Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. Settori di ricerca
Al 31 dicembre 2013 risultavano in servizio presso il DEMM 68 docenti, dei quali 31 professori di prima fascia, 16 di seconda fascia e 31 ricercatori. Dei 68 docenti 13 (19% del totale) appartenevano all'Area 07 – Scienze Agrarie e Veterinarie, macrosettore (MS) 07/A Economia agraria ed estimo, mentre 47 (69%) appartenevano all'Area 13 – Scienze Economiche e Statistiche; di questi ultimi 23 (34% del totale) appartenevano al MS 13/A Economia, 13 (19%) al MS 13/B Economia aziendale, 10 (14,5%) al MS 13/D Statistica e metodi matematici per le decisioni, e 1 (1,5%) al MS 13/C Storia economica. I rimanenti 8 professori e ricercatori (12% del totale) appartenevano a 4 diverse Aree (1, 10, 11 e 12) e a 6 diversi settori scientifico-disciplinari (2 al SSD MAT/06; 1 al SSD INF/01; 2 del SSD L-LIN/12; 1 al SSD M-PSI/05; 1 al SSD M-PSI/06; 1 al SSD IUS/04).
Passiamo ora in rassegna le principali linee di ricerca perseguite dai docenti del Dipartimento. A questo scopo è opportuno procedere per macrosettori, partendo dal MS più numeroso, 13/A, cui è conveniente accorpare il MS 13/C. Proseguiremo poi in ordine di decrescente numerosità con i macrosettori 13/B, 07/A, 13/D, cui è conveniente accorpare il SSD MAT/06. Concluderemo infine con i settori scientifico-disciplinari informatici, linguistici, psicologici e giuridici, che annoverano un minor numero di afferenti.
I docenti dell'area economica intesa in senso ampio (MS 13/A e 13/C) che svolgono attività di ricerca presso il DEMM si occupano di numerose tematiche, riguardanti molteplici ambiti della microeconomia e della macroeconomia, della politica economica, dell'economia pubblica, dell'analisi econometrica e dell'economia applicata.
Un primo gruppo di docenti si occupa in maniera particolare di regolazione delle public utilities e del connesso problema della privatizzazione degli enti e delle aziende pubbliche, in un'ottica di valutazione di costi e benefici dell'azione pubblica in settori caratterizzati da forti esternalità e da strutture organizzative complesse. Questi professori e ricercatori, assieme ad altri provenienti da diversi ambiti disciplinari, hanno recentemente dato vita a un laboratorio di ricerca dipartimentale denominato MonnetLab –“Jean Monnet” Laboratory of Public Economics and Management, concorrendo anche all'istituzione di un Centro di ricerca coordinato (Centro ICONA – Innovazione, e cambiamento organizzativo nelle amministrazioni pubbliche), cui partecipano, come vedremo in seguito, anche studiosi di altri macrosettori. Le attività condotte da questi Laboratori e Centri si intrecciano strettamente con le attività del corso di laurea triennale in Management pubblico e il corso di laurea magistrale in Analisi e politiche pubbliche. I Laboratori dipartimentali e i Centri di ricerca coordinati alla cui organizzazione il Dipartimento partecipa saranno più dettagliatamente descritti nel successivo Quadro B1b.
Un secondo gruppo di docenti si occupa delle varie dimensioni della globalizzazione, esaminando svariate tematiche che vanno dall'analisi dei comportamenti delle imprese multinazionali allo studio del fenomeno migratorio, dall'analisi delle relazioni fra commercio internazionale e mercato del lavoro allo studio delle attitudini delle popolazioni native nei confronti delle politiche di integrazione. Questi studiosi hanno recentemente contribuito all'attivazione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato IntEco – International Economics, Migration, Industry, and Openness.
Un terzo gruppo di docenti si occupa dell'analisi dei comportamenti individuali che si manifestano lungo l'intero arco della vita, a partire dalle scelte di istruzione, che nel contesto italiano sono fortemente intrecciate con le origini familiari in presenza di bassa mobilità intergenerazionale, per proseguire con l'analisi delle decisioni lavorative e di altre decisioni individuali correlate a diverse dimensioni caratteristiche della vita sociale. Questi professori e ricercatori hanno recentemente dato vita a un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato LabEdu – Labour and Education Laboratory, concorrendo anche, assieme ad altri studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari e afferenti al Dipartimento di Scienze sociali e politiche, alla istituzione di un Centro di ricerca coordinato (wTw – Work, Training and Welfare). Le attività condotte da questi Laboratori e Centri di ricerca sono strettamente intrecciate con il corso di laurea magistrale in Management of Human Resources and Labour Studies.
Gli interessi di ricerca del gruppo di studiosi appena menzionato si intrecciano con quelli di un quarto gruppo di docenti interessati alla esplorazione dei fondamenti dei comportamenti economici, non solo da un punto di vista teoretico, ma anche da un punto di vista sperimentale. I professori e i ricercatori di questo gruppo hanno promosso sia l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato C-Lab – Choice and Decision Laboratory, sia l'attivazione di un Centro di ricerca coordinato, denominato Centre for the Study of Social Action – CSSA, cui partecipano anche studiosi afferenti ad altri tre Dipartimenti.
Un quinto gruppo di docenti privilegia l'analisi dei temi ambientali, quali l'impatto che diverse regolazioni del mercato dell'energia producono sulle condizioni di inquinamento ambientale, il legame intercorrente fra produzione di bio-carburanti, strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici e sicurezza alimentare, l'impatto del cambiamento climatico sulle rese e sulle dinamiche di domanda e import-export dei prodotti agricoli, gli effetti dell'adozione di protocolli internazionali sulla regolazione e sull'autoregolamentazione delle esternalità in campo ambientale. I professori e ricercatori attivi in questo ambito di ricerca hanno recentemente promosso, assieme ad altri studiosi provenienti da altri ambiti disciplinari, un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato EFELab – Environmental and Food Economics Laboratory.
Un sesto gruppo di docenti si occupa della regolazione macroeconomica dei sistemi economico-sociali al fine di assicurare le più elevate prospettive di crescita; tale obiettivo è perseguito mediante l'accumulo di fattori produttivi, primi fra tutti la conoscenza e il capitale umano, e la garanzia di adeguati finanziamenti da parte del settore bancario e di quello finanziario. Questi docenti, assieme ad altri studiosi di area aziendale, hanno promosso l'istituzione di un Laboratorio dipartimentale denominato Fin-Gro Lab – Laboratorio di finanza e crescita.
Infine i docenti attivi nell'ambito degli studi di storia economica moderna e contemporanea, hanno sviluppato ricerche nel campo della storia dell'industria e in quello della storia bancaria, monetaria e finanziaria, con particolare riferimento all'area geo-politica europea. Questi studiosi, congiuntamente con altri docenti del Dipartimento di Studi storici, hanno dato vita al Centro di ricerca coordinato denominato Centro di Storia della Svizzera “Bruno Caizzi”.
L'ambito di ricerca economico-aziendale vede rappresentati nel DEMM tutti i settori scientifico-disciplinari ricompresi nel MS 13/B, in ciascuno dei quali vengono perseguite molteplici tematiche con una varietà di indirizzi di ricerca e di approcci di studio.
Gli studiosi afferenti al settore scientifico-disciplinare dell'Economia aziendale, intesa in senso stretto, si sono specificamente occupati non solo dell'analisi e della progettazione delle strutture e dei processi aziendali, ma anche dell'utilizzo di dati aziendali nei processi decisionali e di controllo, con riferimento sia alle imprese private, sia alle imprese e alle organizzazioni pubbliche. In particolare, si segnalano competenze distintive nell'ambito della misurazione delle performance nel settore sanitario pubblico e nei processi di valutazione delle istituzioni universitarie. Sul settore pubblico si sono anche incentrate le ricerche degli studiosi attivi nel settore scientifico-disciplinare dell'Organizzazione aziendale, con contributi specifici sul tema dell'e-governance e altre problematiche connesse. Questi studiosi di area aziendale collaborano anch'essi al MonnetLab e al Centro ICONA, già citati in precedenza.
Nel settore scientifico-disciplinare dell'Economia e gestione delle imprese, l'attività di ricerca si è indirizzata verso tre filoni principali. Un primo filone di ricerca ha riguardato la gestione delle aziende commerciali e del marketing applicato sia ad aziende, sia a realtà cittadine intenzionate a sviluppare la propria attrattività turistica. Un secondo filone di ricerca si è concentrato sull'analisi delle strategie di imprese in contesti globali e multiculturali, con approfondimenti in una logica di distretti, di network e di ecologie emergenti. Il terzo filone di ricerca ha riguardato lo studio dell'imprenditorialità e dell'innovazione, con particolare focalizzazione sulle variabili di successo e sulle criticità delle start-up e dei sistemi modulari di imprese, sulla valorizzazione della proprietà intellettuale, nonché sul contributo del capitale umano e sociale al miglioramento della produttività. Le attività di ricerca condotte nell'ambito di questo terzo filone sono strettamente connesse con le attività di didattica avanzata che caratterizzano il corso di laurea magistrale in Management dell'innovazione e imprenditorialità.
Infine gli studiosi afferenti ai settori scientifico-disciplinari dell'Economia degli intermediari finanziari e della Finanza aziendale hanno svolto un'attività di ricerca riconducibile a tre ambiti principali. Un primo ambito ha riguardato la gestione bancaria con specifico riferimento ai sistemi di controllo interno, alla funzione di compliance e ai modelli di governance caratteristici delle aziende di credito. Un secondo ambito ha riguardato l'analisi del comportamento di indebitamento dei consumatori, anche nei suoi risvolti di finanza comportamentale e di vulnerabilità finanziaria delle famiglie. A queste analisi si riallacciano anche originali studi sulle dinamiche e correlazioni di prezzo per quanto riguarda gli investimenti in commodities e in materiali rari. Infine, in una logica di corporate finance, sono state sviluppate indagini riguardanti sia l'innovazione finanziaria, sia il contributo di intermediari specializzati e di mercati finanziari dedicati alla promozione di start-up e di spin-off universitari. Le relazioni intercorrenti fra funzionamento dei mercati finanziari e crescita economica sono state studiate, in particolare, nell'ambito del già menzionato Fin-Gro Lab promosso, in una logica interdisciplinare, da studiosi appartenenti al macrosettore Economia aziendale e da studiosi appartenenti al macrosettore Economia.
L'attività di ricerca condotta dai professori e ricercatori appartenenti al MS 07/A si è orientata principalmente verso due grandi ambiti di ricerca che è conveniente esaminare separatamente, nonostante le significative interconnessioni che li caratterizzano.
Per quanto riguarda il primo ambito, le principali tematiche di ricerca comprendono: l'impatto della liberalizzazione commerciale sui problemi di sicurezza alimentare, sugli standard ambientali e alimentari, sulla crescita sostenibile della produttività delle imprese; le preferenze e i comportamenti alimentari dei consumatori, con particolare riferimento al legame tra dieta e salute; la governance delle filiere agro-alimentari, analizzata mediante il ricorso all'approccio della transaction costs economics, con particolare riferimento alla sostenibilità delle relazioni verticali; l'andamento dei prezzi del petrolio e i connessi effetti speculativi sui mercati delle derrate alimentari. Gli studiosi impegnati su queste tematiche collaborano al già menzionato EFELab, le cui attività sono strettamente intrecciate con il corso di laurea magistrale in Environmental and Food Economics.
Per quanto riguarda il secondo ambito, le principali tematiche di ricerca comprendono: le analisi congiunturali del sistema agroalimentare lombardo; l'analisi dell'applicazione della politica agricola comunitaria a livello nazionale e regionale; l'individuazione e il trasferimento alle pubbliche amministrazioni di metodologie di valutazione delle politiche di sviluppo rurale e di impatto sul sistema produttivo; il monitoraggio economico-produttivo delle principali commodities vegetali (mais, soia, ecc.); l'analisi delle industrie dei mezzi tecnici per le coltivazioni (fertilizzanti, fitofarmaci, sementi); la realizzazione di banche dati originali a livello internazionale relative a brevetti, prove sperimentali in campo, autorizzazioni di piante geneticamente modificate. Gli studiosi impegnati su queste tematiche hanno recentemente promosso l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato EconAgriLab – Laboratorio Economico Agrario.
L'attività scientifica sviluppata dai componenti del macrosettore 13/D, cui vengono associati per affinità di indirizzo scientifico anche i due docenti afferenti al settore scientifico-disciplinare MAT/06, si caratterizza per una ricerca al tempo stesso metodologica e applicata negli ambiti statistico e matematico.
Con riferimento all'ambito statistico diversi sono gli argomenti metodologici che hanno costituito oggetto di studio: si spazia infatti dalla statistica inferenziale alla statistica descrittiva, dalla statistica computazionale alla teoria dei campioni. Gli argomenti trattati hanno riguardato più specificamente la modellistica, con particolare riferimento ai modelli di regressione a risposta funzionale e a regressori non funzionali, ai modelli per lo studio dell'incertezza e del rischio, ai modelli di dipendenza con particolare riferimento alle copule, ai modelli e ai metodi statistici per l''affidabilità, ai modelli grafici causali. Altre tematiche sulle quali si è maggiormente concentrata l'attenzione degli ricercatori hanno riguardato il disegno ottimo degli esperimenti, gli stimatori robusti sotto diverse ipotesi di scostamento dalla distribuzione normale e in presenza di diversi tipi di contaminazioni, le misure di concentrazione, di diseguaglianza e di riordino, l'analisi e la simulazione di variabili categoriali e miste, le tecniche di ricampionamento da popolazione finita, gli algoritmi di matching, le meta-analisi.
Lo sviluppo di tali argomenti da un punto di vista metodologico ha consentito agli studiosi coinvolti non solo di perseguire i propri interessi individuali di ricerca, ma anche di proporre o sviluppare filoni di ricerca applicata sia in collaborazione con colleghi di altri atenei italiani e stranieri, sia contribuendo a indirizzi di ricerca interdisciplinari caratteristici del Dipartimento. Con riferimento alle tematiche trattate, si segnalano in particolare: le applicazioni dei metodi statistici alla bibliometria, alla valutazione di politiche pubbliche con riferimento all'incidenza delle diverse fonti di reddito e dell'equità orizzontale e verticale dei sistemi di tassazione, nonché alla valutazione dei servizi forniti dalle aziende o dalle amministrazioni pubbliche; la meta-analisi applicata alle scienze sociali ed economiche su dati provenienti da diverse survey; i modelli causali grafici applicati alla policy evaluation; l'analisi dei big data provenienti dai social media (sentiment analysis) e il conseguente sviluppo di indicatori di benessere basati su statistiche pubbliche integrate coi dati provenienti dai social networks.
In ambito matematico, i principali argomenti di studio di carattere metodologico hanno riguardato il controllo ottimo in dimensione finita e infinita, le equazioni differenziali (stocastiche) e le equazioni alle derivate parziali con memoria, l'ottimizzazione multi-criterio, l'analisi dei frattali. Anche in questo ambito si evidenziano molti sviluppi applicativi, in collaborazione con ricercatori di altri atenei italiani e stranieri o del Dipartimento, su tematiche quali: l'applicazione della teoria del controllo all'economia e alla finanza, la valutazione di strumenti finanziari in mercati incompleti, la selezione di portafogli finanziari in modelli multifattoriali e in generale l'applicazione di modelli matematici alla biologia, alla fisica e al riconoscimento di immagini.
Gli studiosi impegnati sulle tematiche statistiche e matematiche hanno recentemente promosso l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato Data Science Lab, le cui attività sono strettamente intrecciate con le attività di didattica avanzata che caratterizzano il corso di laurea magistrale in Economics and Finance.
Infine, per quanto riguarda l'ambito dell'Information Technology, l'attività di ricerca ha adottato un approccio multidisciplinare orientato all'analisi cognitiva delle attitudini umane. Il gruppo di ricerca bside si è occupato di temi tecnici e transdisciplinari riguardanti EEG Brain-Computer Interface (EEG-BCI). In ambito linguistico, l'attività di ricerca si è concentrata sulle variazioni testuali e discorsive della comunicazione aziendale e istituzionale in lingua inglese, in particolare nel settore turistico, agro-alimentare e nutrizionale. In ambito giuridico, l'attività di ricerca ha inteso approfondire da un lato la materia dei mercati finanziari, con particolare riferimento alla figura del cliente professionale, dall'altro la realtà delle società di capitali, con specifico riguardo al tema della rilevanza dell'oggetto sociale.
2. Obiettivi di ricerca pluriennali
A seguito della pubblicazione dei risultati della VQR 2004-2010 il Dipartimento ha avviato una riflessione sistematica sull'attività di ricerca dipartimentale, di cui si dà conto per esteso nel Quadro B.2. La riflessione suscitata dall'analisi dei risultati della VQR 2004-2010 si è complessivamente sviluppata lungo un arco temporale di diciotto mesi. A partire dal febbraio 2014 il processo di monitoraggio della ricerca svolta e in corso di svolgimento e di riconsiderazione delle politiche dipartimentali per la ricerca si è intrecciato con l'esercizio di autovalutazione delle attività dipartimentali promosso dal Nucleo di Valutazione di Ateneo. Il 30 giugno 2014 il Dipartimento ha consegnato agli uffici del Nucleo una propria relazione di autovalutazione, che è stata successivamente esaminata dal Nucleo stesso, anche sulla base dei pareri formulati da quattro revisori anonimi appartenenti ad altre istituzioni universitarie, in prevalenza straniere. Il processo si è concluso il 20 dicembre 2014 con l'approvazione, da parte del Nucleo, di un Rapporto di valutazione finale, contenente giudizi e suggerimenti che costituiscono la base sulla quale il Dipartimento ha deliberato di fondare la propria politica della ricerca per il prossimo triennio e che per questa ragione vengono qui riportati per esteso.
Per quanto riguarda le attività dipartimentali, il Nucleo ha espresso un giudizio complessivamente ottimo sulla qualità della ricerca e sul contributo dei docenti alla ricerca dipartimentale, riconoscendo anche la presenza di punte di eccellenza in alcuni settori, in particolare nelle Scienze economiche. Il Nucleo ha anche espresso giudizi compresi tra eccellente e ottimo su numerosi altri aspetti connessi all'attività di ricerca dipartimentale, quali: la capacità di attrazione di fondi di ricerca, la presenza di sinergie con gruppi di ricerca nazionali e internazionali, il contributo alla formazione dottorale, post-dottorale e dei giovani ricercatori, la capacità di attrazione di dottorandi da altre sedi o enti italiani e dall'estero, il trasferimento di know-how, il grado di apertura internazionale.
Il Nucleo ha anche valutato positivamente le azioni intraprese dal Dipartimento per l'autovalutazione della ricerca e lo ha invitato a procedere in futuro all'identificazione e al monitoraggio comparativo della produzione scientifica di alcuni dipartimenti benchmark in Italia e all'estero.
Per quanto riguarda specificamente la produzione scientifica dipartimentale, i quattro revisori anonimi, incaricati dal Nucleo di valutare il complesso delle attività dipartimentali, hanno sottolineato che:
- va dato atto alla governance dipartimentale di aver operato a favore di una maggiore integrazione fra le varie componenti del Dipartimento;
- va riconosciuto l'importante ruolo svolto a questo riguardo dalle procedure di autovalutazione della ricerca adottate nell'ultimo biennio;
- nonostante gli sforzi fatti, permane una notevole eterogeneità non solo fra le performance dei diversi settori o macrosettori disciplinari, ma anche fra le performance dei componenti del medesimo settore o macrosettore disciplinare;
- anche i settori disciplinari che si distinguono quanto a livelli di eccellenza relativa, in particolare i settori economici, non perseguono obiettivi sufficientemente ambiziosi in termini di pubblicazioni (un revisore rileva, in particolare, come sia piuttosto limitato il numero di pubblicazioni apparse non solo nei cosiddetti top five journals di area economica, ma anche nei top field journals della medesima area).
Sulla base delle precedenti osservazioni, i revisori hanno formulato i seguenti suggerimenti, condivisi dal Nucleo e fatti propri anche dal Consiglio di Dipartimento nella riunione del 22 dicembre 2014:
1. depotenziare le pubblicazioni su riviste non internazionalmente riconosciute;
2. incrementare le pubblicazioni sui top field journals;
3. incentivare il merito e la produttività scientifica con opportune misure premiali;
4. rafforzare i settori di punta, anche mediante il reclutamento;
5. rafforzare l'internazionalizzazione, sia degli studenti, sia dei docenti.
I suggerimenti contenuti nei cinque punti sopra riportati si traducono in altrettanti obiettivi di medio periodo, obiettivi che il Dipartimento intende perseguire nel corso del prossimo triennio mediante l'adozione di un articolato sistema di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della ricerca che consenta di porre in atto con tempestività quegli interventi correttivi che risulteranno opportuni o necessari per favorire la piena realizzazione degli obiettivi prefissati entro i tempi stabiliti.
3. Modalità di monitoraggio e realizzazione degli obiettivi
Nella riunione del 22 dicembre 2014 il Consiglio di Dipartimento ha adottato una procedura molto articolata di monitoraggio e autovalutazione della ricerca dipartimentale (d'ora innanzi indicata come procedura), volta al perseguimento degli obiettivi sopra menzionati. La procedura deliberata è dettagliatamente descritta nel Quadro B.2. Qui ci limitiamo a riassumerne i tratti essenziali, al fine di chiarire quali siano le misure attraverso le quali il Dipartimento intende realizzare gli obiettivi esplicitati.
Innanzitutto va precisato che la procedura dev'essere intesa come uno strumento che consentirà al Dipartimento di:
a. monitorare le attività dipartimentali con periodicità annuale, anche al fine di realizzare con tempestività gli interventi di orientamento e correzione di eventuali criticità rilevate;
b. costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative al reclutamento e alle progressioni di carriera;
c. costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative all'attribuzione di risorse umane e finanziarie.
La procedura, assieme all'associato sistema di indicatori, si propone di soddisfare cinque criteri. Qui ci limitiamo a elencarli, rinviando al Quadro B.2 per una esposizione più dettagliata dei criteri e per una specificazione puntuale degli indicatori:
1. universalità (applicazione del sistema di indicatori a tutti i componenti strutturati del Dipartimento e scelta di indicatori tale da non indurre discriminazioni settoriali o disciplinari);
2. relativizzazione (i valori individuali degli indicatori vanno relativizzati rispetto al settore, al macrosettore e alla fascia di riferimento, a livello dipartimentale o nazionale);
3. multidimensionalità (gli indicatori prescelti devono essere molteplici e diversificati);
4. capacità di differenziazione (gli indicatori prescelti devono consentire di differenziare in maniera adeguata le posizioni dei singoli e di individuare in maniera chiara le posizioni di eccellenza);
5. dinamicità (almeno alcuni indicatori devono fornire un'immagine dell'evoluzione temporale della produzione scientifica individuale).
Tornando ora a considerare gli obiettivi di medio periodo elencati al termine del paragrafo precedente, ci proponiamo di mostrare in quale modo la procedura deliberata possa favorire il conseguimento degli obiettivi indicati sia direttamente, sia attraverso l'adozione di specifiche misure, di cui forniremo alcuni esempi, che possono agevolare in maniera indiretta la realizzazione dei risultati perseguiti.
Per quanto riguarda i primi due obiettivi sopra individuati, si sottolinea come i criteri di universalità, relativizzazione, multidimensionalità e capacità di differenziazione, criteri che guidano la procedura adottata, agiscono proprio nella direzione che si intende perseguire: infatti, il criterio dell'universalità richiede che il monitoraggio venga applicato senza eccezioni all'attività di ricerca svolta da tutti i componenti del Dipartimento, consentendo in questo modo di escludere o perlomeno di ridurre la formazione di sacche di inattività o di scarsa produttività o di bassa qualità della ricerca scientifica dipartimentale; i criteri della relativizzazione e della multidimensionalità consentono d'altro canto di valorizzare le tradizioni disciplinari e le consuetudini di pubblicazione caratteristiche dei diversi campi di ricerca, anche attraverso uno sforzo di emulazione e di sana competizione intra- e inter-disciplinare, orientando i componenti del Dipartimento a individuare gli sbocchi editoriali più adeguati per i risultati delle proprie ricerche; i criteri della capacità di differenziazione e della dinamicità, infine, mirano proprio a individuare i contributi di eccellenza e a premiare le performance individuali che presentano i miglioramenti più significativi da un punto di vista temporale, favorendo in questo modo le pubblicazioni su riviste di punta nei vari campi.
Per quanto riguarda il terzo obiettivo, si deve innanzitutto rilevare che uno degli scopi che ci si prefigge di raggiungere con l'adozione della procedura specificata è proprio quello, sopra indicato alla lettera c, di costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative all'attribuzione di risorse umane e finanziarie. In questa stessa direzione operano i criteri sopra menzionati, in particolar modo i criteri della capacità di differenziazione e della dinamicità, che mirano proprio a valorizzare merito, produttività scientifica e miglioramenti delle performance individuali. A questo riguardo va rilevato che da tre anni il Dipartimento ha deciso di introdurre una misura volta a premiare il merito scientifico, istituendo un premio annuale, denominato “Premio alla ricerca DEMM”, di cui si riporta in allegato il bando relativo all'ultima edizione (p. 1 del pdf allegato).
Per quanto riguarda il quarto obiettivo, si deve innanzitutto rilevare che uno degli scopi che ci si prefigge di raggiungere con l'adozione della procedura specificata è proprio quello, sopra indicato alla lettera b, di costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative al reclutamento e alle progressioni di carriera. Gli esiti della procedura adottata verranno impiegati, a partire dall'anno in corso, per deliberare in merito alla programmazione dipartimentale triennale, con revisione annuale, delle richieste di posizioni di professore e ricercatore. A questo riguardo rileviamo anche come il Dipartimento si sia recentemente dotato di un Regolamento per la selezione delle tematiche di ricerca, e quindi dei gruppi di ricercatori, cui attribuire gli assegni di ricerca che il Consiglio di Amministrazione ripartisce annualmente tra i Dipartimenti (pp. 2, 3 e 4 del pdf allegato). Anche in questo caso gli esiti della procedura costituiscono la base su cui si fonda la selezione delle tematiche.
Infine, per quanto riguarda il quinto obiettivo, il Dipartimento ha già adottato molteplici interventi, che intende rafforzare ulteriormente nel prossimo triennio.
In primo luogo ha radicalmente rivisto la propria offerta formativa, promuovendo l'attivazione di tre corsi di laurea magistrale in lingua inglese (Economics and Finance, Economics and Political Science, Environmental and Food Economics), di cui ha assunto anche la responsabilità gestionale, nonché l'attivazione di un curriculum interamente in lingua inglese (Politics and Economics) nell'ambito del corso di laurea triennale in Scienze politiche, l'unico curriculum con queste caratteristiche dell'intero Ateneo. A questi corsi di studio internazionali, molti dei quali prevedono anche il rilascio di double degree congiuntamente con Università straniere, si aggiunge un programma di Dottorato in Economics, completamente internazionalizzato e inserito in una rete dottorale europea. La partecipazione di studenti e docenti internazionali ai corsi e programmi di studio sopra menzionati è già molto elevata e sarà ulteriormente potenziata nei prossimi anni mediante l'impiego di un maggior numero di visiting professor e attraverso interventi mirati volti a reclutare un più ampio insieme di studenti internazionali.
In secondo luogo il Dipartimento promuove la collaborazione dei propri docenti con studiosi stranieri, la partecipazione a reti di ricerca internazionali, la presentazione di progetti di ricerca competitivi su bandi europei e internazionali, riconoscendo tutte queste attività anche mediante l'attribuzione di assegni di ricerca e l'assegnazione di fondi di ricerca (pp. 2, 3 e 4 del pdf allegato).
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Al 31 dicembre 2013 risultavano in servizio presso il DEMM 68 docenti, dei quali 31 professori di prima fascia, 16 di seconda fascia e 31 ricercatori. Dei 68 docenti 13 (19% del totale) appartenevano all'Area 07 – Scienze Agrarie e Veterinarie, macrosettore (MS) 07/A Economia agraria ed estimo, mentre 47 (69%) appartenevano all'Area 13 – Scienze Economiche e Statistiche; di questi ultimi 23 (34% del totale) appartenevano al MS 13/A Economia, 13 (19%) al MS 13/B Economia aziendale, 10 (14,5%) al MS 13/D Statistica e metodi matematici per le decisioni, e 1 (1,5%) al MS 13/C Storia economica. I rimanenti 8 professori e ricercatori (12% del totale) appartenevano a 4 diverse Aree (1, 10, 11 e 12) e a 6 diversi settori scientifico-disciplinari (2 al SSD MAT/06; 1 al SSD INF/01; 2 del SSD L-LIN/12; 1 al SSD M-PSI/05; 1 al SSD M-PSI/06; 1 al SSD IUS/04).
Passiamo ora in rassegna le principali linee di ricerca perseguite dai docenti del Dipartimento. A questo scopo è opportuno procedere per macrosettori, partendo dal MS più numeroso, 13/A, cui è conveniente accorpare il MS 13/C. Proseguiremo poi in ordine di decrescente numerosità con i macrosettori 13/B, 07/A, 13/D, cui è conveniente accorpare il SSD MAT/06. Concluderemo infine con i settori scientifico-disciplinari informatici, linguistici, psicologici e giuridici, che annoverano un minor numero di afferenti.
I docenti dell'area economica intesa in senso ampio (MS 13/A e 13/C) che svolgono attività di ricerca presso il DEMM si occupano di numerose tematiche, riguardanti molteplici ambiti della microeconomia e della macroeconomia, della politica economica, dell'economia pubblica, dell'analisi econometrica e dell'economia applicata.
Un primo gruppo di docenti si occupa in maniera particolare di regolazione delle public utilities e del connesso problema della privatizzazione degli enti e delle aziende pubbliche, in un'ottica di valutazione di costi e benefici dell'azione pubblica in settori caratterizzati da forti esternalità e da strutture organizzative complesse. Questi professori e ricercatori, assieme ad altri provenienti da diversi ambiti disciplinari, hanno recentemente dato vita a un laboratorio di ricerca dipartimentale denominato MonnetLab –“Jean Monnet” Laboratory of Public Economics and Management, concorrendo anche all'istituzione di un Centro di ricerca coordinato (Centro ICONA – Innovazione, e cambiamento organizzativo nelle amministrazioni pubbliche), cui partecipano, come vedremo in seguito, anche studiosi di altri macrosettori. Le attività condotte da questi Laboratori e Centri si intrecciano strettamente con le attività del corso di laurea triennale in Management pubblico e il corso di laurea magistrale in Analisi e politiche pubbliche. I Laboratori dipartimentali e i Centri di ricerca coordinati alla cui organizzazione il Dipartimento partecipa saranno più dettagliatamente descritti nel successivo Quadro B1b.
Un secondo gruppo di docenti si occupa delle varie dimensioni della globalizzazione, esaminando svariate tematiche che vanno dall'analisi dei comportamenti delle imprese multinazionali allo studio del fenomeno migratorio, dall'analisi delle relazioni fra commercio internazionale e mercato del lavoro allo studio delle attitudini delle popolazioni native nei confronti delle politiche di integrazione. Questi studiosi hanno recentemente contribuito all'attivazione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato IntEco – International Economics, Migration, Industry, and Openness.
Un terzo gruppo di docenti si occupa dell'analisi dei comportamenti individuali che si manifestano lungo l'intero arco della vita, a partire dalle scelte di istruzione, che nel contesto italiano sono fortemente intrecciate con le origini familiari in presenza di bassa mobilità intergenerazionale, per proseguire con l'analisi delle decisioni lavorative e di altre decisioni individuali correlate a diverse dimensioni caratteristiche della vita sociale. Questi professori e ricercatori hanno recentemente dato vita a un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato LabEdu – Labour and Education Laboratory, concorrendo anche, assieme ad altri studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari e afferenti al Dipartimento di Scienze sociali e politiche, alla istituzione di un Centro di ricerca coordinato (wTw – Work, Training and Welfare). Le attività condotte da questi Laboratori e Centri di ricerca sono strettamente intrecciate con il corso di laurea magistrale in Management of Human Resources and Labour Studies.
Gli interessi di ricerca del gruppo di studiosi appena menzionato si intrecciano con quelli di un quarto gruppo di docenti interessati alla esplorazione dei fondamenti dei comportamenti economici, non solo da un punto di vista teoretico, ma anche da un punto di vista sperimentale. I professori e i ricercatori di questo gruppo hanno promosso sia l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato C-Lab – Choice and Decision Laboratory, sia l'attivazione di un Centro di ricerca coordinato, denominato Centre for the Study of Social Action – CSSA, cui partecipano anche studiosi afferenti ad altri tre Dipartimenti.
Un quinto gruppo di docenti privilegia l'analisi dei temi ambientali, quali l'impatto che diverse regolazioni del mercato dell'energia producono sulle condizioni di inquinamento ambientale, il legame intercorrente fra produzione di bio-carburanti, strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici e sicurezza alimentare, l'impatto del cambiamento climatico sulle rese e sulle dinamiche di domanda e import-export dei prodotti agricoli, gli effetti dell'adozione di protocolli internazionali sulla regolazione e sull'autoregolamentazione delle esternalità in campo ambientale. I professori e ricercatori attivi in questo ambito di ricerca hanno recentemente promosso, assieme ad altri studiosi provenienti da altri ambiti disciplinari, un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato EFELab – Environmental and Food Economics Laboratory.
Un sesto gruppo di docenti si occupa della regolazione macroeconomica dei sistemi economico-sociali al fine di assicurare le più elevate prospettive di crescita; tale obiettivo è perseguito mediante l'accumulo di fattori produttivi, primi fra tutti la conoscenza e il capitale umano, e la garanzia di adeguati finanziamenti da parte del settore bancario e di quello finanziario. Questi docenti, assieme ad altri studiosi di area aziendale, hanno promosso l'istituzione di un Laboratorio dipartimentale denominato Fin-Gro Lab – Laboratorio di finanza e crescita.
Infine i docenti attivi nell'ambito degli studi di storia economica moderna e contemporanea, hanno sviluppato ricerche nel campo della storia dell'industria e in quello della storia bancaria, monetaria e finanziaria, con particolare riferimento all'area geo-politica europea. Questi studiosi, congiuntamente con altri docenti del Dipartimento di Studi storici, hanno dato vita al Centro di ricerca coordinato denominato Centro di Storia della Svizzera “Bruno Caizzi”.
L'ambito di ricerca economico-aziendale vede rappresentati nel DEMM tutti i settori scientifico-disciplinari ricompresi nel MS 13/B, in ciascuno dei quali vengono perseguite molteplici tematiche con una varietà di indirizzi di ricerca e di approcci di studio.
Gli studiosi afferenti al settore scientifico-disciplinare dell'Economia aziendale, intesa in senso stretto, si sono specificamente occupati non solo dell'analisi e della progettazione delle strutture e dei processi aziendali, ma anche dell'utilizzo di dati aziendali nei processi decisionali e di controllo, con riferimento sia alle imprese private, sia alle imprese e alle organizzazioni pubbliche. In particolare, si segnalano competenze distintive nell'ambito della misurazione delle performance nel settore sanitario pubblico e nei processi di valutazione delle istituzioni universitarie. Sul settore pubblico si sono anche incentrate le ricerche degli studiosi attivi nel settore scientifico-disciplinare dell'Organizzazione aziendale, con contributi specifici sul tema dell'e-governance e altre problematiche connesse. Questi studiosi di area aziendale collaborano anch'essi al MonnetLab e al Centro ICONA, già citati in precedenza.
Nel settore scientifico-disciplinare dell'Economia e gestione delle imprese, l'attività di ricerca si è indirizzata verso tre filoni principali. Un primo filone di ricerca ha riguardato la gestione delle aziende commerciali e del marketing applicato sia ad aziende, sia a realtà cittadine intenzionate a sviluppare la propria attrattività turistica. Un secondo filone di ricerca si è concentrato sull'analisi delle strategie di imprese in contesti globali e multiculturali, con approfondimenti in una logica di distretti, di network e di ecologie emergenti. Il terzo filone di ricerca ha riguardato lo studio dell'imprenditorialità e dell'innovazione, con particolare focalizzazione sulle variabili di successo e sulle criticità delle start-up e dei sistemi modulari di imprese, sulla valorizzazione della proprietà intellettuale, nonché sul contributo del capitale umano e sociale al miglioramento della produttività. Le attività di ricerca condotte nell'ambito di questo terzo filone sono strettamente connesse con le attività di didattica avanzata che caratterizzano il corso di laurea magistrale in Management dell'innovazione e imprenditorialità.
Infine gli studiosi afferenti ai settori scientifico-disciplinari dell'Economia degli intermediari finanziari e della Finanza aziendale hanno svolto un'attività di ricerca riconducibile a tre ambiti principali. Un primo ambito ha riguardato la gestione bancaria con specifico riferimento ai sistemi di controllo interno, alla funzione di compliance e ai modelli di governance caratteristici delle aziende di credito. Un secondo ambito ha riguardato l'analisi del comportamento di indebitamento dei consumatori, anche nei suoi risvolti di finanza comportamentale e di vulnerabilità finanziaria delle famiglie. A queste analisi si riallacciano anche originali studi sulle dinamiche e correlazioni di prezzo per quanto riguarda gli investimenti in commodities e in materiali rari. Infine, in una logica di corporate finance, sono state sviluppate indagini riguardanti sia l'innovazione finanziaria, sia il contributo di intermediari specializzati e di mercati finanziari dedicati alla promozione di start-up e di spin-off universitari. Le relazioni intercorrenti fra funzionamento dei mercati finanziari e crescita economica sono state studiate, in particolare, nell'ambito del già menzionato Fin-Gro Lab promosso, in una logica interdisciplinare, da studiosi appartenenti al macrosettore Economia aziendale e da studiosi appartenenti al macrosettore Economia.
L'attività di ricerca condotta dai professori e ricercatori appartenenti al MS 07/A si è orientata principalmente verso due grandi ambiti di ricerca che è conveniente esaminare separatamente, nonostante le significative interconnessioni che li caratterizzano.
Per quanto riguarda il primo ambito, le principali tematiche di ricerca comprendono: l'impatto della liberalizzazione commerciale sui problemi di sicurezza alimentare, sugli standard ambientali e alimentari, sulla crescita sostenibile della produttività delle imprese; le preferenze e i comportamenti alimentari dei consumatori, con particolare riferimento al legame tra dieta e salute; la governance delle filiere agro-alimentari, analizzata mediante il ricorso all'approccio della transaction costs economics, con particolare riferimento alla sostenibilità delle relazioni verticali; l'andamento dei prezzi del petrolio e i connessi effetti speculativi sui mercati delle derrate alimentari. Gli studiosi impegnati su queste tematiche collaborano al già menzionato EFELab, le cui attività sono strettamente intrecciate con il corso di laurea magistrale in Environmental and Food Economics.
Per quanto riguarda il secondo ambito, le principali tematiche di ricerca comprendono: le analisi congiunturali del sistema agroalimentare lombardo; l'analisi dell'applicazione della politica agricola comunitaria a livello nazionale e regionale; l'individuazione e il trasferimento alle pubbliche amministrazioni di metodologie di valutazione delle politiche di sviluppo rurale e di impatto sul sistema produttivo; il monitoraggio economico-produttivo delle principali commodities vegetali (mais, soia, ecc.); l'analisi delle industrie dei mezzi tecnici per le coltivazioni (fertilizzanti, fitofarmaci, sementi); la realizzazione di banche dati originali a livello internazionale relative a brevetti, prove sperimentali in campo, autorizzazioni di piante geneticamente modificate. Gli studiosi impegnati su queste tematiche hanno recentemente promosso l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato EconAgriLab – Laboratorio Economico Agrario.
L'attività scientifica sviluppata dai componenti del macrosettore 13/D, cui vengono associati per affinità di indirizzo scientifico anche i due docenti afferenti al settore scientifico-disciplinare MAT/06, si caratterizza per una ricerca al tempo stesso metodologica e applicata negli ambiti statistico e matematico.
Con riferimento all'ambito statistico diversi sono gli argomenti metodologici che hanno costituito oggetto di studio: si spazia infatti dalla statistica inferenziale alla statistica descrittiva, dalla statistica computazionale alla teoria dei campioni. Gli argomenti trattati hanno riguardato più specificamente la modellistica, con particolare riferimento ai modelli di regressione a risposta funzionale e a regressori non funzionali, ai modelli per lo studio dell'incertezza e del rischio, ai modelli di dipendenza con particolare riferimento alle copule, ai modelli e ai metodi statistici per l''affidabilità, ai modelli grafici causali. Altre tematiche sulle quali si è maggiormente concentrata l'attenzione degli ricercatori hanno riguardato il disegno ottimo degli esperimenti, gli stimatori robusti sotto diverse ipotesi di scostamento dalla distribuzione normale e in presenza di diversi tipi di contaminazioni, le misure di concentrazione, di diseguaglianza e di riordino, l'analisi e la simulazione di variabili categoriali e miste, le tecniche di ricampionamento da popolazione finita, gli algoritmi di matching, le meta-analisi.
Lo sviluppo di tali argomenti da un punto di vista metodologico ha consentito agli studiosi coinvolti non solo di perseguire i propri interessi individuali di ricerca, ma anche di proporre o sviluppare filoni di ricerca applicata sia in collaborazione con colleghi di altri atenei italiani e stranieri, sia contribuendo a indirizzi di ricerca interdisciplinari caratteristici del Dipartimento. Con riferimento alle tematiche trattate, si segnalano in particolare: le applicazioni dei metodi statistici alla bibliometria, alla valutazione di politiche pubbliche con riferimento all'incidenza delle diverse fonti di reddito e dell'equità orizzontale e verticale dei sistemi di tassazione, nonché alla valutazione dei servizi forniti dalle aziende o dalle amministrazioni pubbliche; la meta-analisi applicata alle scienze sociali ed economiche su dati provenienti da diverse survey; i modelli causali grafici applicati alla policy evaluation; l'analisi dei big data provenienti dai social media (sentiment analysis) e il conseguente sviluppo di indicatori di benessere basati su statistiche pubbliche integrate coi dati provenienti dai social networks.
In ambito matematico, i principali argomenti di studio di carattere metodologico hanno riguardato il controllo ottimo in dimensione finita e infinita, le equazioni differenziali (stocastiche) e le equazioni alle derivate parziali con memoria, l'ottimizzazione multi-criterio, l'analisi dei frattali. Anche in questo ambito si evidenziano molti sviluppi applicativi, in collaborazione con ricercatori di altri atenei italiani e stranieri o del Dipartimento, su tematiche quali: l'applicazione della teoria del controllo all'economia e alla finanza, la valutazione di strumenti finanziari in mercati incompleti, la selezione di portafogli finanziari in modelli multifattoriali e in generale l'applicazione di modelli matematici alla biologia, alla fisica e al riconoscimento di immagini.
Gli studiosi impegnati sulle tematiche statistiche e matematiche hanno recentemente promosso l'istituzione di un Laboratorio di ricerca dipartimentale denominato Data Science Lab, le cui attività sono strettamente intrecciate con le attività di didattica avanzata che caratterizzano il corso di laurea magistrale in Economics and Finance.
Infine, per quanto riguarda l'ambito dell'Information Technology, l'attività di ricerca ha adottato un approccio multidisciplinare orientato all'analisi cognitiva delle attitudini umane. Il gruppo di ricerca bside si è occupato di temi tecnici e transdisciplinari riguardanti EEG Brain-Computer Interface (EEG-BCI). In ambito linguistico, l'attività di ricerca si è concentrata sulle variazioni testuali e discorsive della comunicazione aziendale e istituzionale in lingua inglese, in particolare nel settore turistico, agro-alimentare e nutrizionale. In ambito giuridico, l'attività di ricerca ha inteso approfondire da un lato la materia dei mercati finanziari, con particolare riferimento alla figura del cliente professionale, dall'altro la realtà delle società di capitali, con specifico riguardo al tema della rilevanza dell'oggetto sociale.
2. Obiettivi di ricerca pluriennali
A seguito della pubblicazione dei risultati della VQR 2004-2010 il Dipartimento ha avviato una riflessione sistematica sull'attività di ricerca dipartimentale, di cui si dà conto per esteso nel Quadro B.2. La riflessione suscitata dall'analisi dei risultati della VQR 2004-2010 si è complessivamente sviluppata lungo un arco temporale di diciotto mesi. A partire dal febbraio 2014 il processo di monitoraggio della ricerca svolta e in corso di svolgimento e di riconsiderazione delle politiche dipartimentali per la ricerca si è intrecciato con l'esercizio di autovalutazione delle attività dipartimentali promosso dal Nucleo di Valutazione di Ateneo. Il 30 giugno 2014 il Dipartimento ha consegnato agli uffici del Nucleo una propria relazione di autovalutazione, che è stata successivamente esaminata dal Nucleo stesso, anche sulla base dei pareri formulati da quattro revisori anonimi appartenenti ad altre istituzioni universitarie, in prevalenza straniere. Il processo si è concluso il 20 dicembre 2014 con l'approvazione, da parte del Nucleo, di un Rapporto di valutazione finale, contenente giudizi e suggerimenti che costituiscono la base sulla quale il Dipartimento ha deliberato di fondare la propria politica della ricerca per il prossimo triennio e che per questa ragione vengono qui riportati per esteso.
Per quanto riguarda le attività dipartimentali, il Nucleo ha espresso un giudizio complessivamente ottimo sulla qualità della ricerca e sul contributo dei docenti alla ricerca dipartimentale, riconoscendo anche la presenza di punte di eccellenza in alcuni settori, in particolare nelle Scienze economiche. Il Nucleo ha anche espresso giudizi compresi tra eccellente e ottimo su numerosi altri aspetti connessi all'attività di ricerca dipartimentale, quali: la capacità di attrazione di fondi di ricerca, la presenza di sinergie con gruppi di ricerca nazionali e internazionali, il contributo alla formazione dottorale, post-dottorale e dei giovani ricercatori, la capacità di attrazione di dottorandi da altre sedi o enti italiani e dall'estero, il trasferimento di know-how, il grado di apertura internazionale.
Il Nucleo ha anche valutato positivamente le azioni intraprese dal Dipartimento per l'autovalutazione della ricerca e lo ha invitato a procedere in futuro all'identificazione e al monitoraggio comparativo della produzione scientifica di alcuni dipartimenti benchmark in Italia e all'estero.
Per quanto riguarda specificamente la produzione scientifica dipartimentale, i quattro revisori anonimi, incaricati dal Nucleo di valutare il complesso delle attività dipartimentali, hanno sottolineato che:
- va dato atto alla governance dipartimentale di aver operato a favore di una maggiore integrazione fra le varie componenti del Dipartimento;
- va riconosciuto l'importante ruolo svolto a questo riguardo dalle procedure di autovalutazione della ricerca adottate nell'ultimo biennio;
- nonostante gli sforzi fatti, permane una notevole eterogeneità non solo fra le performance dei diversi settori o macrosettori disciplinari, ma anche fra le performance dei componenti del medesimo settore o macrosettore disciplinare;
- anche i settori disciplinari che si distinguono quanto a livelli di eccellenza relativa, in particolare i settori economici, non perseguono obiettivi sufficientemente ambiziosi in termini di pubblicazioni (un revisore rileva, in particolare, come sia piuttosto limitato il numero di pubblicazioni apparse non solo nei cosiddetti top five journals di area economica, ma anche nei top field journals della medesima area).
Sulla base delle precedenti osservazioni, i revisori hanno formulato i seguenti suggerimenti, condivisi dal Nucleo e fatti propri anche dal Consiglio di Dipartimento nella riunione del 22 dicembre 2014:
1. depotenziare le pubblicazioni su riviste non internazionalmente riconosciute;
2. incrementare le pubblicazioni sui top field journals;
3. incentivare il merito e la produttività scientifica con opportune misure premiali;
4. rafforzare i settori di punta, anche mediante il reclutamento;
5. rafforzare l'internazionalizzazione, sia degli studenti, sia dei docenti.
I suggerimenti contenuti nei cinque punti sopra riportati si traducono in altrettanti obiettivi di medio periodo, obiettivi che il Dipartimento intende perseguire nel corso del prossimo triennio mediante l'adozione di un articolato sistema di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della ricerca che consenta di porre in atto con tempestività quegli interventi correttivi che risulteranno opportuni o necessari per favorire la piena realizzazione degli obiettivi prefissati entro i tempi stabiliti.
3. Modalità di monitoraggio e realizzazione degli obiettivi
Nella riunione del 22 dicembre 2014 il Consiglio di Dipartimento ha adottato una procedura molto articolata di monitoraggio e autovalutazione della ricerca dipartimentale (d'ora innanzi indicata come procedura), volta al perseguimento degli obiettivi sopra menzionati. La procedura deliberata è dettagliatamente descritta nel Quadro B.2. Qui ci limitiamo a riassumerne i tratti essenziali, al fine di chiarire quali siano le misure attraverso le quali il Dipartimento intende realizzare gli obiettivi esplicitati.
Innanzitutto va precisato che la procedura dev'essere intesa come uno strumento che consentirà al Dipartimento di:
a. monitorare le attività dipartimentali con periodicità annuale, anche al fine di realizzare con tempestività gli interventi di orientamento e correzione di eventuali criticità rilevate;
b. costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative al reclutamento e alle progressioni di carriera;
c. costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative all'attribuzione di risorse umane e finanziarie.
La procedura, assieme all'associato sistema di indicatori, si propone di soddisfare cinque criteri. Qui ci limitiamo a elencarli, rinviando al Quadro B.2 per una esposizione più dettagliata dei criteri e per una specificazione puntuale degli indicatori:
1. universalità (applicazione del sistema di indicatori a tutti i componenti strutturati del Dipartimento e scelta di indicatori tale da non indurre discriminazioni settoriali o disciplinari);
2. relativizzazione (i valori individuali degli indicatori vanno relativizzati rispetto al settore, al macrosettore e alla fascia di riferimento, a livello dipartimentale o nazionale);
3. multidimensionalità (gli indicatori prescelti devono essere molteplici e diversificati);
4. capacità di differenziazione (gli indicatori prescelti devono consentire di differenziare in maniera adeguata le posizioni dei singoli e di individuare in maniera chiara le posizioni di eccellenza);
5. dinamicità (almeno alcuni indicatori devono fornire un'immagine dell'evoluzione temporale della produzione scientifica individuale).
Tornando ora a considerare gli obiettivi di medio periodo elencati al termine del paragrafo precedente, ci proponiamo di mostrare in quale modo la procedura deliberata possa favorire il conseguimento degli obiettivi indicati sia direttamente, sia attraverso l'adozione di specifiche misure, di cui forniremo alcuni esempi, che possono agevolare in maniera indiretta la realizzazione dei risultati perseguiti.
Per quanto riguarda i primi due obiettivi sopra individuati, si sottolinea come i criteri di universalità, relativizzazione, multidimensionalità e capacità di differenziazione, criteri che guidano la procedura adottata, agiscono proprio nella direzione che si intende perseguire: infatti, il criterio dell'universalità richiede che il monitoraggio venga applicato senza eccezioni all'attività di ricerca svolta da tutti i componenti del Dipartimento, consentendo in questo modo di escludere o perlomeno di ridurre la formazione di sacche di inattività o di scarsa produttività o di bassa qualità della ricerca scientifica dipartimentale; i criteri della relativizzazione e della multidimensionalità consentono d'altro canto di valorizzare le tradizioni disciplinari e le consuetudini di pubblicazione caratteristiche dei diversi campi di ricerca, anche attraverso uno sforzo di emulazione e di sana competizione intra- e inter-disciplinare, orientando i componenti del Dipartimento a individuare gli sbocchi editoriali più adeguati per i risultati delle proprie ricerche; i criteri della capacità di differenziazione e della dinamicità, infine, mirano proprio a individuare i contributi di eccellenza e a premiare le performance individuali che presentano i miglioramenti più significativi da un punto di vista temporale, favorendo in questo modo le pubblicazioni su riviste di punta nei vari campi.
Per quanto riguarda il terzo obiettivo, si deve innanzitutto rilevare che uno degli scopi che ci si prefigge di raggiungere con l'adozione della procedura specificata è proprio quello, sopra indicato alla lettera c, di costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative all'attribuzione di risorse umane e finanziarie. In questa stessa direzione operano i criteri sopra menzionati, in particolar modo i criteri della capacità di differenziazione e della dinamicità, che mirano proprio a valorizzare merito, produttività scientifica e miglioramenti delle performance individuali. A questo riguardo va rilevato che da tre anni il Dipartimento ha deciso di introdurre una misura volta a premiare il merito scientifico, istituendo un premio annuale, denominato “Premio alla ricerca DEMM”, di cui si riporta in allegato il bando relativo all'ultima edizione (p. 1 del pdf allegato).
Per quanto riguarda il quarto obiettivo, si deve innanzitutto rilevare che uno degli scopi che ci si prefigge di raggiungere con l'adozione della procedura specificata è proprio quello, sopra indicato alla lettera b, di costruire una base informativa comune e condivisa, utile per le decisioni relative al reclutamento e alle progressioni di carriera. Gli esiti della procedura adottata verranno impiegati, a partire dall'anno in corso, per deliberare in merito alla programmazione dipartimentale triennale, con revisione annuale, delle richieste di posizioni di professore e ricercatore. A questo riguardo rileviamo anche come il Dipartimento si sia recentemente dotato di un Regolamento per la selezione delle tematiche di ricerca, e quindi dei gruppi di ricercatori, cui attribuire gli assegni di ricerca che il Consiglio di Amministrazione ripartisce annualmente tra i Dipartimenti (pp. 2, 3 e 4 del pdf allegato). Anche in questo caso gli esiti della procedura costituiscono la base su cui si fonda la selezione delle tematiche.
Infine, per quanto riguarda il quinto obiettivo, il Dipartimento ha già adottato molteplici interventi, che intende rafforzare ulteriormente nel prossimo triennio.
In primo luogo ha radicalmente rivisto la propria offerta formativa, promuovendo l'attivazione di tre corsi di laurea magistrale in lingua inglese (Economics and Finance, Economics and Political Science, Environmental and Food Economics), di cui ha assunto anche la responsabilità gestionale, nonché l'attivazione di un curriculum interamente in lingua inglese (Politics and Economics) nell'ambito del corso di laurea triennale in Scienze politiche, l'unico curriculum con queste caratteristiche dell'intero Ateneo. A questi corsi di studio internazionali, molti dei quali prevedono anche il rilascio di double degree congiuntamente con Università straniere, si aggiunge un programma di Dottorato in Economics, completamente internazionalizzato e inserito in una rete dottorale europea. La partecipazione di studenti e docenti internazionali ai corsi e programmi di studio sopra menzionati è già molto elevata e sarà ulteriormente potenziata nei prossimi anni mediante l'impiego di un maggior numero di visiting professor e attraverso interventi mirati volti a reclutare un più ampio insieme di studenti internazionali.
In secondo luogo il Dipartimento promuove la collaborazione dei propri docenti con studiosi stranieri, la partecipazione a reti di ricerca internazionali, la presentazione di progetti di ricerca competitivi su bandi europei e internazionali, riconoscendo tutte queste attività anche mediante l'attribuzione di assegni di ricerca e l'assegnazione di fondi di ricerca (pp. 2, 3 e 4 del pdf allegato).
Pdf inserito: visualizza
Sezione B - Sistema di gestione
A partire dall'ottobre 2014 il Dipartimento si è dotato di un'articolata struttura organizzativa che prevede i seguenti organismi:
Organi
- Direttore
- Giunta
- Consiglio
Commissioni
- Commissione ricerca della Giunta
- Commissione didattica della Giunta
- Commissione ricerca del Dipartimento
- Commissione didattica del Dipartimento
Segreterie e Uffici
- Segreteria di direzione
- Segreteria del Dipartimento
- Segreteria amministrativa
- Ufficio di supporto alla ricerca
- Ufficio Erasmus+ e internazionalizzazione
- Segreteria didattica
- Ufficio orientamento, stage e placement
- Ufficio di supporto ai servizi ICT
Il Consiglio, come da Statuto e Regolamento Generale di Ateneo, è composto da tutti i professori e ricercatori (RU e RTD), dal Responsabile amministrativo, dal personale amministrativo di Elevata Professionalità, e da rappresentanze del restante personale amministrativo, dei titolari di assegni per la formazione alla ricerca, dei dottorandi, degli studenti afferenti ai corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale.
La Giunta, complessivamente costituita da undici componenti, è composta dal Direttore, dal Vice-Direttore e dal Responsabile amministrativo (membri di diritto); da sette professori e ricercatori, rappresentativi delle varie fasce e ruoli nonché dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A – Economia agraria ed estimo, 13/A Economia, 13/B Economia aziendale, 13/D Statistica e metodi matematici per le decisioni); da un componente elettivo del personale tecnico-amministrativo.
Gli otto professori e ricercatori che fanno parte della Giunta (incluso il Vice-Direttore ed escluso il Direttore) si suddividono in due gruppi di quattro componenti ciascuno, che costituiscono rispettivamente la Commissione ricerca e la Commissione didattica della Giunta, entrambe presiedute dal Direttore. La Commissione ricerca della Giunta è quindi composta dal Direttore, che la presiede, e da quattro professori di prima fascia appartenenti alla Giunta, uno per ciascuno dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A, 13/A, 13/B, 13/D); tale Commissione è responsabile della promozione delle attività di ricerca dipartimentali nonché della procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della ricerca. La Commissione didattica della Giunta è composta dal Direttore, che la presiede, e da quattro professori e ricercatori appartenenti alla Giunta, rappresentativi dei vari ruoli, delle varie fasce e posizioni presenti nel Dipartimento nonché dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A, 13/A, 13/B, 13/D); tale Commissione è responsabile della pianificazione e dell'organizzazione dell'offerta formativa dipartimentale nonché della procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione delle attività didattiche del Dipartimento.
Il personale tecnico e amministrativo del Dipartimento (14 persone) è ripartito nelle Segreterie e negli Uffici dipartimentali, anche se spesso l'appartenenza a una Segreteria o a un Ufficio non è esclusiva.
La Segreteria di direzione (2 persone) supporta le attività organizzative, programmatorie e istituzionali proprie della direzione dipartimentale. La Segreteria del Dipartimento (2 persone) svolge attività informative e organizzative di carattere generale, a beneficio di tutti componenti del Dipartimento e degli utenti dei servizi generali dipartimentali (studenti, docenti di altri Dipartimenti o Università, utenti esterni). Entrambe le Segreterie dipendono direttamente dal Direttore.
La Segreteria amministrativa (4 persone) svolge compiti amministrativo-gestionali, sotto la diretta responsabilità del Responsabile amministrativo. La Segreteria collabora con gli uffici amministrativi dell'Amministrazione centrale.
L'Ufficio di supporto alla ricerca (4 persone, incluso il Responsabile amministrativo) fornisce assistenza tecnica ai docenti per quanto riguarda l'individuazione dei bandi cui partecipare, la redazione dei progetti di ricerca e dei relativi budget, l'instaurazione e il mantenimento di rapporti con gli enti finanziatori e con le altre istituzioni, italiane e straniere, coinvolte nei progetti, lo sviluppo dei progetti di ricerca, la rendicontazione delle spese. L'Ufficio collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa della ricerca e con le sue articolazioni interne (Sportello ricerca, Officina2020, UNIMITT, ecc.). Le attività dell'Ufficio sono coordinate dal Direttore.
L' Ufficio Erasmus+ e internazionalizzazione (1 persona) fornisce assistenza agli studenti e ai docenti in mobilità in entrata e in uscita, coopera alla realizzazione di accordi di mobilità internazionale, promuove lo sviluppo di convenzioni volte ad assicurare il rilascio di titoli doppi o congiunti con università straniere. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un docente, collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa delle relazioni internazionali.
La Segreteria didattica (6 persone) fornisce assistenza informativa, organizzativa e gestionale ai Presidenti dei collegi didattici, ai docenti e agli studenti dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale o associato ovvero il ruolo di responsabile amministrativo, nonché al Direttore, ai docenti e ai dottorandi del programma di dottorato interuniversitario per il quale il Dipartimento svolge il ruolo di responsabile amministrativo per quanto riguarda tutte le problematiche relative alla didattica. La Segreteria didattica fornisce anche assistenza al Direttore del Dipartimento per la predisposizione del piano didattico e del piano delle coperture, fornisce assistenza ai Presidenti dei collegi didattici per la stesura dei documenti didattici rilevanti, elabora i testi e i dati di pertinenza e ne cura l'inserimento nelle piattaforme di Ateneo, collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa della didattica e con le sue articolazioni interne. Le attività della Segreteria sono coordinate dal Direttore.
L'Ufficio orientamento, stage e placement (1 persona) fornisce assistenza informativa, organizzativa e gestionale ai Presidenti dei collegi didattici, ai docenti e agli studenti, ai laureandi e ai laureati dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale o associato ovvero il ruolo di responsabile amministrativo per quanto riguarda l'orientamento in ingresso, in itinere e in uscita, l'organizzazione e lo svolgimento di stage e i tirocini, gli sbocchi occupazionali e il placement. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un docente, opera in stretta collaborazione con il Centro di Ateneo per l'Orientamento allo Studio e alle Professioni (COSP).
L'Ufficio di supporto ai servizi ICT (3 persone) fornisce assistenza tecnica ai docenti e al personale tecnico-amministrativo del Dipartimento per quanto riguarda i servizi informatici, l'acquisizione e la gestione dello hardware, del software e delle banche dati elettroniche. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un responsabile tecnico, opera in stretta collaborazione con la Divisione sistemi informativi di Ateneo.
La Commissione ricerca del Dipartimento, presieduta dal Direttore, è composta dai docenti che fanno parte della Commissione ricerca della Giunta, dal Coordinatore del programma di dottorato di ricerca che ha sede amministrativa presso il Dipartimento, dall'unità di personale tecnico-amministrativo che svolge compiti di segreteria per il medesimo programma di dottorato, dai componenti dell'Ufficio di supporto alla ricerca. La Commissione ricerca del Dipartimento coopera con la Commissione ricerca della Giunta per quanto riguarda le attività di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della attività di ricerca dipartimentali
La Commissione didattica del Dipartimento, presieduta dal Direttore, è composta dai docenti che fanno parte della Commissione didattica della Giunta, dai sei Presidenti dei Collegi didattici dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di Dipartimento referente principale o responsabile amministrativo (CdL Economia e Management – EMA; CdLM Economics and Finance – MEF, Economics and Political Science – EPS, Environmental and Food Economics – EFE, Management dell'innovazione e imprenditorialità – MII, Management pubblico – MAP), dal coordinatore del programma di dottorato che ha sede amministrativa presso il Dipartimento, nonché dai componenti della Segreteria didattica del Dipartimento. La Commissione didattica del Dipartimento coopera con la Commissione didattica della Giunta per quanto riguarda sia la programmazione e l'organizzazione dell'offerta didattica dipartimentale, sia l'impostazione e la realizzazione delle attività di orientamento e placement degli studenti, sia la procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione dell'offerta formativa dipartimentale.
Organi
- Direttore
- Giunta
- Consiglio
Commissioni
- Commissione ricerca della Giunta
- Commissione didattica della Giunta
- Commissione ricerca del Dipartimento
- Commissione didattica del Dipartimento
Segreterie e Uffici
- Segreteria di direzione
- Segreteria del Dipartimento
- Segreteria amministrativa
- Ufficio di supporto alla ricerca
- Ufficio Erasmus+ e internazionalizzazione
- Segreteria didattica
- Ufficio orientamento, stage e placement
- Ufficio di supporto ai servizi ICT
Il Consiglio, come da Statuto e Regolamento Generale di Ateneo, è composto da tutti i professori e ricercatori (RU e RTD), dal Responsabile amministrativo, dal personale amministrativo di Elevata Professionalità, e da rappresentanze del restante personale amministrativo, dei titolari di assegni per la formazione alla ricerca, dei dottorandi, degli studenti afferenti ai corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale.
La Giunta, complessivamente costituita da undici componenti, è composta dal Direttore, dal Vice-Direttore e dal Responsabile amministrativo (membri di diritto); da sette professori e ricercatori, rappresentativi delle varie fasce e ruoli nonché dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A – Economia agraria ed estimo, 13/A Economia, 13/B Economia aziendale, 13/D Statistica e metodi matematici per le decisioni); da un componente elettivo del personale tecnico-amministrativo.
Gli otto professori e ricercatori che fanno parte della Giunta (incluso il Vice-Direttore ed escluso il Direttore) si suddividono in due gruppi di quattro componenti ciascuno, che costituiscono rispettivamente la Commissione ricerca e la Commissione didattica della Giunta, entrambe presiedute dal Direttore. La Commissione ricerca della Giunta è quindi composta dal Direttore, che la presiede, e da quattro professori di prima fascia appartenenti alla Giunta, uno per ciascuno dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A, 13/A, 13/B, 13/D); tale Commissione è responsabile della promozione delle attività di ricerca dipartimentali nonché della procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della ricerca. La Commissione didattica della Giunta è composta dal Direttore, che la presiede, e da quattro professori e ricercatori appartenenti alla Giunta, rappresentativi dei vari ruoli, delle varie fasce e posizioni presenti nel Dipartimento nonché dei quattro macrosettori con maggiore numerosità (07/A, 13/A, 13/B, 13/D); tale Commissione è responsabile della pianificazione e dell'organizzazione dell'offerta formativa dipartimentale nonché della procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione delle attività didattiche del Dipartimento.
Il personale tecnico e amministrativo del Dipartimento (14 persone) è ripartito nelle Segreterie e negli Uffici dipartimentali, anche se spesso l'appartenenza a una Segreteria o a un Ufficio non è esclusiva.
La Segreteria di direzione (2 persone) supporta le attività organizzative, programmatorie e istituzionali proprie della direzione dipartimentale. La Segreteria del Dipartimento (2 persone) svolge attività informative e organizzative di carattere generale, a beneficio di tutti componenti del Dipartimento e degli utenti dei servizi generali dipartimentali (studenti, docenti di altri Dipartimenti o Università, utenti esterni). Entrambe le Segreterie dipendono direttamente dal Direttore.
La Segreteria amministrativa (4 persone) svolge compiti amministrativo-gestionali, sotto la diretta responsabilità del Responsabile amministrativo. La Segreteria collabora con gli uffici amministrativi dell'Amministrazione centrale.
L'Ufficio di supporto alla ricerca (4 persone, incluso il Responsabile amministrativo) fornisce assistenza tecnica ai docenti per quanto riguarda l'individuazione dei bandi cui partecipare, la redazione dei progetti di ricerca e dei relativi budget, l'instaurazione e il mantenimento di rapporti con gli enti finanziatori e con le altre istituzioni, italiane e straniere, coinvolte nei progetti, lo sviluppo dei progetti di ricerca, la rendicontazione delle spese. L'Ufficio collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa della ricerca e con le sue articolazioni interne (Sportello ricerca, Officina2020, UNIMITT, ecc.). Le attività dell'Ufficio sono coordinate dal Direttore.
L' Ufficio Erasmus+ e internazionalizzazione (1 persona) fornisce assistenza agli studenti e ai docenti in mobilità in entrata e in uscita, coopera alla realizzazione di accordi di mobilità internazionale, promuove lo sviluppo di convenzioni volte ad assicurare il rilascio di titoli doppi o congiunti con università straniere. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un docente, collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa delle relazioni internazionali.
La Segreteria didattica (6 persone) fornisce assistenza informativa, organizzativa e gestionale ai Presidenti dei collegi didattici, ai docenti e agli studenti dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale o associato ovvero il ruolo di responsabile amministrativo, nonché al Direttore, ai docenti e ai dottorandi del programma di dottorato interuniversitario per il quale il Dipartimento svolge il ruolo di responsabile amministrativo per quanto riguarda tutte le problematiche relative alla didattica. La Segreteria didattica fornisce anche assistenza al Direttore del Dipartimento per la predisposizione del piano didattico e del piano delle coperture, fornisce assistenza ai Presidenti dei collegi didattici per la stesura dei documenti didattici rilevanti, elabora i testi e i dati di pertinenza e ne cura l'inserimento nelle piattaforme di Ateneo, collabora con la divisione dell'Amministrazione centrale che si occupa della didattica e con le sue articolazioni interne. Le attività della Segreteria sono coordinate dal Direttore.
L'Ufficio orientamento, stage e placement (1 persona) fornisce assistenza informativa, organizzativa e gestionale ai Presidenti dei collegi didattici, ai docenti e agli studenti, ai laureandi e ai laureati dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di referente principale o associato ovvero il ruolo di responsabile amministrativo per quanto riguarda l'orientamento in ingresso, in itinere e in uscita, l'organizzazione e lo svolgimento di stage e i tirocini, gli sbocchi occupazionali e il placement. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un docente, opera in stretta collaborazione con il Centro di Ateneo per l'Orientamento allo Studio e alle Professioni (COSP).
L'Ufficio di supporto ai servizi ICT (3 persone) fornisce assistenza tecnica ai docenti e al personale tecnico-amministrativo del Dipartimento per quanto riguarda i servizi informatici, l'acquisizione e la gestione dello hardware, del software e delle banche dati elettroniche. L'Ufficio, le cui attività sono coordinate da un responsabile tecnico, opera in stretta collaborazione con la Divisione sistemi informativi di Ateneo.
La Commissione ricerca del Dipartimento, presieduta dal Direttore, è composta dai docenti che fanno parte della Commissione ricerca della Giunta, dal Coordinatore del programma di dottorato di ricerca che ha sede amministrativa presso il Dipartimento, dall'unità di personale tecnico-amministrativo che svolge compiti di segreteria per il medesimo programma di dottorato, dai componenti dell'Ufficio di supporto alla ricerca. La Commissione ricerca del Dipartimento coopera con la Commissione ricerca della Giunta per quanto riguarda le attività di monitoraggio, autovalutazione e valutazione della attività di ricerca dipartimentali
La Commissione didattica del Dipartimento, presieduta dal Direttore, è composta dai docenti che fanno parte della Commissione didattica della Giunta, dai sei Presidenti dei Collegi didattici dei corsi di studio per i quali il Dipartimento svolge il ruolo di Dipartimento referente principale o responsabile amministrativo (CdL Economia e Management – EMA; CdLM Economics and Finance – MEF, Economics and Political Science – EPS, Environmental and Food Economics – EFE, Management dell'innovazione e imprenditorialità – MII, Management pubblico – MAP), dal coordinatore del programma di dottorato che ha sede amministrativa presso il Dipartimento, nonché dai componenti della Segreteria didattica del Dipartimento. La Commissione didattica del Dipartimento coopera con la Commissione didattica della Giunta per quanto riguarda sia la programmazione e l'organizzazione dell'offerta didattica dipartimentale, sia l'impostazione e la realizzazione delle attività di orientamento e placement degli studenti, sia la procedura di monitoraggio, autovalutazione e valutazione dell'offerta formativa dipartimentale.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | ICONA - Innovazione e Cambiamento Organizzativo nelle Amministrazioni pubbliche | SORRENTINO Maddalena | 16 | Prof. Stefano Draghi, docente a contratto Prof. Walter Castelnovo, Università dell'Insubria Dott. Sergio Levi, scrittore e saggista |
2. | EconAgriLab - Laboratorio Economico Agrario | PRETOLANI Roberto | 5 | |
3. | CSSA - The Centre for the Study of Social Action | GUALA Francesco | 11 | |
4. | FinGro lab - Laboratory on Finance and Growth | BUCCI Alberto | 3 | |
5. | C-LAB - Choice and decision Laboratory | GUALA Francesco | 4 | |
6. | IntEco - International Economics, Migration, Industry and Openess | BARBA NAVARETTI Giorgio | 5 | |
7. | LabEdu - LABour and EDUcation | BRATTI Massimiliano | 4 | |
8. | MonnetLab - "Jean Monnet Laboratory" of Public Economics and Management | FLORIO Massimo | 11 | |
9. | DS-LAB - Data Science Lab | IACUS Stefano Maria | 10 | |
10. | EfeLab - Environmental and Food Economics Lab | GALEOTTI Marzio Domenico | 9 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Laboratorio Energie Rinnovabili | AMMANNATI Laura (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 3 | M. Acciarri (Università MI Bicocca); A. Ballarin Denti (Università Cattolica); P. Bombarda (Politecnico di Milano); A. Caridi (RSE); C. Casale (RSE); A. Cerroni (Università MI Bicocca); M. Chiesa (Università Cattolica); N. Cusumano (IEFE- Bocconi); D. Felletti (Università MI Bicocca); A. Lorenzoni (IEFE - Bocconi); E. Macchi, G. Manzolini, P. Silva, F. Viganò (tutti Politecnico - Milano) |
2. | Unità locale di ricerca del progetto PRIN : “EGUAGLIANZA NEI DIRITTI FONDAMENTALI NELLA CRISI DELLO STATO E DELLE FINANZE PUBBLICHE: UNA PROPOSTA PER UN NUOVO MODELLO DI COESIONE SOCIALE CON SPECIFICO RIGUARDO ALLA LIBERALIZZAZIONE E REGOLAZIONE DEI TRASPORTI” | AMMANNATI Laura (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 3 | N. Rangone (LUMSA - Palermo), A. Candido (Università Cattolica), M. Giovannini (Politecnico - Milano), A. Ballancin (Università del Piemonte orientale) |
3. | Autonomic and cardiovascular adaptation to exercise and to extreme environments | VEICSTEINAS Arsenio (Scienze biomediche per la salute) | 8 | |
4. | WTW - WORK, TRAINING AND WELFARE | PEDERSINI Roberto (Scienze sociali e politiche) | 25 | Marino Regini professore emerito |
5. | NETSHUFOOD | SASSATELLI Roberta (Scienze sociali e politiche) | 7 | |
6. | UNIRES - Italian Centre for Research on Universities and Higher Education Systems | BALLARINO Gabriele (Scienze sociali e politiche) | 12 | Università degli Studi di Pavia: Michele Rostan, Alessandro Cavalli, Maria Antonietta Confalonieri, Paolo Giudici, Stefano Govoni, Carlo Magni, Maria Rita Rampazi, Luisa Rosti, Massimiliano Vaira, Maria Assunta Zanetti Università degli Studi di Bologna: Giliberto Capano, Patrizia Pedersoli, David Natali, Paolo Terenzi Università degli Studi di Firenze: Carlo Trigilia Università degli Studi di Torino: Francesco Ramella Università di Milano-Bicocca: Roberto Moscati LIUC: Gianfranco Rebora Fondazione Crui per le università italiane: Emanuela Stefani, Natalia Paganelli, Francesca Rossi, Massimo Carfagna |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Laboratorio informatico del Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi è stato potenziato nel corso degli anni 2011-2013 attraverso l'acquisto di software e hardware finanziato dal Dipartimento, da fondi esterni provenienti da finanziamenti alla ricerca e da fondi di Ateneo.
In particolare, uno dei progetti di sviluppo si è avvalso di un contributo del fondo "grandi attrezzature" dell'Ateneo di Milano e ha permesso l'acquisto di un plotter ad alta definizione utilizzato in vari progetti di economia regionale. Attraverso un fondo PRIN (Proff. Checchi e Fiorio) è stato possibile potenziare il Laboratorio con una unità di storage scalabile ad alte prestazioni e un mini-cluster di otto nodi virtuali, con motore statistico Stata, che viene tuttora utilizzato nell'ambito delle ricerche sperimentali sulla valutazione delle politiche economiche e sociali a partire da basi di dati amministrative di grandi dimensioni tramite l'utilizzo di tecniche di data matching.
La collaborazione internazionale con l'Università di Tokyo nell'ambito di un progetto di ricerca su simulazione e inferenza per processi stocastici ha permesso, tramite un finanziamento del fondo CREST (Japan Science and Technology Agency), di realizzare una unità di cluster ad alte prestazioni computazionali per il calcolo parallelo e distribuito, tutt'ora impiegata nello sviluppo di tecniche computazionali per la finanza.
Attraverso un successivo fondo PRIN 2012 (Prof. Iacus) è stato possibile sviluppare l'infrastruttura software del progetto Yuima basata sull'ambiente statistico R mediante l'impiego delle infrastrutture di calcolo realizzate grazie al summenzionato progetto CREST.
Le infrastrutture del Laboratorio hanno permesso lo sviluppo della versione preliminare dell'algoritmo alla base del progetto di ricerca “Voices from the Blogs”, trasformatosi successivamente, il 12/12/2012, nello Spin-Off universitario omonimo.
Presso il Laboratorio è presente una postazione dedicata per l'accesso al sistema DataStream. Tale postazione è necessaria all'acquisizione dei dati finanziari ad alta frequenza e dei dati di bilancio aziendale utili ai fini della preparazione della parte empirica delle tesi di master e di dottorato supervisionati dai membri del Dipartimento.
Complessivamente il Laboratorio è attualmente costituito da circa venti terminali, sei server di calcolo, gestione delle postazioni virtualizzate, distribuzione del software, e due cluster di medie dimensioni dedicati a suddetti progetti di ricerca. L'aula attrezzata del Laboratorio viene anche utilizzata per la didattica avanzata nei corsi di laurea magistrale in Finanza ed Economia e nei corsi di Dottorato nell'ambito della Scuola Laser, con particolare riferimento agli insegnamenti che trattano delle tecniche numeriche, econometriche e di statistica computazionale. In aggiunta, anche le attività di ricerca dei dottorandi afferenti alla Scuola di Dottorato Laser si svolgono all'interno dell'aula dedicata.
In particolare, uno dei progetti di sviluppo si è avvalso di un contributo del fondo "grandi attrezzature" dell'Ateneo di Milano e ha permesso l'acquisto di un plotter ad alta definizione utilizzato in vari progetti di economia regionale. Attraverso un fondo PRIN (Proff. Checchi e Fiorio) è stato possibile potenziare il Laboratorio con una unità di storage scalabile ad alte prestazioni e un mini-cluster di otto nodi virtuali, con motore statistico Stata, che viene tuttora utilizzato nell'ambito delle ricerche sperimentali sulla valutazione delle politiche economiche e sociali a partire da basi di dati amministrative di grandi dimensioni tramite l'utilizzo di tecniche di data matching.
La collaborazione internazionale con l'Università di Tokyo nell'ambito di un progetto di ricerca su simulazione e inferenza per processi stocastici ha permesso, tramite un finanziamento del fondo CREST (Japan Science and Technology Agency), di realizzare una unità di cluster ad alte prestazioni computazionali per il calcolo parallelo e distribuito, tutt'ora impiegata nello sviluppo di tecniche computazionali per la finanza.
Attraverso un successivo fondo PRIN 2012 (Prof. Iacus) è stato possibile sviluppare l'infrastruttura software del progetto Yuima basata sull'ambiente statistico R mediante l'impiego delle infrastrutture di calcolo realizzate grazie al summenzionato progetto CREST.
Le infrastrutture del Laboratorio hanno permesso lo sviluppo della versione preliminare dell'algoritmo alla base del progetto di ricerca “Voices from the Blogs”, trasformatosi successivamente, il 12/12/2012, nello Spin-Off universitario omonimo.
Presso il Laboratorio è presente una postazione dedicata per l'accesso al sistema DataStream. Tale postazione è necessaria all'acquisizione dei dati finanziari ad alta frequenza e dei dati di bilancio aziendale utili ai fini della preparazione della parte empirica delle tesi di master e di dottorato supervisionati dai membri del Dipartimento.
Complessivamente il Laboratorio è attualmente costituito da circa venti terminali, sei server di calcolo, gestione delle postazioni virtualizzate, distribuzione del software, e due cluster di medie dimensioni dedicati a suddetti progetti di ricerca. L'aula attrezzata del Laboratorio viene anche utilizzata per la didattica avanzata nei corsi di laurea magistrale in Finanza ed Economia e nei corsi di Dottorato nell'ambito della Scuola Laser, con particolare riferimento agli insegnamenti che trattano delle tecniche numeriche, econometriche e di statistica computazionale. In aggiunta, anche le attività di ricerca dei dottorandi afferenti alla Scuola di Dottorato Laser si svolgono all'interno dell'aula dedicata.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca digitale di Ateneo | http://www.sba.unimi.it/BibliotecaDigitale/46.html | 0 | 0 | 0 |
2. | Biblioteca di Scienze politiche | http://www.sba.unimi.it/Biblioteche/ scpol/1869.html | 157.760 | 42.910 | 573 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [21]
-
- Prof. Associati [16]
-
- Ricercatori [26]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [5]
-
- Assegnisti [17]
-
- Dottorandi [31]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ALBERICI | Adalberto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/11 |
2. | ANDERLONI | Luisa | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/09 |
3. | BANTERLE | Alessandro | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
4. | BARBA NAVARETTI | Giorgio | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
5. | BENASSI | Mario | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
6. | BUCCI | Alberto | Professore Straordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
7. | CHECCHI | Daniele | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
8. | DONZELLI | Franco | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
9. | FACCHINI | Giovanni | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
10. | FERRARI | Pier Alda | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/01 |
11. | FLORIO | Massimo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
12. | FRISIO | Dario Gianfranco | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
13. | GALEOTTI | Marzio Domenico | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
14. | GARELLA | Paolo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
15. | MISSALE | Alessandro | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
16. | PILOTTI | Luciano | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
17. | PIZZUTTO | Giorgio Andrea | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
18. | PRETOLANI | Roberto | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
19. | SANTONI | Michele | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
20. | SPANO | Francesco Maria | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/07 |
21. | ZANDERIGHI | Luca Giovanni Maria | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 11 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 3 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |