Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
DICHIARAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI RICERCA
In questa finestra è riportata una linea di ricerca coltivata dal Dipartimento nel suo complesso.
Nella finestra "Gruppi di ricerca" sono riportate le ulteriori linee che afferiscono alle diverse aree.
La ‘prevenzione' come fenomeno giuridico. In particolare le tecniche di prevenzione della criminalità grave (corruzione, organizzazioni di tipo mafioso e terrorismo) e l'analisi dell'economia della criminalità
A questa linea di ricerca partecipano tutti i componenti del dipartimento, in ragione delle loro competenze.
L'idea della prevenzione, intesa in via preliminare - secondo un'accezione ancora generalissima ed in un certo senso ‘a-tecnica' – come la necessità, alla quale fortemente ci si richiama in special modo negli ultimi tempi, di gestire attività, organizzazioni e procedure in contesti di incertezza e perciò non immuni da rischi di vario genere, non ha ancora trovato una traduzione giuridica compiuta e del tutto tranquillizzante. A maggior ragione quando si tratti di contenere fenomeni che possono degenerare sino alla lesione, penalmente rilevante, di beni giuridici; il che, a ben vedere, non riguarda soltanto le attività produttive ed economiche, con riferimento ai rischi cui possano essere esposte la vita e l'incolumità individuale, ma anche il caso in cui si tratti di individuare le migliori soluzioni tecniche, nel rispetto delle libertà costituzionali, per garantire che le funzioni pubbliche, l'attività economica, talune estrinsecazioni dell'individuo, nelle formazioni intermedie o in altri contesti collettivi o comunque meta-individuali, possano realizzarsi neutralizzando o comunque contenendo entro limiti fisiologici (e quindi tollerabili) il “pericolo” che vengano commessi reati gravi contro la pubblica amministrazione, l'economia, l'ordine pubblico e la persona.
In questa prospettiva è saliente lo studio del complesso universo della prevenzione, da intendersi (in senso tecnico) come complesso di misure preordinate a contenere il rischio di fenomeni criminosi, mediante l'inibizione e la neutralizzazione dei prodromi dei fenomeni medesimi; muovendo, com'è ovvio, dalla legislazione di contrasto alla criminalità organizzata e dalle misure in essa previste, tanto di carattere personale quanto a contenuto patrimoniale. Detto studio, tuttavia, a differenza di quanto è stato finora elaborato, non dovrebbe limitarsi alla sistemazione razionale e all'approfondimento dei contenuti in una chiave che potremmo definire puramente ‘settoriale', contenuta cioè nel solo campo dell' ‘antimafia', pure necessaria specie se, come si cercherà di fare, sia opportunamente corredata dall'esame critico dell'esperienza pratica (in particolare di quella formatasi nella giurisdizione territoriale di riferimento); dovendo invece puntare ad approfondire le possibilità di esplicazione e sviluppo più generale delle misure di prevenzione, valorizzando, in chiave interpretativa, i principali dati positivi consegnati dalla normativa di riferimento ed eventualmente proponendo modelli e tipologie de iure condendo.
In questa prospettiva, il Dipartimento è impegnato in primo luogo nell'approfondimento delle possibilità che un legislatore (ed anche un interprete) razionale può riconoscere allo sviluppo delle misure di prevenzione, immaginando per dette misure uno sbocco più ampio; dunque un'articolazione e un consolidamento non più settoriale ma a carattere generale.
In particolare, verrà approfondito lo spazio che per tali misure può essere elaborato al fine di garantire una più razionale gestione del rischio nella sfera della politica, dell'amministrazione e dell'impresa in rapporto a fenomeni come la criminalità organizzata, la corruzione e in generale la criminalità del profitto. Ciò, peraltro, senza dimenticare il ruolo che le misure di prevenzione, in specie (ma non solo) a carattere personale possono svolgere nella gestione dei rischi connessi ai conflitti interindividuali. In quest'ottica, si terrà anche conto delle proposte avanzate dai più recenti movimenti di riforma (come ad esempio quelle enucleate dalla Commissione Fiandaca) e di quelle elaborate anche dalle strutture e dagli enti che operano in settori di particolare delicatezza (come, ad esempio, l'Agenzia per la gestione dei beni confiscati).
Inoltre, particolare attenzione viene dedicata allo sviluppo dei contenuti di tali misure, distinguendo opportunamente tra: misure a carattere personale, con particolare attenzione a quelle a contenuto interdittivo; misure a carattere patrimoniali e misure dirette nei confronti di enti (se comunque a contenuto strettamente preventivo), secondo l'esempio del codice antimafia che consente interventi anche penetranti sulla gestione ed organizzazione di un ente ove risultino infiltrazioni della criminalità organizzata.
In un'ampia comparazione, poi, tra le discipline dei paesi dell'Unione Europea e non solo (si pensi ad esempio alle misure di congelamento dei beni previsti dagli strumenti internazionali per la prevenzione del riciclaggio e soprattutto del finanziamento del terrorismo), si terrà anche in considerazione il significato che debba assumere per gli ulteriori sviluppi della legislazione italiana la recentissima approvazione della direttiva UE sulla confisca europea; detta analisi dovrebbe in particolare focalizzarsi proprio sulla c.d. confisca senza condanna (nel linguaggio internazionale: non conviction based confiscation), puntando ad approfondire i percorsi comuni in questa materia con riferimento tanto alle misure di prevenzione personali quanto a quelle patrimoniali, anche nell'ottica di una più efficace cooperazione tra Stati. Con riguardo in particolare a queste ultime, potrà essere interessante sviluppare gli opportuni confronti con la confiscation dell'area anglosassone, tradizionalmente concepita quale actio in rem.
Fondamentale sarà l'esame degli altri profili di interesse, al fine di verificare la sintonia di un sistema ‘generale' della prevenzione con la logica complessiva del nostro ordinamento: 1) elaborando un compiuto statuto di garanzie sostanziali e procedurali imprescindibili, in rapporto, com'è ovvio, alla natura ed al contenuto reali di tali misure; in ciò anche facendo tesoro delle più recenti evoluzioni della Corte Europea dei Diritti dell'uomo con riferimento al concetto di “matière pénale” e al binomio ‘prevenzione-punizione' a tal fine sviluppato ed anche alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea; 2) sviluppando tutti i profili concernenti le vicende dei patrimoni; 3) curando gli aspetti che attengono all'interazione tra prevenzione, nel senso qui concepito, e impresa; 4) percorrendo tutti i necessari raccordi con l'analisi del procedimento amministrativo, gli aspetti ordinamentali e ogni altro profilo che coinvolga la scienza dell'amministrazione pubblica.
Infine, indispensabile, nella prospettiva di questa linea di ricerca dipartimentale, è lo sviluppo e l'approfondimento delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia criminale e di misurazione dei suoi effetti sul sistema economico complessivo; cui si aggiunge, con ogni evidenza, anche lo sviluppo e la comprensione delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia ‘del contrasto', della legalità e della sicurezza, in particolare nel Mediterraneo.
Volendo schematizzare, il Dipartimento sviluppa attività concernenti le seguenti aree in particolare:
- disegno e ambito delle garanzie costituzionali ed europee;
- sviluppo e approfondimento delle tecniche e delle metodologie di comprensione e valutazione dell'economia criminale e di misurazione dei suoi effetti sul sistema economico complessivo; nonché sviluppo e comprensione delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia ‘del contrasto', della legalità e della sicurezza, in particolare nel Mediterraneo;
- disciplina e sviluppo delle misure di prevenzione (personali e reali) quali forme di contrasto alle forme di criminalità grave (corruzione; criminalità di tipo mafioso; terrorismo);
- i rapporti tra sicurezza pubblica, sussidiarietà e amministrazione dell'emergenza;
- La disciplina amministrativistica della prevenzione della corruzione nel settore pubblico
- i profili concernenti il ‘congelamento' di beni;
- l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati;
- la tutela dei terzi nelle procedure di ablazione di beni provenienti da attività criminose;
- i rapporti con la procedura fallimentare;
- l'uso sociale dei beni confiscati, anche in rapporto alle funzioni costituzionali della proprietà
- indagini storico-comparatistiche sulle forme di actio in rem previste dagli ordinamenti anglosassoni;
2. Descrizione degli obiettivi: a) «Consolidare e aumentare la produzione e la qualità scientifica del Dipartimento»
In relazione ai settori e agli obiettivi di ricerca come descritti in precedenza, così come in relazione a quelli indicati nella finestra "Gruppi di ricerca", il Dipartimento mira ad ottenere un significativo incremento di pubblicazioni su riviste non solo nazionali ma anche internazionali, in ragione del particolare interesse che, a livello globale, riscuote l'approfondimento scientifico dei temi sopra indicati da parte degli studiosi di diritto italiani; ciò in particolare tenendo conto della collocazione delle riviste.
Per le materie economiche è un obiettivo specifico quello di pubblicare su riviste di fascia A secondo la lista stilata dall'Anvur per l'area 13, e riviste ISI Thomson Reuters di riconosciuto impatto internazionale.
In questa prospettiva, è grandemente incoraggiata anche la redazione di saggi nelle lingue straniere a maggiore diffusione internazionale (inglese, spagnolo etc..).
Agli stessi fini, il Dipartimento incoraggia anche lo sviluppo in chiave monografica di argomenti specifici che possono rappresentare lo sviluppo dei temi generali descritti quali settori della ricerca dipartimentale.
Infine, considerato il taglio interdisciplinare di alcune tra le più importanti ricerche che il Dipartimento intende coltivare, saranno anche promosse e incrementate le occasioni per pubblicazioni collettive, onde raccogliere le diverse prospettive e anime presenti all'interno del Dipartimento.
A tali obiettivi si affiancano quelli consistenti nel creare le occasioni e le condizioni per una maggiore e più forte iniziativa in termini di organizzazione di convegni, workshops e seminari di studio e di partecipazioni agli incontri scientifici organizzati da atenei, istituzioni ed altri enti in Italia e all'estero.
Questi obiettivi sono verificati, nel tempo, attraverso il monitoraggio del numero di pubblicazioni e del numero di incontri organizzati e di inviti a tenere conferenze o seminari e a presentare papers.
3. Descrizione degli obiettivi: b) «Aumentare la capacità di attrazione e, in ogni caso, la visibilità a livello internazionale »
In stretta correlazione con quanto dichiarato al precedente paragrafo, il Dipartimento punta ad acquisire e successivamente a consolidare, nei temi sui quali indirizza in via generale e preferenziale le proprie attività, visibilità anche internazionale.
Questo obiettivo si realizza attraverso la produzione scientifica e la progressiva immissione dei prodotti della ricerca nei circuiti internazionali; nonché attraverso l'operatività dei Centri di ricerca dipartimentali, alcuni dei quali sono già attivi da tempo con carattere non puramente nazionale, altri sono stati da poco istituiti con le medesime caratteristiche e finalità.
Il Dipartimento ritiene che a partire da queste basi aumenterà nel tempo il numero di ricercatori e docenti chiamati a svolgere attività di ricerca e/o didattiche e sarà senz'altro possibile pubblicare propri bandi a diffusione internazionale e, in ogni caso, rafforzare la diffusione di quelli relativi a posizioni di ricerca (dottorando, assegnista di ricerca, RTD) sulla rete nazionale e internazionale.
Il monitoraggio dei risultati avverrà mediante la verifica periodica dei rapporti internazionali intrattenuti dal Dipartimento e del numero di studiosi che, a vario titolo, partecipano alle attività dipartimentali.
4. Descrizione degli obiettivi: c) «Contribuire, mediante l'elaborazione degli strumenti giuridici, al consolidamento, a livello europeo, di uno spazio sicuro e inclusivo»
In termini ancora più generali, le ricerche, trattandosi del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia, puntano ad offrire, in particolare nella materie sopra indicate (si pensi, ad esempio, alla criminalità organizzata di tipo mafioso) un reale contributo alle politiche legislative, a livello nazionale e sopranazionale (in particolare europeo), e all'evoluzione giurisprudenziale mediante il confronto e il dialogo con tutti gli attori (legislatore, governo, magistratura) chiamati ad elaborare, attuare ed applicare il diritto; in particolare garantendo, secondo l'ispirazione del Dipartimento e dell'Ateneo in generale l'orientamento ai valori fondativi del sistema costituzionale italiano e di quello dell'Unione Europea.
Questi obiettivi sono perseguiti mediante la diffusione dei prodotti della ricerca nei circuiti istituzionali e della magistratura, anche attraverso convegni, seminari e workshops all'uopo organizzati e la partecipazione a gare per attività di consulenza e a bandi per progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea.
Il monitoraggio verrà effettuato periodicamente, mediante la verifica del numero di iniziative appositamente dedicate al dialogo/confronto tra l'accademia e gli altri “formanti” dell'esperienza giuridica, nonché attraverso l'esame delle iniziative presentate all'attenzione dell'Unione Europea o di altre istituzioni europee o internazionali.
In questa finestra è riportata una linea di ricerca coltivata dal Dipartimento nel suo complesso.
Nella finestra "Gruppi di ricerca" sono riportate le ulteriori linee che afferiscono alle diverse aree.
La ‘prevenzione' come fenomeno giuridico. In particolare le tecniche di prevenzione della criminalità grave (corruzione, organizzazioni di tipo mafioso e terrorismo) e l'analisi dell'economia della criminalità
A questa linea di ricerca partecipano tutti i componenti del dipartimento, in ragione delle loro competenze.
L'idea della prevenzione, intesa in via preliminare - secondo un'accezione ancora generalissima ed in un certo senso ‘a-tecnica' – come la necessità, alla quale fortemente ci si richiama in special modo negli ultimi tempi, di gestire attività, organizzazioni e procedure in contesti di incertezza e perciò non immuni da rischi di vario genere, non ha ancora trovato una traduzione giuridica compiuta e del tutto tranquillizzante. A maggior ragione quando si tratti di contenere fenomeni che possono degenerare sino alla lesione, penalmente rilevante, di beni giuridici; il che, a ben vedere, non riguarda soltanto le attività produttive ed economiche, con riferimento ai rischi cui possano essere esposte la vita e l'incolumità individuale, ma anche il caso in cui si tratti di individuare le migliori soluzioni tecniche, nel rispetto delle libertà costituzionali, per garantire che le funzioni pubbliche, l'attività economica, talune estrinsecazioni dell'individuo, nelle formazioni intermedie o in altri contesti collettivi o comunque meta-individuali, possano realizzarsi neutralizzando o comunque contenendo entro limiti fisiologici (e quindi tollerabili) il “pericolo” che vengano commessi reati gravi contro la pubblica amministrazione, l'economia, l'ordine pubblico e la persona.
In questa prospettiva è saliente lo studio del complesso universo della prevenzione, da intendersi (in senso tecnico) come complesso di misure preordinate a contenere il rischio di fenomeni criminosi, mediante l'inibizione e la neutralizzazione dei prodromi dei fenomeni medesimi; muovendo, com'è ovvio, dalla legislazione di contrasto alla criminalità organizzata e dalle misure in essa previste, tanto di carattere personale quanto a contenuto patrimoniale. Detto studio, tuttavia, a differenza di quanto è stato finora elaborato, non dovrebbe limitarsi alla sistemazione razionale e all'approfondimento dei contenuti in una chiave che potremmo definire puramente ‘settoriale', contenuta cioè nel solo campo dell' ‘antimafia', pure necessaria specie se, come si cercherà di fare, sia opportunamente corredata dall'esame critico dell'esperienza pratica (in particolare di quella formatasi nella giurisdizione territoriale di riferimento); dovendo invece puntare ad approfondire le possibilità di esplicazione e sviluppo più generale delle misure di prevenzione, valorizzando, in chiave interpretativa, i principali dati positivi consegnati dalla normativa di riferimento ed eventualmente proponendo modelli e tipologie de iure condendo.
In questa prospettiva, il Dipartimento è impegnato in primo luogo nell'approfondimento delle possibilità che un legislatore (ed anche un interprete) razionale può riconoscere allo sviluppo delle misure di prevenzione, immaginando per dette misure uno sbocco più ampio; dunque un'articolazione e un consolidamento non più settoriale ma a carattere generale.
In particolare, verrà approfondito lo spazio che per tali misure può essere elaborato al fine di garantire una più razionale gestione del rischio nella sfera della politica, dell'amministrazione e dell'impresa in rapporto a fenomeni come la criminalità organizzata, la corruzione e in generale la criminalità del profitto. Ciò, peraltro, senza dimenticare il ruolo che le misure di prevenzione, in specie (ma non solo) a carattere personale possono svolgere nella gestione dei rischi connessi ai conflitti interindividuali. In quest'ottica, si terrà anche conto delle proposte avanzate dai più recenti movimenti di riforma (come ad esempio quelle enucleate dalla Commissione Fiandaca) e di quelle elaborate anche dalle strutture e dagli enti che operano in settori di particolare delicatezza (come, ad esempio, l'Agenzia per la gestione dei beni confiscati).
Inoltre, particolare attenzione viene dedicata allo sviluppo dei contenuti di tali misure, distinguendo opportunamente tra: misure a carattere personale, con particolare attenzione a quelle a contenuto interdittivo; misure a carattere patrimoniali e misure dirette nei confronti di enti (se comunque a contenuto strettamente preventivo), secondo l'esempio del codice antimafia che consente interventi anche penetranti sulla gestione ed organizzazione di un ente ove risultino infiltrazioni della criminalità organizzata.
In un'ampia comparazione, poi, tra le discipline dei paesi dell'Unione Europea e non solo (si pensi ad esempio alle misure di congelamento dei beni previsti dagli strumenti internazionali per la prevenzione del riciclaggio e soprattutto del finanziamento del terrorismo), si terrà anche in considerazione il significato che debba assumere per gli ulteriori sviluppi della legislazione italiana la recentissima approvazione della direttiva UE sulla confisca europea; detta analisi dovrebbe in particolare focalizzarsi proprio sulla c.d. confisca senza condanna (nel linguaggio internazionale: non conviction based confiscation), puntando ad approfondire i percorsi comuni in questa materia con riferimento tanto alle misure di prevenzione personali quanto a quelle patrimoniali, anche nell'ottica di una più efficace cooperazione tra Stati. Con riguardo in particolare a queste ultime, potrà essere interessante sviluppare gli opportuni confronti con la confiscation dell'area anglosassone, tradizionalmente concepita quale actio in rem.
Fondamentale sarà l'esame degli altri profili di interesse, al fine di verificare la sintonia di un sistema ‘generale' della prevenzione con la logica complessiva del nostro ordinamento: 1) elaborando un compiuto statuto di garanzie sostanziali e procedurali imprescindibili, in rapporto, com'è ovvio, alla natura ed al contenuto reali di tali misure; in ciò anche facendo tesoro delle più recenti evoluzioni della Corte Europea dei Diritti dell'uomo con riferimento al concetto di “matière pénale” e al binomio ‘prevenzione-punizione' a tal fine sviluppato ed anche alla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea; 2) sviluppando tutti i profili concernenti le vicende dei patrimoni; 3) curando gli aspetti che attengono all'interazione tra prevenzione, nel senso qui concepito, e impresa; 4) percorrendo tutti i necessari raccordi con l'analisi del procedimento amministrativo, gli aspetti ordinamentali e ogni altro profilo che coinvolga la scienza dell'amministrazione pubblica.
Infine, indispensabile, nella prospettiva di questa linea di ricerca dipartimentale, è lo sviluppo e l'approfondimento delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia criminale e di misurazione dei suoi effetti sul sistema economico complessivo; cui si aggiunge, con ogni evidenza, anche lo sviluppo e la comprensione delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia ‘del contrasto', della legalità e della sicurezza, in particolare nel Mediterraneo.
Volendo schematizzare, il Dipartimento sviluppa attività concernenti le seguenti aree in particolare:
- disegno e ambito delle garanzie costituzionali ed europee;
- sviluppo e approfondimento delle tecniche e delle metodologie di comprensione e valutazione dell'economia criminale e di misurazione dei suoi effetti sul sistema economico complessivo; nonché sviluppo e comprensione delle tecniche e delle metodologie di comprensione dell'economia ‘del contrasto', della legalità e della sicurezza, in particolare nel Mediterraneo;
- disciplina e sviluppo delle misure di prevenzione (personali e reali) quali forme di contrasto alle forme di criminalità grave (corruzione; criminalità di tipo mafioso; terrorismo);
- i rapporti tra sicurezza pubblica, sussidiarietà e amministrazione dell'emergenza;
- La disciplina amministrativistica della prevenzione della corruzione nel settore pubblico
- i profili concernenti il ‘congelamento' di beni;
- l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati;
- la tutela dei terzi nelle procedure di ablazione di beni provenienti da attività criminose;
- i rapporti con la procedura fallimentare;
- l'uso sociale dei beni confiscati, anche in rapporto alle funzioni costituzionali della proprietà
- indagini storico-comparatistiche sulle forme di actio in rem previste dagli ordinamenti anglosassoni;
2. Descrizione degli obiettivi: a) «Consolidare e aumentare la produzione e la qualità scientifica del Dipartimento»
In relazione ai settori e agli obiettivi di ricerca come descritti in precedenza, così come in relazione a quelli indicati nella finestra "Gruppi di ricerca", il Dipartimento mira ad ottenere un significativo incremento di pubblicazioni su riviste non solo nazionali ma anche internazionali, in ragione del particolare interesse che, a livello globale, riscuote l'approfondimento scientifico dei temi sopra indicati da parte degli studiosi di diritto italiani; ciò in particolare tenendo conto della collocazione delle riviste.
Per le materie economiche è un obiettivo specifico quello di pubblicare su riviste di fascia A secondo la lista stilata dall'Anvur per l'area 13, e riviste ISI Thomson Reuters di riconosciuto impatto internazionale.
In questa prospettiva, è grandemente incoraggiata anche la redazione di saggi nelle lingue straniere a maggiore diffusione internazionale (inglese, spagnolo etc..).
Agli stessi fini, il Dipartimento incoraggia anche lo sviluppo in chiave monografica di argomenti specifici che possono rappresentare lo sviluppo dei temi generali descritti quali settori della ricerca dipartimentale.
Infine, considerato il taglio interdisciplinare di alcune tra le più importanti ricerche che il Dipartimento intende coltivare, saranno anche promosse e incrementate le occasioni per pubblicazioni collettive, onde raccogliere le diverse prospettive e anime presenti all'interno del Dipartimento.
A tali obiettivi si affiancano quelli consistenti nel creare le occasioni e le condizioni per una maggiore e più forte iniziativa in termini di organizzazione di convegni, workshops e seminari di studio e di partecipazioni agli incontri scientifici organizzati da atenei, istituzioni ed altri enti in Italia e all'estero.
Questi obiettivi sono verificati, nel tempo, attraverso il monitoraggio del numero di pubblicazioni e del numero di incontri organizzati e di inviti a tenere conferenze o seminari e a presentare papers.
3. Descrizione degli obiettivi: b) «Aumentare la capacità di attrazione e, in ogni caso, la visibilità a livello internazionale »
In stretta correlazione con quanto dichiarato al precedente paragrafo, il Dipartimento punta ad acquisire e successivamente a consolidare, nei temi sui quali indirizza in via generale e preferenziale le proprie attività, visibilità anche internazionale.
Questo obiettivo si realizza attraverso la produzione scientifica e la progressiva immissione dei prodotti della ricerca nei circuiti internazionali; nonché attraverso l'operatività dei Centri di ricerca dipartimentali, alcuni dei quali sono già attivi da tempo con carattere non puramente nazionale, altri sono stati da poco istituiti con le medesime caratteristiche e finalità.
Il Dipartimento ritiene che a partire da queste basi aumenterà nel tempo il numero di ricercatori e docenti chiamati a svolgere attività di ricerca e/o didattiche e sarà senz'altro possibile pubblicare propri bandi a diffusione internazionale e, in ogni caso, rafforzare la diffusione di quelli relativi a posizioni di ricerca (dottorando, assegnista di ricerca, RTD) sulla rete nazionale e internazionale.
Il monitoraggio dei risultati avverrà mediante la verifica periodica dei rapporti internazionali intrattenuti dal Dipartimento e del numero di studiosi che, a vario titolo, partecipano alle attività dipartimentali.
4. Descrizione degli obiettivi: c) «Contribuire, mediante l'elaborazione degli strumenti giuridici, al consolidamento, a livello europeo, di uno spazio sicuro e inclusivo»
In termini ancora più generali, le ricerche, trattandosi del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia, puntano ad offrire, in particolare nella materie sopra indicate (si pensi, ad esempio, alla criminalità organizzata di tipo mafioso) un reale contributo alle politiche legislative, a livello nazionale e sopranazionale (in particolare europeo), e all'evoluzione giurisprudenziale mediante il confronto e il dialogo con tutti gli attori (legislatore, governo, magistratura) chiamati ad elaborare, attuare ed applicare il diritto; in particolare garantendo, secondo l'ispirazione del Dipartimento e dell'Ateneo in generale l'orientamento ai valori fondativi del sistema costituzionale italiano e di quello dell'Unione Europea.
Questi obiettivi sono perseguiti mediante la diffusione dei prodotti della ricerca nei circuiti istituzionali e della magistratura, anche attraverso convegni, seminari e workshops all'uopo organizzati e la partecipazione a gare per attività di consulenza e a bandi per progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea.
Il monitoraggio verrà effettuato periodicamente, mediante la verifica del numero di iniziative appositamente dedicate al dialogo/confronto tra l'accademia e gli altri “formanti” dell'esperienza giuridica, nonché attraverso l'esame delle iniziative presentate all'attenzione dell'Unione Europea o di altre istituzioni europee o internazionali.
Sezione B - Sistema di gestione
Struttura organizzativa del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia
Di seguito la struttura organizzativa del Dipartimento, con indicazione delle sfere funzionali e delle responsabilità individuate
Direzione: direttore.digiec@unirc.it
Direttore: Prof. Attilio Gorassini
Segretario Amministrativo: dr. Vincenza Mazzitelli
Afferente: Pasqualina Costantino
Comparto Ricerca
Coordinatore: Prof. Vincenzo Nico D'Ascola
Responsabile: dr. Danila Scalise
Comparto Gestione
Coordinatore: Prof. Carlo Vermiglio
Responsabile: dr. Carmine Ciccone
Afferente: Pietro Polimeni
Afferente: dr. Domenico Stirparo
Comparto Didattica
Coordinatore: Prof. Francesco Manganaro
Responsabile Comp. Didattica: dr. Michele Zirilli
Responsabile C.d.l. in Giurusprenza: dr. Daniela Mariagrazia Angelone
Responsabile Cdl SC. Econonomiche: Dr. Fabio Comi
Afferente: Domenica Vena
Afferente: dr. Irene Fresca
Comparto Internazionalizzazione
Coordinatore: Prof. Philipp Fabbio
Responsabile: Valeria Franco
Comparto biblioteca
Coordinatore: Prof. Antonino Spadaro
Responsabile: dr. Alessandro Nucera
Afferente: Salvatore Salamone
Afferente: Lidia Marra
Comparto Monitoraggio Servizi Informatici
Coordinatore: Prof. Faustino De Gregorio
Responsabile ad interim: Valeria Franco
Afferente: Salvatore Sorci
Componenti Commissione paritetica:
Dott.ssa Tiziana Rumi per il Corso di Laurea in Giurisprudenza
Dott. Andrea Filocamo per il Corso di Laurea in Scienze Economiche
Dott.ssa Domenica Pirilli per il Dottorato in Diritto Civile
Dott.ssa Stefania Romeo per il Dottorato in Dirtto romano
Rapp. dottorandi
Dottorato di dir. civile Dott.ssa Lidia Melissari
Dottorato di storia Dott.ssa Claudia Neri
Rapp. studenti
Sigg. Pantano e D'agostino per il Corso di Laurea in Giurisprudenza
Sig.ra Dattola per il Corso di Laurea in Scienze Economiche
La Commissione paritetica docenti-studenti ha il compito di svolgere le seguenti attività:
- monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica nonché sull'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e
dei ricercatori;
- individuazione degli indicatori per la valutazione dei risultati della didattica e delle attività di servizio agli studenti;
- formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione dei corsi di studio.
La Commissione redige annualmente, sulla propria attività, una relazione, oggetto di esame in una specifica seduta del Consiglio di
Dipartimento, che va inoltrata al Nucleo di Valutazione dell'Ateneo e opportunamente valutata in sede di programmazione annuale della
didattica.
Commissione di AQ del Dipartimento:
Presidio di qualità del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
Componenti
Prof. Francesco Manganaro (Coordinatore CdS) ;
Prof. Attilio Gorassini, (Direttore DIGIEC);
Dott. Arturo Capone, (ricercatore);
Dott. Angelo Viglianisi Ferraro, (ricercatore);
Dott.ssa Mariagrazia Angelone (Amministrativo);
Sig. Pasquale Pontoriero (rappresentante degli studenti nel Consiglio di corso di studio).
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Presidio di qualità del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza ha articolato la sua struttura nelle Aree sotto indicate, con le
seguenti funzioni e responsabilità:
A) Area didattica e studenti: Prof. Attilio Gorassini, ordinario (Responsabile); Dott. Angelo Viglianisi Ferraro, ricercatore, Sig. Pasquale Pontoriero, rappresentante studenti nel Consiglio di Corso di laurea;
B) Area logistica e servizi: Prof. Francesco Manganaro, ordinario (Responsabile), Dott. Arturo Capone, ricercatore, Dott.ssa Mariagrazia Angelone,
funzionario amministrativo;
A) L'Area Didattica e studenti proporrà ogni adeguata misura atta a migliorare la qualità delle proposte didattiche, incentivando tutte le forme possibili per il miglioramento dell'apprendimento degli studenti anche facendo assicurare il rispetto da parte di tutti i docenti degli obblighi didattici e dei requisiti di trasparenza.
L'Area provvederà, inoltre, ad effettuare le seguenti attività:
Verificare che i docenti provvedano ad aggiornare le informazioni su date e orari ricevimenti, programmi, esami, corsi e curriculum sulle pagine personali del sito web di ateneo, con cadenza trimestrale;Verificare,ad ogni appello d'esame, che la composizione delle Commissioni d'esame corrisponda a quella formalmente costituita e pubblicata sul sito web; Verificare mensilmente che il ricevimento sia svolto personalmente dai docenti e secondo le indicazioni pubblicate dagli stessi sul sito web. Le verifiche potranno essere realizzate anche attraverso autocertificazione;
Assicurare l'istituzione di un regolare flusso di comunicazione con gli studenti finalizzato a creare un sistema di segnalazioni, suggerimenti e proposte per migliorare l'organizzazione didattica e i servizi in favore degli studenti; Creare uno specifico account di posta elettronica per segnalazioni/proposte da parte degli studenti, entro il mese di luglio 2013. I rilievi, le proposte e i suggerimenti saranno vagliate nel corso delle riunioni del Presidio di qualità ed eventualmente trasmesse ai soggetti Docenti, PTA (interessati). Analizzare le proposte/segnalazioni degli studenti.
B) L'Area logistica e servizi provvede a verificare, con cadenza almeno mensile, l'efficiente funzionamento delle strutture didattiche e delle attrezzature a supporto delle attività didattico-formative del corso di studio, segnalando ogni problematica riscontrata agli uffici competenti del Dipartimento o di Ateneo per l'adozione degli interventi correttivi al fine di non causare disservizi agli studenti.
Gruppo di Riesame corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
(Ha redatto il primo rapporto annuale di riesame del corso di studio)
Componenti
Prof. Francesco Manganaro (Coordinatore CdS) – Responsabile del Riesame
Prof. Attilio Gorassini, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia;
Dott.ssa Angela Busacca, ricercatrice afferente al Dipartimento;
Dott. Michele Zirilli (Tecnico Amministrativo con funzione di responsabile del comparto didattica)
Sig. Mario Minniti, (rappresentante degli studenti nel Consiglio di Dipartimento).
Presidio di qualità del corso di laurea In Scienze Economiche
Componenti
Prof. Giovanni D'Amico, ordinario (Coordinatore del Presidio);
Prof. Domenico Nicolò (Coordinatore CdS) – Coordinatore del Corso di laurea;
Dott, Carlo Vermiglio, ricercatore;
Dott. Andrea Filocamo, ricercatore;
Dott. Michele Zirilli (Amministrativo);
Sig. Andrea Bennici (rappresentante degli studenti nel Consiglio di corso di studio).
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Presidio di qualità del corso di laurea in Scienze Economiche è articolato nei seguenti settori:
A) Didattica (Prof. Giovanni D'Amico - Responsabile, Dott. Andrea Filocamo):
B) Strutture e Servizi (Prof. Domenico Nicolò- Responsabile, Dott. Michele Zirilli);
C) Relazioni con gli Studenti (Dott. Carlo Vermiglio,- Responsabile, Sig. Andrea Bennici, rappresentante studenti nel Consiglio di corso di studio).
Di seguito si descrivono i compiti assegnati ai singoli settori.
A) Settore Didattica
Il Settore ha il compito di vigilare sul corretto adempimento da parte delle competenti strutture (segreterie didattiche di Ateneo e del Corso di Studio) delle attività previste dal Decreto 47/2013. In particolare, il Settore dovrà verificare che le suddette strutture provvedano alla amministrazione delle schede per la raccolta dell'opinione degli studenti, dei laureandi, dei laureati e dei docenti sulla didattica di cui all'allegato IX al Decreto 47/2013.
La compilazione delle schede dovrà avvenire secondo le tempistiche indicate nel suddetto allegato per le differenti tipologie di schede e sarà compito del Settore
verificare il rispetto delle scadenze e la correttezza delle modalità di somministrazione delle schede. Il Settore avrà altresì il compito di riferire ai componenti del Presidio AQ sui risultati dei questionari compilati dai soggetti sopra elencati così alle Strutture/Organi di ateneo preposti alla valutazione della qualità, per le opportune iniziative volte a correggere le eventuali criticità riscontrate.
Il Settore provvederà, inoltre, ad effettuare le seguenti attività:
verifica della congruità dei programmi con i CFU previsti per la disciplina; verifica, con cadenza bimestrale, che tutti i docenti afferenti al corso di studio effettuino il ricevimento degli studenti almeno ogni quindici giorni. Provvederà a sollecitare formalmente agli interessati, chiarimenti circa il mancato rispetto di tale indicazione e ne riferirà al Presidio;
B) Settore Strutture e Servizi
Il Settore è chiamato a verificare, con cadenza almeno mensile, il corretto funzionamento delle strutture didattiche e delle attrezzature a supporto delle attività didattico-formative. Eventuali segnalazioni di malfunzionamenti dovranno essere tempestivamente inoltrate all'Ufficio Tecnico di Ateneo e ai competenti uffici del Corso di Studio per l'adozione degli interventi necessari al ripristino del normale funzionamento delle attrezzature e alla regolare fruizione dei servizi da parte degli studenti.
C) Settore Relazioni con gli Studenti.
Il Settore dovrà assicurare l'istituzione di un regolare flusso di comunicazione con gli studenti con particolare riferimento alle segnalazioni di eventuali criticità e alla formulazione di proposte e suggerimenti per migliorare l'offerta di servizi in favore degli studenti. A cura del responsabile del Settore sarà predisposta una scheda di valutazione al cui interno vi sarà una sezione riservata ai commenti e suggerimenti da parte degli studenti. Tali schede verranno custodite presso le segreterie del Corso di Studio e, una volta compilate, potranno essere depositate in appositi contenitori dislocati presso la Segreteria Didattica del Dipartimento. Il Responsabile del Settore provvederà, con cadenza settimanale, a verificare la presenza di schede all'interno dei contenitori e ad esaminarne i contenuti. I rilievi, le proposte e i suggerimenti saranno vagliate nel corso delle riunioni del Presidio AQ ed eventualmente trasmesse ai soggetti (Docenti, PTA interessati). Sarà creato specifico account di posta elettronica per segnalazioni proposte.
Gruppo di Riesame corso di laurea in SCIENZE ECONOMICHE
(Ha redatto il primo rapporto annuale di riesane del corso di studio)
Componenti
Prof. Domenico Nicolò (Coordinatore CdS) – Responsabile del Riesame
Prof. Giovanni D'Amico, ordinario afferente al Dipartimento Di Giurisprudenza ed Economia;
Dott. Domenico D'Amico, ricercatore afferente al Dipartimento Di Giurisprudenza ed Economia;
Dott. Michele Zirilli (Amministrativo con funzione di responsabile del comparto didattica);
Sig. Vincenzo Franco (rappresentante degli studenti nel Consiglio di Dipartimento)
Di seguito la struttura organizzativa del Dipartimento, con indicazione delle sfere funzionali e delle responsabilità individuate
Direzione: direttore.digiec@unirc.it
Direttore: Prof. Attilio Gorassini
Segretario Amministrativo: dr. Vincenza Mazzitelli
Afferente: Pasqualina Costantino
Comparto Ricerca
Coordinatore: Prof. Vincenzo Nico D'Ascola
Responsabile: dr. Danila Scalise
Comparto Gestione
Coordinatore: Prof. Carlo Vermiglio
Responsabile: dr. Carmine Ciccone
Afferente: Pietro Polimeni
Afferente: dr. Domenico Stirparo
Comparto Didattica
Coordinatore: Prof. Francesco Manganaro
Responsabile Comp. Didattica: dr. Michele Zirilli
Responsabile C.d.l. in Giurusprenza: dr. Daniela Mariagrazia Angelone
Responsabile Cdl SC. Econonomiche: Dr. Fabio Comi
Afferente: Domenica Vena
Afferente: dr. Irene Fresca
Comparto Internazionalizzazione
Coordinatore: Prof. Philipp Fabbio
Responsabile: Valeria Franco
Comparto biblioteca
Coordinatore: Prof. Antonino Spadaro
Responsabile: dr. Alessandro Nucera
Afferente: Salvatore Salamone
Afferente: Lidia Marra
Comparto Monitoraggio Servizi Informatici
Coordinatore: Prof. Faustino De Gregorio
Responsabile ad interim: Valeria Franco
Afferente: Salvatore Sorci
Componenti Commissione paritetica:
Dott.ssa Tiziana Rumi per il Corso di Laurea in Giurisprudenza
Dott. Andrea Filocamo per il Corso di Laurea in Scienze Economiche
Dott.ssa Domenica Pirilli per il Dottorato in Diritto Civile
Dott.ssa Stefania Romeo per il Dottorato in Dirtto romano
Rapp. dottorandi
Dottorato di dir. civile Dott.ssa Lidia Melissari
Dottorato di storia Dott.ssa Claudia Neri
Rapp. studenti
Sigg. Pantano e D'agostino per il Corso di Laurea in Giurisprudenza
Sig.ra Dattola per il Corso di Laurea in Scienze Economiche
La Commissione paritetica docenti-studenti ha il compito di svolgere le seguenti attività:
- monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica nonché sull'attività di servizio agli studenti da parte dei professori e
dei ricercatori;
- individuazione degli indicatori per la valutazione dei risultati della didattica e delle attività di servizio agli studenti;
- formulazione di pareri sull'attivazione e sulla soppressione dei corsi di studio.
La Commissione redige annualmente, sulla propria attività, una relazione, oggetto di esame in una specifica seduta del Consiglio di
Dipartimento, che va inoltrata al Nucleo di Valutazione dell'Ateneo e opportunamente valutata in sede di programmazione annuale della
didattica.
Commissione di AQ del Dipartimento:
Presidio di qualità del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
Componenti
Prof. Francesco Manganaro (Coordinatore CdS) ;
Prof. Attilio Gorassini, (Direttore DIGIEC);
Dott. Arturo Capone, (ricercatore);
Dott. Angelo Viglianisi Ferraro, (ricercatore);
Dott.ssa Mariagrazia Angelone (Amministrativo);
Sig. Pasquale Pontoriero (rappresentante degli studenti nel Consiglio di corso di studio).
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Presidio di qualità del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza ha articolato la sua struttura nelle Aree sotto indicate, con le
seguenti funzioni e responsabilità:
A) Area didattica e studenti: Prof. Attilio Gorassini, ordinario (Responsabile); Dott. Angelo Viglianisi Ferraro, ricercatore, Sig. Pasquale Pontoriero, rappresentante studenti nel Consiglio di Corso di laurea;
B) Area logistica e servizi: Prof. Francesco Manganaro, ordinario (Responsabile), Dott. Arturo Capone, ricercatore, Dott.ssa Mariagrazia Angelone,
funzionario amministrativo;
A) L'Area Didattica e studenti proporrà ogni adeguata misura atta a migliorare la qualità delle proposte didattiche, incentivando tutte le forme possibili per il miglioramento dell'apprendimento degli studenti anche facendo assicurare il rispetto da parte di tutti i docenti degli obblighi didattici e dei requisiti di trasparenza.
L'Area provvederà, inoltre, ad effettuare le seguenti attività:
Verificare che i docenti provvedano ad aggiornare le informazioni su date e orari ricevimenti, programmi, esami, corsi e curriculum sulle pagine personali del sito web di ateneo, con cadenza trimestrale;Verificare,ad ogni appello d'esame, che la composizione delle Commissioni d'esame corrisponda a quella formalmente costituita e pubblicata sul sito web; Verificare mensilmente che il ricevimento sia svolto personalmente dai docenti e secondo le indicazioni pubblicate dagli stessi sul sito web. Le verifiche potranno essere realizzate anche attraverso autocertificazione;
Assicurare l'istituzione di un regolare flusso di comunicazione con gli studenti finalizzato a creare un sistema di segnalazioni, suggerimenti e proposte per migliorare l'organizzazione didattica e i servizi in favore degli studenti; Creare uno specifico account di posta elettronica per segnalazioni/proposte da parte degli studenti, entro il mese di luglio 2013. I rilievi, le proposte e i suggerimenti saranno vagliate nel corso delle riunioni del Presidio di qualità ed eventualmente trasmesse ai soggetti Docenti, PTA (interessati). Analizzare le proposte/segnalazioni degli studenti.
B) L'Area logistica e servizi provvede a verificare, con cadenza almeno mensile, l'efficiente funzionamento delle strutture didattiche e delle attrezzature a supporto delle attività didattico-formative del corso di studio, segnalando ogni problematica riscontrata agli uffici competenti del Dipartimento o di Ateneo per l'adozione degli interventi correttivi al fine di non causare disservizi agli studenti.
Gruppo di Riesame corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza
(Ha redatto il primo rapporto annuale di riesame del corso di studio)
Componenti
Prof. Francesco Manganaro (Coordinatore CdS) – Responsabile del Riesame
Prof. Attilio Gorassini, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia;
Dott.ssa Angela Busacca, ricercatrice afferente al Dipartimento;
Dott. Michele Zirilli (Tecnico Amministrativo con funzione di responsabile del comparto didattica)
Sig. Mario Minniti, (rappresentante degli studenti nel Consiglio di Dipartimento).
Presidio di qualità del corso di laurea In Scienze Economiche
Componenti
Prof. Giovanni D'Amico, ordinario (Coordinatore del Presidio);
Prof. Domenico Nicolò (Coordinatore CdS) – Coordinatore del Corso di laurea;
Dott, Carlo Vermiglio, ricercatore;
Dott. Andrea Filocamo, ricercatore;
Dott. Michele Zirilli (Amministrativo);
Sig. Andrea Bennici (rappresentante degli studenti nel Consiglio di corso di studio).
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Il Presidio di qualità del corso di laurea in Scienze Economiche è articolato nei seguenti settori:
A) Didattica (Prof. Giovanni D'Amico - Responsabile, Dott. Andrea Filocamo):
B) Strutture e Servizi (Prof. Domenico Nicolò- Responsabile, Dott. Michele Zirilli);
C) Relazioni con gli Studenti (Dott. Carlo Vermiglio,- Responsabile, Sig. Andrea Bennici, rappresentante studenti nel Consiglio di corso di studio).
Di seguito si descrivono i compiti assegnati ai singoli settori.
A) Settore Didattica
Il Settore ha il compito di vigilare sul corretto adempimento da parte delle competenti strutture (segreterie didattiche di Ateneo e del Corso di Studio) delle attività previste dal Decreto 47/2013. In particolare, il Settore dovrà verificare che le suddette strutture provvedano alla amministrazione delle schede per la raccolta dell'opinione degli studenti, dei laureandi, dei laureati e dei docenti sulla didattica di cui all'allegato IX al Decreto 47/2013.
La compilazione delle schede dovrà avvenire secondo le tempistiche indicate nel suddetto allegato per le differenti tipologie di schede e sarà compito del Settore
verificare il rispetto delle scadenze e la correttezza delle modalità di somministrazione delle schede. Il Settore avrà altresì il compito di riferire ai componenti del Presidio AQ sui risultati dei questionari compilati dai soggetti sopra elencati così alle Strutture/Organi di ateneo preposti alla valutazione della qualità, per le opportune iniziative volte a correggere le eventuali criticità riscontrate.
Il Settore provvederà, inoltre, ad effettuare le seguenti attività:
verifica della congruità dei programmi con i CFU previsti per la disciplina; verifica, con cadenza bimestrale, che tutti i docenti afferenti al corso di studio effettuino il ricevimento degli studenti almeno ogni quindici giorni. Provvederà a sollecitare formalmente agli interessati, chiarimenti circa il mancato rispetto di tale indicazione e ne riferirà al Presidio;
B) Settore Strutture e Servizi
Il Settore è chiamato a verificare, con cadenza almeno mensile, il corretto funzionamento delle strutture didattiche e delle attrezzature a supporto delle attività didattico-formative. Eventuali segnalazioni di malfunzionamenti dovranno essere tempestivamente inoltrate all'Ufficio Tecnico di Ateneo e ai competenti uffici del Corso di Studio per l'adozione degli interventi necessari al ripristino del normale funzionamento delle attrezzature e alla regolare fruizione dei servizi da parte degli studenti.
C) Settore Relazioni con gli Studenti.
Il Settore dovrà assicurare l'istituzione di un regolare flusso di comunicazione con gli studenti con particolare riferimento alle segnalazioni di eventuali criticità e alla formulazione di proposte e suggerimenti per migliorare l'offerta di servizi in favore degli studenti. A cura del responsabile del Settore sarà predisposta una scheda di valutazione al cui interno vi sarà una sezione riservata ai commenti e suggerimenti da parte degli studenti. Tali schede verranno custodite presso le segreterie del Corso di Studio e, una volta compilate, potranno essere depositate in appositi contenitori dislocati presso la Segreteria Didattica del Dipartimento. Il Responsabile del Settore provvederà, con cadenza settimanale, a verificare la presenza di schede all'interno dei contenitori e ad esaminarne i contenuti. I rilievi, le proposte e i suggerimenti saranno vagliate nel corso delle riunioni del Presidio AQ ed eventualmente trasmesse ai soggetti (Docenti, PTA interessati). Sarà creato specifico account di posta elettronica per segnalazioni proposte.
Gruppo di Riesame corso di laurea in SCIENZE ECONOMICHE
(Ha redatto il primo rapporto annuale di riesane del corso di studio)
Componenti
Prof. Domenico Nicolò (Coordinatore CdS) – Responsabile del Riesame
Prof. Giovanni D'Amico, ordinario afferente al Dipartimento Di Giurisprudenza ed Economia;
Dott. Domenico D'Amico, ricercatore afferente al Dipartimento Di Giurisprudenza ed Economia;
Dott. Michele Zirilli (Amministrativo con funzione di responsabile del comparto didattica);
Sig. Vincenzo Franco (rappresentante degli studenti nel Consiglio di Dipartimento)
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | CAT LAB | MANTOVANI Michela | 3 | |
2. | CRED (Centro di Ricerca per L’Estetica del Diritto) | GORASSINI Attilio | 3 | PROF. DANIELE CANANZI (Direttore) |
3. | LEPG (Laboratorio di Epigrafia e Papirologia Giuridica) | COSTABILE Feliciantonio | 4 | |
4. | Osservatorio politiche pubbliche per le autonomie | MANGANARO Francesco | 2 | Proff.ri Fracchia (Bocconi Milano), Police (Roma Tor Vergata), della Cananea (Roma Tor Vergata), Sandulli (Napoli), De Pretis (Trento) |
5. | Research Team for Mediterranean Entrepreneurship and Startups | NICOLO' Domenico | 19 | |
6. | Gruppo di ricerca dell'area aziendalistica e della matematica applicata all'economia | FERRARA Massimiliano | 3 | |
7. | Gruppo di ricerca dell'area pubblicistica e giuslavoristica | SPADARO Antonino | 10 | |
8. | Gruppo di ricerca dell'area penalistica | D'ASCOLA Vincenzo Mario | 4 | Ettore Squillaci Patrizia Morello |
9. | Gruppo di ricerca dell'area giusprivatistica | D'AMICO Giovanni | 9 | |
10. | gruppo di ricerca dell'area economica | CATANOSO Pasquale | 3 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
GRUPPI DI RICERCA
1. In seno al Dipartimento sono stati istituiti e sono attivi le seguenti strutture di ricerca
1) Il CAT LAB che eroga servizi nel campo della gestione di progetti legati ai beni culturali, ambientali come attrattori per lo sviluppo turistico e la valorizzazione delle filiere industriali che vi si possono connettere.
2) Il CRED (Centro di Ricerca per L'Estetica del Diritto) rappresenta il primo centro di ricerca dedicato unicamente allo studio dell'estetica del diritto, tema e questione tanto antica quanto nuova nella filosofia del diritto e nelle scienze giuridiche.
3) Il LEPG (Laboratorio di Epigrafia e Papirologia Giuridica) ha come obiettivo lo sviluppo di una cultura scientifica per la conservazione del patrimonio documentario con potenziamento e sviluppo delle attività per il recupero e la fruizione anche su supporto elettronico, o calcografico, dei principali reperti archeologici di varia natura in particolare su papiri, iscrizioni su metalli, materiali lapidei e terrecotte, permettendone alla fine del percorso di ripristino una lettura scientifica.
4) l'Osservatorio sulle politiche pubbliche per le Autonomie, che opera al fine di produrre studi e ricerche sugli effetti che il processo autonomistico istituzionale produce nel nostro ordinamento e sugli effetti che le politiche pubbliche producono su di esso.
L'Osservatorio - unico in tutto il Mezzogiorno - è collegato con Centri di ricerca nazionali (Bocconi di Milano; Politecnico di Milano; Università Tor Vergata) ed internazionali (Parigi Sorbona, Lovanio; Santiago de Compostela) ed intende rafforzare i già esistenti legami con i centri di ricerca del Mediterraneo (Libia, Tunisia, Marocco).
5) Research Team for Mediterranean Entrepreneurship and Startups, che svolge ricerca scientifica in ambito internazionale sull'imprenditorialità e la creazione di impresa.
2. È inoltre in corso di perfezionamento l'attivazione del CeRPEC, (Centro di Ricerca sulla Misure di Prevenzione e sull'Economia della Criminalità)che si propone obiettivi di approfondimento, anzitutto a vantaggio degli studenti dell'Ateneo, di elaborazione scientifica e di confronto interdisciplinare sugli aspetti di maggiore importanza sollevati, in particolare, dall'intreccio tra criminalità ed economia.
1. In seno al Dipartimento sono stati istituiti e sono attivi le seguenti strutture di ricerca
1) Il CAT LAB che eroga servizi nel campo della gestione di progetti legati ai beni culturali, ambientali come attrattori per lo sviluppo turistico e la valorizzazione delle filiere industriali che vi si possono connettere.
2) Il CRED (Centro di Ricerca per L'Estetica del Diritto) rappresenta il primo centro di ricerca dedicato unicamente allo studio dell'estetica del diritto, tema e questione tanto antica quanto nuova nella filosofia del diritto e nelle scienze giuridiche.
3) Il LEPG (Laboratorio di Epigrafia e Papirologia Giuridica) ha come obiettivo lo sviluppo di una cultura scientifica per la conservazione del patrimonio documentario con potenziamento e sviluppo delle attività per il recupero e la fruizione anche su supporto elettronico, o calcografico, dei principali reperti archeologici di varia natura in particolare su papiri, iscrizioni su metalli, materiali lapidei e terrecotte, permettendone alla fine del percorso di ripristino una lettura scientifica.
4) l'Osservatorio sulle politiche pubbliche per le Autonomie, che opera al fine di produrre studi e ricerche sugli effetti che il processo autonomistico istituzionale produce nel nostro ordinamento e sugli effetti che le politiche pubbliche producono su di esso.
L'Osservatorio - unico in tutto il Mezzogiorno - è collegato con Centri di ricerca nazionali (Bocconi di Milano; Politecnico di Milano; Università Tor Vergata) ed internazionali (Parigi Sorbona, Lovanio; Santiago de Compostela) ed intende rafforzare i già esistenti legami con i centri di ricerca del Mediterraneo (Libia, Tunisia, Marocco).
5) Research Team for Mediterranean Entrepreneurship and Startups, che svolge ricerca scientifica in ambito internazionale sull'imprenditorialità e la creazione di impresa.
2. È inoltre in corso di perfezionamento l'attivazione del CeRPEC, (Centro di Ricerca sulla Misure di Prevenzione e sull'Economia della Criminalità)che si propone obiettivi di approfondimento, anzitutto a vantaggio degli studenti dell'Ateneo, di elaborazione scientifica e di confronto interdisciplinare sugli aspetti di maggiore importanza sollevati, in particolare, dall'intreccio tra criminalità ed economia.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia | www.digiec.unirc.it/biblioteca.php | 30.000 | 4.270 | 538 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [6]
-
- Ricercatori [20]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [0]
-
- Dottorandi [21]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | CATANOSO | Pasquale | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
2. | COSTABILE | Feliciantonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/18 |
3. | D'AMICO | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
4. | D'ASCOLA | Vincenzo Mario | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
5. | FONTANA | Giorgio | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
6. | GORASSINI | Attilio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
7. | MANGANARO | Francesco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
8. | SALAZAR | Carmela | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
9. | SPADARO | Antonino | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 5 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 3 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 2 |
Area Biblioteche | 3 |
Area Amministrativa - Gestionale | 5 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |