Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Le seguenti proposte di miglioramento ai fini del raggiungimento degli obbiettivi pluriennali di ricerca trovano una premessa che descrive lo "stato dell'arte" del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "L.Spallanzani" nel file allegato.
Il DBB si immagina nel 2020 integrato in una Università che avrà saputo mantenere le attuali caratteristiche dimensionali per numerosità degli studenti e rapporto studenti/docenti. Tuttavia anche prima di quella data dovrebbe essere trovata e realizzata la soluzione di alcuni squilibri relativi ad aspetti:
• logistici: il DBB nel 2013 aveva sede in 5 edifici, tre dei quali siti a circa 0,5km dagli altri due, una organizzazione logistica deleteria per la tipologia e l'organizzazione delle sue ricerche dato che non si possono condividere strumenti, risorse tecniche e spazi per la ricerca in maniera equilibrata ed economica (costi della ricerca più elevati del dovuto). Il DBB, in quanto struttura operativa delle funzioni istituzionali universitarie di Didattica e Ricerca in campo Biologico e Biotecnologico, la cui caratteristica principale e vincolante è la Ricerca sperimentale di laboratorio, dovrebbe essere aggregato in non più di due edifici molto vicini. Diversamente la penalizzazione in termini economici, organizzativi, di distribuzione del PTA e di capacità di innovazione della ricerca è insostenibile e causa di frustrazione. Si auspica nei prossimi cinque anni una azione guidata dalla “governance” di Ateneo che realizzi questa riorganizzazione logistica, che rappresenta un elemento critico comune anche ad altri Dipartimenti aggregatisi post L240.
• comunicativi e di condivisione delle linee di ricerca: l'abitudine alla organizzazione di Convegni Dipartimentali che contraddistingueva l'esperienza di alcune delle strutture aggregatesi deve essere ripresa e sarà rinnovata con l'organizzazione di convegni del nuovo Dipartimento a scadenza regolare, anche in forma congiunta con l'IGM-CNR.
• di reintegro del personale docente: lo scarsissimo ricambio generazionale in corso a livello nazionale riguarda i ricercatori e docenti del DBB, iniziato già nel 2013, prevede un picco di pensionamenti per il 2014, come sottolineato in A 1.5. A questo scopo il DBB intende sfruttare la disponibilità di un ampio bacino di scelta offerto dall'elevata qualità del capitale umano “giovane” inteso primariamente come Dottorandi e Borsisti tra i quali selezionare, per l'attribuzione di due assegni di ricerca, i migliori elementi cui affidare nuove linee di ricerca che, da un lato rafforzino le competenze esistenti tra i vari gruppi, elencati al punto A 1.3, e dall'altro ne stimolino l'integrazione. Il DBB e le strutture da cui è stato fondato hanno in passato formato giovani ora attivi nella ricerca all'estero: anche questo è un bacino di preziose risorse cui fare affidamento. A tal proposito sarà opportuno continuare sulla strada avviata di processi condivisi, trasparenti e basati sulla valutazione della qualità, per la realizzazione del Piano Associati e per il reclutamento di nuovi ricercatori a tempo determinato.
• organizzativi del personale non docente (PTA): si pone l'esigenza di un riequilibrio, non soltanto in termini numerici, ma soprattutto in termini proporzionali e distributivi del PTA. In generale il rapporto PTA/docenti, attualmente in media poco al di sotto di 1 a livello di Ateneo,è estremamente disomogeneo tra le diverse strutture, amministrative centrali e dipartimentali. Il rapporto numerico Tecnici di ricerca/ricercatori-docenti nel DBB (12/57), è inadeguato anche alla luce della numerosità dei Dottorandi di ricerca, degli Assegnisti e Borsisti su cui inevitabilmente vanno a gravare incombenze tecniche a scapito della loro formazione. Poiché la distribuzione dei tecnici di ricerca sui gruppi di ricerca è disomogenea, il personale tecnico di ricerca dovrà essere reintegrato in termini numerici e ridistribuito tra i gruppi per riportarlo nei laboratori di ricerca.
• organizzativi per il finanziamento della ricerca: la riduzione sistematica dei finanziamenti pubblici e privati a fronte di una sempre crescente burocratizzazione dei sistemi di gestione, rischia di portare all'estinzione molti gruppi di ricerca produttivi per mancanza di finanziamenti. Per aumentare le opportunità e la diversificazione dei finanziamenti si dovrà cogliere l'opportunità data dalla vicinanza, anche logistica, a Dipartimenti vicini per tipologia di interesse scientifico e alle IRCCS pavesi. Analogamente andranno colte le occasioni derivate dalla incentivazione di incontri e stimoli alla collaborazione con il territorio lombardo caratterizzato da alcune delle maggiori strutture italiane votate alla ricerca nei campi di interesse del DBB di tipo biomedico. Collocato entro e vicino alle provincie lombarde ad alta incidenza di imprese attive in ambito biomedico, biotecnologico e agroalimentare, il DBB potrà aumentare il coinvolgimento delle nostre competenze in senso applicativo. Infine, per ovviare alla la scarsa e frammentata interazione con enti finanziatori territoriali ed internazionali e per il miglioramento del “fund raising”, si cercherà di formare ed affiancare all'attività di ricerca del DBB una figura di personale non docente in grado di fornire un supporto nella richiesta di finanziamenti, quale "mediatore" o manager di ricerca dipartimentale.
• migliorativi e di potenziamento di tutti i SSD, attraverso un incremento della quantità e della qualità della produttività scientifica, in particolare per i settori BIO/06, BIO/10, BIO/14, che hanno evidenziato una perfomance inferiore alla media nazionale sulla base dei dati VQR di cui al quadro B.3. A tale proposito è necessario intraprendere una precisa ed accurata analisi per comprendere le ragioni di tale esito dell'analisi riportata nel Documento Poggi, ponendo particolare attenzione a possibili eterogeneità nella produzione scientifica all'interno del settore, all'identificazione di possibili tematiche e di linee di ricerca poco produttive, all'analisi della motivazione professionale dei docenti e del ricambio generazionale, alla disponibilità di finanziamenti adeguati e alla considerazione delle possibili implicazioni conseguenti allo specifico carico didattico ed attività istituzionali. Questa disamina puntuale dovrà anche tenere in considerazioni i cambiamenti intercorsi negli anni successivi al periodo di rilevamento della VQR 2004-2010 e potrà fornire elementi indispensabili per elaborare strategie di intervento mirate ed efficaci nel migliorare la performance degli SSD.
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Il DBB si immagina nel 2020 integrato in una Università che avrà saputo mantenere le attuali caratteristiche dimensionali per numerosità degli studenti e rapporto studenti/docenti. Tuttavia anche prima di quella data dovrebbe essere trovata e realizzata la soluzione di alcuni squilibri relativi ad aspetti:
• logistici: il DBB nel 2013 aveva sede in 5 edifici, tre dei quali siti a circa 0,5km dagli altri due, una organizzazione logistica deleteria per la tipologia e l'organizzazione delle sue ricerche dato che non si possono condividere strumenti, risorse tecniche e spazi per la ricerca in maniera equilibrata ed economica (costi della ricerca più elevati del dovuto). Il DBB, in quanto struttura operativa delle funzioni istituzionali universitarie di Didattica e Ricerca in campo Biologico e Biotecnologico, la cui caratteristica principale e vincolante è la Ricerca sperimentale di laboratorio, dovrebbe essere aggregato in non più di due edifici molto vicini. Diversamente la penalizzazione in termini economici, organizzativi, di distribuzione del PTA e di capacità di innovazione della ricerca è insostenibile e causa di frustrazione. Si auspica nei prossimi cinque anni una azione guidata dalla “governance” di Ateneo che realizzi questa riorganizzazione logistica, che rappresenta un elemento critico comune anche ad altri Dipartimenti aggregatisi post L240.
• comunicativi e di condivisione delle linee di ricerca: l'abitudine alla organizzazione di Convegni Dipartimentali che contraddistingueva l'esperienza di alcune delle strutture aggregatesi deve essere ripresa e sarà rinnovata con l'organizzazione di convegni del nuovo Dipartimento a scadenza regolare, anche in forma congiunta con l'IGM-CNR.
• di reintegro del personale docente: lo scarsissimo ricambio generazionale in corso a livello nazionale riguarda i ricercatori e docenti del DBB, iniziato già nel 2013, prevede un picco di pensionamenti per il 2014, come sottolineato in A 1.5. A questo scopo il DBB intende sfruttare la disponibilità di un ampio bacino di scelta offerto dall'elevata qualità del capitale umano “giovane” inteso primariamente come Dottorandi e Borsisti tra i quali selezionare, per l'attribuzione di due assegni di ricerca, i migliori elementi cui affidare nuove linee di ricerca che, da un lato rafforzino le competenze esistenti tra i vari gruppi, elencati al punto A 1.3, e dall'altro ne stimolino l'integrazione. Il DBB e le strutture da cui è stato fondato hanno in passato formato giovani ora attivi nella ricerca all'estero: anche questo è un bacino di preziose risorse cui fare affidamento. A tal proposito sarà opportuno continuare sulla strada avviata di processi condivisi, trasparenti e basati sulla valutazione della qualità, per la realizzazione del Piano Associati e per il reclutamento di nuovi ricercatori a tempo determinato.
• organizzativi del personale non docente (PTA): si pone l'esigenza di un riequilibrio, non soltanto in termini numerici, ma soprattutto in termini proporzionali e distributivi del PTA. In generale il rapporto PTA/docenti, attualmente in media poco al di sotto di 1 a livello di Ateneo,è estremamente disomogeneo tra le diverse strutture, amministrative centrali e dipartimentali. Il rapporto numerico Tecnici di ricerca/ricercatori-docenti nel DBB (12/57), è inadeguato anche alla luce della numerosità dei Dottorandi di ricerca, degli Assegnisti e Borsisti su cui inevitabilmente vanno a gravare incombenze tecniche a scapito della loro formazione. Poiché la distribuzione dei tecnici di ricerca sui gruppi di ricerca è disomogenea, il personale tecnico di ricerca dovrà essere reintegrato in termini numerici e ridistribuito tra i gruppi per riportarlo nei laboratori di ricerca.
• organizzativi per il finanziamento della ricerca: la riduzione sistematica dei finanziamenti pubblici e privati a fronte di una sempre crescente burocratizzazione dei sistemi di gestione, rischia di portare all'estinzione molti gruppi di ricerca produttivi per mancanza di finanziamenti. Per aumentare le opportunità e la diversificazione dei finanziamenti si dovrà cogliere l'opportunità data dalla vicinanza, anche logistica, a Dipartimenti vicini per tipologia di interesse scientifico e alle IRCCS pavesi. Analogamente andranno colte le occasioni derivate dalla incentivazione di incontri e stimoli alla collaborazione con il territorio lombardo caratterizzato da alcune delle maggiori strutture italiane votate alla ricerca nei campi di interesse del DBB di tipo biomedico. Collocato entro e vicino alle provincie lombarde ad alta incidenza di imprese attive in ambito biomedico, biotecnologico e agroalimentare, il DBB potrà aumentare il coinvolgimento delle nostre competenze in senso applicativo. Infine, per ovviare alla la scarsa e frammentata interazione con enti finanziatori territoriali ed internazionali e per il miglioramento del “fund raising”, si cercherà di formare ed affiancare all'attività di ricerca del DBB una figura di personale non docente in grado di fornire un supporto nella richiesta di finanziamenti, quale "mediatore" o manager di ricerca dipartimentale.
• migliorativi e di potenziamento di tutti i SSD, attraverso un incremento della quantità e della qualità della produttività scientifica, in particolare per i settori BIO/06, BIO/10, BIO/14, che hanno evidenziato una perfomance inferiore alla media nazionale sulla base dei dati VQR di cui al quadro B.3. A tale proposito è necessario intraprendere una precisa ed accurata analisi per comprendere le ragioni di tale esito dell'analisi riportata nel Documento Poggi, ponendo particolare attenzione a possibili eterogeneità nella produzione scientifica all'interno del settore, all'identificazione di possibili tematiche e di linee di ricerca poco produttive, all'analisi della motivazione professionale dei docenti e del ricambio generazionale, alla disponibilità di finanziamenti adeguati e alla considerazione delle possibili implicazioni conseguenti allo specifico carico didattico ed attività istituzionali. Questa disamina puntuale dovrà anche tenere in considerazioni i cambiamenti intercorsi negli anni successivi al periodo di rilevamento della VQR 2004-2010 e potrà fornire elementi indispensabili per elaborare strategie di intervento mirate ed efficaci nel migliorare la performance degli SSD.
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Sezione B - Sistema di gestione
Nel Dipartimento di Biologia e Biotecnologie sono state istituite specifiche commissioni, istituzionali e non, il cui lavoro consente di avanzare proposte e programmi per garantire un'efficace organizzazione dei servizi ed il monitoraggio del corretto funzionamento dell'organizzazione. L'attività propositiva delle commissioni si realizza attraverso l'organo istituzionale più rappresentativo, il Consiglio di Dipartimento, cui le diverse commissioni riferiscono il proprio lavoro, e che svolge nella sua collegialità un ruolo attivo e decisionale nell'attuazione di ogni misura che si intende adottare per il miglioramento della qualità del Dipartimento nel rispetto del Regolamento del Dipartimento, del Regolamento generale e dello Statuto di Ateneo.
- Il CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO coordina, indirizza, programma e verifica l'attività scientifica e didattica del Dipartimento e assume le competenze previste dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Al Consiglio di Dipartimento competono altresì la promozione ed il coordinamento dell'attività di ricerca e la valutazione dell'attività scientifica dei docenti anche ai fini dell'attribuzione delle risorse finanziarie. Verifica, nel rispetto della libertà di ricerca del singolo docente, la compatibilità dei progetti rispetto alla dotazione di risorse del Dipartimento e la predisposizione della relazione annuale sui progetti di ricerca scientifica.
- La GIUNTA DI DIPARTIMENTO (istituzionale) coadiuva il Direttore nel coordinamento delle attività didattiche e scientifiche del Dipartimento ed esercita i poteri di ordinaria amministrazione limitatamente a problemi amministrativi, di servizio e di istruttoria delegati dal Consiglio. Tra le altre mansioni, provvede ad un attento monitoraggio della produttività scientifica del Dipartimento, anche attraverso la preparazione annuale della scheda di riesame della ricerca dipartimentale. Dal 2015, questa attività di autovalutazione sarà condotta dalla Commissione Risorse e Ricerca (vedi sotto).
- La COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI SPAZI E STRUMENTI DIPARTIMENTALI agisce con la finalità di rimuovere ostacoli di natura logistica e di proporre soluzione per l'ottimizzazione dell'utilizzo dei laboratori, degli strumenti, degli studi e degli spazi comuni dedicati alla ricerca e alla didattica. Essendo il Dipartimento organizzato strutturalmente in cinque distinti edifici (nel 2013 in sei), il lavoro di questa commissione è essenziale per assicurare la qualità del Dipartimento.
- La COMMISSIONE PARITETICA (istituzionale), i cui compiti sono definiti dall'art. 31 dello Statuto e dall'art. 65 del Regolamento Generale di Ateneo composta da sei docenti e da sei studenti.
- La COMMISSIONE PER IL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO ha il compito di armonizzare ed ottimizzare l'attività del corpo docente e non docente del Dipartimento. In particolare la commissione è incaricata di monitorare ed ottimizzare le mansioni del personale tecnico nel supporto dell'attività di ricerca. Inoltre la commissione elabora e suggerisce strategie che possano portare alla semplificazione della catena di lavoro associata alle incombenze burocratiche connesse con l'attività di ricerca e con l'amministrazione dei fondi ad essa destinati e delle incombenze didattiche (segreteria amministrativa e segreteria didattica).
- La COMMISSIONE RISORSE E RICERCA ha il compito di monitorare la situazione dei diversi settori scientifico disciplinari del Dipartimento, analizzandone le variazioni in consistenza numerica a seguito di pensionamenti e/o reclutamenti, l'attività di ricerca svolta e il carico didattico, al fine di elaborare proposte di utilizzo delle risorse economiche e umane disponibili per attuare una politica di reclutamento in linea con i principi di valorizzazione del merito e dell'eccellenza scientifica coerentemente con il piano di sviluppo dell'Ateneo e del Dipartimento.
L'attività dei gruppi di ricerca del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, sottoelencati, è descritto nel dettaglio nei quadri A.1.3 e B.1.b.
1. Cancerogenesi ed evoluzione: meccanismi epigenetici
2. Genetica e genomica umana e di popolazioni umane e animali
3. Biologia cellulare e biochimica del sistema vascolare e respiratorio
4. Biologia strutturale
5. Microbiologia molecolare
6. Biologia dei tumori
7. Biologia dello sviluppo
8. Neurobiologia e neurofarmacologia
9. Biologia vegetale
10. Genetica e biotecnologie microbiche
11. Genomica e biotecnologie di insetti di importanza agraria e sanitaria
12. Fisiologia dei canali ionici e neurofisiologia cellulare
13. Biologia cellulare in situ
- Il CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO coordina, indirizza, programma e verifica l'attività scientifica e didattica del Dipartimento e assume le competenze previste dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Al Consiglio di Dipartimento competono altresì la promozione ed il coordinamento dell'attività di ricerca e la valutazione dell'attività scientifica dei docenti anche ai fini dell'attribuzione delle risorse finanziarie. Verifica, nel rispetto della libertà di ricerca del singolo docente, la compatibilità dei progetti rispetto alla dotazione di risorse del Dipartimento e la predisposizione della relazione annuale sui progetti di ricerca scientifica.
- La GIUNTA DI DIPARTIMENTO (istituzionale) coadiuva il Direttore nel coordinamento delle attività didattiche e scientifiche del Dipartimento ed esercita i poteri di ordinaria amministrazione limitatamente a problemi amministrativi, di servizio e di istruttoria delegati dal Consiglio. Tra le altre mansioni, provvede ad un attento monitoraggio della produttività scientifica del Dipartimento, anche attraverso la preparazione annuale della scheda di riesame della ricerca dipartimentale. Dal 2015, questa attività di autovalutazione sarà condotta dalla Commissione Risorse e Ricerca (vedi sotto).
- La COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI SPAZI E STRUMENTI DIPARTIMENTALI agisce con la finalità di rimuovere ostacoli di natura logistica e di proporre soluzione per l'ottimizzazione dell'utilizzo dei laboratori, degli strumenti, degli studi e degli spazi comuni dedicati alla ricerca e alla didattica. Essendo il Dipartimento organizzato strutturalmente in cinque distinti edifici (nel 2013 in sei), il lavoro di questa commissione è essenziale per assicurare la qualità del Dipartimento.
- La COMMISSIONE PARITETICA (istituzionale), i cui compiti sono definiti dall'art. 31 dello Statuto e dall'art. 65 del Regolamento Generale di Ateneo composta da sei docenti e da sei studenti.
- La COMMISSIONE PER IL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO ha il compito di armonizzare ed ottimizzare l'attività del corpo docente e non docente del Dipartimento. In particolare la commissione è incaricata di monitorare ed ottimizzare le mansioni del personale tecnico nel supporto dell'attività di ricerca. Inoltre la commissione elabora e suggerisce strategie che possano portare alla semplificazione della catena di lavoro associata alle incombenze burocratiche connesse con l'attività di ricerca e con l'amministrazione dei fondi ad essa destinati e delle incombenze didattiche (segreteria amministrativa e segreteria didattica).
- La COMMISSIONE RISORSE E RICERCA ha il compito di monitorare la situazione dei diversi settori scientifico disciplinari del Dipartimento, analizzandone le variazioni in consistenza numerica a seguito di pensionamenti e/o reclutamenti, l'attività di ricerca svolta e il carico didattico, al fine di elaborare proposte di utilizzo delle risorse economiche e umane disponibili per attuare una politica di reclutamento in linea con i principi di valorizzazione del merito e dell'eccellenza scientifica coerentemente con il piano di sviluppo dell'Ateneo e del Dipartimento.
L'attività dei gruppi di ricerca del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, sottoelencati, è descritto nel dettaglio nei quadri A.1.3 e B.1.b.
1. Cancerogenesi ed evoluzione: meccanismi epigenetici
2. Genetica e genomica umana e di popolazioni umane e animali
3. Biologia cellulare e biochimica del sistema vascolare e respiratorio
4. Biologia strutturale
5. Microbiologia molecolare
6. Biologia dei tumori
7. Biologia dello sviluppo
8. Neurobiologia e neurofarmacologia
9. Biologia vegetale
10. Genetica e biotecnologie microbiche
11. Genomica e biotecnologie di insetti di importanza agraria e sanitaria
12. Fisiologia dei canali ionici e neurofisiologia cellulare
13. Biologia cellulare in situ
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Cancerogenesi ed evoluzione: meccanismi epigenetici | GIULOTTO Elena | 7 | |
2. | Genetica e genomica umana e di popolazioni umane e animali | TORRONI Antonio | 13 | |
3. | Biologia cellulare e biochimica del sistema vascolare e respiratorio | TORTI Mauro | 8 | |
4. | Biologia strutturale | MATTEVI Andrea | 7 | |
5. | Microbiologia molecolare | RICCARDI Giovanna | 10 | |
6. | Biologia dei tumori | COMINCINI Sergio | 7 | |
7. | Biologia dello sviluppo | GARAGNA Silvia | 5 | |
8. | Neurobiologia e neurofarmacologia | CURTI Daniela | 11 | |
9. | Biologia vegetale | NIELSEN Erik | 6 | |
10. | Genetica e biotecnologie microbiche | ALBERTINI Alessandra | 4 | |
11. | Genomica e biotecnologie di insetti di importanza agraria e sanitaria | GASPERI Giuliano | 6 | |
12. | Fisiologia dei canali ionici e neurofisiologia cellulare | TOSELLI Mauro Giuseppe | 13 | |
13. | Biologia cellulare in situ | BIGGIOGERA Marco | 13 | |
14. | Dottorato in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare - dottorandi con tutori esterni al Dipartimento | TORRONI Antonio | 16 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | valutazione del ruolo dei canali del calcio nei fenomeni di proliferazione e metastatizzazione delle cellule tumorali | MONTAGNA Daniela (SCIENZE CLINICO-CHIRURGICHE, DIAGNOSTICHE E PEDIATRICHE) | 3 | Dr. Ilaria Turin (Contrattista IRCCS Policlinico San Matteo), Dr Federica Ferulli (Borsista IRCCS Policlinico San Matteo) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie nasce dall'aggregazione di Dipartimenti diversi (vedi Quadro A.1) per questo i laboratori di ricerca e gli spazi comuni utilizzati per attività di supporto alla ricerca sono dislocati in cinque edifici, due nel campus di via Ferrata e tre nella zona degli Istituti Scientifici (http://genmic.unipv.eu/site/home/dipartimento/come-arrivare-in-dipartimento.html). La superficie del Dipartimento utilizzata per la ricerca è quindi pari a circa 4000mq, il 65% della superficie delle aree di sua pertinenza (il resto è ovviamente dedicato a studi, aule per didattica frontale e laboratori didattici).
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema di microdissezione | GARAGNA Silvia, REDI Carlo Alberto | Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 1999 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 05 |
2. | Cristallizzazione robot | MATTEVI Andrea | Health and Food Domain | Internazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 05 |
3. | Microscopio elettronico a trasmissione | BIGGIOGERA Marco | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 1993 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 05 |
4. | Sequenziatore di DNA a capillare | GASPERI Giuliano | Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Internazionali | 1998 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 05 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
5. | MICROSCOPIO CONFOCALE SPETTRALE LEICA TCS SP5 Leica | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
6. | Spettrometro di massa LCQ FLEET (interfaccia ESI e APC)I, HPLC ThermoFischer | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 2009 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
7. | Spettrometro FT NMR con Sonda multicanale/multicanale diretta AVANCE 400 Bruker | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 2001 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
8. | MICROSCOPIO ELETTRONICO A TRASMISSIONE Jeol JEM 1200EXII, CAMERA OLYMPUS-SIS MV G | FABBRIZZI Luigi | Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni | 1993 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
9. | DIFRATTOMETRO RAGGI X da cristallo singolo ENRAF_NONIUS CAD4 | FABBRIZZI Luigi | Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://biblioteche.unipv.it/ | 1.076.085 | 371.803 | 2.675 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [21]
-
- Prof. Associati [14]
-
- Ricercatori [20]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [19]
-
- Dottorandi [49]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ALBERTINI | Alessandra | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
2. | BARNI | Sergio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/06 |
3. | BERNOCCHI | Graziella | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/05 |
4. | CELLA | Rino | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/04 |
5. | FERRETTI | Luca | Professore Straordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
6. | GARAGNA | Silvia | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/06 |
7. | GASPERI | Giuliano | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/05 |
8. | GIULOTTO | Elena | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
9. | MAGISTRETTI | Jacopo | Professore Straordinario | 05 | 05 | BIO/09 |
10. | MALACRIDA | Anna Rodolfa | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/05 |
11. | MATTEVI | Andrea | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
12. | NANO | Rosanna | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/06 |
13. | NIELSEN | Erik | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/04 |
14. | PELLICCIARI | Carlo Ettore | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/06 |
15. | RANZANI | Guglielmina | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
16. | REDI | Carlo Alberto | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/05 |
17. | RICCARDI | Giovanna | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/19 |
18. | SACCHI | Luciano | Professore Ordinario | 07 | 07 | VET/06 |
19. | TORRONI | Antonio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
20. | TORTI | Mauro | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
21. | TOSELLI | Mauro Giuseppe | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/09 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 9 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 6 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 18 |
Area Biblioteche | 1 |
Area Amministrativa - Gestionale | 2 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |