltre, partecipa e collabora al raggiungimento di tutti gli obiettivi di Ateneo nei limiti delle proprie competenze e secondo le proprie attribuzioni.
Il Dipartimento, nell'ambito delle strategie di Ateneo, ha definito la propria missione come segue:
“Il Dipartimento promuove l'eccellenza nella ricerca e nella didattica nel campo delle scienze aziendali, economiche e giuridiche anche attraverso la partecipazione al processo di costruzione e consolidamento dello Spazio Europeo della Ricerca. Il Dipartimento contribuisce allo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio anche mediante collaborazioni con pubbliche amministrazioni ed imprese. Il Dipartimento promuove la cultura del Diritto e dell'Impresa in tutte le sue forme, con particolare attenzione al binomio legalità e imprenditorialità.”
Il Dipartimento ha elaborato 5 obiettivi strategici di lungo periodo, funzionali al perseguimento della propria missione. Il piano di sviluppo ha necessariamente un orizzonte protratto nel tempo oltre il periodo di riferimento, in considerazione sia dei traguardi prefissati sia dei mutamenti nell'organizzazione e nella metodologia di lavoro delle risorse umane. Nonostante ciò, i cinque obiettivi strategici sono stati elaborati in modo da consentire un monitoraggio costante nel tempo e di conseguenza possono essere utilizzati per le finalità di questa scheda. La tabella 1 in allegato riporta in dettaglio gli obiettivi strategici, gli indicatori elaborati per il monitoraggio e i valori soglia che tali indicatori dovrebbero raggiungere alla fine del triennio. I cinque obiettivi strategici possono essere così riassunti:
1. Aumento della produttività scientifica. L'attività del Dipartimento può migliorare anche sotto il profilo quantitativo. La recente relazione della Commissione per la Valutazione della Ricerca ha rilevato una significativa variabilità e non uniformità nella produttività scientifica. Il Dipartimento intende porre in essere iniziative volte a favorire la pubblicazione dei risultati della ricerca e a sensibilizzare gli afferenti meno costanti. In primo luogo, si intende operare al fine di ridurre il numero di docenti che presentano degli intervalli non del tutto fisiologici nella produttività e successivamente agire per migliorare la continuità nella produzione.
2. Miglioramento complessivo della qualità della ricerca. Tale obiettivo riconosce che i risultati ottenuti dal Dipartimento nei processi di valutazione (in particolare la VQR 2010) presentano margini di miglioramento. In particolare appare opportuno indirizzare gli sforzi di docenti e ricercatori verso la pubblicazione dei risultati delle ricerche su riviste e altri mezzi di diffusione particolarmente apprezzati dagli attuali criteri di valutazione. Ovviamente, tale obiettivo non solo prevede una maggiore attenzione nella scelta dei canali di pubblicazione, ma richiede anche un miglioramento qualitativo della ricerca, al fine di ottenere spazi di pubblicazione in ambiti particolarmente competitivo. Nel dettaglio, l'obiettivo si propone di incrementare il numero di pubblicazioni su riviste con Impact Factor, indicizzate sulle banche dati ISI e Scopus e in generale, di fascia A e B. La pubblicazione di monografie è riconosciuta come elemento caratterizzante dell'attività scientifica del dipartimento. Questa azione dovrebbe consentire un miglioramento dei risultati ottenibili nelle future VQR.
3. Promozione della riconoscibilità internazionale. Il Dipartimento, anche a causa della recente costituzione, sconta una limitata visibilità internazionale. La costruzione di una reputazione di eccellenza in ambito internazionale è una priorità del Dipartimento, anche in considerazione delle opportunità per la ricerca offerte dall'Unione Europea. Nel dettaglio, ci si prefigge di raggiungere questo obiettivo migliorando la presenza del Dipartimento nelle riviste straniere di riconosciuto valore scientifico, promuovendo la mobilità internazionale e la collaborazione con coautori esteri e attraverso la partecipazione e l'organizzazione ad eventi scientifici a carattere internazionale.
4. Sviluppo della progettualità. Il Dipartimento, anche tenendo conto delle sua non risalente costituzione, ha una tradizione recente di partecipazione a bandi Europei. Tale circostanza, oltre a limitare le risorse finanziarie disponibili, incide negativamente sulla qualità della ricerca. Il Dipartimento intende sviluppare la progettazione europea, sensibilizzando gli afferenti in tal senso e dotandosi di strutture amministrative di supporto. A tale scopo, il Dipartimento già utilizza parte dei fondi provenienti dalla attività in convenzione come incentivo a copertura dei costi di progettazione.
5. Sviluppo delle attività legate alla Terza Missione. La Terza Missione costituisce un elemento fondamentale dell'attività del Dipartimento, sia per il suo contributo allo sviluppo economico e culturale del territorio, sia per le implicazioni sull'autofinanziamento della struttura. Il Dipartimento intende investire in questo ambito, sviluppando l'attività di ricerca applicata in convenzione e ampliando le iniziative culturali e di divulgazione dei risultati della ricerca. Un elemento caratterizzante dell'azione del Dipartimento nel medio periodo consiste nella creazione di ‘tavoli', dove stakeholder selezionati potranno offrire indicazioni utili da tenere in considerazione nello sviluppo delle strategia dipartimentale in ambito didattico e della ricerca.
Dottorato di Ricerca.
Il Dipartimento partecipa al Dottorato di Ricerca in “Istituzioni, Mercati e Comportamenti”, istituito presso la scuola di dottorato di Ateneo.
Il dottorato si caratterizza per la sua multidisciplinarietà: particolare attenzione è dedicata all'integrazione delle prospettive rispetto ai fenomeni sociali, giuridici, di mercato, ai comportamenti individuali e collettivi. L'obiettivo è di fornire una conoscenza multidisciplinare, sia in termini di contenuti che di metodologie di ricerca.
Tre curricula, ognuno dei quali presenta obiettivi peculiari, consentono ai dottorandi di acquisire nuove competenze e insieme incentivano una forte specializzazione allo scopo comune di formare professionalità orientate alla ricerca e/o a professioni richiedenti elevate competenze scientifiche: a) Economia e mercati; b) Istituzioni e azienda; c) Comportamenti. In a) prevarrà l'interesse per l'economia, con temi legati alle strategie innovative, alle analisi di mercato e dei processi decisionali, all'uso di metodi quantitativi, al territorio. In b) si indagheranno, anche in prospettiva storica, filosofica, internazionalistica, i processi giuridici conoscitivi, organizzativi, decisionali; si considererà nell'ottica interdisciplinare giuridico-aziendale la varietà di modi in cui l'impresa può creare e difendere vantaggi competitivi, grazie all'approfondimento degli strumenti propri delle discipline organizzative, economico-aziendali, gestionali. In c) si approfondirà la relazione tra cognizione umana e motivazione al comportamento sia individuale che in contesti collettivi e organizzati, nonché i processi creativi, artistici, emozionali.
le modalità di realizzazione degli obiettivi primari
Il Dipartimento ha adottato un indirizzo strategico per il conseguimento degli obiettivi prefissati. La strategia si è stata elaborata sulla base dell'analisi SWOT riportata nell'allegato 2 e che riassume il posizionamento della struttura nel contesto di riferimento.
La linea strategica consiste nel promuovere la qualità della ricerca attraverso interdisciplinarità, maggiore continuità nella produzionescientifica, internazionalizzazione e progettualità
La strategia si articola in 3 fasi:
1. Valorizzazione e riorganizzazione dell'esistente.
2. Consolidamento della reputazione accademica del dipartimento
3. Posizionamento nello spazio europeo della ricerca.
La base di partenza dell'azione strategica si fonda sulle eccellenze del Dipartimento in tema di ricerca individuale e terza missione. In particolare, si vogliono usare le elevate competenze di progettazione mobilitate nella terza missione e le eccellenze individuali per organizzare “nuclei” interdisciplinari di ricerca dipartimentale (fase 1). Nel medio periodo, l'attività di ricerca dipartimentale è finalizzata al miglioramento della visibilità della struttura e al consolidamento della sua reputazione scientifica (fase 2). Alla fine del processo il capitale di visibilità e reputazione potrà essere speso per posizionare il dipartimento nello spazio europeo della ricerca mediante l'accesso a bandi quali ERC o Horizon 2020.
Una possibile linea di azione è riassunta nel diagramma allegato (Figura 2) che raggruppa in verticale i tre step del processo (situazione attuale, fase 1, 2 e 3).
Fase 1: Valorizzazione e riorganizzazione dell'esistente (ANNI I e II).
La fase prevede 2 azioni principali:
i. Creazione di ‘Gruppi di ricerca Horizon 2020' collegati alle priorità del programma comunitario e/o altri raggruppamenti tematici fra docenti con obiettivi di ricerca condivisi.
ii. Consolidamento della terza missione
I Gruppi di Ricerca Horizon 2020 e gli altri raggruppamenti tematici (collettivamente indicati con la sigla GRH) saranno costituiti su base volontaria, a seguito della costituzione di una Banca delle competenze dipartimentale, che consenta un confronto tra finalità della ricerca a livello europeo e risorse interne. Nella Fase 1 gli obiettivi di ciascun GRH sono:
a. Favorire ed incrementare la pubblicazione di articoli scientifici su riviste stranieread alta visibilità oppure interne di elevato grado di rilevanza
b. Favorire la produzione di contenuti per la partecipazione a bandi europei (Erasmus+, Life, ecc.)
La terza missione, oltre ad essere un ambito fondamentale dell'attività universitaria, costituisce per il nostro dipartimento una fonte di competenze progettuali e risorse da investire nella ricerca. Il suo consolidamento appare strategico anche in vista della qualificazione della ricerca.
Fase 2: Consolidamento della reputazione accademica del dipartimento (ANNI III e IV)
In questa fase, le strutture create nella Fase 1 dovrebbero agire per migliorare la visibilità e la reputazione del dipartimento. Il rafforzamento di questo capitale di credibilità è fondamentale per potersi rapportare con la comunità scientifica internazionale.
La riconoscibilità accademica e scientifica si articola in:
a. Pubblicazioni in riviste ad alta visibilità
b. Organizzazione di eventi internazionali
c. Stesura di accordi di ricerca e mobilità
d. Partecipazione a bandi europei
La promozione della riconoscibilità è affidata in primo luogo ai GRH.
Fase 3: Posizionamento nello spazio europeo della ricerca (ANNI V-VI)
La riconoscibilità scientifica consentirà al dipartimento di collocarsi nello spazio europeo della ricerca, partecipando ai bandi di eccellenza quali Horizon 2020 o ERC. L'attività costituisce la naturale prosecuzione delle funzioni svolte nella fase precedente e propone una ulteriore valorizzazione delle competenze acquisite tramite la progettazione di Fase 2.
Il sistema di obiettivi riportato in tabella 1 è corredato da elementi misurabili che ne permettono il monitoraggio annuale (prevalentemente basato su medie mobili). La verifica annuale dell'andamento di tali indicatori permette – seppur in maniera imperfetta e parziale – di verificare i progressi del Dipartimento e rilevare tempestivamente eventuali tendenze negative. I dati necessari al calcolo degli indicatori possono essere raccolti agevolmente attraverso la normale attività amministrativa e l'archivio pubblicazioni U-GOV adottato dall'Ateneo. La struttura del sistema di indicatori è stata progettata in modo tale da permettere agevolmente la scomposizione delle analisi a livello di gruppo di ricerca (Sezioni o GRH) o laboratori.
La programmazione 2015-2017 oggetto di questa scheda comprende la Fase1 ed il primo anno della Fase 2. Gli obiettivi del triennio, tuttavia, assumono il loro pieno significato all'interno della programmazione di medio periodo e dovrebbero essere valutati in tale contesto.
Il grado di conseguimento degli obiettivi sarà analizzato dalla Commissione per la Qualità della Ricerca (CQR) che produrrà una relazione annuale da presentare e discutere in Consiglio di Dipartimento. La relazione 2014 (precedente all'implementazione del sistema degli indicatori) è allegata alla sezione B3 di questa scheda. La discussione partecipata dei risultati della valutazione consente di sensibilizzare tutti gli afferenti ai temi della valutazione, con particolare riferimento ai soggetti con continuità nella produzione scientifica al di sotto della media.
La valutazione dell'attività del Dipartimento dovrà avvenire attraverso la lettura congiunta dei diversi elementi di misurazione in un quadro d'insieme. Infatti, il singolo parametro può offrire una rappresentazione parziale del grado di conseguimento degli obiettivi nel loro complesso.
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Sezione B - Sistema di gestione
II Dipartimento di Economia e Giurisprudenza è una comunità di studiosi ed una struttura dell'Ateneo per l'organizzazione e la gestione delle attività di ricerca e didattica nelle aree economica e giuridica e nelle aree a queste affini e/o complementari per contenuti o metodi.
Il Dipartimento è Centro di Responsabilità dotato di autonomia amministrativa e gestionale, gestisce il budget economico assegnato per la realizzazione delle proprie attività istituzionali di ricerca, di didattica e di gestione, nel rispetto dei principi contabili e dei Regolamenti di Ateneo anche in riferimento al bilancio unico di Ateneo, ai sensi della Legge 240/2010.
Il Dipartimento ha la responsabilità dello svolgimento delle attività formative dei corsi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico incardinati nel Dipartimento.
Il Dipartimento ha la responsabilità dello svolgimento delle attività formative dei corsi di dottorato di ricerca, delle scuole di dottorato, dei master, dei corsi di perfezionamento e di aggiornamento incardinati nel Dipartimento.
Sono organi del dipartimento:
a) Direttore;
b) Consiglio;
c) Giunta;
d) Responsabili delle Sezioni;
e) Consigli di Sezione;
f) Coordinatori dei corsi di studio;
g) Commissioni per la didattica dei corsi di studio;
h) Commissione paritetica;
Il Direttore esercita in particolare le seguenti prerogative e funzioni:
a) ha la rappresentanza del Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e vigila sull'esecuzione dei rispettivi deliberati;
b) promuove le attività del Dipartimento e vigila sull'osservanza, nell'ambito del dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti;
c) cura i rapporti con gli organi accademici;
d) stipula, in qualità di delegato del Rettore, le convenzioni e i contratti di interesse del Dipartimento che siano in linea con i principi e le finalità istituzionali dell'Ateneo e che rientrino nei limiti fissati dal regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità;
promuove, sentita la Giunta e nel rispetto delle regole di cui al relativo regolamento d'Ateneo, convenzioni d'interesse per il Dipartimento,
e) predisponendo gli strumenti organizzativi e legali necessari;
f) designa, sentito il Consiglio, i rappresentanti non elettivi del Dipartimento negli organi nei quali siano previsti;
g) sentita la Giunta, sottopone al Consiglio eventuali proposte di modifica del presente regolamento;
h) indice l'elezione dei responsabili delle sezioni, dei componenti della giunta, dei coordinatori dei corsi di studio, dei rappresentanti del personale non docente nel Consiglio di Dipartimento e dei componenti della commissione paritetica del Dipartimento;
i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti, ivi compreso il potere di sostituzione negli atti del responsabile amministrativo per motivi di necessità e urgenza da specificare nel provvedimento relativo, informandone tempestivamente il consiglio del Dipartimento;
l) può adottare, in situazioni di urgenza, provvedimenti di competenza del consiglio sottoponendoli, per la ratifica, al consiglio stesso nella prima seduta utile.
Il Consiglio è costituito da:
a) i professori di ruolo, i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato;
b) un numero di rappresentanti eletti fra il personale tecnico e amministrativo in servizio presso il dipartimento pari al 5% del numero della componente di cui al precedente punto a) con arrotondamento all'intero superiore. Il mandato ha durata triennale ed è rinnovabile una sola volta;
c) una rappresentanza elettiva degli studenti pari al 15% del numero totale dei componenti del consiglio, con arrotondamento all'intero superiore.
Alle sedute del Consiglio di Dipartimento partecipa altresì, con funzioni di segretario verbalizzante, il Responsabile Amministrativo del Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento delibera sulle materie di competenza del Dipartimento e su ogni altra materia che gli è demandata dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e dal presente regolamento.
Al Consiglio sono, tra l'altro, riconosciute le seguenti attribuzioni:
a) dètta i criteri generali per l'impiego dei fondi assegnati al Dipartimento, in particolare di quelli destinati alle attività di ricerca e di acquisto del materiale bibliografico;
b) delibera sulle proposte formulate dal Direttore e dalla Giunta;
c) delibera in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative
d) esprime parere sulle proposte di istituzione dei corsi di Dottorato di ricerca;
e) collabora con gli organi di governo dell'Università, con le strutture didattiche d'Ateneo e con gli organi di programmazione nazionali, regionali e locali all'elaborazione e all'attuazione di programmi di insegnamento, non finalizzati al conseguimento di titoli di studio, rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione, nonché di educazione permanente;
f) delibera sulle domande di afferenza al Dipartimento inoltrate al Direttore;
g) nomina, su proposta del Direttore e sentita la Giunta, Commissioni istruttorie su specifiche materie d'interesse del Dipartimento, prevedendo la partecipazione di una rappresentanza degli studenti per le materie in cui gli stessi sono convocati e partecipano alle sedute del Consiglio ai sensi dell'art. 11, comma 1, lett. a. del presente Regolamento;
h) esprime pareri su ogni altra questione, a richiesta del Direttore. Esprime inoltre pareri sugli argomenti previsti dai Regolamenti e dallo Statuto di Ateneo;
i) sentita la Giunta, delibera sull'istituzione dei laboratori di Dipartimento, ne approva i relativi regolamenti e nomina, ove richiesto, il coordinatore tecnico di laboratorio;
l) può delegare, su proposta del Direttore, la trattazione di determinate materie di propria competenza alla Giunta, specificando, nella relativa deliberazione, la funzione deliberativa o consultiva dell'operato della stessa.
La Giunta
La Giunta del Dipartimento è l'organo che coadiuva il Direttore nell'esercizio delle proprie prerogative e funzioni.
La Giunta è composta dal Direttore e da quattro rappresentanti del personale docente per ciascuna Sezione del Dipartimento. Per ciascuna Sezione uno dei quattro componenti della Giunta è di diritto chi è eletto Responsabile della Sezione.
La Giunta esercita tutte le competenze che le sono attribuite dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo. In particolare la Giunta ha funzioni istruttorie sulle materie di competenza del Consiglio di Dipartimento. La Giunta esercita altresì le competenze che le sono delegate dal Consiglio. Tra l'altro:
a) esprime parere sulle determine di spesa del Direttore per importi superiori ad euro 10.000,00;
b) elabora e sottopone al Consiglio la proposta di piano annuale delle ricerche e della didattica;
c) elabora e sottopone al Consiglio proposte sull'organizzazione di Centri interdipartimentali di ricerca e/o di didattica e di Centri interdipartimentali di servizio, anche in collaborazione con altre università italiane e/o straniere, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e con altre istituzioni scientifiche;
d) elabora e sottopone al Consiglio una relazione annuale sullo stato della didattica e della ricerca.
Sezioni
Il Dipartimento per esigenze di carattere scientifico si articola in Sezioni. Ciascuna Sezione ha una propria organizzazione e un progetto scientifico-culturale coerente con gli obiettivi del Dipartimento. In prima applicazione del presente regolamento sono costituite le seguenti Sezioni: Scienze Economiche; Scienze Giuridiche; Diritto Impresa Ambiente e Management.
L'afferenza ad una Sezione è esclusiva e non consente l'adesione ad altre Sezioni. Ogni Sezione aggrega: professori di ruolo di prima e seconda fascia, ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato afferenti al Dipartimento, allievi dei corsi di dottorato di ricerca afferenti alle Scuole di dottorato incardinate nel Dipartimento, titolari di assegni di ricerca e di borse di studio che svolgono attività di studio nel Dipartimento.
Ciascuna Sezione dovrà avere un numero minimo di afferenti tra professori di I e II fascia e ricercatori non inferiore a 20 […]
Le Sezioni si articolano come segue:
a) il Consiglio di Sezione, formato da tutti gli afferenti alla Sezione, con funzioni deliberanti nelle materie di competenza della Sezione, nonché di proposta e di parere agli organi del Dipartimento nelle altre materie;
b) il Responsabile di Sezione, eletto nell'ambito di ciascuna Sezione dalla maggioranza degli aventi diritto, con carica triennale rinnovabile con le modalità previste per il Direttore di Dipartimento e con il compito di presiedere il Consiglio della Sezione e di coordinarne e promuoverne le attività.
Il ruolo di Responsabile di Sezione è incompatibile con quello di Coordinatore di un Corso di Laurea. Il passaggio del Responsabile di Sezione ad altra Sezione del Dipartimento determina la decadenza dalla carica.
Le Sezioni, mediante delibere dei rispettivi Consigli, svolgono le seguenti funzioni:
a) promuovere, organizzare e coordinare le attività di ricerca dei settori scientifico-disciplinari di propria competenza, ferma la libertà di ricerca del singolo docente;
b) promuovere, in un'ottica di coordinamento con le altre Sezioni, contatti e collaborazioni con Università, istituti di ricerca, organismi nazionali ed internazionali, aziende pubbliche e private, favorendo la realizzazione di iniziative culturali, scientifiche, editoriali e di conto terzi;
c) esprimere, su istanza degli afferenti interessati, pareri in merito alla stipula di contratti e convenzioni con enti esterni per lo svolgimento di attività di ricerca e di consulenza;
d) curare la distribuzione dei fondi Far tra gli afferenti secondo gli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Dipartimento;
e) formulare proposte e pareri alla Giunta di Dipartimento su ogni altra materia attribuita alla Sezione;
f) esprimere parere sulla componente di propria competenza della parte del bilancio preventivo e del conto consuntivo di competenza del Dipartimento;
g) impegnare le risorse assegnate alla Sezione per le finalità istituzionali;
h) gestire la parte di competenza del Dipartimento derivante dall'attività per conto terzi svolta dagli afferenti alla Sezione nella misura e secondo le modalità fissate nel Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e nel relativo Regolamento di dipartimento in materia di conto terzi.
3. Le risorse finanziarie del Dipartimento, fatta salva una quota del budget destinata al funzionamento ordinario del Dipartimento e allo svolgimento delle funzioni unitarie, sono distribuite tra le Sezioni.
Commissioni per la didattica dei corsi di studio
Per ogni corso di laurea e laurea magistrale del dipartimento è istituita una commissione per la didattica del corso di studio, formata da:
a) il coordinatore;
b) almeno quattro professori o ricercatori di ruolo dell'Ateneo responsabili di attività formative nell'ambito del corso di studio stesso;
c) un rappresentante degli studenti eletto fra gli studenti regolarmente iscritti, alla data di indizione delle elezioni, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso al corso di studio di cui trattasi.
La commissione per la didattica di un corso di studio:
a) esprime al dipartimento parere in materia di ordinamento didattico, offerta formativa, manifesto degli studi e copertura delle attività formative per quanto di sua competenza;
b) propone al dipartimento l'attivazione di programmi integrati di studio anche al fine del rilascio di titoli doppi, multipli o congiunti, di iniziative di cooperazione interuniversitaria, di attivazione di insegnamenti svolti in lingua diversa dall'italiano;
c) definisce le modalità di funzionamento del corso;
d) coordina i contenuti delle attività formative e sovrintende al loro svolgimento nel rispetto della libertà di insegnamento di cui all'art. 33 della Costituzione;
e) organizza i servizi di orientamento e tutorato;
f) delibera in materia di gestione delle carriere degli studenti;
g) propone alle strutture di riferimento l'impiego dei contributi studenteschi e di altri eventuali fondi disponibili per la formazione;
h) formula al dipartimento proposte sulle esigenze didattiche necessarie alla programmazione del personale docente;
i) svolge ogni altra funzione ad esso attribuita dai regolamenti di Ateneo.
Per le attribuzioni di cui alle lettere a), b), c), d), h) la commissione, secondo modalità disciplinate nel regolamento didattico di Ateneo, sente i professori e i ricercatori di ruolo dell'Ateneo che siano responsabili di attività formative nel corso di studio ed eventualmente negli altri corsi di studio dell'Ateneo appartenenti alla medesima classe e nei corsi di laurea e laurea magistrale dell'Ateneo convergenti ai fini dell'erogazione delle attività formative.
Commissione paritetica
Nell'ambito del dipartimento è istituita una commissione paritetica docenti-studenti, che nel rispetto della libertà di insegnamento di cui all'art. 33 della Costituzione, svolge funzioni di monitoraggio e di individuazione di indicatori per la valutazione dell'offerta formativa, della qualità della didattica, dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori, e di formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione di corsi di studio.
Il numero di componenti è pari al doppio del numero dei corsi di studio offerti dal Dipartimento, fino al massimo previsto dal Regolamento generale di Ateneo; pertanto la Commissione Paritetica del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza e composta da 8 docenti e 8 studenti.
Inoltre il Dipartimento ha costituito Commissioni, non menzionate nel regolamento di Dipartimento, con funzioni specifiche:
• La Commissione per la valutazione della Qualità della Ricerca con il compito di valutare la produzione scientifica degli afferenti e di offrire suggerimenti per il miglioramento della continuità e della qualità.
• Il Gruppo di assicurazione della qualità, istituito a seguito dell'implementazione del processo AVA, con il compito di interloquire con gli organi di Ateneo e di istruire le procedure di valutazione.
Al momento il Dipartimento ha costituito tre gruppi di ricerca a carattere multidisciplinare, che coincidono con le Sezioni. Ciascuna sezione coordina le attività di ricerca per i settori di competenza, contribuisce a determinare gli incentivi per gli afferenti (ripartizione FAR, sensibilizzazione) e promuove le iniziative di Terza Missione.
Il Dipartimento è Centro di Responsabilità dotato di autonomia amministrativa e gestionale, gestisce il budget economico assegnato per la realizzazione delle proprie attività istituzionali di ricerca, di didattica e di gestione, nel rispetto dei principi contabili e dei Regolamenti di Ateneo anche in riferimento al bilancio unico di Ateneo, ai sensi della Legge 240/2010.
Il Dipartimento ha la responsabilità dello svolgimento delle attività formative dei corsi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico incardinati nel Dipartimento.
Il Dipartimento ha la responsabilità dello svolgimento delle attività formative dei corsi di dottorato di ricerca, delle scuole di dottorato, dei master, dei corsi di perfezionamento e di aggiornamento incardinati nel Dipartimento.
Sono organi del dipartimento:
a) Direttore;
b) Consiglio;
c) Giunta;
d) Responsabili delle Sezioni;
e) Consigli di Sezione;
f) Coordinatori dei corsi di studio;
g) Commissioni per la didattica dei corsi di studio;
h) Commissione paritetica;
Il Direttore esercita in particolare le seguenti prerogative e funzioni:
a) ha la rappresentanza del Dipartimento, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e vigila sull'esecuzione dei rispettivi deliberati;
b) promuove le attività del Dipartimento e vigila sull'osservanza, nell'ambito del dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti;
c) cura i rapporti con gli organi accademici;
d) stipula, in qualità di delegato del Rettore, le convenzioni e i contratti di interesse del Dipartimento che siano in linea con i principi e le finalità istituzionali dell'Ateneo e che rientrino nei limiti fissati dal regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità;
promuove, sentita la Giunta e nel rispetto delle regole di cui al relativo regolamento d'Ateneo, convenzioni d'interesse per il Dipartimento,
e) predisponendo gli strumenti organizzativi e legali necessari;
f) designa, sentito il Consiglio, i rappresentanti non elettivi del Dipartimento negli organi nei quali siano previsti;
g) sentita la Giunta, sottopone al Consiglio eventuali proposte di modifica del presente regolamento;
h) indice l'elezione dei responsabili delle sezioni, dei componenti della giunta, dei coordinatori dei corsi di studio, dei rappresentanti del personale non docente nel Consiglio di Dipartimento e dei componenti della commissione paritetica del Dipartimento;
i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono demandate dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti, ivi compreso il potere di sostituzione negli atti del responsabile amministrativo per motivi di necessità e urgenza da specificare nel provvedimento relativo, informandone tempestivamente il consiglio del Dipartimento;
l) può adottare, in situazioni di urgenza, provvedimenti di competenza del consiglio sottoponendoli, per la ratifica, al consiglio stesso nella prima seduta utile.
Il Consiglio è costituito da:
a) i professori di ruolo, i ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato;
b) un numero di rappresentanti eletti fra il personale tecnico e amministrativo in servizio presso il dipartimento pari al 5% del numero della componente di cui al precedente punto a) con arrotondamento all'intero superiore. Il mandato ha durata triennale ed è rinnovabile una sola volta;
c) una rappresentanza elettiva degli studenti pari al 15% del numero totale dei componenti del consiglio, con arrotondamento all'intero superiore.
Alle sedute del Consiglio di Dipartimento partecipa altresì, con funzioni di segretario verbalizzante, il Responsabile Amministrativo del Dipartimento.
Il Consiglio di Dipartimento delibera sulle materie di competenza del Dipartimento e su ogni altra materia che gli è demandata dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e dal presente regolamento.
Al Consiglio sono, tra l'altro, riconosciute le seguenti attribuzioni:
a) dètta i criteri generali per l'impiego dei fondi assegnati al Dipartimento, in particolare di quelli destinati alle attività di ricerca e di acquisto del materiale bibliografico;
b) delibera sulle proposte formulate dal Direttore e dalla Giunta;
c) delibera in materia di ordinamento didattico, di offerta formativa, di manifesto degli studi e di copertura delle attività formative
d) esprime parere sulle proposte di istituzione dei corsi di Dottorato di ricerca;
e) collabora con gli organi di governo dell'Università, con le strutture didattiche d'Ateneo e con gli organi di programmazione nazionali, regionali e locali all'elaborazione e all'attuazione di programmi di insegnamento, non finalizzati al conseguimento di titoli di studio, rispondenti a precise esigenze di qualificazione e riqualificazione professionale, di formazione di nuovi profili professionali di alta specializzazione, nonché di educazione permanente;
f) delibera sulle domande di afferenza al Dipartimento inoltrate al Direttore;
g) nomina, su proposta del Direttore e sentita la Giunta, Commissioni istruttorie su specifiche materie d'interesse del Dipartimento, prevedendo la partecipazione di una rappresentanza degli studenti per le materie in cui gli stessi sono convocati e partecipano alle sedute del Consiglio ai sensi dell'art. 11, comma 1, lett. a. del presente Regolamento;
h) esprime pareri su ogni altra questione, a richiesta del Direttore. Esprime inoltre pareri sugli argomenti previsti dai Regolamenti e dallo Statuto di Ateneo;
i) sentita la Giunta, delibera sull'istituzione dei laboratori di Dipartimento, ne approva i relativi regolamenti e nomina, ove richiesto, il coordinatore tecnico di laboratorio;
l) può delegare, su proposta del Direttore, la trattazione di determinate materie di propria competenza alla Giunta, specificando, nella relativa deliberazione, la funzione deliberativa o consultiva dell'operato della stessa.
La Giunta
La Giunta del Dipartimento è l'organo che coadiuva il Direttore nell'esercizio delle proprie prerogative e funzioni.
La Giunta è composta dal Direttore e da quattro rappresentanti del personale docente per ciascuna Sezione del Dipartimento. Per ciascuna Sezione uno dei quattro componenti della Giunta è di diritto chi è eletto Responsabile della Sezione.
La Giunta esercita tutte le competenze che le sono attribuite dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo. In particolare la Giunta ha funzioni istruttorie sulle materie di competenza del Consiglio di Dipartimento. La Giunta esercita altresì le competenze che le sono delegate dal Consiglio. Tra l'altro:
a) esprime parere sulle determine di spesa del Direttore per importi superiori ad euro 10.000,00;
b) elabora e sottopone al Consiglio la proposta di piano annuale delle ricerche e della didattica;
c) elabora e sottopone al Consiglio proposte sull'organizzazione di Centri interdipartimentali di ricerca e/o di didattica e di Centri interdipartimentali di servizio, anche in collaborazione con altre università italiane e/o straniere, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e con altre istituzioni scientifiche;
d) elabora e sottopone al Consiglio una relazione annuale sullo stato della didattica e della ricerca.
Sezioni
Il Dipartimento per esigenze di carattere scientifico si articola in Sezioni. Ciascuna Sezione ha una propria organizzazione e un progetto scientifico-culturale coerente con gli obiettivi del Dipartimento. In prima applicazione del presente regolamento sono costituite le seguenti Sezioni: Scienze Economiche; Scienze Giuridiche; Diritto Impresa Ambiente e Management.
L'afferenza ad una Sezione è esclusiva e non consente l'adesione ad altre Sezioni. Ogni Sezione aggrega: professori di ruolo di prima e seconda fascia, ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato afferenti al Dipartimento, allievi dei corsi di dottorato di ricerca afferenti alle Scuole di dottorato incardinate nel Dipartimento, titolari di assegni di ricerca e di borse di studio che svolgono attività di studio nel Dipartimento.
Ciascuna Sezione dovrà avere un numero minimo di afferenti tra professori di I e II fascia e ricercatori non inferiore a 20 […]
Le Sezioni si articolano come segue:
a) il Consiglio di Sezione, formato da tutti gli afferenti alla Sezione, con funzioni deliberanti nelle materie di competenza della Sezione, nonché di proposta e di parere agli organi del Dipartimento nelle altre materie;
b) il Responsabile di Sezione, eletto nell'ambito di ciascuna Sezione dalla maggioranza degli aventi diritto, con carica triennale rinnovabile con le modalità previste per il Direttore di Dipartimento e con il compito di presiedere il Consiglio della Sezione e di coordinarne e promuoverne le attività.
Il ruolo di Responsabile di Sezione è incompatibile con quello di Coordinatore di un Corso di Laurea. Il passaggio del Responsabile di Sezione ad altra Sezione del Dipartimento determina la decadenza dalla carica.
Le Sezioni, mediante delibere dei rispettivi Consigli, svolgono le seguenti funzioni:
a) promuovere, organizzare e coordinare le attività di ricerca dei settori scientifico-disciplinari di propria competenza, ferma la libertà di ricerca del singolo docente;
b) promuovere, in un'ottica di coordinamento con le altre Sezioni, contatti e collaborazioni con Università, istituti di ricerca, organismi nazionali ed internazionali, aziende pubbliche e private, favorendo la realizzazione di iniziative culturali, scientifiche, editoriali e di conto terzi;
c) esprimere, su istanza degli afferenti interessati, pareri in merito alla stipula di contratti e convenzioni con enti esterni per lo svolgimento di attività di ricerca e di consulenza;
d) curare la distribuzione dei fondi Far tra gli afferenti secondo gli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Dipartimento;
e) formulare proposte e pareri alla Giunta di Dipartimento su ogni altra materia attribuita alla Sezione;
f) esprimere parere sulla componente di propria competenza della parte del bilancio preventivo e del conto consuntivo di competenza del Dipartimento;
g) impegnare le risorse assegnate alla Sezione per le finalità istituzionali;
h) gestire la parte di competenza del Dipartimento derivante dall'attività per conto terzi svolta dagli afferenti alla Sezione nella misura e secondo le modalità fissate nel Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità e nel relativo Regolamento di dipartimento in materia di conto terzi.
3. Le risorse finanziarie del Dipartimento, fatta salva una quota del budget destinata al funzionamento ordinario del Dipartimento e allo svolgimento delle funzioni unitarie, sono distribuite tra le Sezioni.
Commissioni per la didattica dei corsi di studio
Per ogni corso di laurea e laurea magistrale del dipartimento è istituita una commissione per la didattica del corso di studio, formata da:
a) il coordinatore;
b) almeno quattro professori o ricercatori di ruolo dell'Ateneo responsabili di attività formative nell'ambito del corso di studio stesso;
c) un rappresentante degli studenti eletto fra gli studenti regolarmente iscritti, alla data di indizione delle elezioni, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso al corso di studio di cui trattasi.
La commissione per la didattica di un corso di studio:
a) esprime al dipartimento parere in materia di ordinamento didattico, offerta formativa, manifesto degli studi e copertura delle attività formative per quanto di sua competenza;
b) propone al dipartimento l'attivazione di programmi integrati di studio anche al fine del rilascio di titoli doppi, multipli o congiunti, di iniziative di cooperazione interuniversitaria, di attivazione di insegnamenti svolti in lingua diversa dall'italiano;
c) definisce le modalità di funzionamento del corso;
d) coordina i contenuti delle attività formative e sovrintende al loro svolgimento nel rispetto della libertà di insegnamento di cui all'art. 33 della Costituzione;
e) organizza i servizi di orientamento e tutorato;
f) delibera in materia di gestione delle carriere degli studenti;
g) propone alle strutture di riferimento l'impiego dei contributi studenteschi e di altri eventuali fondi disponibili per la formazione;
h) formula al dipartimento proposte sulle esigenze didattiche necessarie alla programmazione del personale docente;
i) svolge ogni altra funzione ad esso attribuita dai regolamenti di Ateneo.
Per le attribuzioni di cui alle lettere a), b), c), d), h) la commissione, secondo modalità disciplinate nel regolamento didattico di Ateneo, sente i professori e i ricercatori di ruolo dell'Ateneo che siano responsabili di attività formative nel corso di studio ed eventualmente negli altri corsi di studio dell'Ateneo appartenenti alla medesima classe e nei corsi di laurea e laurea magistrale dell'Ateneo convergenti ai fini dell'erogazione delle attività formative.
Commissione paritetica
Nell'ambito del dipartimento è istituita una commissione paritetica docenti-studenti, che nel rispetto della libertà di insegnamento di cui all'art. 33 della Costituzione, svolge funzioni di monitoraggio e di individuazione di indicatori per la valutazione dell'offerta formativa, della qualità della didattica, dell'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori, e di formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione di corsi di studio.
Il numero di componenti è pari al doppio del numero dei corsi di studio offerti dal Dipartimento, fino al massimo previsto dal Regolamento generale di Ateneo; pertanto la Commissione Paritetica del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza e composta da 8 docenti e 8 studenti.
Inoltre il Dipartimento ha costituito Commissioni, non menzionate nel regolamento di Dipartimento, con funzioni specifiche:
• La Commissione per la valutazione della Qualità della Ricerca con il compito di valutare la produzione scientifica degli afferenti e di offrire suggerimenti per il miglioramento della continuità e della qualità.
• Il Gruppo di assicurazione della qualità, istituito a seguito dell'implementazione del processo AVA, con il compito di interloquire con gli organi di Ateneo e di istruire le procedure di valutazione.
Al momento il Dipartimento ha costituito tre gruppi di ricerca a carattere multidisciplinare, che coincidono con le Sezioni. Ciascuna sezione coordina le attività di ricerca per i settori di competenza, contribuisce a determinare gli incentivi per gli afferenti (ripartizione FAR, sensibilizzazione) e promuove le iniziative di Terza Missione.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Sezione di Scienze Economiche | PORZIO Giovanni Camillo | 34 | |
2. | Sezione Diritto Impresa Ambiente e Management | TREQUATTRINI Raffaele | 30 | |
3. | Sezione di Scienze Giuridiche | NASTI Fara | 24 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Centro di Analisi Economica Creatività e Motivazioni CREAM
ImprendiLab
Laboratorio degli Studi Organizzativi
Laboratorio di Analisi Merceologiche e Territoriali
Laboratorio di Diritto delle Persone e dei Mercati
Laboratorio di Finanza Aziendale
Laboratorio di Management e Diffusione dell'Innovazione
Laboratorio di Marketing - MarkLab
Laboratorio di Ricerca per la Didattica Multimediale
Laboratorio di Storia Economica Regionale - LaSER
Laboratorio Informatico per le applicazioni Scientifiche Avanzate - LISA
Laboratorio per l'Analisi quantitativa dei sistemi Territoriali e Agroalimentari - LATA
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ImprendiLab
Laboratorio degli Studi Organizzativi
Laboratorio di Analisi Merceologiche e Territoriali
Laboratorio di Diritto delle Persone e dei Mercati
Laboratorio di Finanza Aziendale
Laboratorio di Management e Diffusione dell'Innovazione
Laboratorio di Marketing - MarkLab
Laboratorio di Ricerca per la Didattica Multimediale
Laboratorio di Storia Economica Regionale - LaSER
Laboratorio Informatico per le applicazioni Scientifiche Avanzate - LISA
Laboratorio per l'Analisi quantitativa dei sistemi Territoriali e Agroalimentari - LATA
Pdf inserito: visualizza
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Gas cromatografo con spettrometro di massa - Computer- Software- Librerie spettrali | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
2. | Sistema cromatografico ad alta pressione -Rivelatore UV/Vis-Indice di rifrazione-Computer-Software | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Interni | 1999 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
3. | Spettrofotometro ad Assorbimento Atomico a fornetto di grafite,autocampionato,analizzatore di idruri | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2006 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
4. | Spettrometro FT-IR - Sistema Atr- Librerie spettrali- Software specifico | PAPETTI Patrizia | Material and Analytical Facilities | Interni | 2000 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
5. | Laboratorio Sensoriale polivalente | PAPETTI Patrizia | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali, Internazionali | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 13 |
6. | Gas cromatografo autosistem XL- interfaccia- computer- software specifico | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Interni, Regionali/Nazionali | 2000 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
7. | Gas cromatografo- FID- integratore- computer- software specifico | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Interni | 1994 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
8. | Spettrofotometro ad Assorbimento Atomico con atomizzazione in fiamma | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Interni, Regionali/Nazionali | 1989 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
9. | SOXTEC HT2 - estrattore sostanze grasse con recupero solvente | PAPETTI Patrizia | Health and Food Domain | Interni, Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
10. | Set di apparecchiature per la caratterizzazione dei prodotti alimentari | PAPETTI Patrizia | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2000 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
11. | Spettrofotometro ad asssorbimento atomico Ultravioletto/visibile- Computer e software specifico | PAPETTI Patrizia | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2003 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Centro Servizi Bibliotecari Area Giuridico-Economica | http://www.sba.unicas.it/CSB-Area-Giuridico-Economica | 35.000 | 3.000 | 200 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Centro Servizi Bibliotecari di Area Giuridico-Economica | http://www.sba.unicas.it/CSB-Area-Giuridico-Economica | 27.500 | 5.700 | 385 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [23]
-
- Prof. Associati [25]
-
- Ricercatori [40]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [12]
-
- Dottorandi [38]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ALES | Edoardo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
2. | BALDINI | Vincenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
3. | BARILETTI | Antonio | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
4. | BATTEL | Brigitte | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-LIN/04 |
5. | BIANCHI | Marina | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
6. | BIANCHI | Sergio | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/06 |
7. | CAPPELLI | Lucio | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/13 |
8. | CIPOLLA | Giuseppe Maria | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/12 |
9. | CONTIERI | Alfredo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
10. | DELL'ANNO | Pierpaolo | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
11. | FERRANTE | Francesco | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
12. | IANNUCCI | Enrica | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/13 |
13. | LACCHINI | Marco | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/07 |
14. | MONTAGNANI | Caterina | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
15. | PORZIO | Giovanni Camillo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/01 |
16. | PUGNO | Maurizio | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
17. | RECCHIONI | Stefano | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
18. | RECINTO | Giuseppe | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
19. | SABBATINI | Massimo | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
20. | SALAMONE | Luigi | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
21. | SCALESE | Giancarlo | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
22. | TREQUATTRINI | Raffaele | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/07 |
23. | XERRI | Alessandra | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/06 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 2 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |