Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A.1 DICHIARAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO
INTRODUZIONE
Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei Beni culturali e del Turismo si propone, nel contesto dell'attuale processo di globalizzazione, di sviluppare attività di ricerca integrate con l'attività didattica e dirette alla valorizzazione dei processi formativi, del patrimonio culturale e del turismo.
In particolare, la ricerca si focalizza sulle tematiche della formazione, in specie, sulla formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, e su quelle proprie della pedagogia sociale, con particolare attenzione alla famiglia, della storia dell'educazione e della valorizzazione del territorio, da un punto di vista sia culturale, che economico e produttivo.
Nel contempo, le attività didattiche e di ricerca guardano, altresì, al panorama internazionale e, peculiarmente, ai paesi delle due sponde del Mediterraneo.
Il Dipartimento, pertanto, ha attivato processi di internazionalizzazione della ricerca (partecipazione a progetti di ricerca europei e a gruppi di ricerca internazionali), paralleli a quelli attivati nel campo della didattica (percorsi con doppio titolo, offerta di insegnamenti in lingua, presenza di docenti stranieri in sede).
Esso dispone, infine, di strutture e servizi per la ricerca altamente qualificati, tra i quali si annoverano diversi centri di ricerca, tre biblioteche specializzate, un laboratorio e un museo universitario della scuola.
Il Dipartimento, integrando la ricerca scientifica con l'attività didattica, fornisce, conseguentemente, elevata preparazione professionale a figure che si collocano nei settori dell'educazione e della formazione, tanto scolastica che extra-scolastica, e nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali e nel turismo.
I SETTORI DI RICERCA NEI QUALI OPERA IL DIPARTIMENTO
Principali temi di ricerca
Il Dipartimento opera nei settori dell'educazione e della formazione, dei beni culturali e del turismo e, particolarmente, sulle tematiche di seguito indicate.
Educazione e formazione:
- pedagogia generale, filosofia dell'educazione ed epistemologia pedagogica;
- pedagogia sociale, del lavoro, delle relazioni educative familiari e dell'intercultura;
- pedagogia della cultura popolare e dei generi, educazione degli adulti e permanente;
- storia della letteratura per l'infanzia, dell'editoria scolastica e dei libri di testo;
- storia dell'educazione;
- storia delle istituzioni educative e scolastiche;
- patrimonio scolastico-educativo, memorie collettive e identità;
- didattica generale e analisi delle pratiche di insegnamento e di apprendimento;
- formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e degli educatori;
- analisi dei processi complessi e delle traiettorie non lineari in ambito didattico;
- tecnologie dell'educazione;
- pedagogia e didattica speciali e politiche di inclusione;
- metodologia della ricerca educativa;
- psicologia generale, sociale, della comunicazione, dello sviluppo;
- sociologia generale e sociologia dell'educazione e della famiglia.
Beni culturali:
- archeologia classica, post-classica e del paesaggio rurale;
- storia dell'arte;
- archivistica;
- storia;
- museologia;
- qualità e gestione delle risorse digitali culturali;
- gestione del patrimonio culturale e marketing culturale;
- diritto dei beni culturali;
- restauro;
- italianistica.
Turismo e ambiente:
- consumer behaviour and food marketing research;
- marketing del turismo rurale;
- turismo sostenibile;
- turismo culturale;
- turismo enogastronomico;
- web tourism.
Le suddette tematiche sono connesse ai seguenti macro-settori del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC):
- SH4 - La mente umana e la sua complessità: scienze cognitive, psicologia, linguistica, educazione;
- SH5 - Culture e produzione culturale: letteratura e filosofia, arti visive e dello spettacolo, musica, studi culturali e comparativi;
- SH3 - Ambiente, spazio e popolazione: studi ambientali, geografia, demografia, migrazioni, studi regionali e urbani;
- SH6 - Lo studio del passato umano: archeologia, storia e memoria;
- SH2 - Istituzioni, valori, credenze e comportamenti: sociologia, antropologia sociale, scienze politiche, diritto, comunicazione, studi sociali della scienza e della tecnologia.
Sono presenti, principalmente, ricerche nei seguenti micro-settori del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC):
- SH4_11 - Educazione: sistemi ed istituzioni, insegnamento e apprendimento;
- SH5_7 - Musei e mostre;
- SH5_11 - Patrimonio culturale, memoria culturale;
- SH3_1 - Ambiente, risorse e sostenibilità;
- SH3_5 - Dinamiche della popolazione, invecchiamento, salute e società;
- SH3_8 - Mobilità, turismo, trasporti e logistica;
- SH3_9 - Sviluppo e architettura territoriale, uso del suolo, pianificazione regionale;
- SH6_1 - Archeologia, archeometria, archeologia del paesaggio;
- SH6_6 - Storia moderna e contemporanea;
- SH2_2 - Politiche sociali, lavoro e welfare;
- SH2_3 - Parentela, dimensioni culturali di classificazione e conoscenza, identità, genere.
Suddivisione in sezioni scientifiche
Per la programmazione e il coordinamento delle attività finalizzate allo sviluppo della ricerca, il Dipartimento si avvale di sezioni scientifiche, ciascuna guidata da un responsabile, che accorpano docenti e ricercatori con interessi e competenze affini. Le sezioni, presenti nel Dipartimento, sono le seguenti:
- Scienze pedagogiche;
- Ambiente e Territorio;
- Beni culturali;
- Persona, Società e Linguaggi.
Sezione "Scienze pedagogiche".
La Sezione delle "Scienze pedagogiche" è la più numerosa, per afferenze, del Dipartimento di "Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo", con 22 unità tra professori ordinari, professori associati e ricercatori, incardinati in tutti e quattro i S.S.D. dell'intero ambito pedagogico: pedagogia generale e sociale, storia della pedagogia, didattica e pedagogia speciale, pedagogia sperimentale.
Diversi sono i temi di ricerca portati avanti da anni (e talora da decenni) dai singoli colleghi in forma anche sinergica tra loro e in collegamento con altri gruppi di ricerca nazionali e internazionali: dalla teoresi pedagogica in prospettiva pure filosofico-educativa alla pedagogia sociale, dalla pedagogia della cultura popolare a quella dei generi, da quella delle relazioni educative familiari all'educazione degli adulti, dalla pedagogia interculturale a quella del lavoro, dalla pedagogia dell'arte e dei beni culturali alla storia della pedagogia, dalla storia delle istituzioni educative e scolastiche alla storia delle istituzioni culturali (biblioteche, archivi, musei), dalla storia dell'educazione speciale alla storia dell'educazione dell'infanzia e di genere, dalla storia della letteratura per l'infanzia alla storia dell'editoria scolastica e dei libri di testo, dalla didattica generale alla pedagogia e alla didattica speciale, dalla didattica inclusiva alla didattica personalizzata, dalle tecnologie dell'educazione all'e-learning, alla pedagogia sperimentale. Con una decisa e costante attenzione, nel contempo, a tutte le manifestazioni personali, relazionali e sociali della post-modernità: generi, simboli, messaggi, consumi, nuove sperimentazioni editoriali ecc.
Vasta e significativa anche l'esposizione internazionale del gruppo, con vari progetti europei che vedono la sezione in posizione di capofila o partner su tematiche rilevanti del settore “Education” o interdisciplinari, nella prospettiva dell'opportuna contaminazione tra S.S.D. e ambiti di ricerca.
Gli orientamenti a venire della sezione sono quelli di incrementare maggiormente la rete dei collegamenti nazionali e internazionali, e di dar vita a rapporti sempre più stringenti e virtuosi tra ricerca e didattica, nel solco della migliore tradizione universitaria e nello spirito della stessa Legge 240/2010, favorendo, a un tempo, ogni ulteriore forma di sperimentazione didattica innovativa, multimediale, tecnologica e a distanza, fisiologicamente interconnesse con la ricerca.
Sezione "Ambiente e territorio".
La molteplicità di competenze espresse dai componenti della sezione "Ambiente e territorio" rappresenta una risorsa essenziale per la progettazione e lo sviluppo di ricerche, anche in collaborazione con studiosi di altri Paesi, intorno a macro-tematiche inerenti la storia, la geografia, gli aspetti politico-giuridici ed etico-culturali, l'economia, il marketing, l'ambiente naturale e la gestione sostenibile del territorio regionale, nazionale e sovranazionale. In tale contesto, le ricerche della sezione attualmente in corso, e quelle di nuova attivazione, potranno eventualmente avvalersi della possibilità di effettuare analisi multidimensionali dei differenti ambiti territoriali di riferimento, pure attraverso l'integrazione e il coordinamento dell'esperienza e delle conoscenze di studiosi afferenti a diversi settori scientifico-disciplinari.
Nell'ottica di un'indispensabile e sempre maggiore qualità della ricerca, i componenti della sezione partecipano, anche in qualità di coordinatori, sia a progetti nazionali che internazionali, mantenendo da un lato gli attuali rapporti di collaborazione con colleghi italiani e stranieri, e instaurando dall'altro nuove forme di collaborazione europee ed extra-europee.
Particolare attenzione viene riservata alla costante e attenta integrazione della didattica con le attività e i risultati della ricerca scientifica; obiettivo agilmente perseguibile specialmente nei corsi di studio in cui sono specificamente previste attività di tirocinio e di laboratorio, così come nei corsi di formazione post-laurea, quali master, corsi di perfezionamento, dottorati di ricerca.
Sezione "Beni culturali".
La sezione di "Beni culturali" si avvale di molteplici competenze disciplinari (archeologia, archivistica, diritto, economia e gestione delle imprese, informatica, italianistica, museologia, restauro, storia, storia dell'arte) unite dal comune obiettivo della implementazione di attività di studio, ricerca e progettazione per la valorizzazione del patrimonio culturale. Oltre che con le università italiane e straniere, con le quali sono attivi progetti di ricerca pluriennali, la sezione mantiene un dialogo costante e una attiva collaborazione con i soggetti pubblici e privati che operano nell'ambito della valorizzazione dei beni culturali.
Il basilare assunto è che, specialmente nella stagione dell'economia della conoscenza, la cultura costituisce una risorsa primaria per la qualità materiale e immateriale della vita delle persone e per lo sviluppo del paese.
Per non deludere il diritto di cittadinanza alla cultura costituzionalmente garantito, per creare valore sociale e di mercato per le comunità, per i singoli, per i territori, per i prodotti made in Italy attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e per assicurare la sopravvivenza stessa del “capitale culturale”, occorre conoscere il potenziale di valore implicito negli oggetti e saper gestire le organizzazioni cui spetta di esplicitarlo in modo da soddisfare quanto meglio la più ampia domanda sociale e di mercato. Anche i documenti ministeriali relativi alla gestione degli istituti e dei servizi culturali, nonché le esigenze manifestate dalle imprese del settore, insistono a tal fine sulla necessità di un approccio multidisciplinare, che integri saperi teorico-speculativi, giuridico-istituzionali ed economico-gestionali, tali da comprendere, convenientemente, l'uso delle risorse tecnologiche applicabili alle attività di tutela e di valorizzazione.
Sezione "Persona, società e linguaggi".
Psicologia (generale, sociale, dello sviluppo e dell'educazione), sociologia (generale, dei processi culturali e comunicativi), lingue e letterature italiana, inglese, ispano-americana, filosofia teoretica e diritto costituzionale costituiscono i settori di ricerca e didattica della Sezione "Persona, società e linguaggi", la cui denominazione sottolinea come le diverse forme di comunicazione della persona - con se stessa, con le altre persone e con l'ambiente circostante - ne rappresentino il principale oggetto di studio comune. Tali diverse forme di comunicazione si manifestano in ciò che le persone dicono e fanno, nelle loro relazioni, ossia nei loro comportamenti osservabili sia verbali che non verbali. La dimensione “verbale” riguarda lo studio sia dei testi scritti (filosofici, giuridici, letterari ecc.) che della comunicazione parlata (discorsi, conversazioni ecc.). La dimensione non verbale riguarda i processi cognitivi, i comportamenti e le azioni.
Dal punto di vista metodologico, la sezione si avvale di approcci di tipo sia qualitativo che quantitativo all'analisi dei dati. Alcune principali ricerche in corso, che si concretizzano in pubblicazioni anche di rilevanza internazionale, riguardano, ad esempio: la comunicazione della certezza e incertezza nella scrittura scientifica; l'analisi di conversazioni spontanee con particolare riferimento ai fenomeni del “troubles talk” e del “giving advice”; gli aspetti comunicativi delle interazioni umoristiche; la costruzione dell'identità negli adolescenti; il comportamento di opposizione nella relazione caregiver-bambino; il mutamento e la coesione sociale nell'Italia contemporanea; le diseguaglianze sociali, con particolare riferimento allo stato di salute e all'accesso ai servizi di welfare; le nuove caratteristiche del processo di senilizzazione e le trasformazioni del corso della vita; le relazioni familiari, educative e i sistemi di welfare; l'identità e le differenze di genere e di etnia; i diversi profili del digital divide; le nuove tecnologie digitali quale strumento integrato di comunicazione e promozione di itinerari turistici (analisi delle motivazioni e dei criteri di selezione del turista postmoderno, che sceglie specifiche località turistiche, attraverso procedure e strumenti interattivi online; conoscenza delle teorie e delle pratiche della nuova promozione turistica attraverso il modello di e-business web.2.0); il linguaggio figurato nelle sue diverse manifestazioni (metafora, metonimia, frasi idiomatiche) in reali contesti d'uso (corpora); la crisi del lavoro e della società del lavoro dal punto di vista filosofico; il valore centrale dell'attività di interpretazione per la comprensione dei testi giuridici (la specificità dell'interpretazione costituzionale, l'interpretazione conforme alla Costituzione ecc.); l'analisi filologica e critica dei testi letterari; la letteratura cronachistica della conquista e colonizzazione dell'America ispanica, con particolare attenzione alla storia delle idee sul linguaggio.
Le sezioni e la loro composizione sono ulteriormente approfondite nel quadro B1b "Gruppi di ricerca" della SUA-RD.
Centri di ricerca dipartimentali, interdipartimentali e interuniversitari
Al fine di svolgere l'attività di ricerca di rilevante impegno scientifico e finanziario, l'art. 35 dello Statuto prevede la costituzione di centri di ricerca.
Centri dipartimentali:
- Centro di documentazione, ricerca e didattica nel campo delle professioni educative e formative;
- Centro di studi sulle relazioni educative familiari;
- Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia;
- Centro di documentazione e ricerca su religioni e società nell'età moderna;
- Centro di ricerca in psicologia della comunicazione.
Centri interdipartimentali coordinati da docenti del Dipartimento:
- Centro di studi e documentazione sulla storia dell'Università di Macerata.
Centri interuniversitari:
- Centro interuniversitario di ricerca sull'invecchiamento sano ed attivo (C.R.I.S.A.), di cui è promotore un docente del Dipartimento.
I centri di ricerca, le loro finalità e la loro composizione sono ulteriormente approfonditi nel quadro B1b “Gruppi di ricerca” della SUA-RD.
Progetti di ricerca finanziati e in corso nel triennio 2011-2013
Principali progetti internazionali
Progetti europei sul tema delle ICT e delle tecnologie dell'educazione:
- I-TUTOR (con il ruolo di capofila) - Intelligent Tutoring for Life Long Learning - LLP, KA3, Multilateral projects, www.intelligent-tutor.eu/
- NEST - Network of Staff and Teachers in childcare services - LLP, Multilateral networks, www.nest-project.eu/
- TAXISTARS - Designing and Developing Flexible Vocational Training for a Mobile Profession - LLP, Leonardo, Multilateral Projects, www.taxistars.eu
- SIT - Stimulators and Inhibitors of Culture of Trust in Educational Interactions Assisted by Modern Information and Communication Technology - FP7-PEOPLE-2012-IRSES, Support for training and career development of researches, www.sitproject.eu
- DL@WEB - Enhancing the quality of distance learning at Western Balkan higher education institutions - Tempus, Structural Measures Action, Governance Reform, www.dlweb.kg.ac.rs/
Progetti europei su tematiche sociali e dell'inclusione:
- STAY IN (con il ruolo di capofila) - Student Guidance at university for Inclusion - LLP, Erasmus Multilateral Projects, www.stay-in.org/
- SINC@HE - Support and Inclusion of students with disabilities at higher education institutions in Montenegro - Tempus, Joint Projects Action, Governance Reform, www.sinche.uom.gr/
- CARER+ Ageing well in the community and at home: developing digital competences of care workers to improve the quality of life of older people - ICT for Health, Ageing Well and Inclusion, Digital competences and social inclusion, www.carerplusproject.eu/
Progetti europei su tematiche di marketing turistico:
- FARM INC (con il ruolo di capofila) - Introducing Marketing Principles in the Agricultural Sector - LLP, Leonardo, Transfer of Innovation, http://www.farminc.eu/
Principali progetti nazionali
Nel settore dei beni culturali:
- Per una storia della conservazione dei beni culturali: restauri e musei nelle Marche dopo l'Unità d'Italia (PRIN 2008)
Nei settori della pedagogia e della storia della pedagogia:
- Pedagogisti, educatori e scrittori per l'infanzia nell'Italia centro-meridionale dell'Otto e Novecento: profili biografici, testi e fonti documentarie (coordinamento nazionale) (PRIN 2008)
Nel settore della didattica e delle tecnologie dell'educazione:
- Wise (Wiring Individualised Special Education) - Strumenti e strategie di utilizzo delle tecnologie di rete nell'istruzione individualizzata dei disabili e degli homebound (FIRB 2007)
Nel settore delle tematiche sociali e dell'inclusione:
- Anziani non autosufficienti, ricorso ai servizi sanitari e diseguaglianze sociali (PRIN 2008)
Nel settore delle scienze psicologiche e sociali:
- Certezza e incertezza nella comunicazione scientifica biomedica (coordinamento nazionale) (PRIN 2012)
Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca»
Nato nel febbraio 2010, il Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca" (http://www.unimc.it/cescom/it/il-museo) è il risultato di un progetto di più ampio corso, i cui capostipiti possono essere individuati nella mostra "Tra banchi e quaderni", curata da Paolo e Ornella Ricca e allestita presso gli Antichi Forni di Macerata nel 2007, e nella mostra "Tra i banchi di scuola. Vita scolastica italiana tra Otto e Novecento", curata da Roberto Sani e allestita presso l'ex-Liceo classico di Civitanova Alta nel 2009.
Proprio nel 2009, con un atto di spiccata sensibilità culturale e di grande senso civico i coniugi Ricca hanno donato all'Ateneo maceratese la loro intera collezione di materiali librari, documentari e di oggetti legati alla storia della scuola italiana dell'Otto e del Novecento, insieme ad un'aula pluriclasse degli anni Trenta del secolo scorso. Questo gesto di generosità ha dato il via ad un virtuoso meccanismo di acquisizioni che, nel corso degli anni, ha consentito al Museo di ampliare il suo patrimonio con una ricca gamma di materiali (libri di testo e di lettura, quaderni e diari scolastici, periodici per bambini, strumenti di scrittura, carte geografiche e numerose altre suppellettili ed elementi dell'arredo scolastico) che raccontano la memoria scolastica italiana degli ultimi due secoli.
Oggi il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, proprio grazie a questo prezioso patrimonio, può offrire un ampio ventaglio di opportunità formative, che spaziano dalle mostre itineranti ai percorsi di visite guidate fino ai laboratori didattici. Attualmente, è possibile visitare la mostra permanente "Libro e moschetto, scolaro perfetto: ideologia e propaganda nella scuola elementare del periodo fascista (1922-1943)" e, dallo scorso anno, sono disponibili diversi laboratori inerenti la storia della scuola, rivolti in particolar modo agli alunni delle scuole primarie.
Riviste dirette da docenti del Dipartimento
Education Sciences & Society (ESS):
rivista internazionale anche online che accoglie pubblicazioni e documenti di elevata qualità scientifica e di ricerca su sviluppi teorici e applicazioni pratiche nel campo delle scienze dell'educazione e che si propone di evidenziare e discutere le principali questioni emergenti nei settori della pedagogia e della didattica. L'obiettivo della rivista è di fornire alla comunità scientifica lo stato dell'arte e gli strumenti per interpretarne il dibattito pubblico e scientifico in corso.
History of Education & Children's Literature (HECL):
periodico a marcata vocazione internazionale, indicizzato in Social Sciences Citation Index–ISI e in Scopus (Elsevier), incentrato sulle problematiche relative alla storia dell'educazione, delle istituzioni e dei sistemi scolastici e formativi, della letteratura e dell'editoria per l'infanzia e per la gioventù, dei libri di testo e della manualistica scolastica, del pensiero pedagogico e delle teorie sull'educazione.
Il capitale culturale (Studies on the Value of Cultural Heritage):
rivista internazionale elettronica che si avvale di molteplici competenze disciplinari (archeologia, archivistica, diritto, economia aziendale, informatica, museologia, restauro, storia, storia dell'arte) unite dal comune obiettivo della implementazione di attività di studio, ricerca e progettazione per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Tutte le suddette riviste sono state riconosciute di fascia A dall'ANVUR.
Poli interdisciplinari di ricerca
Con delibera del Senato Accademico del 23 luglio 2013, l'Ateneo maceratese ha deciso di promuovere la costituzione di poli interdisciplinari di ricerca, ossia aggregazioni interdipartimentali di ricercatori che intendono interpretare l'attività scientifica in maniera integrata e interdisciplinare, con l'obiettivo di un più efficace accesso alla progettazione europea.
I poli interdisciplinari di ricerca, le loro finalità e la loro composizione sono ulteriormente approfonditi nel file pdf allegato al quadro A1.
Mobilità internazionale
Il Dipartimento, al fine di potenziare l'internazionalizzazione, ampliare l'offerta didattica e dare impulso alla ricerca scientifica, incentiva la mobilità in entrata di professori e ricercatori provenienti dall'estero. La loro permanenza consente una reale ricaduta in campo scientifico, la crescita della qualità dell'attività di ricerca e di didattica, la creazione di solide reti di collaborazione, il consolidamento e/o la formalizzazione di accordi bilaterali di Ateneo, l'inserimento dei docenti in progetti di ricerca internazionali.
Le presenze di Visiting Professors and Researchers presso il Dipartimento sono ulteriormente approfondite nel file pdf allegato al quadro A1.
Dottorato di ricerca
Presso il Dipartimento è attivo il Corso di Dottorato di ricerca in "Human Sciences", suddiviso nei seguenti curricula:
- Education;
- Filosofia, storia della filosofia, scienze umane;
- Psychology, communication and social sciences;
- History, Politics and Institutions of the Mediterranean area.
Il programma formativo si articola in corsi d'insegnamento specifici di livello avanzato, seminari di studio, cicli di esercitazioni volti a favorire l'acquisizione di organiche competenze di carattere metodologico e teorico-empirico, con riferimento ai principali indirizzi della ricerca nazionale e internazionale.
L'offerta formativa del Dipartimento è ulteriormente approfondita nel file pdf allegato al quadro A1.
Laboratori di ricerca, biblioteche, patrimonio bibliografico e personale in servizio presso il Dipartimento sono illustrati nella Sezione C (risorse umane e infrastrutture) della scheda SUA-RD.
OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI, IN LINEA CON IL PIANO STRATEGICO D'ATENEO
Il piano strategico 2013/2018 dell'Ateneo di Macerata prevede un insieme articolato di obiettivi e strategie pluriennali, riguardanti anche la ricerca – ai quali il Dipartimento già contribuisce e intende ulteriormente contribuire – tra i quali:
- sviluppare l'internazionalizzazione e aprirsi al mondo;
- promuovere una ricerca orientata alla qualità e in dialogo costante con i territori e gli ambiti nazionale e internazionale;
- promuovere una ricerca più coordinata internamente e meglio collegata con l'esterno.
A tal fine l'Ateneo incentiva, sempre più incisivamente, sia una ricerca di base tale da rispondere ai migliori standard nazionali e internazionali anche nella logica del collegamento e della rete, sia una ricerca volta al trasferimento alla società (e quindi ai territori) di competenze e conoscenze utili a creare valore aggiunto e legami stabili con il mondo dell'impresa e del lavoro.
Il Dipartimento, per quanto gli compete, intende focalizzarsi sui seguenti obiettivi:
- consolidare la partecipazione ai progetti europei e internazionali attraverso una maggiore attività di coordinamento e sensibilizzazione atta a stabilizzare le reti dei rapporti transnazionali;
- promuovere una più forte cultura della qualità della ricerca stimolando tutti i ricercatori a raggiungere risultati significativi e, in particolare, a pubblicare in sedi prestigiose e con colleghi stranieri autorevoli;
- sviluppare la terza missione, valorizzando e trasferendo la ricerca di base e la ricerca applicata;
- intensificare le attività di scambio e la mobilità di docenti e ricercatori a livello internazionale.
Per una completa trattazione degli obiettivi di ricerca pluriennali si rinvia al piano strategico 2013/2018 dell'Ateneo di Macerata http://www.unimc.it/it/ateneo/amministrazione/direzione-generale/pianificazione/pianificazione/piano-strategico-2013-2018.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI E LORO MONITORAGGIO
Si illustrano qui di seguito gli obiettivi specifici del Dipartimento, con le relative azioni, sulla base di quanto delineato nel piano strategico 2013/2018, con i quali ci si prefigge di contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali di Ateneo.
Obiettivo 1:
Consolidare la partecipazione ai progetti europei e internazionali attraverso una maggiore attività di coordinamento e sensibilizzazione atta a stabilizzare le reti dei rapporti transnazionali
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 1.1:
Consolidare e razionalizzare la progettualità europea
Indicatori:
n. di progetti presentati
n. di progetti attivi
Azione 1.2:
Consolidare la partecipazione a reti o gruppi di ricerca internazionali
Indicatori:
n. di accordi attivi con enti internazionali
Azione 1.3:
Favorire percorsi di dottorato in collaborazione con università straniere
Indicatori:
n. di tesi di dottorato in co-tutela con docenti afferenti ad università estere
Obiettivo 2:
Promuovere una più forte cultura della qualità della ricerca stimolando tutti i ricercatori a raggiungere risultati significativi e, in particolare, a pubblicare in sedi prestigiose e con colleghi stranieri autorevoli
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 2.1:
Consolidare la percentuale di soggetti attivi nella ricerca
Indicatori:
n. di docenti attivi / n. di docenti afferenti
Azione 2.2:
Consolidare le pubblicazioni internazionali
Indicatori:
n. pubblicazioni in riviste ISI e SCOPUS / n. pubblicazioni totali in riviste
Azione 2.3:
Consolidare le pubblicazioni in riviste in fascia A
Indicatori:
n. pubblicazioni in riviste in fascia A / n. pubblicazioni totali in riviste
Azione 2.4:
Consolidare le pubblicazioni con coautore in università estera
Indicatori:
n. pubblicazioni con coautore in università estera / n. pubblicazioni totali
Obiettivo 3:
Sviluppare la terza missione, valorizzando e trasferendo la ricerca di base e la ricerca applicata
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 3.1:
Favorire percorsi di dottorato in collaborazione con aziende del territorio
Indicatori:
n. di borse di dottorato co-finanziate da aziende
Azione 3.2:
Favorire progetti scientifici e di trasferimento della ricerca con enti pubblici e privati del territorio
Indicatori:
n. di accordi di collaborazione e di progetti attivati
Obiettivo 4:
Intensificare le attività di scambio e la mobilità di docenti e ricercatori a livello internazionale
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 4.1:
Incrementare scambi e mobilità a livello internazionale
Indicatori:
n. di mesi persona di professori e ricercatori stranieri in visita al Dipartimento
n. di mesi persona di professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti del Dipartimento in mobilità internazionale
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INTRODUZIONE
Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei Beni culturali e del Turismo si propone, nel contesto dell'attuale processo di globalizzazione, di sviluppare attività di ricerca integrate con l'attività didattica e dirette alla valorizzazione dei processi formativi, del patrimonio culturale e del turismo.
In particolare, la ricerca si focalizza sulle tematiche della formazione, in specie, sulla formazione iniziale e in servizio degli insegnanti, e su quelle proprie della pedagogia sociale, con particolare attenzione alla famiglia, della storia dell'educazione e della valorizzazione del territorio, da un punto di vista sia culturale, che economico e produttivo.
Nel contempo, le attività didattiche e di ricerca guardano, altresì, al panorama internazionale e, peculiarmente, ai paesi delle due sponde del Mediterraneo.
Il Dipartimento, pertanto, ha attivato processi di internazionalizzazione della ricerca (partecipazione a progetti di ricerca europei e a gruppi di ricerca internazionali), paralleli a quelli attivati nel campo della didattica (percorsi con doppio titolo, offerta di insegnamenti in lingua, presenza di docenti stranieri in sede).
Esso dispone, infine, di strutture e servizi per la ricerca altamente qualificati, tra i quali si annoverano diversi centri di ricerca, tre biblioteche specializzate, un laboratorio e un museo universitario della scuola.
Il Dipartimento, integrando la ricerca scientifica con l'attività didattica, fornisce, conseguentemente, elevata preparazione professionale a figure che si collocano nei settori dell'educazione e della formazione, tanto scolastica che extra-scolastica, e nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali e nel turismo.
I SETTORI DI RICERCA NEI QUALI OPERA IL DIPARTIMENTO
Principali temi di ricerca
Il Dipartimento opera nei settori dell'educazione e della formazione, dei beni culturali e del turismo e, particolarmente, sulle tematiche di seguito indicate.
Educazione e formazione:
- pedagogia generale, filosofia dell'educazione ed epistemologia pedagogica;
- pedagogia sociale, del lavoro, delle relazioni educative familiari e dell'intercultura;
- pedagogia della cultura popolare e dei generi, educazione degli adulti e permanente;
- storia della letteratura per l'infanzia, dell'editoria scolastica e dei libri di testo;
- storia dell'educazione;
- storia delle istituzioni educative e scolastiche;
- patrimonio scolastico-educativo, memorie collettive e identità;
- didattica generale e analisi delle pratiche di insegnamento e di apprendimento;
- formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e degli educatori;
- analisi dei processi complessi e delle traiettorie non lineari in ambito didattico;
- tecnologie dell'educazione;
- pedagogia e didattica speciali e politiche di inclusione;
- metodologia della ricerca educativa;
- psicologia generale, sociale, della comunicazione, dello sviluppo;
- sociologia generale e sociologia dell'educazione e della famiglia.
Beni culturali:
- archeologia classica, post-classica e del paesaggio rurale;
- storia dell'arte;
- archivistica;
- storia;
- museologia;
- qualità e gestione delle risorse digitali culturali;
- gestione del patrimonio culturale e marketing culturale;
- diritto dei beni culturali;
- restauro;
- italianistica.
Turismo e ambiente:
- consumer behaviour and food marketing research;
- marketing del turismo rurale;
- turismo sostenibile;
- turismo culturale;
- turismo enogastronomico;
- web tourism.
Le suddette tematiche sono connesse ai seguenti macro-settori del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC):
- SH4 - La mente umana e la sua complessità: scienze cognitive, psicologia, linguistica, educazione;
- SH5 - Culture e produzione culturale: letteratura e filosofia, arti visive e dello spettacolo, musica, studi culturali e comparativi;
- SH3 - Ambiente, spazio e popolazione: studi ambientali, geografia, demografia, migrazioni, studi regionali e urbani;
- SH6 - Lo studio del passato umano: archeologia, storia e memoria;
- SH2 - Istituzioni, valori, credenze e comportamenti: sociologia, antropologia sociale, scienze politiche, diritto, comunicazione, studi sociali della scienza e della tecnologia.
Sono presenti, principalmente, ricerche nei seguenti micro-settori del Consiglio Europeo della Ricerca (ERC):
- SH4_11 - Educazione: sistemi ed istituzioni, insegnamento e apprendimento;
- SH5_7 - Musei e mostre;
- SH5_11 - Patrimonio culturale, memoria culturale;
- SH3_1 - Ambiente, risorse e sostenibilità;
- SH3_5 - Dinamiche della popolazione, invecchiamento, salute e società;
- SH3_8 - Mobilità, turismo, trasporti e logistica;
- SH3_9 - Sviluppo e architettura territoriale, uso del suolo, pianificazione regionale;
- SH6_1 - Archeologia, archeometria, archeologia del paesaggio;
- SH6_6 - Storia moderna e contemporanea;
- SH2_2 - Politiche sociali, lavoro e welfare;
- SH2_3 - Parentela, dimensioni culturali di classificazione e conoscenza, identità, genere.
Suddivisione in sezioni scientifiche
Per la programmazione e il coordinamento delle attività finalizzate allo sviluppo della ricerca, il Dipartimento si avvale di sezioni scientifiche, ciascuna guidata da un responsabile, che accorpano docenti e ricercatori con interessi e competenze affini. Le sezioni, presenti nel Dipartimento, sono le seguenti:
- Scienze pedagogiche;
- Ambiente e Territorio;
- Beni culturali;
- Persona, Società e Linguaggi.
Sezione "Scienze pedagogiche".
La Sezione delle "Scienze pedagogiche" è la più numerosa, per afferenze, del Dipartimento di "Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo", con 22 unità tra professori ordinari, professori associati e ricercatori, incardinati in tutti e quattro i S.S.D. dell'intero ambito pedagogico: pedagogia generale e sociale, storia della pedagogia, didattica e pedagogia speciale, pedagogia sperimentale.
Diversi sono i temi di ricerca portati avanti da anni (e talora da decenni) dai singoli colleghi in forma anche sinergica tra loro e in collegamento con altri gruppi di ricerca nazionali e internazionali: dalla teoresi pedagogica in prospettiva pure filosofico-educativa alla pedagogia sociale, dalla pedagogia della cultura popolare a quella dei generi, da quella delle relazioni educative familiari all'educazione degli adulti, dalla pedagogia interculturale a quella del lavoro, dalla pedagogia dell'arte e dei beni culturali alla storia della pedagogia, dalla storia delle istituzioni educative e scolastiche alla storia delle istituzioni culturali (biblioteche, archivi, musei), dalla storia dell'educazione speciale alla storia dell'educazione dell'infanzia e di genere, dalla storia della letteratura per l'infanzia alla storia dell'editoria scolastica e dei libri di testo, dalla didattica generale alla pedagogia e alla didattica speciale, dalla didattica inclusiva alla didattica personalizzata, dalle tecnologie dell'educazione all'e-learning, alla pedagogia sperimentale. Con una decisa e costante attenzione, nel contempo, a tutte le manifestazioni personali, relazionali e sociali della post-modernità: generi, simboli, messaggi, consumi, nuove sperimentazioni editoriali ecc.
Vasta e significativa anche l'esposizione internazionale del gruppo, con vari progetti europei che vedono la sezione in posizione di capofila o partner su tematiche rilevanti del settore “Education” o interdisciplinari, nella prospettiva dell'opportuna contaminazione tra S.S.D. e ambiti di ricerca.
Gli orientamenti a venire della sezione sono quelli di incrementare maggiormente la rete dei collegamenti nazionali e internazionali, e di dar vita a rapporti sempre più stringenti e virtuosi tra ricerca e didattica, nel solco della migliore tradizione universitaria e nello spirito della stessa Legge 240/2010, favorendo, a un tempo, ogni ulteriore forma di sperimentazione didattica innovativa, multimediale, tecnologica e a distanza, fisiologicamente interconnesse con la ricerca.
Sezione "Ambiente e territorio".
La molteplicità di competenze espresse dai componenti della sezione "Ambiente e territorio" rappresenta una risorsa essenziale per la progettazione e lo sviluppo di ricerche, anche in collaborazione con studiosi di altri Paesi, intorno a macro-tematiche inerenti la storia, la geografia, gli aspetti politico-giuridici ed etico-culturali, l'economia, il marketing, l'ambiente naturale e la gestione sostenibile del territorio regionale, nazionale e sovranazionale. In tale contesto, le ricerche della sezione attualmente in corso, e quelle di nuova attivazione, potranno eventualmente avvalersi della possibilità di effettuare analisi multidimensionali dei differenti ambiti territoriali di riferimento, pure attraverso l'integrazione e il coordinamento dell'esperienza e delle conoscenze di studiosi afferenti a diversi settori scientifico-disciplinari.
Nell'ottica di un'indispensabile e sempre maggiore qualità della ricerca, i componenti della sezione partecipano, anche in qualità di coordinatori, sia a progetti nazionali che internazionali, mantenendo da un lato gli attuali rapporti di collaborazione con colleghi italiani e stranieri, e instaurando dall'altro nuove forme di collaborazione europee ed extra-europee.
Particolare attenzione viene riservata alla costante e attenta integrazione della didattica con le attività e i risultati della ricerca scientifica; obiettivo agilmente perseguibile specialmente nei corsi di studio in cui sono specificamente previste attività di tirocinio e di laboratorio, così come nei corsi di formazione post-laurea, quali master, corsi di perfezionamento, dottorati di ricerca.
Sezione "Beni culturali".
La sezione di "Beni culturali" si avvale di molteplici competenze disciplinari (archeologia, archivistica, diritto, economia e gestione delle imprese, informatica, italianistica, museologia, restauro, storia, storia dell'arte) unite dal comune obiettivo della implementazione di attività di studio, ricerca e progettazione per la valorizzazione del patrimonio culturale. Oltre che con le università italiane e straniere, con le quali sono attivi progetti di ricerca pluriennali, la sezione mantiene un dialogo costante e una attiva collaborazione con i soggetti pubblici e privati che operano nell'ambito della valorizzazione dei beni culturali.
Il basilare assunto è che, specialmente nella stagione dell'economia della conoscenza, la cultura costituisce una risorsa primaria per la qualità materiale e immateriale della vita delle persone e per lo sviluppo del paese.
Per non deludere il diritto di cittadinanza alla cultura costituzionalmente garantito, per creare valore sociale e di mercato per le comunità, per i singoli, per i territori, per i prodotti made in Italy attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e per assicurare la sopravvivenza stessa del “capitale culturale”, occorre conoscere il potenziale di valore implicito negli oggetti e saper gestire le organizzazioni cui spetta di esplicitarlo in modo da soddisfare quanto meglio la più ampia domanda sociale e di mercato. Anche i documenti ministeriali relativi alla gestione degli istituti e dei servizi culturali, nonché le esigenze manifestate dalle imprese del settore, insistono a tal fine sulla necessità di un approccio multidisciplinare, che integri saperi teorico-speculativi, giuridico-istituzionali ed economico-gestionali, tali da comprendere, convenientemente, l'uso delle risorse tecnologiche applicabili alle attività di tutela e di valorizzazione.
Sezione "Persona, società e linguaggi".
Psicologia (generale, sociale, dello sviluppo e dell'educazione), sociologia (generale, dei processi culturali e comunicativi), lingue e letterature italiana, inglese, ispano-americana, filosofia teoretica e diritto costituzionale costituiscono i settori di ricerca e didattica della Sezione "Persona, società e linguaggi", la cui denominazione sottolinea come le diverse forme di comunicazione della persona - con se stessa, con le altre persone e con l'ambiente circostante - ne rappresentino il principale oggetto di studio comune. Tali diverse forme di comunicazione si manifestano in ciò che le persone dicono e fanno, nelle loro relazioni, ossia nei loro comportamenti osservabili sia verbali che non verbali. La dimensione “verbale” riguarda lo studio sia dei testi scritti (filosofici, giuridici, letterari ecc.) che della comunicazione parlata (discorsi, conversazioni ecc.). La dimensione non verbale riguarda i processi cognitivi, i comportamenti e le azioni.
Dal punto di vista metodologico, la sezione si avvale di approcci di tipo sia qualitativo che quantitativo all'analisi dei dati. Alcune principali ricerche in corso, che si concretizzano in pubblicazioni anche di rilevanza internazionale, riguardano, ad esempio: la comunicazione della certezza e incertezza nella scrittura scientifica; l'analisi di conversazioni spontanee con particolare riferimento ai fenomeni del “troubles talk” e del “giving advice”; gli aspetti comunicativi delle interazioni umoristiche; la costruzione dell'identità negli adolescenti; il comportamento di opposizione nella relazione caregiver-bambino; il mutamento e la coesione sociale nell'Italia contemporanea; le diseguaglianze sociali, con particolare riferimento allo stato di salute e all'accesso ai servizi di welfare; le nuove caratteristiche del processo di senilizzazione e le trasformazioni del corso della vita; le relazioni familiari, educative e i sistemi di welfare; l'identità e le differenze di genere e di etnia; i diversi profili del digital divide; le nuove tecnologie digitali quale strumento integrato di comunicazione e promozione di itinerari turistici (analisi delle motivazioni e dei criteri di selezione del turista postmoderno, che sceglie specifiche località turistiche, attraverso procedure e strumenti interattivi online; conoscenza delle teorie e delle pratiche della nuova promozione turistica attraverso il modello di e-business web.2.0); il linguaggio figurato nelle sue diverse manifestazioni (metafora, metonimia, frasi idiomatiche) in reali contesti d'uso (corpora); la crisi del lavoro e della società del lavoro dal punto di vista filosofico; il valore centrale dell'attività di interpretazione per la comprensione dei testi giuridici (la specificità dell'interpretazione costituzionale, l'interpretazione conforme alla Costituzione ecc.); l'analisi filologica e critica dei testi letterari; la letteratura cronachistica della conquista e colonizzazione dell'America ispanica, con particolare attenzione alla storia delle idee sul linguaggio.
Le sezioni e la loro composizione sono ulteriormente approfondite nel quadro B1b "Gruppi di ricerca" della SUA-RD.
Centri di ricerca dipartimentali, interdipartimentali e interuniversitari
Al fine di svolgere l'attività di ricerca di rilevante impegno scientifico e finanziario, l'art. 35 dello Statuto prevede la costituzione di centri di ricerca.
Centri dipartimentali:
- Centro di documentazione, ricerca e didattica nel campo delle professioni educative e formative;
- Centro di studi sulle relazioni educative familiari;
- Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia;
- Centro di documentazione e ricerca su religioni e società nell'età moderna;
- Centro di ricerca in psicologia della comunicazione.
Centri interdipartimentali coordinati da docenti del Dipartimento:
- Centro di studi e documentazione sulla storia dell'Università di Macerata.
Centri interuniversitari:
- Centro interuniversitario di ricerca sull'invecchiamento sano ed attivo (C.R.I.S.A.), di cui è promotore un docente del Dipartimento.
I centri di ricerca, le loro finalità e la loro composizione sono ulteriormente approfonditi nel quadro B1b “Gruppi di ricerca” della SUA-RD.
Progetti di ricerca finanziati e in corso nel triennio 2011-2013
Principali progetti internazionali
Progetti europei sul tema delle ICT e delle tecnologie dell'educazione:
- I-TUTOR (con il ruolo di capofila) - Intelligent Tutoring for Life Long Learning - LLP, KA3, Multilateral projects, www.intelligent-tutor.eu/
- NEST - Network of Staff and Teachers in childcare services - LLP, Multilateral networks, www.nest-project.eu/
- TAXISTARS - Designing and Developing Flexible Vocational Training for a Mobile Profession - LLP, Leonardo, Multilateral Projects, www.taxistars.eu
- SIT - Stimulators and Inhibitors of Culture of Trust in Educational Interactions Assisted by Modern Information and Communication Technology - FP7-PEOPLE-2012-IRSES, Support for training and career development of researches, www.sitproject.eu
- DL@WEB - Enhancing the quality of distance learning at Western Balkan higher education institutions - Tempus, Structural Measures Action, Governance Reform, www.dlweb.kg.ac.rs/
Progetti europei su tematiche sociali e dell'inclusione:
- STAY IN (con il ruolo di capofila) - Student Guidance at university for Inclusion - LLP, Erasmus Multilateral Projects, www.stay-in.org/
- SINC@HE - Support and Inclusion of students with disabilities at higher education institutions in Montenegro - Tempus, Joint Projects Action, Governance Reform, www.sinche.uom.gr/
- CARER+ Ageing well in the community and at home: developing digital competences of care workers to improve the quality of life of older people - ICT for Health, Ageing Well and Inclusion, Digital competences and social inclusion, www.carerplusproject.eu/
Progetti europei su tematiche di marketing turistico:
- FARM INC (con il ruolo di capofila) - Introducing Marketing Principles in the Agricultural Sector - LLP, Leonardo, Transfer of Innovation, http://www.farminc.eu/
Principali progetti nazionali
Nel settore dei beni culturali:
- Per una storia della conservazione dei beni culturali: restauri e musei nelle Marche dopo l'Unità d'Italia (PRIN 2008)
Nei settori della pedagogia e della storia della pedagogia:
- Pedagogisti, educatori e scrittori per l'infanzia nell'Italia centro-meridionale dell'Otto e Novecento: profili biografici, testi e fonti documentarie (coordinamento nazionale) (PRIN 2008)
Nel settore della didattica e delle tecnologie dell'educazione:
- Wise (Wiring Individualised Special Education) - Strumenti e strategie di utilizzo delle tecnologie di rete nell'istruzione individualizzata dei disabili e degli homebound (FIRB 2007)
Nel settore delle tematiche sociali e dell'inclusione:
- Anziani non autosufficienti, ricorso ai servizi sanitari e diseguaglianze sociali (PRIN 2008)
Nel settore delle scienze psicologiche e sociali:
- Certezza e incertezza nella comunicazione scientifica biomedica (coordinamento nazionale) (PRIN 2012)
Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca»
Nato nel febbraio 2010, il Museo della Scuola "Paolo e Ornella Ricca" (http://www.unimc.it/cescom/it/il-museo) è il risultato di un progetto di più ampio corso, i cui capostipiti possono essere individuati nella mostra "Tra banchi e quaderni", curata da Paolo e Ornella Ricca e allestita presso gli Antichi Forni di Macerata nel 2007, e nella mostra "Tra i banchi di scuola. Vita scolastica italiana tra Otto e Novecento", curata da Roberto Sani e allestita presso l'ex-Liceo classico di Civitanova Alta nel 2009.
Proprio nel 2009, con un atto di spiccata sensibilità culturale e di grande senso civico i coniugi Ricca hanno donato all'Ateneo maceratese la loro intera collezione di materiali librari, documentari e di oggetti legati alla storia della scuola italiana dell'Otto e del Novecento, insieme ad un'aula pluriclasse degli anni Trenta del secolo scorso. Questo gesto di generosità ha dato il via ad un virtuoso meccanismo di acquisizioni che, nel corso degli anni, ha consentito al Museo di ampliare il suo patrimonio con una ricca gamma di materiali (libri di testo e di lettura, quaderni e diari scolastici, periodici per bambini, strumenti di scrittura, carte geografiche e numerose altre suppellettili ed elementi dell'arredo scolastico) che raccontano la memoria scolastica italiana degli ultimi due secoli.
Oggi il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, proprio grazie a questo prezioso patrimonio, può offrire un ampio ventaglio di opportunità formative, che spaziano dalle mostre itineranti ai percorsi di visite guidate fino ai laboratori didattici. Attualmente, è possibile visitare la mostra permanente "Libro e moschetto, scolaro perfetto: ideologia e propaganda nella scuola elementare del periodo fascista (1922-1943)" e, dallo scorso anno, sono disponibili diversi laboratori inerenti la storia della scuola, rivolti in particolar modo agli alunni delle scuole primarie.
Riviste dirette da docenti del Dipartimento
Education Sciences & Society (ESS):
rivista internazionale anche online che accoglie pubblicazioni e documenti di elevata qualità scientifica e di ricerca su sviluppi teorici e applicazioni pratiche nel campo delle scienze dell'educazione e che si propone di evidenziare e discutere le principali questioni emergenti nei settori della pedagogia e della didattica. L'obiettivo della rivista è di fornire alla comunità scientifica lo stato dell'arte e gli strumenti per interpretarne il dibattito pubblico e scientifico in corso.
History of Education & Children's Literature (HECL):
periodico a marcata vocazione internazionale, indicizzato in Social Sciences Citation Index–ISI e in Scopus (Elsevier), incentrato sulle problematiche relative alla storia dell'educazione, delle istituzioni e dei sistemi scolastici e formativi, della letteratura e dell'editoria per l'infanzia e per la gioventù, dei libri di testo e della manualistica scolastica, del pensiero pedagogico e delle teorie sull'educazione.
Il capitale culturale (Studies on the Value of Cultural Heritage):
rivista internazionale elettronica che si avvale di molteplici competenze disciplinari (archeologia, archivistica, diritto, economia aziendale, informatica, museologia, restauro, storia, storia dell'arte) unite dal comune obiettivo della implementazione di attività di studio, ricerca e progettazione per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Tutte le suddette riviste sono state riconosciute di fascia A dall'ANVUR.
Poli interdisciplinari di ricerca
Con delibera del Senato Accademico del 23 luglio 2013, l'Ateneo maceratese ha deciso di promuovere la costituzione di poli interdisciplinari di ricerca, ossia aggregazioni interdipartimentali di ricercatori che intendono interpretare l'attività scientifica in maniera integrata e interdisciplinare, con l'obiettivo di un più efficace accesso alla progettazione europea.
I poli interdisciplinari di ricerca, le loro finalità e la loro composizione sono ulteriormente approfonditi nel file pdf allegato al quadro A1.
Mobilità internazionale
Il Dipartimento, al fine di potenziare l'internazionalizzazione, ampliare l'offerta didattica e dare impulso alla ricerca scientifica, incentiva la mobilità in entrata di professori e ricercatori provenienti dall'estero. La loro permanenza consente una reale ricaduta in campo scientifico, la crescita della qualità dell'attività di ricerca e di didattica, la creazione di solide reti di collaborazione, il consolidamento e/o la formalizzazione di accordi bilaterali di Ateneo, l'inserimento dei docenti in progetti di ricerca internazionali.
Le presenze di Visiting Professors and Researchers presso il Dipartimento sono ulteriormente approfondite nel file pdf allegato al quadro A1.
Dottorato di ricerca
Presso il Dipartimento è attivo il Corso di Dottorato di ricerca in "Human Sciences", suddiviso nei seguenti curricula:
- Education;
- Filosofia, storia della filosofia, scienze umane;
- Psychology, communication and social sciences;
- History, Politics and Institutions of the Mediterranean area.
Il programma formativo si articola in corsi d'insegnamento specifici di livello avanzato, seminari di studio, cicli di esercitazioni volti a favorire l'acquisizione di organiche competenze di carattere metodologico e teorico-empirico, con riferimento ai principali indirizzi della ricerca nazionale e internazionale.
L'offerta formativa del Dipartimento è ulteriormente approfondita nel file pdf allegato al quadro A1.
Laboratori di ricerca, biblioteche, patrimonio bibliografico e personale in servizio presso il Dipartimento sono illustrati nella Sezione C (risorse umane e infrastrutture) della scheda SUA-RD.
OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI, IN LINEA CON IL PIANO STRATEGICO D'ATENEO
Il piano strategico 2013/2018 dell'Ateneo di Macerata prevede un insieme articolato di obiettivi e strategie pluriennali, riguardanti anche la ricerca – ai quali il Dipartimento già contribuisce e intende ulteriormente contribuire – tra i quali:
- sviluppare l'internazionalizzazione e aprirsi al mondo;
- promuovere una ricerca orientata alla qualità e in dialogo costante con i territori e gli ambiti nazionale e internazionale;
- promuovere una ricerca più coordinata internamente e meglio collegata con l'esterno.
A tal fine l'Ateneo incentiva, sempre più incisivamente, sia una ricerca di base tale da rispondere ai migliori standard nazionali e internazionali anche nella logica del collegamento e della rete, sia una ricerca volta al trasferimento alla società (e quindi ai territori) di competenze e conoscenze utili a creare valore aggiunto e legami stabili con il mondo dell'impresa e del lavoro.
Il Dipartimento, per quanto gli compete, intende focalizzarsi sui seguenti obiettivi:
- consolidare la partecipazione ai progetti europei e internazionali attraverso una maggiore attività di coordinamento e sensibilizzazione atta a stabilizzare le reti dei rapporti transnazionali;
- promuovere una più forte cultura della qualità della ricerca stimolando tutti i ricercatori a raggiungere risultati significativi e, in particolare, a pubblicare in sedi prestigiose e con colleghi stranieri autorevoli;
- sviluppare la terza missione, valorizzando e trasferendo la ricerca di base e la ricerca applicata;
- intensificare le attività di scambio e la mobilità di docenti e ricercatori a livello internazionale.
Per una completa trattazione degli obiettivi di ricerca pluriennali si rinvia al piano strategico 2013/2018 dell'Ateneo di Macerata http://www.unimc.it/it/ateneo/amministrazione/direzione-generale/pianificazione/pianificazione/piano-strategico-2013-2018.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI E LORO MONITORAGGIO
Si illustrano qui di seguito gli obiettivi specifici del Dipartimento, con le relative azioni, sulla base di quanto delineato nel piano strategico 2013/2018, con i quali ci si prefigge di contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali di Ateneo.
Obiettivo 1:
Consolidare la partecipazione ai progetti europei e internazionali attraverso una maggiore attività di coordinamento e sensibilizzazione atta a stabilizzare le reti dei rapporti transnazionali
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 1.1:
Consolidare e razionalizzare la progettualità europea
Indicatori:
n. di progetti presentati
n. di progetti attivi
Azione 1.2:
Consolidare la partecipazione a reti o gruppi di ricerca internazionali
Indicatori:
n. di accordi attivi con enti internazionali
Azione 1.3:
Favorire percorsi di dottorato in collaborazione con università straniere
Indicatori:
n. di tesi di dottorato in co-tutela con docenti afferenti ad università estere
Obiettivo 2:
Promuovere una più forte cultura della qualità della ricerca stimolando tutti i ricercatori a raggiungere risultati significativi e, in particolare, a pubblicare in sedi prestigiose e con colleghi stranieri autorevoli
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 2.1:
Consolidare la percentuale di soggetti attivi nella ricerca
Indicatori:
n. di docenti attivi / n. di docenti afferenti
Azione 2.2:
Consolidare le pubblicazioni internazionali
Indicatori:
n. pubblicazioni in riviste ISI e SCOPUS / n. pubblicazioni totali in riviste
Azione 2.3:
Consolidare le pubblicazioni in riviste in fascia A
Indicatori:
n. pubblicazioni in riviste in fascia A / n. pubblicazioni totali in riviste
Azione 2.4:
Consolidare le pubblicazioni con coautore in università estera
Indicatori:
n. pubblicazioni con coautore in università estera / n. pubblicazioni totali
Obiettivo 3:
Sviluppare la terza missione, valorizzando e trasferendo la ricerca di base e la ricerca applicata
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 3.1:
Favorire percorsi di dottorato in collaborazione con aziende del territorio
Indicatori:
n. di borse di dottorato co-finanziate da aziende
Azione 3.2:
Favorire progetti scientifici e di trasferimento della ricerca con enti pubblici e privati del territorio
Indicatori:
n. di accordi di collaborazione e di progetti attivati
Obiettivo 4:
Intensificare le attività di scambio e la mobilità di docenti e ricercatori a livello internazionale
Monitoraggio:
Riesame 2015
Scadenza obiettivo:
2018
Azione 4.1:
Incrementare scambi e mobilità a livello internazionale
Indicatori:
n. di mesi persona di professori e ricercatori stranieri in visita al Dipartimento
n. di mesi persona di professori, ricercatori, dottorandi e assegnisti del Dipartimento in mobilità internazionale
Pdf inserito: visualizza
Sezione B - Sistema di gestione
B.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL DIPARTIMENTO
Introduzione
I Dipartimenti costituiscono la struttura fondamentale in cui si articola l'Ateneo per svolgere i propri compiti nell'ambito della ricerca scientifica e della didattica. I Dipartimenti, sulla base della programmazione adottata, sono responsabili dei risultati conseguiti secondo principi di efficacia, efficienza, trasparenza e buon andamento.
In coerenza con il principio di semplificazione, i Dipartimenti non hanno strutture sovraordinate, comunque definite.
Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo è dotato di autonomia regolamentare, amministrativa e gestionale nell'ambito delle risorse assegnate dall'Amministrazione o acquisite da terzi, secondo quanto previsto dal Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.
Principali organi del Dipartimento
In linea con l'art. 27 dello Statuto di Ateneo e in base al Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo (ai sensi dell'art. 9 comma 6 dello Statuto), sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Commissione paritetica docenti-studenti (che si occupa esclusivamente di didattica) e il Consiglio di Direzione.
Direttore del Dipartimento: convoca e presiede il Consiglio di Dipartimento e il Consiglio di Direzione, garantisce il buon andamento della struttura e si adopera per il raggiungimento degli obiettivi programmati. Designa un Vicedirettore, col compito di coadiuvarlo e sostituirlo in caso di assenza o impedimento. Delega altresì proprie funzioni su specifiche materie ad altri professori e ricercatori. Propone al Consiglio di Dipartimento la relazione annuale sulle attività di formazione e di ricerca, tenendo conto degli obiettivi prefissati e degli indicatori di autovalutazione definiti dall'Ateneo e dagli organismi esterni preposti alla valutazione.
Consiglio di Dipartimento: è composto dai professori e ricercatori afferenti al Dipartimento e da una rappresentanza degli studenti, del personale tecnico-amministrativo, dei dottorandi di ricerca e dei titolari dei contratti di ricerca di durata almeno annuale. Tra le proprie competenze, figurano la promozione e lo sviluppo, anche d'intesa con altri Dipartimenti, di progetti di ricerca e attività formative comuni, la programmazione annuale e pluriennale relativa alla ricerca e alla didattica, in coerenza con la programmazione di Ateneo e quella ministeriale, la programmazione del budget economico e la relativa rendicontazione. Il Consiglio di Dipartimento, inoltre, approva, su proposta del Direttore, la relazione annuale sulle attività di formazione e di ricerca.
È il principale organo di indirizzo del Dipartimento ed è quindi incaricato di programmare le attività di ricerca, distribuire i relativi fondi e valutarne i risultati.
In questi compiti, è coadiuvato dal Consiglio di Direzione e dalle sezioni, per quanto di loro competenza.
Consiglio di Direzione: è composto dal Direttore, dal Vicedirettore, dai responsabili di sezione e dai presidenti dei Consigli di Corso di studio. Svolge funzioni istruttorie e preparatorie sui punti all'ordine del giorno e coopera con il Direttore all'esecuzione delle delibere adottate. Al Consiglio di Direzione sono attribuite inoltre le seguenti competenze:
- autorizzazione ad acquisto di copie di pubblicazioni o stipula di contratti di edizione;
- autorizzazione a stipulare contratti di collaborazioni esterne;
- autorizzazione alla stipula di atti convenzionali o accordi quadro sia a titolo gratuito che oneroso;
- concessione di patrocinio;
- assegnazione di spazi e attrezzature scientifiche a docenti e personale tecnico-amministrativo;
- proposta di attribuzione del titolo di visiting professor, visiting researcher o visiting fellow;
- approvazione dei progetti di ricerca per quanto di competenza del Dipartimento;
- proposta di attivazione di assegni di ricerca, borse di studio e simili;
- ogni altra funzione attribuita al Consiglio di Dipartimento dai Regolamenti di Ateneo, che il Consiglio di Dipartimento deleghi esplicitamente a quello di Direzione.
Inoltre, all'interno del sistema di gestione della qualità della ricerca, il Consiglio di Direzione:
- supporta il Direttore nelle attività di programmazione e di coordinamento delle azioni finalizzate allo sviluppo della ricerca scientifica (a tale riguardo, formula proposte al Consiglio di Dipartimento), e nell'elaborazione della programmazione annuale e pluriennale della ricerca;
- supporta il Direttore e il Gruppo di Riesame nell'elaborazione della Relazione annuale e pluriennale sulle attività di ricerca (art. 30, comma 1, lettera g, dello Statuto), da intendersi quale dichiarazione degli obiettivi di ricerca del Dipartimento, in linea con il piano strategico di Ateneo;
- presenta al Consiglio di Dipartimento la relazione annuale e pluriennale sulle attività di ricerca, da intendersi quali rapporti annuali e ciclici di riesame (triennale) sulla ricerca.
Principali articolazioni del Dipartimento
Nell'esercizio della propria autonomia regolamentare, come stabilito dallo Statuto, il Dipartimento si è articolato in Sezioni, Centri di Ricerca e Consigli dei Corsi di studio (che si occupano esclusivamente di didattica).
Sezioni: il Dipartimento, in ragione di specifiche esigenze di carattere scientifico, si è articolato in 4 Sezioni, secondo principi di adeguata dimensione ed efficacia, in conformità alle disposizioni del Regolamento di organizzazione, al fine, specialmente, di una migliore conduzione delle attività di ricerca scientifica. Tali Sezioni sono coerenti con l'insieme degli ambiti disciplinari di riferimento del Dipartimento. Le Sezioni si avvalgono di un Responsabile e di un Consiglio degli aderenti alla Sezione e svolgono attività di programmazione e di coordinamento delle azioni finalizzate allo sviluppo della propria ricerca scientifica; a tale riguardo, avanzano proposte al Consiglio di Direzione e/o di Dipartimento.
Centri di Ricerca: il Dipartimento è organizzato in Centri di Ricerca dipartimentali, interdipartimentali e interuniversitari per lo svolgimento di attività di ricerca di rilevante impegno scientifico e finanziario, sulla base di progetti di durata pluriennale. Il Centro di Ricerca si avvale di un Coordinatore e di un Consiglio degli aderenti al Centro ed è normato da un proprio Regolamento o Statuto interno.
Principali deleghe direttoriali
Nell'espletamento delle sue funzioni, il Direttore del Dipartimento si avvale dei seguenti delegati:
- Vice-Direttore;
- Delegato alla didattica;
- Delegato alla ricerca e all'internazionalizzazione;
- Delegati ai rapporti con i centri di servizio di Ateneo (CASB, CEUM, CLA, CSIA);
- Delegati per i rapporti con gli studenti Erasmus e l'offerta didattica in lingua straniera;
- Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la didattica;
- Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca.
Il Delegato dipartimentale alla ricerca e all'internazionalizzazione, in particolare, rappresenta il Dipartimento nelle riunioni del Tavolo della ricerca, presieduto dal Delegato del Rettore alla ricerca. Ai lavori del tavolo partecipa unitamente al responsabile dell'U.O. Ricerca e internazionalizzazione del Dipartimento e al Responsabile amministrativo. Il Tavolo è stato costituito nell'Ateneo maceratese a seguito della proposta del Senato Accademico nell'adunanza del 28 febbraio 2012, al fine di coordinare l'attività scientifica favorendo il confronto, la condivisione, la progettazione comune, il dialogo e la risoluzione delle criticità.
Il Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca, coadiuvato dal Delegato alla ricerca, sovrintende al riesame annuale e ciclico e al monitoraggio delle azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi della ricerca.
Il Dipartimento si è dotato anche di un Gruppo di Riesame per la gestione e il monitoraggio della qualità della ricerca, del quale fanno parte il Delegato alla ricerca e all'internazionalizzazione, il Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca (personale docente), il Responsabile dell'U.O. Ricerca e Internazionalizzazione e il Responsabile assicurazione qualità dell'U.O. Ricerca e Internazionalizzazione (RQ PTA).
Per un approfondimento sul sistema di gestione della qualità della ricerca, si può consultare il quadro B2 della presente SUA-RD.
Funzioni amministrative
Seguendo il modello proposto dal Senato Accademico nell'adunanza del 28 febbraio 2012, punto n. 5, “Legge n. 240/2010 – Assetto organizzativo dei nuovi dipartimenti – criteri generali e modello per il dimensionamento organizzativo” (vedi verbale al link http://www.unimc.it/it/ateneo/organi/organi-di-governo/senatoaccademico/sa_convocazioniprovvedimenti_2012/VerbSA12_02_280212.pdf),
il Dipartimento è dotato di un Responsabile amministrativo della struttura che sovrintende le tre Unità Organizzative (d'ora in poi U.O.) nelle quali è articolato il Dipartimento, cui sono attribuite le macro-funzioni previste dal D.D.G. n. 27 del 17.07.2012:
- U.O. Amministrativa e finanziaria;
- U.O. Didattica e studenti;
- U.O. Ricerca e internazionalizzazione.
In base agli artt. 23 e 24 dello Statuto, i Responsabili degli uffici e della struttura curano il complesso delle funzioni amministrative cui sono preposti sulla base degli atti generali di organizzazione.
Reperimento fondi
I fondi assegnati al Dipartimento provengono:
- da fonti esterne, tipicamente tramite progetti finanziati attraverso bandi competitivi nazionali e internazionali;
- dall'Ateneo sulla base di una distribuzione e valutazione interna della ricerca (d'ora in poi VTR).
Nel primo caso, i fondi sono intestati direttamente al responsabile del progetto e amministrati dalle U.O. competenti.
Nel secondo caso, si distinguono i fondi assegnati e intestati direttamente ai singoli docenti e ricercatori, che ne dispongono autonomamente, e i fondi di ricerca, invece, assegnati genericamente alla struttura.
Ripartizione fondi di Ateneo
La metodologia per l'assegnazione ai Dipartimenti dei fondi di ricerca (sia ai singoli docenti e ricercatori che alla struttura) è stata radicalmente ripensata dall'Ateneo al termine dell'anno 2009 in risposta alla necessità, emersa in più circostanze, di avere dati esaustivi e organicamente rilevanti sulla produzione scientifica dei singoli docenti e ricercatori, anche al fine di una più precisa individuazione e valorizzazione dell'attività di ricerca. E' stato quindi istituito un apposito gruppo di lavoro che ha messo a punto la nuova metodologia di valutazione e di finanziamento della ricerca scientifica condotta in Ateneo, sia per quanto riguarda le risorse dedicate ai progetti individuali dei docenti, sia per quanto concerne i contributi alla ricerca per le strutture scientifiche, erogati sulla base dei dati inseriti e validati dal corpo docente sul Catalogo U-Gov Ricerca.
L'esercizio VTR 2010/2012 di Ateneo, espletato per l'assegnazione delle risorse finanziare nell'ambito dell'esercizio finanziario 2014, ha tenuto conto dei risultati della produzione scientifica dei docenti, nonché dei risultati dipartimentali della VQR 2004/2010. Infatti, il Senato Accademico, nell'adunanza del 22.10.2013, ha stabilito che la quota variabile destinata alle strutture dipartimentali venga suddivisa in due quote parti: il 70% in base agli esiti della valutazione della produzione scientifica dei docenti afferenti al Dipartimento, secondo appositi criteri stabiliti dal gruppo di lavoro, e il restante 30% in base all'applicazione dell'indicatore IRFD quale risultato della VQR 2004/2010.
Fatta salva la parte dei fondi necessaria al funzionamento ordinario, i docenti hanno utilizzato le somme singolarmente assegnate dall'Ateneo per la propria ricerca individuale, mentre il Dipartimento ha utilizzato la somma assegnata alla struttura per il finanziamento delle Sezioni, applicando lo stesso metodo utilizzato dall'Ateneo nella VTR per valutare i risultati della produzione scientifica, sulla base dei criteri stabiliti dal gruppo di lavoro, secondo parametri che tengono conto di aspetti quali-quantitativi e modalità volte a incentivare la qualità della ricerca.
Le Sezioni hanno potuto così presentare una propria programmazione finanziaria annuale volta a promuovere ulteriori attività di ricerca e a sostenere le seguenti voci di spesa:
- cofinanziamento di progetti di ricerca finanziati e non;
- missioni;
- pubblicazioni;
- acquisto di materiale bibliografico;
- abbonamenti a riviste;
- abbonamenti a banche dati;
- organizzazione di eventi (seminari, convegni, congressi, mostre ecc.);
- collaborazioni esterne (co.co.co. per supporto ricerca, borse di studio o di ricerca ecc.);
- acquisto di altri beni e servizi per la ricerca (beni mobili, attrezzature, servizi di traduzioni, interpretariato, revisioni ecc.).
I criteri di valutazione interna della ricerca (VTR di Ateneo) sono consultabili al link http://ricerca.unimc.it/it/valutazione/vtr.
Per un approfondimento sulla procedura per l'assegnazione dei fondi dipartimentali per la ricerca, sia di Ateneo che di Dipartimento, si può fare riferimento alle delibere riportate nel file pdf allegato al presente quadro della SUA-RD.
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Introduzione
I Dipartimenti costituiscono la struttura fondamentale in cui si articola l'Ateneo per svolgere i propri compiti nell'ambito della ricerca scientifica e della didattica. I Dipartimenti, sulla base della programmazione adottata, sono responsabili dei risultati conseguiti secondo principi di efficacia, efficienza, trasparenza e buon andamento.
In coerenza con il principio di semplificazione, i Dipartimenti non hanno strutture sovraordinate, comunque definite.
Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo è dotato di autonomia regolamentare, amministrativa e gestionale nell'ambito delle risorse assegnate dall'Amministrazione o acquisite da terzi, secondo quanto previsto dal Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità.
Principali organi del Dipartimento
In linea con l'art. 27 dello Statuto di Ateneo e in base al Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo (ai sensi dell'art. 9 comma 6 dello Statuto), sono organi del Dipartimento: il Direttore, il Consiglio di Dipartimento, la Commissione paritetica docenti-studenti (che si occupa esclusivamente di didattica) e il Consiglio di Direzione.
Direttore del Dipartimento: convoca e presiede il Consiglio di Dipartimento e il Consiglio di Direzione, garantisce il buon andamento della struttura e si adopera per il raggiungimento degli obiettivi programmati. Designa un Vicedirettore, col compito di coadiuvarlo e sostituirlo in caso di assenza o impedimento. Delega altresì proprie funzioni su specifiche materie ad altri professori e ricercatori. Propone al Consiglio di Dipartimento la relazione annuale sulle attività di formazione e di ricerca, tenendo conto degli obiettivi prefissati e degli indicatori di autovalutazione definiti dall'Ateneo e dagli organismi esterni preposti alla valutazione.
Consiglio di Dipartimento: è composto dai professori e ricercatori afferenti al Dipartimento e da una rappresentanza degli studenti, del personale tecnico-amministrativo, dei dottorandi di ricerca e dei titolari dei contratti di ricerca di durata almeno annuale. Tra le proprie competenze, figurano la promozione e lo sviluppo, anche d'intesa con altri Dipartimenti, di progetti di ricerca e attività formative comuni, la programmazione annuale e pluriennale relativa alla ricerca e alla didattica, in coerenza con la programmazione di Ateneo e quella ministeriale, la programmazione del budget economico e la relativa rendicontazione. Il Consiglio di Dipartimento, inoltre, approva, su proposta del Direttore, la relazione annuale sulle attività di formazione e di ricerca.
È il principale organo di indirizzo del Dipartimento ed è quindi incaricato di programmare le attività di ricerca, distribuire i relativi fondi e valutarne i risultati.
In questi compiti, è coadiuvato dal Consiglio di Direzione e dalle sezioni, per quanto di loro competenza.
Consiglio di Direzione: è composto dal Direttore, dal Vicedirettore, dai responsabili di sezione e dai presidenti dei Consigli di Corso di studio. Svolge funzioni istruttorie e preparatorie sui punti all'ordine del giorno e coopera con il Direttore all'esecuzione delle delibere adottate. Al Consiglio di Direzione sono attribuite inoltre le seguenti competenze:
- autorizzazione ad acquisto di copie di pubblicazioni o stipula di contratti di edizione;
- autorizzazione a stipulare contratti di collaborazioni esterne;
- autorizzazione alla stipula di atti convenzionali o accordi quadro sia a titolo gratuito che oneroso;
- concessione di patrocinio;
- assegnazione di spazi e attrezzature scientifiche a docenti e personale tecnico-amministrativo;
- proposta di attribuzione del titolo di visiting professor, visiting researcher o visiting fellow;
- approvazione dei progetti di ricerca per quanto di competenza del Dipartimento;
- proposta di attivazione di assegni di ricerca, borse di studio e simili;
- ogni altra funzione attribuita al Consiglio di Dipartimento dai Regolamenti di Ateneo, che il Consiglio di Dipartimento deleghi esplicitamente a quello di Direzione.
Inoltre, all'interno del sistema di gestione della qualità della ricerca, il Consiglio di Direzione:
- supporta il Direttore nelle attività di programmazione e di coordinamento delle azioni finalizzate allo sviluppo della ricerca scientifica (a tale riguardo, formula proposte al Consiglio di Dipartimento), e nell'elaborazione della programmazione annuale e pluriennale della ricerca;
- supporta il Direttore e il Gruppo di Riesame nell'elaborazione della Relazione annuale e pluriennale sulle attività di ricerca (art. 30, comma 1, lettera g, dello Statuto), da intendersi quale dichiarazione degli obiettivi di ricerca del Dipartimento, in linea con il piano strategico di Ateneo;
- presenta al Consiglio di Dipartimento la relazione annuale e pluriennale sulle attività di ricerca, da intendersi quali rapporti annuali e ciclici di riesame (triennale) sulla ricerca.
Principali articolazioni del Dipartimento
Nell'esercizio della propria autonomia regolamentare, come stabilito dallo Statuto, il Dipartimento si è articolato in Sezioni, Centri di Ricerca e Consigli dei Corsi di studio (che si occupano esclusivamente di didattica).
Sezioni: il Dipartimento, in ragione di specifiche esigenze di carattere scientifico, si è articolato in 4 Sezioni, secondo principi di adeguata dimensione ed efficacia, in conformità alle disposizioni del Regolamento di organizzazione, al fine, specialmente, di una migliore conduzione delle attività di ricerca scientifica. Tali Sezioni sono coerenti con l'insieme degli ambiti disciplinari di riferimento del Dipartimento. Le Sezioni si avvalgono di un Responsabile e di un Consiglio degli aderenti alla Sezione e svolgono attività di programmazione e di coordinamento delle azioni finalizzate allo sviluppo della propria ricerca scientifica; a tale riguardo, avanzano proposte al Consiglio di Direzione e/o di Dipartimento.
Centri di Ricerca: il Dipartimento è organizzato in Centri di Ricerca dipartimentali, interdipartimentali e interuniversitari per lo svolgimento di attività di ricerca di rilevante impegno scientifico e finanziario, sulla base di progetti di durata pluriennale. Il Centro di Ricerca si avvale di un Coordinatore e di un Consiglio degli aderenti al Centro ed è normato da un proprio Regolamento o Statuto interno.
Principali deleghe direttoriali
Nell'espletamento delle sue funzioni, il Direttore del Dipartimento si avvale dei seguenti delegati:
- Vice-Direttore;
- Delegato alla didattica;
- Delegato alla ricerca e all'internazionalizzazione;
- Delegati ai rapporti con i centri di servizio di Ateneo (CASB, CEUM, CLA, CSIA);
- Delegati per i rapporti con gli studenti Erasmus e l'offerta didattica in lingua straniera;
- Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la didattica;
- Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca.
Il Delegato dipartimentale alla ricerca e all'internazionalizzazione, in particolare, rappresenta il Dipartimento nelle riunioni del Tavolo della ricerca, presieduto dal Delegato del Rettore alla ricerca. Ai lavori del tavolo partecipa unitamente al responsabile dell'U.O. Ricerca e internazionalizzazione del Dipartimento e al Responsabile amministrativo. Il Tavolo è stato costituito nell'Ateneo maceratese a seguito della proposta del Senato Accademico nell'adunanza del 28 febbraio 2012, al fine di coordinare l'attività scientifica favorendo il confronto, la condivisione, la progettazione comune, il dialogo e la risoluzione delle criticità.
Il Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca, coadiuvato dal Delegato alla ricerca, sovrintende al riesame annuale e ciclico e al monitoraggio delle azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi della ricerca.
Il Dipartimento si è dotato anche di un Gruppo di Riesame per la gestione e il monitoraggio della qualità della ricerca, del quale fanno parte il Delegato alla ricerca e all'internazionalizzazione, il Responsabile assicurazione qualità del Dipartimento (RAQ) per la ricerca (personale docente), il Responsabile dell'U.O. Ricerca e Internazionalizzazione e il Responsabile assicurazione qualità dell'U.O. Ricerca e Internazionalizzazione (RQ PTA).
Per un approfondimento sul sistema di gestione della qualità della ricerca, si può consultare il quadro B2 della presente SUA-RD.
Funzioni amministrative
Seguendo il modello proposto dal Senato Accademico nell'adunanza del 28 febbraio 2012, punto n. 5, “Legge n. 240/2010 – Assetto organizzativo dei nuovi dipartimenti – criteri generali e modello per il dimensionamento organizzativo” (vedi verbale al link http://www.unimc.it/it/ateneo/organi/organi-di-governo/senatoaccademico/sa_convocazioniprovvedimenti_2012/VerbSA12_02_280212.pdf),
il Dipartimento è dotato di un Responsabile amministrativo della struttura che sovrintende le tre Unità Organizzative (d'ora in poi U.O.) nelle quali è articolato il Dipartimento, cui sono attribuite le macro-funzioni previste dal D.D.G. n. 27 del 17.07.2012:
- U.O. Amministrativa e finanziaria;
- U.O. Didattica e studenti;
- U.O. Ricerca e internazionalizzazione.
In base agli artt. 23 e 24 dello Statuto, i Responsabili degli uffici e della struttura curano il complesso delle funzioni amministrative cui sono preposti sulla base degli atti generali di organizzazione.
Reperimento fondi
I fondi assegnati al Dipartimento provengono:
- da fonti esterne, tipicamente tramite progetti finanziati attraverso bandi competitivi nazionali e internazionali;
- dall'Ateneo sulla base di una distribuzione e valutazione interna della ricerca (d'ora in poi VTR).
Nel primo caso, i fondi sono intestati direttamente al responsabile del progetto e amministrati dalle U.O. competenti.
Nel secondo caso, si distinguono i fondi assegnati e intestati direttamente ai singoli docenti e ricercatori, che ne dispongono autonomamente, e i fondi di ricerca, invece, assegnati genericamente alla struttura.
Ripartizione fondi di Ateneo
La metodologia per l'assegnazione ai Dipartimenti dei fondi di ricerca (sia ai singoli docenti e ricercatori che alla struttura) è stata radicalmente ripensata dall'Ateneo al termine dell'anno 2009 in risposta alla necessità, emersa in più circostanze, di avere dati esaustivi e organicamente rilevanti sulla produzione scientifica dei singoli docenti e ricercatori, anche al fine di una più precisa individuazione e valorizzazione dell'attività di ricerca. E' stato quindi istituito un apposito gruppo di lavoro che ha messo a punto la nuova metodologia di valutazione e di finanziamento della ricerca scientifica condotta in Ateneo, sia per quanto riguarda le risorse dedicate ai progetti individuali dei docenti, sia per quanto concerne i contributi alla ricerca per le strutture scientifiche, erogati sulla base dei dati inseriti e validati dal corpo docente sul Catalogo U-Gov Ricerca.
L'esercizio VTR 2010/2012 di Ateneo, espletato per l'assegnazione delle risorse finanziare nell'ambito dell'esercizio finanziario 2014, ha tenuto conto dei risultati della produzione scientifica dei docenti, nonché dei risultati dipartimentali della VQR 2004/2010. Infatti, il Senato Accademico, nell'adunanza del 22.10.2013, ha stabilito che la quota variabile destinata alle strutture dipartimentali venga suddivisa in due quote parti: il 70% in base agli esiti della valutazione della produzione scientifica dei docenti afferenti al Dipartimento, secondo appositi criteri stabiliti dal gruppo di lavoro, e il restante 30% in base all'applicazione dell'indicatore IRFD quale risultato della VQR 2004/2010.
Fatta salva la parte dei fondi necessaria al funzionamento ordinario, i docenti hanno utilizzato le somme singolarmente assegnate dall'Ateneo per la propria ricerca individuale, mentre il Dipartimento ha utilizzato la somma assegnata alla struttura per il finanziamento delle Sezioni, applicando lo stesso metodo utilizzato dall'Ateneo nella VTR per valutare i risultati della produzione scientifica, sulla base dei criteri stabiliti dal gruppo di lavoro, secondo parametri che tengono conto di aspetti quali-quantitativi e modalità volte a incentivare la qualità della ricerca.
Le Sezioni hanno potuto così presentare una propria programmazione finanziaria annuale volta a promuovere ulteriori attività di ricerca e a sostenere le seguenti voci di spesa:
- cofinanziamento di progetti di ricerca finanziati e non;
- missioni;
- pubblicazioni;
- acquisto di materiale bibliografico;
- abbonamenti a riviste;
- abbonamenti a banche dati;
- organizzazione di eventi (seminari, convegni, congressi, mostre ecc.);
- collaborazioni esterne (co.co.co. per supporto ricerca, borse di studio o di ricerca ecc.);
- acquisto di altri beni e servizi per la ricerca (beni mobili, attrezzature, servizi di traduzioni, interpretariato, revisioni ecc.).
I criteri di valutazione interna della ricerca (VTR di Ateneo) sono consultabili al link http://ricerca.unimc.it/it/valutazione/vtr.
Per un approfondimento sulla procedura per l'assegnazione dei fondi dipartimentali per la ricerca, sia di Ateneo che di Dipartimento, si può fare riferimento alle delibere riportate nel file pdf allegato al presente quadro della SUA-RD.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | SEZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE | ASCENZI Anna | 22 | |
2. | SEZIONE BENI CULTURALI | MONTELLA Massimo | 17 | |
3. | SEZIONE AMBIENTE E TERRITORIO | CORINTO Gian Luigi | 13 | |
4. | SEZIONE PERSONA, SOCIETA' E LINGUAGGI | ZUCZKOWSKI Andrzej | 13 | |
5. | CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA SU RELIGIONI E SOCIETA' NELL'ETA' MODERNA (CRES) | BRESSAN Edoardo | 8 | |
6. | CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA SULLA STORIA DEL LIBRO SCOLASTICO E DELLA LETTERATURA PER L'INFANZIA (CESCO) | ASCENZI Anna | 13 | |
7. | CENTRO DI DOCUMENTAZIONE, RICERCA E DIDATTICA NEL CAMPO DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE E FORMATIVE (CIRDIFOR) | CORSI Michele | 17 | |
8. | CENTRO DI RICERCA IN PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (PSICOM) | ZUCZKOWSKI Andrzej | 11 | |
9. | CENTRO STUDI SULLE RELAZIONI EDUCATIVE FAMILIARI (CREF) | STARA Flavia | 21 | |
10. | CENTRO DI STUDI E DOCUMENTAZIONE SULLA STORIA DELL'UNIVERSITA' DI MACERATA | SANI Roberto | 4 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Centro CEIDIM | PIGLIAPOCO Stefano (Studi umanistici - lingue, mediazione, storia, lettere, filosofia) | 4 | |
2. | Centro di ricerca sull'Africa (Cirafrica) | CHELATI DIRAR Uoldelul (Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali) | 23 | Michela Mercuri (dottore di ricerca) Renata Morresi (dottore di ricerca) Maria Giulia Serpetta Michela Meschini Silvia Caserta |
3. | Agricoltura sostenibile e competitiva per un'alimentazione sana e sicura | TRAPE' Anna Ilaria (Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali) | 4 | |
4. | Centro di studio, ricerca e formazione sull'adolescenza e la giovinezza | POJAGHI Barbara (Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali) | 7 | |
5. | China Center | SPIGARELLI Francesca (Giurisprudenza) | 19 | |
6. | Laboratorio sulle politiche agricole, ambientali e alimentari “Ghino Valenti” | LATTANZI Pamela (Giurisprudenza) | 15 | |
7. | Centro di Studi Costituzionali | DI COSIMO Giovanni (Giurisprudenza) | 12 | |
8. | Compelle intrare: civilizzazione, conversione, missione tra Cinquecento e Settecento | LAVENIA Vincenzo (Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali) | 2 | Stefania Pastore, Scuola Normale Superiore Pisa Chiara Petrolini, assegnista UniMc |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il laboratorio di Protistologia e Didattica della Biologia è essenzialmente attrezzato per l'isolamento, la caratterizzazione morfologica e il mantenimento in coltura di protisti e di microinvertebrati di acqua dolce, dei quali vengono anche purificati e studiati i metaboliti secondari. Esso è anche regolarmente utilizzato per scopi didattici, con particolare riguardo alla preparazione di esercitazioni teorico-pratiche, di tesi di laurea e di dottorato.
I principali temi di ricerca affrontati nel laboratorio in collaborazione con le Università di Camerino, Pisa e Trento sono i seguenti:
1. Studio delle interazioni cellulari in protozoi ciliati e tra protozoi ciliati e microinvertebrati;
2. Analisi dell'attività antibiotica e antitumorale dei metaboliti secondari prodotti da protozoi ciliati;
3. Sviluppo e applicazione di biosensori unicellulari per il monitoraggio ambientale;
4. Utilizzo dei protisti come mediatori didattici per l'insegnamento della biologia.
Elenco dell'attrezzatura scientifica più rilevante presente nel laboratorio:
- Sistema di cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC), Young Lin Instruments
- Microscopio con sistema di registrazione video (Olypmus BX-41)
- Microscopio con obiettivi a contrasto di fase (Olypmus CX-31
- Stereomicroscopio (Wild, M5A)
- Stereomicroscopio (Olympus, SZ30)
- Sistema di purificazione dell'acqua (Young Lin Instruments, AcquaMax Basic360)
- Sistema per la distillazione dell'acqua (ISCO)
- Centrifuga (AHSI, Megafuge 1.0)
- Microcentrifuga (Thermo Scientific)
- Cappa a flusso laminare (Faster, Two30)
- Autoclave (Asalair, 760)
- Pompa a vuoto (Delchimica)
- Bagno termostatato (Continental Equipment)
- pH metro (Jenway, 3510) con elettrodi
- Frigorifero (Bosh, Dual system)
- Bilancia di precisione (Kern)
I principali temi di ricerca affrontati nel laboratorio in collaborazione con le Università di Camerino, Pisa e Trento sono i seguenti:
1. Studio delle interazioni cellulari in protozoi ciliati e tra protozoi ciliati e microinvertebrati;
2. Analisi dell'attività antibiotica e antitumorale dei metaboliti secondari prodotti da protozoi ciliati;
3. Sviluppo e applicazione di biosensori unicellulari per il monitoraggio ambientale;
4. Utilizzo dei protisti come mediatori didattici per l'insegnamento della biologia.
Elenco dell'attrezzatura scientifica più rilevante presente nel laboratorio:
- Sistema di cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC), Young Lin Instruments
- Microscopio con sistema di registrazione video (Olypmus BX-41)
- Microscopio con obiettivi a contrasto di fase (Olypmus CX-31
- Stereomicroscopio (Wild, M5A)
- Stereomicroscopio (Olympus, SZ30)
- Sistema di purificazione dell'acqua (Young Lin Instruments, AcquaMax Basic360)
- Sistema per la distillazione dell'acqua (ISCO)
- Centrifuga (AHSI, Megafuge 1.0)
- Microcentrifuga (Thermo Scientific)
- Cappa a flusso laminare (Faster, Two30)
- Autoclave (Asalair, 760)
- Pompa a vuoto (Delchimica)
- Bagno termostatato (Continental Equipment)
- pH metro (Jenway, 3510) con elettrodi
- Frigorifero (Bosh, Dual system)
- Bilancia di precisione (Kern)
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | GRANDI ATTREZZATURE BIBLIOGRAFICHE A SOSTEGNO DELLA RICERCA SCIENTIFICA | PERRI Stefano | Social Sciences and Humanities, e-Infrastructures | Interni | 2007 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 13 |
2. | LABORATORI MULTIMEDIALI E RISORSE IN CLOUD A SOSTEGNO DELLA RICERCA SCIENTIFICA SCIENTIFICA | FELICIATI Pierluigi | Social Sciences and Humanities, e-Infrastructures | Interni | 2001 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca di Scienze dell'educazione e della formazione | http://biblioteche.unimc.it | 17.897 | 3.659 | 243 |
2. | Biblioteca del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia | http://biblioteche.unimc.it | 6.177 | 437 | 43 |
3. | Biblioteca di Beni Culturali | http://biblioteche.unimc.it | 1.590 | 101 | 27 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
4. | BIBLIOTECA DIGITALE DI ATENEO | http://biblioteche.unimc.it | 0 | 0 | 0 |
5. | BIBLIOTECA DIDATTICA DI ATENEO | http://biblioteche.unimc.it | 23.823 | 351 | 65 |
6. | BIBLIOTECA DEL CENTRO DI ATENEO PER I SERVIZI BIBLIOTECARI | http://biblioteche.unimc.it | 2.803 | 267 | 95 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [38]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [4]
-
- Dottorandi [28]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ASCENZI | Anna | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/02 |
2. | BRESSAN | Edoardo | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
3. | CORSI | Michele | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/01 |
4. | CRISPIANI | Piero | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/03 |
5. | DE DOMINICIS | Emilio | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-FIL/03 |
6. | MONTELLA | Massimo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
7. | ORTENZI | Claudio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/05 |
8. | PORCU | Sebastiano | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
9. | ROSSI | Pier Giuseppe | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/03 |
10. | SANI | Roberto | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/02 |
11. | STARA | Flavia | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-PED/01 |
12. | VALACCHI | Federico | Professore Straordinario | 11 | 11a | M-STO/08 |
13. | ZUCZKOWSKI | Andrzej | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 15 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 5 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 6 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 2 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |