Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Nel procedere alla elaborazione della scheda SUA-RD (2011-2013) relativa al Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre necessariamente devono tenersi presente gli obiettivi e finalità che il Dipartimento stesso si è dato al momento della sua costituzione e che sono stati concretamente perseguiti dal momento in cui, nel gennaio 2013, ha iniziato a operare. Gli obiettivi presi in considerazione nella presente procedura di valutazione hanno come proprio riferimento specifico la ricerca, ma va segnalato che le linee avanzate e innovative che si è cercato di elaborare e di percorrere nella ricerca dipartimentale si collegano strettamente anche all'esigenza di fornire una offerta formativa caratterizzata da modalità e profili innovativi nel settore delle Scienze giuridiche. In una qualche misura la ricerca si pone anche come strumento che è capace di favorire la realizzazine della c.d. “terza missione” che alle istituzioni universitarie è oggi riconosciuta.
ORIGINE STORICA DEL DIPARTIMENTO
Vale ricordare che l'istituzione dell'attuale Dipartimento di Giurisprudenza in attuazione della nuova normativa (L. n. 240/2010) ha portato alla riunificazione, all'interno dell'Ateneo Roma Tre, del settore scientifico-didattico precedentemente appartenuto alla Facoltà di Giurisprudenza (per la didattica) e ai tre Dipartimenti dell'Ateneo, che sotto diverse prospettive hanno avuto a loro oggetto la ricerca nel campo della scienza giuridica (Diritto dell'economia e analisi economica delle istituzioni – Diritto europeo: studi giuridici nella dimensione nazionale, europea, internazionale – Storia e teoria generale del diritto). Il Dipartimento attuale ha dunque inteso coprire una esigenza di ricerca e di formazione superiore consolidata affermatasi nel naturale bacino territoriale di utenza proprio dell'Università “Roma Tre” e questo bacino di utenza si è esteso anche, in misura di certo rilievo, a livello nazionale, europeo e internazionale.
PROGETTO SCIENTIFICO DEL DIPARTIMENTO
La scelta della confluenza dei tre precedenti Dipartimenti in un unico Dipartimento di Giurisprudenza ha inteso favorire la inter-disciplinarietà della ricerca avente a oggetto il fenomeno del “diritto”, fenomeno che presenta, al di là delle articolazioni disciplinari, una sua unitarietà e al tempo stesso connessioni significative con settori altri di ricerca, in particolare – tradizionalmente – con i saperi storico-ecomico-sociali. La creazione del Dipartimento ha mirato dunque a sviluppare, attraverso l'”area ricerca” opportunamente articolata, pluralità di linee di studio del fenomeno “diritto”, con metodo interdisciplinare e aperto, sensibile agli assetti sociali contemporanei che a livello nazionale, europeo, internazionale richiedono regolamentazione. Nel quadro di questo compito una particolare attenzione è stata rivolta al ruolo del Dottorato di ricerca.
Il progetto scientifico del Dipartimento di Giurisprudenza ha dunque preso le mosse dalla ricca esperienza maturata nell'Ateneo Roma Tre in una prima fase attraverso il Dipartimento di Studi giuridici che ha operato dal 1995 fino a quando, l' 1 gennaio 2006, hanno preso avvio i tre dipartimenti precedentemente ricordati che, sotto diverse prospettive, hanno coperto il settore della ricerca nel campo del diritto. Il progetto scientifico del Dipartimento di Giurisprudenza ha portato naturalmente con sé l'esperienza precedentemente vissuta che già tendeva a rompere l'isolamento della scienza giuridica, pur nel riaffermare la sua peculiarità metodologica. Invero, la scienza giuridica contemporanea si trova di fronte a un passaggio cruciale. Durante il XX secolo forze interne ed esterne ne hanno ridimensionato il ruolo nel quadro delle scienze sociali, almeno rispetto alla assoluta centralità di cui godeva la letteratura giuridica della società nel secolo XIX. D'altra parte, sempre più le società evolute si rivolgono alla scienza giuridica perché dia risposte alle esigenze di disciplina, formazione, regolazione e giustizia che si levano dal mondo in trasformazione rapidissima. La sfida delle scienze giuridiche oggi è di saper rielaborare la propria millenaria tradizione per assumere un assetto capace di dar risposte a questa congiuntura così pressante. Il Dipartimento di Giurisprudenza si è posto l'obiettivo di dare il proprio contributo per rispondere a questa sfida.
Vi è un filone progettuale volto alla promozione delle ricerche specialistiche e interdisciplinari degli studiosi di storia, di filosofia del diritto, e dei diversi ordinamenti giuridici (nazionali, internazionali e religiosi), privilegiando la dimensione del divenire storico e delle forme della precettività e dell'interpretazione. La dimensione culturale degli studi giuridici si coordina e si integra d'altra parte con le discipline a spiccata vocazione pratica, rispecchiando così la struttura stessa del diritto, che è al contempo scienza e prassi, filosofia e casistica. In tal senso, il progetto del Dipartimento ha escluso ogni prospettiva puramente evoluzionistica, nella consapevolezza che il diritto della contemporaneità – nelle sue varie forme – sembra porsi da un lato con elementi di continuità, ma altresì con elementi di rottura che escludono talvolta una “fisiologica” evoluzione del passato. L'Europa della nuova Unione Europea ed il superamento (o quantomeno il ripensamento) della dimensione statuale e/o regionale rendono opportuno un percorso di rielaborazione che evidenzi soluzioni di continuità e momenti di frattura sul piano delle concrete esperienze storiche e dei modelli di teoria costituzionale e dello Stato. In questo contesto di studi è apparso senz'altro positivo il mantenimento della coordinazione già operante con il Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi politico-costituzionali e di legislazione comparata (CRISPEL).
Altro filone progettuale degli “studi giuridici” propri del Dipartimento ha mirato a comprendere in un'ottica unitaria, ma multidisciplinare, la complessa realtà delle relazioni umane richiedenti regolamentazione con approccio che tenga conto del peculiare profilo della realtà contemporanea costituito dalla regionalizzazione e internazionalizzazione, senza che peraltro sia superato il referente statuale del diritto. In questo contesto, la dimensione europea appare il focus della riflessione giuridica – condotta anche con metodo storico e comparatistico e dell'analisi economica del diritto - dello studio delle fonti e della dinamica delle relazioni giuridiche nazionali e internazionali. In altri termini, il Dipartimento risponde all'esigenza di condurre la ricerca in termini di comprensione della tensione fra il piano nazionale della disciplina e quello europeo. E, d'altra parte, questi piani si confrontano col livello universale che sempre più li condiziona, man mano che la sfera di regolamentazione internazionale si estende a settori che pur rientrano nell'ambito di disciplina di altri livelli. Dunque, in termini sintetici, l'obiettivo è di rispondere, con la ricerca, alla sfida che il processo di internazionalizzazione delle relazioni umane pone alla loro regolamentazione giuridica sotto la spinta di processi economico-sociali e altresì politici che pure debbono essere ben tenuti presenti nella riflessione. In questa prospettiva, le tradizionali discipline giuridiche (da quelle storiche e filosofiche a quelle privatistiche, da quelle pubblicistiche a quelle penalistiche, da quelle processualistiche a quelle internazionalistiche e dell'Unione Europea, nonché a quelle comparatistiche) sono spinte a porre i problemi su livelli molteplici, appropriandosi ciascuna delle tecniche specifiche di ciascuno di essi in un'ottica di più stretta collaborazione. Chi è dedito allo studio del diritto nazionale è chiamato a farlo in una prospettiva di integrazione delle soluzioni in un ambito europeo e internazionale. Chi studia il diritto europeo è chiamato a farlo in una ottica che non può prescindere dalla idoneità delle soluzioni a operare quale diritto nazionale interindividuale, e a rispondere alle linee di disciplina del circuito internazionale. Chi studia specificamente le tematiche del circuito giuridico internazionale si rende conto di non potere prescindere dalle soluzioni proprie del livello europeo e del livello nazionale interindividuale.
D'altra parte, nell'intersecarsi di livelli ordinamentali, si facilita la comprensione del fenomeno della circolazione di esperienze fra sistemi di diritto, nonché della contaminazione reciproca di istituti civilistici con istituti pubblicistici o di altra natura, talché lo studio di ogni disciplina si sviluppa trasversalmente nella consapevolezza degli stretti legami con il complessivo assetto politico, sociale, economico delle relazioni umane.
E, d'altra parte, il profilo della correlazione fra sistemi giuridici e rapporti economico-sociali è un ulteriore aspetto privilegiato degli obiettivi di ricerca, nella convinzione che la scienza giuridica non può crescere in isolamento, bensì in un dialogo vitalizzante con le altre scienze sociali tra le quali le scienze economiche hanno tradizionalmente un posto di sicuro rilievo: lo sviluppo di questa prospettiva richiede un elevato grado di interdisciplinarietà e il coinvolgimento di esperti nel campo del diritto e dell'economia.
Un apporto decisivo nel perseguire gli obiettivi scientifici suindicati è sto offerto dal Dottorato e, più precisamente, dalla Scuola Dottorale Internazionale Tullio Ascarelli (fino al XXVIII ciclo) e dal Dottorato in Discipline giuridiche (dal XXIX ciclo), articolati in curricula aventi riguardo ad ogni settore dell'esperienza giuridica.
La realizzazione del progetto scientifico quale sinteticamente delineato ha continuato a trovare sinergia con il “Centro di eccellenza in diritto europeo Giovanni Pugliese” al quale afferiscono i componenti del Dipartimento di Giurisprudenza, oltre a prestigiosi docenti italiani e stranieri: il Centro ha la finalità di promuovere le scienze giuridiche nell'ambito delle istituzioni giuridiche e politiche europee, allo scopo di favorire, attraverso attività di ricerca, alta formazione e consulenza, l'armonizzazione dell'esperienza giuridica all'interno dello spazio europeo. In particolare, il Centro intende valorizzare la comunicazione e il confronto tra le varie esperienze nazionali, facilitando la realizzazione di progetti comuni tra enti e istituzioni scientifiche europee e internazionali.
OBIETTIVI DELL'ATTIVITA' DI RICERCA
Nel contesto progettuale scientifico che si è fin qui delineato, in un quadro di sintesi, il Dipartimento ha operato avendo di fronte a sé alcuni obiettivi, da svilupparsi in un arco pluriennale e in linea con il piano strategico d'Ateneo, che così si possono elencare:
1) Coltivare i profili transnazionali, comparatistici e internazionali e le relazioni con gli studi storici, filosofici ed economici.
2) Quanto agli strumenti: a) Accesso agevolato al vastissimo complesso della produzione scientifica con rinnovato ruolo della Biblioteca giuridica con la quale il Dipartimento ha teso a rafforzare la sinergia attraverso la presenza nel Consiglio scientifico e altresì con il proprio sostegno finanziario; b) Creazione di luoghi di discussione e di confronto (forum, seminari, incontri periodici interdisciplinari o specialistici)
3) Quanto alle relazioni internazionali: favorire la mobilità degli studiosi, sia accogliendo stranieri di diversi livelli, sia promuovendo le esperienze di ricerca all'estero dei membri del Dipartimento; promuovere e gestire dottorati di ricerca in cooperazione multilaterale; favorire, nella prospettiva di un multilinguismo consapevole, la conoscenza di lingue straniere necessaria per l'accesso alle molteplici culture giuridiche.
4) Adeguare i progetti di ricerca alle esigenze culturali e pratiche del mondo contemporaneo:
a) Agevolare la partecipazione a bandi, in primo luogo quelli europei, attraverso la creazione di un settore di supporto dedicato al quale peraltro – nonostante le buone intenzioni - non si è riusciti a dare tuttora una realizzazione adeguata; b) Intensificare i rapporti con gli attori economici e istituzionali, soprattutto nell'area geografica di insistenza del Dipartimento, per elaborare progetti congiunti in risposta alle richieste di sapere giuridico che vengono dalla pratica.
5) Attenzione verso le nuove e più avanzate richieste che vengono sia dalle professioni tradizionali che in generale dal mondo del lavoro.
6) Impostare il processo di reclutamento in conformità agli obiettivi di eccellenza nella ricerca, a partire dal livello di avviamento rappresentato dal dottorato.
Un elenco maggiormente dettagliato di obiettivi, azioni correlate, indicatori da monitorare è stato inserito fra gli allegati al presente quadro. Alla Commissione ricerca del Dipartimento viene delegata l'attività annuale di monitoraggio dei risultati e di loro confronto con gli obiettivi. La valutazione della ricerca appare elemento sempre più decisivo ai fini di una adeguata considerazione della qualità delle attività svolte dalle strutture, e da essa dipende la capacità di attrarre risorse.
CONNESSIONI TRA ATTIVITA' DI RICERCA E DIDATTICA
Come già osservato in principio di questo documento, la ricerca nella dimensione innovativa anzi esposta è funzionale altresì a una didattica innovativa. Ma anche molti aspetti importanti della conduzione della didattica all'interno dei corsi sono stati elaborati in connessione con le opportunità di favorire la ricerca e mettere in opera nuovi metodi di ricerca. Questa valenza della didattica si manifestata in primo luogo per quella tipologia che favorisce, e ha in effetti favorito, le opportunità per arricchire le relazioni internazionali del Dipartimento con Università e istituti di ricerca stranieri. In questa direzione opera con efficacia la didattica relativa ai Corsi per il conseguimento di doppi titoli attivi nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) e, più precisamente: a) quella cui si riferisce il piano degli studi italo-francese con l'Università di Poitiers: Master Recherche, Mention: Droit Privé – Specialità “Les contrats en Droit Européen”; b) quella cui si riferisce il piano degli studi “Doppio titolo di laurea italo-spagnolo” con l'Università di Murcia (Grado en Derecho/Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza); c) quella cui si riferisce il piano di studi elaborato in accordo con la Nova Southeastern University di Fort Lauderdale, in Florida (USA).
Anche le attività di insegnamento organizzate nel quadro del programma didattico in lingua inglese “Studying Law at Roma Tre” (e le iniziative ad esse collaterali) hanno acquisito un forte rilievo che va oltre gli obiettivi didattici (del resto assai innovativi per l'approccio fortemente interattivo docenti/allievi), per favorire altresì l'interscambio con studiosi stranieri e creare opportunità molto significative al fine dello sviluppo di programmi di ricerca con connessioni internazionali importanti. La didattica in lingua inglese è oggi composta da 14 corsi e 4 seminari e vi si aggiungono anche corsi in lingua francese e spagnola.
Nella stessa prospettiva indicata non si può tralasciare di porre in rilievo l'impegno del Dipartimento anche nel sostenere - in una ottica di didattica caratterizzara dal “learning by doing” - la partecipazione alle international moot court competitions: dalla tradizionale e consolidata Jessup Moot Competition di Washington, alla International Arbitration Competition di Vienna, alla International Criminal Court Competition dell'Aia, alla International Intellectual Property Competition sostenuta dalle relazioni con l'Università di Washington e che di anno in anno si realizza in una diversa sede universitaria europea (nel 2011 è stata ospitata nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre, nel corrente anno 2015 si terrà a Strasburgo).
La connessione della didattica con la ricerca si manifesta poi in modo accentuato in virtù dello strumento delle cliniche legali: dalla Clinica del diritto dell'immigrazione e della cittadinanza, alla Clinica legale in diritto dei minori, e ancora alla Clinica legale sul diritto dei servizi finanziari. Queste esperienze hanno favorito il finanziamento proveniente da istituzioni e fondazioni di progetti di ricerca legati allo studio dei rapporti sociali concreti anche attraverso la creazione di “osservatori”: così l'Osservatorio sulla giurisprudenza del Giudice di Pace in tema di immigrazione. A questo osservatorio, peraltro, l'esperienza del Dipartimento aggiunge l'attività di altri osservatori: l'Osservatorio sugli appalti pubblici, nonché l'Osservatorio sulla Corte Penale Internazionale.
Il Dipartimento di Giurisprudenza ha costantemente volto la sua attenzione a far sì che il progetto scientifico sia conforme rispetto a una sua valutazione sul piano della fattibilità avendo riguardo alle risorse di personale docente, di personale amministrativo e tecnico, avendo riguardo altresì alle risorse di spazi e laboratori, nonché alla acquisizione delle risorse finanziarie. Sul piano delle risorse di personale docente si è tenuta attenzione all'esigenza che tutti i principali settori scientifico-disciplinari rilevanti siano coperti per la realizzazione del progetto scientifico come delineato in precedenza.
D'altra parte, il Dipartimento ha presente che l'efficacia nell'attuale contesto universitario presuppone la creazione di strutture specifiche per il supporto delle attività di ricerca. In particolare, si manifesta l'esigenza della creazione di un settore “acquisizione risorse” – in merito al quale è ormai molto sentita la necessità di fare di fare passi concreti per la sua realizzazione - a supporto efficace della presentazione di progetti di ricerca a livello nazionale ed europeo.
Quanto ai laboratori, il Dipartimento di Giurisprudenza usufruisce del Laboratorio Informatico suo proprio che si mostra estremamete funzionale per la sua strumentalità rispetto alla efficace conduzione della ricerca e alla più ampia diffusione dei risultati della ricerca stessa. Ai fini della più ampia diffusione dei risultati della ricerca il Dipartimento di Giurisprudenza ha deciso anche di dare il proprio sostegno convinto e di fare buon uso del nuovo servizio di Ateneo di pubblicazione digitale Roma Tre University e-Press. In questo modo le pubblicazioni dei risultati scientifici delle ricerche del Dipartimento sono resi disponibili automaticamente attraverso gli strumenti di ricerca di Roma Tre e i più usati motori di ricerca (OJS, Google, ecc..) e quindi immediatamente comunicati alle biblioteche universitarie più importanti. Gli autori/curatori possono divulgarli ampiamente e gratuitamente presso i loro corrispondenti scientifici.
Un riferimento speciale va poi fatto anche alla Biblioteca giuridica: pure nella riaffermazione della sua autonomia rispetto al Dipartimento, appare coordinata in piena sinergia con il Dipartimento stesso. Ciò avviene anzitutto tramite il suo Consiglio scientifico composto da docenti del Dipartimento.
ALLEGATO:
Elenco dei settori Scientifico-Disciplinari di pertinenza del Dipartimento
Nell'elenco devono ritenersi inseriti tutti i 21 settori scientifico-disciplinari delle Scienze giuridiche: IUS/01 (Diritto privato); IUS/02 (Diritto privato comparati); IUS/03 (Diritto agrario); IUS/04 (Diritto commerciale); IUS/05 Diritto dell'economia); IUS/06 (Diritto della navigazione); IUS/07 (Diritto del lavoro); IUS/08 (Diritto costituzionale); IUS/09 (Istituzioni di diritti pubblico); IUS/10 Diritto amministrativo); IUS/11 (Diritto canonico ed ecclesiastico); IUS/12 (Diritto tributario); IUS/13 Diritto internazionale); IUS/14 (Diritto dell'Unione Europea); IUS/15 (Diritto processuale civile); IUS/16 (Diritto processuale penale); IUS/17 (Diritto penale); IUS/18 (Diritto romano e diritti dell'antichità); IUS/19 (Storia del diritto medievale e moderno); IUS/20 (Filosofia del diritto); IUS/21 (Diritto pubblico comparato).
A questi raggruppamenti disciplinari vanno aggiunti i raggruppamenti disciplinari non giuridici, ma ritenuti rilevanti per la efficacia della ricerca e della formazione nella Classe delle lauree magistrale in Giurisprudenza e nella classe delle lauree in Servizi giuridici: SECS/P/01 Economia politica – SECS/P/02 Politica economica – SECS/P/03 Scienza delle finanze – SECS/P/07 Economia aziendale – SECS/P/11 Economia degli intermediari finanziari – SECS/S/01 Statistica – SECS/S/03 Statistica economica – SPS/07 Sociologia generale – SPS/09 Sociologia del lavoro – SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale – INF/01 Informatica – ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni.
Vanno ancora aggiunti i settori disciplinari propri delle Scienze linguistiche necessari al conseguimento degli obiettivi qualificanti tanto della Laurea magistrale in Giurisprudenza (“i curricula dei corsi di laurea assicurano, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza del linguaggio di almeno una lingua straniera”), quanto della Laurea in Scienze dei servizi giuridici (“saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano”). Devono pertanto ritenersi inseriti i seguenti settori scientifico-disciplinari: L-LIN/01 (linguistica); L-LIN/02 (Glottodidattica) - L-LIN/04 (Lingua e traduzione – Lingua francese); L-LIN/07 (Lingua e traduzione – Lingua spagnola); L-LIN/12 (Lingua e traduzione – Lingua inglese); L-LIN/14 (Lingua e traduzione – Lingua tedesca).
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ORIGINE STORICA DEL DIPARTIMENTO
Vale ricordare che l'istituzione dell'attuale Dipartimento di Giurisprudenza in attuazione della nuova normativa (L. n. 240/2010) ha portato alla riunificazione, all'interno dell'Ateneo Roma Tre, del settore scientifico-didattico precedentemente appartenuto alla Facoltà di Giurisprudenza (per la didattica) e ai tre Dipartimenti dell'Ateneo, che sotto diverse prospettive hanno avuto a loro oggetto la ricerca nel campo della scienza giuridica (Diritto dell'economia e analisi economica delle istituzioni – Diritto europeo: studi giuridici nella dimensione nazionale, europea, internazionale – Storia e teoria generale del diritto). Il Dipartimento attuale ha dunque inteso coprire una esigenza di ricerca e di formazione superiore consolidata affermatasi nel naturale bacino territoriale di utenza proprio dell'Università “Roma Tre” e questo bacino di utenza si è esteso anche, in misura di certo rilievo, a livello nazionale, europeo e internazionale.
PROGETTO SCIENTIFICO DEL DIPARTIMENTO
La scelta della confluenza dei tre precedenti Dipartimenti in un unico Dipartimento di Giurisprudenza ha inteso favorire la inter-disciplinarietà della ricerca avente a oggetto il fenomeno del “diritto”, fenomeno che presenta, al di là delle articolazioni disciplinari, una sua unitarietà e al tempo stesso connessioni significative con settori altri di ricerca, in particolare – tradizionalmente – con i saperi storico-ecomico-sociali. La creazione del Dipartimento ha mirato dunque a sviluppare, attraverso l'”area ricerca” opportunamente articolata, pluralità di linee di studio del fenomeno “diritto”, con metodo interdisciplinare e aperto, sensibile agli assetti sociali contemporanei che a livello nazionale, europeo, internazionale richiedono regolamentazione. Nel quadro di questo compito una particolare attenzione è stata rivolta al ruolo del Dottorato di ricerca.
Il progetto scientifico del Dipartimento di Giurisprudenza ha dunque preso le mosse dalla ricca esperienza maturata nell'Ateneo Roma Tre in una prima fase attraverso il Dipartimento di Studi giuridici che ha operato dal 1995 fino a quando, l' 1 gennaio 2006, hanno preso avvio i tre dipartimenti precedentemente ricordati che, sotto diverse prospettive, hanno coperto il settore della ricerca nel campo del diritto. Il progetto scientifico del Dipartimento di Giurisprudenza ha portato naturalmente con sé l'esperienza precedentemente vissuta che già tendeva a rompere l'isolamento della scienza giuridica, pur nel riaffermare la sua peculiarità metodologica. Invero, la scienza giuridica contemporanea si trova di fronte a un passaggio cruciale. Durante il XX secolo forze interne ed esterne ne hanno ridimensionato il ruolo nel quadro delle scienze sociali, almeno rispetto alla assoluta centralità di cui godeva la letteratura giuridica della società nel secolo XIX. D'altra parte, sempre più le società evolute si rivolgono alla scienza giuridica perché dia risposte alle esigenze di disciplina, formazione, regolazione e giustizia che si levano dal mondo in trasformazione rapidissima. La sfida delle scienze giuridiche oggi è di saper rielaborare la propria millenaria tradizione per assumere un assetto capace di dar risposte a questa congiuntura così pressante. Il Dipartimento di Giurisprudenza si è posto l'obiettivo di dare il proprio contributo per rispondere a questa sfida.
Vi è un filone progettuale volto alla promozione delle ricerche specialistiche e interdisciplinari degli studiosi di storia, di filosofia del diritto, e dei diversi ordinamenti giuridici (nazionali, internazionali e religiosi), privilegiando la dimensione del divenire storico e delle forme della precettività e dell'interpretazione. La dimensione culturale degli studi giuridici si coordina e si integra d'altra parte con le discipline a spiccata vocazione pratica, rispecchiando così la struttura stessa del diritto, che è al contempo scienza e prassi, filosofia e casistica. In tal senso, il progetto del Dipartimento ha escluso ogni prospettiva puramente evoluzionistica, nella consapevolezza che il diritto della contemporaneità – nelle sue varie forme – sembra porsi da un lato con elementi di continuità, ma altresì con elementi di rottura che escludono talvolta una “fisiologica” evoluzione del passato. L'Europa della nuova Unione Europea ed il superamento (o quantomeno il ripensamento) della dimensione statuale e/o regionale rendono opportuno un percorso di rielaborazione che evidenzi soluzioni di continuità e momenti di frattura sul piano delle concrete esperienze storiche e dei modelli di teoria costituzionale e dello Stato. In questo contesto di studi è apparso senz'altro positivo il mantenimento della coordinazione già operante con il Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi politico-costituzionali e di legislazione comparata (CRISPEL).
Altro filone progettuale degli “studi giuridici” propri del Dipartimento ha mirato a comprendere in un'ottica unitaria, ma multidisciplinare, la complessa realtà delle relazioni umane richiedenti regolamentazione con approccio che tenga conto del peculiare profilo della realtà contemporanea costituito dalla regionalizzazione e internazionalizzazione, senza che peraltro sia superato il referente statuale del diritto. In questo contesto, la dimensione europea appare il focus della riflessione giuridica – condotta anche con metodo storico e comparatistico e dell'analisi economica del diritto - dello studio delle fonti e della dinamica delle relazioni giuridiche nazionali e internazionali. In altri termini, il Dipartimento risponde all'esigenza di condurre la ricerca in termini di comprensione della tensione fra il piano nazionale della disciplina e quello europeo. E, d'altra parte, questi piani si confrontano col livello universale che sempre più li condiziona, man mano che la sfera di regolamentazione internazionale si estende a settori che pur rientrano nell'ambito di disciplina di altri livelli. Dunque, in termini sintetici, l'obiettivo è di rispondere, con la ricerca, alla sfida che il processo di internazionalizzazione delle relazioni umane pone alla loro regolamentazione giuridica sotto la spinta di processi economico-sociali e altresì politici che pure debbono essere ben tenuti presenti nella riflessione. In questa prospettiva, le tradizionali discipline giuridiche (da quelle storiche e filosofiche a quelle privatistiche, da quelle pubblicistiche a quelle penalistiche, da quelle processualistiche a quelle internazionalistiche e dell'Unione Europea, nonché a quelle comparatistiche) sono spinte a porre i problemi su livelli molteplici, appropriandosi ciascuna delle tecniche specifiche di ciascuno di essi in un'ottica di più stretta collaborazione. Chi è dedito allo studio del diritto nazionale è chiamato a farlo in una prospettiva di integrazione delle soluzioni in un ambito europeo e internazionale. Chi studia il diritto europeo è chiamato a farlo in una ottica che non può prescindere dalla idoneità delle soluzioni a operare quale diritto nazionale interindividuale, e a rispondere alle linee di disciplina del circuito internazionale. Chi studia specificamente le tematiche del circuito giuridico internazionale si rende conto di non potere prescindere dalle soluzioni proprie del livello europeo e del livello nazionale interindividuale.
D'altra parte, nell'intersecarsi di livelli ordinamentali, si facilita la comprensione del fenomeno della circolazione di esperienze fra sistemi di diritto, nonché della contaminazione reciproca di istituti civilistici con istituti pubblicistici o di altra natura, talché lo studio di ogni disciplina si sviluppa trasversalmente nella consapevolezza degli stretti legami con il complessivo assetto politico, sociale, economico delle relazioni umane.
E, d'altra parte, il profilo della correlazione fra sistemi giuridici e rapporti economico-sociali è un ulteriore aspetto privilegiato degli obiettivi di ricerca, nella convinzione che la scienza giuridica non può crescere in isolamento, bensì in un dialogo vitalizzante con le altre scienze sociali tra le quali le scienze economiche hanno tradizionalmente un posto di sicuro rilievo: lo sviluppo di questa prospettiva richiede un elevato grado di interdisciplinarietà e il coinvolgimento di esperti nel campo del diritto e dell'economia.
Un apporto decisivo nel perseguire gli obiettivi scientifici suindicati è sto offerto dal Dottorato e, più precisamente, dalla Scuola Dottorale Internazionale Tullio Ascarelli (fino al XXVIII ciclo) e dal Dottorato in Discipline giuridiche (dal XXIX ciclo), articolati in curricula aventi riguardo ad ogni settore dell'esperienza giuridica.
La realizzazione del progetto scientifico quale sinteticamente delineato ha continuato a trovare sinergia con il “Centro di eccellenza in diritto europeo Giovanni Pugliese” al quale afferiscono i componenti del Dipartimento di Giurisprudenza, oltre a prestigiosi docenti italiani e stranieri: il Centro ha la finalità di promuovere le scienze giuridiche nell'ambito delle istituzioni giuridiche e politiche europee, allo scopo di favorire, attraverso attività di ricerca, alta formazione e consulenza, l'armonizzazione dell'esperienza giuridica all'interno dello spazio europeo. In particolare, il Centro intende valorizzare la comunicazione e il confronto tra le varie esperienze nazionali, facilitando la realizzazione di progetti comuni tra enti e istituzioni scientifiche europee e internazionali.
OBIETTIVI DELL'ATTIVITA' DI RICERCA
Nel contesto progettuale scientifico che si è fin qui delineato, in un quadro di sintesi, il Dipartimento ha operato avendo di fronte a sé alcuni obiettivi, da svilupparsi in un arco pluriennale e in linea con il piano strategico d'Ateneo, che così si possono elencare:
1) Coltivare i profili transnazionali, comparatistici e internazionali e le relazioni con gli studi storici, filosofici ed economici.
2) Quanto agli strumenti: a) Accesso agevolato al vastissimo complesso della produzione scientifica con rinnovato ruolo della Biblioteca giuridica con la quale il Dipartimento ha teso a rafforzare la sinergia attraverso la presenza nel Consiglio scientifico e altresì con il proprio sostegno finanziario; b) Creazione di luoghi di discussione e di confronto (forum, seminari, incontri periodici interdisciplinari o specialistici)
3) Quanto alle relazioni internazionali: favorire la mobilità degli studiosi, sia accogliendo stranieri di diversi livelli, sia promuovendo le esperienze di ricerca all'estero dei membri del Dipartimento; promuovere e gestire dottorati di ricerca in cooperazione multilaterale; favorire, nella prospettiva di un multilinguismo consapevole, la conoscenza di lingue straniere necessaria per l'accesso alle molteplici culture giuridiche.
4) Adeguare i progetti di ricerca alle esigenze culturali e pratiche del mondo contemporaneo:
a) Agevolare la partecipazione a bandi, in primo luogo quelli europei, attraverso la creazione di un settore di supporto dedicato al quale peraltro – nonostante le buone intenzioni - non si è riusciti a dare tuttora una realizzazione adeguata; b) Intensificare i rapporti con gli attori economici e istituzionali, soprattutto nell'area geografica di insistenza del Dipartimento, per elaborare progetti congiunti in risposta alle richieste di sapere giuridico che vengono dalla pratica.
5) Attenzione verso le nuove e più avanzate richieste che vengono sia dalle professioni tradizionali che in generale dal mondo del lavoro.
6) Impostare il processo di reclutamento in conformità agli obiettivi di eccellenza nella ricerca, a partire dal livello di avviamento rappresentato dal dottorato.
Un elenco maggiormente dettagliato di obiettivi, azioni correlate, indicatori da monitorare è stato inserito fra gli allegati al presente quadro. Alla Commissione ricerca del Dipartimento viene delegata l'attività annuale di monitoraggio dei risultati e di loro confronto con gli obiettivi. La valutazione della ricerca appare elemento sempre più decisivo ai fini di una adeguata considerazione della qualità delle attività svolte dalle strutture, e da essa dipende la capacità di attrarre risorse.
CONNESSIONI TRA ATTIVITA' DI RICERCA E DIDATTICA
Come già osservato in principio di questo documento, la ricerca nella dimensione innovativa anzi esposta è funzionale altresì a una didattica innovativa. Ma anche molti aspetti importanti della conduzione della didattica all'interno dei corsi sono stati elaborati in connessione con le opportunità di favorire la ricerca e mettere in opera nuovi metodi di ricerca. Questa valenza della didattica si manifestata in primo luogo per quella tipologia che favorisce, e ha in effetti favorito, le opportunità per arricchire le relazioni internazionali del Dipartimento con Università e istituti di ricerca stranieri. In questa direzione opera con efficacia la didattica relativa ai Corsi per il conseguimento di doppi titoli attivi nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) e, più precisamente: a) quella cui si riferisce il piano degli studi italo-francese con l'Università di Poitiers: Master Recherche, Mention: Droit Privé – Specialità “Les contrats en Droit Européen”; b) quella cui si riferisce il piano degli studi “Doppio titolo di laurea italo-spagnolo” con l'Università di Murcia (Grado en Derecho/Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza); c) quella cui si riferisce il piano di studi elaborato in accordo con la Nova Southeastern University di Fort Lauderdale, in Florida (USA).
Anche le attività di insegnamento organizzate nel quadro del programma didattico in lingua inglese “Studying Law at Roma Tre” (e le iniziative ad esse collaterali) hanno acquisito un forte rilievo che va oltre gli obiettivi didattici (del resto assai innovativi per l'approccio fortemente interattivo docenti/allievi), per favorire altresì l'interscambio con studiosi stranieri e creare opportunità molto significative al fine dello sviluppo di programmi di ricerca con connessioni internazionali importanti. La didattica in lingua inglese è oggi composta da 14 corsi e 4 seminari e vi si aggiungono anche corsi in lingua francese e spagnola.
Nella stessa prospettiva indicata non si può tralasciare di porre in rilievo l'impegno del Dipartimento anche nel sostenere - in una ottica di didattica caratterizzara dal “learning by doing” - la partecipazione alle international moot court competitions: dalla tradizionale e consolidata Jessup Moot Competition di Washington, alla International Arbitration Competition di Vienna, alla International Criminal Court Competition dell'Aia, alla International Intellectual Property Competition sostenuta dalle relazioni con l'Università di Washington e che di anno in anno si realizza in una diversa sede universitaria europea (nel 2011 è stata ospitata nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Roma Tre, nel corrente anno 2015 si terrà a Strasburgo).
La connessione della didattica con la ricerca si manifesta poi in modo accentuato in virtù dello strumento delle cliniche legali: dalla Clinica del diritto dell'immigrazione e della cittadinanza, alla Clinica legale in diritto dei minori, e ancora alla Clinica legale sul diritto dei servizi finanziari. Queste esperienze hanno favorito il finanziamento proveniente da istituzioni e fondazioni di progetti di ricerca legati allo studio dei rapporti sociali concreti anche attraverso la creazione di “osservatori”: così l'Osservatorio sulla giurisprudenza del Giudice di Pace in tema di immigrazione. A questo osservatorio, peraltro, l'esperienza del Dipartimento aggiunge l'attività di altri osservatori: l'Osservatorio sugli appalti pubblici, nonché l'Osservatorio sulla Corte Penale Internazionale.
Il Dipartimento di Giurisprudenza ha costantemente volto la sua attenzione a far sì che il progetto scientifico sia conforme rispetto a una sua valutazione sul piano della fattibilità avendo riguardo alle risorse di personale docente, di personale amministrativo e tecnico, avendo riguardo altresì alle risorse di spazi e laboratori, nonché alla acquisizione delle risorse finanziarie. Sul piano delle risorse di personale docente si è tenuta attenzione all'esigenza che tutti i principali settori scientifico-disciplinari rilevanti siano coperti per la realizzazione del progetto scientifico come delineato in precedenza.
D'altra parte, il Dipartimento ha presente che l'efficacia nell'attuale contesto universitario presuppone la creazione di strutture specifiche per il supporto delle attività di ricerca. In particolare, si manifesta l'esigenza della creazione di un settore “acquisizione risorse” – in merito al quale è ormai molto sentita la necessità di fare di fare passi concreti per la sua realizzazione - a supporto efficace della presentazione di progetti di ricerca a livello nazionale ed europeo.
Quanto ai laboratori, il Dipartimento di Giurisprudenza usufruisce del Laboratorio Informatico suo proprio che si mostra estremamete funzionale per la sua strumentalità rispetto alla efficace conduzione della ricerca e alla più ampia diffusione dei risultati della ricerca stessa. Ai fini della più ampia diffusione dei risultati della ricerca il Dipartimento di Giurisprudenza ha deciso anche di dare il proprio sostegno convinto e di fare buon uso del nuovo servizio di Ateneo di pubblicazione digitale Roma Tre University e-Press. In questo modo le pubblicazioni dei risultati scientifici delle ricerche del Dipartimento sono resi disponibili automaticamente attraverso gli strumenti di ricerca di Roma Tre e i più usati motori di ricerca (OJS, Google, ecc..) e quindi immediatamente comunicati alle biblioteche universitarie più importanti. Gli autori/curatori possono divulgarli ampiamente e gratuitamente presso i loro corrispondenti scientifici.
Un riferimento speciale va poi fatto anche alla Biblioteca giuridica: pure nella riaffermazione della sua autonomia rispetto al Dipartimento, appare coordinata in piena sinergia con il Dipartimento stesso. Ciò avviene anzitutto tramite il suo Consiglio scientifico composto da docenti del Dipartimento.
ALLEGATO:
Elenco dei settori Scientifico-Disciplinari di pertinenza del Dipartimento
Nell'elenco devono ritenersi inseriti tutti i 21 settori scientifico-disciplinari delle Scienze giuridiche: IUS/01 (Diritto privato); IUS/02 (Diritto privato comparati); IUS/03 (Diritto agrario); IUS/04 (Diritto commerciale); IUS/05 Diritto dell'economia); IUS/06 (Diritto della navigazione); IUS/07 (Diritto del lavoro); IUS/08 (Diritto costituzionale); IUS/09 (Istituzioni di diritti pubblico); IUS/10 Diritto amministrativo); IUS/11 (Diritto canonico ed ecclesiastico); IUS/12 (Diritto tributario); IUS/13 Diritto internazionale); IUS/14 (Diritto dell'Unione Europea); IUS/15 (Diritto processuale civile); IUS/16 (Diritto processuale penale); IUS/17 (Diritto penale); IUS/18 (Diritto romano e diritti dell'antichità); IUS/19 (Storia del diritto medievale e moderno); IUS/20 (Filosofia del diritto); IUS/21 (Diritto pubblico comparato).
A questi raggruppamenti disciplinari vanno aggiunti i raggruppamenti disciplinari non giuridici, ma ritenuti rilevanti per la efficacia della ricerca e della formazione nella Classe delle lauree magistrale in Giurisprudenza e nella classe delle lauree in Servizi giuridici: SECS/P/01 Economia politica – SECS/P/02 Politica economica – SECS/P/03 Scienza delle finanze – SECS/P/07 Economia aziendale – SECS/P/11 Economia degli intermediari finanziari – SECS/S/01 Statistica – SECS/S/03 Statistica economica – SPS/07 Sociologia generale – SPS/09 Sociologia del lavoro – SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale – INF/01 Informatica – ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni.
Vanno ancora aggiunti i settori disciplinari propri delle Scienze linguistiche necessari al conseguimento degli obiettivi qualificanti tanto della Laurea magistrale in Giurisprudenza (“i curricula dei corsi di laurea assicurano, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza del linguaggio di almeno una lingua straniera”), quanto della Laurea in Scienze dei servizi giuridici (“saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano”). Devono pertanto ritenersi inseriti i seguenti settori scientifico-disciplinari: L-LIN/01 (linguistica); L-LIN/02 (Glottodidattica) - L-LIN/04 (Lingua e traduzione – Lingua francese); L-LIN/07 (Lingua e traduzione – Lingua spagnola); L-LIN/12 (Lingua e traduzione – Lingua inglese); L-LIN/14 (Lingua e traduzione – Lingua tedesca).
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Sezione B - Sistema di gestione
Gli organi di governo del Dipartimento sono:
- il Consiglio di Dipartimento;
- il Direttore del Dipartimento;
- la Giunta del Dipartimento;
- la Commissione Paritetica docenti-studenti.
- IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Fanno parte del Consiglio di Dipartimento con diritto di voto:
a) Il Direttore
b) I professori di ruolo ordinari e associati, i ricercatori di ruolo e i ricercatori a tempo determinato;
c) I rappresentanti del personale tab;
d) I rappresentanti degli studenti;
e) Un rappresentante degli studenti dei corsi di dottorato;
Fanno altresì parte del Consiglio di Dipartimento;
a) Il Segretario Amministrativo, il Segretario Didattico e il Segretario alla Ricerca che partecipano alle sedute con voto consultivo;
b) Un rappresentante rispettivamente dei docenti a contratto e degli assegnisti di ricerca, senza diritto di voto.
Assiste alle adunanze del Dipartimento il Direttore della Biblioteca di area giuridica o un suo rappresentante con funzione consultiva, senza diritto di voto.
Il Consiglio, organo di programmazione e di gestione del Dipartimento, esercita tutte le attribuzioni conferite al Dipartimento, escluse le attribuzioni del Direttore e della Giunta. Elegge il Direttore e approva il Regolamento di funzionamento del Dipartimento e tutte le sue successive modifiche.
In tema di utilizzo delle risorse disponibili, approva il piano triennale per lo sviluppo del personale docente e approva e verifica il piano annuale di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento. Delibera in merito alle esigenze e proposte di reclutamento del personale docente e delle correlate chiamate per garantire lo sviluppo delle attività di ricerca e la sostenibilità dell'offerta formativa.
Per quanto riguarda la didattica, assume le deliberazioni in merito alle proposte di istituzione, attivazione, disattivazione dei Corsi di studio di pertinenza del Dipartimento; assume le deliberazioni in materia di dottorato di ricerca. Delibera sull'attribuzione di responsabilità didattiche ai docenti del Dipartimento e sulla copertura di tutti gli insegnamenti attivati e conferisce incarichi di insegnamento e di didattica integrativa.
Il Consiglio di Dipartimento autorizza inoltre il Direttore alla firma di accordi di servizio didattico con altri Dipartimenti dell'Ateneo, quale ente fruitore o erogatore, ai sensi dell'art. 17, comma 9 del Regolamento Generale di Ateneo.
Il Consiglio predispone per gli organi centrali competenti di Ateneo la relazione annuale, ove si esplicitano le modalità adottate per la ripartizione interna delle risorse disponibili, nonché sono elencati gli indicatori di risultato utilizzati per la valutazione delle attività svolte; autorizza i professori di ruolo a fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca; promuove l'internazionalizzazione dell'offerta formativa e della ricerca.
Può proporre al Consiglio di Amministrazione di costituire le partizioni interne di cui all'art. 27, comma 12 dello Statuto.
Spetta al Consiglio approvare le richieste di afferenza dei professori e dei ricercatori; approva, su proposta del Direttore, le richieste di finanziamento e di assegnazione del personale non docente per la realizzazione dei programmi del Dipartimento.
Il Consiglio definisce inoltre i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e degli spazi assegnati al Dipartimento per le sue attività e stabilisce l'uso coordinato del personale, dei mezzi e degli strumenti in dotazione.
Entro i termini previsti dalla disciplina di Ateneo approva il bilancio di previsione e il relativo budget di dipartimento e le relative variazioni in corso d'anno, ed il conto consuntivo, con le debite relazioni; approva annualmente una relazione sull'attività didattica svolta e sulla realizzazione degli obiettivi, da trasmettere ai competenti organi di Ateneo.
Inoltre, in conformità con la disciplina generale di Ateneo, formula proposte per la costituzione di Centri interdipartimentali e di Centri interuniversitari di ricerca, di Centri interdipartimentali di servizi, di Consorzi di ricerca; approva i contratti e le convenzioni tra il Dipartimento ed Enti pubblici e privati, nazionali ed esteri, per l'esecuzione di attività di ricerca e di consulenza e di attività didattiche esterne; approva l'eventuale svolgimento di prestazioni a pagamento per conto terzi; decide la modalità di partecipazione all'organismo di indirizzo della Biblioteca di Area Giuridica; provvede periodicamente alla revisione e ridefinizione del progetto scientifico e didattico-formativo del Dipartimento.
Infine, provvede, nel rispetto delle norme statutarie, a organizzare l'assolvimento, oltre ai compiti previsti dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo, ogni eventuale compito assegnatogli dagli organi centrali di governo dell'Ateneo.
- IL DIRETTORE
Ai sensi dello Statuto di Ateneo, il Direttore:
a) ha la rappresentanza del Dipartimento;
b) convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, predisponendone l'ordine del giorno;
c) cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio;
d) tiene i rapporti con gli organi centrali dell'Università;
e) esercita il coordinamento tra tutte le attività del Dipartimento;
f) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti;
g) predispone le relazioni annuali sui risultati della ricerca e della didattica svolta dal Dipartimento, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Dipartimento;
h) ordina strumenti, arredi, lavori e materiali e dispone i relativi pagamenti, fatta salva l'autonomia di gestione dei fondi di assegnazione specifica;
i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo e dal presente Regolamento.
Il Direttore inoltre:
a) designa il Vice direttore, che viene nominato con decreto rettorale e assume le funzioni di Direttore in caso di assenza o impedimento di quest'ultimo;
b) secondo i tempi definiti dall'Ateneo, presenta al Consiglio per l'approvazione rispettivamente il bilancio di previsione con il budget economico di dipartimento e il conto consuntivo, corredati da dettagliata documentazione.
– LA GIUNTA DI DIPARTIMENTO
La Giunta è organo esecutivo, di istruzione e proposta e coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni. Dura in carica tre anni.
La Giunta è costituita:
a) dal Direttore;
b) da tre docenti ciascuno dei quali designato, nell'ambito della rispettiva fascia di appartenenza, dai professori ordinari, dai professori associati e dai ricercatori a tempo indeterminato e determinato.
c) da quattro docenti designati dal Consiglio
d) da uno studente designato dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio.
Partecipano alle riunioni della giunta, con funzione consultiva, il Vice direttore del Dipartimento e, in ragione della rispettiva competenza con riguardo alle questioni trattate, il Segretario amministrativo, il Segretario per la didattica, il Segretario per la ricerca.
Possono essere invitati alle riunioni della giunta, a fini consultivi, ulteriori componenti il Consiglio a seconda delle esigenze connesse alle questioni trattate.
Il Consiglio, con decisione a maggioranza assoluta dei propri componenti, può delegare alla Giunta il potere di deliberare su argomenti specifici.
– COLLEGIO DIDATTICO
Le attività didattiche del Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01) e il Corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici (Classe L-14) sono coordinate da un unico Collegio didattico, istituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
Il predetto Collegio didattico ha la medesima composizione del Consiglio di Dipartimento ed è sottoposto al medesimo regolamento.
I compiti del Collegio didattico sono definiti dal Regolamento didattico del Dipartimento di Giurisprudenza.
Il Dipartimento può proporre inoltre al Consiglio di Amministrazione di costituire le partizioni interne di cui all'art. 27.12 dello Statuto.
– Altre commissioni del Dipartimento
Il Consiglio del Dipartimento può istituire al proprio interno commissioni temporanee o permanenti con compiti istruttori e/o consultivi o con compiti operativi delegati dal Consiglio.
- COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STDUENTI
La Commissione Paritetica docenti-studenti è organo costituito, con mandato biennale, come osservatorio sull'organizzazione e sullo svolgimento dell'attività didattica, del tutorato e di ogni altro servizio fornito agli studenti.
La Commissione Paritetica si compone di dodici membri dei quali sei sono docenti, e sei studenti dei quali quattro sono iscritti ai corsi di studio, uno è iscritto ai corsi di dottorato di ricerca, uno è iscritto alla Scuola di specializzazione per le professioni legali.
Il Consiglio di Dipartimento stabilisce le modalità per la nomina della Commissione paritetica.
La Commissione Paritetica elegge al suo interno il Presidente nella persona di un docente e il Vice presidente nella persona di uno studente.
Tra le funzioni svolte dalla Commissione ci sono quelle di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica e del grado di raggiungimento degli obiettivi didattici, anche al fine di formulare agli organismi competenti proposte diretta a un miglioramento degli stessi.
La Commissione è inoltre chiamata a pronunciarsi sulla coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi delle stesse e a esprimere pareri sull'attivazione e la soppressione dei corsi di studio.
La Commissione predispone una relazione annuale relativa alle attività didattiche di propria competenza. È infine chiamata svolgere gli adempimenti di propria competenza nell'ambito delle procedure per l'autovalutazione, la valutazione periodica e l'accreditamento.
Gli organi collegiali del Dipartimento sono tenuti a pronunciarsi sui rilievi della Commissione paritetica.
- COMMISSIONE DIDATTICA
La Commissione Didattica svolge funzioni istruttorie e di proposta nei confronti del Consiglio di Dipartimento per quel che concerne, in particolare, la programmazione dell'offerta formativa, l'organizzazione e regolamentazione delle attività didattico-formative del Dipartimento, nonché le procedure di assicurazione della qualità ed accreditamento dei corsi di studio.
- COMMISSIONE RICERCA
La Commissione ricerca è organo di programmazione e coordinamento delle attività di ricerca del Dipartimento e ha il compito di fornire pareri alla Giunta e al Consiglio di Dipartimento e agli organi di valutazione. Collabora alla redazione della programmazione annuale e del piano triennale del Dipartimento e alle revisioni del progetto scientifico-culturale; favorisce l'aggregazione efficiente delle risorse e del personale del Dipartimento in relazione a specifici obiettivi; cura la promozione degli scambi internazionali.
Oltre a queste funzioni, competono alla Commissione ricerca:
- discutere ed elaborare questioni relative al Dottorato di ricerca;
- istruire la ripartizione dei fondi a sostegno della ricerca e della pubblicazione delle ricerche;
- discutere ed istruire qualsiasi altra proposta o iniziativa di rilevanza scientifica;
- coordinare le attività di monitoraggio e analisi connesse con l'autovalutazione delle ricerche realizzate nel Dipartimento, anche in relazione alla predisposizione annuale delle schede SUA-RD;
- coordinare la raccolta delle informazioni riguardanti le attività e le competenze scientifiche dei Gruppi di Ricerca.
- COMMISSIONE DI PROGRAMMAZIONE
Ha il compito di istruzione al fine di favorire l'individuazione da parte del Dipartimento della migliore collocazione e utilizzazione delle risorse di personale docente rispetto alle criticità di copertura che si possano manifestare in prospettiva e rispetto agli obiettivi scientifici e didattici che il Dipartimento si pone. La composizione della Commissione di programmazione è tale da far sì che siano presenti, da un lato, le rappresentanze delle varie fasce di docenza, da altro lato, le rappresentanze delle varie aree disciplinari che caratterizzano l'attività didattico-scientifica del Dipartimento. E' peraltro prassi consolidata, che a prescindere dalla sua composizione, la Commissione si riunisca in modalità aperta a tutti i docenti del Dipartimento interessati.
- DOTTORATO DI RICERCA
Il Dottorato in Discipline giuridiche, avendo ottenuto l'accreditamento ministeriale, opera dal XXIX ciclo in continuità con l'ispirazione e il progetto scientifico e formativo della Scuola Dottorale Internazionale Tullio Ascarelli, che ha in carico la gestione dei cicli precedenti il XXIX-imo. Ha sede amministrativa presso il Dipartimento di Giurisprudenza; è articolato al proprio interno in curricula. L'obiettivo è dare ai Dottorandi una formazione in campo giuridico rigorosa ed aperta, nella metodologia e nei contenuti, capace di rispondere alle esigenze e alle sfide di una società in evoluzione, avvalendosi di metodologie di insegnamento sia classiche che innovative e di strumenti sia tradizionali che tecnologicamente avanzati. Particolare attenzione è dedicata alla interdisciplinarietà nella formazione e nella ricerca e allo sviluppo di un approccio multidisciplinare che consenta il coordinamento e l'interazione tra le discipline, l'acquisizione di una visione d'insieme dei dati giuridici, la definizione di un sapere giuridico articolato e complesso ma unitario, non frammentato, né asetticamente suddiviso in comparti autosufficienti ed autoreferenziali. Costante attenzione è anche rivolta agli sviluppi consolidati e in atto a livello sovranazionale, onde analizzare le prospettive e le linee di tendenza più marcate nei vari ambiti di interesse.
A disciplinare l'istituzione, l'attivazione e il funzionamento dei corsi del Dottorato è un Regolamento adottato dall'Ateneo ai sensi dell'art. 4, co. 2, L. 210/1998 e dell'art. 5 del D.M. 45/2013. Sono organi del Dottorato il Collegio dei Docenti e il Coordinatore.
- AREA AMMINISTRATIVA A SUPPORTO DELLA RICERCA
Nel Dipartimento di Giurisprudenza l'area amministrativa a supporto della ricerca è il punto di riferimento dei docenti, ricercatori e dottorandi per tutto ciò che attiene la ricerca scientifica. In particolare l'area ricerca fornisce consulenza e informazioni su tutte le opportunità di finanziamento internazionale e nazionale. E' responsabile delle procedure amministrative relative al conferimento degli Assegni di Ricerca e della formazione dottorale. All'interno dell'Area ricerca è stata individuata la posizione organizzativo funzionale di vertice del Segretario per la ricerca. La posizione individuata costituisce il nodo decentrato della rete di ricerca di Ateneo per veicolare e trasferire da e verso il centro gli strumenti tecnico-gestionali di supporto e conoscitivi per l'individuazione, la realizzazione, la gestione e la rendicontazione delle attività di Ricerca.
- il Consiglio di Dipartimento;
- il Direttore del Dipartimento;
- la Giunta del Dipartimento;
- la Commissione Paritetica docenti-studenti.
- IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO
Fanno parte del Consiglio di Dipartimento con diritto di voto:
a) Il Direttore
b) I professori di ruolo ordinari e associati, i ricercatori di ruolo e i ricercatori a tempo determinato;
c) I rappresentanti del personale tab;
d) I rappresentanti degli studenti;
e) Un rappresentante degli studenti dei corsi di dottorato;
Fanno altresì parte del Consiglio di Dipartimento;
a) Il Segretario Amministrativo, il Segretario Didattico e il Segretario alla Ricerca che partecipano alle sedute con voto consultivo;
b) Un rappresentante rispettivamente dei docenti a contratto e degli assegnisti di ricerca, senza diritto di voto.
Assiste alle adunanze del Dipartimento il Direttore della Biblioteca di area giuridica o un suo rappresentante con funzione consultiva, senza diritto di voto.
Il Consiglio, organo di programmazione e di gestione del Dipartimento, esercita tutte le attribuzioni conferite al Dipartimento, escluse le attribuzioni del Direttore e della Giunta. Elegge il Direttore e approva il Regolamento di funzionamento del Dipartimento e tutte le sue successive modifiche.
In tema di utilizzo delle risorse disponibili, approva il piano triennale per lo sviluppo del personale docente e approva e verifica il piano annuale di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate al Dipartimento. Delibera in merito alle esigenze e proposte di reclutamento del personale docente e delle correlate chiamate per garantire lo sviluppo delle attività di ricerca e la sostenibilità dell'offerta formativa.
Per quanto riguarda la didattica, assume le deliberazioni in merito alle proposte di istituzione, attivazione, disattivazione dei Corsi di studio di pertinenza del Dipartimento; assume le deliberazioni in materia di dottorato di ricerca. Delibera sull'attribuzione di responsabilità didattiche ai docenti del Dipartimento e sulla copertura di tutti gli insegnamenti attivati e conferisce incarichi di insegnamento e di didattica integrativa.
Il Consiglio di Dipartimento autorizza inoltre il Direttore alla firma di accordi di servizio didattico con altri Dipartimenti dell'Ateneo, quale ente fruitore o erogatore, ai sensi dell'art. 17, comma 9 del Regolamento Generale di Ateneo.
Il Consiglio predispone per gli organi centrali competenti di Ateneo la relazione annuale, ove si esplicitano le modalità adottate per la ripartizione interna delle risorse disponibili, nonché sono elencati gli indicatori di risultato utilizzati per la valutazione delle attività svolte; autorizza i professori di ruolo a fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca; promuove l'internazionalizzazione dell'offerta formativa e della ricerca.
Può proporre al Consiglio di Amministrazione di costituire le partizioni interne di cui all'art. 27, comma 12 dello Statuto.
Spetta al Consiglio approvare le richieste di afferenza dei professori e dei ricercatori; approva, su proposta del Direttore, le richieste di finanziamento e di assegnazione del personale non docente per la realizzazione dei programmi del Dipartimento.
Il Consiglio definisce inoltre i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e degli spazi assegnati al Dipartimento per le sue attività e stabilisce l'uso coordinato del personale, dei mezzi e degli strumenti in dotazione.
Entro i termini previsti dalla disciplina di Ateneo approva il bilancio di previsione e il relativo budget di dipartimento e le relative variazioni in corso d'anno, ed il conto consuntivo, con le debite relazioni; approva annualmente una relazione sull'attività didattica svolta e sulla realizzazione degli obiettivi, da trasmettere ai competenti organi di Ateneo.
Inoltre, in conformità con la disciplina generale di Ateneo, formula proposte per la costituzione di Centri interdipartimentali e di Centri interuniversitari di ricerca, di Centri interdipartimentali di servizi, di Consorzi di ricerca; approva i contratti e le convenzioni tra il Dipartimento ed Enti pubblici e privati, nazionali ed esteri, per l'esecuzione di attività di ricerca e di consulenza e di attività didattiche esterne; approva l'eventuale svolgimento di prestazioni a pagamento per conto terzi; decide la modalità di partecipazione all'organismo di indirizzo della Biblioteca di Area Giuridica; provvede periodicamente alla revisione e ridefinizione del progetto scientifico e didattico-formativo del Dipartimento.
Infine, provvede, nel rispetto delle norme statutarie, a organizzare l'assolvimento, oltre ai compiti previsti dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo, ogni eventuale compito assegnatogli dagli organi centrali di governo dell'Ateneo.
- IL DIRETTORE
Ai sensi dello Statuto di Ateneo, il Direttore:
a) ha la rappresentanza del Dipartimento;
b) convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, predisponendone l'ordine del giorno;
c) cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio;
d) tiene i rapporti con gli organi centrali dell'Università;
e) esercita il coordinamento tra tutte le attività del Dipartimento;
f) vigila sull'osservanza, nell'ambito del Dipartimento, delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti;
g) predispone le relazioni annuali sui risultati della ricerca e della didattica svolta dal Dipartimento, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Dipartimento;
h) ordina strumenti, arredi, lavori e materiali e dispone i relativi pagamenti, fatta salva l'autonomia di gestione dei fondi di assegnazione specifica;
i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi sull'ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo e dal presente Regolamento.
Il Direttore inoltre:
a) designa il Vice direttore, che viene nominato con decreto rettorale e assume le funzioni di Direttore in caso di assenza o impedimento di quest'ultimo;
b) secondo i tempi definiti dall'Ateneo, presenta al Consiglio per l'approvazione rispettivamente il bilancio di previsione con il budget economico di dipartimento e il conto consuntivo, corredati da dettagliata documentazione.
– LA GIUNTA DI DIPARTIMENTO
La Giunta è organo esecutivo, di istruzione e proposta e coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni. Dura in carica tre anni.
La Giunta è costituita:
a) dal Direttore;
b) da tre docenti ciascuno dei quali designato, nell'ambito della rispettiva fascia di appartenenza, dai professori ordinari, dai professori associati e dai ricercatori a tempo indeterminato e determinato.
c) da quattro docenti designati dal Consiglio
d) da uno studente designato dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio.
Partecipano alle riunioni della giunta, con funzione consultiva, il Vice direttore del Dipartimento e, in ragione della rispettiva competenza con riguardo alle questioni trattate, il Segretario amministrativo, il Segretario per la didattica, il Segretario per la ricerca.
Possono essere invitati alle riunioni della giunta, a fini consultivi, ulteriori componenti il Consiglio a seconda delle esigenze connesse alle questioni trattate.
Il Consiglio, con decisione a maggioranza assoluta dei propri componenti, può delegare alla Giunta il potere di deliberare su argomenti specifici.
– COLLEGIO DIDATTICO
Le attività didattiche del Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01) e il Corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici (Classe L-14) sono coordinate da un unico Collegio didattico, istituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
Il predetto Collegio didattico ha la medesima composizione del Consiglio di Dipartimento ed è sottoposto al medesimo regolamento.
I compiti del Collegio didattico sono definiti dal Regolamento didattico del Dipartimento di Giurisprudenza.
Il Dipartimento può proporre inoltre al Consiglio di Amministrazione di costituire le partizioni interne di cui all'art. 27.12 dello Statuto.
– Altre commissioni del Dipartimento
Il Consiglio del Dipartimento può istituire al proprio interno commissioni temporanee o permanenti con compiti istruttori e/o consultivi o con compiti operativi delegati dal Consiglio.
- COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STDUENTI
La Commissione Paritetica docenti-studenti è organo costituito, con mandato biennale, come osservatorio sull'organizzazione e sullo svolgimento dell'attività didattica, del tutorato e di ogni altro servizio fornito agli studenti.
La Commissione Paritetica si compone di dodici membri dei quali sei sono docenti, e sei studenti dei quali quattro sono iscritti ai corsi di studio, uno è iscritto ai corsi di dottorato di ricerca, uno è iscritto alla Scuola di specializzazione per le professioni legali.
Il Consiglio di Dipartimento stabilisce le modalità per la nomina della Commissione paritetica.
La Commissione Paritetica elegge al suo interno il Presidente nella persona di un docente e il Vice presidente nella persona di uno studente.
Tra le funzioni svolte dalla Commissione ci sono quelle di monitoraggio dell'offerta formativa, della qualità della didattica e del grado di raggiungimento degli obiettivi didattici, anche al fine di formulare agli organismi competenti proposte diretta a un miglioramento degli stessi.
La Commissione è inoltre chiamata a pronunciarsi sulla coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi delle stesse e a esprimere pareri sull'attivazione e la soppressione dei corsi di studio.
La Commissione predispone una relazione annuale relativa alle attività didattiche di propria competenza. È infine chiamata svolgere gli adempimenti di propria competenza nell'ambito delle procedure per l'autovalutazione, la valutazione periodica e l'accreditamento.
Gli organi collegiali del Dipartimento sono tenuti a pronunciarsi sui rilievi della Commissione paritetica.
- COMMISSIONE DIDATTICA
La Commissione Didattica svolge funzioni istruttorie e di proposta nei confronti del Consiglio di Dipartimento per quel che concerne, in particolare, la programmazione dell'offerta formativa, l'organizzazione e regolamentazione delle attività didattico-formative del Dipartimento, nonché le procedure di assicurazione della qualità ed accreditamento dei corsi di studio.
- COMMISSIONE RICERCA
La Commissione ricerca è organo di programmazione e coordinamento delle attività di ricerca del Dipartimento e ha il compito di fornire pareri alla Giunta e al Consiglio di Dipartimento e agli organi di valutazione. Collabora alla redazione della programmazione annuale e del piano triennale del Dipartimento e alle revisioni del progetto scientifico-culturale; favorisce l'aggregazione efficiente delle risorse e del personale del Dipartimento in relazione a specifici obiettivi; cura la promozione degli scambi internazionali.
Oltre a queste funzioni, competono alla Commissione ricerca:
- discutere ed elaborare questioni relative al Dottorato di ricerca;
- istruire la ripartizione dei fondi a sostegno della ricerca e della pubblicazione delle ricerche;
- discutere ed istruire qualsiasi altra proposta o iniziativa di rilevanza scientifica;
- coordinare le attività di monitoraggio e analisi connesse con l'autovalutazione delle ricerche realizzate nel Dipartimento, anche in relazione alla predisposizione annuale delle schede SUA-RD;
- coordinare la raccolta delle informazioni riguardanti le attività e le competenze scientifiche dei Gruppi di Ricerca.
- COMMISSIONE DI PROGRAMMAZIONE
Ha il compito di istruzione al fine di favorire l'individuazione da parte del Dipartimento della migliore collocazione e utilizzazione delle risorse di personale docente rispetto alle criticità di copertura che si possano manifestare in prospettiva e rispetto agli obiettivi scientifici e didattici che il Dipartimento si pone. La composizione della Commissione di programmazione è tale da far sì che siano presenti, da un lato, le rappresentanze delle varie fasce di docenza, da altro lato, le rappresentanze delle varie aree disciplinari che caratterizzano l'attività didattico-scientifica del Dipartimento. E' peraltro prassi consolidata, che a prescindere dalla sua composizione, la Commissione si riunisca in modalità aperta a tutti i docenti del Dipartimento interessati.
- DOTTORATO DI RICERCA
Il Dottorato in Discipline giuridiche, avendo ottenuto l'accreditamento ministeriale, opera dal XXIX ciclo in continuità con l'ispirazione e il progetto scientifico e formativo della Scuola Dottorale Internazionale Tullio Ascarelli, che ha in carico la gestione dei cicli precedenti il XXIX-imo. Ha sede amministrativa presso il Dipartimento di Giurisprudenza; è articolato al proprio interno in curricula. L'obiettivo è dare ai Dottorandi una formazione in campo giuridico rigorosa ed aperta, nella metodologia e nei contenuti, capace di rispondere alle esigenze e alle sfide di una società in evoluzione, avvalendosi di metodologie di insegnamento sia classiche che innovative e di strumenti sia tradizionali che tecnologicamente avanzati. Particolare attenzione è dedicata alla interdisciplinarietà nella formazione e nella ricerca e allo sviluppo di un approccio multidisciplinare che consenta il coordinamento e l'interazione tra le discipline, l'acquisizione di una visione d'insieme dei dati giuridici, la definizione di un sapere giuridico articolato e complesso ma unitario, non frammentato, né asetticamente suddiviso in comparti autosufficienti ed autoreferenziali. Costante attenzione è anche rivolta agli sviluppi consolidati e in atto a livello sovranazionale, onde analizzare le prospettive e le linee di tendenza più marcate nei vari ambiti di interesse.
A disciplinare l'istituzione, l'attivazione e il funzionamento dei corsi del Dottorato è un Regolamento adottato dall'Ateneo ai sensi dell'art. 4, co. 2, L. 210/1998 e dell'art. 5 del D.M. 45/2013. Sono organi del Dottorato il Collegio dei Docenti e il Coordinatore.
- AREA AMMINISTRATIVA A SUPPORTO DELLA RICERCA
Nel Dipartimento di Giurisprudenza l'area amministrativa a supporto della ricerca è il punto di riferimento dei docenti, ricercatori e dottorandi per tutto ciò che attiene la ricerca scientifica. In particolare l'area ricerca fornisce consulenza e informazioni su tutte le opportunità di finanziamento internazionale e nazionale. E' responsabile delle procedure amministrative relative al conferimento degli Assegni di Ricerca e della formazione dottorale. All'interno dell'Area ricerca è stata individuata la posizione organizzativo funzionale di vertice del Segretario per la ricerca. La posizione individuata costituisce il nodo decentrato della rete di ricerca di Ateneo per veicolare e trasferire da e verso il centro gli strumenti tecnico-gestionali di supporto e conoscitivi per l'individuazione, la realizzazione, la gestione e la rendicontazione delle attività di Ricerca.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
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1. | Progetto FIRB RBFR12Y56K "International Disaster Response Law: Regole e principi di diritto internazionale e dell'Unione europea in materia di prevenzione e gestione dei disastri naturali e antropici" | BARTOLINI Giulio | 2 | Adinolfi Giovanna, Professore associato, IUS/13, Università degli Studi di Milano Geiss Robin, Juniorprofessur für Völker-und Europarecht, Università di Potsdam (Germania) Espaliu Berdud Carlos, Professore di diritto internazionale, Università di Barcellona |
2. | PRIN-2009.Lo status giuridico e l'attuazione dei profili identitari delle comunità islamiche nell'ordinamento italiano per via normativa, giurisprudenziale e prassi. Modelli istituzionali di dialogo ed intervento | CARDIA Carlo | 2 | Il Progetto ha coinvolto Tre unità di Ricerca (Dipartimento di Giurisprudenza di Roma TRE; Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Giurisprudenza di Roma Lumsa), coordinate dalla Unità di RomaTRE, Prof.Carlo Cardia. L’Unità di ricerca di Roma TRE, comprendente anche il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cagliari, in fase di Ricerca si è composta dei: Prof. Carlo Cardia, Prof.Pierangela Floris, Dott. Silvia Angeletti, Dott.Rita Benigni, Dott. David Durisotto, Dott.Samuele Pau, Dott. Jacopo Pacini, Dott. Alessia Vitalone. |
3. | Progetto Diverging Paths. The Shapes of Power and Institutions in the Medieval Christian and Islamic World | CONTE Emanuele | 2 | |
4. | PIMIC (Marie Curie) | CONTE Emanuele | 2 | |
5. | FIRB Mosaico | CONTE Emanuele | 3 | Martin Bertram (esperto di chiara fama a contratto su FIRB Stefania Gialdroni (assegno di riverca FIRB) Veronica Bagnai (Assegno di ricerca FIRB) |
6. | Mittelmeerstudien zwischen Theorie und Praxis | MENZINGER DI PREUSSENTHAL Sara | 2 | |
7. | Ateliers doctoraux Seminari internazionali rivolti a dottorandi. Spese coperte dall’Ecole Française di Roma | CONTE Emanuele | 3 | |
8. | Law and the Humanities | CONTE Emanuele | 2 | Stefania Gialdroni, assegnista Angela Condello, dottore di ricerca |
9. | Écritures grises. Les instruments du travail administratif en Europe méridionale (XIIe-XVIIe siècles). | DI PAOLO Silvia | 2 | |
10. | Frontières des savoirs en Italie à l’époque des premières universités (XIIIe-XVe siècles) | DI PAOLO Silvia | 2 | |
11. | “CLAIM Child Law: Action for an Innovative Methodology” | BATTELLI Ettore | 3 | Avv. Andrea Gangemi, Dott. Luca Bicocchi (Save the Children Italia onlus), Antonella Inverno (Save the children Italia), Francesca Sangermano (Save the children Italia), Francisco Calderon (Save the children Italia), Fani Stathoulopoulou (EPLO), Sofia Konstadellia (EPLO), Marta de Iglesias (La Merced Migraciones), Sonia Rello (La Merced Migraciones), Irene Claro (Universidad Comillas), Jose Manuel Aparicio (Universidad Comillas) |
12. | Clinica dei Diritti, dell'Immigrazione e della Cittadinanza | RIGO Enrica | 5 | Alice Riccardi, Assegnista di Ricerca Fabrizio Mastromartino,Dottore di ricerca |
13. | L’effettività della tutela e il diritto di difesa nei procedimenti sul trattenimento e l'espulsione dei migranti | RIGO Enrica | 4 | |
14. | PRILS - Piano regionale di integrazione linguistica e sociale degli stranieri nel Lazio”, Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze della Formazione e CLA, con il CAFIS. Progetto finanziato dall’Unione europea nell'ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi (FEI) | CAGGIANO Giandonato | 10 | |
15. | Building Lazio: Formazione, Immigrazione, Pubbliche Amministrazioni), partecipa il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università Roma Tre. finanziato dall’Unione europea rientra nel Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi (FEI) | CAGGIANO Giandonato | 4 | |
16. | "Training of National Judges", finanziato dal programma "Civil Justice 2007-2013" della Commissione europea, realizzato in collaborazione con Italian Center of International Relations (ICIR), Judicial Studies Commettee of Malta, Academy for training of judges and public prosecutors of Skopye | CAGGIANO Giandonato | 3 | |
17. | "Disciplina e politica europea per la tutela del consumatore", finaniato dalla Regione Lazio | CAGGIANO Giandonato | 3 | |
18. | "Competition Law and Intellectual Property. A European Perspective", progetto realizzato con Association of European Competition Law Judges e Assonime | CAGGIANO Giandonato | 3 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
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Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
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In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
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1. | Biblioteca di area giuridica | http://host.uniroma3.it/biblioteche/giu.php | 56.250 | 7.288 | 161 |
2. | Biblioteca Centro di Eccellenza in Diritto Europeo “Giovanni Pugliese” | http://centroeccellenza.uniroma3.it | 7.600 | 0 | 0 |
3. | BIBLIOTECA DEL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO | http://www.cla.uniroma3.it/Servizi-BibliotecaCLA.aspx | 2.165 | 0 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
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- Prof. Ordinari [46]
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- Prof. Associati [5]
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- Ricercatori [37]
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- Assistenti [0]
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- Prof. Ordinario r.e. [0]
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- Straordinari a t.d. [0]
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- Ricercatori a t.d. [6]
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- Assegnisti [9]
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- Dottorandi [76]
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- Attiv. didattica e di ricerca [0]
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- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
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1. | ALVAZZI DEL FRATE | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
2. | BENVENUTI | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
3. | BISES | Bruno | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
4. | BUSSOLETTI | Mario | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
5. | CABRAS | Giovanni Angelo D. | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
6. | CAGGIANO | Giandonato | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/14 |
7. | CARDI | Enzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/05 |
8. | CARDIA | Carlo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/11 |
9. | CARNEVALE | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
10. | CARRATTA | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
11. | CATENACCI | Mauro | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
12. | CELOTTO | Alfonso | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
13. | CLARIZIA | Renato | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
14. | COLAPIETRO | Carlo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
15. | CONTE | Emanuele | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
16. | COSTANTINO | Giorgio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
17. | D'AVACK | Lorenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
18. | DI BLASE | Antonietta | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
19. | FANTAPPIE' | Carlo | Professore Ordinario (L. 240/10) | 12 | 12 | IUS/11 |
20. | FASCIONE | Lorenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/18 |
21. | FELLI | Ernesto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
22. | FORTUNATO | Sabino | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
23. | GENTILI | Aurelio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
24. | GRANAGLIA | Elena | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/03 |
25. | GRISI | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
26. | GUACCERO | Andrea | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
27. | MACARIO | Francesco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
28. | MANNINO | Santino Vincenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/18 |
29. | MARAFIOTI | Luca | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
30. | MAZZAMUTO | Salvatore | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
31. | MEZZETTI | Enrico | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
32. | MORVIDUCCI | Claudia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/14 |
33. | NAPOLITANO | Giulio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
34. | PAOLOZZI | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
35. | PROIA | Giampiero | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/07 |
36. | RESTA | Eligio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
37. | ROSSI | Giampaolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
38. | RUFFINI | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
39. | RUOTOLO | Marco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
40. | SANDULLI | Maria Alessandra | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
41. | SERGES | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/09 |
42. | TINELLI | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/12 |
43. | TORCHIA | Luisa | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
44. | TRAPANI | Mario | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
45. | VECCHI | Paolo Maria | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
46. | ZOPPINI | Andrea | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 12 |
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Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 3 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 3 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
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Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |