Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A 1. Dichiarazione degli obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali (DiSpi) si è costituito nel 2012 per mantenere viva un'innovazione istituzionale a lungo coltivata e perseguita, quella di un'autonoma facoltà di Scienze Politiche a Siena, dove questo tipo di studi è stato presente fin dal 1940. Per ciò che attiene alla ricerca, il DiSpi è l'erede del Dipartimento di Scienze Storiche Giuridiche Politiche e Sociali (Di.Gips), che aveva alle sue spalle una consolidata attività di ricerca. I progetti e le linee di ricerca del Dipartimento trovano un elemento di unificazione e di coerenza sistematica nell'oggetto primario di ricerca scientifica dei docenti afferenti, che è costituito dallo studio dello Stato e delle altre Istituzioni nazionali ed internazionali, che costituiscono il tessuto connettivo di qualsiasi società, da quelle locali a quella internazionale, nonché dallo studio di altri aspetti non istituzionalizzati e di carattere spontaneo delle varie società; e più in particolare dallo studio della storia e delle regole giuridiche, economiche e politico-sociali che governano la vita e lo scopo di tali Istituzioni e in generale delle molteplici società esistenti nel mondo contemporaneo. (per un elenco dettagliato delle linee di ricerca si rimanda al quadro B1b)
Area storica
Gli studi e le ricerche di questa area vanno dalla storia politica, sociale ed economica dell'età moderna e contemporanea, in generale, in chiave esplicativa e problematica, ad approfondimenti specifici dedicati alla storia del territorio, dei sistemi e dei movimenti politici, del cambiamento sociale, delle relazioni diplomatiche, della globalizzazione, delle comunicazioni e del giornalismo. In relazione a questa area, si sottolinea il costante impegno per l'individuazione e l'approfondimento delle tematiche della contemporaneità, in modo tale che la ricerca possa essere prima di tutto fruibile in termini di didattica e quindi rispondere all'esigenza di formazione di cittadini consapevoli del loro tempo, delle istituzioni e della società in cui si muovono. Ampio spazio hanno le ricerche nel campo istituzionale, politico, sociale e ambientale, rispetto alle quali si segnala l'attività del Centro Interuniversitario di ricerca sull'innovazione e sul cambiamento sociale (CISCAM), impegnato su tematiche quali la storia delle organizzazioni e delle culture politiche e la storia dei processi di democratizzazione in Italia tra regime fascista e Italia repubblicana, la storia delle risorse culturali, territoriali ed ambientali e la storia delle politiche di gestione delle risorse culturali, territoriali ed ambientali in Italia tra Otto e Novecento, la storia dei rischi tecnologici e ambientali in età contemporanea e la storia del lavoro e delle organizzazioni operaie e sindacali. Un impegno rilevante è profuso negli studi sulle reti di trasporto nel territorio e nel recupero delle infrastrutture ferroviarie secondarie. Negli anni più recenti, si sono inoltre sviluppate ricerche su tematiche di rilievo internazionale di archeologia industriale e per la valorizzazione del territorio, con attenzione particolare verso le identità culturali, i prodotti tipici, non disdegnando una apertura ai fini turistici. In questo campo, si registrano interessanti sinergie grazie al coinvolgimento di enti locali di livello comunale e provinciale (Provincia di Siena, Provincia di Grosseto, Provincia di Torino, Comuni della Val di Cecina) ed anche regionale (Regione Toscana). Dalle esigenze di formazione di cui sopra, prendono spunto le ricerche sulle culture politiche che hanno caratterizzato la storia nazionale italiana e che ancora la caratterizzano, nonché sulle istituzioni del nostro Paese, sulla loro evoluzione in rapporto allo sviluppo dello Stato nazionale. In questo quadro, si inseriscono gli studi sulle classi dirigenti e sulle classi politiche nelle varie fasi della storia d'Italia, che portano ad approfondimenti sul ceto parlamentare, la diplomazia, i grandi giornalisti degli anni della Repubblica, la componente industriale, i sindacati, ecc. Gli studi sulla classe politica sono approfonditi anche da un punto di vista teorico, con ricerche di storia del pensiero e delle dottrine politiche sulle quali si è concentrata l'attenzione di studiosi provenienti da numerosi atenei nazionali ed esteri. Bisogna inoltre ricordare le ricerche condotte nel campo della integrazione europea, sia per ciò che riguarda le istituzioni, che per le élites che hanno costruito l'Europa unita. Ciò nella convinzione che lo studio delle classi dirigenti sia essenziale per essere, un domani, classe dirigente, e quindi per assolvere a uno degli obiettivi formativi più tradizionali per un dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. A fini fortemente professionalizzanti sono indirizzate le ricerche nel campo della storia del giornalismo, anche in questo caso in collaborazione con enti esterni, come la Regione toscana, la Federazione nazionale della stampa italiana, l'Ansa, varie testate giornalistiche ed altri enti privati che sono espressione di questo settore. Non meno importanti sono le recenti aperture sul versante della storia dello sport, con un coinvolgimento diretto del Coni. Proprio la molteplicità dei temi di ricerca, con il ricorso a metodologie, talvolta, parzialmente diverse, rappresenta uno degli aspetti più rimarchevoli dell'area per la possibilità di confronto e di scambio di conoscenze ed esperienze tra i suoi vari membri. Gli studiosi dell'area storica hanno stretto rapporti di collaborazione scientifica con organismi e centri culturali nazionali e internazionali, promuovendo frequenti scambi e relazioni con colleghi italiani e stranieri. Come si sostiene in apertura, l'ampia attività didattica, nell'ambito delle lauree triennali e magistrali e nei percorsi di studio post–laurea, svolta da docenti e ricercatori dell'area, riflette in modo determinante e costante il contributo innovativo delle ricerche e degli studi condotti.
Area giuridica
Per quanto riguarda il Diritto internazionale, l'attività di ricerca si concentra prevalentemente su aspetti di Diritto internazionale pubblico attinenti alla responsabilità degli Stati, alla teoria degli obblighi internazionali, alla protezione diplomatica, alla tutela dei diritti umani (con particolare attenzione per le nuove forme di schiavitù in Europa, per il divieto di tortura, per il diritto alla vita privata e familiare, per il diritto all'identità e per la responsabilità delle imprese multinazionali), al regime giuridico applicabile ai non State actors, alle immunità delle organizzazioni internazionali, al diritto dell'immigrazione ed al diritto internazionale penale. Per il Diritto dell'UE è avviato un progetto relativo alla libertà di prestazione di servizi ed al pluralismo informativo, una ricerca sulla tutela dei privati dinanzi ai giudici nazionali per violazione del diritto europeo ed uno studio sui recenti sviluppi del principio di democraticità nel sistema del diritto dell'UE. Per il Diritto internazionale privato e processuale l'attenzione è rivolta al tema dell'incidenza del diritto dell'UE sulla teoria generale tradizionale del diritto internazionale privato, con particolare riguardo per i temi dell'ordine pubblico e delle norme di applicazione necessaria. Le ricerche sono coordinate dal Centro interuniversitario di ricerca sui diritti umani e sul diritto dell'immigrazione e degli stranieri (CIRDUIS).
Per quanto riguarda la storia del diritto, l'attività di ricerca è orientata, in particolare, nello studio dei fenomeni istituzionali (storia del processo e storia dell'istituzione universitaria) e della storia del diritto europeo e internazionale, dei fondamenti del pensiero giuridico-politico italiano ed europeo alla luce del proficuo contributo di illustri pensatori in un'epoca ampia. Pur nel particolarismo, esso si caratterizzò, nell'Età medioevale, per un costante richiamo all'unità (politico-giuridica e religiosa) e, in epoca moderna, con la nascita degli Stati nazionali, per profili teorici che tennero in gran conto la sovranità statuale, senza peraltro dimenticare la necessità che si individuassero le vie, giuridicamente fondate, per regolare i rapporti fra i singoli Stati.
La ricerca, per il Diritto costituzionale, riguarda principalmente i temi dei diritti e della loro tutela giurisdizionale: diritti del cittadino elettore, diritti dell'utente radiotelevisivo, diritti del consumatore, libertà di pensiero, tutela delle identità religiose, il ricongiungimento familiare, sviluppi della giurisdizione costituzionale. Sono stati sviluppati progetti di ricerca su terrorismo e sicurezza, par condicio in Italia e nuovi media, le società di mutuo soccorso ed il principio di sussidiarietà; ed altri studi in materia di sistemi elettorali e di pluralismo informativo. Per il Diritto tributario l'attività di ricerca si concentra in particolare sullo studio dell'evoluzione delle modalità di attuazione del concorso alle pubbliche spese in un contesto di sussidiarietà orizzontale e verticale e sulle prospettive di realizzazione del federalismo fiscale.
Il Diritto amministrativo copre una vasta porzione della ricerca scientifica in ambito giuridico; esso si declina tanto nell'organizzazione quanto nell'attività amministrativa, tanto nelle procedure amministrative sostanziali quanto in quelle giurisdizionali. Oltre a ciò, gli studi coprono gran parte del Diritto Regionale, tutto il Diritto degli Enti Locali, della Contabilità Pubblica e del Diritto Urbanistico, nonché i profili pubblicistici del Diritto dell'Ambiente e del Diritto dell'Informazione.
L'attività di ricerca nell'ambito del Diritto privato si svolge prevalentemente sui temi del diritto di famiglia, del diritto privato europeo, della crisi del positivismo ed il problema del diritto naturale, della riforma del diritto di ipoteca immobiliare. Per quanto riguarda il diritto di famiglia, l'attenzione si è concentrata sulla tutela del minore e sono in corso anche ricerche sull'eutanasia e sulla soggettività giuridica del concepito. In ordine al diritto privato europeo, si intendono esaminare criticamente i presupposti e le tecniche di una codificazione del diritto dei contrati ed il problema più specifico dell'arricchimento senza causa. Per il Diritto del lavoro, la ricerca si sviluppa principalmente intorno a temi connessi con la mobilità delle imprese e del lavoro nel mercato unico europeo.
L'attività di ricerca nelle discipline penalistiche è indirizzata principalmente allo studio di fenomeni criminosi di frequente verificazione in un settore caratterizzato dallo svolgimento di una attività da rischio diffuso. Altre tematiche di particolare interesse, sono quelle che interferiscono con i principi cardine di un sistema penale-costituzionale.
Area economica
La ricerca, svolta anche nell'ambito di un finanziamento europeo, si occupa della relazione tra globalizzazione e sostenibilità dello sviluppo sia dal punto di vista ambientale che sociale; nonché del tema del sistema energetico globale attualmente esistente e delle politiche contro il cambiamento climatico, quali il sistema europeo di scambio dei permessi d'inquinamento e possibili strumenti finanziari alternativi da implementare in futuro. Particolare attenzione è dedicata al ruolo riemergente del carbone sulla scena energetica mondiale, ruolo che preoccupa per le ricadute negative ambientali e sociali. La ricerca svolta è impegnata poi a valutare in maniera comparativa le diverse tipologie di politiche utilizzate nel passato per internalizzare le diseconomie in modo da poter offrire alcuni suggerimenti per le azioni da perseguire nel presente. Un importante filone di ricerca, svolto in collaborazione con la School of Environmental Sciences dell'University of East Anglia, concerne gli aspetti teorici della valutazione dei beni non di mercato e l'applicazione di metodi di elicitazione delle preferenze con particolare riferimento alla domanda di servizi turistici e di trasporto. Sempre in tale ambito di collaborazione una linea di ricerca importante concerne la complessa valutazione dei servizi dell'ecosistema nell'ambito del progetto National Ecosystem Assessment finanziato dal governo inglese. Altre linee di ricerca esaminano -attraverso opportuni modelli matematici- i fattori (economici ed extraeconomici) che determinano la scelta individuale tra uso dell'auto e di mezzi di trasporto alternativi in presenza di esternalità negative causate dall'auto. In particolare, partendo da queste semplici, ma realistiche assunzioni il modello economico permette di identificare gli equilibri verso cui può convergere il sistema economico e la relativa diffusione di ciascun mezzo di trasporto nella comunità considerata. Tale filone di ricerca -condotto in collaborazione con l'area storica e giuridica del Dipartimento- analizza, altresì, le politiche di trasporto alternative volte a ridurre le esternalità negative derivanti dall'uso della macchina (piste ciclabili, corsie preferenziali ecc...), calcolandone le conseguenze sul sistema economico e i potenziali effetti sul benessere sociale tramite simulazioni al computer. Inoltre sono in corso ricerche su un'analisi comparata dei rapporti fra sistemi finanziari e società di capitali, e sul grado di finanziarizzazione nell'area dell'euro. Infine, una parte della ricerca nell'area economica è volta all'analisi del ruolo delle cooperative per la ripresa dell'economia Toscana e la risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità di un mercato pluralistico, nonché tematiche relative all'organizzazione e gestione del Terzo Settore nell'erogazione di servizi alla persona.
Nel settore della Demografia le attuali linee di ricerca si incentrano oltre che sulla demografia storica (con particolare riferimento alla popolazione mineraria), sulla interrelazione tra la demografia e l'antropologia (etnodemografia) e sulla influenza delle religioni sui comportamenti demografici degli individui essenzialmente in termini di fecondità differenziale (demografia religiosa). Gli studiosi dell'area economica hanno consolidato nel corso degli anni rapporti di collaborazione scientifica con organismi e centri di ricerca nazionali e internazionali, anche attraverso un'attiva partecipazione ai progetti di ricerca dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite, facendosi inoltre promotori di numerose iniziative con colleghi italiani e stranieri (seminari, workshops, conferenze, incontri con la cittadinanza) volte sia alla comunità scientifica che agli studenti dei corsi di laurea. A tale proposito, vanno segnalate in particolare le ricerche in corso da parte dei membri dell'area economica sulla relazione tra finanziarizzazione, economia, società e sviluppo sostenibile (Progetto EU FP7 Fessud), sui cambiamenti climatici nell'area del Mediterraneo (Progetto PRIN 2010-11) e sull'implementazione di ecoinnovazioni e politiche sostenibili nell'area del Mediterraneo (Progetto ONU Med Solutions).
Per quanto riguarda le linee di ricerca che il Dipartimento intende perseguire nei prossimi anni:
- Nell'area del diritto internazionale dei diritti umani e dell'immigrazione, si tratta di mantenere un collegamento e una sinergia fra il settore della tutela internazionale dei diritti umani, che è negli ultimi decenni divenuto un settore di importanza centrale e pervasiva dell'intero ordinamento giuridico internazionale, e quello dell'immigrazione che ha assunto sempre più una rilevanza politica e pratica assai significativa, non solo a livello globale, ma anche e soprattutto in Europa e in Italia. Anche nel territorio senese e toscano, il fenomeno dell'immigrazione richiede di essere studiato ed inquadrato non solo nel diritto italiano ma anche nel diritto internazionale e dell'Unione europea. Il Dipartimento ha già avviato recentemente e proficuamente ricerche in questa area, che presenta anche carattere interdisciplinare, tramite il CIRDUIS
- Nell'area della storia contemporanea, va messo in evidenza il fatto che esso ha gestito un dottorato di ricerca fin dal 1999, formando 64 dottori di ricerca e rappresentando in Italia uno dei pochi dottorati che hanno avuto continuità fino ai giorni nostri. Dal 2013/2014 è stato istituito un dottorato in Studi Storici, in convenzione tra Università di Siena e Università di Firenze, caratterizzato da una intensa attività seminariale in cui si discutono e approfondiscono i temi della ricerca. Come sostenuto sopra, in seno al DiSpi è attivo il CISCAM, attivato nel 1999, che promuove ricerche e convegni orientati alla conoscenza dei fenomeni caratterizzanti l'età contemporanea, tramite le categorie analitiche e interpretative utili a una riflessione critica sulla modernizzazione Otto-Novecentesca. Le ricerche di questa area sono indirizzate sul tema della sostenibilità, con analisi storiche e studi recenti relativi alla mobilità sostenibile e alla storia dell'ambiente e del territorio; sulla storia delle organizzazioni e delle culture politiche, dei processi di democratizzazione in Italia; sulla storia delle risorse culturali, territoriali ed ambientali e delle politiche di gestione di esse; sulla storia dei rischi tecnologici ed ambientali in età contemporanea.
- Tutti i membri dell'area economica del DiSpi sono da tempo impegnati, sia come membri di progetti di ricerca nazionali ed europei che come membri di NESSO, a rafforzare il proprio impegno, testimoniato dalle pubblicazioni esistenti, nell'area di ricerca “sviluppo sostenibile”, tema al centro del dibattito internazionale dal Brundtland report in poi e di quello locale, sia di ateneo (NESSO, corsi di laurea e curricula), che della provincia di Siena. Quest'ultimo infatti ha l'obiettivo, ben più avanzato di quello derivante dal protocollo di Kyoto, di essere carbon free già a partire dal 2015. La ricerca sullo sviluppo sostenibile comporta tra l'altro l'analisi, positiva e normativa, della panoplia di strumenti, conoscitivi e di politica, miranti ad un miglioramento del benessere sociale.
Si evidenzia inoltre come in seno al DiSpi sia attivo un gruppo di ricerca sul tema della Regulation for Sustainability (R4S), che promuove, all'interno del network internazionale sulla Sustainability Science, un approccio transdisciplinare alle maggiori sfide poste dalla sostenibilità. Obiettivo del gruppo, che riunisce studiosi con differenti backgrounds, è quello di co-produrre nuova conoscenza che fonda tra di loro competenze giuridiche, economiche e scientifiche per elaborare proposte innovative sui diversi aspetti della sostenibilità. Le principali aree di ricerca del gruppo R4S hanno ad oggetto i temi dell'energia (energie rinnovabili, efficienza e risparmio energetico), dei cambiamenti climatici (design e confronto internazionale tra sistemi di emission trading e permessi negoziabili), diritto ed economia dello sviluppo sostenibile, economia della felicità, crescita economica, disuguaglianza e degrado ambientale.
Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1) Potenziamento dell'attività di ricerca per una maggiore fruibilità da parte della didattica, con apporti che derivino dalle differenti aree di cui si compone il Dipartimento (storica, storico-politica, storico-internazionale, giuridica, giuridico-internazionale, economica).
2) Apertura internazionale e proiezione esterna, attraverso il contatto con enti pubblici e privati, sia nazionali che esteri.
3) Sintonia e coerenza con la Politica di qualità dell'Ateneo attraverso l'apertura di filoni di ricerca su tematiche già individuate come prioritarie dall'Ateneo (come nel caso della sostenibilità), in modo da realizzare sinergie interne ed esterne ad esso.
4) Perfezionamento delle strutture idonee al reperimento dei fondi di ricerca e quindi per l'individuazione e la compilazione di bandi per progetti nazionali ed esteri
Riguardo alle modalità di realizzazione degli obiettivi primari che si propone il Dipartimento, si rende necessaria una attività di monitoraggio della attività di ricerca.
In relazione agli obiettivi che si propone di raggiungere il Dipartimento gli indicatori saranno:
obiettivo 1) Pubblicazioni scientifiche distribuite per le differenti aree di ricerca di cui si compone il DiSpi; convegni e seminari in cui si discutono i risultati della ricerca aperti anche ai dottorandi ed agli studenti.
obiettivo 2) Pubblicazioni in lingua straniera; organizzazione o partecipazione di ricercatori e docenti a convegni di carattere internazionale o su tematiche di rilievo internazionale; attività di visiting in entrata ed in uscita dal Dispi; progetti di ricerca in collaborazione con enti pubblici e privati esterni.
obiettivo 3) Progetti di ricerca su tematiche rientranti tra quelle individuate dal Piano strategico di Ateneo.
obiettivo 4) Rapporto tra quantità del personale tecnico addetto alla individuazione e compilazione dei bandi per progetti di ricerca e progetti presentati.
Il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali (DiSpi) si è costituito nel 2012 per mantenere viva un'innovazione istituzionale a lungo coltivata e perseguita, quella di un'autonoma facoltà di Scienze Politiche a Siena, dove questo tipo di studi è stato presente fin dal 1940. Per ciò che attiene alla ricerca, il DiSpi è l'erede del Dipartimento di Scienze Storiche Giuridiche Politiche e Sociali (Di.Gips), che aveva alle sue spalle una consolidata attività di ricerca. I progetti e le linee di ricerca del Dipartimento trovano un elemento di unificazione e di coerenza sistematica nell'oggetto primario di ricerca scientifica dei docenti afferenti, che è costituito dallo studio dello Stato e delle altre Istituzioni nazionali ed internazionali, che costituiscono il tessuto connettivo di qualsiasi società, da quelle locali a quella internazionale, nonché dallo studio di altri aspetti non istituzionalizzati e di carattere spontaneo delle varie società; e più in particolare dallo studio della storia e delle regole giuridiche, economiche e politico-sociali che governano la vita e lo scopo di tali Istituzioni e in generale delle molteplici società esistenti nel mondo contemporaneo. (per un elenco dettagliato delle linee di ricerca si rimanda al quadro B1b)
Area storica
Gli studi e le ricerche di questa area vanno dalla storia politica, sociale ed economica dell'età moderna e contemporanea, in generale, in chiave esplicativa e problematica, ad approfondimenti specifici dedicati alla storia del territorio, dei sistemi e dei movimenti politici, del cambiamento sociale, delle relazioni diplomatiche, della globalizzazione, delle comunicazioni e del giornalismo. In relazione a questa area, si sottolinea il costante impegno per l'individuazione e l'approfondimento delle tematiche della contemporaneità, in modo tale che la ricerca possa essere prima di tutto fruibile in termini di didattica e quindi rispondere all'esigenza di formazione di cittadini consapevoli del loro tempo, delle istituzioni e della società in cui si muovono. Ampio spazio hanno le ricerche nel campo istituzionale, politico, sociale e ambientale, rispetto alle quali si segnala l'attività del Centro Interuniversitario di ricerca sull'innovazione e sul cambiamento sociale (CISCAM), impegnato su tematiche quali la storia delle organizzazioni e delle culture politiche e la storia dei processi di democratizzazione in Italia tra regime fascista e Italia repubblicana, la storia delle risorse culturali, territoriali ed ambientali e la storia delle politiche di gestione delle risorse culturali, territoriali ed ambientali in Italia tra Otto e Novecento, la storia dei rischi tecnologici e ambientali in età contemporanea e la storia del lavoro e delle organizzazioni operaie e sindacali. Un impegno rilevante è profuso negli studi sulle reti di trasporto nel territorio e nel recupero delle infrastrutture ferroviarie secondarie. Negli anni più recenti, si sono inoltre sviluppate ricerche su tematiche di rilievo internazionale di archeologia industriale e per la valorizzazione del territorio, con attenzione particolare verso le identità culturali, i prodotti tipici, non disdegnando una apertura ai fini turistici. In questo campo, si registrano interessanti sinergie grazie al coinvolgimento di enti locali di livello comunale e provinciale (Provincia di Siena, Provincia di Grosseto, Provincia di Torino, Comuni della Val di Cecina) ed anche regionale (Regione Toscana). Dalle esigenze di formazione di cui sopra, prendono spunto le ricerche sulle culture politiche che hanno caratterizzato la storia nazionale italiana e che ancora la caratterizzano, nonché sulle istituzioni del nostro Paese, sulla loro evoluzione in rapporto allo sviluppo dello Stato nazionale. In questo quadro, si inseriscono gli studi sulle classi dirigenti e sulle classi politiche nelle varie fasi della storia d'Italia, che portano ad approfondimenti sul ceto parlamentare, la diplomazia, i grandi giornalisti degli anni della Repubblica, la componente industriale, i sindacati, ecc. Gli studi sulla classe politica sono approfonditi anche da un punto di vista teorico, con ricerche di storia del pensiero e delle dottrine politiche sulle quali si è concentrata l'attenzione di studiosi provenienti da numerosi atenei nazionali ed esteri. Bisogna inoltre ricordare le ricerche condotte nel campo della integrazione europea, sia per ciò che riguarda le istituzioni, che per le élites che hanno costruito l'Europa unita. Ciò nella convinzione che lo studio delle classi dirigenti sia essenziale per essere, un domani, classe dirigente, e quindi per assolvere a uno degli obiettivi formativi più tradizionali per un dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. A fini fortemente professionalizzanti sono indirizzate le ricerche nel campo della storia del giornalismo, anche in questo caso in collaborazione con enti esterni, come la Regione toscana, la Federazione nazionale della stampa italiana, l'Ansa, varie testate giornalistiche ed altri enti privati che sono espressione di questo settore. Non meno importanti sono le recenti aperture sul versante della storia dello sport, con un coinvolgimento diretto del Coni. Proprio la molteplicità dei temi di ricerca, con il ricorso a metodologie, talvolta, parzialmente diverse, rappresenta uno degli aspetti più rimarchevoli dell'area per la possibilità di confronto e di scambio di conoscenze ed esperienze tra i suoi vari membri. Gli studiosi dell'area storica hanno stretto rapporti di collaborazione scientifica con organismi e centri culturali nazionali e internazionali, promuovendo frequenti scambi e relazioni con colleghi italiani e stranieri. Come si sostiene in apertura, l'ampia attività didattica, nell'ambito delle lauree triennali e magistrali e nei percorsi di studio post–laurea, svolta da docenti e ricercatori dell'area, riflette in modo determinante e costante il contributo innovativo delle ricerche e degli studi condotti.
Area giuridica
Per quanto riguarda il Diritto internazionale, l'attività di ricerca si concentra prevalentemente su aspetti di Diritto internazionale pubblico attinenti alla responsabilità degli Stati, alla teoria degli obblighi internazionali, alla protezione diplomatica, alla tutela dei diritti umani (con particolare attenzione per le nuove forme di schiavitù in Europa, per il divieto di tortura, per il diritto alla vita privata e familiare, per il diritto all'identità e per la responsabilità delle imprese multinazionali), al regime giuridico applicabile ai non State actors, alle immunità delle organizzazioni internazionali, al diritto dell'immigrazione ed al diritto internazionale penale. Per il Diritto dell'UE è avviato un progetto relativo alla libertà di prestazione di servizi ed al pluralismo informativo, una ricerca sulla tutela dei privati dinanzi ai giudici nazionali per violazione del diritto europeo ed uno studio sui recenti sviluppi del principio di democraticità nel sistema del diritto dell'UE. Per il Diritto internazionale privato e processuale l'attenzione è rivolta al tema dell'incidenza del diritto dell'UE sulla teoria generale tradizionale del diritto internazionale privato, con particolare riguardo per i temi dell'ordine pubblico e delle norme di applicazione necessaria. Le ricerche sono coordinate dal Centro interuniversitario di ricerca sui diritti umani e sul diritto dell'immigrazione e degli stranieri (CIRDUIS).
Per quanto riguarda la storia del diritto, l'attività di ricerca è orientata, in particolare, nello studio dei fenomeni istituzionali (storia del processo e storia dell'istituzione universitaria) e della storia del diritto europeo e internazionale, dei fondamenti del pensiero giuridico-politico italiano ed europeo alla luce del proficuo contributo di illustri pensatori in un'epoca ampia. Pur nel particolarismo, esso si caratterizzò, nell'Età medioevale, per un costante richiamo all'unità (politico-giuridica e religiosa) e, in epoca moderna, con la nascita degli Stati nazionali, per profili teorici che tennero in gran conto la sovranità statuale, senza peraltro dimenticare la necessità che si individuassero le vie, giuridicamente fondate, per regolare i rapporti fra i singoli Stati.
La ricerca, per il Diritto costituzionale, riguarda principalmente i temi dei diritti e della loro tutela giurisdizionale: diritti del cittadino elettore, diritti dell'utente radiotelevisivo, diritti del consumatore, libertà di pensiero, tutela delle identità religiose, il ricongiungimento familiare, sviluppi della giurisdizione costituzionale. Sono stati sviluppati progetti di ricerca su terrorismo e sicurezza, par condicio in Italia e nuovi media, le società di mutuo soccorso ed il principio di sussidiarietà; ed altri studi in materia di sistemi elettorali e di pluralismo informativo. Per il Diritto tributario l'attività di ricerca si concentra in particolare sullo studio dell'evoluzione delle modalità di attuazione del concorso alle pubbliche spese in un contesto di sussidiarietà orizzontale e verticale e sulle prospettive di realizzazione del federalismo fiscale.
Il Diritto amministrativo copre una vasta porzione della ricerca scientifica in ambito giuridico; esso si declina tanto nell'organizzazione quanto nell'attività amministrativa, tanto nelle procedure amministrative sostanziali quanto in quelle giurisdizionali. Oltre a ciò, gli studi coprono gran parte del Diritto Regionale, tutto il Diritto degli Enti Locali, della Contabilità Pubblica e del Diritto Urbanistico, nonché i profili pubblicistici del Diritto dell'Ambiente e del Diritto dell'Informazione.
L'attività di ricerca nell'ambito del Diritto privato si svolge prevalentemente sui temi del diritto di famiglia, del diritto privato europeo, della crisi del positivismo ed il problema del diritto naturale, della riforma del diritto di ipoteca immobiliare. Per quanto riguarda il diritto di famiglia, l'attenzione si è concentrata sulla tutela del minore e sono in corso anche ricerche sull'eutanasia e sulla soggettività giuridica del concepito. In ordine al diritto privato europeo, si intendono esaminare criticamente i presupposti e le tecniche di una codificazione del diritto dei contrati ed il problema più specifico dell'arricchimento senza causa. Per il Diritto del lavoro, la ricerca si sviluppa principalmente intorno a temi connessi con la mobilità delle imprese e del lavoro nel mercato unico europeo.
L'attività di ricerca nelle discipline penalistiche è indirizzata principalmente allo studio di fenomeni criminosi di frequente verificazione in un settore caratterizzato dallo svolgimento di una attività da rischio diffuso. Altre tematiche di particolare interesse, sono quelle che interferiscono con i principi cardine di un sistema penale-costituzionale.
Area economica
La ricerca, svolta anche nell'ambito di un finanziamento europeo, si occupa della relazione tra globalizzazione e sostenibilità dello sviluppo sia dal punto di vista ambientale che sociale; nonché del tema del sistema energetico globale attualmente esistente e delle politiche contro il cambiamento climatico, quali il sistema europeo di scambio dei permessi d'inquinamento e possibili strumenti finanziari alternativi da implementare in futuro. Particolare attenzione è dedicata al ruolo riemergente del carbone sulla scena energetica mondiale, ruolo che preoccupa per le ricadute negative ambientali e sociali. La ricerca svolta è impegnata poi a valutare in maniera comparativa le diverse tipologie di politiche utilizzate nel passato per internalizzare le diseconomie in modo da poter offrire alcuni suggerimenti per le azioni da perseguire nel presente. Un importante filone di ricerca, svolto in collaborazione con la School of Environmental Sciences dell'University of East Anglia, concerne gli aspetti teorici della valutazione dei beni non di mercato e l'applicazione di metodi di elicitazione delle preferenze con particolare riferimento alla domanda di servizi turistici e di trasporto. Sempre in tale ambito di collaborazione una linea di ricerca importante concerne la complessa valutazione dei servizi dell'ecosistema nell'ambito del progetto National Ecosystem Assessment finanziato dal governo inglese. Altre linee di ricerca esaminano -attraverso opportuni modelli matematici- i fattori (economici ed extraeconomici) che determinano la scelta individuale tra uso dell'auto e di mezzi di trasporto alternativi in presenza di esternalità negative causate dall'auto. In particolare, partendo da queste semplici, ma realistiche assunzioni il modello economico permette di identificare gli equilibri verso cui può convergere il sistema economico e la relativa diffusione di ciascun mezzo di trasporto nella comunità considerata. Tale filone di ricerca -condotto in collaborazione con l'area storica e giuridica del Dipartimento- analizza, altresì, le politiche di trasporto alternative volte a ridurre le esternalità negative derivanti dall'uso della macchina (piste ciclabili, corsie preferenziali ecc...), calcolandone le conseguenze sul sistema economico e i potenziali effetti sul benessere sociale tramite simulazioni al computer. Inoltre sono in corso ricerche su un'analisi comparata dei rapporti fra sistemi finanziari e società di capitali, e sul grado di finanziarizzazione nell'area dell'euro. Infine, una parte della ricerca nell'area economica è volta all'analisi del ruolo delle cooperative per la ripresa dell'economia Toscana e la risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità di un mercato pluralistico, nonché tematiche relative all'organizzazione e gestione del Terzo Settore nell'erogazione di servizi alla persona.
Nel settore della Demografia le attuali linee di ricerca si incentrano oltre che sulla demografia storica (con particolare riferimento alla popolazione mineraria), sulla interrelazione tra la demografia e l'antropologia (etnodemografia) e sulla influenza delle religioni sui comportamenti demografici degli individui essenzialmente in termini di fecondità differenziale (demografia religiosa). Gli studiosi dell'area economica hanno consolidato nel corso degli anni rapporti di collaborazione scientifica con organismi e centri di ricerca nazionali e internazionali, anche attraverso un'attiva partecipazione ai progetti di ricerca dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite, facendosi inoltre promotori di numerose iniziative con colleghi italiani e stranieri (seminari, workshops, conferenze, incontri con la cittadinanza) volte sia alla comunità scientifica che agli studenti dei corsi di laurea. A tale proposito, vanno segnalate in particolare le ricerche in corso da parte dei membri dell'area economica sulla relazione tra finanziarizzazione, economia, società e sviluppo sostenibile (Progetto EU FP7 Fessud), sui cambiamenti climatici nell'area del Mediterraneo (Progetto PRIN 2010-11) e sull'implementazione di ecoinnovazioni e politiche sostenibili nell'area del Mediterraneo (Progetto ONU Med Solutions).
Per quanto riguarda le linee di ricerca che il Dipartimento intende perseguire nei prossimi anni:
- Nell'area del diritto internazionale dei diritti umani e dell'immigrazione, si tratta di mantenere un collegamento e una sinergia fra il settore della tutela internazionale dei diritti umani, che è negli ultimi decenni divenuto un settore di importanza centrale e pervasiva dell'intero ordinamento giuridico internazionale, e quello dell'immigrazione che ha assunto sempre più una rilevanza politica e pratica assai significativa, non solo a livello globale, ma anche e soprattutto in Europa e in Italia. Anche nel territorio senese e toscano, il fenomeno dell'immigrazione richiede di essere studiato ed inquadrato non solo nel diritto italiano ma anche nel diritto internazionale e dell'Unione europea. Il Dipartimento ha già avviato recentemente e proficuamente ricerche in questa area, che presenta anche carattere interdisciplinare, tramite il CIRDUIS
- Nell'area della storia contemporanea, va messo in evidenza il fatto che esso ha gestito un dottorato di ricerca fin dal 1999, formando 64 dottori di ricerca e rappresentando in Italia uno dei pochi dottorati che hanno avuto continuità fino ai giorni nostri. Dal 2013/2014 è stato istituito un dottorato in Studi Storici, in convenzione tra Università di Siena e Università di Firenze, caratterizzato da una intensa attività seminariale in cui si discutono e approfondiscono i temi della ricerca. Come sostenuto sopra, in seno al DiSpi è attivo il CISCAM, attivato nel 1999, che promuove ricerche e convegni orientati alla conoscenza dei fenomeni caratterizzanti l'età contemporanea, tramite le categorie analitiche e interpretative utili a una riflessione critica sulla modernizzazione Otto-Novecentesca. Le ricerche di questa area sono indirizzate sul tema della sostenibilità, con analisi storiche e studi recenti relativi alla mobilità sostenibile e alla storia dell'ambiente e del territorio; sulla storia delle organizzazioni e delle culture politiche, dei processi di democratizzazione in Italia; sulla storia delle risorse culturali, territoriali ed ambientali e delle politiche di gestione di esse; sulla storia dei rischi tecnologici ed ambientali in età contemporanea.
- Tutti i membri dell'area economica del DiSpi sono da tempo impegnati, sia come membri di progetti di ricerca nazionali ed europei che come membri di NESSO, a rafforzare il proprio impegno, testimoniato dalle pubblicazioni esistenti, nell'area di ricerca “sviluppo sostenibile”, tema al centro del dibattito internazionale dal Brundtland report in poi e di quello locale, sia di ateneo (NESSO, corsi di laurea e curricula), che della provincia di Siena. Quest'ultimo infatti ha l'obiettivo, ben più avanzato di quello derivante dal protocollo di Kyoto, di essere carbon free già a partire dal 2015. La ricerca sullo sviluppo sostenibile comporta tra l'altro l'analisi, positiva e normativa, della panoplia di strumenti, conoscitivi e di politica, miranti ad un miglioramento del benessere sociale.
Si evidenzia inoltre come in seno al DiSpi sia attivo un gruppo di ricerca sul tema della Regulation for Sustainability (R4S), che promuove, all'interno del network internazionale sulla Sustainability Science, un approccio transdisciplinare alle maggiori sfide poste dalla sostenibilità. Obiettivo del gruppo, che riunisce studiosi con differenti backgrounds, è quello di co-produrre nuova conoscenza che fonda tra di loro competenze giuridiche, economiche e scientifiche per elaborare proposte innovative sui diversi aspetti della sostenibilità. Le principali aree di ricerca del gruppo R4S hanno ad oggetto i temi dell'energia (energie rinnovabili, efficienza e risparmio energetico), dei cambiamenti climatici (design e confronto internazionale tra sistemi di emission trading e permessi negoziabili), diritto ed economia dello sviluppo sostenibile, economia della felicità, crescita economica, disuguaglianza e degrado ambientale.
Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1) Potenziamento dell'attività di ricerca per una maggiore fruibilità da parte della didattica, con apporti che derivino dalle differenti aree di cui si compone il Dipartimento (storica, storico-politica, storico-internazionale, giuridica, giuridico-internazionale, economica).
2) Apertura internazionale e proiezione esterna, attraverso il contatto con enti pubblici e privati, sia nazionali che esteri.
3) Sintonia e coerenza con la Politica di qualità dell'Ateneo attraverso l'apertura di filoni di ricerca su tematiche già individuate come prioritarie dall'Ateneo (come nel caso della sostenibilità), in modo da realizzare sinergie interne ed esterne ad esso.
4) Perfezionamento delle strutture idonee al reperimento dei fondi di ricerca e quindi per l'individuazione e la compilazione di bandi per progetti nazionali ed esteri
Riguardo alle modalità di realizzazione degli obiettivi primari che si propone il Dipartimento, si rende necessaria una attività di monitoraggio della attività di ricerca.
In relazione agli obiettivi che si propone di raggiungere il Dipartimento gli indicatori saranno:
obiettivo 1) Pubblicazioni scientifiche distribuite per le differenti aree di ricerca di cui si compone il DiSpi; convegni e seminari in cui si discutono i risultati della ricerca aperti anche ai dottorandi ed agli studenti.
obiettivo 2) Pubblicazioni in lingua straniera; organizzazione o partecipazione di ricercatori e docenti a convegni di carattere internazionale o su tematiche di rilievo internazionale; attività di visiting in entrata ed in uscita dal Dispi; progetti di ricerca in collaborazione con enti pubblici e privati esterni.
obiettivo 3) Progetti di ricerca su tematiche rientranti tra quelle individuate dal Piano strategico di Ateneo.
obiettivo 4) Rapporto tra quantità del personale tecnico addetto alla individuazione e compilazione dei bandi per progetti di ricerca e progetti presentati.
Sezione B - Sistema di gestione
DIRETTORE: Prof. Stefano MAGGI
VICE DIRETTORE: Prof. Alessandra VIVIANI
REFERENTE DI DIPARTIMENTO PER IL GRUPPO RICERCA DI ATENEO: Prof. Gerardo NICOLOSI
UFFICIO RICERCA: Dott. Massimo BIANCHI - Dott.ssa Simonetta MICHELOTTI
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA: Dott.ssa Carla NASTASI (Responsabile) - Sigg. Federico MELAI, Lorenzo NANNINI, Paola CONVITO
CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO:
Professori di I Fascia
AMATO Sergio
BORRELLO Roberto
DI MATTEO Massimo
FRANCARIO Fabio
MANETTI Michela
MINNUCCI Giovanni
NERI SERNERI Simone
PISILLO MAZZESCHI Riccardo
SIRENA Pietro
Professori di II Fascia
BUCCIANTI Cinzia
CASTALDI Laura
CHERUBINI Donatella
FRANCIONI Andrea
MAGGI Stefano
ORLANDINI Giovanni
PUSTORINO Pietro
RAGUSA Andrea
SENESI Liliana
VIVIANI Alessandra
Ricercatori
BATTENTE Saverio
BELLAGAMBA Filippo
BELLAVISTA Massimiliano
BORGHESI Simone
BRANDANI Silvia
CASINI Fabio
FERRERI Tiziana
FERRINI Silvia
LEHNER Eva
LOFFREDO Antonio
LOTTIERI Carlo
NICOLOSI Gerardo
NOTARI Alessandro
SILEI Gianni
VELLA Maria
VENTURI Paolo
Rappresentante Assegnisti
GRAZI Laura
Rappresentanti degli Studenti
CATELLI Chiara
CHITI Marco
MIRACOLO Aurelio
NOLE' Giovanni
OLUMBA Oscar
PEREIRA ALVES Federica
PILLITTERI Fabio
Rappresentanti PTA
BIANCHI Massimo
TIRAVELLI Eleonora
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Regulation for Sustainability (R4S) | BORGHESI Simone | 2 | Francesca Volpe, Alessandra Barreca, Sebastiano Cupertino |
2. | Gruppo di ricerca afferente al Centro Interuniversitario per la Storia del Cambiamento Sociale e dell'Innovazione (CISCAM) | DEGL'INNOCENTI Maurizio | 5 | |
3. | Trasporti e mobilità | MAGGI Stefano | 1 | Massimo Bianchi, Eleonora Belloni, Annalisa Giovani |
4. | Il Terzo settore in Italia e nel mondo: realtà e prospettive | VELLA Maria | 2 | |
5. | Gruppo di ricerca etnodemografica | BUCCIANTI Cinzia | 1 | Valentina Fusari, Massimiliano Ferrara |
6. | CIRDUIS (Centro interuniversitario di ricerca sui diritti umani, immigrazione e stranieri) | PISILLO MAZZESCHI Riccardo | 4 | Velia Corzani |
7. | Storia e memoria dell'antifascismo e della Resistenza | NERI SERNERI Simone | 2 | |
8. | Laboratorio Nazionale di Teoria della Classe Politica "Mario Delle Piane" | AMATO Sergio | 2 | Katharina Maria Gemperle |
9. | L'Italia del dopoguerra e il miracolo economico | MAGGI Stefano | 2 | Massimo Bianchi, Matilde Ateneo, Eleonora Belloni |
10. | Studi di Storia del pensiero giuridico e delle Istituzioni italiane ed europee | MINNUCCI Giovanni | 2 | |
11. | Cattedre di Diritto costituzionale e Diritto costituzionale italiano e comparato | MANETTI Michela | 3 | Andrea Frosini, Michele Nisticò, Gabriele Mazzotta |
12. | Studi di diritto tributario | CASTALDI Laura | 1 | Guglielmo Fransoni, Valerio Ficari, Valeria Mastroiacovo, Livia Salvini, Francesco Paolo Ravenni |
13. | Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano | MAGGI Stefano | 2 | |
14. | Storia delle relazioni internazionali | SENESI Liliana | 3 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Sviluppo, Ambiente e Turismo (SAT) | PUNZO Lionello Franco (Economia Politica e Statistica) | 3 | |
2. | REPROS | MONTINI Massimiliano (Studi Aziendali e Giuridici) | 4 | Mery Ciacci, Alessandra Solazzo, Eugenia Brachini, Sebastiano Cupertino, Alessio Crastolla |
3. | Sviluppo sostenibile e sostenibilità giuridica dello sviluppo | BARBA Angelo (Studi Aziendali e Giuridici) | 8 | Massimo D'Auria, Gianni Ballarani, Rossella De Franco, Alessandro Cervini, Lorenzo Racheli, Lidia Mastropasqua |
4. | Gruppo di ricerca in scienze penalistiche | GUERRINI Roberto (Giurisprudenza) | 5 | Dario Guidi, Riccardo Lottini, Niccolò Valliani |
5. | Diritto del lavoro e sindacale | GAETA Lorenzo (Giurisprudenza) | 5 | Silvia Chellini, Fatima Zahra Khouribech, Marco Tufo |
6. | Diritto europeo dei contratti | PAGLIANTINI Stefano (Giurisprudenza) | 5 | Vito Camposeo |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali non sono presenti laboratori di ricerca.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://www.sba.unisi.it/ | 830.975 | 320.516 | 24.485 |
2. | Biblioteca di Area Umanistica | http://www.sba.unisi.it/baum | 332.249 | 59.685 | 5.025 |
3. | Biblioteca di Area Economica | http://www.sba.unisi.it/baec | 138.929 | 51.676 | 4.717 |
4. | Biblioteca di Area Giuridico-Politologica "Circolo Giuridico" | http://www.sba.unisi.it/bagp | 280.455 | 98.424 | 7.400 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [11]
-
- Prof. Associati [10]
-
- Ricercatori [17]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [1]
-
- Dottorandi [4]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | AMATO | Sergio | Professore Ordinario | 14 | 14 | SPS/02 |
2. | BORRELLO | Roberto | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/21 |
3. | CARDINI | Antonio | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
4. | DEGL'INNOCENTI | Maurizio | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
5. | DI MATTEO | Massimo | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/01 |
6. | FRANCARIO | Fabio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
7. | MANETTI | Michela | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
8. | MINNUCCI | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/19 |
9. | NERI SERNERI | Simone | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-STO/04 |
10. | PISILLO MAZZESCHI | Riccardo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
11. | SIRENA | Pietro | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 3 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |