Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
MISSIONE
Il Dipartimento nasce nell'aprile 2012, prevalentemente come fusione di due dipartimenti pre-esistenti: quello di Studi sociali e politici e quello di Studi del lavoro e del welfare. La vocazione pluridisciplinare dei dipartimenti originari è stata quindi ulteriormente rafforzata, così che ora il dipartimento è composto da sociologi, politologi, giuristi, filosofi, economisti, antropologi, demografi e psicologi, accomunati nei molteplici e complementari interessi per la ricerca empirica e teorica sui fenomeni sociali e politici emergenti nel mondo contemporaneo.
In questa ottica il dipartimento si propone di favorire una ricerca pluridisciplinare e una didattica integrata e innovativa. Esso prende come riferimento i migliori modelli accademici europei e internazionali in cui convergono, in un'ottica di mutuo arricchimento, le discipline rivolte allo studio e alla comprensione della complessità contemporanea. Questi obiettivi rappresentano a livello delle scienze sociali e politiche i più generali fini statutari che l'Università degli Studi di Milano si propone di perseguire in tutte le discipline che ne costituiscono la struttura.
Il Dipartimento si compone di tre grandi aree (sociologia economica e studi del lavoro, sociologia e metodologia della ricerca sociale, studi politici) che si incrociano su una decina di temi di ricerca (si veda il documento pdf in allegato).
Il Dipartimento di Scienze sociali e politiche è in grado di offrire a studenti e studentesse, giovani ricercatori e ricercatrici una serie di spazi – fisici e intellettuali – ideali per misurarsi con idee nuove, attraverso percorsi formativi, opportunità di sviluppo di ricerche e metodi avanzati di indagine, iniziative seminariali e conferenze internazionali nei principali campi di interesse scientifico che lo riguardano e contraddistinguono, secondo una logica di interdisciplinarietà che è all'origine della sua fondazione e costituzione.
AZIONI SVOLTE NEL TRIENNIO 2011-2013
Nel perseguimento della missione sopra menzionata, nel triennio 2011-2013 il Dipartimento SPS ha sviluppato le seguenti attività:
• Offerta di quattro corsi di laurea triennali (Comunicazione e Società CES, Scienze del lavoro, Amministrazione e Management LAM, Scienze per la Globalizzazione GLO, Scienze Politiche SPO in associazione con altri dipartimenti), tre corsi di laurea magistrale (Amminstrazioni e Politiche pubbliche APP, Comunicazione pubblica e d'Impresa COM, Human Relations and Labour Studies MLS), un master di secondo livello in Diritto del lavoro e relazioni industriali, due corsi di perfezionamento e partecipa alla didattica di diversi altri Corsi di studio nella Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali, nella Scuola di Scienze della mediazione linguistica e culturale dell'Ateneo e nella Scuola di Giornalismo organizzata congiuntamente tra UNIMI e Ordine dei Giornalisti di Milano;
• Supporto organizzativo alla partecipazione a progetti di ricerca internazionale, nazionale e locale, la realizzazione delle attività di ricerca in tutti i suoi aspetti, nonché la collaborazione a tale scopo con istituzioni pubbliche e organizzazioni private;
• Costruzione di, e la partecipazione istituzionalizzata a, reti stabili di ricerca capaci di connettere il meglio della comunità scientifica internazionale e nazionale.
• Organizzazione di seminari, conferenze, convegni a carattere scientifico, summer e winter schools, anche in collaborazione con analoghe strutture scientifiche (Summer School in Organized Crime, International Summer School in Political Communication and Electoral Behavior, Summer School Research Strategies in Policy Studies, Winter school annuale sponsorizzata dall'European Consortium for Sociological Research);
• Sistematica documentazione bibliografica mediante il proprio Centro di documentazione, coordinato con il sistema bibliotecario di Ateneo e specializzato nella raccolta di materiale rilevante alle attività di ricerca del Dipartimento;
• Gestione di un laboratorio informatico che assicura servizi rivolti alla ricerca all'interno del Dipartimento e offre supporto alle attività dei suoi studenti, laureandi e dottorandi (archivio dati di ricerche svolte in passato a livello internazionale, nazionale, dipartimentale, archivio programmi statistici per l'elaborazione dei dati, centro CATI e CAWI per le indagini a campione);
• Promozione delle attività di centri e laboratori stabili di ricerca, anche in collaborazione con altri dipartimenti e altri atenei. Al 31.12.2013 questi centri e laboratori sono: il centro interdipartimentale GENDERs (Donne e differenze di genere), l'Osservatorio CROSS (Osservatorio sulla criminalità organizzata), il Centro interdipartimentale WTW (su Lavoro, Formazione e Welfare) in collaborazione con il dipartimento DEMM, il centro interdipartimentale ICONA (su Innovazione e cambiamento organizzativo nella Amministrazione Pubblica), il centro interuniversitario UNIRES (Italian Centre for research on Universities and Higher Education Systems), il laboratorio LID (Laboratorio Indagini Demoscopiche), il laboratorio L.I.M.E.S. (Immigrazioni, Multiculturalismo e Società), il laboratorio MEDIACOM (sulla comunicazione mediale nell'ambito sociale, culturale e politico), il Laboratorio di sociologia visiva e sociologia del cinema, il laboratorio Escapes (Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate), il laboratorio PTP (Political Theory Project).
• Diffusione dei risultati di ricerca raggiunti, anche attraverso proprie collane di working papers;
• Compatibilmente con le proprie attività istituzionali, coordinamento ed esecuzione di attività di ricerca e di consulenza regolate mediante contratti e convenzioni con istituzioni enti pubblici e privati, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale, nonché dallo Statuto e dai Regolamenti d'Ateneo.
OBIETTIVI E AZIONI
Il Dipartimento SPS si pone i seguenti obiettivi triennali relativi alle attività di ricerca.
A livello nazionale occorre rilevare che fin ora il Dipartimento è riuscito ad attrarre docenza di prestigio da altre sedi (Pavia, Brescia, Trieste, Genova, Firenze, Trento, ma anche Copenhagen, Londra, Australia) e, ultimamente, stante la contrazione delle risorse, i suoi dottori di ricerca riescono a competere fuori sede per posizioni post-doc o come ricercatori. Sono inoltre in essere stabili collaborazioni con i più importanti istituti di ricerca nazionali – ad es. con l'Istituto Cattaneo di Bologna, il Circap (Center for the Study of Political Change) dell'Università di Siena, il Capp (Centro per l'analisi delle politiche pubbliche) dell'Università di Forlì, l'Associazione ITANES (Italian National Election Studies), il Collegio Carlo Alberto (Moncalieri - Torino), Politeia (Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica), il Centro Einaudi e LPF (Laboratorio di Politica Comparata e Filosofia Politica), la Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità). Negli anni recenti, sei docenti SPS sono o sono stati direttori di riviste italiane di fascia A – Rivista italiana di Scienza politica, Stato e Mercato, Rivista italiana di politiche pubbliche, Italian Political Science – o di importanti riviste scientifiche di settore come PolCom e Mondi Migranti. Diversi docenti sono stati inoltre nei comitati editoriali di riviste o negli organismi direttivi delle principali associazioni scientifiche italiane.
In ambito nazionale l'obiettivo è quindi quello di confermare e consolidare la posizione del Dipartimento come punto di riferimento per le Scienze Sociali e Politiche in Italia. Sul piano dei finanziamenti nazionali alla ricerca – dovendo rilevare un progressivo prosciugamento delle fonti ministeriali che con il PRIN hanno in passato rappresentato un'importante fonte di finanziamento – occorre aumentare l'impegno per ottenere fondi in conto terzi, pur nella consapevolezza che questo sforzo potrà comportare un aumento del peso della ricerca applicata, su quella di base. L'aumento dell'attività di ricerca per conto terzi trova comunque un importante supporto nelle competenze che in vari campi sono disponibili nel Dipartimento, con riferimento allo studio delle politiche e della loro valutazione. Un'altra direzione di sviluppo della ricerca in ambito nazionale può essere individuata nella promozione delle attività dell'Osservatorio CROSS, il cui scopo statutario è la diffusione di conoscenze critiche e della coscienza civica nell'ambito della legalità, il cui successo può portare anche allo sviluppo di ricerche partecipate, rilevanti nell'ambito della terza missione del Dipartimento.
A livello internazionale, Il grado di partecipazione a progetti europei può essere considerato un buon indicatore dell'inserimento del Dipartimento in reti di ricerca che lo vedono come partner attivo e di qualità riconosciuta. Le iniziative della Graduate School, dalla didattica internazionale alle commissioni dottorali internazionali, costituiscono un punto di partenza e di consolidamento per forme di collaborazione sempre più strette con partner stranieri di prestigio. Le varie iniziative scientifiche e di diffusione di livello internazionale sono un altro aspetto dell'apertura internazionale del SPS e dei progressi fatti nel corso del tempo. Per questo il Dipartimento ha accolto numerosi visiting student e scholar, tanto da dover definire regole di selezione e di contingentamento, per la limitatezza degli spazi di accoglienza (dal 2010 alla fine del 2013 i “visiting”sono stati 36). A ulteriore dimostrazione del grado di inserimento del dipartimento raggiunto nelle diverse comunità scientifiche internazionali di riferimento, si può richiamare il fatto che membri del dipartimento fanno o hanno fatto parte degli organismi direttivi delle principali associazioni scientifiche internazionali, quali l'ISA (International Sociological Association), ESA (European Sociological Association), ECPR (European Consortium for Political Research), EPSA (European Political Science Association), IPSA (International Political Science Association), ESPAnet (European Network for Social Policy Analysis), SASE (Society for the Advancement of Socio-Economics), ILERA (International Labor and Employment Relations Association), ECSR (European Consortium for Sociological Research). Il Dipartimento, attraverso i suoi docenti è presente nei comitati editoriali di molte riviste scientifiche internazionali. In occasione dell'esercizio volontario di valutazione interna all'Ateneo, condotta dal Nucleo di Valutazione nel corso del 2014, i revisori esterni hanno osservato che i rapporti internazionali del SPS sembrano consistenti, anche in ragione dei progetti internazionali e di numerose pubblicazioni presenti su riviste internazionali di prestigio.
In ambito internazionale il Dipartimento si pone una serie di obiettivi, volti ad aumentare ulteriormente la propria posizione reputazionale e di visibilità, partendo dagli elementi di migliorabilità individuati dall'esercizio volontario di valutazione interna condotto nel 2014. Gli obiettivi mirano a rafforzare alcuni parametri di internazionalizzazione (aumento dei finanziamenti di ricerca provenienti da fondi europei, più alta proporzione delle pubblicazioni in lingua straniera sul totale, più alta proporzione di pubblicazioni su riviste internazionali sul totale, allargamento del numero di docenti con pubblicazioni in lingua, aumento delle attività di partnership internazionale nella gestione dei dottorati), anche attraverso una maggiore caratterizzazione dell'attività di ricerca nel contesto europeo.
Questa caratterizzazione è oggetto di dibattito da qualche tempo nel Dipartimento ed è già stata affrontata nell'ambito della Scuola di Dottorato. In proposito si fa propria la posizione critica di un valutatore anonimo – che si è espresso nell'ambito dell'esercizio di valutazione promosso dal NdV di Ateneo e a cui il dipartimento ha aderito volontariamente – c he nel redigere il giudizio finale della sua relazione ha scritto, tra l'altro: «la position du département sur la scène académique internationale pourrait apparaître encore plus clairement si celui-ci présentait plus nettement sa « marque » spécifique sur ce marché, en termes de thématiques de recherche, de dialogue interdisciplinaire (particulièrement entre sociologie et science politique) ou de perspective méthodologique et théorique».
Si ritiene quindi che il Dipartimento debba ulteriormente perseguire nel prossimo triennio una strategia di caratterizzazione in sette articolate aree di ricerca, specificate nell'allegata appendice (Teoria politica, Analisi delle politiche, Comunicazione, Studi del lavoro, Analisi delle diseguaglianze, Processi globali, Metodi e tecniche per le scienze sociali), allo scopo sfruttare al meglio le diverse competenze presenti. Questi ambiti traggono vantaggio dall'approccio comune che consiste nello sviluppo di teorie e spiegazioni controllate empiricamente, di metodi e tecniche finalizzati al controllo empirico, di applicazioni volte all'analisi dei fenomeni politici, del lavoro, della globalizzazione e della comunicazione.
Il perseguimento degli obiettivi strategici sopra menzionati deve tenere conto degli elementi di forza e di debolezza individuati in occasione dell'esercizio volontario di valutazione condotto nel 2014.
Sono stati individuati come elementi di forza:
• l'attività di ricerca dei docenti è elevata e, in particolare, la percentuale di docenti improduttivi nel triennio di riferimento è trascurabile;
• alcuni docenti godono di un elevato riconoscimento a livello internazionale;
• la partecipazione a progetti e contratti di ricerca è complessivamente elevata, in merito soprattutto a progetti europei, PRIN (in particolare coordinati da docenti del SPS) e ad attività in conto terzi;
• sono attive numerose sinergie interne al SPS e con altri gruppi di UNIMI, in Italia e all'estero, che offrono opportunità di ulteriore miglioramento della qualità della ricerca, dell'attrazione di fondi e del grado di riconoscimento nazionale e internazionale del Dipartimento;
• l'impegno dei docenti del SPS nella formazione dottorale e post-dottorale è consistente e l'attrazione di giovani ricercatori da altre realtà nazionali e internazionali è ben al di sopra dei dati medi di Ateneo.
Sono stati individuati come elementi di debolezza:
• la composizione per fasce del personale accademico non è ottimale, in quanto il gruppo dei ricercatori appare sottodimensionato;
• la percentuale di pubblicazioni in lingua straniera e degli articoli pubblicati su riviste internazionali, sebbene in aumento rispetto al triennio precedente, appare ulteriormente incrementabile;
• indicativamente un terzo dei docenti non sembra ancora inserito nella comunità scientifica internazionale;
• nonostante la partecipazione a progetti e contratti di ricerca sia complessivamente elevata, la percentuale di docenti che vi partecipa mostra ampi margini di miglioramento.
Alla luce degli elementi di forza e di debolezza, gli obiettivi da perseguire nel triennio 2014-2016 sono i seguenti:
* porre come obiettivo prioritario del Dipartimento il consolidamento del livello internazionale della ricerca, incrementando, in termini assoluti, le pubblicazioni in lingua straniera e su riviste internazionali, cercando di coinvolgere in questo obiettivo tutti i ricercatori. Un ulteriore incremento della visibilità internazionale delle pubblicazioni potrebbe avere risvolti positivi nell'attrazione di fondi internazionali di ricerca e nel riconoscimenti internazionale del SPS. Per questo viene potenziato con risorse aggiuntive il servizio di revisione linguistica alle pubblicazioni, che ha già dato ottimi risultati in passato;
* incrementare ulteriormente la proporzione di studenti stranieri all'interno dei dottorati del nuovo progetto NASP-West, in quanto le tesi di dottorato rappresentano una importante componente dell'attività di ricerca. Questo obiettivo viene perseguito rafforzando e sviluppando la collaborazione con partner europei di buon livello e puntando ad una maggiore visibilità nei siti specializzati; questo obiettivo è reso impegnativo dalla necessità di adeguare contemporaneamente gli atenei partners, ma è giustificato dal fatto che gli sbocchi accademici del sistema universitario italiano sono da tempo calanti, soprattutto nelle scienze sociali e politiche, e i neo-dottori devono quindi essere messi in grado di competere sul mercato internazionale;
* con la drastica riduzione dei finanziamenti ministeriali PRIN, è prevedibile un forte ridimensionamento dei canali di finanziamento a carattere nazionale. Si cercherà di attutire l'impatto di tale ridimensionamento con un impegno ancora più forte nell'attrarre fondi internazionali ed esterni di ricerca (conto terzi), puntando a mantenere l'attuale livello di leadership nei confronti dei principali benchmark nazionali;
* in particolare, si cercherà di aumentare il numero dei progetti che godono di finanziamento ERC, sia sottoponendo proposte con più elevata probabilità di accettazione, sia attirando ricercatori esterni, che possono diventare membri del dipartimento mediante gli incentivi introdotti dalla recente normativa;
* sviluppare il sistema di monitoraggio dell'attività scientifica del Dipartimento; in particolare monitorare sistematicamente l'omogeneità della distribuzione delle pubblicazioni tra i docenti e ricercatori del Dipartimento, i differenziali tra i diversi SSD, il posizionamento scientifico del Dipartimento rispetto a benchmark rilevanti, opportunamente individuati in Italia e all'estero;
* favorire la perequazione della produttività scientifica a livello individuale, in particolare incentivando i ricercatori meno produttivi a ridurre il divario con quelli più produttivi, anche offrendo occasioni di formazione alla ricerca e servizi di revisione linguistica di prodotti scientifici in lingua;
* dato l'impegno consistente dei membri del dipartimento nella didattica dei corsi di studio e di dottorato dell'Ateneo, appare necessario un suo costante monitoraggio, per non incrementare eccessivamente il carico didattico, specialmente per i ricercatori, e non compromettere la qualità delle attività di ricerca.
PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI: INDICATORI/MONITORAGGIO
Il perseguimento degli obiettivi sopra menzionati è già in gran parte monitorato grazie alla raccolta sistematica di indicatori da parte dell'Ateneo. Il necessario monitoraggio di alcuni obiettivi richiede tuttavia la predisposizione di ulteriori indicatori ad hoc. In particolare vengono elencati di seguito gli indicatori utili per il monitoraggio di ciascun obiettivo individuato nella sezione precedente.
• Consolidare la ricerca internazionale:
- Riuscire a ottenere almeno due dei seguenti obiettivi: aggiudicazione di progetti ERC, partecipazione a reti di ricerca collaborando trasversalmente nell'ambito del programma “Europe in a changing world”, in programmi Horizon 2020 indirizzati a temi tipicamente trattati dalle “scienze dure” e nei vari Tender della Commissione europea.
• Consolidare il livello internazionale e la qualità delle pubblicazioni:
- 40% delle pubblicazioni in lingua straniera (contro 36% a fine 2013);
- 40% degli articoli su riviste delle fasce A ANVUR (contro il 36% a fine 2013);
- 20% su riviste ISI o SCOPUS (contro il 16% ISI a fine 2013);
• Consolidare l'immagine esterna del dipartimento e il suo ruolo pubblico:
- Incremento del 30% del numero di accessi ai siti del Dipartimento e del NASP-West dall'estero.
- Incremento di seminari e iniziative con ospiti non accademici (giornalisti, politici, amministratori, esperti, rappresentanti di associazioni), in grado di dare visibilità anche presso l'opinione pubblica.
- Sviluppo di accordi di collaborazione con enti pubblici e privati in attività formative e di ricerca nel territorio, anche in modalità Open Access.
• Sviluppare un sistema di monitoraggio dell'attività scientifica del dipartimento, partendo dall'esperienza recente dell'esercizio di valutazione esterna a cui il dipartimento si è volontariamente sottoposto su invito del Nucleo di valutazione di Ateneo
- Individuare istituzioni di ricerca nazionali e internazionali di elevata reputazione, in grado di fare da benchmark dell'attività di ricerca del Dipartimento:
- si ritiene di indicare come benchmark nazionale il Dipartimento di culture, politica e società dell'Università di Torino e il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Firenze, perché caratterizzati come SPS dalla equilibrata compresenza di scienze sociali e politiche.
- Si ritiene di indicare come benchmark internazionale il Department of Political Science e il Department of Sociology and Anthropology dell'Università di Amsterdam e il Department of Political and Social Sciences, Freie Universität Berlin, perché coprono aree di ricerca simili, hanno dimensioni comparabili e si pongono obiettivi di consolidamento della reputazione internazionale, come il dipatimento SPS si è prefissato.
• Attrarre fondi di ricerca nazionali e soprattutto internazionali:
- L'impegno di continuare ad attrarre fondi esterni di ricerca, può essere monitorato attraverso l'andamento delle risorse acquisite;
- per quanto riguarda i fondi nazionali, un obiettivo realistico è rappresentato dal contenimento della diminuzione prevista dei livelli di finanziamento del triennio precedente, attraverso la sostituzione parziale dei fondi PRIN con fondi provenienti da enti privati e attività di ricerca in conto terzi;
- per quanto riguarda i fondi internazionali, l'obiettivo è quello di aumentare le risorse del 30%, incrementando il numero dei progetti europei, anche in partnership con partner internazionali.
• Incrementare la produttività scientifica degli SSD meno produttivi:
- il monitoraggio delle differenze di produttività individuale verrà effettuato comparando il numero medio di pubblicazioni complessive, il numero delle pubblicazioni internazionali, il numero delle pubblicazioni in italiano su riviste in classe A e il numero delle citazioni mediante una pluralità di indicatori bibliometrici;
- l'obiettivo è quello di aumentare la produttività del quintile inferiore del 15% in un triennio, con particolare riferimento alla pubblicazioni internazionali, attraverso la conferma del servizio di revisione dei testi in inglese per i testi accettati in riviste internazionali e l'allargamento di questo servizio anche per i testi che vengono sottomessi alle preer review.
• Monitorare il trade-off tra impegno di ricerca e di didattica tra i giovani docenti e i ricercatori, allo scopo di non incidere negativamente sui loro livelli di produttività scientifica:
- l'orientamento è quello di rendere tassativo in 60 il numero massimo di ore di docenza per i ricercatori, come previsto dall'Ateneo, e rilevare ogni anno sia il carico didattico, sia il numero delle loro pubblicazioni. Questo obiettivo verrà perseguito sfruttando al meglio le opportunità di incremento di organico che si renderanno disponibili.
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Il Dipartimento nasce nell'aprile 2012, prevalentemente come fusione di due dipartimenti pre-esistenti: quello di Studi sociali e politici e quello di Studi del lavoro e del welfare. La vocazione pluridisciplinare dei dipartimenti originari è stata quindi ulteriormente rafforzata, così che ora il dipartimento è composto da sociologi, politologi, giuristi, filosofi, economisti, antropologi, demografi e psicologi, accomunati nei molteplici e complementari interessi per la ricerca empirica e teorica sui fenomeni sociali e politici emergenti nel mondo contemporaneo.
In questa ottica il dipartimento si propone di favorire una ricerca pluridisciplinare e una didattica integrata e innovativa. Esso prende come riferimento i migliori modelli accademici europei e internazionali in cui convergono, in un'ottica di mutuo arricchimento, le discipline rivolte allo studio e alla comprensione della complessità contemporanea. Questi obiettivi rappresentano a livello delle scienze sociali e politiche i più generali fini statutari che l'Università degli Studi di Milano si propone di perseguire in tutte le discipline che ne costituiscono la struttura.
Il Dipartimento si compone di tre grandi aree (sociologia economica e studi del lavoro, sociologia e metodologia della ricerca sociale, studi politici) che si incrociano su una decina di temi di ricerca (si veda il documento pdf in allegato).
Il Dipartimento di Scienze sociali e politiche è in grado di offrire a studenti e studentesse, giovani ricercatori e ricercatrici una serie di spazi – fisici e intellettuali – ideali per misurarsi con idee nuove, attraverso percorsi formativi, opportunità di sviluppo di ricerche e metodi avanzati di indagine, iniziative seminariali e conferenze internazionali nei principali campi di interesse scientifico che lo riguardano e contraddistinguono, secondo una logica di interdisciplinarietà che è all'origine della sua fondazione e costituzione.
AZIONI SVOLTE NEL TRIENNIO 2011-2013
Nel perseguimento della missione sopra menzionata, nel triennio 2011-2013 il Dipartimento SPS ha sviluppato le seguenti attività:
• Offerta di quattro corsi di laurea triennali (Comunicazione e Società CES, Scienze del lavoro, Amministrazione e Management LAM, Scienze per la Globalizzazione GLO, Scienze Politiche SPO in associazione con altri dipartimenti), tre corsi di laurea magistrale (Amminstrazioni e Politiche pubbliche APP, Comunicazione pubblica e d'Impresa COM, Human Relations and Labour Studies MLS), un master di secondo livello in Diritto del lavoro e relazioni industriali, due corsi di perfezionamento e partecipa alla didattica di diversi altri Corsi di studio nella Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali, nella Scuola di Scienze della mediazione linguistica e culturale dell'Ateneo e nella Scuola di Giornalismo organizzata congiuntamente tra UNIMI e Ordine dei Giornalisti di Milano;
• Supporto organizzativo alla partecipazione a progetti di ricerca internazionale, nazionale e locale, la realizzazione delle attività di ricerca in tutti i suoi aspetti, nonché la collaborazione a tale scopo con istituzioni pubbliche e organizzazioni private;
• Costruzione di, e la partecipazione istituzionalizzata a, reti stabili di ricerca capaci di connettere il meglio della comunità scientifica internazionale e nazionale.
• Organizzazione di seminari, conferenze, convegni a carattere scientifico, summer e winter schools, anche in collaborazione con analoghe strutture scientifiche (Summer School in Organized Crime, International Summer School in Political Communication and Electoral Behavior, Summer School Research Strategies in Policy Studies, Winter school annuale sponsorizzata dall'European Consortium for Sociological Research);
• Sistematica documentazione bibliografica mediante il proprio Centro di documentazione, coordinato con il sistema bibliotecario di Ateneo e specializzato nella raccolta di materiale rilevante alle attività di ricerca del Dipartimento;
• Gestione di un laboratorio informatico che assicura servizi rivolti alla ricerca all'interno del Dipartimento e offre supporto alle attività dei suoi studenti, laureandi e dottorandi (archivio dati di ricerche svolte in passato a livello internazionale, nazionale, dipartimentale, archivio programmi statistici per l'elaborazione dei dati, centro CATI e CAWI per le indagini a campione);
• Promozione delle attività di centri e laboratori stabili di ricerca, anche in collaborazione con altri dipartimenti e altri atenei. Al 31.12.2013 questi centri e laboratori sono: il centro interdipartimentale GENDERs (Donne e differenze di genere), l'Osservatorio CROSS (Osservatorio sulla criminalità organizzata), il Centro interdipartimentale WTW (su Lavoro, Formazione e Welfare) in collaborazione con il dipartimento DEMM, il centro interdipartimentale ICONA (su Innovazione e cambiamento organizzativo nella Amministrazione Pubblica), il centro interuniversitario UNIRES (Italian Centre for research on Universities and Higher Education Systems), il laboratorio LID (Laboratorio Indagini Demoscopiche), il laboratorio L.I.M.E.S. (Immigrazioni, Multiculturalismo e Società), il laboratorio MEDIACOM (sulla comunicazione mediale nell'ambito sociale, culturale e politico), il Laboratorio di sociologia visiva e sociologia del cinema, il laboratorio Escapes (Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate), il laboratorio PTP (Political Theory Project).
• Diffusione dei risultati di ricerca raggiunti, anche attraverso proprie collane di working papers;
• Compatibilmente con le proprie attività istituzionali, coordinamento ed esecuzione di attività di ricerca e di consulenza regolate mediante contratti e convenzioni con istituzioni enti pubblici e privati, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale, nonché dallo Statuto e dai Regolamenti d'Ateneo.
OBIETTIVI E AZIONI
Il Dipartimento SPS si pone i seguenti obiettivi triennali relativi alle attività di ricerca.
A livello nazionale occorre rilevare che fin ora il Dipartimento è riuscito ad attrarre docenza di prestigio da altre sedi (Pavia, Brescia, Trieste, Genova, Firenze, Trento, ma anche Copenhagen, Londra, Australia) e, ultimamente, stante la contrazione delle risorse, i suoi dottori di ricerca riescono a competere fuori sede per posizioni post-doc o come ricercatori. Sono inoltre in essere stabili collaborazioni con i più importanti istituti di ricerca nazionali – ad es. con l'Istituto Cattaneo di Bologna, il Circap (Center for the Study of Political Change) dell'Università di Siena, il Capp (Centro per l'analisi delle politiche pubbliche) dell'Università di Forlì, l'Associazione ITANES (Italian National Election Studies), il Collegio Carlo Alberto (Moncalieri - Torino), Politeia (Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica), il Centro Einaudi e LPF (Laboratorio di Politica Comparata e Filosofia Politica), la Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità). Negli anni recenti, sei docenti SPS sono o sono stati direttori di riviste italiane di fascia A – Rivista italiana di Scienza politica, Stato e Mercato, Rivista italiana di politiche pubbliche, Italian Political Science – o di importanti riviste scientifiche di settore come PolCom e Mondi Migranti. Diversi docenti sono stati inoltre nei comitati editoriali di riviste o negli organismi direttivi delle principali associazioni scientifiche italiane.
In ambito nazionale l'obiettivo è quindi quello di confermare e consolidare la posizione del Dipartimento come punto di riferimento per le Scienze Sociali e Politiche in Italia. Sul piano dei finanziamenti nazionali alla ricerca – dovendo rilevare un progressivo prosciugamento delle fonti ministeriali che con il PRIN hanno in passato rappresentato un'importante fonte di finanziamento – occorre aumentare l'impegno per ottenere fondi in conto terzi, pur nella consapevolezza che questo sforzo potrà comportare un aumento del peso della ricerca applicata, su quella di base. L'aumento dell'attività di ricerca per conto terzi trova comunque un importante supporto nelle competenze che in vari campi sono disponibili nel Dipartimento, con riferimento allo studio delle politiche e della loro valutazione. Un'altra direzione di sviluppo della ricerca in ambito nazionale può essere individuata nella promozione delle attività dell'Osservatorio CROSS, il cui scopo statutario è la diffusione di conoscenze critiche e della coscienza civica nell'ambito della legalità, il cui successo può portare anche allo sviluppo di ricerche partecipate, rilevanti nell'ambito della terza missione del Dipartimento.
A livello internazionale, Il grado di partecipazione a progetti europei può essere considerato un buon indicatore dell'inserimento del Dipartimento in reti di ricerca che lo vedono come partner attivo e di qualità riconosciuta. Le iniziative della Graduate School, dalla didattica internazionale alle commissioni dottorali internazionali, costituiscono un punto di partenza e di consolidamento per forme di collaborazione sempre più strette con partner stranieri di prestigio. Le varie iniziative scientifiche e di diffusione di livello internazionale sono un altro aspetto dell'apertura internazionale del SPS e dei progressi fatti nel corso del tempo. Per questo il Dipartimento ha accolto numerosi visiting student e scholar, tanto da dover definire regole di selezione e di contingentamento, per la limitatezza degli spazi di accoglienza (dal 2010 alla fine del 2013 i “visiting”sono stati 36). A ulteriore dimostrazione del grado di inserimento del dipartimento raggiunto nelle diverse comunità scientifiche internazionali di riferimento, si può richiamare il fatto che membri del dipartimento fanno o hanno fatto parte degli organismi direttivi delle principali associazioni scientifiche internazionali, quali l'ISA (International Sociological Association), ESA (European Sociological Association), ECPR (European Consortium for Political Research), EPSA (European Political Science Association), IPSA (International Political Science Association), ESPAnet (European Network for Social Policy Analysis), SASE (Society for the Advancement of Socio-Economics), ILERA (International Labor and Employment Relations Association), ECSR (European Consortium for Sociological Research). Il Dipartimento, attraverso i suoi docenti è presente nei comitati editoriali di molte riviste scientifiche internazionali. In occasione dell'esercizio volontario di valutazione interna all'Ateneo, condotta dal Nucleo di Valutazione nel corso del 2014, i revisori esterni hanno osservato che i rapporti internazionali del SPS sembrano consistenti, anche in ragione dei progetti internazionali e di numerose pubblicazioni presenti su riviste internazionali di prestigio.
In ambito internazionale il Dipartimento si pone una serie di obiettivi, volti ad aumentare ulteriormente la propria posizione reputazionale e di visibilità, partendo dagli elementi di migliorabilità individuati dall'esercizio volontario di valutazione interna condotto nel 2014. Gli obiettivi mirano a rafforzare alcuni parametri di internazionalizzazione (aumento dei finanziamenti di ricerca provenienti da fondi europei, più alta proporzione delle pubblicazioni in lingua straniera sul totale, più alta proporzione di pubblicazioni su riviste internazionali sul totale, allargamento del numero di docenti con pubblicazioni in lingua, aumento delle attività di partnership internazionale nella gestione dei dottorati), anche attraverso una maggiore caratterizzazione dell'attività di ricerca nel contesto europeo.
Questa caratterizzazione è oggetto di dibattito da qualche tempo nel Dipartimento ed è già stata affrontata nell'ambito della Scuola di Dottorato. In proposito si fa propria la posizione critica di un valutatore anonimo – che si è espresso nell'ambito dell'esercizio di valutazione promosso dal NdV di Ateneo e a cui il dipartimento ha aderito volontariamente – c he nel redigere il giudizio finale della sua relazione ha scritto, tra l'altro: «la position du département sur la scène académique internationale pourrait apparaître encore plus clairement si celui-ci présentait plus nettement sa « marque » spécifique sur ce marché, en termes de thématiques de recherche, de dialogue interdisciplinaire (particulièrement entre sociologie et science politique) ou de perspective méthodologique et théorique».
Si ritiene quindi che il Dipartimento debba ulteriormente perseguire nel prossimo triennio una strategia di caratterizzazione in sette articolate aree di ricerca, specificate nell'allegata appendice (Teoria politica, Analisi delle politiche, Comunicazione, Studi del lavoro, Analisi delle diseguaglianze, Processi globali, Metodi e tecniche per le scienze sociali), allo scopo sfruttare al meglio le diverse competenze presenti. Questi ambiti traggono vantaggio dall'approccio comune che consiste nello sviluppo di teorie e spiegazioni controllate empiricamente, di metodi e tecniche finalizzati al controllo empirico, di applicazioni volte all'analisi dei fenomeni politici, del lavoro, della globalizzazione e della comunicazione.
Il perseguimento degli obiettivi strategici sopra menzionati deve tenere conto degli elementi di forza e di debolezza individuati in occasione dell'esercizio volontario di valutazione condotto nel 2014.
Sono stati individuati come elementi di forza:
• l'attività di ricerca dei docenti è elevata e, in particolare, la percentuale di docenti improduttivi nel triennio di riferimento è trascurabile;
• alcuni docenti godono di un elevato riconoscimento a livello internazionale;
• la partecipazione a progetti e contratti di ricerca è complessivamente elevata, in merito soprattutto a progetti europei, PRIN (in particolare coordinati da docenti del SPS) e ad attività in conto terzi;
• sono attive numerose sinergie interne al SPS e con altri gruppi di UNIMI, in Italia e all'estero, che offrono opportunità di ulteriore miglioramento della qualità della ricerca, dell'attrazione di fondi e del grado di riconoscimento nazionale e internazionale del Dipartimento;
• l'impegno dei docenti del SPS nella formazione dottorale e post-dottorale è consistente e l'attrazione di giovani ricercatori da altre realtà nazionali e internazionali è ben al di sopra dei dati medi di Ateneo.
Sono stati individuati come elementi di debolezza:
• la composizione per fasce del personale accademico non è ottimale, in quanto il gruppo dei ricercatori appare sottodimensionato;
• la percentuale di pubblicazioni in lingua straniera e degli articoli pubblicati su riviste internazionali, sebbene in aumento rispetto al triennio precedente, appare ulteriormente incrementabile;
• indicativamente un terzo dei docenti non sembra ancora inserito nella comunità scientifica internazionale;
• nonostante la partecipazione a progetti e contratti di ricerca sia complessivamente elevata, la percentuale di docenti che vi partecipa mostra ampi margini di miglioramento.
Alla luce degli elementi di forza e di debolezza, gli obiettivi da perseguire nel triennio 2014-2016 sono i seguenti:
* porre come obiettivo prioritario del Dipartimento il consolidamento del livello internazionale della ricerca, incrementando, in termini assoluti, le pubblicazioni in lingua straniera e su riviste internazionali, cercando di coinvolgere in questo obiettivo tutti i ricercatori. Un ulteriore incremento della visibilità internazionale delle pubblicazioni potrebbe avere risvolti positivi nell'attrazione di fondi internazionali di ricerca e nel riconoscimenti internazionale del SPS. Per questo viene potenziato con risorse aggiuntive il servizio di revisione linguistica alle pubblicazioni, che ha già dato ottimi risultati in passato;
* incrementare ulteriormente la proporzione di studenti stranieri all'interno dei dottorati del nuovo progetto NASP-West, in quanto le tesi di dottorato rappresentano una importante componente dell'attività di ricerca. Questo obiettivo viene perseguito rafforzando e sviluppando la collaborazione con partner europei di buon livello e puntando ad una maggiore visibilità nei siti specializzati; questo obiettivo è reso impegnativo dalla necessità di adeguare contemporaneamente gli atenei partners, ma è giustificato dal fatto che gli sbocchi accademici del sistema universitario italiano sono da tempo calanti, soprattutto nelle scienze sociali e politiche, e i neo-dottori devono quindi essere messi in grado di competere sul mercato internazionale;
* con la drastica riduzione dei finanziamenti ministeriali PRIN, è prevedibile un forte ridimensionamento dei canali di finanziamento a carattere nazionale. Si cercherà di attutire l'impatto di tale ridimensionamento con un impegno ancora più forte nell'attrarre fondi internazionali ed esterni di ricerca (conto terzi), puntando a mantenere l'attuale livello di leadership nei confronti dei principali benchmark nazionali;
* in particolare, si cercherà di aumentare il numero dei progetti che godono di finanziamento ERC, sia sottoponendo proposte con più elevata probabilità di accettazione, sia attirando ricercatori esterni, che possono diventare membri del dipartimento mediante gli incentivi introdotti dalla recente normativa;
* sviluppare il sistema di monitoraggio dell'attività scientifica del Dipartimento; in particolare monitorare sistematicamente l'omogeneità della distribuzione delle pubblicazioni tra i docenti e ricercatori del Dipartimento, i differenziali tra i diversi SSD, il posizionamento scientifico del Dipartimento rispetto a benchmark rilevanti, opportunamente individuati in Italia e all'estero;
* favorire la perequazione della produttività scientifica a livello individuale, in particolare incentivando i ricercatori meno produttivi a ridurre il divario con quelli più produttivi, anche offrendo occasioni di formazione alla ricerca e servizi di revisione linguistica di prodotti scientifici in lingua;
* dato l'impegno consistente dei membri del dipartimento nella didattica dei corsi di studio e di dottorato dell'Ateneo, appare necessario un suo costante monitoraggio, per non incrementare eccessivamente il carico didattico, specialmente per i ricercatori, e non compromettere la qualità delle attività di ricerca.
PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI: INDICATORI/MONITORAGGIO
Il perseguimento degli obiettivi sopra menzionati è già in gran parte monitorato grazie alla raccolta sistematica di indicatori da parte dell'Ateneo. Il necessario monitoraggio di alcuni obiettivi richiede tuttavia la predisposizione di ulteriori indicatori ad hoc. In particolare vengono elencati di seguito gli indicatori utili per il monitoraggio di ciascun obiettivo individuato nella sezione precedente.
• Consolidare la ricerca internazionale:
- Riuscire a ottenere almeno due dei seguenti obiettivi: aggiudicazione di progetti ERC, partecipazione a reti di ricerca collaborando trasversalmente nell'ambito del programma “Europe in a changing world”, in programmi Horizon 2020 indirizzati a temi tipicamente trattati dalle “scienze dure” e nei vari Tender della Commissione europea.
• Consolidare il livello internazionale e la qualità delle pubblicazioni:
- 40% delle pubblicazioni in lingua straniera (contro 36% a fine 2013);
- 40% degli articoli su riviste delle fasce A ANVUR (contro il 36% a fine 2013);
- 20% su riviste ISI o SCOPUS (contro il 16% ISI a fine 2013);
• Consolidare l'immagine esterna del dipartimento e il suo ruolo pubblico:
- Incremento del 30% del numero di accessi ai siti del Dipartimento e del NASP-West dall'estero.
- Incremento di seminari e iniziative con ospiti non accademici (giornalisti, politici, amministratori, esperti, rappresentanti di associazioni), in grado di dare visibilità anche presso l'opinione pubblica.
- Sviluppo di accordi di collaborazione con enti pubblici e privati in attività formative e di ricerca nel territorio, anche in modalità Open Access.
• Sviluppare un sistema di monitoraggio dell'attività scientifica del dipartimento, partendo dall'esperienza recente dell'esercizio di valutazione esterna a cui il dipartimento si è volontariamente sottoposto su invito del Nucleo di valutazione di Ateneo
- Individuare istituzioni di ricerca nazionali e internazionali di elevata reputazione, in grado di fare da benchmark dell'attività di ricerca del Dipartimento:
- si ritiene di indicare come benchmark nazionale il Dipartimento di culture, politica e società dell'Università di Torino e il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Firenze, perché caratterizzati come SPS dalla equilibrata compresenza di scienze sociali e politiche.
- Si ritiene di indicare come benchmark internazionale il Department of Political Science e il Department of Sociology and Anthropology dell'Università di Amsterdam e il Department of Political and Social Sciences, Freie Universität Berlin, perché coprono aree di ricerca simili, hanno dimensioni comparabili e si pongono obiettivi di consolidamento della reputazione internazionale, come il dipatimento SPS si è prefissato.
• Attrarre fondi di ricerca nazionali e soprattutto internazionali:
- L'impegno di continuare ad attrarre fondi esterni di ricerca, può essere monitorato attraverso l'andamento delle risorse acquisite;
- per quanto riguarda i fondi nazionali, un obiettivo realistico è rappresentato dal contenimento della diminuzione prevista dei livelli di finanziamento del triennio precedente, attraverso la sostituzione parziale dei fondi PRIN con fondi provenienti da enti privati e attività di ricerca in conto terzi;
- per quanto riguarda i fondi internazionali, l'obiettivo è quello di aumentare le risorse del 30%, incrementando il numero dei progetti europei, anche in partnership con partner internazionali.
• Incrementare la produttività scientifica degli SSD meno produttivi:
- il monitoraggio delle differenze di produttività individuale verrà effettuato comparando il numero medio di pubblicazioni complessive, il numero delle pubblicazioni internazionali, il numero delle pubblicazioni in italiano su riviste in classe A e il numero delle citazioni mediante una pluralità di indicatori bibliometrici;
- l'obiettivo è quello di aumentare la produttività del quintile inferiore del 15% in un triennio, con particolare riferimento alla pubblicazioni internazionali, attraverso la conferma del servizio di revisione dei testi in inglese per i testi accettati in riviste internazionali e l'allargamento di questo servizio anche per i testi che vengono sottomessi alle preer review.
• Monitorare il trade-off tra impegno di ricerca e di didattica tra i giovani docenti e i ricercatori, allo scopo di non incidere negativamente sui loro livelli di produttività scientifica:
- l'orientamento è quello di rendere tassativo in 60 il numero massimo di ore di docenza per i ricercatori, come previsto dall'Ateneo, e rilevare ogni anno sia il carico didattico, sia il numero delle loro pubblicazioni. Questo obiettivo verrà perseguito sfruttando al meglio le opportunità di incremento di organico che si renderanno disponibili.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, SPS, nasce nel 2012 dalla fusione del Dipartimento di studi sociali e politici e del Dipartimento di studi del lavoro e del welfare. Nonostante la duplicità dell'origine, grazie alla sovrapposizione parziale delle aree scientifiche e alla complemetarietà di altre, il nuovo dipartimento non ha richiesto la costituzione di sezioni ed ha quindi fin dall'inizio adottato una struttura unitaria, che ha contribuito alla veloce integrazione delle competenze e delle risorse umane.
Come previsto dallo Statuto dell'Università degli Studi di Milano, la governance è in capo al Consiglio di dipartimento, di cui fanno parte tutti i professori di prima e seconda fascia, i ricercatori a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Del consiglio fanno parte i rappresentanti degli assegnisti, dei dottorandi, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti dei corsi di laurea di cui il dipartimento è referente principale.
Il direttore del dipartimento, eletto dal consiglio per un triennio, propone la composizione della giunta, che ha compiti di indirizzo, sulla base dei criteri previsti dallo statuto di Ateneo. Attualmente fanno parte della giunta anche gli ex-direttori, che contribuiscono con la loro esperienza a consigliare il direttore in carica.
L'assetto logistico del dipartimento risente ancora della recente fusione, poiché l'attività dipartimentale è distribuita in tre diversi immobili, all'interno del polo di Scienze politiche di via Conservatorio, 7 e in altri due immobili, quello di via Livorno e quello di via Pace, dove sono concentrate le attività dei dottorati.
Il personale tecnico amministrativo è rappresentato da 15 unità, cui non corrispondono però altrettante posizioni a tempo pieno. Un'unità è infatti a tempo parziale e altre lavorano a tempo ridotto in base alla legge 104/92.
L'organizzazione del dipartimento è suddivisa nelle seguenti sei funzioni: amministrazione, supporto alla didattica, servizi per la ricerca, servizi informatici, comunicazione, segreteria direzione e assistenza organi del dipartimento. A queste funzioni si aggiunge un'unità di elevata qualificazione (EP), con contratto a tempo determinato, per la gestione delle ricerche internazionali che fanno capo al centro interdipartimentale GENDERs.
Occorre aggiungere che la gestione e rendicontazione dei finanziamenti esterni fin ora pervenuti dalle Fondazioni bancarie richiede l'attivazione di un contratto esterno rinnovato in caso di rifinanziamento. Analoga soluzione è richiesta per la gestione dei finanziamenti ERC.
Per ciascuna funzione, si illustrano di seguito le principali attività.
Amministrazione: coordinamento procedure, contabilità e relativi rapporti con gli Uffici centrali, contratti, bandi, buoni d'ordine, pagamenti fornitori, registrazione e rimborso missioni.
Segreteria direzione e assistenza organi dipartimento: supporto al Consiglio, convocazioni, raccolta argomenti OdG, bozze verbali, posta interna, esterna, assistenza commissioni e relativi verbali.
I servizi di supporto alla didattica si dividono in supporto ai corsi di laurea e supporto ai dottorati e ai master. Per quanto riguarda i primi: servizi di supporto ai collegi didattici, programmazione didattica, gestione W4, calendari didattici, ordinamenti didattici, regolamenti, manifesti degli studi, sportello studenti, sportello studenti Erasmus, rapporti con Affari Generali di Ateneo e con gli Uffici di coordinamento dell'attività didattica del polo di via Conservatorio.
Per quanto riguarda i secondi, gestiti fisicamente nella sede di via Pace: calendario didattica dottorale, assegnazione e monitoraggio spazi e aule, promozione NASP, contatti con relatori e visiting per Graduate School.
Servizi per la ricerca: sportello interno per bandi, procedure di gestione dei finanziamenti alla ricerca e per rendicontazione, convenzioni di collaborazione scientifica, monitoraggio fondi disponibili, contratti conto terzi per servizi e consulenze, attivazione assegni di ricerca finanziati dai progetti.
Servizi informatici: gestione dei server, gestione dei servizi in rete locale, gestione dell'infrastruttura dei laboratori informatici laboratori (21+12 postazioni), help desk personal computer (circa 90 macchine), consulenza nell'acquisto di materiale informatico di dipartimento, consulenza nelle strategie informatiche dipartimentali.
Comunicazione: comunicazione interna (liste distribuzione), comunicazione esterna mediante aggiornamento del sito di dipartimento, promozione (e organizzazione) master, summer school, corsi perfezionamento.
La sede amministrativa del centro intrerdipartimentale GENDERs comporta attività di coordinamento e segreteria, la gestione progetto europeo STAGES (fino al 2019), la consulenza per nuovi progetti, l'utilizzo della contact person per la rete di relazioni internazionali sull'area di ricerca “Donne&Scienza”.
Le posizioni assegnate sulla base dell'organigramma allegato non comportano l'assunzione di competenze esclusive e specialistiche. E' stato infatti introdotto il principio della ridondanza, per cui ciascuno può essere sostituito temporaneamente da un/una collega in caso di assenza o può affiancarlo/a in caso di carichi di lavoro da smaltire (diverse funzioni hanno un carico di lavoro che risente di una certa stagionalità). A ciascuna unità di personale è quindi richiesto di ricoprire la funzione assegnata nell'organigramma, ma anche di essere in grado di sostituire un/una collega in caso di assenza o di particolare carico di lavoro.
Le competenze vengono acquisite principalmente con l'affiancamento, anche se in prospettiva l'Ateneo ha deciso di lanciare un piano formativo triennale personalizzato, per coprire meglio le crescenti esigenze formative.
A causa della veloce trasformazione delle competenze necessarie e dei compiti, le qualifiche contrattuali sono sempre meno corrispondenti al lavoro effettivamente svolto, creando una effettiva disparità di trattamento tra chi ha acquisito competenze utili e chi fa più fatica ad adeguarsi a quelle richieste.
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Come previsto dallo Statuto dell'Università degli Studi di Milano, la governance è in capo al Consiglio di dipartimento, di cui fanno parte tutti i professori di prima e seconda fascia, i ricercatori a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Del consiglio fanno parte i rappresentanti degli assegnisti, dei dottorandi, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti dei corsi di laurea di cui il dipartimento è referente principale.
Il direttore del dipartimento, eletto dal consiglio per un triennio, propone la composizione della giunta, che ha compiti di indirizzo, sulla base dei criteri previsti dallo statuto di Ateneo. Attualmente fanno parte della giunta anche gli ex-direttori, che contribuiscono con la loro esperienza a consigliare il direttore in carica.
L'assetto logistico del dipartimento risente ancora della recente fusione, poiché l'attività dipartimentale è distribuita in tre diversi immobili, all'interno del polo di Scienze politiche di via Conservatorio, 7 e in altri due immobili, quello di via Livorno e quello di via Pace, dove sono concentrate le attività dei dottorati.
Il personale tecnico amministrativo è rappresentato da 15 unità, cui non corrispondono però altrettante posizioni a tempo pieno. Un'unità è infatti a tempo parziale e altre lavorano a tempo ridotto in base alla legge 104/92.
L'organizzazione del dipartimento è suddivisa nelle seguenti sei funzioni: amministrazione, supporto alla didattica, servizi per la ricerca, servizi informatici, comunicazione, segreteria direzione e assistenza organi del dipartimento. A queste funzioni si aggiunge un'unità di elevata qualificazione (EP), con contratto a tempo determinato, per la gestione delle ricerche internazionali che fanno capo al centro interdipartimentale GENDERs.
Occorre aggiungere che la gestione e rendicontazione dei finanziamenti esterni fin ora pervenuti dalle Fondazioni bancarie richiede l'attivazione di un contratto esterno rinnovato in caso di rifinanziamento. Analoga soluzione è richiesta per la gestione dei finanziamenti ERC.
Per ciascuna funzione, si illustrano di seguito le principali attività.
Amministrazione: coordinamento procedure, contabilità e relativi rapporti con gli Uffici centrali, contratti, bandi, buoni d'ordine, pagamenti fornitori, registrazione e rimborso missioni.
Segreteria direzione e assistenza organi dipartimento: supporto al Consiglio, convocazioni, raccolta argomenti OdG, bozze verbali, posta interna, esterna, assistenza commissioni e relativi verbali.
I servizi di supporto alla didattica si dividono in supporto ai corsi di laurea e supporto ai dottorati e ai master. Per quanto riguarda i primi: servizi di supporto ai collegi didattici, programmazione didattica, gestione W4, calendari didattici, ordinamenti didattici, regolamenti, manifesti degli studi, sportello studenti, sportello studenti Erasmus, rapporti con Affari Generali di Ateneo e con gli Uffici di coordinamento dell'attività didattica del polo di via Conservatorio.
Per quanto riguarda i secondi, gestiti fisicamente nella sede di via Pace: calendario didattica dottorale, assegnazione e monitoraggio spazi e aule, promozione NASP, contatti con relatori e visiting per Graduate School.
Servizi per la ricerca: sportello interno per bandi, procedure di gestione dei finanziamenti alla ricerca e per rendicontazione, convenzioni di collaborazione scientifica, monitoraggio fondi disponibili, contratti conto terzi per servizi e consulenze, attivazione assegni di ricerca finanziati dai progetti.
Servizi informatici: gestione dei server, gestione dei servizi in rete locale, gestione dell'infrastruttura dei laboratori informatici laboratori (21+12 postazioni), help desk personal computer (circa 90 macchine), consulenza nell'acquisto di materiale informatico di dipartimento, consulenza nelle strategie informatiche dipartimentali.
Comunicazione: comunicazione interna (liste distribuzione), comunicazione esterna mediante aggiornamento del sito di dipartimento, promozione (e organizzazione) master, summer school, corsi perfezionamento.
La sede amministrativa del centro intrerdipartimentale GENDERs comporta attività di coordinamento e segreteria, la gestione progetto europeo STAGES (fino al 2019), la consulenza per nuovi progetti, l'utilizzo della contact person per la rete di relazioni internazionali sull'area di ricerca “Donne&Scienza”.
Le posizioni assegnate sulla base dell'organigramma allegato non comportano l'assunzione di competenze esclusive e specialistiche. E' stato infatti introdotto il principio della ridondanza, per cui ciascuno può essere sostituito temporaneamente da un/una collega in caso di assenza o può affiancarlo/a in caso di carichi di lavoro da smaltire (diverse funzioni hanno un carico di lavoro che risente di una certa stagionalità). A ciascuna unità di personale è quindi richiesto di ricoprire la funzione assegnata nell'organigramma, ma anche di essere in grado di sostituire un/una collega in caso di assenza o di particolare carico di lavoro.
Le competenze vengono acquisite principalmente con l'affiancamento, anche se in prospettiva l'Ateneo ha deciso di lanciare un piano formativo triennale personalizzato, per coprire meglio le crescenti esigenze formative.
A causa della veloce trasformazione delle competenze necessarie e dei compiti, le qualifiche contrattuali sono sempre meno corrispondenti al lavoro effettivamente svolto, creando una effettiva disparità di trattamento tra chi ha acquisito competenze utili e chi fa più fatica ad adeguarsi a quelle richieste.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | ImaGEN - Generi, maschilità, femminilità e rappresentazione | SASSATELLI Roberta | 3 | dott.ssa Elisa Arfini,elisa.arfini@guest.unimi.it prof.ssa Cristina Demaria, Università di Bologna, cristina.demaria2@unibo.it prof.ssa Rossella Ghigi, Università di Bologna, rossella.ghigi@unibo.it dott. Daniele Salerno, Università di Bologna, daniele.salerno@unibo.it |
2. | Itanes_Italian National Election Study | SEGATTI Paolo | 3 | Paolo Bellucci (Unisi) , Franca Roncarolo (Unito), Guido legnante (Unipv) Patrizia Catellani (Unicat), Hans Schadee (Unimib), Roberto Biorcio (Unimib), Piergiorgio Corbetta (Unibo), Nicoletta Cavazza (Unimo), Giancarlo Gasperoni (Unibo), Cristiano Vezzoni (Unitn), Christian Vaccari (Unibo), Aldo De Virgilio (Unibo), Lorenzo De Sio (Luiss), Roberto D’Alimonte (LUISS), Fabio Serricchio (Unicb), Diego Garzia (EUI), Dario Tuorto (UNIBO), Gianluca Passarelli (Uniroma) |
3. | PRIN 2010-2011 | SEGATTI Paolo | 4 | Franca Roncarolo (UNITO); Catellani (UNICAT); Guido Legnante (UNIPV); Hans Schadee (UNIMIB); Nicoletta Cavazza (UNIMO), Aldo De Virgilio (UNIBO); Alessandro Chiaramonte (UNIFI); Paolo Bellucci, (UNISI); ROBERTO D’Alimonte (LUISS), Paolo Mancini (UNIPG); Cristiano Vezzoni (UNITN). |
4. | Religosity, Ideology and Voting in Western Europe | SEGATTI Paolo | 2 | José Ramon Montero (UAM-Madrid), Kerman Calvo(Salamanca),Cristiano Vezzoni (UNITN), Michael Marsh (Trinity –Dublin), Karel Dobbelaere (Lovanio); Jaak Billiet (Lovanio); Jaak Swyngedouw (Leuven); Giedo Jansen (Twente), James Tilley (Oxford), Nun der Graaf (Oxford) ; Bruno Cautres (SciencesPO), Martin Elff (Kostanz) Sigrid Rossteucher (Frankfurt); Syilvia Kritzinger (UNIVIE), Henrik Oskarson (Gothemburg), Wald (Florida);Roma Lachat (Pompeu Fabra); Bernt Aardal (Oslo) |
5. | Le conseguenze della Crisi Economica in Germania, Italia e Spagna | SEGATTI Paolo | 5 | Jan Van Deth (Mannheim ), José Ramon Montero(UAM) Alberto Sanz (UAM) ; Santiago Perez (UAM), Gema Albaceite (UAM), Sigrid Rossteuchter (Frankfurt) , Hans Pogunthe (Dusseldorf); Frank Schimmelfenning (Zurich), Mariano Torca (Pompeu Fabra), Sonja Zmerli (Frankfurt) |
6. | MEDIACOM | MAZZOLENI Gianpietro | 4 | Anna Sfardini (Università Cattolica) |
7. | Political Theory Project | BESUSSI Antonella | 7 | Dottorandi: Giorgia Casanica, Ilaria Cozzaglio, Chiara Destri,Corrado Fumagalli, Gianluca Pozzoni . Giulia Bistagnino, Franca D’Agostini |
8. | Unità locale PRIN 2010-2011 | BESUSSI Antonella | 6 | Giulia Bistagnino |
9. | Centro di ricerca coordinato GENDERS - | LEONINI Luisa Maria | 6 | Il Centro è presieduto dalla prof.ssa Bianca Beccalli (fondatrice) ed è coordinato dalla dott.ssa Daniela Falcinelli dal 2003. |
10. | CROSS, Osservatorio sulla criminalità organizzata | DALLA CHIESA Fernando | 10 | dott.ssa Ilaria Meli, dott.ssa Federica Cabras, dott. Roberto Nicolini |
11. | WTW - WORK, TRAINING AND WELFARE | PEDERSINI Roberto | 25 | Marino Regini professore emerito |
12. | NETSHUFOOD | SASSATELLI Roberta | 7 | |
13. | UNIRES - Italian Centre for Research on Universities and Higher Education Systems | BALLARINO Gabriele | 12 | Università degli Studi di Pavia: Michele Rostan, Alessandro Cavalli, Maria Antonietta Confalonieri, Paolo Giudici, Stefano Govoni, Carlo Magni, Maria Rita Rampazi, Luisa Rosti, Massimiliano Vaira, Maria Assunta Zanetti Università degli Studi di Bologna: Giliberto Capano, Patrizia Pedersoli, David Natali, Paolo Terenzi Università degli Studi di Firenze: Carlo Trigilia Università degli Studi di Torino: Francesco Ramella Università di Milano-Bicocca: Roberto Moscati LIUC: Gianfranco Rebora Fondazione Crui per le università italiane: Emanuela Stefani, Natalia Paganelli, Francesca Rossi, Massimo Carfagna |
14. | RegSMEs - Labour Regulation in Small and Medium Enterprises | REGALIA Ida | 4 | - Laura Leonardi (Università degli Studi di Firenze), - Domenico Carrieri (Università di Roma “La Sapienza”, originariamente Università degli Studi di Teramo), - Marcello Pedaci (Università degli Studi di Teramo), - Vincenzo Fortunato (Università della Calabria). - Paul Edwards, Business School of the University of Birmingham (BBS) - Miroslav Stanojevic, Faculty of Social Sciences (FDV) of the University of Ljubljana - Maarten Keune, Amsterdam Institute for Advanced Labour Studies (AIAS) of the University of Amsterdam - Antonio Martin, Department of Sociology of the Autonomous University of Barcelona (UAB). |
15. | Percorsi di secondo welfare. Il rinnovamento dello stato sociale tra nuovi bisogni e risorse scarse | MAINO Franca | 5 | Patrik Vesan (Università della Valle d’Aosta) |
16. | PRIN 2010-2011 | SEMENZA Renata | 2 | Marino Regini (professore emerito) Carlo Trigilia, Università di Firenze; Francesco Ramella, Unità di Torino; Michele Rostan, Università di Pavia |
17. | “Social dialogue and the public services in the aftermath of the economic crisis: strengthening partnership in an era of austerity” | BORDOGNA Lorenzo | 2 | Stephen Bach, Alexandra Stroleny (King's College, London), Peter Leisink, Ulrike Weske, Eva Knies (Utrecht University), Mikkel Mailand (University di Copenaghen), Zuzana Dvorakova (VŠE University of Economics, Prague) Gilles Jeannot (LATTS, École des ponts, Paris) |
18. | Social dialogue during the economic crisis | REGALIA Ida | 2 | - Miroslav Stanojević , University of Ljubljana - Aleksandra Kanjuo Mrčela, University of Ljubljana - Tony Dundon, National University of Ireland Galway - Eugene Hickland, National University of Ireland Galway - Isabel Tavora, University of Manchester - Pilar González, Universidade do Porto, Portugal - Aurora Trif, Dublin City University, Ireland - Rafael Ibáñez Rojo, Universidad Autónoma de Madrid, Spain - Miguel Martinez Lucio, University of Manchester |
19. | Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate | COLOMBO Enzo | 6 | Francesca Lagomarsino (DISFOR, Università di Genova) Sandro Mezzadra (Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia dell’Università di Bologna) Domenico Perrotta (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo Fabio Quassoli (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociali dell’Università di Milano-Bicocca) Nando Sigona (School of Social Policy, University of Birmingham, UK) |
20. | LIMeS. Laboratorio Immigrazione, Multiculturalismo e Società | AMBROSINI Maurizio | 2 | Elena Caneva (assegnista UNIMI) Sonia Pozzi(collaboratrice esterna UNIMI) Deborah De Luca(collaboratrice esterna UNIMI) |
21. | Nuove fenomenologie sociali e trasformazioni del welfare. I mutamenti del welfare territoriale in Italia (INCA 2010-11, n. 705) | NERI Stefano | 2 | Ugo Ascoli, Marco Arlotti e Ilaria Fioretti (Università Politecnica delle Marche), Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Maria Luisa Mirabile, Francesca Carrera, Salvo Leonardi, Alessandro Caramis (Ires- Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, Roma) |
22. | Nuove fenomenologie sociali e trasformazioni del welfare. Il welfare contrattuale e aziendale in Italia (INCA 2010-11, n. 705) | COLOMBO Sabrina | 2 | Ugo Ascoli, Marco Arlotti e Ilaria Fioretti (Università Politecnica delle Marche), Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Maria Luisa Mirabile, Francesca Carrera, Salvo Leonardi, Alessandro Caramis (Ires- Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, Roma) |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | ICONA - Innovazione e Cambiamento Organizzativo nelle Amministrazioni pubbliche | SORRENTINO Maddalena (Economia, management e metodi quantitativi) | 16 | Prof. Stefano Draghi, docente a contratto Prof. Walter Castelnovo, Università dell'Insubria Dott. Sergio Levi, scrittore e saggista |
2. | Gli effetti della democratizzazione sul social welfare: un'analisi comparata delle nuove democrazie | GIUNCHI Elisa Ada (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 2 | R. Ronza, V. Memoli |
3. | Perspectives on Common European Immigration Law | SCUTO Filippo (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 4 | |
4. | “Le politiche socio-sanitarie per gli immigrati in una prospettiva comparata e di multilevel governance: l’integrazione socio-sanitaria con particolare riferimento alla tutela dei soggetti fragili”. | SCUTO Filippo (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 2 | |
5. | Prin 2008 | RONFANI Paola (Studi internazionali, giuridici e storico-politici) | 2 | |
6. | CSSA - The Centre for the Study of Social Action | GUALA Francesco (Economia, management e metodi quantitativi) | 11 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
LID - Laboratorio Indagini Demoscopiche: vedi PDF allegato
Laboratorio Informatico di Via Passione
L'aula didattica di via Passione si compone di 12 postazioni con computer su sistema thin-client che che si connettono a servers di appliance con i seguenti software: OS windows server 2008, pacchetto office 2010, SPSS 21, Stata 13 IC, R, FsQca, vlc.
Inoltre l'aula è attrezzata con postazione docente e proiettore.
Laboratorio Informatico di Via Pace
L'aula didattica di via Pace si compone di 21 postazioni con computer su sistema thin-client che che si connettono a servers di appliance con i seguenti software: OS windows server 2008, pacchetto office 2010, SPSS 21, Stata 13 IC, R, FsQca, vlc.
Inoltre l'aula è attrezzata con postazione docente e proiettore.
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Laboratorio Informatico di Via Passione
L'aula didattica di via Passione si compone di 12 postazioni con computer su sistema thin-client che che si connettono a servers di appliance con i seguenti software: OS windows server 2008, pacchetto office 2010, SPSS 21, Stata 13 IC, R, FsQca, vlc.
Inoltre l'aula è attrezzata con postazione docente e proiettore.
Laboratorio Informatico di Via Pace
L'aula didattica di via Pace si compone di 21 postazioni con computer su sistema thin-client che che si connettono a servers di appliance con i seguenti software: OS windows server 2008, pacchetto office 2010, SPSS 21, Stata 13 IC, R, FsQca, vlc.
Inoltre l'aula è attrezzata con postazione docente e proiettore.
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No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca digitale di Ateneo | http://www.sba.unimi.it/BibliotecaDigitale/46.html | 0 | 0 | 0 |
2. | Biblioteca di Scienze politiche | http://www.sba.unimi.it/Biblioteche/ scpol/1869.html | 157.760 | 42.910 | 573 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [18]
-
- Prof. Associati [20]
-
- Ricercatori [17]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [4]
-
- Assegnisti [15]
-
- Dottorandi [40]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | AMBROSINI | Maurizio | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/09 |
2. | BALLARINO | Gabriele | Professore Straordinario | 14 | 14 | SPS/09 |
3. | BESUSSI | Antonella | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/01 |
4. | BORDOGNA | Lorenzo | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/09 |
5. | BOSCATI | Alessandro | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
6. | CHIESI | Antonio Maria | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
7. | FACCHI | Alessandra | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
8. | FERRERA | Maurizio | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/04 |
9. | GIULIANI | Marco | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/04 |
10. | GOBO | Giampietro | Professore Straordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
11. | ICHINO | Pietro | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
12. | LEONINI | Luisa Maria | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/08 |
13. | MARAFFI | Marco | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
14. | MAZZOLENI | Gianpietro | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/08 |
15. | REGALIA | Ida | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/09 |
16. | REGONINI | Gloria | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/04 |
17. | SEGATTI | Paolo | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/11 |
18. | SOLARI | Luca | Professore Straordinario | 13 | 13 | SECS-P/10 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 6 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 3 |
Area Biblioteche | 1 |
Area Amministrativa - Gestionale | 5 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |