Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
L'obiettivo ultimo del Dipartimento di Fisica "E.R. Caianello" dell'Università degli Studi di Salerno è quello di contribuire allo sviluppo culturale e produttivo dell'Italia ed, in particolare, del proprio territorio di riferimento (Province di Salerno ed Avellino, Regione Campania) nei campi di propria competenza: scienze fisiche e loro applicazioni tecnologiche.
Tale obiettivo viene perseguito coordinando e sostenendo le attività didattiche, di ricerca e di divulgazione scientifica (più ampiamente di Terza Missione) dei propri afferenti, e promuovendo e partecipando a simili attività a livello inter-dipartimentale ed di Ateneo.
Pur comprendendo la necessità di una valutazione che utilizzi indicatori assolutamente misurabili, non si può negare quanto si ritenga riduttiva questa pratica per la misura della crescita culturale di una nazione in quanto tali indicatori non possono che coglierne solo aspetti molto parziali.
I settori di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Fisica "E.R. Caianello" dell'Università degli Studi di Salerno è attivo da circa 40 anni e nasce dall'Istituto di Fisica fondato da Eduardo R. Caianiello, cui il Dipartimento è intitolato. La fondazione della Facoltà di Scienze MM. FF. NN., da parte dello stesso Caianiello, e dell'Istituto di Fisica avvengono negli anni 70 quando l'Università degli Studi di Salerno, da una entità limitata a poche Facoltà di natura per lo più umanistica, si sviluppa in un'Università moderna e multidisciplinare con l'attivazione di Facoltà scientifiche, tecnologiche ed economiche.
Partendo dal nulla, le attività di ricerca in Fisica a Salerno si sono trovate in passato a competere a livello nazionale con realtà molto più consolidate in maniera assolutamente impari. Tuttavia, il rapido sviluppo degli ultimi decenni ha visto il consolidarsi di laboratori dotati di attrezzature all'avanguardia e la crescita di attività di ricerca competitive sul piano internazionale.
Una caratteristica peculiare di questo Dipartimento è la forte connotazione internazionale delle proprie ricerche (in termini di tematiche e collaborazioni) e lo stretto rapporto instaurato con gli Enti di Ricerca Nazionali che sono più attivi nei rispettivi campi di interesse quali l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l'Istituto SPIN del CNR, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l'ENEA. In particolare, il Dipartimento ospita una Unità Operativa di Supporto dell'Istituto SPIN del CNR ed un Gruppo Collegato della Sezione di Napoli dell'INFN.
Il nucleo fondante dell'Istituto di Fisica era inizialmente costituito da un gruppo di fisici teorici di Napoli guidati da Eduardo Caianiello che svolgevano attività di ricerca centrate sulla teoria dei campi quantistici (QFT). Negli anni, molte altre attività di ricerca si sono affiancate, sia sul versante teorico che su quello sperimentale: da quelle aventi per oggetto di studio la Fisica dei materiali avanzati, con prevalente attenzione allo studio della Superconduttività, alla Relatività Generale, alla Fisica delle Particelle Subnucleari, all'Astrofisica, alla Geofisica, alla Meccanica Statistica ed all'Ottica Quantistica.
In estrema sintesi, lo studio delle Particelle Subnucleari si sviluppa con la partecipazione a progetti internazionali svolti in collaborazione con INFN ed il CERN di Ginevra negli esperimenti Alice, Opera, nell'esperimento KM3NeT e nell'attività di radiografia muonica nel quadro di un accordo Italia-Giappone. Le ricerche in Fisica Teorica riguardano la Teoria Quantistica dei Campi, la Relatività Generale, l'Informazione Quantistica e la Meccanica Statistica. Le ricerche in Astrofisica si concentrano sulla ricerca di pianeti extrasolari, buchi neri, lenti gravitazionali e cosmologia. Le attività in Geofisica riguardano le deformazioni della crosta terrestre per lo studio di vulcani, di eventi sismici, nonché la metrologia geodetica di precisione. Sono poi attive nel Dipartimento ricerche nel campo delle reti neurali, della radioattività ambientale e delle tecniche per i beni culturali. Una parte rilevante delle attività del Dipartimento riguarda lo studio delle proprietà di nuovi materiali. Infatti, esiste a Salerno una consolidata tradizione sui materiali superconduttori che, potendo trasportare corrente elettrica senza perdite di energia, costituiscono una prospettiva di grande interesse sia per la ricerca di base che in vari settori industriali. Inoltre, si sono sviluppate altre attività di sintesi dei materiali, di analisi della struttura cristallina e delle proprietà magnetiche e di trasporto per lo studio di nuovi materiali superconduttori e di ossidi ad essi correlati nonché di etero-strutture ibride superconduttive e magnetiche. Altre attività riguardano transizioni di fase quantistiche e tecniche a molti corpi, analisi di materiali su scala nanometrica e nano-dispositivi. Una descrizione molto più dettagliata e sistematica delle attività è riportata nell'allegato al quadro.
C'è da segnalare che, in particolare per le attività di carattere sperimentale, la produzione scientifica negli anni 2011 e 2012 è stata notevolmente rallentata dal trasferimento, terminato nel 2010, del Dipartimento, e di tutti i suoi laboratori, tra i due campus dell'Ateneo (da quello di Baronissi a quello di Fisciano). Il trasferimento dei laboratori ha determinato quasi un intero anno di fermo per l'attività scientifica propriamente detta.
Per ciò che riguarda la gestione contabile-amministrativa, l'Università degli Studi di Salerno ha adottato un sistema organizzativo articolato in Distretti, a ciascuno dei quali fanno riferimento più Dipartimenti. Ogni Distretto, è articolato in più uffici, individuati per settori di attività i quali, secondo una logica di condivisione delle risorse, svolgono la loro funzione a servizio di tutti i Dipartimenti che fanno capo al Distretto.
Il Dipartimento di Fisica afferisce al Distretto 1 insieme ai Dipartimenti di Chimica e Biologia, Matematica, ed Informatica. Al 31-12-2013, il Distretto 1 era articolato nei seguenti Uffici: Ufficio Supporto a Organi, Ufficio Supporto ad Alta Formazione, Ufficio Ricerca, Contratti, Convenzioni e Trasferimento Tecnologico, Ufficio Economato e Patrimonio, Ufficio Contabilità e Spese Generali. Al 31-12-2013, il personale tecnico-amministratvo afferente al Distretto 1 era di 19 ETP. Nel successivo quadro C.2.b vengono riportate le sole unità di personale tecnico assegnate direttamente al Dipartimento, non comprese nelle unità di personale del Distretto 1.
Obiettivi di ricerca pluriennali
L'obiettivo primario, e cioè il contribuire alla comprensione dei fenomeni naturali oggetto delle ricerche che sono state brevemente riassunte nel precedente paragrafo, si attua anche tramite il raggiungimento di obiettivi di carattere funzionale e metodologico di cui descriviamo qui brevemente le motivazioni e le relative azioni da intraprendere.
Sebbene sia assolutamente meritorio e degno di nota che fin dalla sua nascita, come è stato già detto, la Fisica a Salerno abbia fatto passi da gigante nel quadro della ricerca nazionale ed internazionale, tenendo anche conto della ben poco ottimale situazione di partenza e della breve vita di questa comunità rispetto a quelle che tradizionalmente operano nello stesso campo sul territorio nazionale, sarebbe miope non riconoscere che è possibile porre in essere delle azioni volte a migliorare e consolidare le attività di ricerca portate avanti dal Dipartimento con l'intento di migliorare ulteriormente la qualità della relativa produzione scientifica. La programmazione di queste attività deve assolutamente considerare tutti i limiti che derivano dalle condizioni al contorno scientifiche e produttive imposte del territorio di riferimento in cui il Dipartimento opera.
La rilevanza di tali argomentazioni è diversa da settore a settore. Nel campo delle alte energie, le attività di ricerca si svolgono all'interno di grandi collaborazioni internazionali, attraverso l'Ente di riferimento nazionale INFN, in riferimento a grandi esperimenti tenuti presso facilities internazionali e, quindi, tali ricerche soffrono di meno le condizioni ambientali in cui il Dipartimento opera. I ricercatori operanti nel settore della Geofisica appaiono aver raggiunto un livello di eccellenza nello specifico campo in cui operano ed hanno saputo ben sfruttare la vicinanza di siti geologici di rilevante interesse per le loro ricerche. Pertanto, pur esistendo punte di eccellenza, il settore che ha un maggiore margine di miglioramento è quello della Fisica della Materia, proprio perché utilizza per lo più apparati sperimentali siti in sede e sviluppa localmente le sue attività di ricerca in una maggior misura. Un incremento significativo delle collaborazioni “interne” sia tra gruppi sperimentali che utilizzano tecniche diverse sia tra gruppi sperimentali e teorici, porterà sicuramente ad un miglioramento del livello quantitativo e qualitativo della produzione scientifica anche in questo settore.
In sintesi, la programmazione triennale del Dipartimento, in linea con quella di Ateneo e con le sue linee guida di indirizzo, prevede di migliorare il livello complessivo delle attività di ricerca del Dipartimento attraverso le seguenti azioni quadro:
1) Il consolidamento ed il miglioramento della qualità della produzione scientifica tramite il potenziamento delle collaborazioni locali e l'istituzione di incentivi finanziari di vario tipo.
2) La promozione dell'immagine nazionale ed internazionale del Dipartimento.
3) Lo stimolo ad acquisire fondi da bandi competitivi, a presentare brevetti ed a prendere iniziative volte all'innovazione.
4) Il consolidamento dell'internazionalizzazione ed il miglioramento della qualità dei dottorandi.
5) Il potenziamento delle infrastrutture.
L'obiettivo 1 si attua tramite un maggiore scambio culturale all'interno del Dipartimento con la realizzazione di un congresso di Dipartimento con cadenza annuale con relazioni scientifiche che siano di carattere generale e non eccessivamente specialistico. Parallelamente si dovranno organizzare incontri specialistici di Area di Ricerca (quadro B.1.b) per stimolare le collaborazioni e ridurre il numero di ricercatori con basso numero di pubblicazioni e/o di bassa qualità. Si effettueranno poi ulteriori azioni mediante la ri-strutturazione del bilancio ordinario e privilegiando le voci di bilancio connesse alla ricerca piuttosto che quelle riguardanti spese generali di mero funzionamento. Ciò avverrà appostando percentuali consistenti del bilancio alle voci Assegni di Ricerca (cofinanziando assegni di Ateneo o loro rinnovi) e Materiale di Consumo e di Manutenzione per i Laboratori di Ricerca, contribuendo all'organizzazione di convegni nazionali ed internazionali, predisponendo incentivi (sulla base di un regolamento) per la pubblicazione su riviste ad alto Impact factor, e contribuendo alla sottoscrizione degli abbonamenti alle riviste più rilevanti nei vari settori. Per i Fondi di Ateneo per la Ricerca di Base (FARB) la distribuzione tra i vari Dipartimenti da parte dell'Ateneo avviene fino ad ora con una valutazione piuttosto blanda della qualità della ricerca distinguendo solamente tra ricercatori attivi e ricercatori non attivi e tenendo conto dei pesi CUN. Invece, la ripartizione all'interno del Dipartimento, nel limite delle risorse disponibili, da una parte pone una maggiore attenzione alla valutazione della qualità della ricerca, dall'altra valuta la necessità che si formino raggruppamenti più o meno ampi di ricercatori così da ridurre ancora una volta il numero di ricercatori con basso numero di pubblicazioni e/o di bassa qualità all'interno di una programmazione pluriennale delle risorse che preveda anche degli specifici interventi per l'acquisizione e/o il potenziamento di attrezzature di media grandezza.
Per la promozione dell'immagine nazionale ed internazionale del Dipartimento, obiettivo 2, è quasi ovvio sottolineare la rilevanza di una maggiore attenzione verso la "comunicazione" e la divulgazione delle attività di ricerca svolte all'interno del Dipartimento che sarà attuata sia attraverso il sito web del Dipartimento, sia tramite la partecipazione e l'organizzazione di convegni nazionali ed internazionali. A cascata, il conseguente incremento dei rapporti di collaborazione nazionale ed internazionale potrà portare effetti positivi anche sulla qualità della produzione scientifica di cui all'obiettivo 1 per l'oggettivo incremento del livello delle competenze che si renderanno disponibili che porteranno anche ad un miglioramento delle capacità di veder pubblicati i propri risultati su riviste più prestigiose (i.e. a più elevato Impact Factor).
Per l'obiettivo 3, la quasi totale assenza di fondi ordinari e straordinari a livello locale, regionale e nazionale per lo svolgimento di una ricerca competitiva a livello internazionale rende strettamente necessario il prendere numerose iniziative volte ad ottenere fondi da bandi competitivi attraverso i numerosi canali disponibili a livello europeo, così come il facilitare l'accesso a cofinanziamenti ed anticipi dal bilancio complessivo del Dipartimento. Ciò potrà essere di nuovo un modo per rafforzare i rapporti internazionali del Dipartimento con tutti gli effetti positivi già sottolineati. Parimenti andranno prese iniziative volte alla presentazione di brevetti, alla creazioni di spin-off ed, in generale, connesse all'innovazione tecnologica.
Il consolidamento dell'internazionalizzazione del Dipartimento ed il miglioramento della qualità dei dottorandi, obiettivo 4, potrà avvenire tramite incentivi finanziari diretti o indiretti e una migliore "comunicazione" anche tramite il sito web del Dipartimento.
Per il potenziamento delle infrastrutture, obiettivo 5, tramite il progetto PON a3_00007, finanziato con 10.8 MEuro, gli anni 2012-2014 hanno visto, insieme ad ENEA, INFN e l'istituto Spin del CNR, la realizzazione delle basi per una infrastruttura denominata Nafassy per la creazione di un polo di eccellenza e di grande competitività internazionale per il test di dispositivi superconduttori di grande potenza e per il test di materiali superconduttori in un range molto ampio di campi magnetici e temperatura. Gli anni 2015-2017 saranno decisivi per l'affermarsi di tale infrastruttura come polo internazionale collocato presso l'Ateneo e diretto dal Dipartimento. Ciò si attuerà nel 2015 con il raggiungimento della piena funzionalità dell'infrastruttura e, poi, nel 2016 con l'avvio delle operazioni di test che certificheranno le sue potenzialità in modo da avviare, presumibilmente, a fine 2016 dei test su dipoli superconduttori per il laboratorio GSI di Durmstadt (RFT). Parallelamente potranno essere avviati dei test su cavi superconduttori di altissima potenza quali quelli utilizzati nei programmi per la fusione nucleare. La collocazione di una media infrastruttura di ricerca a Salerno raggiunge contemporaneamente gli obiettivi di sviluppare ed incrementare le collaborazioni internazionali del Dipartimento e di rafforzare i rapporti con gli Enti di Ricerca. Inoltre la disponibilità di una attrezzatura criogen-free, che non richiede quindi elio liquido, e che permetterà di effettuare un ampio spettro di misure di trasporto su campioni di laboratorio in campi fino a 16 T ed a temperatura variabile da 50 mK a temperatura ambiente potrà rendere centrale il ruolo del Dipartimento in collaborazioni internazionali che necessitino di sfruttare una tale versatilità ed estensione dei range di misura per progetti di ogni tipo.
Gli obiettivi sopra riportati, identificati dalla Commissione di Programmazione, indirizzati ed approvati dal Consiglio di Dipartimento ed attuati dalla Giunta di Dipartimento, verranno monitorati annualmente dalla Commissione del Riesame (vedi quadro B2) attraverso l'utilizzo di indicatori di monitoraggio riportati, insieme alle specifiche azioni nelle tabelle in allegato al quadro, dove sono riportati in maniera sintetica ed efficace anche gli obiettivi stessi.
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Tale obiettivo viene perseguito coordinando e sostenendo le attività didattiche, di ricerca e di divulgazione scientifica (più ampiamente di Terza Missione) dei propri afferenti, e promuovendo e partecipando a simili attività a livello inter-dipartimentale ed di Ateneo.
Pur comprendendo la necessità di una valutazione che utilizzi indicatori assolutamente misurabili, non si può negare quanto si ritenga riduttiva questa pratica per la misura della crescita culturale di una nazione in quanto tali indicatori non possono che coglierne solo aspetti molto parziali.
I settori di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Fisica "E.R. Caianello" dell'Università degli Studi di Salerno è attivo da circa 40 anni e nasce dall'Istituto di Fisica fondato da Eduardo R. Caianiello, cui il Dipartimento è intitolato. La fondazione della Facoltà di Scienze MM. FF. NN., da parte dello stesso Caianiello, e dell'Istituto di Fisica avvengono negli anni 70 quando l'Università degli Studi di Salerno, da una entità limitata a poche Facoltà di natura per lo più umanistica, si sviluppa in un'Università moderna e multidisciplinare con l'attivazione di Facoltà scientifiche, tecnologiche ed economiche.
Partendo dal nulla, le attività di ricerca in Fisica a Salerno si sono trovate in passato a competere a livello nazionale con realtà molto più consolidate in maniera assolutamente impari. Tuttavia, il rapido sviluppo degli ultimi decenni ha visto il consolidarsi di laboratori dotati di attrezzature all'avanguardia e la crescita di attività di ricerca competitive sul piano internazionale.
Una caratteristica peculiare di questo Dipartimento è la forte connotazione internazionale delle proprie ricerche (in termini di tematiche e collaborazioni) e lo stretto rapporto instaurato con gli Enti di Ricerca Nazionali che sono più attivi nei rispettivi campi di interesse quali l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l'Istituto SPIN del CNR, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l'ENEA. In particolare, il Dipartimento ospita una Unità Operativa di Supporto dell'Istituto SPIN del CNR ed un Gruppo Collegato della Sezione di Napoli dell'INFN.
Il nucleo fondante dell'Istituto di Fisica era inizialmente costituito da un gruppo di fisici teorici di Napoli guidati da Eduardo Caianiello che svolgevano attività di ricerca centrate sulla teoria dei campi quantistici (QFT). Negli anni, molte altre attività di ricerca si sono affiancate, sia sul versante teorico che su quello sperimentale: da quelle aventi per oggetto di studio la Fisica dei materiali avanzati, con prevalente attenzione allo studio della Superconduttività, alla Relatività Generale, alla Fisica delle Particelle Subnucleari, all'Astrofisica, alla Geofisica, alla Meccanica Statistica ed all'Ottica Quantistica.
In estrema sintesi, lo studio delle Particelle Subnucleari si sviluppa con la partecipazione a progetti internazionali svolti in collaborazione con INFN ed il CERN di Ginevra negli esperimenti Alice, Opera, nell'esperimento KM3NeT e nell'attività di radiografia muonica nel quadro di un accordo Italia-Giappone. Le ricerche in Fisica Teorica riguardano la Teoria Quantistica dei Campi, la Relatività Generale, l'Informazione Quantistica e la Meccanica Statistica. Le ricerche in Astrofisica si concentrano sulla ricerca di pianeti extrasolari, buchi neri, lenti gravitazionali e cosmologia. Le attività in Geofisica riguardano le deformazioni della crosta terrestre per lo studio di vulcani, di eventi sismici, nonché la metrologia geodetica di precisione. Sono poi attive nel Dipartimento ricerche nel campo delle reti neurali, della radioattività ambientale e delle tecniche per i beni culturali. Una parte rilevante delle attività del Dipartimento riguarda lo studio delle proprietà di nuovi materiali. Infatti, esiste a Salerno una consolidata tradizione sui materiali superconduttori che, potendo trasportare corrente elettrica senza perdite di energia, costituiscono una prospettiva di grande interesse sia per la ricerca di base che in vari settori industriali. Inoltre, si sono sviluppate altre attività di sintesi dei materiali, di analisi della struttura cristallina e delle proprietà magnetiche e di trasporto per lo studio di nuovi materiali superconduttori e di ossidi ad essi correlati nonché di etero-strutture ibride superconduttive e magnetiche. Altre attività riguardano transizioni di fase quantistiche e tecniche a molti corpi, analisi di materiali su scala nanometrica e nano-dispositivi. Una descrizione molto più dettagliata e sistematica delle attività è riportata nell'allegato al quadro.
C'è da segnalare che, in particolare per le attività di carattere sperimentale, la produzione scientifica negli anni 2011 e 2012 è stata notevolmente rallentata dal trasferimento, terminato nel 2010, del Dipartimento, e di tutti i suoi laboratori, tra i due campus dell'Ateneo (da quello di Baronissi a quello di Fisciano). Il trasferimento dei laboratori ha determinato quasi un intero anno di fermo per l'attività scientifica propriamente detta.
Per ciò che riguarda la gestione contabile-amministrativa, l'Università degli Studi di Salerno ha adottato un sistema organizzativo articolato in Distretti, a ciascuno dei quali fanno riferimento più Dipartimenti. Ogni Distretto, è articolato in più uffici, individuati per settori di attività i quali, secondo una logica di condivisione delle risorse, svolgono la loro funzione a servizio di tutti i Dipartimenti che fanno capo al Distretto.
Il Dipartimento di Fisica afferisce al Distretto 1 insieme ai Dipartimenti di Chimica e Biologia, Matematica, ed Informatica. Al 31-12-2013, il Distretto 1 era articolato nei seguenti Uffici: Ufficio Supporto a Organi, Ufficio Supporto ad Alta Formazione, Ufficio Ricerca, Contratti, Convenzioni e Trasferimento Tecnologico, Ufficio Economato e Patrimonio, Ufficio Contabilità e Spese Generali. Al 31-12-2013, il personale tecnico-amministratvo afferente al Distretto 1 era di 19 ETP. Nel successivo quadro C.2.b vengono riportate le sole unità di personale tecnico assegnate direttamente al Dipartimento, non comprese nelle unità di personale del Distretto 1.
Obiettivi di ricerca pluriennali
L'obiettivo primario, e cioè il contribuire alla comprensione dei fenomeni naturali oggetto delle ricerche che sono state brevemente riassunte nel precedente paragrafo, si attua anche tramite il raggiungimento di obiettivi di carattere funzionale e metodologico di cui descriviamo qui brevemente le motivazioni e le relative azioni da intraprendere.
Sebbene sia assolutamente meritorio e degno di nota che fin dalla sua nascita, come è stato già detto, la Fisica a Salerno abbia fatto passi da gigante nel quadro della ricerca nazionale ed internazionale, tenendo anche conto della ben poco ottimale situazione di partenza e della breve vita di questa comunità rispetto a quelle che tradizionalmente operano nello stesso campo sul territorio nazionale, sarebbe miope non riconoscere che è possibile porre in essere delle azioni volte a migliorare e consolidare le attività di ricerca portate avanti dal Dipartimento con l'intento di migliorare ulteriormente la qualità della relativa produzione scientifica. La programmazione di queste attività deve assolutamente considerare tutti i limiti che derivano dalle condizioni al contorno scientifiche e produttive imposte del territorio di riferimento in cui il Dipartimento opera.
La rilevanza di tali argomentazioni è diversa da settore a settore. Nel campo delle alte energie, le attività di ricerca si svolgono all'interno di grandi collaborazioni internazionali, attraverso l'Ente di riferimento nazionale INFN, in riferimento a grandi esperimenti tenuti presso facilities internazionali e, quindi, tali ricerche soffrono di meno le condizioni ambientali in cui il Dipartimento opera. I ricercatori operanti nel settore della Geofisica appaiono aver raggiunto un livello di eccellenza nello specifico campo in cui operano ed hanno saputo ben sfruttare la vicinanza di siti geologici di rilevante interesse per le loro ricerche. Pertanto, pur esistendo punte di eccellenza, il settore che ha un maggiore margine di miglioramento è quello della Fisica della Materia, proprio perché utilizza per lo più apparati sperimentali siti in sede e sviluppa localmente le sue attività di ricerca in una maggior misura. Un incremento significativo delle collaborazioni “interne” sia tra gruppi sperimentali che utilizzano tecniche diverse sia tra gruppi sperimentali e teorici, porterà sicuramente ad un miglioramento del livello quantitativo e qualitativo della produzione scientifica anche in questo settore.
In sintesi, la programmazione triennale del Dipartimento, in linea con quella di Ateneo e con le sue linee guida di indirizzo, prevede di migliorare il livello complessivo delle attività di ricerca del Dipartimento attraverso le seguenti azioni quadro:
1) Il consolidamento ed il miglioramento della qualità della produzione scientifica tramite il potenziamento delle collaborazioni locali e l'istituzione di incentivi finanziari di vario tipo.
2) La promozione dell'immagine nazionale ed internazionale del Dipartimento.
3) Lo stimolo ad acquisire fondi da bandi competitivi, a presentare brevetti ed a prendere iniziative volte all'innovazione.
4) Il consolidamento dell'internazionalizzazione ed il miglioramento della qualità dei dottorandi.
5) Il potenziamento delle infrastrutture.
L'obiettivo 1 si attua tramite un maggiore scambio culturale all'interno del Dipartimento con la realizzazione di un congresso di Dipartimento con cadenza annuale con relazioni scientifiche che siano di carattere generale e non eccessivamente specialistico. Parallelamente si dovranno organizzare incontri specialistici di Area di Ricerca (quadro B.1.b) per stimolare le collaborazioni e ridurre il numero di ricercatori con basso numero di pubblicazioni e/o di bassa qualità. Si effettueranno poi ulteriori azioni mediante la ri-strutturazione del bilancio ordinario e privilegiando le voci di bilancio connesse alla ricerca piuttosto che quelle riguardanti spese generali di mero funzionamento. Ciò avverrà appostando percentuali consistenti del bilancio alle voci Assegni di Ricerca (cofinanziando assegni di Ateneo o loro rinnovi) e Materiale di Consumo e di Manutenzione per i Laboratori di Ricerca, contribuendo all'organizzazione di convegni nazionali ed internazionali, predisponendo incentivi (sulla base di un regolamento) per la pubblicazione su riviste ad alto Impact factor, e contribuendo alla sottoscrizione degli abbonamenti alle riviste più rilevanti nei vari settori. Per i Fondi di Ateneo per la Ricerca di Base (FARB) la distribuzione tra i vari Dipartimenti da parte dell'Ateneo avviene fino ad ora con una valutazione piuttosto blanda della qualità della ricerca distinguendo solamente tra ricercatori attivi e ricercatori non attivi e tenendo conto dei pesi CUN. Invece, la ripartizione all'interno del Dipartimento, nel limite delle risorse disponibili, da una parte pone una maggiore attenzione alla valutazione della qualità della ricerca, dall'altra valuta la necessità che si formino raggruppamenti più o meno ampi di ricercatori così da ridurre ancora una volta il numero di ricercatori con basso numero di pubblicazioni e/o di bassa qualità all'interno di una programmazione pluriennale delle risorse che preveda anche degli specifici interventi per l'acquisizione e/o il potenziamento di attrezzature di media grandezza.
Per la promozione dell'immagine nazionale ed internazionale del Dipartimento, obiettivo 2, è quasi ovvio sottolineare la rilevanza di una maggiore attenzione verso la "comunicazione" e la divulgazione delle attività di ricerca svolte all'interno del Dipartimento che sarà attuata sia attraverso il sito web del Dipartimento, sia tramite la partecipazione e l'organizzazione di convegni nazionali ed internazionali. A cascata, il conseguente incremento dei rapporti di collaborazione nazionale ed internazionale potrà portare effetti positivi anche sulla qualità della produzione scientifica di cui all'obiettivo 1 per l'oggettivo incremento del livello delle competenze che si renderanno disponibili che porteranno anche ad un miglioramento delle capacità di veder pubblicati i propri risultati su riviste più prestigiose (i.e. a più elevato Impact Factor).
Per l'obiettivo 3, la quasi totale assenza di fondi ordinari e straordinari a livello locale, regionale e nazionale per lo svolgimento di una ricerca competitiva a livello internazionale rende strettamente necessario il prendere numerose iniziative volte ad ottenere fondi da bandi competitivi attraverso i numerosi canali disponibili a livello europeo, così come il facilitare l'accesso a cofinanziamenti ed anticipi dal bilancio complessivo del Dipartimento. Ciò potrà essere di nuovo un modo per rafforzare i rapporti internazionali del Dipartimento con tutti gli effetti positivi già sottolineati. Parimenti andranno prese iniziative volte alla presentazione di brevetti, alla creazioni di spin-off ed, in generale, connesse all'innovazione tecnologica.
Il consolidamento dell'internazionalizzazione del Dipartimento ed il miglioramento della qualità dei dottorandi, obiettivo 4, potrà avvenire tramite incentivi finanziari diretti o indiretti e una migliore "comunicazione" anche tramite il sito web del Dipartimento.
Per il potenziamento delle infrastrutture, obiettivo 5, tramite il progetto PON a3_00007, finanziato con 10.8 MEuro, gli anni 2012-2014 hanno visto, insieme ad ENEA, INFN e l'istituto Spin del CNR, la realizzazione delle basi per una infrastruttura denominata Nafassy per la creazione di un polo di eccellenza e di grande competitività internazionale per il test di dispositivi superconduttori di grande potenza e per il test di materiali superconduttori in un range molto ampio di campi magnetici e temperatura. Gli anni 2015-2017 saranno decisivi per l'affermarsi di tale infrastruttura come polo internazionale collocato presso l'Ateneo e diretto dal Dipartimento. Ciò si attuerà nel 2015 con il raggiungimento della piena funzionalità dell'infrastruttura e, poi, nel 2016 con l'avvio delle operazioni di test che certificheranno le sue potenzialità in modo da avviare, presumibilmente, a fine 2016 dei test su dipoli superconduttori per il laboratorio GSI di Durmstadt (RFT). Parallelamente potranno essere avviati dei test su cavi superconduttori di altissima potenza quali quelli utilizzati nei programmi per la fusione nucleare. La collocazione di una media infrastruttura di ricerca a Salerno raggiunge contemporaneamente gli obiettivi di sviluppare ed incrementare le collaborazioni internazionali del Dipartimento e di rafforzare i rapporti con gli Enti di Ricerca. Inoltre la disponibilità di una attrezzatura criogen-free, che non richiede quindi elio liquido, e che permetterà di effettuare un ampio spettro di misure di trasporto su campioni di laboratorio in campi fino a 16 T ed a temperatura variabile da 50 mK a temperatura ambiente potrà rendere centrale il ruolo del Dipartimento in collaborazioni internazionali che necessitino di sfruttare una tale versatilità ed estensione dei range di misura per progetti di ogni tipo.
Gli obiettivi sopra riportati, identificati dalla Commissione di Programmazione, indirizzati ed approvati dal Consiglio di Dipartimento ed attuati dalla Giunta di Dipartimento, verranno monitorati annualmente dalla Commissione del Riesame (vedi quadro B2) attraverso l'utilizzo di indicatori di monitoraggio riportati, insieme alle specifiche azioni nelle tabelle in allegato al quadro, dove sono riportati in maniera sintetica ed efficace anche gli obiettivi stessi.
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Sezione B - Sistema di gestione
In accordo con lo Statuto dell'Università degli Studi di Salerno e con il regolamento del Dipartimento, sono Organi del Dipartimento:
1. Il Direttore;
2. Il Consiglio;
3. La Giunta.
1) Direttore:
Il Direttore dura in carica tre anni ed è rieleggibile una sola volta; ha la rappresentanza del Dipartimento, ne sovrintende e promuove le attività ed in particolare:
a. convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e vigila sull'esecuzione delle relative deliberazioni;
b. propone al Consiglio il Piano di programmazione annuale delle attività del Dipartimento;
c. propone al Consiglio la Relazione annuale sull'attività di ricerca;
d. propone al Consiglio il piano di utilizzazione delle risorse finanziarie;
e. sovrintende all'erogazione dei servizi a supporto alla ricerca;
f. sottoscrive contratti, acquisti e convenzioni;
g. per motivi di urgenza assume con decreto gli atti di competenza del Consiglio che sottopone per la ratifica all'organo nella prima seduta utile;
h. designa, tra i professori di prima o seconda fascia, un Direttore vicario che lo supplisce in tutte le sue funzioni in caso di assenza o impedimento e in caso di anticipata cessazione dalla carica.
2) Consiglio di Dipartimento:
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di programmazione e di gestione delle attività del Dipartimento ed in particolare:
a. approva il Regolamento del Dipartimento;
b. promuove il potenziamento delle attività scientifiche sia attraverso il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione, sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
c. organizza i servizi forniti dal Dipartimento e delibera l'acquisto di beni, servizi ed attrezzature nei casi in cui il regolamento di contabilità non dia esplicito mandato al Direttore;
d. formula proposte in merito alla programmazione strategica triennale e ad ogni altro atto programmatorio annuale e pluriennale previsto dalla normativa vigente;
e. formula proposte in ordine alla determinazione dei criteri per l'assegnazione delle risorse umane, finanziarie e materiali tra le strutture scientifiche e di servizio;
f. approva il Piano di programmazione annuale delle attività del Dipartimento;
g. approva, su proposta del Direttore, la Relazione annuale sull'attività di ricerca da trasmettere al Nucleo di Valutazione di Ateneo;
h. in base al Piano di programmazione annuale delle attività e alla Relazione annuale sull'attività di ricerca, avanza richieste per l'assegnazione di risorse umane, finanziarie e di spazi;
i. in base al Piano di programmazione annuale delle attività definisce i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento;
j. delibera sull'utilizzazione delle risorse finanziarie e degli spazi di competenza del Dipartimento;
k. approva progetti e contratti;
l. formula proposte sulla richiesta di posti di ricercatore a tempo determinato;
m. formula proposte in merito alla richiesta ed alla attivazione di assegni di ricerca e delibera sulla loro attivazione;
n. approva le richieste di attivazione di cicli di dottorato di ricerca al cui svolgimento il Dipartimento concorre;
o. delibera in merito alle richieste di afferenza e di associazione al Dipartimento;
p. formula proposte in ordine all'adesione a consorzi e società aventi come fine lo sviluppo della ricerca, la predisposizione ed attuazione di progetti di ricerca finanziabili a livello locale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale;
q. approva per ciò che gli compete la stipula di convenzioni ed altre iniziative con Enti pubblici e soggetti privati;
3) Giunta:
La Giunta del Dipartimento, coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni e ha compiti istruttori e propositivi nei confronti del Consiglio di Dipartimento. La Giunta è composta dal Direttore, dal Direttore vicario, da due professori di prima fascia, da due professori di seconda fascia e da due ricercatori appartenenti al Consiglio di Dipartimento.
Partecipa alle riunioni della Giunta senza diritto di voto il capo ufficio della struttura amministrativa di riferimento del Dipartimento con funzione di segretario verbalizzante.
In assenza del Direttore, la Giunta è presieduta dal vicario del Direttore o, in sua assenza, dal professore con maggiore anzianità di ruolo.
La Giunta resta in carica tre anni e decade in caso di anticipata cessazione del Direttore.
Pertanto, con funzioni diverse, tutti gli organi del Dipartimento contribuiscono a programmare le attività di ricerca del Dipartimento, gestire il budget del Dipartimento (fondo di finanziamento ordinario e specifici fondi di ricerca) e valutare i risultati della ricerca.
Il sistema che assicura nel tempo la qualità della ricerca del Dipartimento è descritto in dettaglio nella sezione B.2 “Politica per l'assicurazione di qualità del Dipartimento”. Brevemente, il sistema prevede la creazione di due Commissioni, la Commissione di Programmazione e la Commissione del Riesame. La prima, presieduta dal Direttore, è preposta alla stesura e “manutenzione” della Programmazione triennale del Dipartimento. La seconda è preposta all'autovalutazione annuale della programmazione Triennale tramite la stesura annuale del Rapporto del Riesame. Il Consiglio di Dipartimento mantiene il diritto/dovere di indirizzare ed approvare entrambi i documenti.
Per quel che concerne gli aspetti finanziari, il Consiglio di Dipartimento su impulso del Direttore e sentita la Giunta opera nel bilancio ordinario e sui fondi che pervengono dall'Ateneo con la denominazione FARB (Fondi di Ateneo per la Ricerca di Base). I gruppi finanziati dai FARB costituiscono dei sottoinsiemi dei Gruppi - Aree di ricerca rappresentati nel quadro B.1.b. Le aggregazione dei gruppi FARB persistono generalmente per un numero limitato di anni e sono stimolate da specifiche attività che richiedono specifiche competenze dei ricercatori afferenti all'aggregazione. La proposta di ripartizione dei fondi FARB è elaborata dalla Giunta tramite apposita commissione tecnica che opera sulla base di criteri deliberati dal Consiglio di Dipartimento. Una quota del finanziamento complessivo viene destinata ad una particella “pesante” che tipicamente si identifica con una attrezzatura di cui si dimostri una reale esigenza di un singolo o di più gruppi FARB. La delibera di ripartizione è approvata infine dal Consiglio di Dipartimento. La commissione tecnica, se opportuno, propone al Consiglio di Dipartimento eventuali correzioni o modifiche dei criteri stessi. I criteri con pesi che possono variare di anno in anno tendono ad incentivare le aggregazioni, la partecipazione a progetti nazionali ed internazionali, le attività di dottorato. Tali eventuali modifiche dei criteri di ripartizione sono approvate dal Consiglio di Dipartimento e rese note ai membri del Dipartimento prima della pubblicazione del bando FARB di Dipartimento successivo.
1. Il Direttore;
2. Il Consiglio;
3. La Giunta.
1) Direttore:
Il Direttore dura in carica tre anni ed è rieleggibile una sola volta; ha la rappresentanza del Dipartimento, ne sovrintende e promuove le attività ed in particolare:
a. convoca e presiede il Consiglio e la Giunta e vigila sull'esecuzione delle relative deliberazioni;
b. propone al Consiglio il Piano di programmazione annuale delle attività del Dipartimento;
c. propone al Consiglio la Relazione annuale sull'attività di ricerca;
d. propone al Consiglio il piano di utilizzazione delle risorse finanziarie;
e. sovrintende all'erogazione dei servizi a supporto alla ricerca;
f. sottoscrive contratti, acquisti e convenzioni;
g. per motivi di urgenza assume con decreto gli atti di competenza del Consiglio che sottopone per la ratifica all'organo nella prima seduta utile;
h. designa, tra i professori di prima o seconda fascia, un Direttore vicario che lo supplisce in tutte le sue funzioni in caso di assenza o impedimento e in caso di anticipata cessazione dalla carica.
2) Consiglio di Dipartimento:
Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di programmazione e di gestione delle attività del Dipartimento ed in particolare:
a. approva il Regolamento del Dipartimento;
b. promuove il potenziamento delle attività scientifiche sia attraverso il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione, sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
c. organizza i servizi forniti dal Dipartimento e delibera l'acquisto di beni, servizi ed attrezzature nei casi in cui il regolamento di contabilità non dia esplicito mandato al Direttore;
d. formula proposte in merito alla programmazione strategica triennale e ad ogni altro atto programmatorio annuale e pluriennale previsto dalla normativa vigente;
e. formula proposte in ordine alla determinazione dei criteri per l'assegnazione delle risorse umane, finanziarie e materiali tra le strutture scientifiche e di servizio;
f. approva il Piano di programmazione annuale delle attività del Dipartimento;
g. approva, su proposta del Direttore, la Relazione annuale sull'attività di ricerca da trasmettere al Nucleo di Valutazione di Ateneo;
h. in base al Piano di programmazione annuale delle attività e alla Relazione annuale sull'attività di ricerca, avanza richieste per l'assegnazione di risorse umane, finanziarie e di spazi;
i. in base al Piano di programmazione annuale delle attività definisce i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento;
j. delibera sull'utilizzazione delle risorse finanziarie e degli spazi di competenza del Dipartimento;
k. approva progetti e contratti;
l. formula proposte sulla richiesta di posti di ricercatore a tempo determinato;
m. formula proposte in merito alla richiesta ed alla attivazione di assegni di ricerca e delibera sulla loro attivazione;
n. approva le richieste di attivazione di cicli di dottorato di ricerca al cui svolgimento il Dipartimento concorre;
o. delibera in merito alle richieste di afferenza e di associazione al Dipartimento;
p. formula proposte in ordine all'adesione a consorzi e società aventi come fine lo sviluppo della ricerca, la predisposizione ed attuazione di progetti di ricerca finanziabili a livello locale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale;
q. approva per ciò che gli compete la stipula di convenzioni ed altre iniziative con Enti pubblici e soggetti privati;
3) Giunta:
La Giunta del Dipartimento, coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni e ha compiti istruttori e propositivi nei confronti del Consiglio di Dipartimento. La Giunta è composta dal Direttore, dal Direttore vicario, da due professori di prima fascia, da due professori di seconda fascia e da due ricercatori appartenenti al Consiglio di Dipartimento.
Partecipa alle riunioni della Giunta senza diritto di voto il capo ufficio della struttura amministrativa di riferimento del Dipartimento con funzione di segretario verbalizzante.
In assenza del Direttore, la Giunta è presieduta dal vicario del Direttore o, in sua assenza, dal professore con maggiore anzianità di ruolo.
La Giunta resta in carica tre anni e decade in caso di anticipata cessazione del Direttore.
Pertanto, con funzioni diverse, tutti gli organi del Dipartimento contribuiscono a programmare le attività di ricerca del Dipartimento, gestire il budget del Dipartimento (fondo di finanziamento ordinario e specifici fondi di ricerca) e valutare i risultati della ricerca.
Il sistema che assicura nel tempo la qualità della ricerca del Dipartimento è descritto in dettaglio nella sezione B.2 “Politica per l'assicurazione di qualità del Dipartimento”. Brevemente, il sistema prevede la creazione di due Commissioni, la Commissione di Programmazione e la Commissione del Riesame. La prima, presieduta dal Direttore, è preposta alla stesura e “manutenzione” della Programmazione triennale del Dipartimento. La seconda è preposta all'autovalutazione annuale della programmazione Triennale tramite la stesura annuale del Rapporto del Riesame. Il Consiglio di Dipartimento mantiene il diritto/dovere di indirizzare ed approvare entrambi i documenti.
Per quel che concerne gli aspetti finanziari, il Consiglio di Dipartimento su impulso del Direttore e sentita la Giunta opera nel bilancio ordinario e sui fondi che pervengono dall'Ateneo con la denominazione FARB (Fondi di Ateneo per la Ricerca di Base). I gruppi finanziati dai FARB costituiscono dei sottoinsiemi dei Gruppi - Aree di ricerca rappresentati nel quadro B.1.b. Le aggregazione dei gruppi FARB persistono generalmente per un numero limitato di anni e sono stimolate da specifiche attività che richiedono specifiche competenze dei ricercatori afferenti all'aggregazione. La proposta di ripartizione dei fondi FARB è elaborata dalla Giunta tramite apposita commissione tecnica che opera sulla base di criteri deliberati dal Consiglio di Dipartimento. Una quota del finanziamento complessivo viene destinata ad una particella “pesante” che tipicamente si identifica con una attrezzatura di cui si dimostri una reale esigenza di un singolo o di più gruppi FARB. La delibera di ripartizione è approvata infine dal Consiglio di Dipartimento. La commissione tecnica, se opportuno, propone al Consiglio di Dipartimento eventuali correzioni o modifiche dei criteri stessi. I criteri con pesi che possono variare di anno in anno tendono ad incentivare le aggregazioni, la partecipazione a progetti nazionali ed internazionali, le attività di dottorato. Tali eventuali modifiche dei criteri di ripartizione sono approvate dal Consiglio di Dipartimento e rese note ai membri del Dipartimento prima della pubblicazione del bando FARB di Dipartimento successivo.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Fisica Nucleare e Sub-Nucleare | FUSCO GIRARD Mario | 6 | |
2. | Geofisica | CRESCENTINI Luca | 5 | |
3. | Superconduttività, Sistemi fortemente correlati, Eterostrutture e loro applicazioni | NOCE Canio | 24 | Salvatore Abate (Tecnico CNR-SPIN), Carlo Cirillo (Ricercatore CNR-SPIN), Mario Cuoco (Ricercatore CNR-SPIN), Paola Gentile (Ricercatore CNR-SPIN), Filippo Giubileo (Ricercatore CNR-SPIN), Gaia Grimaldi (Ricercatore CNR-SPIN), Nadia Martucciello (Ricercatore CNR-SPIN). |
4. | Teoria quantistica dei campi, Interazioni fondamentali, Gravità Classica e Quantistica, Astrofisica | VITIELLO Giuseppe | 14 | |
5. | Transizioni di fase, Sistemi condensati, Fisica Statistica e loro applicazioni | CORBERI Federico | 8 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Fisica Tecnica | APREA Ciro (Ingegneria Industriale) | 8 | |
2. | TESEO - Laser Engineering Research | CAIAZZO Fabrizia (Ingegneria Industriale) | 7 | |
3. | COSTRUZIONE DI MACCHINE | CITARELLA Roberto Guglielmo (Ingegneria Industriale) | 5 | Roberto Criscuolo, personale tecnico |
4. | Scienza e Tecnologia dei Materiali | INCARNATO Loredana (Ingegneria Industriale) | 8 | |
5. | Fisica | ILLUMINATI Fabrizio (Ingegneria Industriale) | 8 | |
6. | Topografia e Cartografia | FIANI Margherita (Ingegneria Civile) | 2 | Al gruppo aderisce tutto il personale strutturato e non strutturato del Diciv afferente ai settori di competenza. |
7. | Fisica | DE MARTINO Salvatore (Ingegneria dell'informazione, Ingegneria elettrica e Matematica applicata) | 5 | Falco Luigi, tecnico di laboratorio Orgiani Pasquale, Ricercatore CNR |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
In relazione alle aree di ricerca presenti presso il Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello” i laboratori di ricerca possono essere divisi come di seguito:
§ Area: Superconduttività, Sistemi fortemente correlati, Eterostrutture e loro applicazioni
Laboratorio “Fabbricazione e caratterizzazione elettrica di film sottili ed eterostrutture superconduttive”.
Laboratorio “LAMBDA (Laboratory for Analysis of Materials Behavior in Dc and Ac fields)”.
Laboratorio “MUSA”.
Laboratorio “Superconductive Devices and Fluctuation Phenomena”.
Laboratorio “Litografia da fascio elettronico e Laboratorio di Eterostrutture”.
Laboratorio “Grafene e Nanotubi per la Nanoelettronica”.
Laboratorio “Scanning Probe and New Materials”.
Laboratorio “Thin Film Fabrication and Transport Measurements on Superconductive Oxides”.
Laboratorio “MASTER (Material Science and Technology Research)”..
Laboratorio “GRAFLAB”.
Laboratorio “ERMES”.
Laboratorio “Nafassy”.
§ Area: Geofisica
Laboratorio “Metrologia Geodetica di Precisione”.
Laboratorio “Geofisica”. Ospita in attività essenzialmente di natura computazionale.
§ Area: Teoria dei Campi, Gravitazione ed Astrofisica
Osservatorio Astronomico.
§ Area: Fisica Nucleare e Sub-Nucleare
Laboratorio “Emulsioni nucleari e astroparticelle”.
Laboratorio “NEMES (Misure Nucleari, Elettriche e Sistemi Elettronici)”.
§ Area: Transizioni di fase, Sistemi condensati, Fisica Statistica e loro applicazioni
Laboratorio “Maria Marinaro”.
Accanto ai sopra elencati laboratori, il Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello” ospita dei laboratori che operano trasversalmente a supporto della ricerca. Essi sono:
§ Cluster di calcolo.
§ Officina meccanica.
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§ Area: Superconduttività, Sistemi fortemente correlati, Eterostrutture e loro applicazioni
Laboratorio “Fabbricazione e caratterizzazione elettrica di film sottili ed eterostrutture superconduttive”.
Laboratorio “LAMBDA (Laboratory for Analysis of Materials Behavior in Dc and Ac fields)”.
Laboratorio “MUSA”.
Laboratorio “Superconductive Devices and Fluctuation Phenomena”.
Laboratorio “Litografia da fascio elettronico e Laboratorio di Eterostrutture”.
Laboratorio “Grafene e Nanotubi per la Nanoelettronica”.
Laboratorio “Scanning Probe and New Materials”.
Laboratorio “Thin Film Fabrication and Transport Measurements on Superconductive Oxides”.
Laboratorio “MASTER (Material Science and Technology Research)”..
Laboratorio “GRAFLAB”.
Laboratorio “ERMES”.
Laboratorio “Nafassy”.
§ Area: Geofisica
Laboratorio “Metrologia Geodetica di Precisione”.
Laboratorio “Geofisica”. Ospita in attività essenzialmente di natura computazionale.
§ Area: Teoria dei Campi, Gravitazione ed Astrofisica
Osservatorio Astronomico.
§ Area: Fisica Nucleare e Sub-Nucleare
Laboratorio “Emulsioni nucleari e astroparticelle”.
Laboratorio “NEMES (Misure Nucleari, Elettriche e Sistemi Elettronici)”.
§ Area: Transizioni di fase, Sistemi condensati, Fisica Statistica e loro applicazioni
Laboratorio “Maria Marinaro”.
Accanto ai sopra elencati laboratori, il Dipartimento di Fisica “E.R. Caianiello” ospita dei laboratori che operano trasversalmente a supporto della ricerca. Essi sono:
§ Cluster di calcolo.
§ Officina meccanica.
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Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema di sputtering UHV a due cannoni dotato di camera load lock | ATTANASIO Carmine | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2006 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
2. | Criomagnete con inserto 300 mK | ATTANASIO Carmine | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
3. | Osservatorio Astronomico | BOZZA Valerio | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
4. | Physical Properties Measurement System (PPMS) – Quantum Design | POLICHETTI Massimiliano | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
5. | Laboratorio di fisica delle alte energie: Emulsioni nucleari e astroparticelle | GRELLA Giuseppe | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 1996 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
6. | Rete dilatometrica | SCARPA Roberto | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2004 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 04 |
7. | Rete tiltmetrica | SCARPA Roberto | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 04 |
8. | FESEM Sigma Zeiss + NANOMANIPOLATORI Kleindiek | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Internazionali | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 02 |
9. | SEM EVO 50 Zeiss | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2004 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 02 |
10. | DIFFRATTOMETRO X’Pert PRO Panalytical | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2001 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 02 |
11. | FORNO AD IMMAGINE NEC | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2005 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario | 02 |
12. | Sistema di misura per dispositivi superconduttivi ultraveloci | PAGANO Sergio | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
13. | Litografia a fascio elettronico (EBL) | CARAPELLA Giovanni | Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali, Altri Fondi | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
14. | STM/AFM criogenico in UHV per misure su materiali superconduttori, magnetici, e ibridi | CUCOLO Anna Maria | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2001 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
15. | Controllore Nanoscope V e AFM Dimension 3100 | BOBBA Fabrizio, CUCOLO Anna Maria | Physical Sciences and Engineering | Interni | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
16. | Microscopio ottico_fluorescenza/AFM JPK | BOBBA Fabrizio | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
17. | Strumentazione per caratterizzazione di sostanze e materiali biologici per loro controllo di qualità | DE PASQUALE Salvatore, RABUFFO Ileana | Physical Sciences and Engineering | Internazionali | 2002 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
18. | Strumentazione per la prototipizzazione e produzione su piccola scala di schede multistrato | DE PASQUALE Salvatore | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
19. | Strumenti per misure di grandezze elettriche per caratterizzazione di materiali di nuova concezione | DE PASQUALE Salvatore | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
20. | Sistema criomagnetico cryogen free con inserto a temperatura variabile CFMVTI-9T | NIGRO Angela | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2011 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
21. | Cluster di Calcolo | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Interni, Altri Fondi | 2008 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 02 |
22. | Magnetometro a campione vibrante 16 T | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 1997 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 02 |
23. | Camera con cryocooler | PACE Sandro | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2007 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 02 |
24. | Sistema E-beam evaporator per deposizioni di film sottili metallici, superconduttori, magnetici, e | CUCOLO Anna Maria | Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 1999 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 02 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Centro di Documentazione del Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello" | http://www.fisica.unisa.it/index.php/centro-documentazione.html | 4.000 | 0 | 22 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Centro Bibliotecario di Ateneo | http://www.biblioteche.unisa.it/ | 485.000 | 1.442 | 1.407 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [10]
-
- Ricercatori [17]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [16]
-
- Dottorandi [27]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | CUCOLO | Anna Maria | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/01 |
2. | DE PASQUALE | Salvatore | Professore Straordinario | 02 | 02 | FIS/01 |
3. | FUSCO GIRARD | Mario | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/01 |
4. | GRELLA | Giuseppe | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/01 |
5. | PACE | Sandro | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/03 |
6. | SALERNO | Mario | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/03 |
7. | SCARPA | Roberto | Professore Ordinario | 04 | 04 | GEO/10 |
8. | VILASI | Gaetano | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/02 |
9. | VITIELLO | Giuseppe | Professore Ordinario | 02 | 02 | FIS/02 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 8 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |