Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (DSPSC) nasce come progetto scientifico di raccordo tra consolidate esperienze di ricerca, che dalla loro fusione traggono metodologie e prospettive teoriche per affrontare le sfide epistemologiche del futuro. Il Dipartimento sostiene e irradia ricerche e formazione da diversi punti di osservazione offrendo tre aree didattiche (Comunicazione, Sociologia e Scienze politiche), diversi master e un dottorato di ricerca con quattro curricula. Il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (DSPSC) nasce dalla fusione di tre Dipartimenti: Sociologia e Scienza della Politica, Teoria e Storia delle Istituzioni e Scienze della Comunicazione. Il carattere sociale dell'esperienza umana è un dato che accompagna grandissima parte delle scienze e delle discipline che sono state rappresentate, in questi anni, dai tre dipartimenti dell'Ateneo salernitano.
L'aggregazione di questi saperi è, dunque, una straordinaria opportunità. Nel coglierla si potrà fare riferimento ad esperienze che in altri contesti – nazionali e internazionali – vantano una consolidata tradizione pluri e multidisciplinare. Ma, soprattutto, nel coglierla si ritroveranno le ragioni epistemologiche e teoriche – la trama che le tiene insieme, rafforzandone identità e immagine – che la parcellizzazione ha negato. La storia delle scienze umane e storico-sociali ha espresso voci autorevoli che hanno messo in guardia da questo rischio. Una, tra le altre, che conferma la bontà del progetto di costituzione di questo Dipartimento che vede confluire in un unico luogo della ricerca componenti comunicazionali, sociologiche e storico-istituzionali, risale al 1971, data della pubblicazione della prolusione di Michel Foucault al Collège de France. Ne L'ordine del discorso: i meccanismi sociali di controllo e di esclusione della parola, è stato infatti autorevolmente posto l'accento sulla centralità del linguaggio e della comunicazione all'interno delle società contemporanee, non solo dal punto di vista linguistico e sociologico, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell'indagine storica, politologica e giuridica.
Le trasformazioni in senso comunicazionale di questi ultimi anni sono state così pervasive che hanno inciso sia nello sviluppo di nuove tecnologie dell'informazione, sia nell'emergenza di nuove strategie al livello economico dell'impresa, sia nella produzione di nuovi oggetti mediali per il consumo, per l'intrattenimento e per la manipolazione sociale. Se le diversificate scienze della comunicazione, a vario titolo, investigano sui molteplici aspetti di queste trasformazioni, le più attente teorie sociologiche, storiche e della politica riconoscono, anche criticamente, l'esistenza di cambiamenti sociali, politici e dei rapporti vissuti nelle pratiche di comunicazione tradizionali e innovative che richiedono anche strumenti e saperi specifici per decifrarli, metterli in evidenza e analizzarli scientificamente. Le scienze politiche e sociali, le scienze delle istituzioni, le scienze della comunicazione (dalle filosofie alla linguistica, dall'informatica all'economia d'impresa e al diritto, dall'estetica alla psicologia e alla logica), così come le scienze storiche attraversano un momento di forte riformulazione di fondamenti e di concetti teorici ed analitici, che in ambito europeo è stato sintetizzato come lo sviluppo di una Società della conoscenza. L'innovazione tecnologica ha ridotto i costi di diffusione della conoscenza, legando le economie nazionali alla capacità di valorizzarla e trasformarla in bene sempre più condiviso. D'altronde, nell'economia della conoscenza non vigono solo i saperi “certificati” e legittimati, ma anche i saperi non formalizzati, pragmatici, creativi. Si tratta di orizzonti nuovi che le scienze dell'epoca contemporanea devono saper intercettare e restituire nelle complesse valenze del cambiamento a livello locale e globale.
La sfida, insomma, è rappresentata dal saper cogliere, grazie a nuove ricerche integrate, i confini tra saperi codificati e saperi non codificabili attraverso gli strumenti offerti dalle teorie e dalle applicazioni delle scienze politiche, sociali, storiche e della comunicazione. Questo significa affrontare con metodologie più ampie molte tematiche già affrontate dai singoli dipartimenti costituenti, ma anche alcune completamente nuove, quali:
• l'antagonismo tra metodi quantitativi e metodi qualitativi nell'analisi sociale,
• il rapporto tra capitale sociale e realtà territoriale,
• processi di integrazione sociale e politica dell'Europa,
• sviluppi dei processi migratori e realtà sociale degli immigrati
• realtà e prospettive del mercato del lavoro nella dimensione territoriale odierna,
• analisi dei processi organizzativi e politici nazionali e internazionali,
• storia e sviluppi del governo e delle nuove forme di governante,
• politiche pubbliche e crisi del welfare,
• geopolitica e modelli di governance locale,
• l'idea di follia nella psichiatria italiana del 900,
• il rapporto tra tecnologie dell'informazione e della comunicazione e semantic web,
• i contenuti veicolati dal web e il loro impatto nelle dinamiche sociali, economiche, giuridiche e politiche (web 2.0 e social networks),
• la rappresentazione della conoscenza in relazione a nuovi paradigmi cognitivi,
• metodologie di rappresentazione del lessico mentale,
• nuovi strumenti linguistico-computazionali per l'estrazione del significato dai testi,
• le semiotiche espressive oltre a quelle comunicative,
• la presenza del soggetto nei modelli di comunicazione,
• la definizione di oggetto mediale,
• gli sviluppi contemporanei della comunicazione d'impresa in un modello sistemico-vitale,
• l'e-government, l'e-democracy e la comunicazione politica,
• il governo del cyberspazio,
• le nuove configurazioni del diritto pubblico e dell'informazione,
• i modelli reticolari delle organizzazioni complesse,
• passaggi ed evoluzione dai media classici ai media digitali,
• emergere di soggettività culturali e politiche nell'epoca delle reti,
• immaginari locali e sovranazionali nell'era digitale,
• diritti di cittadinanza e integrazioni multiculturali nella dimensione globale.
Il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione si articola in sezioni, ciascuna omogenea per tematiche di ricerca. Le sezioni concorreranno, pur nella loro autonomia, allo sviluppo di una comune strategia dipartimentale.
- elenco delle principali aree di ricerca:
a) area di scienze politiche (storia delle dottrine politiche, storia delle istituzioni politiche, comunicazione politica, scienza della politica, scienza dell'opinione pubblica, linguaggio politico, nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione e applicazioni nel campo dell' e-government e dell'e-democracy, governo del cyberspazio, scienze dell'amministrazione, biopolitica);
b) area economico-aziendale e della comunicazione d'impresa (corporate communication, economia e gestione delle imprese, marketing, e-marketing, e-commerce, relazioni pubbliche, comunicazione pubblicitaria, diritto dell'informazione e della comunicazione, economia politica, management delle amministrazioni pubbliche);
c) area della comunicazione pubblica (comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali, comunicazione politica, scienza politica, diritto delle istituzioni, linguistica applicata, teoria e tecnica della comunicazione pubblica, metodologia e tecnica della ricerca sociale, teorie e tecniche di analisi delle istituzioni sociali);
d) area geografico-politica (geografia politica ed economica, geografia urbana e regionale, sistemi informativi geografici);
e) area giuridica (diritto dell'informazione e della comunicazione, diritto pubblico e costituzionale, applicazioni informatiche sull'information retrieval in campo giuridico, diritto amministrativo, diritto ecclesiastico e delle libertà religiose, lobbyng e democrazia, filosofia del diritto e dell'argomentazione giuridica, informatica giuridica, diritti umani e giustizia internazionale);
f) area dell'informatica e delle nuove tecnologie (informatica, informatica linguistica, interfacce uomo/macchina, applicazioni informatiche sul web, web semantico, social networks, teorie e tecniche dei nuovi media, data and text mining; linguaggi formali e automi finiti);
g) area dei linguaggi verbali e non verbali (linguistica generale, linguistica computazionale, sociolinguistica, logica, logica dei linguaggi naturali, psicologia, psicologia del linguaggio, estetica, comunicazione visiva, information design, filosofia della scienza, semiotica, filosofia del linguaggio, linguaggio giornalistico, retoriche delle immagini, lingua cultura e istituzioni dei paesi in lingua spagnola, lingua cultura e istituzioni dei paesi in lingua francese);
h) area massmediologica, letteraria e delle culture digitali (sociolologia della comunicazione, comunicazione visiva, digitale terrestre, sociologia dei processi culturali e comunicativi, teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, semiotica ed estetica, letterature comparate, teoria e tecniche dei nuovi media, sociologie delle industrie culturali, culture digitali);
i) area sociologica ( istituzioni di sociologia, storia del pensiero sociologico, metodologia delle scienze sociali, sociologia generale, sociologia economica, antropologia culturale, metodi di analisi qualitativa, sociologia industriale, sociologia dei consumi, sociologia del lavoro, sociologia dell'organizzazione, sociologia della salute, sociologia urbana, sociologia politica, sociologia dei processi culturali, sociologia del diritto);
j) area storica (metodologia della ricerca storica, rapporti tra media e storia, storia delle relazioni internazionali, storia moderna, storia contemporanea, storia dei partiti e dei movimenti politici, storia del risorgimento, storia della chiesa, storia dell'America latina, storia degli Stati Uniti e del Canada, storia dei sistemi imperiali in età moderna e in età contemporanea, storia del mezzogiorno, storia dei servizi sociali).
Il DSPSC promuove l'internazionalizzazione nel campo della ricerca. La ricchezza dell'articolazione disciplinare favorisce lo sviluppo e la progettazione di programmi di ricerca, anche interdisciplinari, in collaborazione con istituzioni accademiche europee.
Sono già in atto convenzioni relative dottorati di ricerca in cotutela e alla partecipazione a diversi progetti di ricerca finanziati (tra cui progetti Horizon 2020 Advanced 3D Modeling for Accessing and Understanding e PHC 4-2015 Research and Innovation actions) con le seguenti sedi internazionali:
• Haifa – Politecnico (Israele)
• Paris – Marne La Vallée Université Paris Est (Francia)
• Besançon – Université de Franche-Comtée (Francia)
• Madrid - Universidad Complutense (Spagna)
• Bogotà – Universidad Catòlica de Colombia (Colombia)
• Harvard - department of psychology (USA)
• University of Geneva (Svizzera)
• Universit Paul Valery Montpellier III (Francia)
• University of Würzburg (Germania)
• University of Bergen (Norvegia)
• University of Jesenice (Slovenia)
• University of Kaunas (Lituania)
• University Lusófona de Lisboa (Portogallo)
Il dottorato di ricerca attivato dal DSPSC ha come obiettivo quello di favorire la sperimentazione di percorsi che rispondano alla sfide di Horizon 2020. Proponendo la sperimentazione di nuovi percorsi di ricerca innovativa che creino collegamenti non convenzionali tra i saperi.
Una reputata tradizione di linguistica computazionale e di psicolinguistica sperimentale, presente nella componente linguistico-cognitiva del Dipartimento SPSC fornisce una prima base scientifica di partenza per l'attuale Dottorato, grazie ai software e lingware realizzati, in grado di coprire l'analisi automatica di qualsiasi tipo di testo sia dal punto di vista del dominio che da quello più generalmente semantico. L'approfondimento nell'ambito delle scienze della comunicazione non si limiterà a questo impianto metodologico, ma sarà completato da metodologie proprie della mass-mediologia, del diritto comparato della comunicazione e della politologia. Un'altra tradizione scientifica è l'analisi sociologica, metodologia della ricerca sociale e analisi del contenuto, incentrata sulle politiche pubbliche, l'emigrazione, il terzo settore. Le istituzioni, a livello storico, teorico, politologico e culturale rappresentano una terza tradizione, afferente al dominio delle scienze politiche. Si contempla una componente incentrata su teorie e metodi di pedagogia generale e della ricerca educativa più innovativa e sulle tecnologie della conoscenza che, partendo dalle ricerche sull'embodied cognition, permettano di produrre contenuti digitali.
Partendo da una consolidata strutturazione delle attività di ricerca:
1. Convenzioni di dottorato di ricerca internazionale in cotutela
2. Convenzione di collaborazione internazionale di assegnisti di ricerca
3. Sviluppo di tematiche di ricerca volte all'implementazione di progetti Horizon 2020
il DSPSC intende consolidare ed aumentare la sua produzione e la qualità scientifica. Il perseguimento di tale obiettivo avverrà attraverso delle azioni specifiche:
1. Implementazione di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/ internazionali e/o monografie su temi di ricerca pubblicati presso editori nazionali/internazionali riconosciuti.
2. Implementazione di interventi a convegni, workshops, seminari di studio di rilevanza internazionale.
3. Messa a sistema dell'internazionalizzazione delle collaborazioni per gli assegnisti di ricerca.
4. Strutturazione di una rete consolidata nazionale ed internazionale con Istituti di ricerca per il dottorato.
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento dichiarati nel quadro A1 sono perseguibili attraverso un attento monitoraggio dei processi di implementazione durante l'intero anno di riferimento.
1. Al fine di tale monitoraggio si ritiene necessario istituire una commissione di esperti (subcommissione della commissione di ricerca B1) che attraverso incontri organizzati in prossimità delle date di scadenza dei bandi competitivi di rilievo nazionale e internazionale ( Prin, Firb, Fondi strutturali, Horizon 2020 etc) organizzi brevi corsi di aggiornamento sulla modalità di stesura corretta dei progetti stessi aperti e vivamente consigliati ai docenti e ai giovani ricercatori.
2. I diversi gruppi della ricerca del dipartimento (punto B1b.) redigeranno una lista delle riviste valutate in fascia A per ciascun settore e inviteranno autorevolmente i docenti e ricercatori a presentare i lavori a queste riviste, curando, quando necessario la traduzione dei testi in lingua inglese in modo da permettere l'accesso ai call for papers di riviste di rilievo internazionale. Il monitoraggio di questa attività sarà periodica (semestrale?) e sarà collegata agli effetti di incentivazione nella programmazione del reclutamento e progressioni di carriera interne all'ateneo.
3. Il monitoraggio della interdisciplinarietà che è costitutiva della mission dipartimentale verrà promosso attraverso il riscontro periodico delle attività seminariali o congressuali espletate dai gruppi di ricerca. A seguito di tale monitoraggio della promozione multidisciplinare della ricerca, l'incentivazione sarà fornita a quei gruppi che stabiliscono duraturi rapporti di co-progettazione, mediante il finanziamento preferenziale delle iniziative culturali che coinvolgano aree disciplinari innovative e che promuovano stabili organizzazioni multipolari della ricerca stessa.
4. La commissione per la ricerca relazionerà periodicamente sulle convenzioni stipulate, aprendo alla concorrenza collaborativa delle forze culturali e di ricerca del territorio e alla consultazione dei comitati di indirizzo delle aree didattiche
5. I responsabili del dottorato e i diversi gruppi di ricerca saranno impegnati a monitorare periodicamente la progressione di stipule di accordi inter-universitari soprattutto con università straniere di prestigio e raccoglieranno le richieste di ricercatori per la mobilità internazionale sondandone la concreta fattibilità. Su tale base valutativa si procederà a sostenere tale mobilità.
6. Gli organi direttivi del dipartimento promuoveranno un monitoraggio semestrale delle attività auto-imprenditoriali dei giovani ricercatori del dipartimento, stilando una relazione valutativa sulle criticità che i progetti promossi avranno incontrato nella loro implementazione. Dalla valutazione delle criticità emergeranno i dispositivi correttivi da mettere in atto.
L'aggregazione di questi saperi è, dunque, una straordinaria opportunità. Nel coglierla si potrà fare riferimento ad esperienze che in altri contesti – nazionali e internazionali – vantano una consolidata tradizione pluri e multidisciplinare. Ma, soprattutto, nel coglierla si ritroveranno le ragioni epistemologiche e teoriche – la trama che le tiene insieme, rafforzandone identità e immagine – che la parcellizzazione ha negato. La storia delle scienze umane e storico-sociali ha espresso voci autorevoli che hanno messo in guardia da questo rischio. Una, tra le altre, che conferma la bontà del progetto di costituzione di questo Dipartimento che vede confluire in un unico luogo della ricerca componenti comunicazionali, sociologiche e storico-istituzionali, risale al 1971, data della pubblicazione della prolusione di Michel Foucault al Collège de France. Ne L'ordine del discorso: i meccanismi sociali di controllo e di esclusione della parola, è stato infatti autorevolmente posto l'accento sulla centralità del linguaggio e della comunicazione all'interno delle società contemporanee, non solo dal punto di vista linguistico e sociologico, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell'indagine storica, politologica e giuridica.
Le trasformazioni in senso comunicazionale di questi ultimi anni sono state così pervasive che hanno inciso sia nello sviluppo di nuove tecnologie dell'informazione, sia nell'emergenza di nuove strategie al livello economico dell'impresa, sia nella produzione di nuovi oggetti mediali per il consumo, per l'intrattenimento e per la manipolazione sociale. Se le diversificate scienze della comunicazione, a vario titolo, investigano sui molteplici aspetti di queste trasformazioni, le più attente teorie sociologiche, storiche e della politica riconoscono, anche criticamente, l'esistenza di cambiamenti sociali, politici e dei rapporti vissuti nelle pratiche di comunicazione tradizionali e innovative che richiedono anche strumenti e saperi specifici per decifrarli, metterli in evidenza e analizzarli scientificamente. Le scienze politiche e sociali, le scienze delle istituzioni, le scienze della comunicazione (dalle filosofie alla linguistica, dall'informatica all'economia d'impresa e al diritto, dall'estetica alla psicologia e alla logica), così come le scienze storiche attraversano un momento di forte riformulazione di fondamenti e di concetti teorici ed analitici, che in ambito europeo è stato sintetizzato come lo sviluppo di una Società della conoscenza. L'innovazione tecnologica ha ridotto i costi di diffusione della conoscenza, legando le economie nazionali alla capacità di valorizzarla e trasformarla in bene sempre più condiviso. D'altronde, nell'economia della conoscenza non vigono solo i saperi “certificati” e legittimati, ma anche i saperi non formalizzati, pragmatici, creativi. Si tratta di orizzonti nuovi che le scienze dell'epoca contemporanea devono saper intercettare e restituire nelle complesse valenze del cambiamento a livello locale e globale.
La sfida, insomma, è rappresentata dal saper cogliere, grazie a nuove ricerche integrate, i confini tra saperi codificati e saperi non codificabili attraverso gli strumenti offerti dalle teorie e dalle applicazioni delle scienze politiche, sociali, storiche e della comunicazione. Questo significa affrontare con metodologie più ampie molte tematiche già affrontate dai singoli dipartimenti costituenti, ma anche alcune completamente nuove, quali:
• l'antagonismo tra metodi quantitativi e metodi qualitativi nell'analisi sociale,
• il rapporto tra capitale sociale e realtà territoriale,
• processi di integrazione sociale e politica dell'Europa,
• sviluppi dei processi migratori e realtà sociale degli immigrati
• realtà e prospettive del mercato del lavoro nella dimensione territoriale odierna,
• analisi dei processi organizzativi e politici nazionali e internazionali,
• storia e sviluppi del governo e delle nuove forme di governante,
• politiche pubbliche e crisi del welfare,
• geopolitica e modelli di governance locale,
• l'idea di follia nella psichiatria italiana del 900,
• il rapporto tra tecnologie dell'informazione e della comunicazione e semantic web,
• i contenuti veicolati dal web e il loro impatto nelle dinamiche sociali, economiche, giuridiche e politiche (web 2.0 e social networks),
• la rappresentazione della conoscenza in relazione a nuovi paradigmi cognitivi,
• metodologie di rappresentazione del lessico mentale,
• nuovi strumenti linguistico-computazionali per l'estrazione del significato dai testi,
• le semiotiche espressive oltre a quelle comunicative,
• la presenza del soggetto nei modelli di comunicazione,
• la definizione di oggetto mediale,
• gli sviluppi contemporanei della comunicazione d'impresa in un modello sistemico-vitale,
• l'e-government, l'e-democracy e la comunicazione politica,
• il governo del cyberspazio,
• le nuove configurazioni del diritto pubblico e dell'informazione,
• i modelli reticolari delle organizzazioni complesse,
• passaggi ed evoluzione dai media classici ai media digitali,
• emergere di soggettività culturali e politiche nell'epoca delle reti,
• immaginari locali e sovranazionali nell'era digitale,
• diritti di cittadinanza e integrazioni multiculturali nella dimensione globale.
Il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione si articola in sezioni, ciascuna omogenea per tematiche di ricerca. Le sezioni concorreranno, pur nella loro autonomia, allo sviluppo di una comune strategia dipartimentale.
- elenco delle principali aree di ricerca:
a) area di scienze politiche (storia delle dottrine politiche, storia delle istituzioni politiche, comunicazione politica, scienza della politica, scienza dell'opinione pubblica, linguaggio politico, nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione e applicazioni nel campo dell' e-government e dell'e-democracy, governo del cyberspazio, scienze dell'amministrazione, biopolitica);
b) area economico-aziendale e della comunicazione d'impresa (corporate communication, economia e gestione delle imprese, marketing, e-marketing, e-commerce, relazioni pubbliche, comunicazione pubblicitaria, diritto dell'informazione e della comunicazione, economia politica, management delle amministrazioni pubbliche);
c) area della comunicazione pubblica (comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali, comunicazione politica, scienza politica, diritto delle istituzioni, linguistica applicata, teoria e tecnica della comunicazione pubblica, metodologia e tecnica della ricerca sociale, teorie e tecniche di analisi delle istituzioni sociali);
d) area geografico-politica (geografia politica ed economica, geografia urbana e regionale, sistemi informativi geografici);
e) area giuridica (diritto dell'informazione e della comunicazione, diritto pubblico e costituzionale, applicazioni informatiche sull'information retrieval in campo giuridico, diritto amministrativo, diritto ecclesiastico e delle libertà religiose, lobbyng e democrazia, filosofia del diritto e dell'argomentazione giuridica, informatica giuridica, diritti umani e giustizia internazionale);
f) area dell'informatica e delle nuove tecnologie (informatica, informatica linguistica, interfacce uomo/macchina, applicazioni informatiche sul web, web semantico, social networks, teorie e tecniche dei nuovi media, data and text mining; linguaggi formali e automi finiti);
g) area dei linguaggi verbali e non verbali (linguistica generale, linguistica computazionale, sociolinguistica, logica, logica dei linguaggi naturali, psicologia, psicologia del linguaggio, estetica, comunicazione visiva, information design, filosofia della scienza, semiotica, filosofia del linguaggio, linguaggio giornalistico, retoriche delle immagini, lingua cultura e istituzioni dei paesi in lingua spagnola, lingua cultura e istituzioni dei paesi in lingua francese);
h) area massmediologica, letteraria e delle culture digitali (sociolologia della comunicazione, comunicazione visiva, digitale terrestre, sociologia dei processi culturali e comunicativi, teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, semiotica ed estetica, letterature comparate, teoria e tecniche dei nuovi media, sociologie delle industrie culturali, culture digitali);
i) area sociologica ( istituzioni di sociologia, storia del pensiero sociologico, metodologia delle scienze sociali, sociologia generale, sociologia economica, antropologia culturale, metodi di analisi qualitativa, sociologia industriale, sociologia dei consumi, sociologia del lavoro, sociologia dell'organizzazione, sociologia della salute, sociologia urbana, sociologia politica, sociologia dei processi culturali, sociologia del diritto);
j) area storica (metodologia della ricerca storica, rapporti tra media e storia, storia delle relazioni internazionali, storia moderna, storia contemporanea, storia dei partiti e dei movimenti politici, storia del risorgimento, storia della chiesa, storia dell'America latina, storia degli Stati Uniti e del Canada, storia dei sistemi imperiali in età moderna e in età contemporanea, storia del mezzogiorno, storia dei servizi sociali).
Il DSPSC promuove l'internazionalizzazione nel campo della ricerca. La ricchezza dell'articolazione disciplinare favorisce lo sviluppo e la progettazione di programmi di ricerca, anche interdisciplinari, in collaborazione con istituzioni accademiche europee.
Sono già in atto convenzioni relative dottorati di ricerca in cotutela e alla partecipazione a diversi progetti di ricerca finanziati (tra cui progetti Horizon 2020 Advanced 3D Modeling for Accessing and Understanding e PHC 4-2015 Research and Innovation actions) con le seguenti sedi internazionali:
• Haifa – Politecnico (Israele)
• Paris – Marne La Vallée Université Paris Est (Francia)
• Besançon – Université de Franche-Comtée (Francia)
• Madrid - Universidad Complutense (Spagna)
• Bogotà – Universidad Catòlica de Colombia (Colombia)
• Harvard - department of psychology (USA)
• University of Geneva (Svizzera)
• Universit Paul Valery Montpellier III (Francia)
• University of Würzburg (Germania)
• University of Bergen (Norvegia)
• University of Jesenice (Slovenia)
• University of Kaunas (Lituania)
• University Lusófona de Lisboa (Portogallo)
Il dottorato di ricerca attivato dal DSPSC ha come obiettivo quello di favorire la sperimentazione di percorsi che rispondano alla sfide di Horizon 2020. Proponendo la sperimentazione di nuovi percorsi di ricerca innovativa che creino collegamenti non convenzionali tra i saperi.
Una reputata tradizione di linguistica computazionale e di psicolinguistica sperimentale, presente nella componente linguistico-cognitiva del Dipartimento SPSC fornisce una prima base scientifica di partenza per l'attuale Dottorato, grazie ai software e lingware realizzati, in grado di coprire l'analisi automatica di qualsiasi tipo di testo sia dal punto di vista del dominio che da quello più generalmente semantico. L'approfondimento nell'ambito delle scienze della comunicazione non si limiterà a questo impianto metodologico, ma sarà completato da metodologie proprie della mass-mediologia, del diritto comparato della comunicazione e della politologia. Un'altra tradizione scientifica è l'analisi sociologica, metodologia della ricerca sociale e analisi del contenuto, incentrata sulle politiche pubbliche, l'emigrazione, il terzo settore. Le istituzioni, a livello storico, teorico, politologico e culturale rappresentano una terza tradizione, afferente al dominio delle scienze politiche. Si contempla una componente incentrata su teorie e metodi di pedagogia generale e della ricerca educativa più innovativa e sulle tecnologie della conoscenza che, partendo dalle ricerche sull'embodied cognition, permettano di produrre contenuti digitali.
Partendo da una consolidata strutturazione delle attività di ricerca:
1. Convenzioni di dottorato di ricerca internazionale in cotutela
2. Convenzione di collaborazione internazionale di assegnisti di ricerca
3. Sviluppo di tematiche di ricerca volte all'implementazione di progetti Horizon 2020
il DSPSC intende consolidare ed aumentare la sua produzione e la qualità scientifica. Il perseguimento di tale obiettivo avverrà attraverso delle azioni specifiche:
1. Implementazione di pubblicazioni di ricerca su riviste nazionali/ internazionali e/o monografie su temi di ricerca pubblicati presso editori nazionali/internazionali riconosciuti.
2. Implementazione di interventi a convegni, workshops, seminari di studio di rilevanza internazionale.
3. Messa a sistema dell'internazionalizzazione delle collaborazioni per gli assegnisti di ricerca.
4. Strutturazione di una rete consolidata nazionale ed internazionale con Istituti di ricerca per il dottorato.
Gli obiettivi di ricerca del Dipartimento dichiarati nel quadro A1 sono perseguibili attraverso un attento monitoraggio dei processi di implementazione durante l'intero anno di riferimento.
1. Al fine di tale monitoraggio si ritiene necessario istituire una commissione di esperti (subcommissione della commissione di ricerca B1) che attraverso incontri organizzati in prossimità delle date di scadenza dei bandi competitivi di rilievo nazionale e internazionale ( Prin, Firb, Fondi strutturali, Horizon 2020 etc) organizzi brevi corsi di aggiornamento sulla modalità di stesura corretta dei progetti stessi aperti e vivamente consigliati ai docenti e ai giovani ricercatori.
2. I diversi gruppi della ricerca del dipartimento (punto B1b.) redigeranno una lista delle riviste valutate in fascia A per ciascun settore e inviteranno autorevolmente i docenti e ricercatori a presentare i lavori a queste riviste, curando, quando necessario la traduzione dei testi in lingua inglese in modo da permettere l'accesso ai call for papers di riviste di rilievo internazionale. Il monitoraggio di questa attività sarà periodica (semestrale?) e sarà collegata agli effetti di incentivazione nella programmazione del reclutamento e progressioni di carriera interne all'ateneo.
3. Il monitoraggio della interdisciplinarietà che è costitutiva della mission dipartimentale verrà promosso attraverso il riscontro periodico delle attività seminariali o congressuali espletate dai gruppi di ricerca. A seguito di tale monitoraggio della promozione multidisciplinare della ricerca, l'incentivazione sarà fornita a quei gruppi che stabiliscono duraturi rapporti di co-progettazione, mediante il finanziamento preferenziale delle iniziative culturali che coinvolgano aree disciplinari innovative e che promuovano stabili organizzazioni multipolari della ricerca stessa.
4. La commissione per la ricerca relazionerà periodicamente sulle convenzioni stipulate, aprendo alla concorrenza collaborativa delle forze culturali e di ricerca del territorio e alla consultazione dei comitati di indirizzo delle aree didattiche
5. I responsabili del dottorato e i diversi gruppi di ricerca saranno impegnati a monitorare periodicamente la progressione di stipule di accordi inter-universitari soprattutto con università straniere di prestigio e raccoglieranno le richieste di ricercatori per la mobilità internazionale sondandone la concreta fattibilità. Su tale base valutativa si procederà a sostenere tale mobilità.
6. Gli organi direttivi del dipartimento promuoveranno un monitoraggio semestrale delle attività auto-imprenditoriali dei giovani ricercatori del dipartimento, stilando una relazione valutativa sulle criticità che i progetti promossi avranno incontrato nella loro implementazione. Dalla valutazione delle criticità emergeranno i dispositivi correttivi da mettere in atto.
Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento esercita le funzioni previste dall'Articolo 26 dello Statuto nonché tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. Il Dipartimento è un centro di responsabilità dotato di autonomia gestionale ed organizzativa nel rispetto dei principi organizzativi e contabili previsti dalla normativa vigente, dallo statuto e dal Regolamento per l'amministrazione la finanza e la contabilità.
Sono Organi del Dipartimento:
a) Il Direttore;
b) Il Consiglio;
c) La Giunta.
a.1) Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento, ne sovrintende e promuove le attività e svolge le funzioni previste dall'articolo 29 Statuto nonché tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti di Ateneo.
a.2)Il Direttore è eletto in conformità a quanto stabilito dall'articolo 29 dello Statuto con le modalità e le procedure disciplinate dall'articolo 37 del Regolamento generale di Ateneo.
b. 1) Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di programmazione e di gestione delle attività del Dipartimento ed esercita tutte le attribuzioni ad esso demandate dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti. In particolare, il Consiglio di Dipartimento esercita le funzioni previste dall'articolo 30 dello Statuto.
b. 2) Il Consiglio di Dipartimento è composto:
1) dai professori e ricercatori di ruolo a tempo indeterminato, dai ricercatori a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 240/2010;
2) da una rappresentanza dei ricercatori a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a), della legge n. 240/2010, nel numero di 3 unità.
3) da un rappresentante dei titolari di assegni di ricerca;
4) da un rappresentante degli studenti iscritti ai corsi di dottorato di ricerca afferenti al Dipartimento;
5) da un rappresentate degli studenti nei Consigli didattici istituiti dal Dipartimento, designato dai rappresentanti stessi;
6) da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo appartenente alla struttura di riferimento del Dipartimento nella misura stabilita dall'articolo 38, comma 2, lettera f) del Regolamento generale di Ateneo.
c. 1) La Giunta del Dipartimento, ai sensi dell'articolo 31 dello Statuto, coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni e ha compiti istruttori e propositivi nei confronti del Consiglio di Dipartimento.
c.2) La Giunta è composta dal Direttore e da otto membri, componenti del Dipartimento, rappresentativi dei macro settori scientifico disciplinari maggiormente presenti nel Dipartimento , indifferentemente professori ordinari e straordinari, associati e ricercatori, purché ci sia almeno un rappresentante di ogni fascia. I componenti della Giunta sono designati dal Consiglio tra una rosa di nominativi proposta dal Direttore.
c.3) Partecipa alle riunioni della Giunta, senza diritto di voto, il Direttore vicario.
Delle strutture funzionali del Dipartimento fanno parte i laboratori didattici e scientifici, i quali supportano l'attività didattica e di ricerca del personale docente del Dipartimento.
Il Consiglio nomina, tra i professori di ruolo e i ricercatori confermati, un responsabile per ciascun laboratorio della durata di un triennio, cui è affidato il compito di coordinarne le attività.
Il Dipartimento ha instituito al suo interno due commissioni permanenti:
1. Commissione ricerca
2. Commissione didattica
La commissione Ricerca ha le seguenti competenze:
• promuove il potenziamento delle attività scientifiche sia attraverso l'utilizzazione ed il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione (laboratori) , sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
• definisce e mette in atto le procedure per la valutazione delle attività del Dipartimento e della Relazione annuale sull'attività di ricerca da trasmettere al Nucleo di Valutazione di Ateneo;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività e alla Relazione annuale sull'attività di ricerca, avanza richieste per l'assegnazione di risorse umane, finanziarie e di spazi;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività definisce i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento;
• formula proposte in merito alla definizione dei criteri per l'assegnazione di assegni di ricerca di tipo A secondo le modalità stabilite da apposito Regolamento di Ateneo;
• formula proposte in ordine all'adesione a consorzi e società aventi come fine lo sviluppo della ricerca, la predisposizione ed attuazione di progetti di ricerca finanziabili a livello locale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale;
• valuta la stipula di convenzioni con Enti pubblici e soggetti privati per le attività di propria competenza;
• promuove l'attività di ricerca, favorendo la collaborazione interdisciplinare e di gruppo e la stretta connessione con l'attività didattica;
• attua forme di autovalutazione dei risultati della ricerca secondo criteri di qualità, trasparenza e promozione del merito secondo quanto stabilito dalla nuova regolamentazione.
La Commissione ha le seguenti competenze:
• promuove il potenziamento delle attività di supporto alla didattica sia attraverso l'utilizzazione ed il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione (laboratori), sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
• formula proposte in merito alla programmazione strategica triennale e ad ogni altro atto programmatorio annuale e pluriennale previsto dalla normativa vigente;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività avanza proposte per la definizione dei criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento per ciò che concerne la didattica;
• formula proposte, anche in collaborazione con altri Dipartimenti, in merito all'istituzione, attivazione, modifica e soppressione dei corsi di studio in coerenza con le linee di ricerca sviluppate nel Dipartimento;
• cura i rapporti internazionali e i programmi di mobilità dei docenti;
• cura le convenzioni relative a stages e tirocini;
• valuta la stipula di convenzioni con Enti pubblici e soggetti privati per le attività di
• propria competenza;
• valuta, assieme e di concerto con la preposta Commissione Dipartimentale per la Verifica della Qualità dei Consigli di Studio, la qualità e l'efficacia dell' attività di formazione operando una stretta connessione tra ricerca e insegnamento, attuando opportune forme di programmazione, coordinamento e autovalutazione dell'attività formativa secondo quanto stabilito dalla nuova regolamentazione;
• verifica con il contributo degli studenti la corretta gestione, la produttività e l'efficacia dell'attività didattica sulla base di criteri di autovalutazione oggettivi.
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Sono Organi del Dipartimento:
a) Il Direttore;
b) Il Consiglio;
c) La Giunta.
a.1) Il Direttore ha la rappresentanza del Dipartimento, ne sovrintende e promuove le attività e svolge le funzioni previste dall'articolo 29 Statuto nonché tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti di Ateneo.
a.2)Il Direttore è eletto in conformità a quanto stabilito dall'articolo 29 dello Statuto con le modalità e le procedure disciplinate dall'articolo 37 del Regolamento generale di Ateneo.
b. 1) Il Consiglio di Dipartimento è l'organo di programmazione e di gestione delle attività del Dipartimento ed esercita tutte le attribuzioni ad esso demandate dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti. In particolare, il Consiglio di Dipartimento esercita le funzioni previste dall'articolo 30 dello Statuto.
b. 2) Il Consiglio di Dipartimento è composto:
1) dai professori e ricercatori di ruolo a tempo indeterminato, dai ricercatori a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 240/2010;
2) da una rappresentanza dei ricercatori a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a), della legge n. 240/2010, nel numero di 3 unità.
3) da un rappresentante dei titolari di assegni di ricerca;
4) da un rappresentante degli studenti iscritti ai corsi di dottorato di ricerca afferenti al Dipartimento;
5) da un rappresentate degli studenti nei Consigli didattici istituiti dal Dipartimento, designato dai rappresentanti stessi;
6) da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo appartenente alla struttura di riferimento del Dipartimento nella misura stabilita dall'articolo 38, comma 2, lettera f) del Regolamento generale di Ateneo.
c. 1) La Giunta del Dipartimento, ai sensi dell'articolo 31 dello Statuto, coadiuva il Direttore nell'esercizio delle sue funzioni e ha compiti istruttori e propositivi nei confronti del Consiglio di Dipartimento.
c.2) La Giunta è composta dal Direttore e da otto membri, componenti del Dipartimento, rappresentativi dei macro settori scientifico disciplinari maggiormente presenti nel Dipartimento , indifferentemente professori ordinari e straordinari, associati e ricercatori, purché ci sia almeno un rappresentante di ogni fascia. I componenti della Giunta sono designati dal Consiglio tra una rosa di nominativi proposta dal Direttore.
c.3) Partecipa alle riunioni della Giunta, senza diritto di voto, il Direttore vicario.
Delle strutture funzionali del Dipartimento fanno parte i laboratori didattici e scientifici, i quali supportano l'attività didattica e di ricerca del personale docente del Dipartimento.
Il Consiglio nomina, tra i professori di ruolo e i ricercatori confermati, un responsabile per ciascun laboratorio della durata di un triennio, cui è affidato il compito di coordinarne le attività.
Il Dipartimento ha instituito al suo interno due commissioni permanenti:
1. Commissione ricerca
2. Commissione didattica
La commissione Ricerca ha le seguenti competenze:
• promuove il potenziamento delle attività scientifiche sia attraverso l'utilizzazione ed il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione (laboratori) , sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
• definisce e mette in atto le procedure per la valutazione delle attività del Dipartimento e della Relazione annuale sull'attività di ricerca da trasmettere al Nucleo di Valutazione di Ateneo;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività e alla Relazione annuale sull'attività di ricerca, avanza richieste per l'assegnazione di risorse umane, finanziarie e di spazi;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività definisce i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento;
• formula proposte in merito alla definizione dei criteri per l'assegnazione di assegni di ricerca di tipo A secondo le modalità stabilite da apposito Regolamento di Ateneo;
• formula proposte in ordine all'adesione a consorzi e società aventi come fine lo sviluppo della ricerca, la predisposizione ed attuazione di progetti di ricerca finanziabili a livello locale, regionale, nazionale, comunitario e internazionale;
• valuta la stipula di convenzioni con Enti pubblici e soggetti privati per le attività di propria competenza;
• promuove l'attività di ricerca, favorendo la collaborazione interdisciplinare e di gruppo e la stretta connessione con l'attività didattica;
• attua forme di autovalutazione dei risultati della ricerca secondo criteri di qualità, trasparenza e promozione del merito secondo quanto stabilito dalla nuova regolamentazione.
La Commissione ha le seguenti competenze:
• promuove il potenziamento delle attività di supporto alla didattica sia attraverso l'utilizzazione ed il coordinamento del personale e dei mezzi in dotazione (laboratori), sia attraverso la promozione di nuove iniziative;
• formula proposte in merito alla programmazione strategica triennale e ad ogni altro atto programmatorio annuale e pluriennale previsto dalla normativa vigente;
• in base al Piano di programmazione annuale delle attività avanza proposte per la definizione dei criteri generali per l'utilizzazione dei fondi e per l'impiego delle risorse e degli spazi assegnati al Dipartimento per ciò che concerne la didattica;
• formula proposte, anche in collaborazione con altri Dipartimenti, in merito all'istituzione, attivazione, modifica e soppressione dei corsi di studio in coerenza con le linee di ricerca sviluppate nel Dipartimento;
• cura i rapporti internazionali e i programmi di mobilità dei docenti;
• cura le convenzioni relative a stages e tirocini;
• valuta la stipula di convenzioni con Enti pubblici e soggetti privati per le attività di
• propria competenza;
• valuta, assieme e di concerto con la preposta Commissione Dipartimentale per la Verifica della Qualità dei Consigli di Studio, la qualità e l'efficacia dell' attività di formazione operando una stretta connessione tra ricerca e insegnamento, attuando opportune forme di programmazione, coordinamento e autovalutazione dell'attività formativa secondo quanto stabilito dalla nuova regolamentazione;
• verifica con il contributo degli studenti la corretta gestione, la produttività e l'efficacia dell'attività didattica sulla base di criteri di autovalutazione oggettivi.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Gruppo di ricerca in Politologia | BAZZICALUPO Laura | 14 | SANTANIELLO MAURO RICERCATORE SPS/04 |
2. | Gruppo di ricerca Economico-aziendale e della comunicazione d’impresa | SIANO Alfonso | 6 | |
3. | Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili | LEONE Stefania | 4 | Prof. Alberto Marradi Ordinario in Metodologia e tecniche della ricerca sociale Prof. Paolo Montesperelli Ordinario in Metodologia e tecniche della ricerca sociale AREA RICERCA Dott. Emanuele Siano Dott.ssa Daniela Senatore AREA PROGETTI Dott. Davide Avella Dott.ssa Pasqualina Pannone Dott. Francesco Savastano Dott.ssa Silvia Esposito Dott.ssa Elena De Luca AREA COMUNICAZIONE E WEB Dott. Davide Avella Dott. Alfonso Nappo |
4. | Gruppo di ricerca area giuridica | TOZZI Valerio | 13 | |
5. | Gruppo di ricerca in massmediologica, letteraria e delle culture digitali | FREZZA Luigi | 8 | |
6. | LaPSUS | LAUDANNA Alessandro | 3 | Giulia Carmen Bracco Dottore di Ricerca Francesca Postiglione Dottore di Ricerca (attualmente Assegnista di Ricerca presso la Fondazione De Vincenzi ONLUS) |
7. | Gruppo di ricerca linguaggi verbali e non verbali e nuove t ecnologie | ELIA Annibale | 23 | Professore a contratto Guelfo Tozzi ICAR/13 Collaboratore e culture della materia Stefano Perna ICAR/13 |
8. | Gruppo di ricerca M. Gross | ELIA Annibale | 7 | Francesco Di Maio, Lab Technical Manager of the Computational Linguistics Laboratory |
9. | Gruppo di ricerca sociologica | RAUTY Raffaele Nicola Maria | 25 | |
10. | Gruppo di ricerca geografico-politiva | IOVINO Giorgia | 3 | |
11. | Gruppo di ricerca Lingua e culture dei paesi anglofoni, francofoni e ispanofoni | SCOCOZZA Antonio | 6 | |
12. | Gruppo di ricerca in storia | ROSSI Luigino | 9 | |
13. | Centro Studi Europei (CSE) | PENDENZA Massimo | 2 | Gianfranco Bettin (Università di Firenze, Firenze) Vincenzo Cicchelli (Gemass, Paris Sorbonne/CNRS, Paris Descartes, France) Vittorio Cotesta (Università di RomaTre, Roma) Robert Leonardi (London School of Economics, London) Ambrogio Santambrogio (Università di Perugia, Perugia) Riccardo Scartezzini (Università di Trento) Luca Verzichelli (Università di Siena) |
14. | "Enrico Melchionda" - Laboratorio CATI; Osservatorio Elettorale; Archivio dati socio-economici | FRUNCILLO Domenico | 7 | Fiorelli Chiara Assegnista di ricerca Santaniello Mauro Ricercatore SPS/04 |
15. | Osservatorio politiche sociali | TRAPANESE Rossella | 8 | CS Claudio Marra Collaboratori: Clelia Cafiero, Valeria Cutrì, Annarita De Sio, Angela Lugiero, Raffaella Mascolo. Web manager: Dario Verderame |
16. | RiSALab – Laboratorio di Ricerca Sociale e Audiovisuale | DIANA Paolo | 3 | |
17. | Knots - Interuniversity Reaserch Center on Social Comunication Network Analysis Knowledge Visualization | ELIA Annibale | 7 | Tozzi GuelfoProfessore a Contratto ICAR 13, Stefano Perna Assegnista ICAR 13 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | OGEPO- Osservatorio Interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità | PELIZZARI Maria Rosaria (Studi Umanistici) | 67 | CARACCIOLO ELENA - Uff. Supporto Organi Collegiali- Dlln D’ALESSANDRO MARIA CONCETTA - Uff. Supporto Organi Distretto 5 FERRANTE LAURA Assistente amministrativo- Dlln GRIMALDI MARIA TERESA- SIDEM GRIPPO ANNA MARIA - Capo Ufficio Supporto Organi Distretto 5 GUARINO ASSUNTA - Uff. Economato e Patrimonio- Distretto 5 NOBILI MAURIZIO - Funzionario tecnico- DIPSUM FUSCO PAOLO - Funzionario tecnico- DISPAC SESSA ALFONSO - Funzionario tecnico- UGSIBA BARTHOLINI IGNAZIA - Ricercatrice- Università di Palermo CORBISIERO FABIO - Ricercatore- Università di Napoli “Federico II” |
2. | Ingegneria del Software | NOTA Giancarlo (Informatica) | 3 | |
3. | Laboratorio di “Analisi del movimento” | SIBILIO Maurizio (Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione) | 4 | |
4. | Laboratorio di “Ricerca didattica e pedagogia speciale” | SIBILIO Maurizio (Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione) | 5 | Filomena Agrillo (dottoranda di ricerca) |
5. | Osservatorio sui processi FORMativi e l’Analisi Territoriale (FORM.A.T.) | MANNESE Emiliana (Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione) | 8 | |
6. | MIP - Metodologia dell’Intervento Psicologico | ANDRISANO RUGGIERI Ruggero (Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione) | 7 | Cucco Pina (Asl Salerno), Guazzo Giovanni (IRFID), Mollo Monica (Porofessore a contratto), Pecoraro Nadia (Professore a contratto), Fasano Oreste (Professore a contratto) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il Dipartimento vanta tutta una serie di strutture didattiche, di ricerca, Osservatori, Centri, Fondazioni e Scuole divise nei vari settori disciplinari del Dipartimento. Nello specifico troviamo:
n. 2 laboratori didattici:
• Laboratorio Didattico Multimediale di Scienze della Comunicazione.
• Laboratorio di Didattica della Storia "Ruggiero Moscati" di Scienze Politiche
n. 13 laboratori di ricerca correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Laboratorio di Psicologia Cognitiva;
• Laboratorio di Linguistica Computazionale "Maurice Gross";
• Laboratorio di Marketing e Comunicazione Visiva;
• Laboratorio Audiovisivo;
• Laboratorio di redazione (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di regia televisiva (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di regia radiofonica (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di giornalismo on line (Scuola di Giornalismo)
Sezione Scienze Sociali
• Laboratorio CATI
• Laboratorio di Studi Politici
• Laboratorio analisi dati
• Laboratorio Audio-Visuale
• Laboratorio per l' archiviazione di dati socio-economici
n.6 Centri, correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Centro Regionale di Competenza per l'ICT
• Centro Interdipartimentale e interuniversitario sull' information design e la network analysis
Sezione Scienze Sociali
• Centro Studi sul Falso
• Centro Studi sulla Comunicazione Politica
• Centro di Studi Europei (CSE)
• Centro interdipartimentale per la diffusione delle scienze umane e sociali e per la costruzione di capitale umano
• Centro di Documentazione sulla Condizione Giovanile
n.4 Osservatori, correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Osservatorio per la Comunicazione e informazione nella Pubblica Amministrazione (OCIPA)
• Osservatorio Comunicazione Partecipazione e Culture Giovanili (OCPG)
• Osservatorio sugli studenti e sui laureati in Scienze della Comunicazione
• Osservatorio Violenza-Media- Minori
Sezione Scienze Sociali
• Osservatorio Elettorale "Nino Magna"
n. 1 Fondazione
• Fondazione I.S.LA per gli Studi Latino Americani - Scienze Politiche
n. 1 Scuola di formazione post-laurea
• Scuola di giornalismo - Master di I livello convenzionato con l'Ordine nazionale dei Giornalisti - Scienze della Comunicazione
n. 2 laboratori didattici:
• Laboratorio Didattico Multimediale di Scienze della Comunicazione.
• Laboratorio di Didattica della Storia "Ruggiero Moscati" di Scienze Politiche
n. 13 laboratori di ricerca correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Laboratorio di Psicologia Cognitiva;
• Laboratorio di Linguistica Computazionale "Maurice Gross";
• Laboratorio di Marketing e Comunicazione Visiva;
• Laboratorio Audiovisivo;
• Laboratorio di redazione (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di regia televisiva (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di regia radiofonica (Scuola di Giornalismo);
• Laboratorio di giornalismo on line (Scuola di Giornalismo)
Sezione Scienze Sociali
• Laboratorio CATI
• Laboratorio di Studi Politici
• Laboratorio analisi dati
• Laboratorio Audio-Visuale
• Laboratorio per l' archiviazione di dati socio-economici
n.6 Centri, correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Centro Regionale di Competenza per l'ICT
• Centro Interdipartimentale e interuniversitario sull' information design e la network analysis
Sezione Scienze Sociali
• Centro Studi sul Falso
• Centro Studi sulla Comunicazione Politica
• Centro di Studi Europei (CSE)
• Centro interdipartimentale per la diffusione delle scienze umane e sociali e per la costruzione di capitale umano
• Centro di Documentazione sulla Condizione Giovanile
n.4 Osservatori, correlati alle sezioni:
Sezione Scienze della Comunicazione
• Osservatorio per la Comunicazione e informazione nella Pubblica Amministrazione (OCIPA)
• Osservatorio Comunicazione Partecipazione e Culture Giovanili (OCPG)
• Osservatorio sugli studenti e sui laureati in Scienze della Comunicazione
• Osservatorio Violenza-Media- Minori
Sezione Scienze Sociali
• Osservatorio Elettorale "Nino Magna"
n. 1 Fondazione
• Fondazione I.S.LA per gli Studi Latino Americani - Scienze Politiche
n. 1 Scuola di formazione post-laurea
• Scuola di giornalismo - Master di I livello convenzionato con l'Ordine nazionale dei Giornalisti - Scienze della Comunicazione
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca ‘A. Santucci’ | 8.000 | 1.611 | 124 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Centro Bibliotecario di Ateneo | http://www.biblioteche.unisa.it/ | 485.000 | 1.442 | 1.407 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [14]
-
- Prof. Associati [21]
-
- Ricercatori [44]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [9]
-
- Dottorandi [36]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | AMENDOLA | Adalgiso | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
2. | BAZZICALUPO | Laura | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/01 |
3. | D'AGOSTINO | Emilio | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-LIN/01 |
4. | DE LUCIA | Luca | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
5. | ELIA | Annibale | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-LIN/01 |
6. | FREZZA | Luigi | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/08 |
7. | LAUDANNA | Alessandro | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
8. | MUSI | Aurelio | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/02 |
9. | RAUTY | Raffaele Nicola Maria | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/07 |
10. | ROSSI | Luigino | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
11. | SCOCOZZA | Antonio | Professore Ordinario | 10 | 10 | L-LIN/07 |
12. | SIANO | Alfonso | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/08 |
13. | TOZZI | Valerio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/11 |
14. | VIETRI | Simonetta | Professore Straordinario | 10 | 10 | L-LIN/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 9 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |