Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. Presentazione del Dipartimento
A seguito della riorganizzazione interna dovuta all'abolizione della Facoltà di Giurisprudenza e dei vecchi Dipartimenti ex d.P.R. n. 382 del 1980, il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture (d'ora in poi DiDEC) persegue finalità scientifiche di carattere multi ed inter-disciplinare grazie alla particolarità della propria offerta formativa che, unica in Italia, consente di affiancare agli studi in giurisprudenza quelli delle problematiche economiche e della mediazione interlinguistica ed interculturale, favorendone la reciproca integrazione. Il progetto del Dipartimento si fonda, dunque, sulla sinergia tra le discipline giuridiche, economiche e linguistiche, valorizzandone le rispettive peculiarità e sviluppando l'esperienza multidisciplinare già avviata dalla precedente Facoltà. In particolare, il Dipartimento mira ad assicurare, sia sul piano della ricerca, sia nell'ottica della formazione, lo studio comparato e integrato dei fenomeni sociali, analizzati nel loro significato normativo, culturale e socio-economico, nonché nell'espressione linguistica in cui si manifestano, con specifica attenzione all'evoluzione storica ed ai contesti sociali in cui sono inseriti. Di conseguenza, coerentemente allo Statuto di Ateneo, sono ad esso afferenti Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato e Ricercatori a tempo determinato appartenenti a quattro diverse macroaree CUN (10, 11, 12 e 13). Grazie a tali caratteristiche, nonostante si tratti di un'istituzione assai giovane – la sua data di costituzione risale al settembre 2011 – e pur in assenza ancora di un Piano Strategico di Ateneo, il Dipartimento ha potuto adeguatamente sviluppare la sinergia di competenze e interessi, necessaria per la ricerca a carattere umanistico in un contesto plurale e globalizzato, delineata dalle linee guida per la ricerca europea (cfr., ad es., Horizon 2020).
2. Settori di ricerca
La cooperazione fra diversi settori ha già prodotto, nel breve tempo di vita del Dipartimento, risultati positivi apprezzabili. In particolare, si è potuto connettere lo studio del multilinguismo alle esigenze dell'economia e del business e lo studio della coesistenza e dell'integrazione tra sistemi giuridici, culture, lingue e religioni diversi a quello dei meccanismi per la soluzione dei conflitti e delle dispute, con attenzione ai meccanismi processuali, di mediazione-conciliazione e riparativi.
Più in generale, poi, la multidisciplinarietà che caratterizza il Dipartimento ha favorito, in ciascuna area di ricerca, un approccio interdisciplinare e attento alla profondità storica e interculturale. Senza trascurare l'importanza della ricerca individuale, questa multidisciplinarietà si è poi già tradotta in linee di ricerca portate avanti sia da singoli, sia da gruppi (ancorché non sempre necessariamente formalizzati), che si sono concentrati, soprattutto, sulle quattro macro-aree di ricerca qui di seguito elencate e quindi più ampiamente descritte nell'allegato.
A. Diritti fondamentali, pluralismo giuridico mediazione e conflitti
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/11, IUS/13, IUS/14, IUS/15, IUS/16, IUS/17, IUS/18, IUS/19, IUS/20, IUS/21, M-STO02, MST-04, SECS-P/01, SECS-P/03
Uno dei filoni di ricerca, di matrice interdisciplinare, su cui si svilupperanno, nel periodo 2015-2017, le ricerche di un gruppo di docenti appartenenti a differenti settori scientifico disciplinari sia dell'area giuridica sia di quella economica, anche con l'apporto degli storici presenti in Dipartimento, riguarderà le problematiche legate alla natura e alla tutela dei diritti fondamentali nella prospettiva di un mondo globalizzato caratterizzato da conflitti tra ordinamenti e individui: tematiche di particolare attualità e delle quali, anche alla luce della crisi economica finanziaria tuttora in atto, devono essere indagati gli effetti e le conseguenze concrete sull'intero sistema politico, giuridico ed economico
B. Ambiente, turismo e territorio
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/14, IUS/17, IUS/18, IUS/21, SECS-P01, SECS.P02, SECS-P03, SECS-P07, SECS-P08, M-STO/01
Nell'area economico-giuridica, una particolare importanza è già stata data a temi riguardanti la tutela ambientale dal punto di vista giuridico, la valorizzazione del territorio e l'implementazione di strumenti quali-quantitativi per la valutazione delle politiche economiche in atto, particolarmente importanti alla luce dell'attuale crisi economica ed in vista di EXPO2015. In tale scenario, obiettivo della ricerca dipartimentale in questa area sarà quello di indagare la stretta relazione esistente tra “sostenibilità” e ambiente, inteso sia come ambiente naturale sia culturale, da un punto di vista economico-giuridico.
C. Persone, Imprese, Mercati
Settori scientifico disciplinari: IUS/01, IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/10, IUS/11, IUS/13, IUS/14, IUS/15, IUS/16, IUS/17, IUS/20, SECS-P/01 SECS-P/02 SECS-P/07, SECS- P/08
L'area, a larga vocazione non solo “privatistica”, raggruppa filoni di ricerca diversi, tutti però incentrati sulla “persona”, nella sua configurazione sia fisica, sia, soprattutto, giuridica: particolare attenzione, anche secondo un approccio comparatistico, sarà data a governance pubblica e privata.
D. Multilinguismo, eredità culturale, istituzioni.
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/8, IUS/09, IUS/11, IUS/16, IUS/17, IUS/18, IUS/19, IUS/20, IUS/21, L-LIN/01, L-LIN/07, L-LIN/12, L-OR/21, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04.
Peculiarità del DiDEC e, prima ancora, della Facoltà di Giurisprudenza, è una vivace tradizione di studi sul multilinguismo giuridico, sia nell'ottica della traduzione giuridica in ambito UE, sia nell'ottica delle interrelazioni e dei contrasti tra le diverse culture giuridiche. Quest'area, approfondendo tali esperienze, si incentrerà, tra l'altro, sullo studio comparato del linguaggio giuridico (anche attraverso la creazione di risorse elettroniche come corpora di legal language) e del patrimonio di idee e nozioni che questo veicola, altresì in chiave linguistica e storica.
3. Punti di forza
I punti di forza dell'attività di ricerca dipartimentale consistono:
- nella disponibilità di diverse competenze tecnico-scientifiche tra loro complementari, che spaziano dall'area giuridica a quella economica, dall'ambito storico a quello linguistico;
- nella multidisciplinarietà ed interdisciplinarietà, che hanno già trovato espressione in attività di ricerca multidisciplinari alcuni dei quali poi sfociati in pubblicazioni come nel caso del progetto Problemi giuridici dell'unità italiana i cui risultati sono stati pubblicati da Giuffrè nel 2013;
- nella già attuale partecipazione di molti docenti a stabili gruppi di ricerca nazionali e internazionali ed a spin off;
- nel collegamento e nella collaborazione di diversi professori e ricercatori con il territorio a livello locale (ad es. comuni, provincie, imprese, Consigli dell'Ordine degli avvocati, ordini professionali, camera di commercio, associazioni di volontariato) e con istituzioni nazionali (commissioni ministeriali) e internazionali (NGO);
- nella relativa attrattività internazionale di un significativo numero di docenti, di cui sono sintomatiche, in particolare, le attività dei visiting professors e dei docenti Erasmus, in entrata e in uscita, nonché le Summer schools;
- nell'afferenza al Dipartimento di diversi Centri di ricerca anche a vocazione internazionale, tra i quali il Centro di ricerca di Diritto svizzero e il Centro Interuniversitario di Ricerca in Diritto comparato;
- nell'esistenza di una collana di Dipartimento edita, nel triennio considerato, dall'editore Giuffrè (Milano), dotata di referaggio esterno, in linea con gli indicatori di processo e di prodotto e secondo la migliore prassi adottata dalla più vasta comunità scientifica;
- nei risultati della ASN, con un buon numero di docenti che ha ottenuto l'abilitazione scientifica nazionale per la prima e la seconda fascia, già nella prima tornata concorsuale.
4. Criticità
I principali ostacoli all'attività di ricerca Dipartimentale sono costituiti da fattori esogeni ed endogeni.
I fattori esogeni, in quanto tali tendenzialmente estranei al controllo del Dipartimento, concernono soprattutto le risorse necessarie alla ricerca, patrimoniali e non, messe a disposizione del Dipartimento da altri organi e soggetti istituzionali. In particolare, incidono negativamente:
- la carenza di fondi per acquisire nuovo personale docente;
- l'insufficienza del FFO per la ricerca e, più in generale ancora, dei fondi MIUR per progetti di ricerca, con le conseguenti ricadute su fondi FAR e assegni di ricerca;
- la carenza di adeguati finanziamenti ai centri di ricerca istituiti;
- l'eccessivo carico didattico dei ricercatori a tempo indeterminato;
- il moltiplicarsi dei carichi burocratici (di documentazione, rendicontazione, immissione dati, ecc.), che ricadono anche sul corpo docente;
- l'insufficienza di strutture, a livello di Ateneo e a livello ministeriale, capaci di supportare sia in via strategica, sia in via amministrativa e tecnica, i docenti nella partecipazione a bandi di ricerca nazionali ed internazionali (emblematico in tal senso il confronto con le esperienze accademiche straniere e in parte italiane, ove l'amministrazione centrale si fa parte attiva nel segnalare e promuovere la partecipazione a bandi di interesse nazionale e ove, localmente, le strutture di Ateneo offrono supporti mirati per aree disciplinari omogenee nell'individuazione dei bandi e nella predisposizione degli stessi);
- l'incertezza sui tempi della pubblicazione di determinati prodotti di ricerca, tipici ed essenziali della maggior parte delle Aree scientifiche presenti nel Dipartimento, come i lavori su rivista internazionale referata, con impact factor, e le monografie scientifiche di ambito giuridico, per le quali si aggiunge anche la necessità di reperire, con sempre maggiore difficoltà, adeguati contributi per la stampa.
Per quanto riguarda, invece, i fattori endogeni, ovvero i momenti di criticità in qualche misura controllabili dal Dipartimento, essi sono in parte imputabili anche alla relativamente breve vita dello stesso, il cui inizio coincide proprio con il primo anno considerato dalla presente SUA-RD.
In tale contesto, anche tenendo conto degli esiti della VQR 2004-2010, devono subito segnalarsi, come meglio indicato nel quadro B3, in cui si è compiuto il primo esercizio di autovalutazione:
- l'esiguità dei finanziamenti ottenuti dal Dipartimento partecipando a bandi competitivi nazionali e internazionali;
- una certa debolezza dell'indicatore complessivo sull'internazionalizzazione del Dipartimento, misurato sia considerando la mobilità dei ricercatori in uscita e in entrata per periodi di permanenza superiore a tre mesi continuativi sia la capacità dei docenti del Dipartimento a presentare, rispondendo al bando della VQR 2004-2010, prodotti di ricerca di eccellenza con almeno un coautore afferente ad un ente straniero. Peraltro, questo ultimo fattore, oggettivamente critico, potrà essere corretto per il futuro solo con molta difficoltà, in ragione della circostanza che la maggioranza dei docenti del Dipartimento appartiene all'Area 12, nella quale i contributi con coautore straniero sono tradizionalmente numericamente meno consistenti, perché non sempre possibili ratione materiae. ciò che rende anche più complesso lo sviluppo e l'approfondimento delle collaborazioni internazionali, pur presenti in Dipartimento.
Inoltre, deve segnalarsi:
- la relativamente recente istituzione di una Commissione ricerca di Dipartimento, ora AiQUAR, che, solo a regime e se adeguatamente supportata, potrà fungere da volano e coordinamento delle attività di ricerca dei singoli e dei gruppi anche nel monitoraggio dei bandi di ricerca nazionali e internazionali e nell'impulso a una maggiore partecipazione dei docenti ai bandi competitivi precedentemente menzionati;
- la pluralità di sedi (Como e Varese, in primo luogo), in cui si articola l'attività didattica e scientifica dei docenti;
- la posizione decentrata della biblioteca per la sede di Como e la circostanza di dover contare per la sede di Varese sulla biblioteca di altro Dipartimento;
- la complessità della sfida dell'interdisciplinarietà, particolarmente evidente nel Dipartimento, che richiede a tutte le Aree scientifiche presenti indispensabili tempi di maturazione per un proficuo coordinamento;
- la non sempre chiara e diffusa percezione della cogenza e rilevanza, accanto all'attività di ricerca scientifica in senso stretto, degli oneri burocratico-amministrativi a sostegno della visibilità e della documentazione dell'attività di ricerca effettivamente svolta.
Un discorso a parte merita, invece, l'analisi dei dati relativi ai docenti inattivi nell'arco del triennio considerato dalla procedura. Da un lato, infatti, non trovano specifica considerazione, oltre ai congedi per malattia o maternità, specifiche ed oggettive situazioni in grado di alterare la rilevazione annuale delle pubblicazioni quali, in particolare, l'adempimento di incarichi istituzionali e l'elaborazione di lavori pluriennali (ad es. monografie o prodotti che si pubblicano alla fine di progetti di ricerca pluriennali). Dall'altro, tale rilevazione non tiene neppure in debito conto di talune specificità legate al carattere umanistico e prevalentemente non bibliometrico dei settori scientifico-disciplinari rappresentati in Dipartimento, che comporta attività di ricerca non rilevabili con i criteri attuali e meramente annuali, quali in particolare l'attività di ricerca pluriennale per la redazione di opere monografiche, nel campo giuridico, o, specie per l'area economica e linguistica, l'attività di ricerca per le riviste di eccellenza, che richiede tempi molto lunghi dal momento dell'iniziale sottomissione di un articolo a quello della sua effettiva pubblicazione. Per tali esigenze, il monitoraggio dovrebbe riguardare il triennio complessivamente considerato, piuttosto che le singole annualità.
5. Obiettivi
In considerazione delle diverse aree di ricerca proprie del Dipartimento e della sua interdisciplinarietà, al fine di una sempre maggior cooperazione e integrazione fra competenze e conoscenze specifiche di ciascun componente del Dipartimento, obiettivi del triennio saranno:
• il supporto alle ricerche dei docenti DiDEC, anche attraverso l'attività della AiQUAR attiva nel Dipartimento che può costituire un'utile istanza di coordinamento;
• lo studio di nuovi canali di diffusione della produzione scientifica dei docenti eventualmente attraverso una collana di working papers con ISSN e referaggio esterno volta a sensibilizzare al requisito della produttività annuale.
• il consolidamento e l'aumento in termini qualitativi e quantitativi dell'attività di ricerca del Dipartimento rilevabile sia attraverso le pubblicazioni, puntando su un maggior numero e una sempre maggiore qualità dei prodotti di ricerca, sia attraverso la partecipazione e/o organizzazione di workshops e convegni. Tale attività di consolidamento potrà anche prevedere un monitoraggio semestrale dell'inserimento nel sistema di Ateneo (IRInSubria e in precedenza UGOV) – e dunque nella banca dati CINECA – delle pubblicazioni dei singoli docenti, anche al fine di ovviare alla tempestiva rilevazione di situazioni di inattività;
• l'aumento della capacità di attrattività internazionale del Dipartimento, tramite l'effettiva apertura a studenti e docenti stranieri del Dottorato di ricerca; l'incentivo a trascorrere periodi di studio e ricerca all'estero (anche intensificando la fruizione dei fondi Erasmus da parte dei docenti), l'accrescimento delle collaborazioni con ricercatori di altre nazioni, sia in entrata, sia in uscita;
• l'aumento della competitività a livello locale, nazionale e internazionale, tramite la partecipazione a bandi e a concorsi per progetti di ricerca nazionali e internazionali anche attraverso il supporto della Commissione AiQUAR di Dipartimento;
• l'intensificazione della pratica dell'interdisciplinarità attraverso l'organizzazione di lunch seminars, organizzati dall'AiQUAR ed eventualmente aperti anche agli studenti, in cui i docenti – anche invitati dall'esterno – possano presentare e condividere lo stato delle proprie ricerche.
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A seguito della riorganizzazione interna dovuta all'abolizione della Facoltà di Giurisprudenza e dei vecchi Dipartimenti ex d.P.R. n. 382 del 1980, il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture (d'ora in poi DiDEC) persegue finalità scientifiche di carattere multi ed inter-disciplinare grazie alla particolarità della propria offerta formativa che, unica in Italia, consente di affiancare agli studi in giurisprudenza quelli delle problematiche economiche e della mediazione interlinguistica ed interculturale, favorendone la reciproca integrazione. Il progetto del Dipartimento si fonda, dunque, sulla sinergia tra le discipline giuridiche, economiche e linguistiche, valorizzandone le rispettive peculiarità e sviluppando l'esperienza multidisciplinare già avviata dalla precedente Facoltà. In particolare, il Dipartimento mira ad assicurare, sia sul piano della ricerca, sia nell'ottica della formazione, lo studio comparato e integrato dei fenomeni sociali, analizzati nel loro significato normativo, culturale e socio-economico, nonché nell'espressione linguistica in cui si manifestano, con specifica attenzione all'evoluzione storica ed ai contesti sociali in cui sono inseriti. Di conseguenza, coerentemente allo Statuto di Ateneo, sono ad esso afferenti Professori Ordinari, Professori Associati, Ricercatori a tempo indeterminato e Ricercatori a tempo determinato appartenenti a quattro diverse macroaree CUN (10, 11, 12 e 13). Grazie a tali caratteristiche, nonostante si tratti di un'istituzione assai giovane – la sua data di costituzione risale al settembre 2011 – e pur in assenza ancora di un Piano Strategico di Ateneo, il Dipartimento ha potuto adeguatamente sviluppare la sinergia di competenze e interessi, necessaria per la ricerca a carattere umanistico in un contesto plurale e globalizzato, delineata dalle linee guida per la ricerca europea (cfr., ad es., Horizon 2020).
2. Settori di ricerca
La cooperazione fra diversi settori ha già prodotto, nel breve tempo di vita del Dipartimento, risultati positivi apprezzabili. In particolare, si è potuto connettere lo studio del multilinguismo alle esigenze dell'economia e del business e lo studio della coesistenza e dell'integrazione tra sistemi giuridici, culture, lingue e religioni diversi a quello dei meccanismi per la soluzione dei conflitti e delle dispute, con attenzione ai meccanismi processuali, di mediazione-conciliazione e riparativi.
Più in generale, poi, la multidisciplinarietà che caratterizza il Dipartimento ha favorito, in ciascuna area di ricerca, un approccio interdisciplinare e attento alla profondità storica e interculturale. Senza trascurare l'importanza della ricerca individuale, questa multidisciplinarietà si è poi già tradotta in linee di ricerca portate avanti sia da singoli, sia da gruppi (ancorché non sempre necessariamente formalizzati), che si sono concentrati, soprattutto, sulle quattro macro-aree di ricerca qui di seguito elencate e quindi più ampiamente descritte nell'allegato.
A. Diritti fondamentali, pluralismo giuridico mediazione e conflitti
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/11, IUS/13, IUS/14, IUS/15, IUS/16, IUS/17, IUS/18, IUS/19, IUS/20, IUS/21, M-STO02, MST-04, SECS-P/01, SECS-P/03
Uno dei filoni di ricerca, di matrice interdisciplinare, su cui si svilupperanno, nel periodo 2015-2017, le ricerche di un gruppo di docenti appartenenti a differenti settori scientifico disciplinari sia dell'area giuridica sia di quella economica, anche con l'apporto degli storici presenti in Dipartimento, riguarderà le problematiche legate alla natura e alla tutela dei diritti fondamentali nella prospettiva di un mondo globalizzato caratterizzato da conflitti tra ordinamenti e individui: tematiche di particolare attualità e delle quali, anche alla luce della crisi economica finanziaria tuttora in atto, devono essere indagati gli effetti e le conseguenze concrete sull'intero sistema politico, giuridico ed economico
B. Ambiente, turismo e territorio
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/14, IUS/17, IUS/18, IUS/21, SECS-P01, SECS.P02, SECS-P03, SECS-P07, SECS-P08, M-STO/01
Nell'area economico-giuridica, una particolare importanza è già stata data a temi riguardanti la tutela ambientale dal punto di vista giuridico, la valorizzazione del territorio e l'implementazione di strumenti quali-quantitativi per la valutazione delle politiche economiche in atto, particolarmente importanti alla luce dell'attuale crisi economica ed in vista di EXPO2015. In tale scenario, obiettivo della ricerca dipartimentale in questa area sarà quello di indagare la stretta relazione esistente tra “sostenibilità” e ambiente, inteso sia come ambiente naturale sia culturale, da un punto di vista economico-giuridico.
C. Persone, Imprese, Mercati
Settori scientifico disciplinari: IUS/01, IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/10, IUS/11, IUS/13, IUS/14, IUS/15, IUS/16, IUS/17, IUS/20, SECS-P/01 SECS-P/02 SECS-P/07, SECS- P/08
L'area, a larga vocazione non solo “privatistica”, raggruppa filoni di ricerca diversi, tutti però incentrati sulla “persona”, nella sua configurazione sia fisica, sia, soprattutto, giuridica: particolare attenzione, anche secondo un approccio comparatistico, sarà data a governance pubblica e privata.
D. Multilinguismo, eredità culturale, istituzioni.
Settori scientifico disciplinari: IUS/02, IUS/8, IUS/09, IUS/11, IUS/16, IUS/17, IUS/18, IUS/19, IUS/20, IUS/21, L-LIN/01, L-LIN/07, L-LIN/12, L-OR/21, M-STO/01, M-STO/02, M-STO/04.
Peculiarità del DiDEC e, prima ancora, della Facoltà di Giurisprudenza, è una vivace tradizione di studi sul multilinguismo giuridico, sia nell'ottica della traduzione giuridica in ambito UE, sia nell'ottica delle interrelazioni e dei contrasti tra le diverse culture giuridiche. Quest'area, approfondendo tali esperienze, si incentrerà, tra l'altro, sullo studio comparato del linguaggio giuridico (anche attraverso la creazione di risorse elettroniche come corpora di legal language) e del patrimonio di idee e nozioni che questo veicola, altresì in chiave linguistica e storica.
3. Punti di forza
I punti di forza dell'attività di ricerca dipartimentale consistono:
- nella disponibilità di diverse competenze tecnico-scientifiche tra loro complementari, che spaziano dall'area giuridica a quella economica, dall'ambito storico a quello linguistico;
- nella multidisciplinarietà ed interdisciplinarietà, che hanno già trovato espressione in attività di ricerca multidisciplinari alcuni dei quali poi sfociati in pubblicazioni come nel caso del progetto Problemi giuridici dell'unità italiana i cui risultati sono stati pubblicati da Giuffrè nel 2013;
- nella già attuale partecipazione di molti docenti a stabili gruppi di ricerca nazionali e internazionali ed a spin off;
- nel collegamento e nella collaborazione di diversi professori e ricercatori con il territorio a livello locale (ad es. comuni, provincie, imprese, Consigli dell'Ordine degli avvocati, ordini professionali, camera di commercio, associazioni di volontariato) e con istituzioni nazionali (commissioni ministeriali) e internazionali (NGO);
- nella relativa attrattività internazionale di un significativo numero di docenti, di cui sono sintomatiche, in particolare, le attività dei visiting professors e dei docenti Erasmus, in entrata e in uscita, nonché le Summer schools;
- nell'afferenza al Dipartimento di diversi Centri di ricerca anche a vocazione internazionale, tra i quali il Centro di ricerca di Diritto svizzero e il Centro Interuniversitario di Ricerca in Diritto comparato;
- nell'esistenza di una collana di Dipartimento edita, nel triennio considerato, dall'editore Giuffrè (Milano), dotata di referaggio esterno, in linea con gli indicatori di processo e di prodotto e secondo la migliore prassi adottata dalla più vasta comunità scientifica;
- nei risultati della ASN, con un buon numero di docenti che ha ottenuto l'abilitazione scientifica nazionale per la prima e la seconda fascia, già nella prima tornata concorsuale.
4. Criticità
I principali ostacoli all'attività di ricerca Dipartimentale sono costituiti da fattori esogeni ed endogeni.
I fattori esogeni, in quanto tali tendenzialmente estranei al controllo del Dipartimento, concernono soprattutto le risorse necessarie alla ricerca, patrimoniali e non, messe a disposizione del Dipartimento da altri organi e soggetti istituzionali. In particolare, incidono negativamente:
- la carenza di fondi per acquisire nuovo personale docente;
- l'insufficienza del FFO per la ricerca e, più in generale ancora, dei fondi MIUR per progetti di ricerca, con le conseguenti ricadute su fondi FAR e assegni di ricerca;
- la carenza di adeguati finanziamenti ai centri di ricerca istituiti;
- l'eccessivo carico didattico dei ricercatori a tempo indeterminato;
- il moltiplicarsi dei carichi burocratici (di documentazione, rendicontazione, immissione dati, ecc.), che ricadono anche sul corpo docente;
- l'insufficienza di strutture, a livello di Ateneo e a livello ministeriale, capaci di supportare sia in via strategica, sia in via amministrativa e tecnica, i docenti nella partecipazione a bandi di ricerca nazionali ed internazionali (emblematico in tal senso il confronto con le esperienze accademiche straniere e in parte italiane, ove l'amministrazione centrale si fa parte attiva nel segnalare e promuovere la partecipazione a bandi di interesse nazionale e ove, localmente, le strutture di Ateneo offrono supporti mirati per aree disciplinari omogenee nell'individuazione dei bandi e nella predisposizione degli stessi);
- l'incertezza sui tempi della pubblicazione di determinati prodotti di ricerca, tipici ed essenziali della maggior parte delle Aree scientifiche presenti nel Dipartimento, come i lavori su rivista internazionale referata, con impact factor, e le monografie scientifiche di ambito giuridico, per le quali si aggiunge anche la necessità di reperire, con sempre maggiore difficoltà, adeguati contributi per la stampa.
Per quanto riguarda, invece, i fattori endogeni, ovvero i momenti di criticità in qualche misura controllabili dal Dipartimento, essi sono in parte imputabili anche alla relativamente breve vita dello stesso, il cui inizio coincide proprio con il primo anno considerato dalla presente SUA-RD.
In tale contesto, anche tenendo conto degli esiti della VQR 2004-2010, devono subito segnalarsi, come meglio indicato nel quadro B3, in cui si è compiuto il primo esercizio di autovalutazione:
- l'esiguità dei finanziamenti ottenuti dal Dipartimento partecipando a bandi competitivi nazionali e internazionali;
- una certa debolezza dell'indicatore complessivo sull'internazionalizzazione del Dipartimento, misurato sia considerando la mobilità dei ricercatori in uscita e in entrata per periodi di permanenza superiore a tre mesi continuativi sia la capacità dei docenti del Dipartimento a presentare, rispondendo al bando della VQR 2004-2010, prodotti di ricerca di eccellenza con almeno un coautore afferente ad un ente straniero. Peraltro, questo ultimo fattore, oggettivamente critico, potrà essere corretto per il futuro solo con molta difficoltà, in ragione della circostanza che la maggioranza dei docenti del Dipartimento appartiene all'Area 12, nella quale i contributi con coautore straniero sono tradizionalmente numericamente meno consistenti, perché non sempre possibili ratione materiae. ciò che rende anche più complesso lo sviluppo e l'approfondimento delle collaborazioni internazionali, pur presenti in Dipartimento.
Inoltre, deve segnalarsi:
- la relativamente recente istituzione di una Commissione ricerca di Dipartimento, ora AiQUAR, che, solo a regime e se adeguatamente supportata, potrà fungere da volano e coordinamento delle attività di ricerca dei singoli e dei gruppi anche nel monitoraggio dei bandi di ricerca nazionali e internazionali e nell'impulso a una maggiore partecipazione dei docenti ai bandi competitivi precedentemente menzionati;
- la pluralità di sedi (Como e Varese, in primo luogo), in cui si articola l'attività didattica e scientifica dei docenti;
- la posizione decentrata della biblioteca per la sede di Como e la circostanza di dover contare per la sede di Varese sulla biblioteca di altro Dipartimento;
- la complessità della sfida dell'interdisciplinarietà, particolarmente evidente nel Dipartimento, che richiede a tutte le Aree scientifiche presenti indispensabili tempi di maturazione per un proficuo coordinamento;
- la non sempre chiara e diffusa percezione della cogenza e rilevanza, accanto all'attività di ricerca scientifica in senso stretto, degli oneri burocratico-amministrativi a sostegno della visibilità e della documentazione dell'attività di ricerca effettivamente svolta.
Un discorso a parte merita, invece, l'analisi dei dati relativi ai docenti inattivi nell'arco del triennio considerato dalla procedura. Da un lato, infatti, non trovano specifica considerazione, oltre ai congedi per malattia o maternità, specifiche ed oggettive situazioni in grado di alterare la rilevazione annuale delle pubblicazioni quali, in particolare, l'adempimento di incarichi istituzionali e l'elaborazione di lavori pluriennali (ad es. monografie o prodotti che si pubblicano alla fine di progetti di ricerca pluriennali). Dall'altro, tale rilevazione non tiene neppure in debito conto di talune specificità legate al carattere umanistico e prevalentemente non bibliometrico dei settori scientifico-disciplinari rappresentati in Dipartimento, che comporta attività di ricerca non rilevabili con i criteri attuali e meramente annuali, quali in particolare l'attività di ricerca pluriennale per la redazione di opere monografiche, nel campo giuridico, o, specie per l'area economica e linguistica, l'attività di ricerca per le riviste di eccellenza, che richiede tempi molto lunghi dal momento dell'iniziale sottomissione di un articolo a quello della sua effettiva pubblicazione. Per tali esigenze, il monitoraggio dovrebbe riguardare il triennio complessivamente considerato, piuttosto che le singole annualità.
5. Obiettivi
In considerazione delle diverse aree di ricerca proprie del Dipartimento e della sua interdisciplinarietà, al fine di una sempre maggior cooperazione e integrazione fra competenze e conoscenze specifiche di ciascun componente del Dipartimento, obiettivi del triennio saranno:
• il supporto alle ricerche dei docenti DiDEC, anche attraverso l'attività della AiQUAR attiva nel Dipartimento che può costituire un'utile istanza di coordinamento;
• lo studio di nuovi canali di diffusione della produzione scientifica dei docenti eventualmente attraverso una collana di working papers con ISSN e referaggio esterno volta a sensibilizzare al requisito della produttività annuale.
• il consolidamento e l'aumento in termini qualitativi e quantitativi dell'attività di ricerca del Dipartimento rilevabile sia attraverso le pubblicazioni, puntando su un maggior numero e una sempre maggiore qualità dei prodotti di ricerca, sia attraverso la partecipazione e/o organizzazione di workshops e convegni. Tale attività di consolidamento potrà anche prevedere un monitoraggio semestrale dell'inserimento nel sistema di Ateneo (IRInSubria e in precedenza UGOV) – e dunque nella banca dati CINECA – delle pubblicazioni dei singoli docenti, anche al fine di ovviare alla tempestiva rilevazione di situazioni di inattività;
• l'aumento della capacità di attrattività internazionale del Dipartimento, tramite l'effettiva apertura a studenti e docenti stranieri del Dottorato di ricerca; l'incentivo a trascorrere periodi di studio e ricerca all'estero (anche intensificando la fruizione dei fondi Erasmus da parte dei docenti), l'accrescimento delle collaborazioni con ricercatori di altre nazioni, sia in entrata, sia in uscita;
• l'aumento della competitività a livello locale, nazionale e internazionale, tramite la partecipazione a bandi e a concorsi per progetti di ricerca nazionali e internazionali anche attraverso il supporto della Commissione AiQUAR di Dipartimento;
• l'intensificazione della pratica dell'interdisciplinarità attraverso l'organizzazione di lunch seminars, organizzati dall'AiQUAR ed eventualmente aperti anche agli studenti, in cui i docenti – anche invitati dall'esterno – possano presentare e condividere lo stato delle proprie ricerche.
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Sezione B - Sistema di gestione
La struttura organizzativa del DiDEC è disciplinata dal Regolamento di Dipartimento (emanato con D.R. n. 535/2013 del 22/05/2013 e in vigore dal 06/06/2013), nel rispetto della normativa vigente, dello Statuto, del Regolamento Generale di Ateneo e del Regolamento Didattico di Ateneo.
Sono organi del Dipartimento:
il Direttore, il Consiglio, la Commissione paritetica docenti-studenti e la Giunta
Il Consiglio è composto da:
• professori e ricercatori di ruolo, anche in aspettativa per attività di studio o ricerca, ovvero in congedo e dai ricercatori a tempo determinato; senza diritto di voto, partecipano alle sedute i professori già afferenti al DiDEC, collocati a riposo per raggiunti limiti di età e titolari di insegnamento ai sensi dell'art. 23 della Legge n. 240 del 2010;
• una rappresentanza elettiva delle unità di personale tecnico-amministrativo assegnate al Dipartimento con garanzia di elezione di almeno una unità di personale tecnico e una unità di personale amministrativo;
• una rappresentanza degli studenti dei Corsi di laurea del DiDEC pari almeno al quindici per cento dei professori e ricercatori, eletta tra gli iscritti per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, con mandato biennale, rinnovabile una sola volta;
• un rappresentante tra gli iscritti a ciascun Corso di Dottorato attivato nel DiDEC.
Partecipa alle sedute del Consiglio il Segretario amministrativo del DiDEC, con funzioni di segretario e senza diritto di voto.
La Commissione paritetica docenti-studenti svolge le attività prescritte dalla Legge n. 240 del 2010 e redige la relazione annuale, ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo n. 19 del 2012.
A norma del Regolamento del DiDEC, il Direttore nomina la Giunta, composta da professori e ricercatori. La Giunta coadiuva il Direttore, svolgendo compiti istruttori e formulando proposte da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Dipartimento.
Il Regolamento del DiDEC prevede la possibilità di dare vita a Sezioni corrispondenti a specifiche aree scientifico-disciplinari sottorappresentate nel Dipartimento, le quali, peraltro, non sono state, ad oggi, mai costituite.
Per corrispondere alla recente normativa sull'AVA, è stato istituito (con Decreto del Direttore n.10 del 28 maggio 2013, ratificato dal Consiglio nella seduta del 5 giugno 2013) l'organismo per l'assicurazione della qualità AiQua, con il compito di gestire e coordinare le attività necessarie per garantire la qualità di ciascun Corso di Studio, anche mediante i Gruppi di Riesame istituiti per ciascuno dei Corsi di Studio del DiDEC.
Per quanto riguarda l'attività di Ricerca del Dipartimento, il Consiglio ha nominato il 5 giugno 2013 e successivamente integrato (con delibera del Consiglio del 24 giugno 2014) una Commissione (ora coincidente con l'AiQuaR) con finalità di censimento, monitoraggio e autovalutazione della ricerca dipartimentale. AiQua e AiQuar svolgono le loro funzioni anche in coordinamento con il Presidio di Qualità dell'Ateneo. I componenti della Commissione rappresentano i vari S.S.D. e le aree scientifiche del Dipartimento. Prima della recente formalizzazione dell'AiQuaR e dell'integrazione dell'organismo a ciò preposto con le unità di personale amministrativo che contribuiscono alle relative funzioni, la Commissione si è occupata di sviluppo e programmazione della ricerca. Solo nell'anno 2014 ha anche provveduto all'istruzione delle procedure per la distribuzione dei fondi d'Ateneo per la ricerca tra i docenti presentatori di richieste di finanziamento.
Amministrazione e contabilità
La gestione amministrativa e contabile del Dipartimento viene svolta sia
- da unità di personale amministrativo formalmente afferenti al Dipartimento, sia
- da alcune unità di personale formalmente afferenti al Centro di servizi per la gestione dei dipartimenti della sede di Como, in concreto applicati esclusivamente alla gestione amministrativa e contabile del DiDEC.
Dottorati di ricerca
Istituito fino al XXVIII ciclo: Dottorato in Storia e Dottrina delle Istituzioni - Coordinatore: prof. Maria Paola Viviani Schlein. Area scientifica: 12 – Scienze giuridiche; 14 – Scienze politiche e sociali.
Settori scientifico-disciplinari: IUS/08; IUS/10; IUS/11; IUS/13; IUS/18; IUS/19; IUS/20; IUS/21; SPS/02; IUS/09; IUS/16 - M-STO/01; M-STO/02.
Sede del dottorato: presso il DiDEC, Via Sant'Abbondio 12, 22100 Como.
Istituito dal XXIX ciclo: Dottorato in Diritto e Scienze Umane - Coordinatore Prof. Maurizio Cafagno. Area scientifica: 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche 12 – Scienze giuridiche; 04 - Scienze della Terra 05 - Scienze biologiche
Settori scientifico-disciplinari: IUS/08; IUS/09, IUS/10; IUS/11; IUS/13; IUS/14; IUS/16; IUS/17; IUS/18; IUS/19; IUS/21; L-ART/02; L-LIN/01; L-LIN/12; L-FIL-LET/10; M-STO/01; M-STO/02; M-STO/04; M-STO/05; M-FIL/01; M-FIL/02; SPS/02.
Istituito dal DiDec insieme al Dipartimento di scienze teoriche e applicate, il dottorato ha un taglio interdisciplinare ed è animato da giuristi e da studiosi che, nell'Ateneo o fuori, operano in ambiti di ricerca appartenenti al settore ERC Social Sciences and Humanities.
L'interdisciplinarietà è intesa come dialogo tra discipline confinanti, che, anche grazie all'articolazione in opportuni curricula, conservano la loro identità, ma che, mediante il confronto e la reciproca interazione affinano la visione critica e la capacità di approfondimento dei ricercatori, nello studio di oggetti di interesse comune. Nella descritta prospettiva, i due cicli già attivati del dottorato in Law and humanities hanno concentrato l'attenzione sul'area tematica dei beni comuni. Si confida al termine del prossimo a.a. di raccogliere il lavoro di riflessione sinora svolto in apposita pubblicazione, in corso di elaborazione.
Sono organi del Dipartimento:
il Direttore, il Consiglio, la Commissione paritetica docenti-studenti e la Giunta
Il Consiglio è composto da:
• professori e ricercatori di ruolo, anche in aspettativa per attività di studio o ricerca, ovvero in congedo e dai ricercatori a tempo determinato; senza diritto di voto, partecipano alle sedute i professori già afferenti al DiDEC, collocati a riposo per raggiunti limiti di età e titolari di insegnamento ai sensi dell'art. 23 della Legge n. 240 del 2010;
• una rappresentanza elettiva delle unità di personale tecnico-amministrativo assegnate al Dipartimento con garanzia di elezione di almeno una unità di personale tecnico e una unità di personale amministrativo;
• una rappresentanza degli studenti dei Corsi di laurea del DiDEC pari almeno al quindici per cento dei professori e ricercatori, eletta tra gli iscritti per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, con mandato biennale, rinnovabile una sola volta;
• un rappresentante tra gli iscritti a ciascun Corso di Dottorato attivato nel DiDEC.
Partecipa alle sedute del Consiglio il Segretario amministrativo del DiDEC, con funzioni di segretario e senza diritto di voto.
La Commissione paritetica docenti-studenti svolge le attività prescritte dalla Legge n. 240 del 2010 e redige la relazione annuale, ai sensi dell'art. 13 del Decreto Legislativo n. 19 del 2012.
A norma del Regolamento del DiDEC, il Direttore nomina la Giunta, composta da professori e ricercatori. La Giunta coadiuva il Direttore, svolgendo compiti istruttori e formulando proposte da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Dipartimento.
Il Regolamento del DiDEC prevede la possibilità di dare vita a Sezioni corrispondenti a specifiche aree scientifico-disciplinari sottorappresentate nel Dipartimento, le quali, peraltro, non sono state, ad oggi, mai costituite.
Per corrispondere alla recente normativa sull'AVA, è stato istituito (con Decreto del Direttore n.10 del 28 maggio 2013, ratificato dal Consiglio nella seduta del 5 giugno 2013) l'organismo per l'assicurazione della qualità AiQua, con il compito di gestire e coordinare le attività necessarie per garantire la qualità di ciascun Corso di Studio, anche mediante i Gruppi di Riesame istituiti per ciascuno dei Corsi di Studio del DiDEC.
Per quanto riguarda l'attività di Ricerca del Dipartimento, il Consiglio ha nominato il 5 giugno 2013 e successivamente integrato (con delibera del Consiglio del 24 giugno 2014) una Commissione (ora coincidente con l'AiQuaR) con finalità di censimento, monitoraggio e autovalutazione della ricerca dipartimentale. AiQua e AiQuar svolgono le loro funzioni anche in coordinamento con il Presidio di Qualità dell'Ateneo. I componenti della Commissione rappresentano i vari S.S.D. e le aree scientifiche del Dipartimento. Prima della recente formalizzazione dell'AiQuaR e dell'integrazione dell'organismo a ciò preposto con le unità di personale amministrativo che contribuiscono alle relative funzioni, la Commissione si è occupata di sviluppo e programmazione della ricerca. Solo nell'anno 2014 ha anche provveduto all'istruzione delle procedure per la distribuzione dei fondi d'Ateneo per la ricerca tra i docenti presentatori di richieste di finanziamento.
Amministrazione e contabilità
La gestione amministrativa e contabile del Dipartimento viene svolta sia
- da unità di personale amministrativo formalmente afferenti al Dipartimento, sia
- da alcune unità di personale formalmente afferenti al Centro di servizi per la gestione dei dipartimenti della sede di Como, in concreto applicati esclusivamente alla gestione amministrativa e contabile del DiDEC.
Dottorati di ricerca
Istituito fino al XXVIII ciclo: Dottorato in Storia e Dottrina delle Istituzioni - Coordinatore: prof. Maria Paola Viviani Schlein. Area scientifica: 12 – Scienze giuridiche; 14 – Scienze politiche e sociali.
Settori scientifico-disciplinari: IUS/08; IUS/10; IUS/11; IUS/13; IUS/18; IUS/19; IUS/20; IUS/21; SPS/02; IUS/09; IUS/16 - M-STO/01; M-STO/02.
Sede del dottorato: presso il DiDEC, Via Sant'Abbondio 12, 22100 Como.
Istituito dal XXIX ciclo: Dottorato in Diritto e Scienze Umane - Coordinatore Prof. Maurizio Cafagno. Area scientifica: 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche 12 – Scienze giuridiche; 04 - Scienze della Terra 05 - Scienze biologiche
Settori scientifico-disciplinari: IUS/08; IUS/09, IUS/10; IUS/11; IUS/13; IUS/14; IUS/16; IUS/17; IUS/18; IUS/19; IUS/21; L-ART/02; L-LIN/01; L-LIN/12; L-FIL-LET/10; M-STO/01; M-STO/02; M-STO/04; M-STO/05; M-FIL/01; M-FIL/02; SPS/02.
Istituito dal DiDec insieme al Dipartimento di scienze teoriche e applicate, il dottorato ha un taglio interdisciplinare ed è animato da giuristi e da studiosi che, nell'Ateneo o fuori, operano in ambiti di ricerca appartenenti al settore ERC Social Sciences and Humanities.
L'interdisciplinarietà è intesa come dialogo tra discipline confinanti, che, anche grazie all'articolazione in opportuni curricula, conservano la loro identità, ma che, mediante il confronto e la reciproca interazione affinano la visione critica e la capacità di approfondimento dei ricercatori, nello studio di oggetti di interesse comune. Nella descritta prospettiva, i due cicli già attivati del dottorato in Law and humanities hanno concentrato l'attenzione sul'area tematica dei beni comuni. Si confida al termine del prossimo a.a. di raccogliere il lavoro di riflessione sinora svolto in apposita pubblicazione, in corso di elaborazione.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Centro di ricerca di diritto svizzero | VISMARA Fabrizio | 5 | componenti esterni Ateneo prof.ssa Sara Tonolo Univ. Trieste; prof. Giorgio Conetti Univ. Insubria in congedo per raggiunti limiti di età; prof.ssa Maria Paola Viviani Schlein Univ. Insubria in congedo per raggiunti limiti di età Avvocati Elevetici: avv. Olginati; avv. Foglia; avv. Rossi; avv. Foravanti Univ. Ginevra; avv. Rusca; avv. Goran Mazzucchelli; Avv. Ganoni; avv. De Biasio; avv. Cocchi |
2. | Centro studi di diritto penale europeo | RUGGIERI Francesca Gisella Zoe | 3 | prof.ssa Marilisa D'Amico Univ. Milano; prof. Lucio Camaldo Univ. Milano; prof. Gabriella Di Paolo Univ. Trento; avv. E. Colombo; avv. F. Cerqua; avv. A. Pisapia |
3. | Centro interuniversitario di ricerca in Diritto comparato | POZZO Barbara | 3 | Università degli Studi di Milano: Prof. Antonio Gambaro; Prof. Albina Candian; Prof. Carlo Marchetti; Dott. Barbara Vari Università degli Studi di Bologna: Prof. Marina Timoteo; Dott. Angela Carpi Università degli Studi di Trieste: Prof. Angelo Venchiarutti; Prof. Federica Scarpa Università degli Studi del Piemonte Orientale: Dott. Piercarlo Rossi Università degli Studi di Trento: Prof. Elena Ioriatti (ha aderito individualmente, non come Università) |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Giovani Pensatori | MINAZZI Fabio (Scienze Teoriche e Applicate) | 4 | BARILE Stefania,BROGGINI Giuliano, LO CICERO Giovanna, VENEZIANO Rossana, GIANNITRAPANI Paolo. |
2. | Beni Culturali dell'Università degli Studi dell'Insubria | SPIRITI Andrea (Scienze Teoriche e Applicate) | 12 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
LABORATORI LINGUISTICI - Sedi di Como
1. Via Sant'Abbondio 12
II° piano presso Aula Informatica S 2.3
Numero postazioni disponibili: 31
Personale di laboratorio: 1 unità di personale per l'assistenza alla lingua inglese , 1 unità di personale per l' assistenza tecnica
Servizi offerti
Il laboratorio è dedicato a:
- per esercitazioni in auto-apprendimento con utilizzo del software interattivo Tell Me More disponibile per le seguenti lingue:
•Inglese
•Spagnolo
•Tedesco
•Cinese
•Giapponese
•Arabo
- per ricerche su internet da parte di docenti, dottoranti, assegnisti e studenti.
- per svolgimento di esami di lingua Computer-Based da parte dei docenti dei corsi di laurea del Dipartimento.
1. Via Sant'Abbondio 12
II° piano presso Aula Informatica S 2.3
Numero postazioni disponibili: 31
Personale di laboratorio: 1 unità di personale per l'assistenza alla lingua inglese , 1 unità di personale per l' assistenza tecnica
Servizi offerti
Il laboratorio è dedicato a:
- per esercitazioni in auto-apprendimento con utilizzo del software interattivo Tell Me More disponibile per le seguenti lingue:
•Inglese
•Spagnolo
•Tedesco
•Cinese
•Giapponese
•Arabo
- per ricerche su internet da parte di docenti, dottoranti, assegnisti e studenti.
- per svolgimento di esami di lingua Computer-Based da parte dei docenti dei corsi di laurea del Dipartimento.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo – SiBA | www.uninsubria.it/web/siba | 87.539 | 1.251 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [12]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [26]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [2]
-
- Dottorandi [18]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BERNARDINI | Paolo Luca | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/02 |
2. | CAFAGNO | Maurizio Michele | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
3. | CASTELVETRI | Laura | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
4. | COLANGELO | Giuseppe | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
5. | GHIRGA | Maria Francesca | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
6. | MANNOZZI | Grazia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
7. | POZZO | Barbara | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
8. | ROSSI | Serenella | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
9. | RUGGIERI | Francesca Gisella Zoe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
10. | SICA | Marco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
11. | VENOSTA | Francesco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
12. | ZAMPERETTI | Giorgio Maria | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 5 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 1 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |