Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Per quanto concerne la caratterizzazione della LMG/01, si richiamano le linee di ricerca già presentate dalla Scuola, e cioè all'interno di “Persona, istituzioni e tutela dei diritti”, “Diritti del cittadino ed efficienza dei servizi pubblici” e “Diritti fondamentali e mutamenti sociali nella società globale”. (CdS n. 2 25/11/2009)
Linee di Ricerca
Gli attuali Dipartimenti giuridici avevano definito le seguenti linee di ricerca: 1) Bioetica, biodiritto e sicurezza alimentare: tutela della persona, “nuovi diritti” e “nuove frontiere” della medicina etica distributiva; 2) Cittadinanza, diritti e legalità. Profili interni ed internazionali; 3) Il verde e il rosa: il principio di integrazione delle politiche ambientali e di pari opportunità nei processi decisionali; 4) Persona, mercati e diritti umani; 5) Politica giudiziaria e tutela dei diritti: modelli romanistici ed esperienza contemporanea.
Ferma restando la libertà di ricerca individuale che ogni docente sta realizzando o potrà realizzare nell'ambito dei propri programmi, gli afferenti alla nuova struttura intendono impegnarsi in una ulteriore e nuova tipologia di ricerca “collettiva” ed interdisciplinare nella quale coinvolgere i diversi saperi e le variegate professionalità esistenti, anche per caratterizzare l'immagine esterna della nuova Facoltà e la sua visibilità/identità presso gli studenti, il mondo accademico e la società civile, producendo studi e ricerche in modo da attrarre finanziamenti esterni, nonché l'attenzione del territorio sui grandi temi che ruotano attorno alle istituzioni ed alla società civile.
A tal fine, una volta costituita la struttura, la stessa provvederà a definire ulteriormente l'articolazione delle tematiche (nonché ad individuarne altre, se opportuno), i relativi responsabili e partecipanti e saranno previsti organismi di monitoraggio coordinamento e verifica periodica delle attività di ricerca e dei risultati ottenuti.
Una prima tematica è quella che può essere riassunta nel titolo “Diritti del cittadino ed efficienza dei servizi pubblici”.
Negli ultimi anni è divenuta sempre più pressante, ed oggi ineludibile, l'esigenza di un forte recupero di efficienza dei servizi pubblici fondamentali del nostro Paese - giustizia, sanità, scuola -, nella consapevolezza che solo un servizio pubblico “efficiente” è in grado di dare effettiva e adeguata tutela ai diritti del cittadino e di giustificare le risorse, oggi sempre più scarse, che lo Stato comunque deve destinare e mettere in campo.
Ed è ben noto che, per lungo tempo, il concetto di “efficienza” è stato considerato estraneo, o addirittura incompatibile, con le gestione pubblica dei servizi.
Troppo spesso, però, il recupero (o i tentativi di recupero) di efficienza sono affidati a riforme e, comunque, ad interventi normativi e regolamentari privi di adeguati studi preparatori e, soprattutto, di un “impianto” di ricerca che metta in campo tutte le diverse conoscenze, necessariamente interdisciplinari, indispensabili per l'individuazione, a monte, delle cause (complesse e di diversi livelli) e, a valle, dei rimedi.
Basti pensare, solo per fare un esempio, alla giustizia civile, che, a partire soprattutto dagli anni '90, è stata oggetto di ripetute riforme legislative che hanno lasciato immutato, se non peggiorato, il grado di complessiva (in)efficienza del servizio pubblico giudiziario del nostro Paese.
L'Università deve, in questo senso, recuperare il suo ruolo istituzionale di massimo ente pubblico di ricerca anche in questo campo e dare il proprio contributo mettendo al servizio del Paese la propria capacità di studio, di ricerca e di elaborazione di proposte.
La nuova Struttura intende, pertanto, anche con l'eventuale collaborazione di enti e istituzioni esterne, pubbliche e private:
1. impostare una linea di ricerca interdisciplinare che, nei prossimi 3-5 anni, avrà ad oggetto il tema generale: “Diritti del cittadino ed efficienza dei servizi pubblici”;
2. favorire che, attorno a questo tema, si sviluppino singoli e specifici programmi di ricerca su aree determinate, con la partecipazione del maggior numero possibile di docenti e ricercatori dei diversi settori scientifici, compresi, in particolare, quelli sociologici, economici, storici ed informatici;
3. reperire, anche all'esterno, risorse e finanziamenti sui singoli programmi di ricerca;
4. dedicare apposito spazio sul proprio sito internet;
5. fissare la data del 31 maggio di ogni anno, entro la quale ciascun gruppo di ricerca, sotto l'egida della Struttura, dovrà produrre e presentare un documento conclusivo di sintesi e di proposte al quale dare la massima diffusione non solo in sede locale (con l'invio alle istituzioni del settore): tale documento potrà costituire una base di discussione utile anche per organizzare convegni e seminari aperti agli studenti e a tutti gli interessati.
L'altra tematica può riassumersi nel titolo “ Diritti fondamentali e mutamenti sociali nella società globale”, e intende prendere in considerazione la questione dei diritti fondamentali con particolare attenzione ai seguenti profili: radici storiche, statuto teorico, rango costituzionale, evoluzione e rischi in relazione alle trasformazioni economiche e sociali, dimensioni interne, transnazionali e internazionali della loro tutela.
L'attività di ricerca dovrebbe riguardare tra l'altro una serie di temi specifici, tra cui:
- le radici romanistiche e nella storia del diritto medievale e moderno dei diritti soggettivi e dei diritti umani
- lo status teorico dei diritti
- l'evoluzione storica e i processi di rivendicazione
- le trasformazioni economiche nell'età della globalizzazione e le minacce ai diritti
- mercato del lavoro, legislazione economica e del lavoro e relative implicazioni sociali [1]
- migrazioni, società multiculturali, pluralismo normativo e diritti
- mutamento sociale, variabile di genere, welfare
- l'affermazione dei ‘nuovi diritti': dimensioni sociali, culturali, di genere, bioetiche, biopolitiche
- la costituzionalizzazione dei diritti e le trasformazioni del diritto costituzionale
- la tutela dei diritti in ambito nazionale, europeo e sopranazionale: corti interne e internazionali, interventi armati ‘umanitari'
- la formazione del diritto privato transnazionale e la funzione dei diritti”.
Nel porre in essere l'attività di ricerca riguardante “i diritti fondamentali nella società globale” la Struttura si propone di coinvolgere in un impegno collettivo e interdisciplinare le varie competenze presenti al proprio interno.
Finalità strategica dell'attività sarà non solo contribuire al progresso delle conoscenze scientifiche nel campo dei diritti fondamentali, ma anche proporre contenuti e sperimentazioni caratterizzanti l'offerta formativa della Struttura nei suoi vari livelli (corsi di laurea, master e curricula di dottorato), nonché mettere competenze e servizi culturalmente qualificati a disposizione del tessuto sociale, delle istituzioni e delle realtà economiche che operano nel territorio locale e nel Paese e produrre rapporti annuali e paper su specifici argomenti, da rendere pubblici attraverso una sezione del sito Unicam. Ciò al fine di porre la Struttura come importante punto di riferimento della ricerca applicata e della consulenza di qualità per quel che riguarda temi cruciali come:
- la tutela della coesione sociale e dei diritti delle persone di fronte alle conseguenze della crisi economico-finanziaria,
- l'integrazione nella società multiculturale,
- la tutela dell'ambiente.
Temi sui quali la Struttura potrà avviare progetti in collaborazione, oltre che con le diverse agenzie pubbliche e private, con le altre Scuole dell'Ateneo e con centri di ricerca nazionali e internazionali.
[1] In questo ambito, di fronte alla proliferazione normativa che caratterizza questa fase storica della Repubblica, con innovazioni istituzionali di vasta portata (legge 15/09 di riforma del rapporto di pubblico impiego e decreti attuativi, D.Lvo 81/08 sulla sicurezza del lavoro e recenti modifiche, decreti per fronteggiare la crisi economica, legge 42/2009 sul federalismo fiscale e decreti attuativi ), cui si aggiungono i provvedimenti legislativi annuali destinati a incidere in misura rilevante sulla vita economica e sociale (Legge Finanziaria e leggi collegate), lo studio dei metodi e delle tecniche per formazione della legislazione economica e del lavoro e la valutazione del loro impatto su imprese, cittadini e pubblica amministrazione, appaiono tematiche di sicuro interesse per la comunità scientifica e per la collettività.
La compresenza di corsi di laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche di lunga tradizione accademica consente di disporre delle competenze scientifiche interdisciplinari necessarie per approfondire e documentare le numerose implicazione della legislazione emergente, statale e regionale, segnalando alla comunità scientifica, all'opinione pubblica, alle istituzioni e al Parlamento eventuali incongruenze e possibili correttivi, da inquadrare in una prospettiva storico-politica coerente.
Ai fini operativi si dovrebbe procedere alla costituzione presso la SARRF di un Osservatorio sull'impatto della legislazione economica e del lavoro che provveda, anche attraverso collaborazioni con altre sedi universitarie (Università di Genova e Università di Perugia) alla messa a punto di un rapporto con cadenza annuale, nonché di occasional papers su specifici argomenti, da rendere pubblici in forma cartacea e attraverso una sezione del sito UNICAM che informi sullo stato delle ricerche e sui risultati via via raggiunti.
Per quanto riguarda la programmazione triennale di ateneo il primo obiettivo è “Innalzare il livello medio (qualitativo e quantitativo) dei prodotti della ricerca”. inoltre, promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e di formazione internazionali.
Per il monitoraggio delle attività e per l'analisi complessiva della performance delle Scuole di Ateneo, anche al fine della definizione della quota premiale del budget, viene utilizzato un meccanismo di valutazione delle attività della singola struttura basato su un panel di indicatori, collegati logicamente alle modalità di valutazione ed agli indicatori con cui il MIUR valuta l'Ateneo nel suo complesso, anche attraverso l'ANVUR. Gli indicatori sono individuati nel “piano triennale della performance” fra quelli suggeriti dall'ANVUR per la “valutazione periodica”, descritti nel documento AVA (Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento)
http://www.unicam.it/sgq/intranet/Programmazione_2013_2015/performance/ALLEGATO%201%20ELENCO%20INDICATORI%20%20PTP.pdf
Per quanto riguarda le attività di ricerca il panel di indicatori si aggiunge a tutto quanto emerso (ed emergerà) dall'esercizio di valutazione ANVUR (VQR) consentendo di monitorare i miglioramenti o i peggioramenti delle prestazioni e di intervenire, se ritenuto opportuno, con la dovuta tempestività per correggere eventuali situazioni critiche.
Tutti gli indicatori contenuti nel panel di cui sopra si basano sulla raccolta ed elaborazione dei dati secondo quanto indicato nel “DOCUMENTO PER IL MONITORAGGIO E LA MISURAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL PERSONALE DOCENTE/RICERCATORE DELL'ATENEO “. UNICAM infatti ha deciso di dotarsi, dal 2012, di un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività del singolo docente/ricercatore (di seguito ricercatore) in coerenza con la Carta Europea dei Ricercatori e le raccomandazioni della Commissione Europea dell'11.03.2005 (Gazzetta della Commissione Europea). Il monitoraggio, svolto attraverso un sistema informativo on-line che preleva e riassume i dati dei data-base attivi nell'Ateneo, consente una analisi della produttività sia dei singoli docenti/ricercatori sia delle strutture di ricerca nel suo complesso, considerando separatamente ricerca, formazione, attrazione fondi ed incarichi istituzionali. Ogni singolo ricercatore può consultare quotidianamente i dati che lo riguardano.
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Linee di Ricerca
Gli attuali Dipartimenti giuridici avevano definito le seguenti linee di ricerca: 1) Bioetica, biodiritto e sicurezza alimentare: tutela della persona, “nuovi diritti” e “nuove frontiere” della medicina etica distributiva; 2) Cittadinanza, diritti e legalità. Profili interni ed internazionali; 3) Il verde e il rosa: il principio di integrazione delle politiche ambientali e di pari opportunità nei processi decisionali; 4) Persona, mercati e diritti umani; 5) Politica giudiziaria e tutela dei diritti: modelli romanistici ed esperienza contemporanea.
Ferma restando la libertà di ricerca individuale che ogni docente sta realizzando o potrà realizzare nell'ambito dei propri programmi, gli afferenti alla nuova struttura intendono impegnarsi in una ulteriore e nuova tipologia di ricerca “collettiva” ed interdisciplinare nella quale coinvolgere i diversi saperi e le variegate professionalità esistenti, anche per caratterizzare l'immagine esterna della nuova Facoltà e la sua visibilità/identità presso gli studenti, il mondo accademico e la società civile, producendo studi e ricerche in modo da attrarre finanziamenti esterni, nonché l'attenzione del territorio sui grandi temi che ruotano attorno alle istituzioni ed alla società civile.
A tal fine, una volta costituita la struttura, la stessa provvederà a definire ulteriormente l'articolazione delle tematiche (nonché ad individuarne altre, se opportuno), i relativi responsabili e partecipanti e saranno previsti organismi di monitoraggio coordinamento e verifica periodica delle attività di ricerca e dei risultati ottenuti.
Una prima tematica è quella che può essere riassunta nel titolo “Diritti del cittadino ed efficienza dei servizi pubblici”.
Negli ultimi anni è divenuta sempre più pressante, ed oggi ineludibile, l'esigenza di un forte recupero di efficienza dei servizi pubblici fondamentali del nostro Paese - giustizia, sanità, scuola -, nella consapevolezza che solo un servizio pubblico “efficiente” è in grado di dare effettiva e adeguata tutela ai diritti del cittadino e di giustificare le risorse, oggi sempre più scarse, che lo Stato comunque deve destinare e mettere in campo.
Ed è ben noto che, per lungo tempo, il concetto di “efficienza” è stato considerato estraneo, o addirittura incompatibile, con le gestione pubblica dei servizi.
Troppo spesso, però, il recupero (o i tentativi di recupero) di efficienza sono affidati a riforme e, comunque, ad interventi normativi e regolamentari privi di adeguati studi preparatori e, soprattutto, di un “impianto” di ricerca che metta in campo tutte le diverse conoscenze, necessariamente interdisciplinari, indispensabili per l'individuazione, a monte, delle cause (complesse e di diversi livelli) e, a valle, dei rimedi.
Basti pensare, solo per fare un esempio, alla giustizia civile, che, a partire soprattutto dagli anni '90, è stata oggetto di ripetute riforme legislative che hanno lasciato immutato, se non peggiorato, il grado di complessiva (in)efficienza del servizio pubblico giudiziario del nostro Paese.
L'Università deve, in questo senso, recuperare il suo ruolo istituzionale di massimo ente pubblico di ricerca anche in questo campo e dare il proprio contributo mettendo al servizio del Paese la propria capacità di studio, di ricerca e di elaborazione di proposte.
La nuova Struttura intende, pertanto, anche con l'eventuale collaborazione di enti e istituzioni esterne, pubbliche e private:
1. impostare una linea di ricerca interdisciplinare che, nei prossimi 3-5 anni, avrà ad oggetto il tema generale: “Diritti del cittadino ed efficienza dei servizi pubblici”;
2. favorire che, attorno a questo tema, si sviluppino singoli e specifici programmi di ricerca su aree determinate, con la partecipazione del maggior numero possibile di docenti e ricercatori dei diversi settori scientifici, compresi, in particolare, quelli sociologici, economici, storici ed informatici;
3. reperire, anche all'esterno, risorse e finanziamenti sui singoli programmi di ricerca;
4. dedicare apposito spazio sul proprio sito internet;
5. fissare la data del 31 maggio di ogni anno, entro la quale ciascun gruppo di ricerca, sotto l'egida della Struttura, dovrà produrre e presentare un documento conclusivo di sintesi e di proposte al quale dare la massima diffusione non solo in sede locale (con l'invio alle istituzioni del settore): tale documento potrà costituire una base di discussione utile anche per organizzare convegni e seminari aperti agli studenti e a tutti gli interessati.
L'altra tematica può riassumersi nel titolo “ Diritti fondamentali e mutamenti sociali nella società globale”, e intende prendere in considerazione la questione dei diritti fondamentali con particolare attenzione ai seguenti profili: radici storiche, statuto teorico, rango costituzionale, evoluzione e rischi in relazione alle trasformazioni economiche e sociali, dimensioni interne, transnazionali e internazionali della loro tutela.
L'attività di ricerca dovrebbe riguardare tra l'altro una serie di temi specifici, tra cui:
- le radici romanistiche e nella storia del diritto medievale e moderno dei diritti soggettivi e dei diritti umani
- lo status teorico dei diritti
- l'evoluzione storica e i processi di rivendicazione
- le trasformazioni economiche nell'età della globalizzazione e le minacce ai diritti
- mercato del lavoro, legislazione economica e del lavoro e relative implicazioni sociali [1]
- migrazioni, società multiculturali, pluralismo normativo e diritti
- mutamento sociale, variabile di genere, welfare
- l'affermazione dei ‘nuovi diritti': dimensioni sociali, culturali, di genere, bioetiche, biopolitiche
- la costituzionalizzazione dei diritti e le trasformazioni del diritto costituzionale
- la tutela dei diritti in ambito nazionale, europeo e sopranazionale: corti interne e internazionali, interventi armati ‘umanitari'
- la formazione del diritto privato transnazionale e la funzione dei diritti”.
Nel porre in essere l'attività di ricerca riguardante “i diritti fondamentali nella società globale” la Struttura si propone di coinvolgere in un impegno collettivo e interdisciplinare le varie competenze presenti al proprio interno.
Finalità strategica dell'attività sarà non solo contribuire al progresso delle conoscenze scientifiche nel campo dei diritti fondamentali, ma anche proporre contenuti e sperimentazioni caratterizzanti l'offerta formativa della Struttura nei suoi vari livelli (corsi di laurea, master e curricula di dottorato), nonché mettere competenze e servizi culturalmente qualificati a disposizione del tessuto sociale, delle istituzioni e delle realtà economiche che operano nel territorio locale e nel Paese e produrre rapporti annuali e paper su specifici argomenti, da rendere pubblici attraverso una sezione del sito Unicam. Ciò al fine di porre la Struttura come importante punto di riferimento della ricerca applicata e della consulenza di qualità per quel che riguarda temi cruciali come:
- la tutela della coesione sociale e dei diritti delle persone di fronte alle conseguenze della crisi economico-finanziaria,
- l'integrazione nella società multiculturale,
- la tutela dell'ambiente.
Temi sui quali la Struttura potrà avviare progetti in collaborazione, oltre che con le diverse agenzie pubbliche e private, con le altre Scuole dell'Ateneo e con centri di ricerca nazionali e internazionali.
[1] In questo ambito, di fronte alla proliferazione normativa che caratterizza questa fase storica della Repubblica, con innovazioni istituzionali di vasta portata (legge 15/09 di riforma del rapporto di pubblico impiego e decreti attuativi, D.Lvo 81/08 sulla sicurezza del lavoro e recenti modifiche, decreti per fronteggiare la crisi economica, legge 42/2009 sul federalismo fiscale e decreti attuativi ), cui si aggiungono i provvedimenti legislativi annuali destinati a incidere in misura rilevante sulla vita economica e sociale (Legge Finanziaria e leggi collegate), lo studio dei metodi e delle tecniche per formazione della legislazione economica e del lavoro e la valutazione del loro impatto su imprese, cittadini e pubblica amministrazione, appaiono tematiche di sicuro interesse per la comunità scientifica e per la collettività.
La compresenza di corsi di laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche di lunga tradizione accademica consente di disporre delle competenze scientifiche interdisciplinari necessarie per approfondire e documentare le numerose implicazione della legislazione emergente, statale e regionale, segnalando alla comunità scientifica, all'opinione pubblica, alle istituzioni e al Parlamento eventuali incongruenze e possibili correttivi, da inquadrare in una prospettiva storico-politica coerente.
Ai fini operativi si dovrebbe procedere alla costituzione presso la SARRF di un Osservatorio sull'impatto della legislazione economica e del lavoro che provveda, anche attraverso collaborazioni con altre sedi universitarie (Università di Genova e Università di Perugia) alla messa a punto di un rapporto con cadenza annuale, nonché di occasional papers su specifici argomenti, da rendere pubblici in forma cartacea e attraverso una sezione del sito UNICAM che informi sullo stato delle ricerche e sui risultati via via raggiunti.
Per quanto riguarda la programmazione triennale di ateneo il primo obiettivo è “Innalzare il livello medio (qualitativo e quantitativo) dei prodotti della ricerca”. inoltre, promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e di formazione internazionali.
Per il monitoraggio delle attività e per l'analisi complessiva della performance delle Scuole di Ateneo, anche al fine della definizione della quota premiale del budget, viene utilizzato un meccanismo di valutazione delle attività della singola struttura basato su un panel di indicatori, collegati logicamente alle modalità di valutazione ed agli indicatori con cui il MIUR valuta l'Ateneo nel suo complesso, anche attraverso l'ANVUR. Gli indicatori sono individuati nel “piano triennale della performance” fra quelli suggeriti dall'ANVUR per la “valutazione periodica”, descritti nel documento AVA (Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento)
http://www.unicam.it/sgq/intranet/Programmazione_2013_2015/performance/ALLEGATO%201%20ELENCO%20INDICATORI%20%20PTP.pdf
Per quanto riguarda le attività di ricerca il panel di indicatori si aggiunge a tutto quanto emerso (ed emergerà) dall'esercizio di valutazione ANVUR (VQR) consentendo di monitorare i miglioramenti o i peggioramenti delle prestazioni e di intervenire, se ritenuto opportuno, con la dovuta tempestività per correggere eventuali situazioni critiche.
Tutti gli indicatori contenuti nel panel di cui sopra si basano sulla raccolta ed elaborazione dei dati secondo quanto indicato nel “DOCUMENTO PER IL MONITORAGGIO E LA MISURAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL PERSONALE DOCENTE/RICERCATORE DELL'ATENEO “. UNICAM infatti ha deciso di dotarsi, dal 2012, di un sistema di monitoraggio e valutazione delle attività del singolo docente/ricercatore (di seguito ricercatore) in coerenza con la Carta Europea dei Ricercatori e le raccomandazioni della Commissione Europea dell'11.03.2005 (Gazzetta della Commissione Europea). Il monitoraggio, svolto attraverso un sistema informativo on-line che preleva e riassume i dati dei data-base attivi nell'Ateneo, consente una analisi della produttività sia dei singoli docenti/ricercatori sia delle strutture di ricerca nel suo complesso, considerando separatamente ricerca, formazione, attrazione fondi ed incarichi istituzionali. Ogni singolo ricercatore può consultare quotidianamente i dati che lo riguardano.
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Sezione B - Sistema di gestione
Si riportano di seguito gli articoli di statuto Unicam e Regolamento della Scuola che si riferiscono all'attività di ricerca:
Statuto di Unicam
Art. 30 - Strutture autonome responsabili della ricerca e della formazione (Scuole di Ateneo)
1. Le Scuole di Ateneo sono le articolazioni fondamentali dell'Ateneo, responsabili dello svolgimento e del coordinamento delle attività di ricerca, di formazione, di trasferimento di competenze e conoscenze, di servizi….
4. Sono in particolare di competenza delle Scuole, in coerenza con gli obiettivi e le strategie generali dell'Ateneo:...
e) la promozione di intese con altre Scuole per lo sviluppo di progetti di ricerca e di attività formative comuni;…
h) per quanto concerne la ricerca:
h1) la programmazione, il coordinamento, l'organizzazione, la promozione e la verifica delle relative attività;
h2) la creazione ed il mantenimento di un ambiente di ricerca e di formazione alla ricerca il più stimolante possibile e ricco di opportunità, attraverso lo sviluppo di rapporti internazionali, la promozione della mobilità geografica, interdisciplinare, intersettoriale, virtuale e l'incentivazione dell'autonomia, in particolare dei giovani ricercatori;
h3) lo sviluppo e l'attuazione di forme di incentivazione del merito e della qualità;...
Art. 31 Organi della Scuola
1. Sono organi della Scuola: il Direttore, il Consiglio, la Giunta.
2. Il Direttore rappresenta la Scuola e ne assicura il buon funzionamento.
Il Direttore: ……..
c) verifica il rispetto dei doveri di ufficio da parte dei docenti ricercatori e la valutazione del loro complessivo impegno didattico, di ricerca e gestionale;
Regolamento della Scuola di Giurisprudenza
Art. 7 Competenze della Scuola
1.Sono di competenza della Scuola, in coerenza con gli obiettivi e le strategie generali dell'Ateneo e fermo restando quanto di competenza del Consiglio di Amministrazione in base all'art.19, dello Statuto:...
i) per quanto concerne la ricerca:
i1) la programmazione, il coordinamento, l'organizzazione, la promozione e la verifica delle relative attività;
i2) la creazione ed il mantenimento di un ambiente di ricerca e di formazione alla ricerca il più stimolante possibile e ricco di opportunità, attraverso lo sviluppo di rapporti internazionali, la promozione della mobilità geografica, interdisciplinare, intersettoriale, virtuale e l'incentivazione dell'autonomia, in particolare dei giovani ricercatori;
i3) lo sviluppo e l'attuazione di forme di incentivazione del merito e della qualità;...
Art. 14 Competenze e funzioni del Consiglio di Scuola
1.Il Consiglio esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti. In particolare, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto, il Consiglio: ...
e. discute, programma e predispone le iniziative opportune in ordine alle attività di ricerca, di formazione e trasferimento di conoscenze e competenze, con particolare riferimento a quelle interdisciplinari;
Statuto di Unicam
Art. 30 - Strutture autonome responsabili della ricerca e della formazione (Scuole di Ateneo)
1. Le Scuole di Ateneo sono le articolazioni fondamentali dell'Ateneo, responsabili dello svolgimento e del coordinamento delle attività di ricerca, di formazione, di trasferimento di competenze e conoscenze, di servizi….
4. Sono in particolare di competenza delle Scuole, in coerenza con gli obiettivi e le strategie generali dell'Ateneo:...
e) la promozione di intese con altre Scuole per lo sviluppo di progetti di ricerca e di attività formative comuni;…
h) per quanto concerne la ricerca:
h1) la programmazione, il coordinamento, l'organizzazione, la promozione e la verifica delle relative attività;
h2) la creazione ed il mantenimento di un ambiente di ricerca e di formazione alla ricerca il più stimolante possibile e ricco di opportunità, attraverso lo sviluppo di rapporti internazionali, la promozione della mobilità geografica, interdisciplinare, intersettoriale, virtuale e l'incentivazione dell'autonomia, in particolare dei giovani ricercatori;
h3) lo sviluppo e l'attuazione di forme di incentivazione del merito e della qualità;...
Art. 31 Organi della Scuola
1. Sono organi della Scuola: il Direttore, il Consiglio, la Giunta.
2. Il Direttore rappresenta la Scuola e ne assicura il buon funzionamento.
Il Direttore: ……..
c) verifica il rispetto dei doveri di ufficio da parte dei docenti ricercatori e la valutazione del loro complessivo impegno didattico, di ricerca e gestionale;
Regolamento della Scuola di Giurisprudenza
Art. 7 Competenze della Scuola
1.Sono di competenza della Scuola, in coerenza con gli obiettivi e le strategie generali dell'Ateneo e fermo restando quanto di competenza del Consiglio di Amministrazione in base all'art.19, dello Statuto:...
i) per quanto concerne la ricerca:
i1) la programmazione, il coordinamento, l'organizzazione, la promozione e la verifica delle relative attività;
i2) la creazione ed il mantenimento di un ambiente di ricerca e di formazione alla ricerca il più stimolante possibile e ricco di opportunità, attraverso lo sviluppo di rapporti internazionali, la promozione della mobilità geografica, interdisciplinare, intersettoriale, virtuale e l'incentivazione dell'autonomia, in particolare dei giovani ricercatori;
i3) lo sviluppo e l'attuazione di forme di incentivazione del merito e della qualità;...
Art. 14 Competenze e funzioni del Consiglio di Scuola
1.Il Consiglio esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti. In particolare, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto, il Consiglio: ...
e. discute, programma e predispone le iniziative opportune in ordine alle attività di ricerca, di formazione e trasferimento di conoscenze e competenze, con particolare riferimento a quelle interdisciplinari;
Nessun gruppo inserito
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
La scuola di Giurisprudenza dispone di un'aula informatica con 20 postazioni PC e monitor, 2 postazioni docenti con notebook e 2 PC, un videoproiettore e una stampante di rete.
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca Giuridica Centrale | http://biblioteche.unicam.it | 334.800 | 52.000 | 2.420 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [18]
-
- Ricercatori [11]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [3]
-
- Assegnisti [0]
-
- Dottorandi [23]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ARIETA | Giovanni | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
2. | BACCELLI | Luca | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/20 |
3. | BIANCHI | Paolo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/08 |
4. | FAVALE | Rocco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/02 |
5. | FLAMINI | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
6. | PALMISANO | Giuseppe | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/13 |
7. | RUGGERI | Lucia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
8. | SCHIATTARELLA | Roberto | Professore Ordinario | 13 | 13 | SECS-P/02 |
9. | SIRIGNANO | Ascanio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/43 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 3 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |