Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento Giuridico nell'attuale composizione vede rappresentata al suo interno la quasi totalità dei SSD dell'area IUS ed è arricchito dalla significativa presenza di diversi SSD ‘non-IUS', che tradizionalmente integrano le scienze giuridiche ed il loro studio. Sebbene sia auspicabile ci possano presto essere le condizioni per colmare residue lacune e rafforzare alcuni settori, non solo il Dipartimento Giuridico è già oggi perfettamente in grado di soddisfare in maniera del tutto adeguata sia le esigenze didattiche che quelle della ricerca, ma la descritta composizione consente altresì di perseguire, su entrambi i piani, prospettive multidisciplinari ed integrate particolarmente produttive. Da questo punto di vista, la sostanziale autonomia del Dipartimento, senza in alcun modo rappresentare una chiusura verso le competenze esterne, che anzi il Dipartimento intende valorizzare nella misura massima (dimostrazione ne sia, tra l'altro, la significativa partecipazione ad un Dottorato interdipartimentale estremamente articolato), agevola senza dubbio la programmazione, la progettazione, la gestione, oltre che il monitoraggio ‘ravvicinato' degli obiettivi.
Il quadro dell'attività scientifica e di ricerca del Dipartimento ricavabile dal sia pur limitato orizzonte di riferimento rappresentato dall'anno 2013 (troppo circoscritto per fornire un'attendibile ricostruzione) e dal non più attuale riferimento agli esiti della VQR 2004-2010, testimonia comunque l'esistenza di interessi e competenze che spaziano pressoché sull'intero panorama dei settori scientifici presenti nel Dipartimento, rispecchiandone ampiezza, completezza ed elevata qualificazione.
Il quadro deve ovviamente tenere conto anche dell'attività di ricerca svolta nell'ambito del citato Dottorato su “ Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, al quale il Dipartimento partecipa ‘gestendo' due curricula tra quelli in cui il dottorato si articola (1. Scienze giuridiche, organizzative e manageriali; 2. Governo e relazioni internazionali), nonché di quella collegata ai temi che in particolare che sono attualmente oggetto degli assegni di ricerca attivi presso il Dipartimento Giuridico nell'ambito un progetto di ricerca avente ad oggetto ‘sistema processuale, politica criminale e regole di giudizio: dalla prospettiva nazionale a quella europea con particolare riferimento alla cooperazione con i paesi dell'area balcanica'.
Proprio al fine di valorizzare le diffuse competenze presenti, il Dipartimento ha di recente assunto la decisione di procedere alla individuazione di una serie più ristretta di linee di ricerca tra quelle ritenute particolarmente rilevanti nel panorama delle scienze giuridiche, che, senza ovviamente, escluderne altre, siano tuttavia in grado di conferire al lavoro di ricerca svolto una più precisa identità e dunque una maggiore riconoscibilità esterna riferibile anche al Dipartimento oltre che ai suoi membri. Questa scelta dovrebbe, tra l'altro, consentire l'applicazione di indicatori più attendibili per valutare il grado di realizzazione degli obiettivi prefissati, al cui perseguimento saranno di conseguenza dedicate risorse crescenti e mirate, limitando la ‘dispersione' delle (scarse) risorse in direzioni molteplici ed eccessivamente frammentate.
Dopo un'approfondita discussione preliminare, nella corso della quale sono state raccolte e confrontate numerose proposte, nella seduta del 12 marzo 2015, il Consiglio di Dipartimento, nella prospettiva sopra riassunta, ha individuato un primo indirizzo di ricerca orientato allo studio interdisciplinare delle risposte degli ordinamenti giuridici, nazionali, sovranazionali ed internazionale al manifestarsi, di (vecchie e nuove) diseguaglianze, di tutele asimmetriche o di vere e proprie discriminazioni, per effetto non solo di cause ‘esogene', ma a volte anche come conseguenza di specifiche opzioni di politica del diritto. Si tratta invero di un obiettivo di ricerca con una vocazione spiccatamente interdisciplinare, tra l'altro senza dubbio in sintonia con il fondamentale obiettivo di migliorare il profilo della internazionalizzazione della ricerca dipartimentale, eventualmente anche inserendosi coerentemente negli obiettivi di Horizon 2020 e comunque suscettibile di integrare tra loro numerose linee di ricerca, alcune delle quali già attive o comunque concretamente emerse nell'articolazione della proposta. Un primo filone è ad esempio quello relativo al ruolo delle Corti europee e di quelle internazionali nella tutela dei diritti fondamentali ed allo studio dei riflessi che le loro decisioni producono sul diritto interno; a questo filone si collega poi in maniera diretta il profilo, la cui rilevanza è stata sottolineata in diverse proposte, della incidenza delle opinioni dottrinali sulla giurisprudenza delle Corti di vertice; altra direzione di ricerca riconducibile all'obiettivo generale sopra individuato è poi quella dedicata allo studio delle trasformazioni che la riforma del mercato del lavoro (e più in generale la sua mutazione) ha indotto o sta inducendo sui diritti dei lavoratori; tema che a sua volta si colloca nella più ampia questione degli effetti della crisi economica-finanziaria sugli ordinamenti giuridici (con la connessa dialettica tra ‘produzione' e diritti). Appare in ogni caso fondata l'aspettativa che questo orizzonte di ricerca possa progressivamente agganciare un numero crescente di punti di vista disciplinari, con il fondamentale contributo anche degli ambiti disciplinari non giuridici.
Al descritto obiettivo si è poi ritenuto di affiancare anche un ulteriore ‘percorso', peraltro non ‘estraneo' al precedente, al quale far affluire linee di ricerca caratterizzate da tratti comuni più specifici ed in parte anch'esse già attive all'interno del Dipartimento, che affrontano, dal punto di vista degli ordinamenti giuridici, il problema della rideterminazione dei rapporti tra ‘individuo, collettività e autorità'. Su questo secondo versante si collocano in particolare, tra le proposte giunte, quelle relative alla ‘democrazia partecipativa nel contesto italiano e internazionale' e quella che intende ricostruire le dinamiche ordinamenti che segnano il passaggio ‘dalla proprietà collettiva ai beni comuni', ma ulteriori filoni potrebbero essere ad esempio dedicati ai temi della cittadinanza ed altri ancora sono certamente rinvenibili, anche in questo caso, in ambiti non strettamente giuridici.
Una volta effettuata la scelta ed effettivamente implementate le linee di ricerca dipartimentale (quelle indicate o le altre che saranno individuate in alternativa o in aggiunta), con la definizione dei relativi obiettivi, appare auspicabile la creazione di gruppi di ricerca da aggregare attorno ai temi prescelti, come strumento attuativo specifico del modello proposto.
Queste peculiari azioni sono rivolte al perseguimento del generale obiettivo di consolidamento, nei settori più attivi, e di aumento, nei settori che (su di un arco di tempo superiore ad un solo anno) si mostrassero meno attivi, del numero e della qualità di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/ internazionali e/o delle monografie su temi specifici; obiettivo al quale si affianca quello più specifico di una produzione qualificata avente ad oggetto i temi individuati come prioritari in sede di definizione degli obiettivi strategici da parte del Consiglio di Dipartimento (vd. supra). Tale obiettivo sarà perseguito anche destinando risorse al sostengo ed alla promozione di opere da pubblicare presso editori nazionali/internazionali riconosciuti.
Nella stessa ottica il Dipartimento intende favorire la ricerca anche incrementando (nei limiti imposti da una ‘endemica' scarsità di fondi, che non ha tuttavia impedito in questi anni diverse importanti iniziative, l'offerta di occasioni rivolte sia al dibattito che alla divulgazione scientifica (convegni, workshops, seminari di studio). Il Dipartimento intende dunque farsi promotore di iniziative di respiro nazionale ed internazionale in grado di stimolare innanzitutto l'impegno e la presenza dei membri del Dipartimento nel panorama della ricerca e della discussione scientifica, con particolare attenzione anche alla formazione dei giovani ricercatori; allo stesso obiettivo appartiene l'impegno a garantire tutto il sostegno possibile alla partecipazione dei docenti e dei giovani ricercatori a corrispondenti iniziative sia nazionali che internazionali altrove organizzate
Una particolare e rinnovata attenzione, in accordo con le politiche di Ateneo, come già in passato, sarà rivolta ai rapporti con le realtà produttive, non solo locali, con il mondo delle professioni, nonché con le Pubbliche amministrazioni ed anzi da questo punto di vista il Dipartimento ritiene utile accrescere il numero di iniziative organizzate per presentare il Dipartimento e la sua attività e per coinvolgere e dialogare con aziende e altre realtà produttive, anche favorendo la possibilità già prevista e praticata delle tesi e/o dei tirocini per studenti presso enti o aziende pubbliche e private, coniugando ricerca e formazione.
Rimane infine essenziale, oltre alla conferma di un ruolo dinamico e crescente nel già attivato e sopra richiamato Dottorato interdipartimentale avente oggetto la “Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, garantire anche per i prossimi anni un numero adeguato di assegni di ricerca da inserire coerentemente nelle linee di ricerca alle quali il Dipartimento riterrà di assegnare un peculiare rilievo nel definire i propri obiettivi pluriennali e ciò, auspicabilmente, anche in vista della possibilità nei prossimi anni di allargare, mediante oculate politiche di reclutamento, la base, oggi troppo esigua, dei ricercatori, irrinunciabile strumento di rinnovamento ed insostituibile volano della ricerca.
Il quadro dell'attività scientifica e di ricerca del Dipartimento ricavabile dal sia pur limitato orizzonte di riferimento rappresentato dall'anno 2013 (troppo circoscritto per fornire un'attendibile ricostruzione) e dal non più attuale riferimento agli esiti della VQR 2004-2010, testimonia comunque l'esistenza di interessi e competenze che spaziano pressoché sull'intero panorama dei settori scientifici presenti nel Dipartimento, rispecchiandone ampiezza, completezza ed elevata qualificazione.
Il quadro deve ovviamente tenere conto anche dell'attività di ricerca svolta nell'ambito del citato Dottorato su “ Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, al quale il Dipartimento partecipa ‘gestendo' due curricula tra quelli in cui il dottorato si articola (1. Scienze giuridiche, organizzative e manageriali; 2. Governo e relazioni internazionali), nonché di quella collegata ai temi che in particolare che sono attualmente oggetto degli assegni di ricerca attivi presso il Dipartimento Giuridico nell'ambito un progetto di ricerca avente ad oggetto ‘sistema processuale, politica criminale e regole di giudizio: dalla prospettiva nazionale a quella europea con particolare riferimento alla cooperazione con i paesi dell'area balcanica'.
Proprio al fine di valorizzare le diffuse competenze presenti, il Dipartimento ha di recente assunto la decisione di procedere alla individuazione di una serie più ristretta di linee di ricerca tra quelle ritenute particolarmente rilevanti nel panorama delle scienze giuridiche, che, senza ovviamente, escluderne altre, siano tuttavia in grado di conferire al lavoro di ricerca svolto una più precisa identità e dunque una maggiore riconoscibilità esterna riferibile anche al Dipartimento oltre che ai suoi membri. Questa scelta dovrebbe, tra l'altro, consentire l'applicazione di indicatori più attendibili per valutare il grado di realizzazione degli obiettivi prefissati, al cui perseguimento saranno di conseguenza dedicate risorse crescenti e mirate, limitando la ‘dispersione' delle (scarse) risorse in direzioni molteplici ed eccessivamente frammentate.
Dopo un'approfondita discussione preliminare, nella corso della quale sono state raccolte e confrontate numerose proposte, nella seduta del 12 marzo 2015, il Consiglio di Dipartimento, nella prospettiva sopra riassunta, ha individuato un primo indirizzo di ricerca orientato allo studio interdisciplinare delle risposte degli ordinamenti giuridici, nazionali, sovranazionali ed internazionale al manifestarsi, di (vecchie e nuove) diseguaglianze, di tutele asimmetriche o di vere e proprie discriminazioni, per effetto non solo di cause ‘esogene', ma a volte anche come conseguenza di specifiche opzioni di politica del diritto. Si tratta invero di un obiettivo di ricerca con una vocazione spiccatamente interdisciplinare, tra l'altro senza dubbio in sintonia con il fondamentale obiettivo di migliorare il profilo della internazionalizzazione della ricerca dipartimentale, eventualmente anche inserendosi coerentemente negli obiettivi di Horizon 2020 e comunque suscettibile di integrare tra loro numerose linee di ricerca, alcune delle quali già attive o comunque concretamente emerse nell'articolazione della proposta. Un primo filone è ad esempio quello relativo al ruolo delle Corti europee e di quelle internazionali nella tutela dei diritti fondamentali ed allo studio dei riflessi che le loro decisioni producono sul diritto interno; a questo filone si collega poi in maniera diretta il profilo, la cui rilevanza è stata sottolineata in diverse proposte, della incidenza delle opinioni dottrinali sulla giurisprudenza delle Corti di vertice; altra direzione di ricerca riconducibile all'obiettivo generale sopra individuato è poi quella dedicata allo studio delle trasformazioni che la riforma del mercato del lavoro (e più in generale la sua mutazione) ha indotto o sta inducendo sui diritti dei lavoratori; tema che a sua volta si colloca nella più ampia questione degli effetti della crisi economica-finanziaria sugli ordinamenti giuridici (con la connessa dialettica tra ‘produzione' e diritti). Appare in ogni caso fondata l'aspettativa che questo orizzonte di ricerca possa progressivamente agganciare un numero crescente di punti di vista disciplinari, con il fondamentale contributo anche degli ambiti disciplinari non giuridici.
Al descritto obiettivo si è poi ritenuto di affiancare anche un ulteriore ‘percorso', peraltro non ‘estraneo' al precedente, al quale far affluire linee di ricerca caratterizzate da tratti comuni più specifici ed in parte anch'esse già attive all'interno del Dipartimento, che affrontano, dal punto di vista degli ordinamenti giuridici, il problema della rideterminazione dei rapporti tra ‘individuo, collettività e autorità'. Su questo secondo versante si collocano in particolare, tra le proposte giunte, quelle relative alla ‘democrazia partecipativa nel contesto italiano e internazionale' e quella che intende ricostruire le dinamiche ordinamenti che segnano il passaggio ‘dalla proprietà collettiva ai beni comuni', ma ulteriori filoni potrebbero essere ad esempio dedicati ai temi della cittadinanza ed altri ancora sono certamente rinvenibili, anche in questo caso, in ambiti non strettamente giuridici.
Una volta effettuata la scelta ed effettivamente implementate le linee di ricerca dipartimentale (quelle indicate o le altre che saranno individuate in alternativa o in aggiunta), con la definizione dei relativi obiettivi, appare auspicabile la creazione di gruppi di ricerca da aggregare attorno ai temi prescelti, come strumento attuativo specifico del modello proposto.
Queste peculiari azioni sono rivolte al perseguimento del generale obiettivo di consolidamento, nei settori più attivi, e di aumento, nei settori che (su di un arco di tempo superiore ad un solo anno) si mostrassero meno attivi, del numero e della qualità di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/ internazionali e/o delle monografie su temi specifici; obiettivo al quale si affianca quello più specifico di una produzione qualificata avente ad oggetto i temi individuati come prioritari in sede di definizione degli obiettivi strategici da parte del Consiglio di Dipartimento (vd. supra). Tale obiettivo sarà perseguito anche destinando risorse al sostengo ed alla promozione di opere da pubblicare presso editori nazionali/internazionali riconosciuti.
Nella stessa ottica il Dipartimento intende favorire la ricerca anche incrementando (nei limiti imposti da una ‘endemica' scarsità di fondi, che non ha tuttavia impedito in questi anni diverse importanti iniziative, l'offerta di occasioni rivolte sia al dibattito che alla divulgazione scientifica (convegni, workshops, seminari di studio). Il Dipartimento intende dunque farsi promotore di iniziative di respiro nazionale ed internazionale in grado di stimolare innanzitutto l'impegno e la presenza dei membri del Dipartimento nel panorama della ricerca e della discussione scientifica, con particolare attenzione anche alla formazione dei giovani ricercatori; allo stesso obiettivo appartiene l'impegno a garantire tutto il sostegno possibile alla partecipazione dei docenti e dei giovani ricercatori a corrispondenti iniziative sia nazionali che internazionali altrove organizzate
Una particolare e rinnovata attenzione, in accordo con le politiche di Ateneo, come già in passato, sarà rivolta ai rapporti con le realtà produttive, non solo locali, con il mondo delle professioni, nonché con le Pubbliche amministrazioni ed anzi da questo punto di vista il Dipartimento ritiene utile accrescere il numero di iniziative organizzate per presentare il Dipartimento e la sua attività e per coinvolgere e dialogare con aziende e altre realtà produttive, anche favorendo la possibilità già prevista e praticata delle tesi e/o dei tirocini per studenti presso enti o aziende pubbliche e private, coniugando ricerca e formazione.
Rimane infine essenziale, oltre alla conferma di un ruolo dinamico e crescente nel già attivato e sopra richiamato Dottorato interdipartimentale avente oggetto la “Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, garantire anche per i prossimi anni un numero adeguato di assegni di ricerca da inserire coerentemente nelle linee di ricerca alle quali il Dipartimento riterrà di assegnare un peculiare rilievo nel definire i propri obiettivi pluriennali e ciò, auspicabilmente, anche in vista della possibilità nei prossimi anni di allargare, mediante oculate politiche di reclutamento, la base, oggi troppo esigua, dei ricercatori, irrinunciabile strumento di rinnovamento ed insostituibile volano della ricerca.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento Giuridico svolge le funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, nonché delle attività rivolte all'esterno ad esse correlate o accessorie, e tutte le funzioni rientranti, per legge o per regolamento di Ateneo, nella propria competenza, nell'ambito dell'area giuridica, storica, filosofica, sociologica, economica e linguistica.
Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio, la Commissione Paritetica docenti-studenti.
Il DIRETTORE
Rappresenta il Dipartimento convoca e presiede, il Consiglio di Dipartimento; vigila, nell'ambito del Dipartimento, sulla osservanza delle norme legislative e regolamentari; esercita funzioni di iniziativa, promozione, coordinamento e vigilanza di tutte le attività didattiche, di ricerca e organizzative del Dipartimento; predispone, coadiuvato dagli altri organi dipartimentali, una relazione sulle attività proprie del Dipartimento, secondo le norme legislative e regolamentari.
Dura in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta. L'intervallo di tempo che deve trascorrere per poter assumere un ulteriore mandato, dopo avere espletato due mandati consecutivi, deve essere pari almeno ad un mandato pieno.
Designa fra i professori del Dipartimento un Vice-direttore che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza e rimane in carica per la durata del mandato del Direttore.
Il Direttore è coadiuvato, per le procedure e gli adempimenti contabili, finanziari e amministrativi, da un Responsabile amministrativo, e per le procedure connesse alle attività didattiche, da un Responsabile delle funzioni didattiche di tipo gestionale.
IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di indirizzo, programmazione e gestione delle attività del Dipartimento, è composto dai docenti e dai ricercatori afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi, gli specializzandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dal Responsabile Amministrativo. Il Consiglio di Dipartimento svolge le seguenti funzioni:
approva il Regolamento di Dipartimento, ed ogni altro Regolamento o Atto Generale; approva il programma triennale delle attività didattiche e scientifiche;
propone autonomamente, o congiuntamente ad altri Dipartimenti, l'istituzione dei Corsi di Studio;
può richiedere l'istituzione di Consigli di corsi di studio o di strutture didattiche;
approva annualmente il Manifesto degli studi, acquisito il parere dei Consigli dei corsi di studio ove istituiti;
procede all'attivazione degli insegnamenti previsti negli ordinamenti dei corsi ed affida gli insegnamenti ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, assicurando la copertura di tutti gli insegnamenti attivati;
attribuisce i compiti didattici ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, tenendo presente il criterio di equa ripartizione dei carichi didattici e assicurando il coordinamento delle attività didattiche, nel rispetto della libertà di insegnamento;
ha il compito della programmazione e del coordinamento in materia di orientamento agli studi e attività tutoria;
organizza corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale, di istruzione permanente o ricorrente, nonché attività culturali e formative;
formula proposte in ordine al Regolamento didattico di Ateneo;
organizza, su parere favorevole del Senato Accademico, corsi di studio d'intesa con Università e Istituzioni di alta cultura nazionali ed estere;
propone agli Organi di governo dell'Ateneo le richieste di personale e risorse finanziarie in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche;
formula la proposta di chiamata con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia e con voto favorevole della maggioranza assoluta dei docenti per la chiamata dei ricercatori a tempo determinato;
approva contratti e convenzioni nei limiti delle competenze riconosciute dalla normativa vigente;
propone, organizza e gestisce i corsi di dottorato di ricerca;
propone l'attivazione e il conferimento di assegni di ricerca;
esprime parere sulle richieste di autorizzazione allo svolgimento di esclusive attività di ricerca scientifica ai sensi della normativa vigente;
per le competenze relative alla disciplina dei conti di budget dei preventivi e dei rendiconti, si rinvia al Regolamento di Amministrazione e Contabilità.
ratifica, le determinazioni assunte in via d'urgenza dal Direttore;
autorizza le spese di gestione nei limiti stabiliti dal regolamento di Amministrazione e Contabilità di Ateneo;
esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti, dallo Statuto e dai Regolamenti di Ateneo.
Il Consiglio di Dipartimento è composto dai docenti e dai ricercatori a tempo determinato afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi, gli specializzandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura. La rappresentanza dei dottorandi e degli studenti dura in carica due anni. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dal Responsabile Amministrativo. La rappresentanza del personale tecnico-amministrativo dura in carica tre anni.
Il Consiglio di Dipartimento può costituire Commissioni temporanee o permanenti con compiti istruttori, consultivi o propositivi, stabilendone la composizione in numero dispari di membri. Per le Commissioni permanenti, il Consiglio delibera altresì le procedure di elezione o di nomina dei componenti, le norme di funzionamento e quelle che disciplinano i loro rapporti con gli Organi del Dipartimento.
LA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione rimane in carica due anni e ha i seguenti compiti:
attività di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei docenti e dei ricercatori a tempo determinato;
individuazione degli indicatori per la valutazione dei risultati delle attività suddette;
formulazione di pareri sull'istituzione, attivazione, modifica, disattivazione e soppressione dei corsi di studio.
Nello svolgimento dei propri compiti la Commissione può formulare pareri e proposte alle strutture interessate.
Le Commissioni sono composte da una rappresentanza paritetica di quattro docenti, designati dal Consiglio di Dipartimento e quattro studenti iscritti ai diversi corsi di studio attivati dal Dipartimento ed eletti secondo le modalità stabilite dal Regolamento generale di Ateneo. Il Consiglio nomina il Presidente della Commissione tra i docenti designati.
L'UNITA' DI GESTIONE DELLA QUALITA'
L'Unità di Gestione della Qualità della ricerca (UGQ) istituita presso il Dipartimento rappresenta una articolazione periferica del sistema di assicurazione della qualità interna dell'Ateneo. I componenti della UGQ, nominati dal Consiglio di Dipartimento in modo da assicurare rappresentanza a tutte le componenti del Dipartimento, durano in carica due anni. La UGQ ha compiti di sollecitazione e proposta per la eliminazione delle criticità rilevate nel funzionamento del CdS e segnala le buone pratiche adottate. La UGQ provvede annualmente alla stesura del rapporto di riesame del Corso di Studi.
IL CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO
Il Consiglio di corso di studio è composto dai docenti di ruolo dell'Ateneo titolari degli insegnamenti ufficiali del corso. Il Consiglio è inoltre costituito da una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei docenti di ruolo.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO
Il Presidente rappresenta il Consiglio di CdS, lo convoca, lo presiede, ne regola lo svolgimento e cura l'esecuzione delle relative deliberazioni. Esercita funzioni di iniziativa, promozione, coordinamento e vigilanza di tutte le attività didattiche e organizzative che fanno capo al Consiglio. Può designare fra i professori del Consiglio un Vice-presidente che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza. Coadiuva il Direttore del Dipartimento in tutte le funzioni previste nel regolamento Didattico di Ateneo.
IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
Al Responsabile Amministrativo del Dipartimento competono, sulla base della normativa vigente e delle direttive del Direttore Generale e del Direttore di Dipartimento, ognuno per quanto concerne le rispettive competenze, funzioni di:
collaborazione con il Direttore per le attività volte al migliore funzionamento della struttura, ivi comprese quelle relative all'organizzazione di convegni, seminari e corsi di formazione o aggiornamento che siano di competenza del Dipartimento;
predisposizione dei documenti di programmazione economico finanziaria e patrimoniale del Dipartimento, nonché di quelli a consuntivo;
coordinamento delle attività amministrativo-contabili e proposta al Direttore di pagamento delle spese correnti di gestione;
organizzazione, gestione e verifica dei compiti assegnati al personale amministrativo e al personale tecnico impiegato in attività di interesse generale del Dipartimento, d'intesa con il Direttore;
partecipazione alle sedute del Consiglio del Dipartimento, con le funzioni di cui agli articoli che precedono.
Il Responsabile Amministrativo è tenuto a dare esecuzione alle direttive dell'amministrazione centrale per quanto riguarda sia gli aspetti gestionali da adottarsi nell'attività di amministrazione del Dipartimento, sia la trasmissione delle informazioni amministrative e gestionali agli uffici dell'amministrazione centrale.
IL RESPONSABILE DELLE FUNZIONI DIDATTICHE
Il Responsabile delle funzioni didattiche ha compiti di supporto nell'organizzazione delle attività didattiche del Dipartimento, relazionandosi con la Segreteria Studenti e con gli uffici dell'Amministrazione. Cura la tenuta degli atti e dei documenti dei Consigli di Corso di Studio e assiste i Presidenti dei Consigli di Corso di Studio nelle loro funzioni. Partecipa alle riunioni dei Consigli di Corso di Studi con funzioni di Segretario Verbalizzante.
CORSO DI DOTTORATO
Il Corso di dottorato di ricerca in“ Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, coinvolge più Dipartimenti dell'Ateneo e si articola in diversi curricula, quelli riferibili in maniera più diretta alla responsabilità del Dipartimeto Giuridico sono:
1. SCIENZE GIURIDICHE, ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI
2. GOVERNO E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio, la Commissione Paritetica docenti-studenti.
Il DIRETTORE
Rappresenta il Dipartimento convoca e presiede, il Consiglio di Dipartimento; vigila, nell'ambito del Dipartimento, sulla osservanza delle norme legislative e regolamentari; esercita funzioni di iniziativa, promozione, coordinamento e vigilanza di tutte le attività didattiche, di ricerca e organizzative del Dipartimento; predispone, coadiuvato dagli altri organi dipartimentali, una relazione sulle attività proprie del Dipartimento, secondo le norme legislative e regolamentari.
Dura in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta. L'intervallo di tempo che deve trascorrere per poter assumere un ulteriore mandato, dopo avere espletato due mandati consecutivi, deve essere pari almeno ad un mandato pieno.
Designa fra i professori del Dipartimento un Vice-direttore che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza e rimane in carica per la durata del mandato del Direttore.
Il Direttore è coadiuvato, per le procedure e gli adempimenti contabili, finanziari e amministrativi, da un Responsabile amministrativo, e per le procedure connesse alle attività didattiche, da un Responsabile delle funzioni didattiche di tipo gestionale.
IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di indirizzo, programmazione e gestione delle attività del Dipartimento, è composto dai docenti e dai ricercatori afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi, gli specializzandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dal Responsabile Amministrativo. Il Consiglio di Dipartimento svolge le seguenti funzioni:
approva il Regolamento di Dipartimento, ed ogni altro Regolamento o Atto Generale; approva il programma triennale delle attività didattiche e scientifiche;
propone autonomamente, o congiuntamente ad altri Dipartimenti, l'istituzione dei Corsi di Studio;
può richiedere l'istituzione di Consigli di corsi di studio o di strutture didattiche;
approva annualmente il Manifesto degli studi, acquisito il parere dei Consigli dei corsi di studio ove istituiti;
procede all'attivazione degli insegnamenti previsti negli ordinamenti dei corsi ed affida gli insegnamenti ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, assicurando la copertura di tutti gli insegnamenti attivati;
attribuisce i compiti didattici ai docenti e ai ricercatori a tempo determinato, tenendo presente il criterio di equa ripartizione dei carichi didattici e assicurando il coordinamento delle attività didattiche, nel rispetto della libertà di insegnamento;
ha il compito della programmazione e del coordinamento in materia di orientamento agli studi e attività tutoria;
organizza corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale, di istruzione permanente o ricorrente, nonché attività culturali e formative;
formula proposte in ordine al Regolamento didattico di Ateneo;
organizza, su parere favorevole del Senato Accademico, corsi di studio d'intesa con Università e Istituzioni di alta cultura nazionali ed estere;
propone agli Organi di governo dell'Ateneo le richieste di personale e risorse finanziarie in relazione alle esigenze gestionali e di sviluppo delle attività di ricerca e didattiche;
formula la proposta di chiamata con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata dei professori di prima fascia, con voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia per la chiamata dei professori di seconda fascia e con voto favorevole della maggioranza assoluta dei docenti per la chiamata dei ricercatori a tempo determinato;
approva contratti e convenzioni nei limiti delle competenze riconosciute dalla normativa vigente;
propone, organizza e gestisce i corsi di dottorato di ricerca;
propone l'attivazione e il conferimento di assegni di ricerca;
esprime parere sulle richieste di autorizzazione allo svolgimento di esclusive attività di ricerca scientifica ai sensi della normativa vigente;
per le competenze relative alla disciplina dei conti di budget dei preventivi e dei rendiconti, si rinvia al Regolamento di Amministrazione e Contabilità.
ratifica, le determinazioni assunte in via d'urgenza dal Direttore;
autorizza le spese di gestione nei limiti stabiliti dal regolamento di Amministrazione e Contabilità di Ateneo;
esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dalle norme vigenti, dallo Statuto e dai Regolamenti di Ateneo.
Il Consiglio di Dipartimento è composto dai docenti e dai ricercatori a tempo determinato afferenti al Dipartimento, da due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo assegnato alla struttura, da due studenti individuati tra i rappresentanti degli studenti nei Consigli di corsi di studio afferenti al Dipartimento, da un rappresentante eletto tra i dottorandi, gli specializzandi e gli assegnisti facenti capo alla struttura. La rappresentanza dei dottorandi e degli studenti dura in carica due anni. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dal Responsabile Amministrativo. La rappresentanza del personale tecnico-amministrativo dura in carica tre anni.
Il Consiglio di Dipartimento può costituire Commissioni temporanee o permanenti con compiti istruttori, consultivi o propositivi, stabilendone la composizione in numero dispari di membri. Per le Commissioni permanenti, il Consiglio delibera altresì le procedure di elezione o di nomina dei componenti, le norme di funzionamento e quelle che disciplinano i loro rapporti con gli Organi del Dipartimento.
LA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione rimane in carica due anni e ha i seguenti compiti:
attività di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti da parte dei docenti e dei ricercatori a tempo determinato;
individuazione degli indicatori per la valutazione dei risultati delle attività suddette;
formulazione di pareri sull'istituzione, attivazione, modifica, disattivazione e soppressione dei corsi di studio.
Nello svolgimento dei propri compiti la Commissione può formulare pareri e proposte alle strutture interessate.
Le Commissioni sono composte da una rappresentanza paritetica di quattro docenti, designati dal Consiglio di Dipartimento e quattro studenti iscritti ai diversi corsi di studio attivati dal Dipartimento ed eletti secondo le modalità stabilite dal Regolamento generale di Ateneo. Il Consiglio nomina il Presidente della Commissione tra i docenti designati.
L'UNITA' DI GESTIONE DELLA QUALITA'
L'Unità di Gestione della Qualità della ricerca (UGQ) istituita presso il Dipartimento rappresenta una articolazione periferica del sistema di assicurazione della qualità interna dell'Ateneo. I componenti della UGQ, nominati dal Consiglio di Dipartimento in modo da assicurare rappresentanza a tutte le componenti del Dipartimento, durano in carica due anni. La UGQ ha compiti di sollecitazione e proposta per la eliminazione delle criticità rilevate nel funzionamento del CdS e segnala le buone pratiche adottate. La UGQ provvede annualmente alla stesura del rapporto di riesame del Corso di Studi.
IL CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO
Il Consiglio di corso di studio è composto dai docenti di ruolo dell'Ateneo titolari degli insegnamenti ufficiali del corso. Il Consiglio è inoltre costituito da una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei docenti di ruolo.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO
Il Presidente rappresenta il Consiglio di CdS, lo convoca, lo presiede, ne regola lo svolgimento e cura l'esecuzione delle relative deliberazioni. Esercita funzioni di iniziativa, promozione, coordinamento e vigilanza di tutte le attività didattiche e organizzative che fanno capo al Consiglio. Può designare fra i professori del Consiglio un Vice-presidente che lo supplisce in tutte le sue funzioni nei casi di impedimento o di assenza. Coadiuva il Direttore del Dipartimento in tutte le funzioni previste nel regolamento Didattico di Ateneo.
IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
Al Responsabile Amministrativo del Dipartimento competono, sulla base della normativa vigente e delle direttive del Direttore Generale e del Direttore di Dipartimento, ognuno per quanto concerne le rispettive competenze, funzioni di:
collaborazione con il Direttore per le attività volte al migliore funzionamento della struttura, ivi comprese quelle relative all'organizzazione di convegni, seminari e corsi di formazione o aggiornamento che siano di competenza del Dipartimento;
predisposizione dei documenti di programmazione economico finanziaria e patrimoniale del Dipartimento, nonché di quelli a consuntivo;
coordinamento delle attività amministrativo-contabili e proposta al Direttore di pagamento delle spese correnti di gestione;
organizzazione, gestione e verifica dei compiti assegnati al personale amministrativo e al personale tecnico impiegato in attività di interesse generale del Dipartimento, d'intesa con il Direttore;
partecipazione alle sedute del Consiglio del Dipartimento, con le funzioni di cui agli articoli che precedono.
Il Responsabile Amministrativo è tenuto a dare esecuzione alle direttive dell'amministrazione centrale per quanto riguarda sia gli aspetti gestionali da adottarsi nell'attività di amministrazione del Dipartimento, sia la trasmissione delle informazioni amministrative e gestionali agli uffici dell'amministrazione centrale.
IL RESPONSABILE DELLE FUNZIONI DIDATTICHE
Il Responsabile delle funzioni didattiche ha compiti di supporto nell'organizzazione delle attività didattiche del Dipartimento, relazionandosi con la Segreteria Studenti e con gli uffici dell'Amministrazione. Cura la tenuta degli atti e dei documenti dei Consigli di Corso di Studio e assiste i Presidenti dei Consigli di Corso di Studio nelle loro funzioni. Partecipa alle riunioni dei Consigli di Corso di Studi con funzioni di Segretario Verbalizzante.
CORSO DI DOTTORATO
Il Corso di dottorato di ricerca in“ Innovazione e gestione delle risorse pubbliche”, coinvolge più Dipartimenti dell'Ateneo e si articola in diversi curricula, quelli riferibili in maniera più diretta alla responsabilità del Dipartimeto Giuridico sono:
1. SCIENZE GIURIDICHE, ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI
2. GOVERNO E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Nessun gruppo inserito
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | BIBLIOTECA DI ATENEO | http://www.unimol.it/servizi/biblioteche/biblioteca-di-ateneo/ | 1.500 | 465 | 465 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [21]
-
- Ricercatori [9]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [1]
-
- Assegnisti [1]
-
- Dottorandi [17]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BETTINI | Maria Novella | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
2. | DE CARO | Agostino | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
3. | FIORE | Stefano | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
4. | FRANCARIO | Lucio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
5. | PALMIERI | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
6. | PALMIERI | Gianmaria | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
7. | PETRUCCI | Valentino | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/12 |
8. | RALLO | Andrea | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
9. | TRAISCI | Francesco Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 4 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |