Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Economia e Management (DEM) nasce, con una vocazione interdisciplinare, dalla confluenza di studiosi già appartenenti al Dipartimento di Economia e al Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali. È aperto a studiosi provenienti da discipline contigue alle scienze economiche, interessati a sviluppare ricerca e formazione in una prospettiva interdisciplinare. A livello di competenze il DEM occupa una piattaforma che copre gran parte dello spettro tradizionale degli interessi scientifici tipici dell'area economica e manageriale. I 73 studiosi che afferiscono al DEM appartengono a 18 settori scientifico-disciplinari, per la maggior parte incardinati nell'area 13.
Scopo primario del DEM è promuovere, sostenere e organizzare le attività di ricerca e formazione nelle discipline economiche e manageriali. Nel campo della ricerca l'impegno comune è volto a perseguire l'innalzamento della qualità della produzione scientifica e la capacità di raggiungere standard elevati rispetto ai criteri delle comunità di riferimento nazionali e internazionali, promuovendo la più ampia apertura metodologica e culturale e la fertilizzazione tra le diverse discipline. Il Dipartimento opera in maniera aperta ed efficace nell'ambito della comunità locale e nel confronto internazionale, assegnando pari attenzione ai propri compiti istituzionali nel campo dell'offerta didattica e dell'alta formazione e in quello scientifico.
Gli studiosi afferenti al DEM hanno affrontato un ampio dibattito per ridefinire il proprio ruolo individuando paradigmi generali che dessero nuovo significato alla ricerca e alla formazione economica. Tale dibattito ha consolidato la consapevolezza di quanto sia necessario affrontare le seguenti sfide:
- la creazione di nuove e migliori sinergie tra ricerca e didattica;
- il miglioramento della qualità e del posizionamento del DEM a livello nazionale e internazionale;
- un maggiore impegno su programmi di ricerca finanziati a livello europeo;
- la creazione di un ambiente di studio e lavoro attraente in cui tutti e in particolare i più giovani trovino i giusti stimoli e incentivi;
- il rafforzamento dell'identità e dell'autonomia del DEM da intendersi non come chiusura ma come politica chiara e intelligente di progettazione e confronto;
- il consolidamento e la razionalizzazione dei rapporti del DEM con il territorio e le imprese.
La strategia e la politica di gestione della ricerca del DEM è perseguita, conseguentemente, attraverso quattro principi:
1. La coerente programmazione delle linee di sviluppo scientifico nella sua integrazione con l'attività didattica nel medio termine: tale finalità deve basarsi su strategie coerenti e sostenibili volte a soddisfare tanto le esigenze di formazione degli studenti e delle aziende, quanto l'obiettivo più generale di avanzamento della ricerca nei campi di interesse primario del DEM. Occorre a tal fine tenere conto delle esigenze di crescita delle competenze specifiche dei singoli membri del Dipartimento, da soddisfare permettendo periodi di visiting e attribuendo fondi per attività di networking (in entrata e uscita), nonché dell'esigenza del Dipartimento nel suo insieme di conseguire un continuo miglioramento dei risultati scientifici.
2. La valutazione dei risultati individuali e di gruppo: si assiste a livello nazionale e internazionale a un mutamento dei metodi e dei criteri di valutazione della ricerca, che tendono a divenire sempre più espliciti e formali. Questo perché la capacità dell'Università di assolvere i suoi compiti è sempre meno assunta su base fiduciaria, richiedendo il ricorso a strumenti espliciti di responsabilizzazione e di controllo. In questo passaggio è importante evitare di applicare meccanismi burocratici che, senza migliorare l'efficacia dei processi, comportino invece un elevato dispendio di energie e risorse. E' quindi obiettivo del DEM monitorare ciò che avviene a livello internazionale, dove da tempo è stata riconosciuta la necessità di integrare valutazioni di tipo bibliometrico con approcci di peer review e, più in generale, di una valutazione anche qualitativa della ricerca.
3. La natura collegiale della gestione del DEM: il modello di gestione del Dipartimento richiede una modalità di organizzazione della ricerca che consenta l'assunzione di decisioni inerenti l'individuazione delle linee di ricerca da perseguire e delle attività operative e organizzative finalizzate allo scopo. Questo con l'obiettivo di garantire il rispetto del principio dell'autonomia della ricerca, combinandolo tuttavia con l'esigenza di favorire il coordinamento interno e la fertilizzazione tra le aree di ricerca presenti nel DEM.
4. La sostenibilità delle scelte, intesa come capacità di garantire la continuità nel tempo dei programmi scientifici e didattici in termini di risorse umane e finanziarie: si tratta di un requisito essenziale per mantenere un adeguato equilibrio tra la capacità di offerta formativa e di ricerca e la ragionevole certezza di compimento dei percorsi di carriera.
È importante sottolineare che i diversi principi sono strettamente connessi, in particolare la valutazione non deve essere fine a se stessa ma deve essere usata come strumento per la gestione ispirando le politiche di reclutamento e le strategie di avanzamento di carriera. Viene altresì ribadita la scelta dell'integrazione equilibrata tra ricerca e didattica, sia a livello individuale in quanto si esclude che i singoli docenti possano esercitare opzioni esclusive, permanenti e irreversibili per l'una o l'altra, sia a livello di Dipartimento nella misura in cui l'attività didattica deve riflettere le conoscenze e le attività scientifiche del DEM. Al tempo stesso è obiettivo condiviso introdurre maggiore flessibilità nel disegnare profili d'impegno personale tra ricerca, didattica, attività gestionali, che tenendo conto delle vocazioni e dei talenti, concorrano a migliorare la qualità del lavoro e i rendimenti individuali.
L'innalzamento delle performance nella qualità della ricerca è un obiettivo primario, sia all'interno dell'Ateneo, sia in relazione al contesto nazionale (Dipartimenti affini). Il miglioramento della produttività della ricerca viene perseguito in primo luogo cercando di creare un clima favorevole, destinando ai diversi gruppi di ricerca le risorse sulla base dei risultati raggiunti dai loro componenti negli anni più recenti.
Allo scopo di migliorare la ricerca, il DEM, oltre a proseguire tali pratiche di incentivazione e finanziamento, si impegna a perseguire i seguenti obiettivi:
1. Individuare alcuni obiettivi generali di ricerca in cui possano riconoscersi i diversi studiosi, senza per questo arrivare a definire progetti vincolanti o approcci univoci che violino il principio della libertà individuale della ricerca;
2. Favorire l'organizzazione interna in gruppi/aree capaci di lavorare attorno a temi rilevanti e innovativi nel contesto internazionale, sempre nel rispetto degli interessi individuali di ricerca. Nell'ambito della divisione interna del lavoro le individualità di particolare rilievo, specialmente tra i giovani ricercatori, potranno essere sostenute attraverso fondi riservati e la modulazione degli impegni didattici, offrendo così possibilità di crescita a tutto il gruppo;
3. Favorire e incentivare la partecipazione strutturale da parte dei gruppi e/o dei singoli ricercatori a bandi competitivi, locali, nazionali e internazionali, valorizzando la costruzione di reti della ricerca; questo obiettivo viene perseguito attraverso la collaborazione a livello locale con gli uffici di Ateneo del Polo per la Ricerca e con il Servizio Europa della Provincia Autonoma di Trento, che consente di monitorare costantemente i bandi per la ricerca scientifica, con particolare riferimento al programma Horizon 2020, e di partecipare a progetti adeguatamente strutturati anche in termini di network internazionale;
4. Definire apposite politiche di sostegno per la ricerca di base e quella in fase di start-up;
5. Incentivare un progressivo cambiamento nella sede delle pubblicazioni, privilegiando le riviste riconosciute nell'ambito dei ranking nazionali e internazionali, e, comunque, le sedi considerate nelle valutazioni bibliometriche;
6. Rafforzare gli incentivi per la mobilità dei ricercatori, in particolare giovani, e lo svolgimento di periodi di ricerca all'estero; favorire nel contempo, mediante incentivi economici e logistici, l'afflusso di ricercatori provenienti da altre sedi.
Per il perseguimento degli obiettivi elencati occorre tener conto del fatto che:
- gli obiettivi raggiungibili sono legati alle risorse disponibili, sia in termini finanziari che in relazione alla molteplicità degli impegni accademici che gravano sui membri del DEM;
- l'accessibilità alle risorse (finanziarie e umane) è sempre più critica e richiede l'assunzione di responsabilità individuali e di gruppo nel medio termine;
- i risultati della ricerca devono essere sempre rendicontati e valutati collegialmente, verificando periodicamente il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la capacità dei singoli ricercatori (o dei gruppi costituiti) di collocarsi in aree di pubblicazione congruenti rispetto agli obiettivi di performance del DEM;
- la libertà di iniziativa nel campo della ricerca deve essere tutelata e valorizzata; tuttavia l'attività dei singoli ricercatori dovrà sempre tenere conto delle decisioni collegiali assunte nell'ambito del DEM rispetto ai risultati attesi della ricerca.
Sulla base dei principi generali indicati, che ispirano l'attività di ricerca nel suo complesso, il DEM è attivo nei seguenti settori di ricerca:
a. dinamiche dei processi decisionali;
b. economia sperimentale;
c. psicologia cognitiva;
d. analisi dei mercati e delle dinamiche industriali, imprenditorialità, tecnologia e innovazione;
e. dinamiche dei mercati finanziari e analisi delle istituzioni finanziarie;
f. turismo, territorio e sviluppo sostenibile;
g. economia computazionale e analisi delle dinamiche macroeconomiche;
h. corporate governance, responsabilità sociale e sistemi di welfare;
i. rappresentazione delle preferenze e funzioni di aggregazione;
l. analisi di dati territoriali a livello micro e meso, analisi dell'impatto delle politiche industriali;
m. metodologie e tecniche per l'analisi statistica di dati socio-economici e finanziari;
n. algoritmi per la raccolta, gestione e analisi di data-base di grandi dimensioni;
o. sistemi di contabilità orientati alla missione sociale dell'impresa;
p. processi economici su scala internazionale e benessere dei Paesi in via di sviluppo;
q. organizzazione, ICT e comportamento organizzativo.
Scopo primario del DEM è promuovere, sostenere e organizzare le attività di ricerca e formazione nelle discipline economiche e manageriali. Nel campo della ricerca l'impegno comune è volto a perseguire l'innalzamento della qualità della produzione scientifica e la capacità di raggiungere standard elevati rispetto ai criteri delle comunità di riferimento nazionali e internazionali, promuovendo la più ampia apertura metodologica e culturale e la fertilizzazione tra le diverse discipline. Il Dipartimento opera in maniera aperta ed efficace nell'ambito della comunità locale e nel confronto internazionale, assegnando pari attenzione ai propri compiti istituzionali nel campo dell'offerta didattica e dell'alta formazione e in quello scientifico.
Gli studiosi afferenti al DEM hanno affrontato un ampio dibattito per ridefinire il proprio ruolo individuando paradigmi generali che dessero nuovo significato alla ricerca e alla formazione economica. Tale dibattito ha consolidato la consapevolezza di quanto sia necessario affrontare le seguenti sfide:
- la creazione di nuove e migliori sinergie tra ricerca e didattica;
- il miglioramento della qualità e del posizionamento del DEM a livello nazionale e internazionale;
- un maggiore impegno su programmi di ricerca finanziati a livello europeo;
- la creazione di un ambiente di studio e lavoro attraente in cui tutti e in particolare i più giovani trovino i giusti stimoli e incentivi;
- il rafforzamento dell'identità e dell'autonomia del DEM da intendersi non come chiusura ma come politica chiara e intelligente di progettazione e confronto;
- il consolidamento e la razionalizzazione dei rapporti del DEM con il territorio e le imprese.
La strategia e la politica di gestione della ricerca del DEM è perseguita, conseguentemente, attraverso quattro principi:
1. La coerente programmazione delle linee di sviluppo scientifico nella sua integrazione con l'attività didattica nel medio termine: tale finalità deve basarsi su strategie coerenti e sostenibili volte a soddisfare tanto le esigenze di formazione degli studenti e delle aziende, quanto l'obiettivo più generale di avanzamento della ricerca nei campi di interesse primario del DEM. Occorre a tal fine tenere conto delle esigenze di crescita delle competenze specifiche dei singoli membri del Dipartimento, da soddisfare permettendo periodi di visiting e attribuendo fondi per attività di networking (in entrata e uscita), nonché dell'esigenza del Dipartimento nel suo insieme di conseguire un continuo miglioramento dei risultati scientifici.
2. La valutazione dei risultati individuali e di gruppo: si assiste a livello nazionale e internazionale a un mutamento dei metodi e dei criteri di valutazione della ricerca, che tendono a divenire sempre più espliciti e formali. Questo perché la capacità dell'Università di assolvere i suoi compiti è sempre meno assunta su base fiduciaria, richiedendo il ricorso a strumenti espliciti di responsabilizzazione e di controllo. In questo passaggio è importante evitare di applicare meccanismi burocratici che, senza migliorare l'efficacia dei processi, comportino invece un elevato dispendio di energie e risorse. E' quindi obiettivo del DEM monitorare ciò che avviene a livello internazionale, dove da tempo è stata riconosciuta la necessità di integrare valutazioni di tipo bibliometrico con approcci di peer review e, più in generale, di una valutazione anche qualitativa della ricerca.
3. La natura collegiale della gestione del DEM: il modello di gestione del Dipartimento richiede una modalità di organizzazione della ricerca che consenta l'assunzione di decisioni inerenti l'individuazione delle linee di ricerca da perseguire e delle attività operative e organizzative finalizzate allo scopo. Questo con l'obiettivo di garantire il rispetto del principio dell'autonomia della ricerca, combinandolo tuttavia con l'esigenza di favorire il coordinamento interno e la fertilizzazione tra le aree di ricerca presenti nel DEM.
4. La sostenibilità delle scelte, intesa come capacità di garantire la continuità nel tempo dei programmi scientifici e didattici in termini di risorse umane e finanziarie: si tratta di un requisito essenziale per mantenere un adeguato equilibrio tra la capacità di offerta formativa e di ricerca e la ragionevole certezza di compimento dei percorsi di carriera.
È importante sottolineare che i diversi principi sono strettamente connessi, in particolare la valutazione non deve essere fine a se stessa ma deve essere usata come strumento per la gestione ispirando le politiche di reclutamento e le strategie di avanzamento di carriera. Viene altresì ribadita la scelta dell'integrazione equilibrata tra ricerca e didattica, sia a livello individuale in quanto si esclude che i singoli docenti possano esercitare opzioni esclusive, permanenti e irreversibili per l'una o l'altra, sia a livello di Dipartimento nella misura in cui l'attività didattica deve riflettere le conoscenze e le attività scientifiche del DEM. Al tempo stesso è obiettivo condiviso introdurre maggiore flessibilità nel disegnare profili d'impegno personale tra ricerca, didattica, attività gestionali, che tenendo conto delle vocazioni e dei talenti, concorrano a migliorare la qualità del lavoro e i rendimenti individuali.
L'innalzamento delle performance nella qualità della ricerca è un obiettivo primario, sia all'interno dell'Ateneo, sia in relazione al contesto nazionale (Dipartimenti affini). Il miglioramento della produttività della ricerca viene perseguito in primo luogo cercando di creare un clima favorevole, destinando ai diversi gruppi di ricerca le risorse sulla base dei risultati raggiunti dai loro componenti negli anni più recenti.
Allo scopo di migliorare la ricerca, il DEM, oltre a proseguire tali pratiche di incentivazione e finanziamento, si impegna a perseguire i seguenti obiettivi:
1. Individuare alcuni obiettivi generali di ricerca in cui possano riconoscersi i diversi studiosi, senza per questo arrivare a definire progetti vincolanti o approcci univoci che violino il principio della libertà individuale della ricerca;
2. Favorire l'organizzazione interna in gruppi/aree capaci di lavorare attorno a temi rilevanti e innovativi nel contesto internazionale, sempre nel rispetto degli interessi individuali di ricerca. Nell'ambito della divisione interna del lavoro le individualità di particolare rilievo, specialmente tra i giovani ricercatori, potranno essere sostenute attraverso fondi riservati e la modulazione degli impegni didattici, offrendo così possibilità di crescita a tutto il gruppo;
3. Favorire e incentivare la partecipazione strutturale da parte dei gruppi e/o dei singoli ricercatori a bandi competitivi, locali, nazionali e internazionali, valorizzando la costruzione di reti della ricerca; questo obiettivo viene perseguito attraverso la collaborazione a livello locale con gli uffici di Ateneo del Polo per la Ricerca e con il Servizio Europa della Provincia Autonoma di Trento, che consente di monitorare costantemente i bandi per la ricerca scientifica, con particolare riferimento al programma Horizon 2020, e di partecipare a progetti adeguatamente strutturati anche in termini di network internazionale;
4. Definire apposite politiche di sostegno per la ricerca di base e quella in fase di start-up;
5. Incentivare un progressivo cambiamento nella sede delle pubblicazioni, privilegiando le riviste riconosciute nell'ambito dei ranking nazionali e internazionali, e, comunque, le sedi considerate nelle valutazioni bibliometriche;
6. Rafforzare gli incentivi per la mobilità dei ricercatori, in particolare giovani, e lo svolgimento di periodi di ricerca all'estero; favorire nel contempo, mediante incentivi economici e logistici, l'afflusso di ricercatori provenienti da altre sedi.
Per il perseguimento degli obiettivi elencati occorre tener conto del fatto che:
- gli obiettivi raggiungibili sono legati alle risorse disponibili, sia in termini finanziari che in relazione alla molteplicità degli impegni accademici che gravano sui membri del DEM;
- l'accessibilità alle risorse (finanziarie e umane) è sempre più critica e richiede l'assunzione di responsabilità individuali e di gruppo nel medio termine;
- i risultati della ricerca devono essere sempre rendicontati e valutati collegialmente, verificando periodicamente il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la capacità dei singoli ricercatori (o dei gruppi costituiti) di collocarsi in aree di pubblicazione congruenti rispetto agli obiettivi di performance del DEM;
- la libertà di iniziativa nel campo della ricerca deve essere tutelata e valorizzata; tuttavia l'attività dei singoli ricercatori dovrà sempre tenere conto delle decisioni collegiali assunte nell'ambito del DEM rispetto ai risultati attesi della ricerca.
Sulla base dei principi generali indicati, che ispirano l'attività di ricerca nel suo complesso, il DEM è attivo nei seguenti settori di ricerca:
a. dinamiche dei processi decisionali;
b. economia sperimentale;
c. psicologia cognitiva;
d. analisi dei mercati e delle dinamiche industriali, imprenditorialità, tecnologia e innovazione;
e. dinamiche dei mercati finanziari e analisi delle istituzioni finanziarie;
f. turismo, territorio e sviluppo sostenibile;
g. economia computazionale e analisi delle dinamiche macroeconomiche;
h. corporate governance, responsabilità sociale e sistemi di welfare;
i. rappresentazione delle preferenze e funzioni di aggregazione;
l. analisi di dati territoriali a livello micro e meso, analisi dell'impatto delle politiche industriali;
m. metodologie e tecniche per l'analisi statistica di dati socio-economici e finanziari;
n. algoritmi per la raccolta, gestione e analisi di data-base di grandi dimensioni;
o. sistemi di contabilità orientati alla missione sociale dell'impresa;
p. processi economici su scala internazionale e benessere dei Paesi in via di sviluppo;
q. organizzazione, ICT e comportamento organizzativo.
Sezione B - Sistema di gestione
Per realizzare gli obiettivi sopra definiti, l'assetto di governo è strutturato in modo da favorire una programmazione e gestione razionale, integrata, flessibile e trasparente delle risorse umane e finanziarie per la ricerca e la didattica.
La funzione d'indirizzo programmatico e strategico è esercitata dal Direttore, eletto dai membri del DEM. L'elezione del Direttore avviene tra candidati sulla base della presentazione di un programma recante, tra l'altro, indicazioni precise relative sia ai programmi di ricerca - già presenti o attivabili - ritenuti qualificanti per le politiche di sviluppo scientifico del Dipartimento stesso, sia alle politiche riguardanti l'offerta formativa.
Il Direttore è coadiuvato da due vicedirettori (uno con delega alla ricerca e uno con delega alla didattica) da lui scelti e da una Giunta composta da un numero limitato di membri, attualmente cinque, costituita in accordo con le regole statutarie.
La Giunta ha compiti strettamente esecutivi, mentre l'elaborazione degli elementi strategici, soggetti in ogni caso al vaglio del consiglio, è attuata da una commissione per la didattica e da una commissione per la ricerca. In riunione congiunta le due commissioni individuano altresì le linee guida per lo sviluppo delle carriere.
Vi sono, inoltre, dei delegati con compiti operativi su specifiche materie. Attualmente i delegati hanno le seguenti competenze:
- Vice-direttore delegato del direttore per la Didattica;
- Vice-direttore delegato del direttore per la Ricerca;
- Delegato alle attività di tutorato;
- Delegato ai test di selezione per l' accesso alle lauree triennali;
- Delegato al software di rilevamento del plagio negli elaborati;
- Delegato ai rapporti con la Scuola di studi internazionali e con il CLA;
- Delegato agli spazi;
- Delegato agli accordi di ricerca con la Fondazione Bruno Kessler;
- Delegato alle attività di orientamento in ingresso;
- Delegato al tirocinio nell'ambito delle lauree triennali;
- Delegato ai tirocini nell'ambito delle lauree magistrali;
- Delegato all'internazionalizzazione.
Il Consiglio di Dipartimento può delegare alla Giunta le decisioni su alcune materie amministrative, ma rimane in ogni caso sovrano per tutte le delibere di cui è competente a norma di leggi e regolamenti. In particolare, la Giunta non è competente per lo svolgimento delle attività di valutazione, che sono svolte da apposite commissioni nominate dal Consiglio nel rispetto dei principi di terzietà, imparzialità e trasparenza.
L'organizzazione della ricerca può avvenire attraverso la costituzione di appositi gruppi ognuno dei quali persegue un obiettivo definito. L'aggregazione in gruppi è libera e non vincolante e ciascun membro del Dipartimento può partecipare a più gruppi di ricerca.
La funzione d'indirizzo programmatico e strategico è esercitata dal Direttore, eletto dai membri del DEM. L'elezione del Direttore avviene tra candidati sulla base della presentazione di un programma recante, tra l'altro, indicazioni precise relative sia ai programmi di ricerca - già presenti o attivabili - ritenuti qualificanti per le politiche di sviluppo scientifico del Dipartimento stesso, sia alle politiche riguardanti l'offerta formativa.
Il Direttore è coadiuvato da due vicedirettori (uno con delega alla ricerca e uno con delega alla didattica) da lui scelti e da una Giunta composta da un numero limitato di membri, attualmente cinque, costituita in accordo con le regole statutarie.
La Giunta ha compiti strettamente esecutivi, mentre l'elaborazione degli elementi strategici, soggetti in ogni caso al vaglio del consiglio, è attuata da una commissione per la didattica e da una commissione per la ricerca. In riunione congiunta le due commissioni individuano altresì le linee guida per lo sviluppo delle carriere.
Vi sono, inoltre, dei delegati con compiti operativi su specifiche materie. Attualmente i delegati hanno le seguenti competenze:
- Vice-direttore delegato del direttore per la Didattica;
- Vice-direttore delegato del direttore per la Ricerca;
- Delegato alle attività di tutorato;
- Delegato ai test di selezione per l' accesso alle lauree triennali;
- Delegato al software di rilevamento del plagio negli elaborati;
- Delegato ai rapporti con la Scuola di studi internazionali e con il CLA;
- Delegato agli spazi;
- Delegato agli accordi di ricerca con la Fondazione Bruno Kessler;
- Delegato alle attività di orientamento in ingresso;
- Delegato al tirocinio nell'ambito delle lauree triennali;
- Delegato ai tirocini nell'ambito delle lauree magistrali;
- Delegato all'internazionalizzazione.
Il Consiglio di Dipartimento può delegare alla Giunta le decisioni su alcune materie amministrative, ma rimane in ogni caso sovrano per tutte le delibere di cui è competente a norma di leggi e regolamenti. In particolare, la Giunta non è competente per lo svolgimento delle attività di valutazione, che sono svolte da apposite commissioni nominate dal Consiglio nel rispetto dei principi di terzietà, imparzialità e trasparenza.
L'organizzazione della ricerca può avvenire attraverso la costituzione di appositi gruppi ognuno dei quali persegue un obiettivo definito. L'aggregazione in gruppi è libera e non vincolante e ciascun membro del Dipartimento può partecipare a più gruppi di ricerca.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | MEDIA - Multi-expert decisions and interactive preference aggregation | MARQUES PEREIRA Ricardo Alberto | 4 | |
2. | STEIN - Strategy, Entrepreneurship and Innovation | TRENTO Sandro | 19 | |
3. | EMASUS - Economics and Management of Sustainable Development, Tourism and Consumption | FRANCH Mariangela | 16 | |
4. | IDE - International and Development Economics | BERLOFFA Gabriella | 5 | |
5. | EION - Economics of Institutions, Organizations and (social & ethical) Norms | SACCONI Lorenzo | 6 | |
6. | STATA - STAtistica: Teoria e Applicazioni | ESPA Giuseppe | 9 | |
7. | RIBES - Researches and Instruments on Business Ethics and Social and Environmental Accounting | ANDREAUS Michele | 4 | Lucia Leonardi (PhD student) Tommaso Ramus (assegnista di ricerca) Lucia Riolfi (contrattista) Ellenor Mc Manus (esperto linguistico) Caterina Pesci (docente a contratto) |
8. | ECSE - Economia Comportamentale e Scelte Economiche | MITTONE Luigi | 5 | |
9. | ASSRU - Algorithmic Social Sciences Research Unit | ZAMBELLI Stefano | 5 | V. Ragupathy (PhD student) Ying-Fang Kao (Seida Kao) (PhD student) |
10. | MacFin - Macroeconomie e Finanza | TAMBORINI Roberto | 16 | Ronny Mazzocchi |
11. | CINA - Gruppo di ricerca sul cambiamento del modello di crescita cinese | BONATTI Luigi | 2 | |
12. | Information systems and net-economy group (Net Economy) | CUEL Roberta | 5 | Pier Franco Camussone (docente DEM a riposo) Diego Ponte (contrattista) Valeria Franzoi (contrattista) Carlo Rizzi (ospite) Andrea Valerio (docente a contratto) Andrea Molinari (docente a contratto) Marco Cruciani (ospite) |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | CENTRO STUDI INTERDISCIPLINARI DI GENERE | POGGIO Barbara (Sociologia e Ricerca Sociale) | 11 | BERTOLA SILVIA - Segretaria Provinciale UIL FPL Enti Locali, provincia di Trento CHIZZOLA VALENTINA - Sviluppo risorse umane, Fondazione Bruno Kessler LORO CLAUDIA - Segretaria Provinciale SLC CGIL, provincia di Trento |
2. | Local Development and Global Governance | DALLAGO Bruno (Sociologia e Ricerca Sociale) | 12 | Bravi Alessandra (Post-Doc University of Perugia), Cetrano Gaia (PhD Università degli Studi di Verona), Gert Guri (Collaboratore di Ricerca Università degli studi di Trento), Fraccaro Deborah (Collaboratore di Ricerca Università degli studi di Trento), Hughes Hannah R. (Collaboratore di Ricerca Università degli studi di Trento), Petrella Andrea (Collaboratore di Ricerca Università degli studi di Trento) |
3. | eCrime - ICT, Law & Criminology | DI NICOLA Andrea (Facoltà di Giurisprudenza) | 9 | Andrea Cauduro; Fabrizio Costantino; Georgios A. Antonopoulos; Carlo Morselli; Diego Giuliani; Themis Palpanas; Barbara Vettori; Damián Zaitch; Gabriele Baratto; Mary Dickson; Walter Da Col; Andrea Nicolamarino |
4. | La rete globale degli scambi di acqua virtuale: implicazioni socio-economiche ed ambientali | SARTORI Martina (Scuola di Studi Internazionali) | 5 | |
5. | Cambiamenti e Riforme nel modello di crescita cinese | SARTORI Martina (Scuola di Studi Internazionali) | 4 | Peng Bin |
6. | Analisi giuridica della gestione della crisi economica e finanziaria nellUnione europea | SARTORI Martina (Scuola di Studi Internazionali) | 5 | Chiara Sisler |
7. | La Crisi dellUnione Europea: fra integrazione transnazionale e disintegrazione nazionale | SARTORI Martina (Scuola di Studi Internazionali) | 8 | Tulli Umberto |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
CEEL: Cognitive and Experimental Economics Laboratory
L'attività di ricerca del Cognitive and Experimental Economics Laboratory (CEEL) si basa sull'utilizzo di metodi sperimentali per migliorare la comprensione degli aspetti cognitivi delle scelte economiche.
In particolare il CEEL porta avanti un programma di ricerca interdisciplinare che coinvolge ricercatori nelle aree dell'economia, della psicologia e dell'organizzazione aziendale e fornisce un luogo di incontro tra ricercatori del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Trento e ricercatori provenienti da altre istituzioni. La collaborazione scientifica trova la sua realizzazione nell'organizzazione e nella conduzione di esperimenti comportamentali retribuiti, volti a studiare le scelte umane in contesti economicamente rilevanti.
Il CEEL dispone di 24 postazioni computerizzate collegate in rete che consentono la raccolta di dati provenienti dai partecipanti agli esperimenti. Le postazioni sono situate in una stanza attrezzata, denominata laboratorio, e sono isolate tra loro. A supporto della propria attività, il CEEL gestisce, utilizzando apposita struttura informatica protetta, un database di circa 2000 potenziali partecipanti agli esperimenti che possono essere contattati via email e fornisce supporto anche per la conduzione di esperimenti sul campo.
Il CEEL contribuisce anche all'attività di disseminazione dei risultati della ricerca partecipando alla realizzazione di attività formative avanzate (Summer Schools) e all'organizzazione di seminari e convegni.
Le strutture del CEEL sono inoltre a disposizione dei docenti per la conduzione di esperimenti a fini didattici.
L'attività di ricerca del Cognitive and Experimental Economics Laboratory (CEEL) si basa sull'utilizzo di metodi sperimentali per migliorare la comprensione degli aspetti cognitivi delle scelte economiche.
In particolare il CEEL porta avanti un programma di ricerca interdisciplinare che coinvolge ricercatori nelle aree dell'economia, della psicologia e dell'organizzazione aziendale e fornisce un luogo di incontro tra ricercatori del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Trento e ricercatori provenienti da altre istituzioni. La collaborazione scientifica trova la sua realizzazione nell'organizzazione e nella conduzione di esperimenti comportamentali retribuiti, volti a studiare le scelte umane in contesti economicamente rilevanti.
Il CEEL dispone di 24 postazioni computerizzate collegate in rete che consentono la raccolta di dati provenienti dai partecipanti agli esperimenti. Le postazioni sono situate in una stanza attrezzata, denominata laboratorio, e sono isolate tra loro. A supporto della propria attività, il CEEL gestisce, utilizzando apposita struttura informatica protetta, un database di circa 2000 potenziali partecipanti agli esperimenti che possono essere contattati via email e fornisce supporto anche per la conduzione di esperimenti sul campo.
Il CEEL contribuisce anche all'attività di disseminazione dei risultati della ricerca partecipando alla realizzazione di attività formative avanzate (Summer Schools) e all'organizzazione di seminari e convegni.
Le strutture del CEEL sono inoltre a disposizione dei docenti per la conduzione di esperimenti a fini didattici.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://web.unitn.it/biblioteca | 455.848 | 183.463 | 12.098 |
2. | Biblioteca Centrale | http://web.unitn.it/biblioteca | 224.821 | 114.674 | 1.412 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [31]
-
- Prof. Associati [18]
-
- Ricercatori [13]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [11]
-
- Assegnisti [4]
-
- Dottorandi [50]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ANDREAUS | Michele | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/07 |
2. | BONATTI | Luigi | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
3. | BONINI | Nicolao | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
4. | BORZAGA | Carlo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
5. | CEREA | Gianfranco | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
6. | COLLINI | Paolo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/07 |
7. | ERZEGOVESI | Luca | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/11 |
8. | ESPA | Giuseppe | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/03 |
9. | FODOR | Giorgio Guido | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
10. | FOLLONI | Giuseppe | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/06 |
11. | FRANCH | Mariangela | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
12. | GILBERT | Christopher Leslie | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/05 |
13. | GIOS | Geremia | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
14. | LEONARDI | Andrea | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/12 |
15. | MARQUES PEREIRA | Ricardo Alberto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/06 |
16. | MARTINI | Umberto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
17. | MITTONE | Luigi | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
18. | MOLINARI | Franco | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/06 |
19. | PASSAMANI | Giuliana | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/03 |
20. | PEGORETTI | Giovanni | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
21. | PILATI | Luciano | Professore Ordinario | 07 | 07 | AGR/01 |
22. | PISANI | Raoul | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/11 |
23. | SACCONI | Lorenzo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
24. | SEGNANA | Maria Luigia | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
25. | TAGLIANI | Aldo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-S/06 |
26. | TAMBORINI | Roberto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
27. | TRENTO | Sandro | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
28. | VELUPILLAI | Kumaraswamy | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
29. | VILLA | Paola | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/06 |
30. | ZAMBELLI | Stefano | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
31. | ZANINOTTO | Enrico | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 3 |
Area Biblioteche | 1 |
Area Amministrativa - Gestionale | 1 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |