Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
L'attività del Dipartimento è finalizzata alla ricerca di base e applicata, alla didattica multidisciplinare per l'innovazione scientifica e tecnologica, con l'adozione di metodologie avanzate per la valorizzazione, salvaguardia e gestione dei sistemi biologici e delle relative relazioni con i sistemi antropici. Le attività fanno particolare riferimento alla biologia molecolare e cellulare, alla chimica, biochimica e microbiologia ambientale, alla biologia animale, alla biologia ambientale, all'ecologia generale, vegetale, animale e del paesaggio applicate ai sistemi naturali e agroforestali, e alla pianificazione e ingegneria del territorio e all'informatica. Promuovendo i principi dello sviluppo sostenibile il Dipartimento si occupa della valutazione, monitoraggio, pianificazione delle risorse naturali e degli ambienti rurali e forestali e delle relative relazioni con i sistemi urbani. In continuità con la sua tradizione verso le tematiche ambientali e territoriali, l'utilizzo di approcci multidisciplinari e l'innovazione tecnologica, nella sua nuova riorganizzazione il Dipartimento di Bioscienze e Territorio propone di integrare le consolidate attività di ricerca e formazione nella salvaguardia e gestione dell'ambiente con le sue componenti biotiche e abiotiche, nella conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, rurali e forestali, nell'utilizzo di approcci biomolecolari per lo studio degli effetti dell'ambiente sulla salute umana e di quelli informatici per la pianificazione del territorio. Inoltre, si sottolineano nuove competenze integrate e sinergiche nei settori della sostenibilità ambientale e delle biotecnologie applicate all'ambiente. È possibile evidenziare diverse aree tematiche nell'ambito delle Scienze e della pianificazione e valutazione delle risorse ambientali e gestione del Territorio, e nell'ambito degli studi che presentano interconnessioni tra settori che interessano la chimica, la fisica, la biologia, la biochimica, la microbiologia e l'idrogeologia e che hanno come principale punto di riferimento l'essere umano e l'ambiente con le diverse modalità attraverso cui si possono verificare le interazioni.
Dal rapporto finale della Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010 (VQR 2004-2010)
- Valutazione delle singole strutture 30 Giugno 2013.
L'Università degli Studi del Molise è presente in quattordici Aree scientifiche, collocandosi tra le medie in due Aree, Scienze agrarie e veterinarie e Scienze giuridiche, e nelle piccole in tutte le altre Aree, Scienze matematiche e informatiche, Scienze chimiche, Scienze della Terra, Scienze biologiche, Scienze mediche, Ingegneria civile, Architettura, Ingegneria industriale e dell'informazione, Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali.
Dal Rapporto finale vengono estrapolati i dati relativi agli indicatori R ed X:
R = rapporto tra il voto medio attribuito ai prodotti attesi della struttura i-esima nell'Area j-esima e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'Area j-esima. Esso consente una misura diretta della qualità relativa della ricerca in una certa Area espressa da una determinata struttura: valori inferiori a uno indicano una produzione scientifica di qualità inferiore alla media di Area, eventualmente suddivisa in sottoinsiemi omogenei per tipologia di Struttura o per dimensione della stessa, valori superiori a uno indicano una qualità superiore alla media;
X = dato dal rapporto tra la frazione di prodotti eccellenti della struttura nell'area e la frazione di prodotti eccellenti dell'area. Valori maggiori di uno di indicano che la struttura ha una percentuale maggiore di prodotti eccellenti della media di Area.
L'indicatore R:
a) è superiore a uno nelle Scienze matematiche e informatiche (A-01), Scienze mediche (A-06), Scienze agrarie e veterinarie (A-07), Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (A-10), Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche (A-11), mostrando che in queste aree la valutazione media è superiore alla media nazionale di Area.
b) è inferiore a uno e quindi denota una posizione di debolezza per le Aree Scienze Chimiche (A-03), Ingegneria industriale e dell'informazione (A-09), Scienze economiche e statistiche (A-13), Scienze politiche e sociali (A-14)
L'indicatore X:
a) è superiore a uno in cinque Aree, ossia nelle Scienze della Terra (A-04), Scienze biologiche (A-05), Scienze mediche (A-06), Scienze agrarie e veterinarie (A-07), Ingegneria civile ed Architettura (A-08), mostrando che in queste Aree la frazione di prodotti eccellenti è superiore alla media di Area;
b) è inferiore a uno nelle altre Aree: Scienze Matematiche e informatiche (A-01); Scienze Chimiche (A-03); Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (A-10); Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (A-11); Scienze economiche e statistiche (A-13); Scienze politiche e sociali (A-14), evidenziando una posizione di debolezza relativa dell'ateneo rispetto alle medie di Area.
Il Dipartimento di Bioscienze e Territorio, per la sua caratteristica peculiare che rispecchia i principi costitutivi fondati sulla valorizzazione della interdisciplinarietà fra diversi SSD, ha partecipato alla VQR comparendo in più aree CUN come risulta dalla Tabella 41.13 (file pdf allegato) del Rapporto in cui viene riportato: l'elenco per ogni Area dei dipartimenti dell'Università degli Studi del Molise (post legge 240) con i valori degli indicatori di qualità media della ricerca. I parametri v ed n rappresentano rispettivamente la valutazione complessiva e il numero di prodotti attesi. Gli Indicatori I ed R rappresentano il voto medio dei prodotti attesi del dipartimento nell'Area e il rapporto tra voto medio del dipartimento nell'area e voto medio di area.
In particolare è presente nelle Aree A-1 (segmento P; valore di R maggiore di 1) A-3 (segmento P; valore di R minore di 1), A-5 (segmento M; valore di R maggiore di 1), A-7 (segmento P; valore di R maggiore di 1), A-8 (segmento P; valore di R maggiore di 1). Complessivamente si evidenzia un risultato in media con la valutazione nazionale tranne che nell'area A-3 che si discosta abbastanza con un valore di 0,83 al disotto della media nazionale.
Il risultato nell'area A-3 potrebbe essere inficiato da un errore in quanto non è stato al momento possibile verificare la motivazione che ha portato ad un valore 1 nella colonna delle penalizzazioni (vedi colonna “Prodotti P” tabella 41.1) e la possibilità di attribuire tale penalizzazione al Dipartimento di Bioscienze e Territorio.
La tabella 41.14 (file pdf allegato), riporta un confronto tra i vari Dipartimenti e dimostra che il Dipartimento di Bioscienze e Territorio, con un valore dell'indicatore IRFD pari a 20,6 (l'indicatore tiene conto sia della qualità della ricerca del dipartimento nelle varie Aree che della consistenza numerica dei soggetti valutati afferenti al dipartimento nelle Aree stesse) rispetto agli altri Dipartimenti all'interno dell'Università degli Studi del Molise si colloca, con il Dipartimento di Medicina e Scienze della salute, nella parte più alta.
Il Dipartimento di Bioscienze e Territorio è un Dipartimento “giovane” nato dall'integrazione in un'unica struttura dipartimentale di tre esperienze maturate separatamente negli ultimi anni all'interno dell'Università del Molise, sia come offerta didattica e conseguenti profili dei laureati, sia sotto l'aspetto della ricerca scientifica e della sperimentazione di attività inter o pluridisciplinari. Come è stato già evidenziato, mira ad incrementare le attività di ricerca potenziando i gruppi di lavoro relativi alle discipline afferenti, sostenere i gruppi e i laboratori che svolgono ricerche avanzate e di base partecipando a progetti nazionali e internazionali ma, in particolare, si propone di favorire, valorizzare e sfruttare le possibili intersezioni e integrazioni dei diversi settori. E' questo un aspetto sul quale si sta puntando nella consapevolezza che la valutazione del processo non potrà avvenire in tempi brevissimi e nello stesso tempo si potrebbe correre il rischio di essere penalizzati da un sistema di valutazione troppo rigido.
Le Tematiche di ricerca, che verranno presentate nel dettaglio nella sezione in cui vengono riportati i vari Gruppi di Ricerca, possono essere così schematizzate:
Tematica 1
- biologia vegetale applicata, focalizzata alle modalità di interazione pianta-ambiente, alla caratterizzazione morfologia, biochimica e molecolare della risposta delle piante a particolari condizioni di stress ambientale (componente abiotica), alle tecniche per lo studio e per la conservazione della biodiversità vegetale. Particolare attenzione è dedicata allo studio dei meccanismi di riconoscimento pianta-fungo fitopatogeno;
- ecologia forestale e approccio fitosociologico allo studio della vegetazione, in siti di particolare interesse ambientale presenti sul territorio molisano e nelle aree soggette a fenomeni di disturbo (erosione e fenomeni di frana, incendi);
- approccio ecologico agli studi faunistici, con particolare attenzione alla tutela e gestione della fauna a rischio e al controllo delle specie aliene;
- ricerche in ambito dell'ecologia del paesaggio ed alla sua applicazione per conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile degli ecosistemi. Analisi delle trasformazioni del paesaggio ed indagini sule ricadute delle dinamiche del paesaggio sulla biodiversità;
- ricerche in campo geologico e geomorfologico sia di base che applicate al territorio attraverso l'utilizzo di metodologiche di rilevamento dati (dal rilevamento geologico e geomorfologico al remote sensing), di caratterizzazione geologica e tematica (uso di sistemi GIS, cartografia digitale, modelli digitali, etc.), e di misura e valutazione (diretta ed indiretta, qualitativa e quantitativa) dei processi/eventi. Tra le applicazioni principali, lo studio e la valutazione dei rischi geologici, con particolare attenzione all'analisi delle dinamiche geomorfologiche e dei collegati fattori di controllo, e quelle volte alla salvaguardia, gestione e valorizzazione delle risorse geologiche e naturali.
Tematica 2
- applicazione/sviluppo di metodologie geofisiche in ambito geologico-applicativo, sismologico e culturale;
- inventario e monitoraggio delle risorse naturali rinnovabili, con particolare riferimento alle risorse forestali, tramite tecniche innovative, inclusa la geomatica, il telerilevamento satellitare e lo sviluppo di tecniche di indagine basate sulla statistica inferenziale;
- approfondimento degli aspetti volti ad una migliore gestione dell'ambiente e del territorio, attraverso lo studio delle interazioni tra l'ambiente e il sistema sociale, quello istituzionale ed economico, mettendo in luce i fenomeni dinamici ed evolutivi che emergono.
Tematica 3
- studio dei meccanismi che presiedono alla fissazione e speciazione dei metalli nella biosfera; ricerche teoriche e sperimentali, di campo e di laboratorio, finalizzate all'analisi dei meccanismi di mineralizzazione delle acque sotterranee, all'uso di parametri chimici quali indicatori delle modalità di ricarica e di deflusso delle acque sotterranee e all'analisi di fenomeni di contaminazione chimica delle acque sotterranee;
- indagini nell'ambito della chimica delle sostanze naturali bioattive ampiamente presenti in piante di comune impiego. Particolare attenzione è dedicata all'isolamento e alla caratterizzazione strutturale di metaboliti secondari bioattivi da fonti vegetali ( piante edibili e piante officinali);
- studio di correlazione struttura-attività biologica per ottenere informazioni sulle preferenze conformazionali e sul comportamento di biomolecole naturali e di sintesi per determinare i fattori che governano o regolano il riconoscimento molecolare di tali sostanze fra di loro o, in taluni casi, la loro interazione con ioni metallici.
- sintesi di liposomi modificati superficialmente per migliorare l'efficienza della somministrazione di farmaci efficaci nelle terapie oftalmologiche;
- Studi di metabolomica impiegando l'analisi statistica multivariata (PCA e PLS-DA).
Tematica 4
Sono comprese le ricerche riguardanti un approccio di tipo biologico, biotecnologico, ecologico e microbiologico ai seguenti ambiti:
a) individuazione di parametri di bio-monitoraggio per la determinazione dello stato di salute dell'ecosistema; b) analisi delle comunità microbiche in differenti matrici ambientali, quali ad esempio suolo, roccia, acqua, mediante utilizzo di tecniche di biologia molecolare; c) studio di sostanze secrete da bacilli isolati dall'ambiente; d) biotecnologie fermentative finalizzate alla produzione di energie rinnovabili da biomasse (bio-idrogeno e bio-metano); e) microbiologia ambientale comprendente metodi e processi finalizzati alla gestione e valorizzazione di scarti e residui di sottoprodotti agro-alimentari, agro-industriali e civili, all'ottimizzazione e monitoraggio dei processi, caratterizzazione dei prodotti finali e loro impiego (compostaggio e compost); valutazione in termini di biosoppressività verso fitopatogeni; f) impatto di inquinanti sulla microflora del suolo, biodegradazione di composti xenobiotici, studi di biorisanamento di siti inquinati; g) trattamento biologico di acque reflue di reflui zootecnici, reflui agroindustriali e civili, con o senza recupero energetico (biogas e metano), fitodepurazione.
Particolarmente interessanti risultano essere le ricerche avanzate nell'ambito della prevenzione, recupero e conservazione dei Beni Culturali rappresentati da opere d'arte in materiali lapidei (pietra, marmo, affreschi, dipinti, ecc.) attraverso la messa a punto, l'uso e l'ottimizzazione di sistemi biotecnologici microbici ed enzimatici fortemente innovativi basati sull'impiego di colture batteriche vitali idoneamente selezionate direttamente su reperti nobili alterati, in situ.
Tematica 5
Sono comprese linee di ricerca di tipo biologico riguardanti i seguenti ambiti:
a) Costruzione e screening di librerie di tipo "display" su batteriofagi; b) Studio dei sistemi proteici coinvolti nel trasporto del ferro nei lieviti e nei vertebrati; c) Studi sul meccanismo dell'interazione di molecole organiche di origine naturale e/o sintetica con alcuni enzimi coinvolti in condizioni patologiche (stress ossidativo, iperuricemia, malattia di Alzheimer);
d) Analisi molecolare di geni coinvolti nell'insorgenza di malattie ereditarie;
e) Studio della morfologia e dell'espressione di molecole carboidratiche coinvolte in processi biologici e studio di fattori di crescita in organi umani e modelli animali durante lo sviluppo e l'invecchiamento; f) Analisi delle comunità microbiche in differenti matrici ambientali.
Tematica 6
In questa tematica gli ambiti principali di ricerca riguardano aree dell'Ingegneria del Software, dell'Analisi Numerica e del Calcolo Scientifico, dell'Ottimizzazione stocastica, dell'Astrofisica e della Fisica dei Plasmi storia della matematica.
- linee di ricerca rivolte all'Ingegneria del Software, inclusa la gestione delle configurazioni, l'ingegneria del software globale, la progettazione e lo sviluppo di software in ambito distribuito, la gestione della tracciabilità, la manutenzione del software, il riuso, la gestione dei workflow, la gestione di documenti, la gestione del razionale di progetto, i linguaggi visuali e l'ingegneria del software empirica;
- linee di ricerca inerenti a metodi efficienti per problemi evolutivi con memoria. Un ulteriore ambito di ricerca, per quanto riguarda l'area matematica e informatica, è lo studio e lo sviluppo di metodi di ottimizzazione stocastici basati sulle tecniche di simulazione Monte Carlo;
- linee di ricerca di area fisica, sono presenti ricerche di base, teoriche e numeriche, nel campo dell'Astrofisica e della Fisica dei Plasmi studiando, in particolare, problemi legati alla presenza di polveri (grani solidi di dimensioni micrometriche, elettricamente carichi) nei plasmi spaziali, astrofisici e di fusione;
- linee di ricerca inerenti la storia della matematica tra settecento e ottocento, con particolare riferimento agli aspetti fondazionali.
Tematica 7
- ricerca "di frontiera", in qualsiasi ambito, inter- e intradisciplinare, finalizzata all'analisi e alla formulazione di modelli e di metodi di simulazione innovativi, applicabili alle tematiche descritte ai punti seguenti, per la previsione degli effetti di fenomeni naturali e processi antropici, caratterizzazione di materiali, verifiche di strategie di intervento. Si tratta di un'attività che si pone l'obiettivo di: a) favorire il trasferimento tecnologico dei risultati ottenuti dalla ricerca del dipartimento, b) coinvolgere le aziende che operano nel territorio, c) riconoscere il ruolo rilevante delle tematiche nel contesto della ricerca europea e nell'ambito dei criteri bibliometrici internazionali in corso di adozione da parte dell'ANVUR;;
- prevenzione dei rischi naturali (sismici, geologici, idraulici, meteorologici, climatici, di incendio) tramite le complementari strategie di mitigazione e adattamento, volte a perseguire l'obiettivo "costruzioni sicure in un territorio sicuro";
- efficienza energetica, equilibrio uomo/risorse e qualità dell'ambiente costruito alla scala edilizia, urbana e territoriale;
- applicazione dell'innovazione e dell'ibridazione tecnologica;
- materiali intelligenti (ad es. a memoria di forma), nanotecnologie, ecc.;
- all'ambiente costruito;
- utilizzo delle ICT (Information&Communication Technologies) per città e territori "smart", intesi come ambienti in grado di mettere a profitto le potenzialità delle nuove tecnologie e di ricostituire un rapporto simbiotico tra uomo e natura finalizzato a processi di sviluppo sostenibile.
Tematica 8
- Sviluppo delle attività turistiche, modelli di policy e di governance del sistema turistico incoming. Destination management e studio dello sviluppo turistico sostenibile.
- Indagine geografica applicata al turismo: capacità di carico dell'ambiente in funzione dello sviluppo eco-compatibile. Relazione tra la scienza dell'informazione geografica e l'innovazione tecnologica introdotta dai sistemi informativi geografici (GIS), dalle rilevazioni da satellite, dal global positioning system.
- Studi e ricerche di storia economica e sociale dal medioevo all'età contemporanea con particolare riferimento al patrimonio culturale e al paesaggio urbano e rurale.
- Relazione tra territorio e patrimoni culturali materiali e immateriali, archeologia industriale, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Conservazione, tutela, gestione, valorizzazione e rigenerazione del “patrimonio”, inteso nelle sue più ampie accezioni di ambientale, storico-culturale, paesaggistico, urbano ed edilizio.
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Dal rapporto finale della Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010 (VQR 2004-2010)
- Valutazione delle singole strutture 30 Giugno 2013.
L'Università degli Studi del Molise è presente in quattordici Aree scientifiche, collocandosi tra le medie in due Aree, Scienze agrarie e veterinarie e Scienze giuridiche, e nelle piccole in tutte le altre Aree, Scienze matematiche e informatiche, Scienze chimiche, Scienze della Terra, Scienze biologiche, Scienze mediche, Ingegneria civile, Architettura, Ingegneria industriale e dell'informazione, Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali.
Dal Rapporto finale vengono estrapolati i dati relativi agli indicatori R ed X:
R = rapporto tra il voto medio attribuito ai prodotti attesi della struttura i-esima nell'Area j-esima e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'Area j-esima. Esso consente una misura diretta della qualità relativa della ricerca in una certa Area espressa da una determinata struttura: valori inferiori a uno indicano una produzione scientifica di qualità inferiore alla media di Area, eventualmente suddivisa in sottoinsiemi omogenei per tipologia di Struttura o per dimensione della stessa, valori superiori a uno indicano una qualità superiore alla media;
X = dato dal rapporto tra la frazione di prodotti eccellenti della struttura nell'area e la frazione di prodotti eccellenti dell'area. Valori maggiori di uno di indicano che la struttura ha una percentuale maggiore di prodotti eccellenti della media di Area.
L'indicatore R:
a) è superiore a uno nelle Scienze matematiche e informatiche (A-01), Scienze mediche (A-06), Scienze agrarie e veterinarie (A-07), Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (A-10), Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche (A-11), mostrando che in queste aree la valutazione media è superiore alla media nazionale di Area.
b) è inferiore a uno e quindi denota una posizione di debolezza per le Aree Scienze Chimiche (A-03), Ingegneria industriale e dell'informazione (A-09), Scienze economiche e statistiche (A-13), Scienze politiche e sociali (A-14)
L'indicatore X:
a) è superiore a uno in cinque Aree, ossia nelle Scienze della Terra (A-04), Scienze biologiche (A-05), Scienze mediche (A-06), Scienze agrarie e veterinarie (A-07), Ingegneria civile ed Architettura (A-08), mostrando che in queste Aree la frazione di prodotti eccellenti è superiore alla media di Area;
b) è inferiore a uno nelle altre Aree: Scienze Matematiche e informatiche (A-01); Scienze Chimiche (A-03); Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (A-10); Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (A-11); Scienze economiche e statistiche (A-13); Scienze politiche e sociali (A-14), evidenziando una posizione di debolezza relativa dell'ateneo rispetto alle medie di Area.
Il Dipartimento di Bioscienze e Territorio, per la sua caratteristica peculiare che rispecchia i principi costitutivi fondati sulla valorizzazione della interdisciplinarietà fra diversi SSD, ha partecipato alla VQR comparendo in più aree CUN come risulta dalla Tabella 41.13 (file pdf allegato) del Rapporto in cui viene riportato: l'elenco per ogni Area dei dipartimenti dell'Università degli Studi del Molise (post legge 240) con i valori degli indicatori di qualità media della ricerca. I parametri v ed n rappresentano rispettivamente la valutazione complessiva e il numero di prodotti attesi. Gli Indicatori I ed R rappresentano il voto medio dei prodotti attesi del dipartimento nell'Area e il rapporto tra voto medio del dipartimento nell'area e voto medio di area.
In particolare è presente nelle Aree A-1 (segmento P; valore di R maggiore di 1) A-3 (segmento P; valore di R minore di 1), A-5 (segmento M; valore di R maggiore di 1), A-7 (segmento P; valore di R maggiore di 1), A-8 (segmento P; valore di R maggiore di 1). Complessivamente si evidenzia un risultato in media con la valutazione nazionale tranne che nell'area A-3 che si discosta abbastanza con un valore di 0,83 al disotto della media nazionale.
Il risultato nell'area A-3 potrebbe essere inficiato da un errore in quanto non è stato al momento possibile verificare la motivazione che ha portato ad un valore 1 nella colonna delle penalizzazioni (vedi colonna “Prodotti P” tabella 41.1) e la possibilità di attribuire tale penalizzazione al Dipartimento di Bioscienze e Territorio.
La tabella 41.14 (file pdf allegato), riporta un confronto tra i vari Dipartimenti e dimostra che il Dipartimento di Bioscienze e Territorio, con un valore dell'indicatore IRFD pari a 20,6 (l'indicatore tiene conto sia della qualità della ricerca del dipartimento nelle varie Aree che della consistenza numerica dei soggetti valutati afferenti al dipartimento nelle Aree stesse) rispetto agli altri Dipartimenti all'interno dell'Università degli Studi del Molise si colloca, con il Dipartimento di Medicina e Scienze della salute, nella parte più alta.
Il Dipartimento di Bioscienze e Territorio è un Dipartimento “giovane” nato dall'integrazione in un'unica struttura dipartimentale di tre esperienze maturate separatamente negli ultimi anni all'interno dell'Università del Molise, sia come offerta didattica e conseguenti profili dei laureati, sia sotto l'aspetto della ricerca scientifica e della sperimentazione di attività inter o pluridisciplinari. Come è stato già evidenziato, mira ad incrementare le attività di ricerca potenziando i gruppi di lavoro relativi alle discipline afferenti, sostenere i gruppi e i laboratori che svolgono ricerche avanzate e di base partecipando a progetti nazionali e internazionali ma, in particolare, si propone di favorire, valorizzare e sfruttare le possibili intersezioni e integrazioni dei diversi settori. E' questo un aspetto sul quale si sta puntando nella consapevolezza che la valutazione del processo non potrà avvenire in tempi brevissimi e nello stesso tempo si potrebbe correre il rischio di essere penalizzati da un sistema di valutazione troppo rigido.
Le Tematiche di ricerca, che verranno presentate nel dettaglio nella sezione in cui vengono riportati i vari Gruppi di Ricerca, possono essere così schematizzate:
Tematica 1
- biologia vegetale applicata, focalizzata alle modalità di interazione pianta-ambiente, alla caratterizzazione morfologia, biochimica e molecolare della risposta delle piante a particolari condizioni di stress ambientale (componente abiotica), alle tecniche per lo studio e per la conservazione della biodiversità vegetale. Particolare attenzione è dedicata allo studio dei meccanismi di riconoscimento pianta-fungo fitopatogeno;
- ecologia forestale e approccio fitosociologico allo studio della vegetazione, in siti di particolare interesse ambientale presenti sul territorio molisano e nelle aree soggette a fenomeni di disturbo (erosione e fenomeni di frana, incendi);
- approccio ecologico agli studi faunistici, con particolare attenzione alla tutela e gestione della fauna a rischio e al controllo delle specie aliene;
- ricerche in ambito dell'ecologia del paesaggio ed alla sua applicazione per conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile degli ecosistemi. Analisi delle trasformazioni del paesaggio ed indagini sule ricadute delle dinamiche del paesaggio sulla biodiversità;
- ricerche in campo geologico e geomorfologico sia di base che applicate al territorio attraverso l'utilizzo di metodologiche di rilevamento dati (dal rilevamento geologico e geomorfologico al remote sensing), di caratterizzazione geologica e tematica (uso di sistemi GIS, cartografia digitale, modelli digitali, etc.), e di misura e valutazione (diretta ed indiretta, qualitativa e quantitativa) dei processi/eventi. Tra le applicazioni principali, lo studio e la valutazione dei rischi geologici, con particolare attenzione all'analisi delle dinamiche geomorfologiche e dei collegati fattori di controllo, e quelle volte alla salvaguardia, gestione e valorizzazione delle risorse geologiche e naturali.
Tematica 2
- applicazione/sviluppo di metodologie geofisiche in ambito geologico-applicativo, sismologico e culturale;
- inventario e monitoraggio delle risorse naturali rinnovabili, con particolare riferimento alle risorse forestali, tramite tecniche innovative, inclusa la geomatica, il telerilevamento satellitare e lo sviluppo di tecniche di indagine basate sulla statistica inferenziale;
- approfondimento degli aspetti volti ad una migliore gestione dell'ambiente e del territorio, attraverso lo studio delle interazioni tra l'ambiente e il sistema sociale, quello istituzionale ed economico, mettendo in luce i fenomeni dinamici ed evolutivi che emergono.
Tematica 3
- studio dei meccanismi che presiedono alla fissazione e speciazione dei metalli nella biosfera; ricerche teoriche e sperimentali, di campo e di laboratorio, finalizzate all'analisi dei meccanismi di mineralizzazione delle acque sotterranee, all'uso di parametri chimici quali indicatori delle modalità di ricarica e di deflusso delle acque sotterranee e all'analisi di fenomeni di contaminazione chimica delle acque sotterranee;
- indagini nell'ambito della chimica delle sostanze naturali bioattive ampiamente presenti in piante di comune impiego. Particolare attenzione è dedicata all'isolamento e alla caratterizzazione strutturale di metaboliti secondari bioattivi da fonti vegetali ( piante edibili e piante officinali);
- studio di correlazione struttura-attività biologica per ottenere informazioni sulle preferenze conformazionali e sul comportamento di biomolecole naturali e di sintesi per determinare i fattori che governano o regolano il riconoscimento molecolare di tali sostanze fra di loro o, in taluni casi, la loro interazione con ioni metallici.
- sintesi di liposomi modificati superficialmente per migliorare l'efficienza della somministrazione di farmaci efficaci nelle terapie oftalmologiche;
- Studi di metabolomica impiegando l'analisi statistica multivariata (PCA e PLS-DA).
Tematica 4
Sono comprese le ricerche riguardanti un approccio di tipo biologico, biotecnologico, ecologico e microbiologico ai seguenti ambiti:
a) individuazione di parametri di bio-monitoraggio per la determinazione dello stato di salute dell'ecosistema; b) analisi delle comunità microbiche in differenti matrici ambientali, quali ad esempio suolo, roccia, acqua, mediante utilizzo di tecniche di biologia molecolare; c) studio di sostanze secrete da bacilli isolati dall'ambiente; d) biotecnologie fermentative finalizzate alla produzione di energie rinnovabili da biomasse (bio-idrogeno e bio-metano); e) microbiologia ambientale comprendente metodi e processi finalizzati alla gestione e valorizzazione di scarti e residui di sottoprodotti agro-alimentari, agro-industriali e civili, all'ottimizzazione e monitoraggio dei processi, caratterizzazione dei prodotti finali e loro impiego (compostaggio e compost); valutazione in termini di biosoppressività verso fitopatogeni; f) impatto di inquinanti sulla microflora del suolo, biodegradazione di composti xenobiotici, studi di biorisanamento di siti inquinati; g) trattamento biologico di acque reflue di reflui zootecnici, reflui agroindustriali e civili, con o senza recupero energetico (biogas e metano), fitodepurazione.
Particolarmente interessanti risultano essere le ricerche avanzate nell'ambito della prevenzione, recupero e conservazione dei Beni Culturali rappresentati da opere d'arte in materiali lapidei (pietra, marmo, affreschi, dipinti, ecc.) attraverso la messa a punto, l'uso e l'ottimizzazione di sistemi biotecnologici microbici ed enzimatici fortemente innovativi basati sull'impiego di colture batteriche vitali idoneamente selezionate direttamente su reperti nobili alterati, in situ.
Tematica 5
Sono comprese linee di ricerca di tipo biologico riguardanti i seguenti ambiti:
a) Costruzione e screening di librerie di tipo "display" su batteriofagi; b) Studio dei sistemi proteici coinvolti nel trasporto del ferro nei lieviti e nei vertebrati; c) Studi sul meccanismo dell'interazione di molecole organiche di origine naturale e/o sintetica con alcuni enzimi coinvolti in condizioni patologiche (stress ossidativo, iperuricemia, malattia di Alzheimer);
d) Analisi molecolare di geni coinvolti nell'insorgenza di malattie ereditarie;
e) Studio della morfologia e dell'espressione di molecole carboidratiche coinvolte in processi biologici e studio di fattori di crescita in organi umani e modelli animali durante lo sviluppo e l'invecchiamento; f) Analisi delle comunità microbiche in differenti matrici ambientali.
Tematica 6
In questa tematica gli ambiti principali di ricerca riguardano aree dell'Ingegneria del Software, dell'Analisi Numerica e del Calcolo Scientifico, dell'Ottimizzazione stocastica, dell'Astrofisica e della Fisica dei Plasmi storia della matematica.
- linee di ricerca rivolte all'Ingegneria del Software, inclusa la gestione delle configurazioni, l'ingegneria del software globale, la progettazione e lo sviluppo di software in ambito distribuito, la gestione della tracciabilità, la manutenzione del software, il riuso, la gestione dei workflow, la gestione di documenti, la gestione del razionale di progetto, i linguaggi visuali e l'ingegneria del software empirica;
- linee di ricerca inerenti a metodi efficienti per problemi evolutivi con memoria. Un ulteriore ambito di ricerca, per quanto riguarda l'area matematica e informatica, è lo studio e lo sviluppo di metodi di ottimizzazione stocastici basati sulle tecniche di simulazione Monte Carlo;
- linee di ricerca di area fisica, sono presenti ricerche di base, teoriche e numeriche, nel campo dell'Astrofisica e della Fisica dei Plasmi studiando, in particolare, problemi legati alla presenza di polveri (grani solidi di dimensioni micrometriche, elettricamente carichi) nei plasmi spaziali, astrofisici e di fusione;
- linee di ricerca inerenti la storia della matematica tra settecento e ottocento, con particolare riferimento agli aspetti fondazionali.
Tematica 7
- ricerca "di frontiera", in qualsiasi ambito, inter- e intradisciplinare, finalizzata all'analisi e alla formulazione di modelli e di metodi di simulazione innovativi, applicabili alle tematiche descritte ai punti seguenti, per la previsione degli effetti di fenomeni naturali e processi antropici, caratterizzazione di materiali, verifiche di strategie di intervento. Si tratta di un'attività che si pone l'obiettivo di: a) favorire il trasferimento tecnologico dei risultati ottenuti dalla ricerca del dipartimento, b) coinvolgere le aziende che operano nel territorio, c) riconoscere il ruolo rilevante delle tematiche nel contesto della ricerca europea e nell'ambito dei criteri bibliometrici internazionali in corso di adozione da parte dell'ANVUR;;
- prevenzione dei rischi naturali (sismici, geologici, idraulici, meteorologici, climatici, di incendio) tramite le complementari strategie di mitigazione e adattamento, volte a perseguire l'obiettivo "costruzioni sicure in un territorio sicuro";
- efficienza energetica, equilibrio uomo/risorse e qualità dell'ambiente costruito alla scala edilizia, urbana e territoriale;
- applicazione dell'innovazione e dell'ibridazione tecnologica;
- materiali intelligenti (ad es. a memoria di forma), nanotecnologie, ecc.;
- all'ambiente costruito;
- utilizzo delle ICT (Information&Communication Technologies) per città e territori "smart", intesi come ambienti in grado di mettere a profitto le potenzialità delle nuove tecnologie e di ricostituire un rapporto simbiotico tra uomo e natura finalizzato a processi di sviluppo sostenibile.
Tematica 8
- Sviluppo delle attività turistiche, modelli di policy e di governance del sistema turistico incoming. Destination management e studio dello sviluppo turistico sostenibile.
- Indagine geografica applicata al turismo: capacità di carico dell'ambiente in funzione dello sviluppo eco-compatibile. Relazione tra la scienza dell'informazione geografica e l'innovazione tecnologica introdotta dai sistemi informativi geografici (GIS), dalle rilevazioni da satellite, dal global positioning system.
- Studi e ricerche di storia economica e sociale dal medioevo all'età contemporanea con particolare riferimento al patrimonio culturale e al paesaggio urbano e rurale.
- Relazione tra territorio e patrimoni culturali materiali e immateriali, archeologia industriale, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Conservazione, tutela, gestione, valorizzazione e rigenerazione del “patrimonio”, inteso nelle sue più ampie accezioni di ambientale, storico-culturale, paesaggistico, urbano ed edilizio.
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Sezione B - Sistema di gestione
Estratto dal regolamento del Dipartimento emanato con D.R. n. 1181 del 19 dicembre 2012
La struttura organizzativa del Dipartimento prevede il seguente schema:
a) il Direttore; b) il Consiglio di Dipartimento; c) il Comitato di Coordinamento del Dipartimento; d) Le Divisioni di Ricerca, articolate in differenti Unità di Ricerca.
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Il Direttore è nominato con Decreto del Rettore. Dura in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta. L'intervallo di tempo che deve trascorrere per poter assumere un ulteriore mandato, dopo averne espletati due consecutivi, deve essere pari almeno ad un mandato pieno.
Il Direttore viene coadiuvato da due Vice-direttori per le sedi di Pesche e Termoli su cui si articola il Dipartimento, individuati fra i professori del Dipartimento. Tra i due Vice-direttori viene designato un Vicario che rappresenta il Direttore in Senato Accademico nei soli casi di impedimento o di assenza. Le cariche di Vice Direttore, di Presidente di Consiglio di Corso di Studio, di Coordinatore di Divisione di Ricerca e di Coordinatore del Dottorato di ricerca sono incompatibili tra di loro.
Il Direttore è coadiuvato, per le procedure di carattere contabile e finanziario, da un Responsabile amministrativo e, per le procedure connesse alle attività didattiche, da un Responsabile delle funzioni didattiche di tipo gestionale.
CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'Organo di indirizzo, programmazione e gestione delle attività del Dipartimento. Il Consiglio di Dipartimento è convocato dal Direttore nei casi previsti dalla normativa, quando ne ravvisi l'opportunità e quando ne faccia motivata richiesta almeno un terzo dei membri aventi diritto al voto sulle materie di cui è richiesta la discussione.
Il Consiglio di Dipartimento è composto dai docenti, dai ricercatori, dai ricercatori a tempo determinato afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura.
Tra i compiti del Consiglio di Dipartimento si segnalano:
a) approva il programma triennale delle attività didattiche e scientifiche; b) propone autonomamente, o congiuntamente ad altri Dipartimenti, l'istituzione dei Corsi di Studio; c)approva annualmente il Manifesto degli studi, acquisito il parere dei Consigli dei Corsi di studi e attribuisce i compiti didattici ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, tenendo presente il criterio di equa ripartizione dei carichi didattici, assicurando il coordinamento delle attività didattiche, nel rispetto della libertà di insegnamento; d)organizza corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale, di istruzione permanente o ricorrente, nonché attività culturali e formative; e)propone agli Organi di governo dell'Ateneo le richieste di personale e di risorse finanziarie in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche;f) approva contratti e convenzioni con enti pubblici; g) propone, organizza e gestisce i corsi di dottorato di ricerca;h) propone l'attivazione e il conferimento di assegni di ricerca; i) esprime parere sulle richieste di autorizzazione allo svolgimento di esclusive attività di ricerca scientifica ai sensi della normativa vigente.
COMITATO DI COORDINAMENTO DEL DIPARTIMENTO
Il Comitato di Coordinamento del Dipartimento è costituito dal Direttore, dai due vice Direttori del Dipartimento, dai Presidenti di Consiglio di Corso di Studio con sede amministrativa presso il Dipartimento, dai Coordinatori dei Dottorati di ricerca e dai Coordinatori delle Divisioni di Ricerca del Dipartimento. Il Direttore può invitare a partecipare alle singole sedute del Comitato, riguardo a specifiche tematiche trattate, i delegati di Dipartimento ed i Presidenti dei Corsi di Studio interdipartimentali.
Il Comitato ha le seguenti funzioni:
a) coadiuva il Direttore nello svolgimento delle funzioni di quest'ultimo; b) autorizza le spese ordinarie di gestione del Dipartimento; c) delibera in via definitiva sulle materie appositamente delegategli dal Consiglio; d) individua i componenti della commissione spazi, della commissione di valutazione dei contratti di insegnamento e delle altre commissioni o gruppi di lavoro che il direttore ritenga opportuno proporre; e) su proposta dei docenti titolari degli insegnamenti, delibera sulla composizione delle Commissioni di esame che vengono riviste, nella loro composizione, entro il mese di dicembre di ogni anno.
DIVISIONI DEL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento si articola al suo interno in Divisioni, caratterizzate da aspetti culturali e scientifici sinergici. Da Regolamento si prevede un numero massimo di cinque Divisioni per la cui istituzione è richiesta l'afferenza di un numero minimo di almeno nove docenti.
La Divisione istruisce le pratiche ed esprime pareri di supporto alle decisioni del Direttore, del Comitato e del Consiglio e sui temi inerenti il programma triennale delle attività scientifiche e il supporto alla didattica. Le Divisioni non hanno autonomia amministrativa nè propria dotazione di personale tecnico amministrativo e dovranno essere funzionali ai rispettivi ambiti di ricerca. Le Divisioni rappresentano il momento fondamentale del coordinamento delle Unità di Ricerca o Gruppi di ricerca del Dipartimento in cui sono articolate. Le Unità di Ricerca di Dipartimento (Laboratori, Centri di ricerca o di studio e di servizio) sono le unità fondamentali della ricerca, coordinano l'attività del personale tecnico, l'uso delle attrezzature e degli spazi loro assegnati. Ogni Unità di Ricerca è inserita in un'unica Divisione e ogni docente, ricercatore, ricercatore a tempo determinato può afferire ad una sola Unità di Ricerca e pertanto ad una sola Divisione. Ogni docente, ricercatore, ricercatore a tempo determinato può aderire invece, per lo svolgimento delle proprie attività di ricerca, anche a più Unità di Ricerca.
Tutti i docenti afferenti alla Divisione designano il Coordinatore della Divisione che resta in carica per un numero massimo di tre anni.
Il Coordinatore della divisione non può essere confermato nella carica per il periodo successivo. Il Coordinatore della Divisione ha compiti organizzativi delle attività scientifiche e di supporto a quelle didattiche svolte nell'ambito delle Unità di Ricerca afferenti alla Divisione.
Sono presenti nel Dipartimento le seguenti Divisioni
1) BIOLOGIA - Coordinatore prof. ssa Maria Iorizzi
La Divisione di Biologia è finalizzata a favorire lo sviluppo, la conduzione e il coordinamento di attività di ricerca e di didattica nelle aree tematiche proprie della Biologia generale, Biologia vegetale e della Chimica. Gli ambiti di ricerca del personale docente che afferisce alla Divisione sono coerenti con i due curricula, (“Biodiversità” e “Biosanitario”), attivati nel Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche (L-13) e nel Corso di laurea Magistrale in Biologia (LM-6).
2) NATURA, AMBIENTE E FORESTE -Coordinatore prof. Giancarlo Ranalli
La Divisione Natura Ambiente Foreste del Dip.to di Bioscienze e Territorio è stata costituita per coordinare le attività di ricerca e di didattica ed ha fra l'altro l'obiettivo di incentivare le interazioni e le sinergie tra le singole competenze degli afferenti. La Divisione di Natura Ambiente Foreste ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo, la conduzione e il coordinamento di attività di ricerca di base, applicata e di didattica, nelle aree tematiche proprie delle Scienze della Natura, delle Scienze dell'Ambiente e delle Scienze Forestali. Gli ambiti di ricerca del personale docente che afferisce alla Divisione sono coerenti con:
- i due curricula (Biodiversità e Biosanitario) attivati nel Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche (L-13) e nel Corso di laurea Magistrale in Biologia (LM-6);
- il Corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali (LM-73), interfacoltà con il Dip.to Agricoltura Ambiente Alimenti.
La Divisione Natura Ambiente Foreste si distingue per la presenza al suo interno di figure altamente qualificate in ambito scientifico internazionale e non, con esperienze pluriennali nella formulazione e gestione di progetti di ricerca europei, nazionali e locali. La Divisione pertanto è un insieme aggregato non casuale, a tratti omogeneo, con un pregresso didattico-scientifico significativo condiviso, un percorso comune evolutivo curriculare che ha radici negli iniziali corsi di laurea in Scienze Ambientali, Scienze Geologiche e Scienze Naturali.
3) FISICA, INFORMATICA E MATEMATICA -Coordinatore prof. Fabio Divino
La Divisione di Fisica, Informatica e Matematica (FIM) è stata costituita per coordinare l'attività di ricerca nell'area quantitativa del Dipartimento di Bioscienze e Territorio, cercando di favorire l'interazione fra i diversi settori disciplinari. La presenza di un corso di studi in informatica, attivo presso lo stesso Dipartimento, pone come primo obiettivo dell'attività di ricerca della Divisione FIM quello di sviluppare temi e progetti orientati verso le scienze dell'informazione, in tutte le sue componenti: scienza del calcolo, tecnologia dell'informazione, ingegneria del software, logica della conoscenza, etica e sicurezza informatica, storia della matematica. D'altra parte, la presenza di competenze scientifiche e professionali di rilievo in diversi ambiti disciplinari ha permesso alla Divisione di promuovere anche attività di ricerca nelle singole aree con lo scopo di favorire l'apertura del Dipartimento verso istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali di importante rilievo, attraverso collaborazioni individuali, partecipazione in programmi e coordinamento di progetti. Nel corso degli anni le altre aree di maggiore interesse sono state quelle della storia della matematica e quella della fisica del plasma. Per quanto riguarda i contesti applicativi, la Divisione collabora in modo importante con tutte le altre componenti del Dipartimento offrendo competenze metodologiche e tecnologiche. I settori più importanti di applicazione sono quelli della biologia e delle scienze ambientali.
PAESAGGIO, ECONOMIA E PIANIFICAZIONE - Coordinatore prof. Giovanni Cannata
La Divisione PEP ha come obiettivo il coordinamento della ricerca scientifica rispetto ad un significativo set di approcci scientifici differenti ma correlati:
1) Modelli di policy, di governance e di intervento su criticità specifiche finalizzati ad una migliore gestione dell'ambiente e del territorio, attraverso lo studio delle interazioni tra il sistema sociale, quello istituzionale, quello economico, con quello ambientale, in modo da mettere in luce i fenomeni dinamici ed evolutivi che si rilevano tra i sistemi stessi.
2) Analisi geo-storica, antropologica ed economica del territorio, con particolare attenzione alle strutture sociali e al paesaggio, con finalità economico-gestionali e di ricostruzione della dialettica tra componenti territoriali (città-campagna, montagna-pianura, mare-entroterra, ecc.)
3) Conservazione, tutela, gestione, valorizzazione e rigenerazione del “patrimonio”, inteso nelle sue più ampie accezioni di ambientale, storico-culturale, paesaggistico, urbano ed edilizio.
4) Efficienza energetica, equilibrio uomo/risorse e qualità dell'ambiente costruito alla scala edilizia, urbana e territoriale.
5) Applicazione dell'innovazione e dell'ibridazione tecnologica - materiali intelligenti (ad es. a memoria di forma), nanotecnologie, ecc. - all'ambiente costruito.
6) Utilizzo delle ICT (Information&Communication Technologies) per città e territori "smart", intesi come ambienti in grado di mettere a profitto le potenzialità delle nuove tecnologie di ricostituire un rapporto simbiotico tra uomo e natura finalizzato a processi di sviluppo sostenibile.
La struttura organizzativa del Dipartimento prevede il seguente schema:
a) il Direttore; b) il Consiglio di Dipartimento; c) il Comitato di Coordinamento del Dipartimento; d) Le Divisioni di Ricerca, articolate in differenti Unità di Ricerca.
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Il Direttore è nominato con Decreto del Rettore. Dura in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta. L'intervallo di tempo che deve trascorrere per poter assumere un ulteriore mandato, dopo averne espletati due consecutivi, deve essere pari almeno ad un mandato pieno.
Il Direttore viene coadiuvato da due Vice-direttori per le sedi di Pesche e Termoli su cui si articola il Dipartimento, individuati fra i professori del Dipartimento. Tra i due Vice-direttori viene designato un Vicario che rappresenta il Direttore in Senato Accademico nei soli casi di impedimento o di assenza. Le cariche di Vice Direttore, di Presidente di Consiglio di Corso di Studio, di Coordinatore di Divisione di Ricerca e di Coordinatore del Dottorato di ricerca sono incompatibili tra di loro.
Il Direttore è coadiuvato, per le procedure di carattere contabile e finanziario, da un Responsabile amministrativo e, per le procedure connesse alle attività didattiche, da un Responsabile delle funzioni didattiche di tipo gestionale.
CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'Organo di indirizzo, programmazione e gestione delle attività del Dipartimento. Il Consiglio di Dipartimento è convocato dal Direttore nei casi previsti dalla normativa, quando ne ravvisi l'opportunità e quando ne faccia motivata richiesta almeno un terzo dei membri aventi diritto al voto sulle materie di cui è richiesta la discussione.
Il Consiglio di Dipartimento è composto dai docenti, dai ricercatori, dai ricercatori a tempo determinato afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura.
Tra i compiti del Consiglio di Dipartimento si segnalano:
a) approva il programma triennale delle attività didattiche e scientifiche; b) propone autonomamente, o congiuntamente ad altri Dipartimenti, l'istituzione dei Corsi di Studio; c)approva annualmente il Manifesto degli studi, acquisito il parere dei Consigli dei Corsi di studi e attribuisce i compiti didattici ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, tenendo presente il criterio di equa ripartizione dei carichi didattici, assicurando il coordinamento delle attività didattiche, nel rispetto della libertà di insegnamento; d)organizza corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale, di istruzione permanente o ricorrente, nonché attività culturali e formative; e)propone agli Organi di governo dell'Ateneo le richieste di personale e di risorse finanziarie in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche;f) approva contratti e convenzioni con enti pubblici; g) propone, organizza e gestisce i corsi di dottorato di ricerca;h) propone l'attivazione e il conferimento di assegni di ricerca; i) esprime parere sulle richieste di autorizzazione allo svolgimento di esclusive attività di ricerca scientifica ai sensi della normativa vigente.
COMITATO DI COORDINAMENTO DEL DIPARTIMENTO
Il Comitato di Coordinamento del Dipartimento è costituito dal Direttore, dai due vice Direttori del Dipartimento, dai Presidenti di Consiglio di Corso di Studio con sede amministrativa presso il Dipartimento, dai Coordinatori dei Dottorati di ricerca e dai Coordinatori delle Divisioni di Ricerca del Dipartimento. Il Direttore può invitare a partecipare alle singole sedute del Comitato, riguardo a specifiche tematiche trattate, i delegati di Dipartimento ed i Presidenti dei Corsi di Studio interdipartimentali.
Il Comitato ha le seguenti funzioni:
a) coadiuva il Direttore nello svolgimento delle funzioni di quest'ultimo; b) autorizza le spese ordinarie di gestione del Dipartimento; c) delibera in via definitiva sulle materie appositamente delegategli dal Consiglio; d) individua i componenti della commissione spazi, della commissione di valutazione dei contratti di insegnamento e delle altre commissioni o gruppi di lavoro che il direttore ritenga opportuno proporre; e) su proposta dei docenti titolari degli insegnamenti, delibera sulla composizione delle Commissioni di esame che vengono riviste, nella loro composizione, entro il mese di dicembre di ogni anno.
DIVISIONI DEL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento si articola al suo interno in Divisioni, caratterizzate da aspetti culturali e scientifici sinergici. Da Regolamento si prevede un numero massimo di cinque Divisioni per la cui istituzione è richiesta l'afferenza di un numero minimo di almeno nove docenti.
La Divisione istruisce le pratiche ed esprime pareri di supporto alle decisioni del Direttore, del Comitato e del Consiglio e sui temi inerenti il programma triennale delle attività scientifiche e il supporto alla didattica. Le Divisioni non hanno autonomia amministrativa nè propria dotazione di personale tecnico amministrativo e dovranno essere funzionali ai rispettivi ambiti di ricerca. Le Divisioni rappresentano il momento fondamentale del coordinamento delle Unità di Ricerca o Gruppi di ricerca del Dipartimento in cui sono articolate. Le Unità di Ricerca di Dipartimento (Laboratori, Centri di ricerca o di studio e di servizio) sono le unità fondamentali della ricerca, coordinano l'attività del personale tecnico, l'uso delle attrezzature e degli spazi loro assegnati. Ogni Unità di Ricerca è inserita in un'unica Divisione e ogni docente, ricercatore, ricercatore a tempo determinato può afferire ad una sola Unità di Ricerca e pertanto ad una sola Divisione. Ogni docente, ricercatore, ricercatore a tempo determinato può aderire invece, per lo svolgimento delle proprie attività di ricerca, anche a più Unità di Ricerca.
Tutti i docenti afferenti alla Divisione designano il Coordinatore della Divisione che resta in carica per un numero massimo di tre anni.
Il Coordinatore della divisione non può essere confermato nella carica per il periodo successivo. Il Coordinatore della Divisione ha compiti organizzativi delle attività scientifiche e di supporto a quelle didattiche svolte nell'ambito delle Unità di Ricerca afferenti alla Divisione.
Sono presenti nel Dipartimento le seguenti Divisioni
1) BIOLOGIA - Coordinatore prof. ssa Maria Iorizzi
La Divisione di Biologia è finalizzata a favorire lo sviluppo, la conduzione e il coordinamento di attività di ricerca e di didattica nelle aree tematiche proprie della Biologia generale, Biologia vegetale e della Chimica. Gli ambiti di ricerca del personale docente che afferisce alla Divisione sono coerenti con i due curricula, (“Biodiversità” e “Biosanitario”), attivati nel Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche (L-13) e nel Corso di laurea Magistrale in Biologia (LM-6).
2) NATURA, AMBIENTE E FORESTE -Coordinatore prof. Giancarlo Ranalli
La Divisione Natura Ambiente Foreste del Dip.to di Bioscienze e Territorio è stata costituita per coordinare le attività di ricerca e di didattica ed ha fra l'altro l'obiettivo di incentivare le interazioni e le sinergie tra le singole competenze degli afferenti. La Divisione di Natura Ambiente Foreste ha l'obiettivo di favorire lo sviluppo, la conduzione e il coordinamento di attività di ricerca di base, applicata e di didattica, nelle aree tematiche proprie delle Scienze della Natura, delle Scienze dell'Ambiente e delle Scienze Forestali. Gli ambiti di ricerca del personale docente che afferisce alla Divisione sono coerenti con:
- i due curricula (Biodiversità e Biosanitario) attivati nel Corso di laurea triennale in Scienze Biologiche (L-13) e nel Corso di laurea Magistrale in Biologia (LM-6);
- il Corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali (LM-73), interfacoltà con il Dip.to Agricoltura Ambiente Alimenti.
La Divisione Natura Ambiente Foreste si distingue per la presenza al suo interno di figure altamente qualificate in ambito scientifico internazionale e non, con esperienze pluriennali nella formulazione e gestione di progetti di ricerca europei, nazionali e locali. La Divisione pertanto è un insieme aggregato non casuale, a tratti omogeneo, con un pregresso didattico-scientifico significativo condiviso, un percorso comune evolutivo curriculare che ha radici negli iniziali corsi di laurea in Scienze Ambientali, Scienze Geologiche e Scienze Naturali.
3) FISICA, INFORMATICA E MATEMATICA -Coordinatore prof. Fabio Divino
La Divisione di Fisica, Informatica e Matematica (FIM) è stata costituita per coordinare l'attività di ricerca nell'area quantitativa del Dipartimento di Bioscienze e Territorio, cercando di favorire l'interazione fra i diversi settori disciplinari. La presenza di un corso di studi in informatica, attivo presso lo stesso Dipartimento, pone come primo obiettivo dell'attività di ricerca della Divisione FIM quello di sviluppare temi e progetti orientati verso le scienze dell'informazione, in tutte le sue componenti: scienza del calcolo, tecnologia dell'informazione, ingegneria del software, logica della conoscenza, etica e sicurezza informatica, storia della matematica. D'altra parte, la presenza di competenze scientifiche e professionali di rilievo in diversi ambiti disciplinari ha permesso alla Divisione di promuovere anche attività di ricerca nelle singole aree con lo scopo di favorire l'apertura del Dipartimento verso istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali di importante rilievo, attraverso collaborazioni individuali, partecipazione in programmi e coordinamento di progetti. Nel corso degli anni le altre aree di maggiore interesse sono state quelle della storia della matematica e quella della fisica del plasma. Per quanto riguarda i contesti applicativi, la Divisione collabora in modo importante con tutte le altre componenti del Dipartimento offrendo competenze metodologiche e tecnologiche. I settori più importanti di applicazione sono quelli della biologia e delle scienze ambientali.
PAESAGGIO, ECONOMIA E PIANIFICAZIONE - Coordinatore prof. Giovanni Cannata
La Divisione PEP ha come obiettivo il coordinamento della ricerca scientifica rispetto ad un significativo set di approcci scientifici differenti ma correlati:
1) Modelli di policy, di governance e di intervento su criticità specifiche finalizzati ad una migliore gestione dell'ambiente e del territorio, attraverso lo studio delle interazioni tra il sistema sociale, quello istituzionale, quello economico, con quello ambientale, in modo da mettere in luce i fenomeni dinamici ed evolutivi che si rilevano tra i sistemi stessi.
2) Analisi geo-storica, antropologica ed economica del territorio, con particolare attenzione alle strutture sociali e al paesaggio, con finalità economico-gestionali e di ricostruzione della dialettica tra componenti territoriali (città-campagna, montagna-pianura, mare-entroterra, ecc.)
3) Conservazione, tutela, gestione, valorizzazione e rigenerazione del “patrimonio”, inteso nelle sue più ampie accezioni di ambientale, storico-culturale, paesaggistico, urbano ed edilizio.
4) Efficienza energetica, equilibrio uomo/risorse e qualità dell'ambiente costruito alla scala edilizia, urbana e territoriale.
5) Applicazione dell'innovazione e dell'ibridazione tecnologica - materiali intelligenti (ad es. a memoria di forma), nanotecnologie, ecc. - all'ambiente costruito.
6) Utilizzo delle ICT (Information&Communication Technologies) per città e territori "smart", intesi come ambienti in grado di mettere a profitto le potenzialità delle nuove tecnologie di ricostituire un rapporto simbiotico tra uomo e natura finalizzato a processi di sviluppo sostenibile.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Analisi dei processi ecologici ed evolutivi dei sistemi naturali | LOY Anna | 14 | |
2. | Biodiversità microbica ambientale e Geologia territoriale | ROSSKOPF Carmen Maria | 14 | DOTT. GIULIO CIMINO - COLLABORATORE TECNICO |
3. | Fisica del plasma. | MARMOLINO Ciro | 2 | |
4. | Informatica e Calcolo Scientifico | OLIVETO Rocco | 9 | |
5. | Analisi della Multifunzionalità in ecosistemi agro-forestali | TOGNETTI Roberto | 8 | |
6. | Biologia Generale | MUSCI Giovanni | 11 | |
7. | Biologia Vegetale | SCIPPA Gabriella Stefania | 6 | |
8. | Chimica | IORIZZI Maria | 7 | DOTT. SSA FRANCESCA FANTASMA - FUNZIONARIO TECNICO |
9. | Laboratory of Natural Resource and Environmental Planning | MARCHETTI Marco | 18 | |
10. | Mobility, Regions, Geo-economics and Network Analysis - MORGANA | MEINI Monica | 2 | |
11. | Storia, Ambiente e Patrimonio | PARISI Roberto | 6 | DOTT. SSA MARIA IAROSSI - FUNZIONARIO TECNICO |
12. | Laboratorio di Storia e Innovazione nelle Costruzioni | SAVORRA Massimiliano | 6 | |
13. | Ambiente Costruito | CALLARI Carlo | 2 | |
14. | Centro Studi sui Sistemi Turistici | MINGUZZI Antonio | 3 | |
15. | BIOBASED ECONOMY | CANNATA Giovanni | 5 | |
16. | Rigenerazione Urbana e Territoriale | CIALDEA Donatella | 5 | |
17. | Urban Reverse Engineering & Web Aided Design (URE & WAD) | PANUNZI Stefano | 2 | DOTT. COSTANTINO CARLUCCIO |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Feudalità laica e feudalità ecclesiastica nel Mezzogiorno moderno | NOVI CHAVARRIA Elisa (Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione) | 2 | FIORILLI Sonia; COCOZZA Valeria |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
DI SEGUITO L'ELENCO DEI LABORATORI ATTIVI PRESSO IL DIPARTIMENTO DI BIOSCIENZE E TERRITORIO:
- LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
- LABORATORIO DI BIOCHIMICA DELLE PROTEINE
- LABORATORIO DI CHIMICA
- LABORATORIO DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE
- LABORATORIO SPERIMENTALE DI CHIMICA
- LABORATORIO DI BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE
- LABORATORIO DI FISIOLOGIA VEGETALE
- LABORATORIO DI BIOLOGIA VEGETALE
- LABORATORY OF GLOBAL ECOLOGY
- LABORATORY OF ENVIROMETRICS - ENVIXLAB
- LABORATORIO DI GEOSCIENZE E GIS (GEOGISLAB)
- MICROBIOLOGIA AMBIENTALE E BIORESTAURO - MICROLAB
- LABORATORIO DI ZOOLOGIA
- LABORATORIO DI INFORMATICA E CALCOLO SCIENTIFICO
- GROUNDWATER RESEARCH CENTRE
- LABORATORIO DI MODELLISTICA ANALOGICA
- BANCA DEL GERMOPLASMA
- MUSEO DELL'ERBARIO
- COLLEZIONE LICHENOLOGICA
- LISP - LABORATORIO PERR LA PIANIFICAZIONE SPAZIALE INTERATTIVA
- LABORATORIO MORGANA - MOBILITY, REGIONS, GEO-ECONOMICS AND NETWORK ANALYSIS
- LABORATORIO DI STORIA, AMBIENTE E PATRIMONIO - HERITAGE, HISTORY AND ENVIRONMENT
- LABORATORIO L.A.CO.S.T.A. - LABORATORIO PER LE ATTIVITÀ COLLEGATE ALLO SVILUPPO TERRITORIALE ED AMBIENTALE
- LABORATORIO STREGA - LABORATORIO DI DINAMICA STRUTTURALE E GEOTECNICA
- CSST - CENTRO STUDI SUI SISTEMI TURISTICI
- GIARDINO DELLA FLORA APPENNINICA
- CENTRO DI SERVIZI INTERDIPARTIMENTALE DI MICROSCOPIA - IN COLLABORAZIONE CON IL DIPARTIMENTO DI AGRICOLTURA, AMBIENTE E ALIMENTI
- LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA
- LABORATORIO DI BIOCHIMICA DELLE PROTEINE
- LABORATORIO DI CHIMICA
- LABORATORIO DI ANALISI CHIMICA STRUMENTALE
- LABORATORIO SPERIMENTALE DI CHIMICA
- LABORATORIO DI BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE
- LABORATORIO DI FISIOLOGIA VEGETALE
- LABORATORIO DI BIOLOGIA VEGETALE
- LABORATORY OF GLOBAL ECOLOGY
- LABORATORY OF ENVIROMETRICS - ENVIXLAB
- LABORATORIO DI GEOSCIENZE E GIS (GEOGISLAB)
- MICROBIOLOGIA AMBIENTALE E BIORESTAURO - MICROLAB
- LABORATORIO DI ZOOLOGIA
- LABORATORIO DI INFORMATICA E CALCOLO SCIENTIFICO
- GROUNDWATER RESEARCH CENTRE
- LABORATORIO DI MODELLISTICA ANALOGICA
- BANCA DEL GERMOPLASMA
- MUSEO DELL'ERBARIO
- COLLEZIONE LICHENOLOGICA
- LISP - LABORATORIO PERR LA PIANIFICAZIONE SPAZIALE INTERATTIVA
- LABORATORIO MORGANA - MOBILITY, REGIONS, GEO-ECONOMICS AND NETWORK ANALYSIS
- LABORATORIO DI STORIA, AMBIENTE E PATRIMONIO - HERITAGE, HISTORY AND ENVIRONMENT
- LABORATORIO L.A.CO.S.T.A. - LABORATORIO PER LE ATTIVITÀ COLLEGATE ALLO SVILUPPO TERRITORIALE ED AMBIENTALE
- LABORATORIO STREGA - LABORATORIO DI DINAMICA STRUTTURALE E GEOTECNICA
- CSST - CENTRO STUDI SUI SISTEMI TURISTICI
- GIARDINO DELLA FLORA APPENNINICA
- CENTRO DI SERVIZI INTERDIPARTIMENTALE DI MICROSCOPIA - IN COLLABORAZIONE CON IL DIPARTIMENTO DI AGRICOLTURA, AMBIENTE E ALIMENTI
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | IMPIANTO PILOTA DI FERMENTAZIONE COMPUTERIZZATO | RANALLI Giancarlo | Environmental Sciences, Energy | Interni | 2004 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 07 |
2. | SISTEMA PER L'ALLEVAMENTO DI PIANTE IN CONDIZIONI CONTROLLATE | SCIPPA Gabriella Stefania | Environmental Sciences, Energy | Interni, Regionali/Nazionali | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 05 |
3. | CROMATOGRAFIA PER LA PURIFICAZIONE, IDENTIFICAZIONE E DETERMINAZIONE QUANTITATIVA | IORIZZI Maria | Environmental Sciences, Health and Food Domain | Interni, Regionali/Nazionali, Internazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 03 |
4. | SISTEMA INTEGRATO PER ANALISI, MONITORAGGIO E CARATTERIZZAZIONE STRUTTURALE DI COSTRUZIONI | FABBROCINO Giovanni | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 08 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
5. | Microscopio Elettronico a Scansione (SEM) | CEGLIE Andrea, MAIURO Lucia | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 1995 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 03, 07 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | BIBLIOTECA DI ATENEO | http://www.unimol.it/servizi/biblioteche/biblioteca-di-ateneo/ | 1.500 | 465 | 465 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [34]
-
- Ricercatori [12]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [5]
-
- Assegnisti [25]
-
- Dottorandi [35]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | CANNATA | Giovanni | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
2. | CIALDEA | Donatella | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/21 |
3. | DE FELICE | Vincenzo | Professore Ordinario | 03 | 03 | CHIM/03 |
4. | FELICI | Franco | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
5. | IORIZZI | Maria | Professore Straordinario | 03 | 03 | CHIM/06 |
6. | MARCHETTI | Marco | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/05 |
7. | MARTIRE | Gianluca | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/13 |
8. | MUSCI | Giovanni | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
9. | RANALLI | Giancarlo | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/16 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 4 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 5 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |