Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A.1.1 - PRESENTAZIONE
Il Dipartimento di SCIENZE POLITICHE e SOCIALI (SPeS) rappresenta il punto di incontro, interazione e collaborazione di diverse aree CUN: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; Area 12 - Scienze giuridiche; Area 13 - Scienze economiche e statistiche; Area 14 - Scienze politiche e sociali. Vi afferiscono 68 unità, di cui 13 professori di I fascia, 13 professori di II fascia, 41 ricercatori a tempo indeterminato, 1 ricercatore a tempo determinato.
La ripartizione per SSD e aree CUN in termini assoluti e percentuali è presentata nelle tabelle 1.a e 2.a, introdotte nel file pdf allegato.
SPeS è il risultato della confluenza di esperienze didattiche e di ricerca ampiamente consolidate. Vi afferiscono l'ex-dipartimento di Sociologia e Scienza Politica, parte dell'ex-dipartimento di Scienze Giuridiche, delle facoltà di Scienze Politiche e di Economia, oltre a docenti di diversa provenienza. Il progetto culturale risale all'epoca della fondazione dell'UniCal, quando s'intese valorizzare, attraverso l'istituzione della facoltà di Scienze Economiche e Sociali, il ruolo delle scienze sociali nei processi di sviluppo economico, sociale e politico-istituzionale e di crescita culturale e intellettuale della regione calabrese e del Mezzogiorno. L'attuale progetto vuole raccogliere, sul piano sia della ricerca sia della didattica, quell'originaria intuizione, inserendola nel nuovo quadro normativo e nelle mutate condizioni della società e dell'università italiana. SPeS è aperto ad una pluralità di oggetti di studio e si caratterizza per una marcata attenzione ai processi in atto in Calabria e nel Mezzogiorno, ma sempre considerati in contesti più vasti e a prospettiva variabile, da quello nazionale a quello europeo e globale. SPeS riconosce pari dignità e valore a tutte le aree e discipline presenti al suo interno. In particolare, promuove la collaborazione multidisciplinare e interdisciplinare di gruppo, favorendo altresì il collegamento con la società civile, le istituzioni, le imprese.
A.1.2 - DESCRIZIONE DEGLI AMBITI DI INTERESSE SCIENTIFICO
I - COSTITUZIONALISMO E DIRITTI TRA PROCESSI DI DECENTRALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOVRANAZIONALE (SH2_1, SH2_2, SH2_8, SH2_9)
Ambito di ricerca che coinvolge studiosi di discipline giuridiche affini (IUS/09, IUS/14, IUS/21) e si caratterizza per l'interesse su tematiche che vertono sulle più recenti evoluzioni del costituzionalismo. In particolare, si svolgono ricerche sugli sviluppi che le aperture ai livelli sovranazionale, transnazionale e internazionale degli ordinamenti giuridici nazionali comportano rispetto ai paradigmi classici del costituzionalismo. Il prisma teorico e concettuale da cui si dipanano i filoni di ricerca è quello dei diritti fondamentali della persona umana, pur se declinati e osservati da angolazioni diverse.
II - ISTITUZIONI, DIRITTI, AMMINISTRAZIONI (SH2_4, SH2_5, SH2_8, SH3_1)
Ambito di ricerca che riunisce competenze e sensibilità variegate, afferenti a diversi SSD giuridici (IUS/01, IUS/09, IUS/10, IUS/11, IUS/21). Accomunati dall'utilizzo del metodo comparatistico, i principali ambiti di ricerca sono: coesione, effettività dei diritti sociali e vincoli di bilancio posti dall'Unione Europea; rapporti tra Corti nazionali e sovranazionali nella protezione dei diritti fondamentali; federalismo fiscale; democrazia e trasformazioni costituzionali tra Stati e Unione Europea; transizioni democratiche e costituzionali nel Mediterraneo; il pluralismo religioso; responsabilità medica e danno non patrimoniale; l'organizzazione amministrativa in Cina; servizi pubblici e regolazione dei mercati; beni comuni e forme di gestione dei servizi idrici; rifiuti e danno ambientale.
III - QUALITÀ DELLA DEMOCRAZIA E QUALITÀ DELLO SVILUPPO (SH1_13, SH2_2, SH2_3, SH2_7, SH2_9, SH5_6)
Ambito di ricerca interdisciplinare che coinvolge scienziati della politica, economisti, sociologi e filosofi afferenti ai SSD: SPS/04, SPS/07, M-FIL/03, SECS-P/02, SECS-P/06, e si caratterizza per interessi convergenti sul funzionamento delle società avanzate e dei regimi politici. Particolare rilevanza è assegnata all'analisi delle istituzioni, dei processi politici e alle loro conseguenze sul contesto sociale ed economico; alla dimensione internazionale e postnazionale (globalizzazione, crisi economica, europeizzazione) per la qualità della democrazia e per le chance di vita di cittadini/e; ai rapporti tra democrazia ed economia, alle condizioni non economiche dello sviluppo, alla dimensione socio-culturale; alle criticità del funzionamento delle democrazie avanzate con riferimento alla sex and gender democracy, alle discriminazioni e diversità multiple, al rapporto tra ambiente e salute.
IV - POLITICA, POLITICHE, ISTITUZIONI E WELFARE (SH1_10, SH1_11, SH2_1, SH2_2, SH2_3, SH2_5, SH2_6, SH2_7, SH3_5, SH3_7)
Ambito di ricerca che riunisce studiosi afferenti a SSD diversi (SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/10, SPS/11, SPS/12). La cornice generale è definita dall'attenzione verso i seguenti temi: politica (caratteri dello Stato e trasformazioni istituzionali, sistemi politici e sistemi amministrativi, regolazione sociale, relazioni tra stato, mercato e comunità) e politiche (in particolare, policies legate a coesione sociale e sviluppo). Dentro questo frame si articolano vari filoni di ricerca: legalità e qualità della democrazia; partecipazione e studi elettorali; politiche sociali, welfare, organizzazione dei servizi sociali; servizio sociale; famiglia, religioni e mutamento sociale; processi migratori e territorio, dinamiche migratorie, discriminazioni e devianza, politiche per l'integrazione; politiche del lavoro, disuguaglianze sociali e nuove povertà.
V - STORIA, FILOSOFIA, POLITICA: EREDITÀ CULTURALI E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE (SH2_1, SH2_4, SH2_5, SH2_6, SH2_7, SH2_8, SH2_9, SH3_10, SH5_6, SH5_9, SH5_10, SH5_11, SH6_5, SH6_6, SH6_7, SH6_8, SH6_9, SH6_10, SH6_11, SH6_12)
Area di ricerca che riunisce competenze disciplinari diverse di storia contemporanea, storia moderna, filosofia politica, storia del pensiero politico e religioso (M-STO/02, M-STO/04, SPS/01, SPS/02, L-OR/10), con l'obiettivo comune di condurre analisi di fatti, processi, rappresentazioni e concetti relativi alla categoria di "moderno". Un'attenzione specifica è posta alle "società riflessive" (storia, eredità, memoria, identità, integrazione e interazione culturale dell'Europa). L'arco temporale comprende i secoli XVI-XXI, senza trascurare le radici classiche e medievali, in uno spazio europeo inteso estensivamente. In quest'ottica assume una valenza particolare, ancorché non esclusiva, il Mediterraneo.
VI - SVILUPPO TERRITORIALE E GLOBALIZZAZIONE (SH1_7, SH1_9, SH1_10, SH2_1, SH2_2, SH2_3, SH2_5, SH2_7, SH2_9, SH3_1, SH3_8, SH3_10, SH6_7)
Gli ambiti di ricerca (SPS/07, SPS/09, SPS/10, SPS/11) riguardano i processi di innovazione sociale, produzione e gestione delle conoscenze diffuse e specialistiche, nel quadro delle dinamiche contemporanee di globalizzazione e dell'attuale dibattito sul concetto e le pratiche di sviluppo, e sulle problematiche di genere. Tematiche scientifiche specifiche: ristrutturazione industriale, finanziaria e tecnologica, con attenzione agli effetti sulle condizioni di lavoro, di genere e dei migranti, e ai sistemi di protezione sociale; sviluppo globale/regionale e governance, indagati sul piano della cooperazione sociale, delle politiche formulate dalle agenzie internazionali, del dibattito epistemologico emergente; processi di innovazione sociale finalizzati allo sviluppo territoriale sostenibile, con attenzione allo sviluppo rurale, alla valorizzazione delle risorse turistiche, alla tutela dell'ambiente.
VII - TEORIA SOCIALE, CULTURE, VITA QUOTIDIANA (SH2_3, SH2_6, SH2_10, SH2_11, SH3_7, SH4_10, SH5_10, SH5_11, SH6_10, SH6_11)
Gli interessi di ricerca del gruppo (SPS/07, SPS/08) sono identificati dalle tre parole-chiave "teoria sociale", "culture" e "vita quotidiana". Nell'ambito della teoria sociale, l'interesse per questioni teoriche, epistemologiche e metodologiche si combina con lo studio della storia del pensiero sociologico. L'idea di culture - declinata non a caso al plurale - include molteplici orientamenti di ricerca: memorie e dimensioni identitarie, esperienze migratorie, corsi e stili di vita, razzismo, media e processi della comunicazione, percorsi dell'innovazione, fenomeno delle criminalità. Lo studio della vita quotidiana combina la riflessione teorica con l'analisi dei processi, strategie e pratiche che in essa prendono forma e dei modi in cui si trasformano.
VIII - TURISMO, CITTÀ, LAVORO, AMBIENTE E TERRITORIO (SH1_10, SH2_2, SH2_3, SH2_10, SH2_11, SH3_1, SH3_8, SH3_9, SH3_10, SH6_6, SH6_9)
I campi di competenza prevalenti (SPS/09, SPS/10, M-STO/03) prevedono lo studio delle aree urbane, del turismo, delle immigrazioni, dell'ambiente, delle comunità locali, delle relazioni etniche, della mobilità nelle società metropolitane; lo studio storico dei fenomeni politico-istituzionali, economico-sociali, religiosi, culturali e linguistici dell'area considerata in età moderna e contemporanea; e interessi che vanno dalle relazioni industriali e dalla sociologia industriale alla più ampia sociologia economica e del lavoro, all'analisi delle professioni, all'organizzazione dei servizi sociali.
Per il dettaglio dei componenti dei singoli gruppi di ricerca, cfr. la scheda inserita nel quadro B.1.b.
Hanno sede amministrativa in SPeS la Scuola di Dottorato in Conoscenze e Innovazioni per lo Sviluppo "A.G. Frank" e, a partire dal XXIX ciclo (a.a. 2013-14) il Dottorato in "Politica, Cultura e Sviluppo". Entrambi i progetti di formazione dottorale privilegiano il metodo interdisciplinare. SPeS favorisce la partecipazione dei dottorandi ad attività e gruppi di ricerca, e ne supporta la produzione scientifica.
A.1.3 - RIESAME DELLA VQR.2004-2010
A.1.3.1 - Analisi delle performance VQR.2004-2010
Le aree scientifico-disciplinari di SPeS, le cui performance sono state oggetto di valutazione nel rapporto ANVUR sulla VQR.2004-2010, sono:
11.a. - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (non bibliometriche);
12 - Scienze giuridiche;
14 - Scienze politiche e sociali.
I risultati ottenuti da ciascuna area, sia in termini di voto medio attribuito ai prodotti scientifici che di rapporto con i valori medi nazionali, segnalano situazioni differenziate che rendono opportuna un'analisi disarticolata delle singole componenti.
Valutazione assoluta
La prima considerazione attiene all'indicatore I, ottenuto dividendo la somma dei voti attribuiti all'insieme dei prodotti scientifici di un'area scientifico-disciplinare per il numero di prodotti scientifici attesi dalla stessa area (I = v/n) (cfr. tabella 3.a nel file pdf allegato).
Questo indicatore, i cui valori possono essere compresi tra 0 e 1, fornisce una prima misurazione della qualità dei prodotti scientifici che segnala un certo grado di differenziazione tra le aree scientifico-disciplinari rappresentate in SPeS, con una performance che spazia tra il dato migliore dell'area 12 (voto medio 0,64) ed il dato peggiore dell'area 14 (voto medio 0,33).
Assumendo come soglia di riferimento auspicata un valore medio di 0,60, corrispondente ad un obiettivo di performance in grado di far conquistare capacità attrattiva a SPeS, la situazione fotografata dal rapporto ANVUR suggerisce la necessità di un attento presidio sulla qualità della produzione scientifica soprattutto per l'area 14 - necessità motivata anche dal fatto che in quest'area si concentra il 67% della produzione scientifica valutata, ovvero il 63,2% dei docenti di SPeS.
Considerazioni in parte differenti si ricavano dall'analisi dei dati relativi all'incidenza dei prodotti scientifici valutati come eccellenti (%E). In questa categoria si ritrovano collocati solo 4 prodotti scientifici, di cui due afferenti all'area 11.a. e due afferenti all'area 14. Anche in questo caso si osservano delle differenze tra le aree scientifico-disciplinari, con posizioni più critiche che riguardano l'area 12 (%E = 0,00) e l'area 14 (%E = 1,98), dove l'incidenza dei prodotti scientifici valutabili come eccellenti resta abbastanza distante dalla soglia auspicata del 10%, considerata come l'obiettivo da perseguire nella direzione di una maggiore qualificazione della produzione scientifica. Per l'area 12, tale obiettivo risulta oltretutto a portata di mano, visto che nella categoria di valutazione immediatamente successiva (B = buono) risulta collocato quasi il 68% dei prodotti scientifici valutati. Più critica invece la situazione dell'area 14, dove nella categoria B si colloca solo il 16,83% dei prodotti e dove la quota principale ricade nella categoria L dei prodotti dal valore scientifico “limitato”, essendo tuttavia l'unica delle tre aree a registrare 0,00% in termini di prodotti non valutabili per plagio (cfr. tabella 4.a nel file pdf allegato).
Valutazione relativa
Adottando un criterio valutativo comparato, e commisurando le performance nelle tre aree scientifico-disciplinari di proprio interesse con le performance nazionali delle stesse aree, emerge un quadro leggermente più confortante dei risultati rilevati dal rapporto ANVUR.
Da segnalare come dato positivo la performance dell'area 12, per la quale il voto medio attribuito ai prodotti scientifici di SPeS risulta superiore a quello medio nazionale (cfr. tabella 3.a). Infatti, l'indicatore R, che per ogni area scientifico-disciplinare misura il rapporto tra voto medio del singolo Dipartimento e voto medio nazionale, equivale a 1,27. Tale performance dell'area 12 è confermata dalla percentuale elevata (67,74) di prodotti scientifici che ricadono nella fascia più alta B (Buono)(cfr. tabella 4.a). Il punto di debolezza di questa area di SPeS in rapporto alle performance della stessa area a livello nazionale resta però l'incidenza dei prodotti valutabili come eccellenti. L'indicatore X, che mette in rapporto le performance di ogni singolo Dipartimento con le performance medie nazionali, è infatti nullo a causa dell'assenza di prodotti scientifici dell'area 12 collocati nella classe di merito E.
Per l'area scientifico-disciplinare 11.a, i dati del rapporto ANVUR segnalano un sostanziale allineamento del voto medio attribuito ai prodotti scientifici di SPeS rispetto al voto medio nazionale per la stessa area, con un valore di 0,91 dell'indice R ed una percentuale elevata (63,16) di prodotti scientifici che si collocano nelle due prime classi di merito (E + B). Anche per questa area, tuttavia, c'è da segnalare uno scarto con i dati medi nazionali per ciò che attiene all'incidenza dei prodotti scientifici eccellenti, con un valore dell'indicatore X pari a 0,68.
Il confronto con i valori medi nazionali, infine, conferma il livello di criticità per l'area scientifico-disciplinare 14, come espresso dai valori di R (0,73) e soprattutto di X (0,23). A parziale ridimensionamento di questa criticità, il dato che i valori medi nazionali di riferimento risultano più bassi rispetto ad altre aree scientifico-disciplinari.
Posizionamento di SPeS nel panorama nazionale
Le valutazioni comparative sopra esposte si riflettono anche sul posizionamento delle tre aree nella graduatoria nazionale stilata sulla base dell'indicatore I corrispondente al voto medio attribuito ai prodotti scientifici (cfr. tabella 5.a nel file pdf allegato). A riguardo, è da segnalare il posizionamento particolarmente favorevole dell'area giuridica che nelle graduatorie nazionali si colloca al 24° posto sul totale dei 160 dipartimenti in cui è presente il corrispondente SSD, guadagnando il 3° posto tra i 53 dipartimenti afferenti allo stesso segmento dimensionale (quello medio).
Posizioni più arretrate nelle graduatorie nazionali ricoprono invece l'area storica e quella delle scienze politiche e sociali. La prima si colloca al 35° posto sui 71 dipartimenti del proprio segmento (piccolo) in cui è presente il corrispondente SSD, mentre la seconda si colloca al 32° posto sui 35 dipartimenti del proprio segmento (grande) in cui è presente il corrispondente SSD.
Posizionamento di SPeS nell'Università della Calabria
Spostando l'attenzione sulla produzione scientifica complessiva di SPeS e sulla sua capacità di attrarre risorse e favorire il processo di internazionalizzazione, è possibile operare delle considerazioni finali mettendo a confronto tra loro i dati dell'insieme dei dipartimenti afferenti all'UniCal.
In tale confronto vengono presi in considerazioni i tre indicatori che descrivono sinteticamente le performance dei dipartimenti: IRD1, IRD2 e IRD3 (cfr. tabella 6.a nel file pdf allegato).
Rispetto all'IRD1, indicatore che offre una misura sintetica della qualità e della quantità della produzione scientifica di ogni dipartimento nella rispettiva area di afferenza, SPeS si colloca in una posizione intermedia tra i dipartimenti dell'UniCal con un valore di 7,60 all'interno di un range d'Ateneo compreso tra il valore minimo (3,35) di DiScAG e il valore massimo (14,25) del
Dipartimento di Fisica.
Se il valore dell'IRD1 colloca SPeS in una posizione intermedia, effetti decisamente diversi si ricavano dall'applicazione degli altri due indicatori. Prendendo in considerazione l'indicatore IRD2, che misura la capacità di ciascun dipartimento di attrarre risorse da destinare alla ricerca, emerge una carenza significativa di SPeS riassunta nel modesto valore (1,94), che risulta ampiamente al di sotto della media di Ateneo, dove altri dipartimenti dimostrano una capacità ben più elevata di intercettare risorse finanziarie - raggiungendo il DIMES il valore massimo di 23,68.
Conclusioni simili si ricavano anche dal confronto sui valori dell'indicatore IRD3, che misura la mobilità internazionale dei ricercatori in entrata e in uscita per periodi superiori a tre mesi e l'incidenza delle pubblicazioni che hanno ottenuto una valutazione eccellente e sono frutto di collaborazioni con enti stranieri. Anche in questo caso lo scarto rispetto al valore medio di Ateneo è abbastanza significativo, posizionandosi SPeS su un valore di 5,55 all'interno di un range compreso tra il minimo (1,21) di DiScAG e il massimo (32,01) del Dipartimento di Studi Umanistici.
A.1.3.2 - Rischi e opportunità della VQR.2004-2010
Rischi:
• natura soggettiva e anonima del processo di peer review;
• soli parametri numerici di valutazione;
• selettività sistematica tra settori non bibliometrici, decisamente penalizzati, e settori bibliometrici, anche per mancanza di criteri ex ante di selezione delle pubblicazioni da valutare;
• disomogeneità nella valutazione tra SSD, con particolare severità nella valutazione peer review.
Opportunità:
• pubblicazione dei nomi dei referee, almeno in blocco;
• associazione di commenti scritti qualitativi ai voti.
A.1.4 - OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI
Le linee di ricerca, che saranno sviluppate dai docenti di SPeS nel triennio 2015-17, sono qui di seguito esposte in forma sintetica. Per il dettaglio:
http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/dsps/ricerca/progettidiricerca/#.
I - COSTITUZIONALISMO E DIRITTI TRA PROCESSI DI DECENTRALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOVRANAZIONALE: 1. Dal pluralismo integrativo in America latina all'esperienza europea in materia di diritti umani, all'integrazione sovranazionale. 2. Dal multilevel Constitutionalism ai fenomeni di decentralizzazione. 3. La detenzione amministrativa degli stranieri irregolarmente soggiornanti. 4. L'impatto delle politiche neoliberiste sui diritti sociali. 5. La protezione diplomatica dei cittadini europei.
II - ISTITUZIONI, DIRITTI, AMMINISTRAZIONI: 1. Coesione, effettività dei diritti sociali e vincoli di bilancio posti dall'Unione Europea. 2. Rapporti tra Corti nazionali e sovranazionali nella protezione dei diritti fondamentali. 3. Democrazia e trasformazioni costituzionali tra Stati e Unione Europea. 4. Il pluralismo religioso con particolare riferimento alla questione islamica. 5. Contrattualistica pubblica, contabilità pubblica, partenariato pubblico-privato, centrali di committenza. 6. Disciplina europea dei mercati assicurativo e finanziario. 7. Beni comuni (diritto all'acqua) e forme di gestione dei servizi idrici. 8. Socio pubblico, long-term investors. 9. Risarcimento del danno: il cd danno da ritardo e il danno all'ambiente.
III - QUALITA' DELLA DEMOCRAZIA E QUALITA' DELLO SVILUPPO: 1. Mentalità, istituzioni e governance democratica. 2. Genere, salute, ambiente. Temi di ricerca in contesti aborigeni e sociologia postcoloniale. 3. Progetto di ricerca IRSES-Marie Curie NL_SOCIAL e CIVIL_SW. 4. Crisi economiche e qualità delle democrazie in Europa – CriEc&Demo. 5. Studi europei, istituzioni, politiche ed elezioni dell'Unione Europea. 6. Genealogies of the West – Sulle rappresentazioni dell'Occidente.
IV - POLITICA, POLITICHE, ISTITUZIONI E WELFARE: 1. Legalità, federalismo e Mezzogiorno. 2. Politiche sociali e servizio sociale. 3. Lavoro, processi economici e organizzativi. 4. Religione, famiglia e mutamento sociale. 5. Identità, differenze di genere, violenza, relazioni etniche.
V - STORIA, FILOSOFIA, POLITICA: EREDITA' CULTURALI E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE: 1. Volti e storia dell'emigrazione meridionale. 2. Nazione, emancipazione, rivoluzione: politiche del perdono. 3. Potere politico, democrazia e processi di trasformazione politica. 4. Strategie di affermazione delle donne, rappresentazioni, mutamenti sociali. 5. I concetti di giustizia e di persona. 6. Guerre, nazioni, deportazioni. 7. World History e il Mediterraneo.
VI - SVILUPPO TERRITORIALE E GLOBALIZZAZIONE: 1. Ristrutturazione industriale, Fiat, World Class Manufacturing, Relazioni industriali. 2. Disoccupazione e condizione giovanile, svantaggio lavorativo. 3. Percorsi teorici della governamentalità, Economia Sociale di Mercato, governance europea. 4. Pratiche e politiche alimentari per lo sviluppo territoriale. 5. Migrazioni, sviluppo e co-sviluppo. 6. Subalternità e Sud-alterità. 7. Processi di neoliberalizzazione e loro impatto nei paesi BRICS. 8. Relazioni industriali e dialogo sociale in Italia. 10. Pari opportunità e politiche di genere. Un approccio intersezionale. 11. La percezione sociale e individuale del fenomeno della violenza sulle donne.
VII - TEORIA SOCIALE, CULTURE, VITA QUOTIDIANA: 1. La scuola sociologica francese: M. Halbwachs e R. Bastide. 2. Generazione e corsi di vita. 3. Memoria postcoloniale e nuovi razzismi in Italia. 3. Migranti, vita quotidiana e costruzione del sé. 4. Identità collettiva, appartenenza, costruzione e de-costruzione dei confini identitari; 5. Forme sociali della prossimità e mobilità fisica/mediata: infrastrutture informative avanzate. 6. Genere, media e politica in Italia. 7. Gli studi culturali fra istituzionalizzazione e pratica critica. 8. I traffici globali del crimine organizzato, con particolare attenzione alle mafie.
VIII - TURISMO, CITTA', LAVORO, AMBIENTE E TERRITORIO: 1. Il Turismo Residenziale nel Mediterraneo. 2. Mobilità territoriale, stili di vita e di residenzialità, identità transnazionali. 3. Smart City e Città Slow. Modelli di sostenibilità urbana. 4. Il continuum urbano-rurale: impatti ambientali e socio-economici in Italia. 5. Il nuovo fondo dei Carabinieri di Rodi 1932-1945 e la storia della Shoah in Italia.
A.1.5 - RISULTATI CONSEGUITI E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Valutate le informazioni ricavate dal “sito docente” del CINECA e in relazione agli indicatori definiti all'allegato VII del D.M. 30 gennaio 2013, risulta che nel corso del 2013:
• su 68 unità di personale di ricerca incardinato (po, pa, ru, rtd) i docenti inattivi sono 13 (19,1%), di cui nessuno tra i professori ordinari, 5 tra i professori associati e 8 tra i ricercatori a tempo indeterminato;
• la produzione scientifica complessiva è pari a 244 pubblicazioni. Più precisamente, si tratta di 112 saggi o contributi in volumi collettanei (45,90%); 64 articoli su rivista (26,23%); 11 monografie (4,51%) e 19 curatele (7,79%); 35 contributi in atti di convegno (14,34%); 3 di altra tipologia (1,23%);
Per quanto riguarda la distribuzione delle pubblicazioni per aree CUN, cfr. tabella 7.a nel file pdf allegato.
• non sono stati conseguiti premi nazionali e internazionali;
• i ruoli di fellow di società scientifica o di coordinatore di comitato scientifico sono 32. In 15 casi si tratta di società italiane, in 5 di società spagnole, in 3 di società francesi, in 2 di società tedesche, statunitensi e britanniche, in 1 di società greca, russa e argentina. Le direzioni di riviste sono 12 (in 1 caso, due direttori per la medesima rivista), 3 delle quali collocate in fascia A; 6 sono le direzioni di collane editoriali; 2 le direzioni scientifiche di enti di ricerca;
• 22 docenti hanno avuto, o proseguito, incarichi di ricerca o fellowship ufficiali presso atenei e centri di ricerca esteri;
• sono attivi 2 programmi IRSES-Marie Curie, di cui uno su “The public health implications of neoliberal policy management on professions and vulnerable populations”, e uno su “Civil Engagement in Social Work: Developing Global Models”; 7 assegni di ricerca (bando Arue); 1 Pon dal titolo “Dicet in moto”; 1 programma Fei dal titolo “In rete percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”;
• le pubblicazioni con coautori stranieri sono complessivamente 6, di cui 4 atti di convengo e 2 curatele;
• il numero medio di tesi di dottorato è 0,41 per docente;
• 5 docenti hanno avuto la responsabilità scientifica di comitati di congressi internazionali;
• il numero di mesi/uomo di docenti/ricercatori stranieri trascorsi in ateneo: 1,3 mesi/uomo;
Per i risultati VQR.2004-2010, cfr. tabelle 3.a, 4.a, 5.a relative alla sezione A.1.3.1.
Alla luce di quanto emerge dall'elenco dei risultati conseguiti nel 2013, nel triennio 2015-2017 ci si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi di miglioramento:
• ridurre e, tendenzialmente, azzerare la percentuale di docenti inattivi sia attraverso azioni tese a coinvolgere tutti/e e ognuno/a nel "progetto scientifico comune" di SPeS, sia attraverso meccanismi di premialità nella distribuzione dei fondi di ricerca;
• consolidare e aumentare la qualità delle pubblicazioni scientifiche e l'innovatività della ricerca, individuando e introducendo adeguati meccanismi premiali sia per la qualità sia per l'innovatività;
• potenziare l'internazionalizzazione e aumentare il numero di pubblicazioni scientifiche e di progetti di ricerca in collaborazione con autori e studiosi stranieri, stimolando la partecipazione a convegni internazionali, visiting in e out, la presenza in reti di ricerca europee e internazionali, la stipula di nuove convenzioni;
• riportare la "missione" della buona ricerca al centro degli interessi del dipartimento, promuovendo iniziative di vario tipo, da occasioni informali di incontro e scambio a seminari finalizzati alla presentazione e discussione dei risultati di ricerca;
• incentivare la partecipazione a bandi competitivi, organizzando regolarmente, in collaborazione con gli uffici di Ateneo, seminari informativi;
• diffondere la consapevolezza, in particolare fra i giovani ricercatori, della classificazione ANVUR delle riviste e dei meccanismi di valutazione della qualità scientifica dei prodotti, indirizzando le pubblicazioni verso riviste e case editrici di rilievo nazionale e internazionale;
• valorizzare i rapporti con i principali attori politici, economici e sociali operanti sul territorio.
Il monitoraggio degli obiettivi perseguiti sarà effettuato nel Riesame 2015.
Pdf inserito: visualizza
Il Dipartimento di SCIENZE POLITICHE e SOCIALI (SPeS) rappresenta il punto di incontro, interazione e collaborazione di diverse aree CUN: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; Area 12 - Scienze giuridiche; Area 13 - Scienze economiche e statistiche; Area 14 - Scienze politiche e sociali. Vi afferiscono 68 unità, di cui 13 professori di I fascia, 13 professori di II fascia, 41 ricercatori a tempo indeterminato, 1 ricercatore a tempo determinato.
La ripartizione per SSD e aree CUN in termini assoluti e percentuali è presentata nelle tabelle 1.a e 2.a, introdotte nel file pdf allegato.
SPeS è il risultato della confluenza di esperienze didattiche e di ricerca ampiamente consolidate. Vi afferiscono l'ex-dipartimento di Sociologia e Scienza Politica, parte dell'ex-dipartimento di Scienze Giuridiche, delle facoltà di Scienze Politiche e di Economia, oltre a docenti di diversa provenienza. Il progetto culturale risale all'epoca della fondazione dell'UniCal, quando s'intese valorizzare, attraverso l'istituzione della facoltà di Scienze Economiche e Sociali, il ruolo delle scienze sociali nei processi di sviluppo economico, sociale e politico-istituzionale e di crescita culturale e intellettuale della regione calabrese e del Mezzogiorno. L'attuale progetto vuole raccogliere, sul piano sia della ricerca sia della didattica, quell'originaria intuizione, inserendola nel nuovo quadro normativo e nelle mutate condizioni della società e dell'università italiana. SPeS è aperto ad una pluralità di oggetti di studio e si caratterizza per una marcata attenzione ai processi in atto in Calabria e nel Mezzogiorno, ma sempre considerati in contesti più vasti e a prospettiva variabile, da quello nazionale a quello europeo e globale. SPeS riconosce pari dignità e valore a tutte le aree e discipline presenti al suo interno. In particolare, promuove la collaborazione multidisciplinare e interdisciplinare di gruppo, favorendo altresì il collegamento con la società civile, le istituzioni, le imprese.
A.1.2 - DESCRIZIONE DEGLI AMBITI DI INTERESSE SCIENTIFICO
I - COSTITUZIONALISMO E DIRITTI TRA PROCESSI DI DECENTRALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOVRANAZIONALE (SH2_1, SH2_2, SH2_8, SH2_9)
Ambito di ricerca che coinvolge studiosi di discipline giuridiche affini (IUS/09, IUS/14, IUS/21) e si caratterizza per l'interesse su tematiche che vertono sulle più recenti evoluzioni del costituzionalismo. In particolare, si svolgono ricerche sugli sviluppi che le aperture ai livelli sovranazionale, transnazionale e internazionale degli ordinamenti giuridici nazionali comportano rispetto ai paradigmi classici del costituzionalismo. Il prisma teorico e concettuale da cui si dipanano i filoni di ricerca è quello dei diritti fondamentali della persona umana, pur se declinati e osservati da angolazioni diverse.
II - ISTITUZIONI, DIRITTI, AMMINISTRAZIONI (SH2_4, SH2_5, SH2_8, SH3_1)
Ambito di ricerca che riunisce competenze e sensibilità variegate, afferenti a diversi SSD giuridici (IUS/01, IUS/09, IUS/10, IUS/11, IUS/21). Accomunati dall'utilizzo del metodo comparatistico, i principali ambiti di ricerca sono: coesione, effettività dei diritti sociali e vincoli di bilancio posti dall'Unione Europea; rapporti tra Corti nazionali e sovranazionali nella protezione dei diritti fondamentali; federalismo fiscale; democrazia e trasformazioni costituzionali tra Stati e Unione Europea; transizioni democratiche e costituzionali nel Mediterraneo; il pluralismo religioso; responsabilità medica e danno non patrimoniale; l'organizzazione amministrativa in Cina; servizi pubblici e regolazione dei mercati; beni comuni e forme di gestione dei servizi idrici; rifiuti e danno ambientale.
III - QUALITÀ DELLA DEMOCRAZIA E QUALITÀ DELLO SVILUPPO (SH1_13, SH2_2, SH2_3, SH2_7, SH2_9, SH5_6)
Ambito di ricerca interdisciplinare che coinvolge scienziati della politica, economisti, sociologi e filosofi afferenti ai SSD: SPS/04, SPS/07, M-FIL/03, SECS-P/02, SECS-P/06, e si caratterizza per interessi convergenti sul funzionamento delle società avanzate e dei regimi politici. Particolare rilevanza è assegnata all'analisi delle istituzioni, dei processi politici e alle loro conseguenze sul contesto sociale ed economico; alla dimensione internazionale e postnazionale (globalizzazione, crisi economica, europeizzazione) per la qualità della democrazia e per le chance di vita di cittadini/e; ai rapporti tra democrazia ed economia, alle condizioni non economiche dello sviluppo, alla dimensione socio-culturale; alle criticità del funzionamento delle democrazie avanzate con riferimento alla sex and gender democracy, alle discriminazioni e diversità multiple, al rapporto tra ambiente e salute.
IV - POLITICA, POLITICHE, ISTITUZIONI E WELFARE (SH1_10, SH1_11, SH2_1, SH2_2, SH2_3, SH2_5, SH2_6, SH2_7, SH3_5, SH3_7)
Ambito di ricerca che riunisce studiosi afferenti a SSD diversi (SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/10, SPS/11, SPS/12). La cornice generale è definita dall'attenzione verso i seguenti temi: politica (caratteri dello Stato e trasformazioni istituzionali, sistemi politici e sistemi amministrativi, regolazione sociale, relazioni tra stato, mercato e comunità) e politiche (in particolare, policies legate a coesione sociale e sviluppo). Dentro questo frame si articolano vari filoni di ricerca: legalità e qualità della democrazia; partecipazione e studi elettorali; politiche sociali, welfare, organizzazione dei servizi sociali; servizio sociale; famiglia, religioni e mutamento sociale; processi migratori e territorio, dinamiche migratorie, discriminazioni e devianza, politiche per l'integrazione; politiche del lavoro, disuguaglianze sociali e nuove povertà.
V - STORIA, FILOSOFIA, POLITICA: EREDITÀ CULTURALI E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE (SH2_1, SH2_4, SH2_5, SH2_6, SH2_7, SH2_8, SH2_9, SH3_10, SH5_6, SH5_9, SH5_10, SH5_11, SH6_5, SH6_6, SH6_7, SH6_8, SH6_9, SH6_10, SH6_11, SH6_12)
Area di ricerca che riunisce competenze disciplinari diverse di storia contemporanea, storia moderna, filosofia politica, storia del pensiero politico e religioso (M-STO/02, M-STO/04, SPS/01, SPS/02, L-OR/10), con l'obiettivo comune di condurre analisi di fatti, processi, rappresentazioni e concetti relativi alla categoria di "moderno". Un'attenzione specifica è posta alle "società riflessive" (storia, eredità, memoria, identità, integrazione e interazione culturale dell'Europa). L'arco temporale comprende i secoli XVI-XXI, senza trascurare le radici classiche e medievali, in uno spazio europeo inteso estensivamente. In quest'ottica assume una valenza particolare, ancorché non esclusiva, il Mediterraneo.
VI - SVILUPPO TERRITORIALE E GLOBALIZZAZIONE (SH1_7, SH1_9, SH1_10, SH2_1, SH2_2, SH2_3, SH2_5, SH2_7, SH2_9, SH3_1, SH3_8, SH3_10, SH6_7)
Gli ambiti di ricerca (SPS/07, SPS/09, SPS/10, SPS/11) riguardano i processi di innovazione sociale, produzione e gestione delle conoscenze diffuse e specialistiche, nel quadro delle dinamiche contemporanee di globalizzazione e dell'attuale dibattito sul concetto e le pratiche di sviluppo, e sulle problematiche di genere. Tematiche scientifiche specifiche: ristrutturazione industriale, finanziaria e tecnologica, con attenzione agli effetti sulle condizioni di lavoro, di genere e dei migranti, e ai sistemi di protezione sociale; sviluppo globale/regionale e governance, indagati sul piano della cooperazione sociale, delle politiche formulate dalle agenzie internazionali, del dibattito epistemologico emergente; processi di innovazione sociale finalizzati allo sviluppo territoriale sostenibile, con attenzione allo sviluppo rurale, alla valorizzazione delle risorse turistiche, alla tutela dell'ambiente.
VII - TEORIA SOCIALE, CULTURE, VITA QUOTIDIANA (SH2_3, SH2_6, SH2_10, SH2_11, SH3_7, SH4_10, SH5_10, SH5_11, SH6_10, SH6_11)
Gli interessi di ricerca del gruppo (SPS/07, SPS/08) sono identificati dalle tre parole-chiave "teoria sociale", "culture" e "vita quotidiana". Nell'ambito della teoria sociale, l'interesse per questioni teoriche, epistemologiche e metodologiche si combina con lo studio della storia del pensiero sociologico. L'idea di culture - declinata non a caso al plurale - include molteplici orientamenti di ricerca: memorie e dimensioni identitarie, esperienze migratorie, corsi e stili di vita, razzismo, media e processi della comunicazione, percorsi dell'innovazione, fenomeno delle criminalità. Lo studio della vita quotidiana combina la riflessione teorica con l'analisi dei processi, strategie e pratiche che in essa prendono forma e dei modi in cui si trasformano.
VIII - TURISMO, CITTÀ, LAVORO, AMBIENTE E TERRITORIO (SH1_10, SH2_2, SH2_3, SH2_10, SH2_11, SH3_1, SH3_8, SH3_9, SH3_10, SH6_6, SH6_9)
I campi di competenza prevalenti (SPS/09, SPS/10, M-STO/03) prevedono lo studio delle aree urbane, del turismo, delle immigrazioni, dell'ambiente, delle comunità locali, delle relazioni etniche, della mobilità nelle società metropolitane; lo studio storico dei fenomeni politico-istituzionali, economico-sociali, religiosi, culturali e linguistici dell'area considerata in età moderna e contemporanea; e interessi che vanno dalle relazioni industriali e dalla sociologia industriale alla più ampia sociologia economica e del lavoro, all'analisi delle professioni, all'organizzazione dei servizi sociali.
Per il dettaglio dei componenti dei singoli gruppi di ricerca, cfr. la scheda inserita nel quadro B.1.b.
Hanno sede amministrativa in SPeS la Scuola di Dottorato in Conoscenze e Innovazioni per lo Sviluppo "A.G. Frank" e, a partire dal XXIX ciclo (a.a. 2013-14) il Dottorato in "Politica, Cultura e Sviluppo". Entrambi i progetti di formazione dottorale privilegiano il metodo interdisciplinare. SPeS favorisce la partecipazione dei dottorandi ad attività e gruppi di ricerca, e ne supporta la produzione scientifica.
A.1.3 - RIESAME DELLA VQR.2004-2010
A.1.3.1 - Analisi delle performance VQR.2004-2010
Le aree scientifico-disciplinari di SPeS, le cui performance sono state oggetto di valutazione nel rapporto ANVUR sulla VQR.2004-2010, sono:
11.a. - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (non bibliometriche);
12 - Scienze giuridiche;
14 - Scienze politiche e sociali.
I risultati ottenuti da ciascuna area, sia in termini di voto medio attribuito ai prodotti scientifici che di rapporto con i valori medi nazionali, segnalano situazioni differenziate che rendono opportuna un'analisi disarticolata delle singole componenti.
Valutazione assoluta
La prima considerazione attiene all'indicatore I, ottenuto dividendo la somma dei voti attribuiti all'insieme dei prodotti scientifici di un'area scientifico-disciplinare per il numero di prodotti scientifici attesi dalla stessa area (I = v/n) (cfr. tabella 3.a nel file pdf allegato).
Questo indicatore, i cui valori possono essere compresi tra 0 e 1, fornisce una prima misurazione della qualità dei prodotti scientifici che segnala un certo grado di differenziazione tra le aree scientifico-disciplinari rappresentate in SPeS, con una performance che spazia tra il dato migliore dell'area 12 (voto medio 0,64) ed il dato peggiore dell'area 14 (voto medio 0,33).
Assumendo come soglia di riferimento auspicata un valore medio di 0,60, corrispondente ad un obiettivo di performance in grado di far conquistare capacità attrattiva a SPeS, la situazione fotografata dal rapporto ANVUR suggerisce la necessità di un attento presidio sulla qualità della produzione scientifica soprattutto per l'area 14 - necessità motivata anche dal fatto che in quest'area si concentra il 67% della produzione scientifica valutata, ovvero il 63,2% dei docenti di SPeS.
Considerazioni in parte differenti si ricavano dall'analisi dei dati relativi all'incidenza dei prodotti scientifici valutati come eccellenti (%E). In questa categoria si ritrovano collocati solo 4 prodotti scientifici, di cui due afferenti all'area 11.a. e due afferenti all'area 14. Anche in questo caso si osservano delle differenze tra le aree scientifico-disciplinari, con posizioni più critiche che riguardano l'area 12 (%E = 0,00) e l'area 14 (%E = 1,98), dove l'incidenza dei prodotti scientifici valutabili come eccellenti resta abbastanza distante dalla soglia auspicata del 10%, considerata come l'obiettivo da perseguire nella direzione di una maggiore qualificazione della produzione scientifica. Per l'area 12, tale obiettivo risulta oltretutto a portata di mano, visto che nella categoria di valutazione immediatamente successiva (B = buono) risulta collocato quasi il 68% dei prodotti scientifici valutati. Più critica invece la situazione dell'area 14, dove nella categoria B si colloca solo il 16,83% dei prodotti e dove la quota principale ricade nella categoria L dei prodotti dal valore scientifico “limitato”, essendo tuttavia l'unica delle tre aree a registrare 0,00% in termini di prodotti non valutabili per plagio (cfr. tabella 4.a nel file pdf allegato).
Valutazione relativa
Adottando un criterio valutativo comparato, e commisurando le performance nelle tre aree scientifico-disciplinari di proprio interesse con le performance nazionali delle stesse aree, emerge un quadro leggermente più confortante dei risultati rilevati dal rapporto ANVUR.
Da segnalare come dato positivo la performance dell'area 12, per la quale il voto medio attribuito ai prodotti scientifici di SPeS risulta superiore a quello medio nazionale (cfr. tabella 3.a). Infatti, l'indicatore R, che per ogni area scientifico-disciplinare misura il rapporto tra voto medio del singolo Dipartimento e voto medio nazionale, equivale a 1,27. Tale performance dell'area 12 è confermata dalla percentuale elevata (67,74) di prodotti scientifici che ricadono nella fascia più alta B (Buono)(cfr. tabella 4.a). Il punto di debolezza di questa area di SPeS in rapporto alle performance della stessa area a livello nazionale resta però l'incidenza dei prodotti valutabili come eccellenti. L'indicatore X, che mette in rapporto le performance di ogni singolo Dipartimento con le performance medie nazionali, è infatti nullo a causa dell'assenza di prodotti scientifici dell'area 12 collocati nella classe di merito E.
Per l'area scientifico-disciplinare 11.a, i dati del rapporto ANVUR segnalano un sostanziale allineamento del voto medio attribuito ai prodotti scientifici di SPeS rispetto al voto medio nazionale per la stessa area, con un valore di 0,91 dell'indice R ed una percentuale elevata (63,16) di prodotti scientifici che si collocano nelle due prime classi di merito (E + B). Anche per questa area, tuttavia, c'è da segnalare uno scarto con i dati medi nazionali per ciò che attiene all'incidenza dei prodotti scientifici eccellenti, con un valore dell'indicatore X pari a 0,68.
Il confronto con i valori medi nazionali, infine, conferma il livello di criticità per l'area scientifico-disciplinare 14, come espresso dai valori di R (0,73) e soprattutto di X (0,23). A parziale ridimensionamento di questa criticità, il dato che i valori medi nazionali di riferimento risultano più bassi rispetto ad altre aree scientifico-disciplinari.
Posizionamento di SPeS nel panorama nazionale
Le valutazioni comparative sopra esposte si riflettono anche sul posizionamento delle tre aree nella graduatoria nazionale stilata sulla base dell'indicatore I corrispondente al voto medio attribuito ai prodotti scientifici (cfr. tabella 5.a nel file pdf allegato). A riguardo, è da segnalare il posizionamento particolarmente favorevole dell'area giuridica che nelle graduatorie nazionali si colloca al 24° posto sul totale dei 160 dipartimenti in cui è presente il corrispondente SSD, guadagnando il 3° posto tra i 53 dipartimenti afferenti allo stesso segmento dimensionale (quello medio).
Posizioni più arretrate nelle graduatorie nazionali ricoprono invece l'area storica e quella delle scienze politiche e sociali. La prima si colloca al 35° posto sui 71 dipartimenti del proprio segmento (piccolo) in cui è presente il corrispondente SSD, mentre la seconda si colloca al 32° posto sui 35 dipartimenti del proprio segmento (grande) in cui è presente il corrispondente SSD.
Posizionamento di SPeS nell'Università della Calabria
Spostando l'attenzione sulla produzione scientifica complessiva di SPeS e sulla sua capacità di attrarre risorse e favorire il processo di internazionalizzazione, è possibile operare delle considerazioni finali mettendo a confronto tra loro i dati dell'insieme dei dipartimenti afferenti all'UniCal.
In tale confronto vengono presi in considerazioni i tre indicatori che descrivono sinteticamente le performance dei dipartimenti: IRD1, IRD2 e IRD3 (cfr. tabella 6.a nel file pdf allegato).
Rispetto all'IRD1, indicatore che offre una misura sintetica della qualità e della quantità della produzione scientifica di ogni dipartimento nella rispettiva area di afferenza, SPeS si colloca in una posizione intermedia tra i dipartimenti dell'UniCal con un valore di 7,60 all'interno di un range d'Ateneo compreso tra il valore minimo (3,35) di DiScAG e il valore massimo (14,25) del
Dipartimento di Fisica.
Se il valore dell'IRD1 colloca SPeS in una posizione intermedia, effetti decisamente diversi si ricavano dall'applicazione degli altri due indicatori. Prendendo in considerazione l'indicatore IRD2, che misura la capacità di ciascun dipartimento di attrarre risorse da destinare alla ricerca, emerge una carenza significativa di SPeS riassunta nel modesto valore (1,94), che risulta ampiamente al di sotto della media di Ateneo, dove altri dipartimenti dimostrano una capacità ben più elevata di intercettare risorse finanziarie - raggiungendo il DIMES il valore massimo di 23,68.
Conclusioni simili si ricavano anche dal confronto sui valori dell'indicatore IRD3, che misura la mobilità internazionale dei ricercatori in entrata e in uscita per periodi superiori a tre mesi e l'incidenza delle pubblicazioni che hanno ottenuto una valutazione eccellente e sono frutto di collaborazioni con enti stranieri. Anche in questo caso lo scarto rispetto al valore medio di Ateneo è abbastanza significativo, posizionandosi SPeS su un valore di 5,55 all'interno di un range compreso tra il minimo (1,21) di DiScAG e il massimo (32,01) del Dipartimento di Studi Umanistici.
A.1.3.2 - Rischi e opportunità della VQR.2004-2010
Rischi:
• natura soggettiva e anonima del processo di peer review;
• soli parametri numerici di valutazione;
• selettività sistematica tra settori non bibliometrici, decisamente penalizzati, e settori bibliometrici, anche per mancanza di criteri ex ante di selezione delle pubblicazioni da valutare;
• disomogeneità nella valutazione tra SSD, con particolare severità nella valutazione peer review.
Opportunità:
• pubblicazione dei nomi dei referee, almeno in blocco;
• associazione di commenti scritti qualitativi ai voti.
A.1.4 - OBIETTIVI DI RICERCA PLURIENNALI
Le linee di ricerca, che saranno sviluppate dai docenti di SPeS nel triennio 2015-17, sono qui di seguito esposte in forma sintetica. Per il dettaglio:
http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/dsps/ricerca/progettidiricerca/#.
I - COSTITUZIONALISMO E DIRITTI TRA PROCESSI DI DECENTRALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOVRANAZIONALE: 1. Dal pluralismo integrativo in America latina all'esperienza europea in materia di diritti umani, all'integrazione sovranazionale. 2. Dal multilevel Constitutionalism ai fenomeni di decentralizzazione. 3. La detenzione amministrativa degli stranieri irregolarmente soggiornanti. 4. L'impatto delle politiche neoliberiste sui diritti sociali. 5. La protezione diplomatica dei cittadini europei.
II - ISTITUZIONI, DIRITTI, AMMINISTRAZIONI: 1. Coesione, effettività dei diritti sociali e vincoli di bilancio posti dall'Unione Europea. 2. Rapporti tra Corti nazionali e sovranazionali nella protezione dei diritti fondamentali. 3. Democrazia e trasformazioni costituzionali tra Stati e Unione Europea. 4. Il pluralismo religioso con particolare riferimento alla questione islamica. 5. Contrattualistica pubblica, contabilità pubblica, partenariato pubblico-privato, centrali di committenza. 6. Disciplina europea dei mercati assicurativo e finanziario. 7. Beni comuni (diritto all'acqua) e forme di gestione dei servizi idrici. 8. Socio pubblico, long-term investors. 9. Risarcimento del danno: il cd danno da ritardo e il danno all'ambiente.
III - QUALITA' DELLA DEMOCRAZIA E QUALITA' DELLO SVILUPPO: 1. Mentalità, istituzioni e governance democratica. 2. Genere, salute, ambiente. Temi di ricerca in contesti aborigeni e sociologia postcoloniale. 3. Progetto di ricerca IRSES-Marie Curie NL_SOCIAL e CIVIL_SW. 4. Crisi economiche e qualità delle democrazie in Europa – CriEc&Demo. 5. Studi europei, istituzioni, politiche ed elezioni dell'Unione Europea. 6. Genealogies of the West – Sulle rappresentazioni dell'Occidente.
IV - POLITICA, POLITICHE, ISTITUZIONI E WELFARE: 1. Legalità, federalismo e Mezzogiorno. 2. Politiche sociali e servizio sociale. 3. Lavoro, processi economici e organizzativi. 4. Religione, famiglia e mutamento sociale. 5. Identità, differenze di genere, violenza, relazioni etniche.
V - STORIA, FILOSOFIA, POLITICA: EREDITA' CULTURALI E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE: 1. Volti e storia dell'emigrazione meridionale. 2. Nazione, emancipazione, rivoluzione: politiche del perdono. 3. Potere politico, democrazia e processi di trasformazione politica. 4. Strategie di affermazione delle donne, rappresentazioni, mutamenti sociali. 5. I concetti di giustizia e di persona. 6. Guerre, nazioni, deportazioni. 7. World History e il Mediterraneo.
VI - SVILUPPO TERRITORIALE E GLOBALIZZAZIONE: 1. Ristrutturazione industriale, Fiat, World Class Manufacturing, Relazioni industriali. 2. Disoccupazione e condizione giovanile, svantaggio lavorativo. 3. Percorsi teorici della governamentalità, Economia Sociale di Mercato, governance europea. 4. Pratiche e politiche alimentari per lo sviluppo territoriale. 5. Migrazioni, sviluppo e co-sviluppo. 6. Subalternità e Sud-alterità. 7. Processi di neoliberalizzazione e loro impatto nei paesi BRICS. 8. Relazioni industriali e dialogo sociale in Italia. 10. Pari opportunità e politiche di genere. Un approccio intersezionale. 11. La percezione sociale e individuale del fenomeno della violenza sulle donne.
VII - TEORIA SOCIALE, CULTURE, VITA QUOTIDIANA: 1. La scuola sociologica francese: M. Halbwachs e R. Bastide. 2. Generazione e corsi di vita. 3. Memoria postcoloniale e nuovi razzismi in Italia. 3. Migranti, vita quotidiana e costruzione del sé. 4. Identità collettiva, appartenenza, costruzione e de-costruzione dei confini identitari; 5. Forme sociali della prossimità e mobilità fisica/mediata: infrastrutture informative avanzate. 6. Genere, media e politica in Italia. 7. Gli studi culturali fra istituzionalizzazione e pratica critica. 8. I traffici globali del crimine organizzato, con particolare attenzione alle mafie.
VIII - TURISMO, CITTA', LAVORO, AMBIENTE E TERRITORIO: 1. Il Turismo Residenziale nel Mediterraneo. 2. Mobilità territoriale, stili di vita e di residenzialità, identità transnazionali. 3. Smart City e Città Slow. Modelli di sostenibilità urbana. 4. Il continuum urbano-rurale: impatti ambientali e socio-economici in Italia. 5. Il nuovo fondo dei Carabinieri di Rodi 1932-1945 e la storia della Shoah in Italia.
A.1.5 - RISULTATI CONSEGUITI E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Valutate le informazioni ricavate dal “sito docente” del CINECA e in relazione agli indicatori definiti all'allegato VII del D.M. 30 gennaio 2013, risulta che nel corso del 2013:
• su 68 unità di personale di ricerca incardinato (po, pa, ru, rtd) i docenti inattivi sono 13 (19,1%), di cui nessuno tra i professori ordinari, 5 tra i professori associati e 8 tra i ricercatori a tempo indeterminato;
• la produzione scientifica complessiva è pari a 244 pubblicazioni. Più precisamente, si tratta di 112 saggi o contributi in volumi collettanei (45,90%); 64 articoli su rivista (26,23%); 11 monografie (4,51%) e 19 curatele (7,79%); 35 contributi in atti di convegno (14,34%); 3 di altra tipologia (1,23%);
Per quanto riguarda la distribuzione delle pubblicazioni per aree CUN, cfr. tabella 7.a nel file pdf allegato.
• non sono stati conseguiti premi nazionali e internazionali;
• i ruoli di fellow di società scientifica o di coordinatore di comitato scientifico sono 32. In 15 casi si tratta di società italiane, in 5 di società spagnole, in 3 di società francesi, in 2 di società tedesche, statunitensi e britanniche, in 1 di società greca, russa e argentina. Le direzioni di riviste sono 12 (in 1 caso, due direttori per la medesima rivista), 3 delle quali collocate in fascia A; 6 sono le direzioni di collane editoriali; 2 le direzioni scientifiche di enti di ricerca;
• 22 docenti hanno avuto, o proseguito, incarichi di ricerca o fellowship ufficiali presso atenei e centri di ricerca esteri;
• sono attivi 2 programmi IRSES-Marie Curie, di cui uno su “The public health implications of neoliberal policy management on professions and vulnerable populations”, e uno su “Civil Engagement in Social Work: Developing Global Models”; 7 assegni di ricerca (bando Arue); 1 Pon dal titolo “Dicet in moto”; 1 programma Fei dal titolo “In rete percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”;
• le pubblicazioni con coautori stranieri sono complessivamente 6, di cui 4 atti di convengo e 2 curatele;
• il numero medio di tesi di dottorato è 0,41 per docente;
• 5 docenti hanno avuto la responsabilità scientifica di comitati di congressi internazionali;
• il numero di mesi/uomo di docenti/ricercatori stranieri trascorsi in ateneo: 1,3 mesi/uomo;
Per i risultati VQR.2004-2010, cfr. tabelle 3.a, 4.a, 5.a relative alla sezione A.1.3.1.
Alla luce di quanto emerge dall'elenco dei risultati conseguiti nel 2013, nel triennio 2015-2017 ci si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi di miglioramento:
• ridurre e, tendenzialmente, azzerare la percentuale di docenti inattivi sia attraverso azioni tese a coinvolgere tutti/e e ognuno/a nel "progetto scientifico comune" di SPeS, sia attraverso meccanismi di premialità nella distribuzione dei fondi di ricerca;
• consolidare e aumentare la qualità delle pubblicazioni scientifiche e l'innovatività della ricerca, individuando e introducendo adeguati meccanismi premiali sia per la qualità sia per l'innovatività;
• potenziare l'internazionalizzazione e aumentare il numero di pubblicazioni scientifiche e di progetti di ricerca in collaborazione con autori e studiosi stranieri, stimolando la partecipazione a convegni internazionali, visiting in e out, la presenza in reti di ricerca europee e internazionali, la stipula di nuove convenzioni;
• riportare la "missione" della buona ricerca al centro degli interessi del dipartimento, promuovendo iniziative di vario tipo, da occasioni informali di incontro e scambio a seminari finalizzati alla presentazione e discussione dei risultati di ricerca;
• incentivare la partecipazione a bandi competitivi, organizzando regolarmente, in collaborazione con gli uffici di Ateneo, seminari informativi;
• diffondere la consapevolezza, in particolare fra i giovani ricercatori, della classificazione ANVUR delle riviste e dei meccanismi di valutazione della qualità scientifica dei prodotti, indirizzando le pubblicazioni verso riviste e case editrici di rilievo nazionale e internazionale;
• valorizzare i rapporti con i principali attori politici, economici e sociali operanti sul territorio.
Il monitoraggio degli obiettivi perseguiti sarà effettuato nel Riesame 2015.
Pdf inserito: visualizza
Sezione B - Sistema di gestione
ORGANI E ORGANISMI DEL DiSPeS
Gli Organi del Dipartimento sono:
• il Direttore;
• il Consiglio;
• la Giunta
• la Commissione didattica paritetica docenti-studenti;
• i Consigli di Corso di Studio.
Sono inoltre istituiti presso il Dipartimento i seguenti Organismi:
• la Commissione Ricerca;
• la Commissione Didattica;
• la Commissione Internazionalizzazione.
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Il Direttore ha attribuzioni di rappresentanza, di promozione delle attività del Dipartimento e di vigilanza sull'osservanza della legalità (leggi nazionali, Statuto, Regolamento) nell'ambito dipartimentale; favorisce altresì la collaborazione tra i diversi organi interni di gestione, così come quella con gli altri organi d'Ateneo.
Il Direttore del Dipartimento, anche in collaborazione con gli altri organi e organismi dipartimentali, esercita inoltre le seguenti funzioni a carattere gestionale e manageriale:
• assicura i fabbisogni per lo svolgimento ottimale delle attività formative, didattiche e di ricerca;
• predispone, entro il mese di marzo di ciascun anno, una relazione sulle attività svolte dal Dipartimento nell'anno immediatamente precedente, che è discussa e approvata dal Consiglio di Dipartimento;
• indice le elezioni delle rappresentanze elettive negli organi del Dipartimento;
• propone il piano triennale della ricerca del Dipartimento, specificandone gli obiettivi, le risorse necessarie e le modalità di attuazione, e sottoponendolo all'approvazione del Consiglio di Dipartimento;
• stipula contratti di ricerca, di consulenza e convenzioni, previa deliberazione del Consiglio di Dipartimento, secondo le norme interne ed esterne vigenti;
• formula al Consiglio di Amministrazione richieste di assegnazione di personale tecnico e amministrativo, di spazi e strutture;
• cura, in conformità con principi di efficienza, efficacia, trasparenza ed economicità, l'organizzazione amministrativa del Dipartimento, di cui è responsabile;
• autorizza l'invio in missione del personale docente, tecnico e amministrativo, nonché del personale non strutturato che svolge attività nel Dipartimento;
• cura gli adempimenti inerenti all'offerta formativa annuale dei Corsi di Studio.
CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'Organo di programmazione e gestione amministrativo-contabile delle attività del Dipartimento, con le seguenti attribuzioni:
• approvazione, a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, del Regolamento del Dipartimento; del piano triennale della ricerca, specificandone gli obiettivi, le risorse necessarie e le modalità di attuazione; del piano triennale della didattica, previe relazioni del Coordinatore della Commissione Didattica e risultanze della Commissione didattica paritetica docenti-studenti; dei verbali del Consiglio di Dipartimento;
• approvazione, a maggioranza assoluta, degli Ordinamenti Didattici, dei Regolamenti dei Corsi di Studio; dei Manifesti degli Studi; delle modifiche alle proposte avanzate dai Consigli dei Corsi di Studio; degli atti di natura amministrativo-contabile secondo i termini e le modalità stabilite dal Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
• formulazione dei criteri e delle proposte di chiamata dei professori di prima e seconda fascia e dei ricercatori a tempo determinato, nonché proposta al Consiglio di Amministrazione di attivazione delle procedure concorsuali per i professori di ruolo e predisposizione dei bandi per i ricercatori a tempo determinato;
• approvazione, a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia aventi diritto al voto, delle proposte di chiamata dei professori ordinari; a maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia aventi diritto al voto, delle proposte di chiamata dei professori associati e delle proposte di chiamata dei ricercatori a tempo determinato;
• richiesta di attivazione e disattivazione di Corsi di Studio, su proposta di almeno un quarto dei componenti del Consiglio di Dipartimento, e sentiti i pareri del Consiglio di Corso di Studio interessato, della Commissione didattica paritetica docenti-studenti e della Commissione Didattica;
• deliberazione, a maggioranza assoluta, su proposta dei Consigli di Corso di Studio, in merito agli insegnamenti da attivare e alle relative modalità di copertura, eventualmente in associazione con altri Dipartimenti tra quelli che concorrono con propri docenti in misura rilevante e significativa agli insegnamenti dello stesso Corso di Studio; al calendario accademico annuale, nei termini e alle condizioni stabilite dal Regolamento didattico di Ateneo; alla partecipazione a Centri di ricerca interdipartimentali, a Centri di sperimentazione e/o documentazione scientifica, a Centri di servizio di Ateneo, nonché ad altre istituzioni scientifiche; alla stipula di contratti e convenzioni tra il Dipartimento e istituzioni e soggetti pubblici e privati; alle istanze dei professori e dei ricercatori volte a ottenere l'esenzione dall'attività didattica per motivi consentiti dalla legge;
• programmazione del fabbisogno di personale tecnico e amministrativo, di spazi e di strutture, e formulazione delle relative richieste al Consiglio di Amministrazione;
• attribuzione annuale dei compiti didattici ai professori e ai ricercatori del Dipartimento, previo consenso degli interessati, ed eventuale affidamento degli insegnamenti con contratto a esterni, mediante apposito bando nel rispetto della copertura finanziaria; nonché, in tale funzione, attribuzione dei pareri scientifici obbligatori per il conferimento di compiti didattici, contratti e affidamenti di insegnamento nei settori scientifico-disciplinari in cui è competente;
• definizione dei criteri generali per l'utilizzazione dei fondi assegnati al Dipartimento e dei criteri generali per l'utilizzo degli spazi, degli strumenti e delle attrezzature in dotazione, nonché per il loro uso coordinato.
GIUNTA DEL DIPARTIMENTO
La Giunta del Dipartimento coadiuva il Direttore nelle funzioni di gestione del Dipartimento, nell'esecuzione delle delibere del Consiglio, esercita le funzioni a essa delegate dal Consiglio di Dipartimento, propone al Consiglio l'assunzione di delibere in merito a specifiche emergenze e, nei casi di urgenza, esercita le attribuzioni delegate dal Consiglio, ad eccezione delle competenze di esclusiva pertinenza del Consiglio di Dipartimento stabilite dal Regolamento di Ateneo, con delibere immediatamente esecutive da ratificare nella successiva riunione del Consiglio.
COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione didattica paritetica docenti-studenti svolge:
• attività di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica e dell'attività di servizio agli studenti da parte dei ricercatori e dei professori;
• individua, di concerto con il Presidio di Qualità del Dipartimento, gli indicatori per la valutazione dei risultati delle attività di cui al precedente punto;
• formula pareri sull'attivazione e la soppressione di Corsi di Studio.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 13 nel file pdf allegato.)
CONSIGLI DI CORSO DI STUDIO
Nel Dipartimento sono attivati i seguenti Corsi di Laurea Triennale:
• L-16 Scienze dell'Amministrazione
• L-36 Scienze Politiche
• L-37 Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo
• L-39 Servizio Sociale
Sono inoltre attivati i seguenti Corsi di Laurea Magistrale:
• LM-49 Valorizzazione dei Sistemi Turistico Culturali
• LM-52 e LM-62 Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (Interclasse)
• LM-63 Scienze delle Pubbliche Amministrazioni
• LM-81 Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo
• LM-87 Scienze delle Politiche e dei Servizi Sociali
I Consigli di Corso di Studio hanno la responsabilità del coordinamento didattico degli insegnamenti erogati, in coerenza con il Manifesto degli Studi e nel rispetto del Regolamento Didattico di Ateneo. Inoltre, ogni Consiglio di Corso di Studio ha i seguenti compiti:
• proposta in materia di Regolamento didattico (interno e di Ateneo per i temi di pertinenza dei Corsi di Studio) e di questioni didattiche (Manifesto degli studi, insegnamenti da attivare);
• verifica del perseguimento degli obiettivi formativi, della corretta e trasparente comunicazione tra docenti e studenti, dell'organizzazione delle attività didattiche;
• approvazione dei piani di studio individuali e delle successive modifiche.
COMMISSIONE RICERCA
• Presso il Dipartimento opera in modo permanente la Commissione Ricerca. Essa propone al Consiglio - e istruisce annualmente - le linee programmatiche della ricerca. La Commissione opera in coordinamento con le altre Commissioni del Dipartimento, agevola lo scambio tra i gruppi di ricerca e la formulazione di progetti interdisciplinari, prevede regolari attività di coordinamento con i Laboratori di ricerca dipartimentali e i Centri di ricerca interdipartimentali, e favorisce la circolazione delle informazioni sulle attività svolte anche all'esterno dell'Ateneo.
• La Commissione Ricerca è composta dai rappresentanti delle Aree CUN presenti in Dipartimento, individuati da parte di ciascuna Area in numero comunque non inferiore a 1 e non superiore a 2. Ai lavori della Commissione possono partecipare, senza diritto di voto, tutti i professori e ricercatori del Dipartimento. Sono componenti di diritto: il Delegato alla ricerca, il Delegato all'internazionalizzazione e il Delegato all'Orientamento; il Coordinatore del Corso di Dottorato di Ricerca attivo presso il Dipartimento se afferente al Dipartimento; un rappresentante degli assegnisti di ricerca e un rappresentante dei dottorandi in Consiglio di Dipartimento designati ognuno dalle rispettive componenti.
• Al Delegato alla Ricerca è attribuito il ruolo di Coordinatore. La Commissione è supportata dal Responsabile del Settore Ricerca nonché dagli Uffici preposti nella raccolta di dati, nella promozione delle attività, nel reperire informazioni relative ai vari finanziamenti e nella progettazione.
• La Commissione rimane in carica per tre anni. Fa eccezione il rappresentante degli assegnisti che resta in carica un anno, e quello dei dottorandi che resta in carica per due anni.
• La Commissione esercita le seguenti funzioni:
a) propone al Consiglio, e istruisce annualmente, le linee programmatiche della ricerca;
b) predispone il piano triennale complessivo della ricerca del Dipartimento e fissa gli obiettivi strategici operativi, anche attraverso l'individuazione di indicatori utili per monitorare il funzionamento del Dipartimento, la rilevanza e la qualità della sua produzione scientifica, la capacità di internazionalizzazione e attrazione di risorse finanziarie;
c) monitora le performance della ricerca, in linea con le indicazioni fissate dal MIUR, e ai fini del miglioramento della competitività scientifica della struttura a livello nazionale e internazionale;
d) predispone una relazione annuale contenente gli orientamenti e le prospettive dei processi di valutazione, anche attraverso il monitoraggio dei sistemi valutativi nazionali e la predisposizione di linee guida;
e) monitora e diffonde le opportunità di finanziamento della ricerca, in collaborazione con i relativi uffici;
f) formula proposte motivate in ordine all'attivazione di Laboratori, elabora criteri per la ripartizione degli assegni e dei fondi di ricerca;
g) gestisce e monitora gli accordi di collaborazione scientifica per ricerche congiunte con Università, enti pubblici e privati, fondazioni o associazioni italiane e straniere;
h) predispone, con cadenza annuale, un rapporto di autovalutazione della ricerca;
i) esercita tutte le altre funzioni eventualmente delegate dal Consiglio del Dipartimento.
• Al fine di diffondere le attività di ricerca del Dipartimento nell'Ateneo, negli Atenei italiani e stranieri e sul territorio, la Commissione organizza la Conferenza annuale della Ricerca, durante la quale vengono presentate le attività in corso e quelle già ultimate.
• La Commissione può istituire sottocommissioni ad hoc, alle quali partecipano anche afferenti al Dipartimento esterni alla Commissione Ricerca, per affrontare questioni che richiedano un significativo approfondimento o specifiche competenze, e con particolare riferimento all'internazionalizzazione. I componenti delle sottocommissioni sono invitati a partecipare alle riunioni della Commissione Ricerca dedicate ai temi da loro trattati. La Commissione Ricerca può decidere di riunirsi in formazione allargata ogni qualvolta lo ritenga utile.
Le riunioni sono valide quando ad esse intervenga la maggioranza assoluta dei componenti. Le determinazioni sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti.
COMMISSIONE DIDATTICA
La Commissione Didattica è struttura di raccordo dei Corsi di Studio del Dipartimento e opera in modo permanente, con il compito di monitorare e predisporre strumenti e metodi per il costante miglioramento della qualità e dell'efficacia delle attività didattiche e formative.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 17 nel file pdf allegato.)
COMMISSIONE INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Commissione svolge il ruolo di supporto alla promozione dell'internazionalizzazione, e promuove accordi di cooperazione e partenariati internazionali, in accordo con le Commissioni Ricerca e Didattica.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 18 nel file pdf allegato.)
Pdf inserito: visualizza
Gli Organi del Dipartimento sono:
• il Direttore;
• il Consiglio;
• la Giunta
• la Commissione didattica paritetica docenti-studenti;
• i Consigli di Corso di Studio.
Sono inoltre istituiti presso il Dipartimento i seguenti Organismi:
• la Commissione Ricerca;
• la Commissione Didattica;
• la Commissione Internazionalizzazione.
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
Il Direttore ha attribuzioni di rappresentanza, di promozione delle attività del Dipartimento e di vigilanza sull'osservanza della legalità (leggi nazionali, Statuto, Regolamento) nell'ambito dipartimentale; favorisce altresì la collaborazione tra i diversi organi interni di gestione, così come quella con gli altri organi d'Ateneo.
Il Direttore del Dipartimento, anche in collaborazione con gli altri organi e organismi dipartimentali, esercita inoltre le seguenti funzioni a carattere gestionale e manageriale:
• assicura i fabbisogni per lo svolgimento ottimale delle attività formative, didattiche e di ricerca;
• predispone, entro il mese di marzo di ciascun anno, una relazione sulle attività svolte dal Dipartimento nell'anno immediatamente precedente, che è discussa e approvata dal Consiglio di Dipartimento;
• indice le elezioni delle rappresentanze elettive negli organi del Dipartimento;
• propone il piano triennale della ricerca del Dipartimento, specificandone gli obiettivi, le risorse necessarie e le modalità di attuazione, e sottoponendolo all'approvazione del Consiglio di Dipartimento;
• stipula contratti di ricerca, di consulenza e convenzioni, previa deliberazione del Consiglio di Dipartimento, secondo le norme interne ed esterne vigenti;
• formula al Consiglio di Amministrazione richieste di assegnazione di personale tecnico e amministrativo, di spazi e strutture;
• cura, in conformità con principi di efficienza, efficacia, trasparenza ed economicità, l'organizzazione amministrativa del Dipartimento, di cui è responsabile;
• autorizza l'invio in missione del personale docente, tecnico e amministrativo, nonché del personale non strutturato che svolge attività nel Dipartimento;
• cura gli adempimenti inerenti all'offerta formativa annuale dei Corsi di Studio.
CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Il Consiglio di Dipartimento è l'Organo di programmazione e gestione amministrativo-contabile delle attività del Dipartimento, con le seguenti attribuzioni:
• approvazione, a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, del Regolamento del Dipartimento; del piano triennale della ricerca, specificandone gli obiettivi, le risorse necessarie e le modalità di attuazione; del piano triennale della didattica, previe relazioni del Coordinatore della Commissione Didattica e risultanze della Commissione didattica paritetica docenti-studenti; dei verbali del Consiglio di Dipartimento;
• approvazione, a maggioranza assoluta, degli Ordinamenti Didattici, dei Regolamenti dei Corsi di Studio; dei Manifesti degli Studi; delle modifiche alle proposte avanzate dai Consigli dei Corsi di Studio; degli atti di natura amministrativo-contabile secondo i termini e le modalità stabilite dal Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
• formulazione dei criteri e delle proposte di chiamata dei professori di prima e seconda fascia e dei ricercatori a tempo determinato, nonché proposta al Consiglio di Amministrazione di attivazione delle procedure concorsuali per i professori di ruolo e predisposizione dei bandi per i ricercatori a tempo determinato;
• approvazione, a maggioranza assoluta dei professori di prima fascia aventi diritto al voto, delle proposte di chiamata dei professori ordinari; a maggioranza assoluta dei professori di prima e di seconda fascia aventi diritto al voto, delle proposte di chiamata dei professori associati e delle proposte di chiamata dei ricercatori a tempo determinato;
• richiesta di attivazione e disattivazione di Corsi di Studio, su proposta di almeno un quarto dei componenti del Consiglio di Dipartimento, e sentiti i pareri del Consiglio di Corso di Studio interessato, della Commissione didattica paritetica docenti-studenti e della Commissione Didattica;
• deliberazione, a maggioranza assoluta, su proposta dei Consigli di Corso di Studio, in merito agli insegnamenti da attivare e alle relative modalità di copertura, eventualmente in associazione con altri Dipartimenti tra quelli che concorrono con propri docenti in misura rilevante e significativa agli insegnamenti dello stesso Corso di Studio; al calendario accademico annuale, nei termini e alle condizioni stabilite dal Regolamento didattico di Ateneo; alla partecipazione a Centri di ricerca interdipartimentali, a Centri di sperimentazione e/o documentazione scientifica, a Centri di servizio di Ateneo, nonché ad altre istituzioni scientifiche; alla stipula di contratti e convenzioni tra il Dipartimento e istituzioni e soggetti pubblici e privati; alle istanze dei professori e dei ricercatori volte a ottenere l'esenzione dall'attività didattica per motivi consentiti dalla legge;
• programmazione del fabbisogno di personale tecnico e amministrativo, di spazi e di strutture, e formulazione delle relative richieste al Consiglio di Amministrazione;
• attribuzione annuale dei compiti didattici ai professori e ai ricercatori del Dipartimento, previo consenso degli interessati, ed eventuale affidamento degli insegnamenti con contratto a esterni, mediante apposito bando nel rispetto della copertura finanziaria; nonché, in tale funzione, attribuzione dei pareri scientifici obbligatori per il conferimento di compiti didattici, contratti e affidamenti di insegnamento nei settori scientifico-disciplinari in cui è competente;
• definizione dei criteri generali per l'utilizzazione dei fondi assegnati al Dipartimento e dei criteri generali per l'utilizzo degli spazi, degli strumenti e delle attrezzature in dotazione, nonché per il loro uso coordinato.
GIUNTA DEL DIPARTIMENTO
La Giunta del Dipartimento coadiuva il Direttore nelle funzioni di gestione del Dipartimento, nell'esecuzione delle delibere del Consiglio, esercita le funzioni a essa delegate dal Consiglio di Dipartimento, propone al Consiglio l'assunzione di delibere in merito a specifiche emergenze e, nei casi di urgenza, esercita le attribuzioni delegate dal Consiglio, ad eccezione delle competenze di esclusiva pertinenza del Consiglio di Dipartimento stabilite dal Regolamento di Ateneo, con delibere immediatamente esecutive da ratificare nella successiva riunione del Consiglio.
COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA DOCENTI-STUDENTI
La Commissione didattica paritetica docenti-studenti svolge:
• attività di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica e dell'attività di servizio agli studenti da parte dei ricercatori e dei professori;
• individua, di concerto con il Presidio di Qualità del Dipartimento, gli indicatori per la valutazione dei risultati delle attività di cui al precedente punto;
• formula pareri sull'attivazione e la soppressione di Corsi di Studio.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 13 nel file pdf allegato.)
CONSIGLI DI CORSO DI STUDIO
Nel Dipartimento sono attivati i seguenti Corsi di Laurea Triennale:
• L-16 Scienze dell'Amministrazione
• L-36 Scienze Politiche
• L-37 Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo
• L-39 Servizio Sociale
Sono inoltre attivati i seguenti Corsi di Laurea Magistrale:
• LM-49 Valorizzazione dei Sistemi Turistico Culturali
• LM-52 e LM-62 Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (Interclasse)
• LM-63 Scienze delle Pubbliche Amministrazioni
• LM-81 Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo
• LM-87 Scienze delle Politiche e dei Servizi Sociali
I Consigli di Corso di Studio hanno la responsabilità del coordinamento didattico degli insegnamenti erogati, in coerenza con il Manifesto degli Studi e nel rispetto del Regolamento Didattico di Ateneo. Inoltre, ogni Consiglio di Corso di Studio ha i seguenti compiti:
• proposta in materia di Regolamento didattico (interno e di Ateneo per i temi di pertinenza dei Corsi di Studio) e di questioni didattiche (Manifesto degli studi, insegnamenti da attivare);
• verifica del perseguimento degli obiettivi formativi, della corretta e trasparente comunicazione tra docenti e studenti, dell'organizzazione delle attività didattiche;
• approvazione dei piani di studio individuali e delle successive modifiche.
COMMISSIONE RICERCA
• Presso il Dipartimento opera in modo permanente la Commissione Ricerca. Essa propone al Consiglio - e istruisce annualmente - le linee programmatiche della ricerca. La Commissione opera in coordinamento con le altre Commissioni del Dipartimento, agevola lo scambio tra i gruppi di ricerca e la formulazione di progetti interdisciplinari, prevede regolari attività di coordinamento con i Laboratori di ricerca dipartimentali e i Centri di ricerca interdipartimentali, e favorisce la circolazione delle informazioni sulle attività svolte anche all'esterno dell'Ateneo.
• La Commissione Ricerca è composta dai rappresentanti delle Aree CUN presenti in Dipartimento, individuati da parte di ciascuna Area in numero comunque non inferiore a 1 e non superiore a 2. Ai lavori della Commissione possono partecipare, senza diritto di voto, tutti i professori e ricercatori del Dipartimento. Sono componenti di diritto: il Delegato alla ricerca, il Delegato all'internazionalizzazione e il Delegato all'Orientamento; il Coordinatore del Corso di Dottorato di Ricerca attivo presso il Dipartimento se afferente al Dipartimento; un rappresentante degli assegnisti di ricerca e un rappresentante dei dottorandi in Consiglio di Dipartimento designati ognuno dalle rispettive componenti.
• Al Delegato alla Ricerca è attribuito il ruolo di Coordinatore. La Commissione è supportata dal Responsabile del Settore Ricerca nonché dagli Uffici preposti nella raccolta di dati, nella promozione delle attività, nel reperire informazioni relative ai vari finanziamenti e nella progettazione.
• La Commissione rimane in carica per tre anni. Fa eccezione il rappresentante degli assegnisti che resta in carica un anno, e quello dei dottorandi che resta in carica per due anni.
• La Commissione esercita le seguenti funzioni:
a) propone al Consiglio, e istruisce annualmente, le linee programmatiche della ricerca;
b) predispone il piano triennale complessivo della ricerca del Dipartimento e fissa gli obiettivi strategici operativi, anche attraverso l'individuazione di indicatori utili per monitorare il funzionamento del Dipartimento, la rilevanza e la qualità della sua produzione scientifica, la capacità di internazionalizzazione e attrazione di risorse finanziarie;
c) monitora le performance della ricerca, in linea con le indicazioni fissate dal MIUR, e ai fini del miglioramento della competitività scientifica della struttura a livello nazionale e internazionale;
d) predispone una relazione annuale contenente gli orientamenti e le prospettive dei processi di valutazione, anche attraverso il monitoraggio dei sistemi valutativi nazionali e la predisposizione di linee guida;
e) monitora e diffonde le opportunità di finanziamento della ricerca, in collaborazione con i relativi uffici;
f) formula proposte motivate in ordine all'attivazione di Laboratori, elabora criteri per la ripartizione degli assegni e dei fondi di ricerca;
g) gestisce e monitora gli accordi di collaborazione scientifica per ricerche congiunte con Università, enti pubblici e privati, fondazioni o associazioni italiane e straniere;
h) predispone, con cadenza annuale, un rapporto di autovalutazione della ricerca;
i) esercita tutte le altre funzioni eventualmente delegate dal Consiglio del Dipartimento.
• Al fine di diffondere le attività di ricerca del Dipartimento nell'Ateneo, negli Atenei italiani e stranieri e sul territorio, la Commissione organizza la Conferenza annuale della Ricerca, durante la quale vengono presentate le attività in corso e quelle già ultimate.
• La Commissione può istituire sottocommissioni ad hoc, alle quali partecipano anche afferenti al Dipartimento esterni alla Commissione Ricerca, per affrontare questioni che richiedano un significativo approfondimento o specifiche competenze, e con particolare riferimento all'internazionalizzazione. I componenti delle sottocommissioni sono invitati a partecipare alle riunioni della Commissione Ricerca dedicate ai temi da loro trattati. La Commissione Ricerca può decidere di riunirsi in formazione allargata ogni qualvolta lo ritenga utile.
Le riunioni sono valide quando ad esse intervenga la maggioranza assoluta dei componenti. Le determinazioni sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti.
COMMISSIONE DIDATTICA
La Commissione Didattica è struttura di raccordo dei Corsi di Studio del Dipartimento e opera in modo permanente, con il compito di monitorare e predisporre strumenti e metodi per il costante miglioramento della qualità e dell'efficacia delle attività didattiche e formative.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 17 nel file pdf allegato.)
COMMISSIONE INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Commissione svolge il ruolo di supporto alla promozione dell'internazionalizzazione, e promuove accordi di cooperazione e partenariati internazionali, in accordo con le Commissioni Ricerca e Didattica.
(Per il dettaglio della composizione e delle funzioni di questa commissione, cfr. art. 18 nel file pdf allegato.)
Pdf inserito: visualizza
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Storia, filosofia, politica: eredità culturali e processi di trasformazione | SALOMONI Antonella | 8 | |
2. | Sviluppo territoriale e globalizzazione | VITALE Annamaria | 10 | |
3. | Costituzionalismo e diritti tra processi di decentralizzazione e integrazione sovranazionale | D'IGNAZIO Guerino | 3 | |
4. | Qualità della democrazia e qualità dello sviluppo | RANIOLO Francesco | 9 | |
5. | Turismo, città, lavoro, ambiente e territorio | ROMITA Tullio | 7 | |
6. | Istituzioni, Diritti, Amministrazioni | GAMBINO Silvio | 10 | |
7. | Politica, politiche, istituzioni e welfare | FANTOZZI Pietro | 13 | |
8. | Teoria sociale, Culture, Vita Quotidiana | JEDLOWSKI Paolo | 6 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Gestione della conoscenza | GUARASCI Roberto Franco (Lingue e Scienze dell'Educazione) | 4 | |
2. | Valutazione interventi pubblici | SCOPPA Vincenzo (Economia, statistica e finanza) | 6 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali fanno riferimento i seguenti centri, osservatori e laboratori di ricerca e/o servizio:
CEMISV-Centro territoriale Migrazioni e Sviluppo, (responsabile Giovanna Vingelli)
Centro di Women's Studies "Milly Villa", (responsabile Giovanna Vingelli)
Centro Ricerche Governance dei Processi Economici "GPE", (responsabile Giuliana Commisso)
Cerdigi- Centro di ricerca sul disagio giovanile, (responsabile Pietro Fantozzi)
Centro Studi per lo Sviluppo Rurale “CeSSR”, (responsabile Silvia Sivini)
Centro Ricerca e Studi Turismo "CReST", (responsabile Tullio Romita)
Osservatorio Famiglia e mutamento sociale, (responsabile Antonio Costabile)
Laboratorio permanente di ricerca-azione sull'infanzia e l'adolescenza, (responsabile Sabina Licursi)
Laboratorio di ricerche storiche, filosofiche e politiche, (responsabile Antonella Salomoni)
Laboratorio Sviluppo e Cooperazione Internazionale, (responsabile Annamaria Vitale)
Laboratorio di Ricerca Sociale, (responsabile Carlo De Rose)
Osservatorio Ambiente, Paesaggio e Territorio Le merci fittizie "Osvaldo Pieroni", (responsabile Gilda Catalano)
Osservatorio Politico Istituzionale, (responsabile Roberto De Luca)
Osservatorio Lavoro e Welfare, (responsabile Vincenzo Fortunato)
Osservatorio Ossidiana, (responsabile Paolo Jedlowski)
Laboratorio C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview), (responsabile il Direttore)
Laboratorio multimediale, (responsabile il Direttore)
Laboratorio Informatico, (responsabile il Direttore)
CEMISV-Centro territoriale Migrazioni e Sviluppo, (responsabile Giovanna Vingelli)
Centro di Women's Studies "Milly Villa", (responsabile Giovanna Vingelli)
Centro Ricerche Governance dei Processi Economici "GPE", (responsabile Giuliana Commisso)
Cerdigi- Centro di ricerca sul disagio giovanile, (responsabile Pietro Fantozzi)
Centro Studi per lo Sviluppo Rurale “CeSSR”, (responsabile Silvia Sivini)
Centro Ricerca e Studi Turismo "CReST", (responsabile Tullio Romita)
Osservatorio Famiglia e mutamento sociale, (responsabile Antonio Costabile)
Laboratorio permanente di ricerca-azione sull'infanzia e l'adolescenza, (responsabile Sabina Licursi)
Laboratorio di ricerche storiche, filosofiche e politiche, (responsabile Antonella Salomoni)
Laboratorio Sviluppo e Cooperazione Internazionale, (responsabile Annamaria Vitale)
Laboratorio di Ricerca Sociale, (responsabile Carlo De Rose)
Osservatorio Ambiente, Paesaggio e Territorio Le merci fittizie "Osvaldo Pieroni", (responsabile Gilda Catalano)
Osservatorio Politico Istituzionale, (responsabile Roberto De Luca)
Osservatorio Lavoro e Welfare, (responsabile Vincenzo Fortunato)
Osservatorio Ossidiana, (responsabile Paolo Jedlowski)
Laboratorio C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview), (responsabile il Direttore)
Laboratorio multimediale, (responsabile il Direttore)
Laboratorio Informatico, (responsabile il Direttore)
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | MaTeRiA: MATERIALI, TECNOLOGIE E RICERCA AVANZATA | GHEDINI Mauro | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering, e-Infrastructures | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
2. | Attrezzature del Sistema Integrato di Laboratori per l'Ambiente SILA | VERSACE Pasquale | Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2012 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | BIBLIOTECA INTERDIPARTIMENTALE DI SCIENZE ECONOMICHE E SOCIALI | http://www.biblioteche.unical.it/tarantelli.htm | 132.115 | 49.145 | 1.348 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [13]
-
- Prof. Associati [13]
-
- Ricercatori [41]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [1]
-
- Assegnisti [16]
-
- Dottorandi [15]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BOVA | Vincenzo Antonino | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/08 |
2. | CERSOSIMO | Domenico | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/06 |
3. | COSTABILE | Antonio | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/11 |
4. | D'IGNAZIO | Guerino | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
5. | FANTOZZI | Pietro | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/11 |
6. | FERRARI | Vincenzo | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
7. | GAMBINO | Silvio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
8. | JEDLOWSKI | Paolo | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
9. | JELLAMO | Anna Maria | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/01 |
10. | MARINI | Matteo Benedetto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
11. | RANIOLO | Francesco | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/04 |
12. | SALOMONI | Antonella | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
13. | VENTURA | Alberto | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-OR/10 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 4 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |