Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
IL DIPARTIMENTO _ nuovi assetti istituzionali e scenari.
Nel sistema universitario che si profila e nella crisi profonda del nostro Paese, un Dipartimento dell'Università pubblica non regge più se si conforma alla vecchie logiche accademiche; deve piuttosto definire le proprie politiche basandosi su criteri d'utilità sociale, su sperimentazioni e proposte innovative ma fattibili e sull'eccellenza dei risultati. Questo tanto nella ricerca che nella formazione che propone.
Un Dipartimento dell'Università pubblica , oggi, è in concorrenza con analoghe strutture (anche private) presenti non solo nella scena nazionale, ma anche in quella internazionale, a meno di stabilire con tali strutture rapporti di partnership.
Tutti noi dobbiamo avere intelligenza, idee, capacità organizzative, fermezza nelle decisioni e lungimiranza nella progettazione di strategie, affinché la nostra didattica e la nostra ricerca possano affermarsi nel difficile ed esigente mercato a cui sono destinati.
Del resto le nuove competenze attribuite ai Dipartimenti in ordine alla didattica rappresentano una grande opportunità per rendere finalmente virtuoso quel rapporto didattica–ricerca di cui si è tanto parlato, ma che solo raramente è stato attuato in modo sistematico. Anche perché nel nostro sistema universitario lo ha impedito la separazione della sperimentazione dalla formazione prodottasi dal dualismo Dipartimenti/Facoltà.
Nella organizzazione e negli obiettivi interni, il Dipartimento, per il prossimo triennio, si misurerà costantemente con la dinamica dei mutamenti di Sapienza e delle trasformazioni del quadro istituzionale, politico ed economico del Paese. Ma nella consapevolezza che nella ricerca e nella formazione è impossibile essere competitivi e socialmente efficaci senza il consolidamento della loro internazionalizzazione.
Il Dipartimento, dopo una prima fase di completa e complessa riorganizzazione interna, non rappresenta più la semplice la sommatoria di due esperienze (ITACA | DPTU), ma una nuova "casa" con una specifica identità: il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura.
Un nuovo Dipartimento per una nuova esperienza che possa esprimere, attraverso la sistematica e trasversale utilizzazione di molteplici competenze e specificità disciplinari, nella ricchezza delle proprie declinazioni, una nuova proposta. Una "casa" in cui si possano esprimere nuovi e articolati ambiti di ricerca/sperimentazione e originali offerte didattiche a tutti i livelli (Cdl, Cdl magistrali, Scuole di specializzazione, Master, Dottorati, Alta formazione).
Il Dipartimento si è dato un modello organizzativo al fine di realizzare:
- le migliori condizioni per esprimere l'eccellenza nell'offerta didattica e nei risultati della ricerca e della sperimentazione;
- una interazione virtuosa fra docenti, ricercatori e strutture che, come i Laboratori, sono in grado di fornire servizi per il miglioramento dei risultati delle attività di ricerca/sperimentazione e didattiche.
Sono state avviate concrete iniziative per il miglioramento qualitativo dei servizi interni, della ricerca e della sperimentazione e della didattica, e per l'incremento della nostra capacità competitiva nella rete del sistema universitario nazionale e internazionale. Oggi, per il prossimo triennio, proponiamo correzioni ed integrazioni ai progetti che ci siamo dati.
Gli obiettivi saranno in continuità con una esperienza che si è svolta in anni difficili per l'intero sistema universitario nazionale e soprattutto per un Ateneo della dimensione e articolazione come la Sapienza.
All'attuazione degli obiettivi corrisponderanno azioni concrete e attente ad interpretare i cambiamenti interni ed esterni a Sapienza, consapevoli che siamo parte di uno scenario in mutazione.
I Dipartimento persegue con determinazione l'obiettivo di darsi una identità credibile, assumendo lo specifico modello organizzativo delle sue strutture, così come descritto nel quadro B.1.:
- a sostegno della ricerca,
- a sostegno del rapporto virtuoso fra la sperimentazione e la didattica di sua pertinenza
- a sostegno di strategie di politica culturale identitaria per il medio periodo e,
- a sostegno, di conseguenza, di tutto ciò che è necessario per conseguire gli obiettivi che queste strategie sottendono: dall'organizzazione del personale docente e TAB, a quella degli spazi, e delle attrezzature, dall'organizzazione delle strutture di servizio alla gestione delle risorse.
Per tutto ciò è necessario:
- implementare il modello organizzativo descritto in riferimento agli obiettivi per la ricerca e per la didattica;
- conoscere e programmare le risorse di personale docente e TAB, come oggi è impegnato;
- avviare tutte le azioni opportune per disporre delle risorse, di spazi, di mezzi necessari nella consapevolezza che la virtuosità della struttura dipartimentale è virtuosità anche di Sapienza.
I SETTORI DI RICERCA NEI QUALI OPERA IL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento è caratterizzato dalla multidisciplinarietà delle competenze dei docenti e ricercatori componenti, che afferiscono a otto diversi SSD appartenenti a quattro diverse Aree CUN:
AREA 08 - INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA
- ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
- ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE
- ICAR/15 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
- ICAR/21 URBANISTICA
AREA 05 - SCIENZE BIOLOGICHE
- BIO/03 BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA
AREA 09 - INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE
- ING-IND/11 FISICA TECNICA AMBIENTALE
AREA 10 - SCIENZE DELL'ANTICHITÀ, FILOLOGICO-LETTERARIE E STORICO-ARTISTICHE
- L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
AREA 12 - SCIENZE GIURIDICHE
- IUS/10 DIRITTO AMMINISTRATIVO
I settori maggiormente rappresentati, per cui il dipartimento costituisce struttura di riferimento appartengono all' AREA 08 - INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA e sono:
- ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti ed i metodi rivolti ad un'architettura sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione e manutenzione dell'ambiente costruito. Comprendono la storia e la cultura tecnologica della progettazione; lo studio dei materiali naturali e artificiali; la progettazione ambientale, degli elementi e dei sistemi; le tecnologie di progetto, di costruzione, di trasformazione e di manutenzione; l'innovazione di processo e l'organizzazione della produzione edilizia; le dinamiche esigenziali, gli aspetti prestazionali ed i controlli di qualità.
- ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano teorie e metodi, tecniche e strumenti del progetto del prodotto industriale - materiale o virtuale - nei suoi caratteri produttivi, tecnologico-costruttivi, funzionali, formali e d'uso e nelle relazioni che esso instaura con il contesto spaziale ed ambientale e con quello dell'industria e del mercato. La natura di tale prodotto (dai beni d'uso e strumentali ai beni di consumo e durevoli, agli artefatti comunicativi, relazionali, interattivi, alle strutture relazionali e di servizio) e la sua complessità (dai materiali e semilavorati ai beni intermedi, ai componenti, ai prodotti finali, fino ai sistemi integrati di prodotto, comunicazione, servizio) declinano altrettanti metodi e tecniche della progettazione come prassi interdisciplinare, che, interagendo con i diversi settori merceologici e produttivi, determinano ambiti di ricerca specifici in continua evoluzione.
- ICAR/21 URBANISTICA
I contenuti scientifico-disciplinari consistono nelle teorie e nelle prassi volte alla conoscenza ed alla progettazione della città e del territorio. In particolare riguardano la formazione e la trasformazione delle strutture organizzative e delle morfologie degli insediamenti umani; le relative problematiche d'interazione con l'ambiente naturale e con gli altri contesti; la definizione teorica degli apparati concettuali che sono propri del piano urbanistico; i metodi, gli strumenti e le pratiche di pianificazione fisica e di progettazione, recupero, riqualificazione e riordino degli insediamenti a tutte le scale.
I docenti e i ricercatori per meglio svolgere le loro attività di ricerca sono aggregati in Sezioni e Unità di Ricerca, ovvero in strutture d'orientamento e d'iniziativa nelle attività di ricerca in rapporto ad ambiti disciplinari, pluridisciplinari e tematici. Le sezioni sono:
- Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
- Progettazione Tecnologica e Ambientale;
- Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio;
- Paesaggio e Ambiente;
- Energia e Fisica Tecnica e Ambientale.
Le Sezioni hanno espresso ambiti e temi di ricerca peculiari delle competenze specifiche, non sempre sostenuti dai finanziamenti necessari.
Le Sezioni, in funzione della loro peculiarità, della propria dimensione e della propria organizzazione interna hanno sviluppato attività di ricerca di base e ricerca applicata, acquisendo risorse pubbliche e private in modo differenziato che rende evidente uno squilibrio tra le varie componenti. Sarà necessario attivare tutte le iniziative per ridare quell'equilibrio che potrà attuarsi valorizzando le competenze trasversali presenti nel Dipartimento, non escludendo anche l'ipotesi di nuove forme organizzative, con il confronto con il sistema universitario nazionale, che potrà prodursi con la Conferenza nazionale sulla ricerca, già programmata dal Dipartimento.
Di seguito si riportano le descrizioni sintetiche dei profili di attività delle singole Sezioni, espressione dei settori di ricerca nei quali opera il dipartimento:
- Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
l'Area del Design come polo di aggregazione culturale, scientifico e sperimentale capace di orientare l'offerta formativa e la ricerca degli ambiti progettuali degli artefatti materiali e immateriali; attraverso l'innovazione delle metodologie e delle pratiche di progetto; attraverso lo studio dell'evoluzione dei linguaggi, anche in chiave storiografica; attraverso l'indagine dei mutamenti nei contesti tecnologici, scientifici, sociali, economici, ambientali e la loro influenza nella costruzione dell'ambiente artificiale.
- Progettazione Tecnologica e Ambientale
l'Area della Tecnologia dell'Architettura rivolta alla definizione e sperimentazione di teorie, metodi e strumenti tecnico-operative per l'innovazione, l'evoluzione e la trasformazione dell'ambiente costruito; promotrice della cultura tecnologica della progettazione, capace di governare l'intero processo edilizio in un'ottica di qualità e di sostenibilità sociale, economica ed ambientale, sia negli interventi di nuova edificazione che di riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio esistente.
- Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio
l'Area dell'Urbanistica e del Governo del Territorio, capace di individuare e di sperimentare le componenti teorico-definitorie e metodologico-operative che sovrintendono ai processi di programmazione, pianificazione e progettazione della città e del territorio finalizzati al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico e generale, nonché al mantenimento e al raggiungimento di elevati livelli di qualità dei contesti naturali e degli ambiti urbanizzati e da urbanizzare, anche attraverso la verifica delle dinamiche di trasformazione, socioeconomiche e delle modalità di interazione e partecipazione di soggetti pubblici e privati.
- Paesaggio e Ambiente
l'Area della pianificazione, progettazione e gestione dei processi di tutela, valorizzazione e trasformazione del Paesaggio nelle sue componenti ambientali e antropiche e nelle loro interrelazioni, salvaguardando le biodiversità alle diverse scale.
- Energia e Fisica Tecnica e Ambientale
l'Area della Fisica Tecnica Ambientale concernente temi specifici quali gli aspetti energetici nella programmazione territoriale, del sistema edificio-impianto, la qualità ambientale outdoor e indoor, l'acustica e l'illuminotecnica.
Le Sezioni organizzano le loro attività in funzione di tre livelli di finalità in relazione alle attività di Didattica, Ricerca, Comunicazione e promozione organizzata. In particolare:
1 DIDATTICA
a. Propone gli ordinamenti dei Cdl e Cdlm di interesse del Dipartimento in ordine alle specificità disciplinari proprie della Sezione, al fine di consentire al Dipartimento stesso di formulare progetti formativi organici; il PDTA è di riferimento per i seguenti CdL e CdLM
DISEGNO INDUSTRIALE
GESTIONE DEL PROCESSO EDILIZIO - PROJECT MANAGEMENT
LM ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
LM DESIGN, COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE
LM DESIGN DEL PRODOTTO - PRODUCT DESIGN [Corso erogato in LINGUA INGLESE]
b. Indica al Dipartimento e, attraverso questo, alla Facoltà di riferimento, la dislocazione dei docenti all'interno dell'offerta formativa di interesse dello stesso;
c. Promuove la valorizzazione dei risultati della didattica di pertinenza attraverso Convegni, Workshop, Final Work, pubblicazioni e qualsiasi altra forma di divulgazione si ritenga utile per tale valorizzazione.
d. Supporta le attività organizzative e tecnico operative di competenza del Dipartimento per il funzionamento delle attività di formazione alta (Master, Corsi di alta formazione, Dottorato di riferimento, Scuola di Specializzazione) e dei Cdl e dei Cdlm gestiti dal Dipartimento stesso.
Nel periodo di riferimento sono attivi i seguenti Corsi di Specializzazione e Master:
Scuola Specializzazione in Beni Naturali e Territoriali Profilo Specialistico Architettura di Parchi, Giardini e dei Sistemi Naturalistico-Ambientali
Master di Primo Livello
- Exhibit & Public Design
- Gestione Del Processo Edilizio
- Product Design
Master di Secondo Livello
- ABTSA - Architettura Biologica E Tecnologie Sostenibili Per L'ambiente
- ACT - Valorizzazione E Gestione Dei Centri Storici Minori
- Architetture per la Salute
- Procedure di Partecipazione in Progetti, Piani e Programmi
- URBAM - Urbanistica nell'amministrazione, Mangement della Città e del Territorio
2 RICERCA
a. Svolge attività d'indirizzo:
- nella definizione dei programmi di ricerca di interesse dei settori tematici e disciplinari afferenti;
- nella definizione dell'attività sperimentale anche in relazione ai Laboratori di riferimento;
b. Favorisce l'interdisciplinarietà e le connessioni scientifiche con le altre Sezioni, nonché tutte le altre iniziative che gli afferenti alle singole Sezioni vorranno avviare;
c. Promuove e organizza le varie forme di comunicazione degli esiti della ricerca e della sperimentazione e qualsiasi altra forma di divulgazione utile per tale valorizzazione;
d. Promuove lo sviluppo di iniziative di ricerca scientifica con altre istituzioni accademiche nazionali e internazionali istituendo reti di collaborazione su temi di comune interesse;
e. Propone lo sviluppo di ricerche e di studi teorici e applicati in collaborazione con enti e istituzioni pubblici e privati, anche nell'ambito delle attività di ricerca conto terzi;
f. Cura le varie forme di comunicazione degli esiti della ricerca e della sperimentazione.
3 PROMOZIONE E COMUNICAZIONE ORGANIZZATA
a. Rende pubblici i programmi e le iniziative della Sezione, in occasione di una Conferenza convocata annualmente per la presentazione delle relazioni relative alle attività svolte;
b. Fornisce le informazioni delle attività di docenti della Sezione tramite news letters on- line, inviate alla reti di riferimento accademiche e alle comunità scientifiche nazionale e internazionali;
c. Organizza Convegni, Conferenze, Seminari e Mostre;
d. Cura e organizza le attività connesse alle pubblicazioni degli studi e ricerche svolte, come i volumi dedicati alle tematiche d'interesse della Sezione.
OBIETTIVI PLURIENNALI, STRATEGIE E AZIONI MIRATE AL SOSTEGNO DELLA RICERCA
Il Dipartimento nel prossimo triennio intende dar corso alla piena attuazione del Modello organizzativo che si è dato e in gran parte ha attuato, con l'obiettivo di realizzarne la sua mission istituzionale sia con azioni di miglioramento che di riorganizzazione laddove necessario e al fine di:
- migliorare le condizioni di lavoro di ricercatori, docenti e personale tecnico;
- migliorare la circolazione e la diffusione dei risultati;
- promuovere tutte le azioni affinché fra Sezioni e Laboratori si stabilisca una proficua interazione;
- rimettere in equilibrio gli squilibri nella gestione di finanziamenti che risultano evidenti nelle aggregazioni proposte rispetto alle risorse acquisite fino all'anno di riferimento
Questi obiettivi di programma andranno perseguiti in coerenza con il piano strategico d'Ateneo nelle sue principali finalità, attraverso alcune strategie e azioni mirate a definire per i prossimi anni un percorso di miglioramento delle prestazioni del dipartimento e di superamento graduale delle criticità descritte nel quadro B.3.
Il Dipartimento risente negativamente di un sistema di criticità strutturali comuni a molti dipartimenti universitari italiani, tra cui le principali sono:
- Riduzione di fondi pubblici e privati per il finanziamento dell'attività di ricerca;
- Invecchiamento del personale docente e ricercatore e mancanza di turnover ;
- Generale lentezza nel ricambio generazionale del corpo docente, ricercatore e TAB;
- Forte peso degli impegni didattici;
- Difficoltà nel reclutamento internazionale di nuovi docenti/ricercatori.
Nella fase di Riesame sono state evidenziate ulteriori problematiche propriamente riferibili alla complessità delle componenti dipartimentali. Alcune di queste aggravate dalle criticità strutturali sopra elencate, altre dalla parziale attuazione della integrazione delle discipline presenti nel dipartimento. Certamente va sottolineato che la presenza di ricercatori e docenti prossimi all'uscita dai ruoli, scarsamente motivati al miglioramento e alla diffusione delle loro produzioni scientifiche, ha concorso in maniera rilevante ai risultati penalizzanti ottenuti nella recente VQR 2004-2010.
Per contro si è riscontrato un eccessivo frazionamento delle attività di ricerca di base sui singoli SSD, probabilmente dovuto al non completo processo di integrazione disciplinare dei vari SSD presenti.
Le strategie sono, quindi, volte a:
- Migliorare il valore degli indicatori di produzione scientifica per acquisire vantaggio competitivo nella ripartizione delle risorse strutturali MIUR e nell'acquisizione di quelle private per la ricerca applicata, al fine di migliorare il posizionamento del Dipartimento nel ranking nazionale (VQR), concorrendo al miglioramento del Ranking nazionale ed internazionale dell'Ateneo;
- Sviluppare politiche di incentivazione e di supporto all'autofinanziamento e all'incremento della produzione scientifica;
- Attrarre ricercatori di valore italiani e internazionali, potenziando ulteriormente i programmi di scambio con ricercatori dei paesi emergenti potenziando le attività del centro PVS, favorendo l'accoglienza di docenti stranieri di prestigio, anche supportando economicamente i giovani ricercatori a farsi promotori di programmi specifici al fine di potenziare ulteriormente le azioni mirate ad aumentare l'attrattività internazionale del Dipartimento (accordi, corsi interuniversitari, partnership internazionali di ricerca e didattica di terzo livello);
- Attuare un monitoraggio periodico e dettagliato degli accordi di cooperazione internazionale in corso e dei loro esiti;
- Consolidare la tendenza già in atto all'internazionalizzazione delle attività dei dottorati di ricerca con azioni mirate ad attrarre studenti di valore stranieri e laureati in altri atenei, ad ampliare i finanziamenti esterni, la permanenza all'estero dei dottorandi.
Le azioni proposte sono riferibili a:
- Supportare le iniziative di sostegno della produttività scientifica dei singoli e della comunicazione e della diffusione dei risultati della ricerca;
- Consolidare la qualità e la quantità del conferimento dei prodotti scientifici nel catalogo U-Gov;
- Sostenere la produttività scientifica del personale inattivo o parzialmente inattivo;
- Ottimizzare interdisciplinarità delle attività scientifiche dei vari gruppi di ricerca;
- Ottimizzare interdisciplinarità delle attività dei due corsi di Dottorato (PhD in Pianificazione Territoriale e Urbana, PhD in Progettazione Ambientale) attraverso la proposta di istituzione del Dottorato in PIANIFICAZIONE, DESIGN E TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA che dovrà perseguire obiettivi scientifici e formativi comuni a 3 Curricula (Pianificazione territoriale, urbana e del Paesaggio; Progettazione tecnologica ambientale; Design del prodotto) volti all'integrazione dei diversi apporti disciplinari, individuando ambiti di ricerca trasversali;
- Consolidare le relazione scientifiche internazionali;
- Promuovere una maggiore competitività ed efficacia nella gestione delle risorse a disposizione per far fronte alla riduzione dei finanziamenti strutturali sulla ricerca di base;
- Valorizzare e incrementare ove possibile le strutture tecniche e logistiche di supporto alla ricerca.
A questo pacchetto di azioni fanno riferimento alcuni progetti specifici pluriennali di sviluppo, iniziati nel 2012 che vedranno la loro completa realizzazione nel biennio 2014-2015.
PROGETTI PER IL SOSTEGNO DELLA PRODUTTIVITÀ SCIENTIFICA
Nelle fasi preliminari alla VQR 2004-2010, nel luglio 2010 sono stati individuati tre referenti UGOV di dipartimento. Il gruppo di lavoro nel periodo 2010-12 ha partecipato attivamente alle attività di Ateneo, con l'OIR Sapienza e la task force VQR predisponendo documenti e organizzando incontri esplicativi con i docenti PDTA al fine di ottimizzare il Catalogo dei Prodotti U-Gov- Ricerca.
Questo lavoro si è rivelato utile nella seconda fase degli adempimenti chiesti al dipartimento riguardanti la valutazione della qualità della ricerca (VQR) nel periodo 2004-10 che prevedeva un lavoro complesso e raffinato, in previsione del riesame critico dei risultati ottenuti articolati per livelli (SSD, Area CUN, Dipartimento/Ateneo).
L'attività del gruppo U-Gov-VQR ha consentito di migliorare la qualità e la quantità dei prodotti conferiti al catalogo, riducendo in maniera significativa il numero di soggetti inattivi o parzialmente tali. A questo proposito, il Dipartimento, in previsione della nuova VQR ha deliberato di rafforzare il gruppo operativo con rappresentanti di tutte le sezioni e i SSD presenti per poter supportare i docenti nella scelta dei prodotti da conferire a valutazione e per poter intervenire preventivamente sui potenziali docenti inattivi, al fine di ridurre il danno potenziale connesso.
A questi progetti si affiancano quelli relativi alla Comunicazione che consentiranno al maggior numero possibile di docenti e ricercatori di poter pubblicizzare/pubblicare i prodotti della loro ricerca, in un ambito qualificato e riconosciuto dalla comunità scientifica, coerentemente con le recenti indicazioni ANVUR
PROGETTI PER LA COMUNICAZIONE
Il Dipartimento ha organizzato un articolato PROGETTO di COMUNICAZIONE per migliorare la diffusione delle proprie attività attraverso il suo sito web e i link che rinviano ai siti delle strutture interne, ma soprattutto attraverso specifici prodotti editoriali tra i quali si ricordano:
- DIID_ Disegno industriale | Industrial Design: è la rivista d'approfondimento sulle teorie e le pratiche che nella ricerca e nella sperimentazione nel design negli scenari contemporanei. La rivista è arrivata al numero 58 ed è classificata dall'ANVUR come rivista scientifica in Classe A.
- Quaderni di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura: i quaderni hanno periodicità quadrimestrale nella doppia versione in rete e cartacea ad esclusiva destinazione alle Biblioteche; saranno tematici e potranno accogliere i contributi delle varie componenti disciplinari del Dipartimento, oltre a quelli della comunità scientifica nazionale e internazionale, in modo da consentire letture trasversali del tema studiato. I Quaderni sono strutturati con tutti i vincoli previsti per l'accreditamento ISI : lingua inglese per gli abstract; autori (autori, direttore scientifico o responsabile, Comitato Scientifico, Comitato dei referee); criteri (processo di selezione/valutazione, parole chiave, presenza nelle Biblioteche e nelle Banche Dati), Standard Editoriali (contenuto editoriale, titolo della Rivista, titolo degli Articoli, abstract, regolarità nella pubblicazione, citazioni, indicazioni Bibliografiche, fonti ecc.).
- Lectures: la Collana che raccoglie le Lectures che docenti e ricercatori del Dipartimento svolgono tutti i giovedì, sulle teorie e le pratiche che fanno delle discipline strumenti d'innovazione per la costruzione del futuro dell'architettura, della città, del territorio e degli artefatti materiali e immateriali che li attraversano.
- Ascolto & Progetto: la Collana che raccoglie gli atti di Convegni e Conferenze organizzate dal Dipartimento, oltre a selezionate ricerche svolte dagli allievi del Dottorato di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura
- Quaderni di Cartone: la Collana che raccoglie, idee, confronti e contributi anche di carattere sperimentale, sul design e più in generale sulla cultura del progetto degli artefatti nella società contemporanea. La considerazione che i nuovi linguaggi, le nuove tecnologie, le nuove funzioni dei prodotti della cultura materiale si misurano sempre più con condizioni al limite degli statuti disciplinari tradizionali, ci induce a pensare alla necessità di un progetto editoriale in grado di comprendere forme e contenuti delle espressioni e delle trasversalità possibili fra arti visive, architettura e design.
PROGETTI PER SPAZI E ATTREZZATURE
Il Dipartimento ha investito fondi propri per la razionalizzazione degli spazi in dotazione, per migliorare non solo le condizioni di lavoro ma anche la dotazione di attrezzature di supporto alla ricerca, con l'auspicio che tali impegni incontrino la disponibilità dell'Ateneo a contribuire con ulteriori fondi.
Le nuove necessità richiedono nuovi spazi che si sollecitano innanzitutto alla Facoltà in quanto sono soprattutto riferite a strutture i cui servizi sono destinati agli studenti (Biblioteca, Laboratori, Materioteca, ecc,) in presenza di contiguità fra spazi del Dipartimento e Facoltà, che consentirebbe l'attribuzione richiesta e un riequilibrio rispetto alle dotazioni di altri Dipartimenti.
Ma gli spazi sono necessari anche per lo svolgimento delle attività didattiche di terzo livello (Dottorato e Master). Inoltre i Laboratori supportano sia la ricerca che la sperimentazione conto terzi, oltre le attività di tirocinio degli studenti dei CdL e dei CdLM di riferimento o di pertinenza del Dipartimento sia nel campo della prototipazione che della comunicazione multimediale.
Nell'attuazione di alcune delle azioni proposte è necessario sia l'ampliamento che il completamento della riorganizzazione già avviata negli spazi già disponibili, come nel caso della collocazione presso FGTecnopolo delle attrezzature del Laboratorio Sapienza Design Factory in spazi in comodato d'uso, che non può essere considerata una scelta definitiva: è necessario il riavvicinamento del Laboratorio al Dipartimento e agli spazi ancora sotto la gestione della Facoltà per una accessibilità diretta di docenti e studenti che ci svolgono ricerca e tirocinio. Questa riorganizzazione sarebbe opportuna in quanto consentirebbe al Dipartimento d'intervenire con opere di bonifica e ristrutturazione finalizzate al miglioramento dello standard di qualità ed efficienza degli spazi d'uso per studenti e docenti. L'attribuzione di spazi consentirebbe, inoltre, di dare alla formazione di pertinenza e ai Master del Dipartimento la possibilità di programmare in modo adeguato e decoroso le attività istituzionali.
Si sta attualmente procedendo alla riorganizzazione della biblioteca dipartimentale all'interno degli spazi in dotazione al Dipartimento. Al momento, sono già state delineate delle linee programmatiche che prevedono il complessivo riassetto del piano secondo del Dipartimento in funzione dell'esigenza di riorganizzazione complessiva della biblioteca e di altre funzioni (Materioteca, Cartoteca, ecc.).
L'ipotesi programmatica fondamentale è quella della creazione di un Open Library diffusa negli ambienti del piano secondo del Dipartimento, opportunamente divisi dalle aree amministrative. L'obiettivo è quello di utilizzare gli attuali spazi, opportunamente riprogettati, per accogliere librerie e scaffalature accessibili direttamente dagli utenti, evitando procedure di richiesta dei testi e tutto quanto impedisca una ottimale fruibilità del servizio. I diversi ambienti (ex biblioteca DPTU, ex laboratorio Factory, attuale sala lettura, attuale archivio) potranno essere correlati a specifiche aree e settori scientifico-disciplinari: es. area dell'Urbanistica, della Tecnologia, del Design, e potranno ospitare, oltre alle librerie ed alle scaffalature a giorno, specifici spazi e postazioni di lettura.
Il programma di riorganizzazione iniziato nel corso dell'anno 2013 con la razionalizzazione del patrimonio librario prevede tempi necessari per il completamento del progetto. E' su base biennale in quanto, in particolare, la magnetizzazione di tutti i volumi e, ancor più, l'eventuale associazione (catalogata ed informatizzata) della targhetta magnetica a ciascun specifico volume (in maniera tale da rendere riconoscibile il volume prelevato), sono operazioni che prevedono un arco temporale abbastanza importante per essere portate a compimento. Nel frattempo gli spazi sono stati comunque riprogettati e riorganizzati secondo quanto definito e previsto dal programma di riassetto.
Nel sistema universitario che si profila e nella crisi profonda del nostro Paese, un Dipartimento dell'Università pubblica non regge più se si conforma alla vecchie logiche accademiche; deve piuttosto definire le proprie politiche basandosi su criteri d'utilità sociale, su sperimentazioni e proposte innovative ma fattibili e sull'eccellenza dei risultati. Questo tanto nella ricerca che nella formazione che propone.
Un Dipartimento dell'Università pubblica , oggi, è in concorrenza con analoghe strutture (anche private) presenti non solo nella scena nazionale, ma anche in quella internazionale, a meno di stabilire con tali strutture rapporti di partnership.
Tutti noi dobbiamo avere intelligenza, idee, capacità organizzative, fermezza nelle decisioni e lungimiranza nella progettazione di strategie, affinché la nostra didattica e la nostra ricerca possano affermarsi nel difficile ed esigente mercato a cui sono destinati.
Del resto le nuove competenze attribuite ai Dipartimenti in ordine alla didattica rappresentano una grande opportunità per rendere finalmente virtuoso quel rapporto didattica–ricerca di cui si è tanto parlato, ma che solo raramente è stato attuato in modo sistematico. Anche perché nel nostro sistema universitario lo ha impedito la separazione della sperimentazione dalla formazione prodottasi dal dualismo Dipartimenti/Facoltà.
Nella organizzazione e negli obiettivi interni, il Dipartimento, per il prossimo triennio, si misurerà costantemente con la dinamica dei mutamenti di Sapienza e delle trasformazioni del quadro istituzionale, politico ed economico del Paese. Ma nella consapevolezza che nella ricerca e nella formazione è impossibile essere competitivi e socialmente efficaci senza il consolidamento della loro internazionalizzazione.
Il Dipartimento, dopo una prima fase di completa e complessa riorganizzazione interna, non rappresenta più la semplice la sommatoria di due esperienze (ITACA | DPTU), ma una nuova "casa" con una specifica identità: il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura.
Un nuovo Dipartimento per una nuova esperienza che possa esprimere, attraverso la sistematica e trasversale utilizzazione di molteplici competenze e specificità disciplinari, nella ricchezza delle proprie declinazioni, una nuova proposta. Una "casa" in cui si possano esprimere nuovi e articolati ambiti di ricerca/sperimentazione e originali offerte didattiche a tutti i livelli (Cdl, Cdl magistrali, Scuole di specializzazione, Master, Dottorati, Alta formazione).
Il Dipartimento si è dato un modello organizzativo al fine di realizzare:
- le migliori condizioni per esprimere l'eccellenza nell'offerta didattica e nei risultati della ricerca e della sperimentazione;
- una interazione virtuosa fra docenti, ricercatori e strutture che, come i Laboratori, sono in grado di fornire servizi per il miglioramento dei risultati delle attività di ricerca/sperimentazione e didattiche.
Sono state avviate concrete iniziative per il miglioramento qualitativo dei servizi interni, della ricerca e della sperimentazione e della didattica, e per l'incremento della nostra capacità competitiva nella rete del sistema universitario nazionale e internazionale. Oggi, per il prossimo triennio, proponiamo correzioni ed integrazioni ai progetti che ci siamo dati.
Gli obiettivi saranno in continuità con una esperienza che si è svolta in anni difficili per l'intero sistema universitario nazionale e soprattutto per un Ateneo della dimensione e articolazione come la Sapienza.
All'attuazione degli obiettivi corrisponderanno azioni concrete e attente ad interpretare i cambiamenti interni ed esterni a Sapienza, consapevoli che siamo parte di uno scenario in mutazione.
I Dipartimento persegue con determinazione l'obiettivo di darsi una identità credibile, assumendo lo specifico modello organizzativo delle sue strutture, così come descritto nel quadro B.1.:
- a sostegno della ricerca,
- a sostegno del rapporto virtuoso fra la sperimentazione e la didattica di sua pertinenza
- a sostegno di strategie di politica culturale identitaria per il medio periodo e,
- a sostegno, di conseguenza, di tutto ciò che è necessario per conseguire gli obiettivi che queste strategie sottendono: dall'organizzazione del personale docente e TAB, a quella degli spazi, e delle attrezzature, dall'organizzazione delle strutture di servizio alla gestione delle risorse.
Per tutto ciò è necessario:
- implementare il modello organizzativo descritto in riferimento agli obiettivi per la ricerca e per la didattica;
- conoscere e programmare le risorse di personale docente e TAB, come oggi è impegnato;
- avviare tutte le azioni opportune per disporre delle risorse, di spazi, di mezzi necessari nella consapevolezza che la virtuosità della struttura dipartimentale è virtuosità anche di Sapienza.
I SETTORI DI RICERCA NEI QUALI OPERA IL DIPARTIMENTO
Il Dipartimento è caratterizzato dalla multidisciplinarietà delle competenze dei docenti e ricercatori componenti, che afferiscono a otto diversi SSD appartenenti a quattro diverse Aree CUN:
AREA 08 - INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA
- ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
- ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE
- ICAR/15 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
- ICAR/21 URBANISTICA
AREA 05 - SCIENZE BIOLOGICHE
- BIO/03 BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA
AREA 09 - INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE
- ING-IND/11 FISICA TECNICA AMBIENTALE
AREA 10 - SCIENZE DELL'ANTICHITÀ, FILOLOGICO-LETTERARIE E STORICO-ARTISTICHE
- L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
AREA 12 - SCIENZE GIURIDICHE
- IUS/10 DIRITTO AMMINISTRATIVO
I settori maggiormente rappresentati, per cui il dipartimento costituisce struttura di riferimento appartengono all' AREA 08 - INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA e sono:
- ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti ed i metodi rivolti ad un'architettura sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione e manutenzione dell'ambiente costruito. Comprendono la storia e la cultura tecnologica della progettazione; lo studio dei materiali naturali e artificiali; la progettazione ambientale, degli elementi e dei sistemi; le tecnologie di progetto, di costruzione, di trasformazione e di manutenzione; l'innovazione di processo e l'organizzazione della produzione edilizia; le dinamiche esigenziali, gli aspetti prestazionali ed i controlli di qualità.
- ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano teorie e metodi, tecniche e strumenti del progetto del prodotto industriale - materiale o virtuale - nei suoi caratteri produttivi, tecnologico-costruttivi, funzionali, formali e d'uso e nelle relazioni che esso instaura con il contesto spaziale ed ambientale e con quello dell'industria e del mercato. La natura di tale prodotto (dai beni d'uso e strumentali ai beni di consumo e durevoli, agli artefatti comunicativi, relazionali, interattivi, alle strutture relazionali e di servizio) e la sua complessità (dai materiali e semilavorati ai beni intermedi, ai componenti, ai prodotti finali, fino ai sistemi integrati di prodotto, comunicazione, servizio) declinano altrettanti metodi e tecniche della progettazione come prassi interdisciplinare, che, interagendo con i diversi settori merceologici e produttivi, determinano ambiti di ricerca specifici in continua evoluzione.
- ICAR/21 URBANISTICA
I contenuti scientifico-disciplinari consistono nelle teorie e nelle prassi volte alla conoscenza ed alla progettazione della città e del territorio. In particolare riguardano la formazione e la trasformazione delle strutture organizzative e delle morfologie degli insediamenti umani; le relative problematiche d'interazione con l'ambiente naturale e con gli altri contesti; la definizione teorica degli apparati concettuali che sono propri del piano urbanistico; i metodi, gli strumenti e le pratiche di pianificazione fisica e di progettazione, recupero, riqualificazione e riordino degli insediamenti a tutte le scale.
I docenti e i ricercatori per meglio svolgere le loro attività di ricerca sono aggregati in Sezioni e Unità di Ricerca, ovvero in strutture d'orientamento e d'iniziativa nelle attività di ricerca in rapporto ad ambiti disciplinari, pluridisciplinari e tematici. Le sezioni sono:
- Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
- Progettazione Tecnologica e Ambientale;
- Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio;
- Paesaggio e Ambiente;
- Energia e Fisica Tecnica e Ambientale.
Le Sezioni hanno espresso ambiti e temi di ricerca peculiari delle competenze specifiche, non sempre sostenuti dai finanziamenti necessari.
Le Sezioni, in funzione della loro peculiarità, della propria dimensione e della propria organizzazione interna hanno sviluppato attività di ricerca di base e ricerca applicata, acquisendo risorse pubbliche e private in modo differenziato che rende evidente uno squilibrio tra le varie componenti. Sarà necessario attivare tutte le iniziative per ridare quell'equilibrio che potrà attuarsi valorizzando le competenze trasversali presenti nel Dipartimento, non escludendo anche l'ipotesi di nuove forme organizzative, con il confronto con il sistema universitario nazionale, che potrà prodursi con la Conferenza nazionale sulla ricerca, già programmata dal Dipartimento.
Di seguito si riportano le descrizioni sintetiche dei profili di attività delle singole Sezioni, espressione dei settori di ricerca nei quali opera il dipartimento:
- Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
l'Area del Design come polo di aggregazione culturale, scientifico e sperimentale capace di orientare l'offerta formativa e la ricerca degli ambiti progettuali degli artefatti materiali e immateriali; attraverso l'innovazione delle metodologie e delle pratiche di progetto; attraverso lo studio dell'evoluzione dei linguaggi, anche in chiave storiografica; attraverso l'indagine dei mutamenti nei contesti tecnologici, scientifici, sociali, economici, ambientali e la loro influenza nella costruzione dell'ambiente artificiale.
- Progettazione Tecnologica e Ambientale
l'Area della Tecnologia dell'Architettura rivolta alla definizione e sperimentazione di teorie, metodi e strumenti tecnico-operative per l'innovazione, l'evoluzione e la trasformazione dell'ambiente costruito; promotrice della cultura tecnologica della progettazione, capace di governare l'intero processo edilizio in un'ottica di qualità e di sostenibilità sociale, economica ed ambientale, sia negli interventi di nuova edificazione che di riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio esistente.
- Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio
l'Area dell'Urbanistica e del Governo del Territorio, capace di individuare e di sperimentare le componenti teorico-definitorie e metodologico-operative che sovrintendono ai processi di programmazione, pianificazione e progettazione della città e del territorio finalizzati al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico e generale, nonché al mantenimento e al raggiungimento di elevati livelli di qualità dei contesti naturali e degli ambiti urbanizzati e da urbanizzare, anche attraverso la verifica delle dinamiche di trasformazione, socioeconomiche e delle modalità di interazione e partecipazione di soggetti pubblici e privati.
- Paesaggio e Ambiente
l'Area della pianificazione, progettazione e gestione dei processi di tutela, valorizzazione e trasformazione del Paesaggio nelle sue componenti ambientali e antropiche e nelle loro interrelazioni, salvaguardando le biodiversità alle diverse scale.
- Energia e Fisica Tecnica e Ambientale
l'Area della Fisica Tecnica Ambientale concernente temi specifici quali gli aspetti energetici nella programmazione territoriale, del sistema edificio-impianto, la qualità ambientale outdoor e indoor, l'acustica e l'illuminotecnica.
Le Sezioni organizzano le loro attività in funzione di tre livelli di finalità in relazione alle attività di Didattica, Ricerca, Comunicazione e promozione organizzata. In particolare:
1 DIDATTICA
a. Propone gli ordinamenti dei Cdl e Cdlm di interesse del Dipartimento in ordine alle specificità disciplinari proprie della Sezione, al fine di consentire al Dipartimento stesso di formulare progetti formativi organici; il PDTA è di riferimento per i seguenti CdL e CdLM
DISEGNO INDUSTRIALE
GESTIONE DEL PROCESSO EDILIZIO - PROJECT MANAGEMENT
LM ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
LM DESIGN, COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE
LM DESIGN DEL PRODOTTO - PRODUCT DESIGN [Corso erogato in LINGUA INGLESE]
b. Indica al Dipartimento e, attraverso questo, alla Facoltà di riferimento, la dislocazione dei docenti all'interno dell'offerta formativa di interesse dello stesso;
c. Promuove la valorizzazione dei risultati della didattica di pertinenza attraverso Convegni, Workshop, Final Work, pubblicazioni e qualsiasi altra forma di divulgazione si ritenga utile per tale valorizzazione.
d. Supporta le attività organizzative e tecnico operative di competenza del Dipartimento per il funzionamento delle attività di formazione alta (Master, Corsi di alta formazione, Dottorato di riferimento, Scuola di Specializzazione) e dei Cdl e dei Cdlm gestiti dal Dipartimento stesso.
Nel periodo di riferimento sono attivi i seguenti Corsi di Specializzazione e Master:
Scuola Specializzazione in Beni Naturali e Territoriali Profilo Specialistico Architettura di Parchi, Giardini e dei Sistemi Naturalistico-Ambientali
Master di Primo Livello
- Exhibit & Public Design
- Gestione Del Processo Edilizio
- Product Design
Master di Secondo Livello
- ABTSA - Architettura Biologica E Tecnologie Sostenibili Per L'ambiente
- ACT - Valorizzazione E Gestione Dei Centri Storici Minori
- Architetture per la Salute
- Procedure di Partecipazione in Progetti, Piani e Programmi
- URBAM - Urbanistica nell'amministrazione, Mangement della Città e del Territorio
2 RICERCA
a. Svolge attività d'indirizzo:
- nella definizione dei programmi di ricerca di interesse dei settori tematici e disciplinari afferenti;
- nella definizione dell'attività sperimentale anche in relazione ai Laboratori di riferimento;
b. Favorisce l'interdisciplinarietà e le connessioni scientifiche con le altre Sezioni, nonché tutte le altre iniziative che gli afferenti alle singole Sezioni vorranno avviare;
c. Promuove e organizza le varie forme di comunicazione degli esiti della ricerca e della sperimentazione e qualsiasi altra forma di divulgazione utile per tale valorizzazione;
d. Promuove lo sviluppo di iniziative di ricerca scientifica con altre istituzioni accademiche nazionali e internazionali istituendo reti di collaborazione su temi di comune interesse;
e. Propone lo sviluppo di ricerche e di studi teorici e applicati in collaborazione con enti e istituzioni pubblici e privati, anche nell'ambito delle attività di ricerca conto terzi;
f. Cura le varie forme di comunicazione degli esiti della ricerca e della sperimentazione.
3 PROMOZIONE E COMUNICAZIONE ORGANIZZATA
a. Rende pubblici i programmi e le iniziative della Sezione, in occasione di una Conferenza convocata annualmente per la presentazione delle relazioni relative alle attività svolte;
b. Fornisce le informazioni delle attività di docenti della Sezione tramite news letters on- line, inviate alla reti di riferimento accademiche e alle comunità scientifiche nazionale e internazionali;
c. Organizza Convegni, Conferenze, Seminari e Mostre;
d. Cura e organizza le attività connesse alle pubblicazioni degli studi e ricerche svolte, come i volumi dedicati alle tematiche d'interesse della Sezione.
OBIETTIVI PLURIENNALI, STRATEGIE E AZIONI MIRATE AL SOSTEGNO DELLA RICERCA
Il Dipartimento nel prossimo triennio intende dar corso alla piena attuazione del Modello organizzativo che si è dato e in gran parte ha attuato, con l'obiettivo di realizzarne la sua mission istituzionale sia con azioni di miglioramento che di riorganizzazione laddove necessario e al fine di:
- migliorare le condizioni di lavoro di ricercatori, docenti e personale tecnico;
- migliorare la circolazione e la diffusione dei risultati;
- promuovere tutte le azioni affinché fra Sezioni e Laboratori si stabilisca una proficua interazione;
- rimettere in equilibrio gli squilibri nella gestione di finanziamenti che risultano evidenti nelle aggregazioni proposte rispetto alle risorse acquisite fino all'anno di riferimento
Questi obiettivi di programma andranno perseguiti in coerenza con il piano strategico d'Ateneo nelle sue principali finalità, attraverso alcune strategie e azioni mirate a definire per i prossimi anni un percorso di miglioramento delle prestazioni del dipartimento e di superamento graduale delle criticità descritte nel quadro B.3.
Il Dipartimento risente negativamente di un sistema di criticità strutturali comuni a molti dipartimenti universitari italiani, tra cui le principali sono:
- Riduzione di fondi pubblici e privati per il finanziamento dell'attività di ricerca;
- Invecchiamento del personale docente e ricercatore e mancanza di turnover ;
- Generale lentezza nel ricambio generazionale del corpo docente, ricercatore e TAB;
- Forte peso degli impegni didattici;
- Difficoltà nel reclutamento internazionale di nuovi docenti/ricercatori.
Nella fase di Riesame sono state evidenziate ulteriori problematiche propriamente riferibili alla complessità delle componenti dipartimentali. Alcune di queste aggravate dalle criticità strutturali sopra elencate, altre dalla parziale attuazione della integrazione delle discipline presenti nel dipartimento. Certamente va sottolineato che la presenza di ricercatori e docenti prossimi all'uscita dai ruoli, scarsamente motivati al miglioramento e alla diffusione delle loro produzioni scientifiche, ha concorso in maniera rilevante ai risultati penalizzanti ottenuti nella recente VQR 2004-2010.
Per contro si è riscontrato un eccessivo frazionamento delle attività di ricerca di base sui singoli SSD, probabilmente dovuto al non completo processo di integrazione disciplinare dei vari SSD presenti.
Le strategie sono, quindi, volte a:
- Migliorare il valore degli indicatori di produzione scientifica per acquisire vantaggio competitivo nella ripartizione delle risorse strutturali MIUR e nell'acquisizione di quelle private per la ricerca applicata, al fine di migliorare il posizionamento del Dipartimento nel ranking nazionale (VQR), concorrendo al miglioramento del Ranking nazionale ed internazionale dell'Ateneo;
- Sviluppare politiche di incentivazione e di supporto all'autofinanziamento e all'incremento della produzione scientifica;
- Attrarre ricercatori di valore italiani e internazionali, potenziando ulteriormente i programmi di scambio con ricercatori dei paesi emergenti potenziando le attività del centro PVS, favorendo l'accoglienza di docenti stranieri di prestigio, anche supportando economicamente i giovani ricercatori a farsi promotori di programmi specifici al fine di potenziare ulteriormente le azioni mirate ad aumentare l'attrattività internazionale del Dipartimento (accordi, corsi interuniversitari, partnership internazionali di ricerca e didattica di terzo livello);
- Attuare un monitoraggio periodico e dettagliato degli accordi di cooperazione internazionale in corso e dei loro esiti;
- Consolidare la tendenza già in atto all'internazionalizzazione delle attività dei dottorati di ricerca con azioni mirate ad attrarre studenti di valore stranieri e laureati in altri atenei, ad ampliare i finanziamenti esterni, la permanenza all'estero dei dottorandi.
Le azioni proposte sono riferibili a:
- Supportare le iniziative di sostegno della produttività scientifica dei singoli e della comunicazione e della diffusione dei risultati della ricerca;
- Consolidare la qualità e la quantità del conferimento dei prodotti scientifici nel catalogo U-Gov;
- Sostenere la produttività scientifica del personale inattivo o parzialmente inattivo;
- Ottimizzare interdisciplinarità delle attività scientifiche dei vari gruppi di ricerca;
- Ottimizzare interdisciplinarità delle attività dei due corsi di Dottorato (PhD in Pianificazione Territoriale e Urbana, PhD in Progettazione Ambientale) attraverso la proposta di istituzione del Dottorato in PIANIFICAZIONE, DESIGN E TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA che dovrà perseguire obiettivi scientifici e formativi comuni a 3 Curricula (Pianificazione territoriale, urbana e del Paesaggio; Progettazione tecnologica ambientale; Design del prodotto) volti all'integrazione dei diversi apporti disciplinari, individuando ambiti di ricerca trasversali;
- Consolidare le relazione scientifiche internazionali;
- Promuovere una maggiore competitività ed efficacia nella gestione delle risorse a disposizione per far fronte alla riduzione dei finanziamenti strutturali sulla ricerca di base;
- Valorizzare e incrementare ove possibile le strutture tecniche e logistiche di supporto alla ricerca.
A questo pacchetto di azioni fanno riferimento alcuni progetti specifici pluriennali di sviluppo, iniziati nel 2012 che vedranno la loro completa realizzazione nel biennio 2014-2015.
PROGETTI PER IL SOSTEGNO DELLA PRODUTTIVITÀ SCIENTIFICA
Nelle fasi preliminari alla VQR 2004-2010, nel luglio 2010 sono stati individuati tre referenti UGOV di dipartimento. Il gruppo di lavoro nel periodo 2010-12 ha partecipato attivamente alle attività di Ateneo, con l'OIR Sapienza e la task force VQR predisponendo documenti e organizzando incontri esplicativi con i docenti PDTA al fine di ottimizzare il Catalogo dei Prodotti U-Gov- Ricerca.
Questo lavoro si è rivelato utile nella seconda fase degli adempimenti chiesti al dipartimento riguardanti la valutazione della qualità della ricerca (VQR) nel periodo 2004-10 che prevedeva un lavoro complesso e raffinato, in previsione del riesame critico dei risultati ottenuti articolati per livelli (SSD, Area CUN, Dipartimento/Ateneo).
L'attività del gruppo U-Gov-VQR ha consentito di migliorare la qualità e la quantità dei prodotti conferiti al catalogo, riducendo in maniera significativa il numero di soggetti inattivi o parzialmente tali. A questo proposito, il Dipartimento, in previsione della nuova VQR ha deliberato di rafforzare il gruppo operativo con rappresentanti di tutte le sezioni e i SSD presenti per poter supportare i docenti nella scelta dei prodotti da conferire a valutazione e per poter intervenire preventivamente sui potenziali docenti inattivi, al fine di ridurre il danno potenziale connesso.
A questi progetti si affiancano quelli relativi alla Comunicazione che consentiranno al maggior numero possibile di docenti e ricercatori di poter pubblicizzare/pubblicare i prodotti della loro ricerca, in un ambito qualificato e riconosciuto dalla comunità scientifica, coerentemente con le recenti indicazioni ANVUR
PROGETTI PER LA COMUNICAZIONE
Il Dipartimento ha organizzato un articolato PROGETTO di COMUNICAZIONE per migliorare la diffusione delle proprie attività attraverso il suo sito web e i link che rinviano ai siti delle strutture interne, ma soprattutto attraverso specifici prodotti editoriali tra i quali si ricordano:
- DIID_ Disegno industriale | Industrial Design: è la rivista d'approfondimento sulle teorie e le pratiche che nella ricerca e nella sperimentazione nel design negli scenari contemporanei. La rivista è arrivata al numero 58 ed è classificata dall'ANVUR come rivista scientifica in Classe A.
- Quaderni di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura: i quaderni hanno periodicità quadrimestrale nella doppia versione in rete e cartacea ad esclusiva destinazione alle Biblioteche; saranno tematici e potranno accogliere i contributi delle varie componenti disciplinari del Dipartimento, oltre a quelli della comunità scientifica nazionale e internazionale, in modo da consentire letture trasversali del tema studiato. I Quaderni sono strutturati con tutti i vincoli previsti per l'accreditamento ISI : lingua inglese per gli abstract; autori (autori, direttore scientifico o responsabile, Comitato Scientifico, Comitato dei referee); criteri (processo di selezione/valutazione, parole chiave, presenza nelle Biblioteche e nelle Banche Dati), Standard Editoriali (contenuto editoriale, titolo della Rivista, titolo degli Articoli, abstract, regolarità nella pubblicazione, citazioni, indicazioni Bibliografiche, fonti ecc.).
- Lectures: la Collana che raccoglie le Lectures che docenti e ricercatori del Dipartimento svolgono tutti i giovedì, sulle teorie e le pratiche che fanno delle discipline strumenti d'innovazione per la costruzione del futuro dell'architettura, della città, del territorio e degli artefatti materiali e immateriali che li attraversano.
- Ascolto & Progetto: la Collana che raccoglie gli atti di Convegni e Conferenze organizzate dal Dipartimento, oltre a selezionate ricerche svolte dagli allievi del Dottorato di Pianificazione, Design, Tecnologia dell'Architettura
- Quaderni di Cartone: la Collana che raccoglie, idee, confronti e contributi anche di carattere sperimentale, sul design e più in generale sulla cultura del progetto degli artefatti nella società contemporanea. La considerazione che i nuovi linguaggi, le nuove tecnologie, le nuove funzioni dei prodotti della cultura materiale si misurano sempre più con condizioni al limite degli statuti disciplinari tradizionali, ci induce a pensare alla necessità di un progetto editoriale in grado di comprendere forme e contenuti delle espressioni e delle trasversalità possibili fra arti visive, architettura e design.
PROGETTI PER SPAZI E ATTREZZATURE
Il Dipartimento ha investito fondi propri per la razionalizzazione degli spazi in dotazione, per migliorare non solo le condizioni di lavoro ma anche la dotazione di attrezzature di supporto alla ricerca, con l'auspicio che tali impegni incontrino la disponibilità dell'Ateneo a contribuire con ulteriori fondi.
Le nuove necessità richiedono nuovi spazi che si sollecitano innanzitutto alla Facoltà in quanto sono soprattutto riferite a strutture i cui servizi sono destinati agli studenti (Biblioteca, Laboratori, Materioteca, ecc,) in presenza di contiguità fra spazi del Dipartimento e Facoltà, che consentirebbe l'attribuzione richiesta e un riequilibrio rispetto alle dotazioni di altri Dipartimenti.
Ma gli spazi sono necessari anche per lo svolgimento delle attività didattiche di terzo livello (Dottorato e Master). Inoltre i Laboratori supportano sia la ricerca che la sperimentazione conto terzi, oltre le attività di tirocinio degli studenti dei CdL e dei CdLM di riferimento o di pertinenza del Dipartimento sia nel campo della prototipazione che della comunicazione multimediale.
Nell'attuazione di alcune delle azioni proposte è necessario sia l'ampliamento che il completamento della riorganizzazione già avviata negli spazi già disponibili, come nel caso della collocazione presso FGTecnopolo delle attrezzature del Laboratorio Sapienza Design Factory in spazi in comodato d'uso, che non può essere considerata una scelta definitiva: è necessario il riavvicinamento del Laboratorio al Dipartimento e agli spazi ancora sotto la gestione della Facoltà per una accessibilità diretta di docenti e studenti che ci svolgono ricerca e tirocinio. Questa riorganizzazione sarebbe opportuna in quanto consentirebbe al Dipartimento d'intervenire con opere di bonifica e ristrutturazione finalizzate al miglioramento dello standard di qualità ed efficienza degli spazi d'uso per studenti e docenti. L'attribuzione di spazi consentirebbe, inoltre, di dare alla formazione di pertinenza e ai Master del Dipartimento la possibilità di programmare in modo adeguato e decoroso le attività istituzionali.
Si sta attualmente procedendo alla riorganizzazione della biblioteca dipartimentale all'interno degli spazi in dotazione al Dipartimento. Al momento, sono già state delineate delle linee programmatiche che prevedono il complessivo riassetto del piano secondo del Dipartimento in funzione dell'esigenza di riorganizzazione complessiva della biblioteca e di altre funzioni (Materioteca, Cartoteca, ecc.).
L'ipotesi programmatica fondamentale è quella della creazione di un Open Library diffusa negli ambienti del piano secondo del Dipartimento, opportunamente divisi dalle aree amministrative. L'obiettivo è quello di utilizzare gli attuali spazi, opportunamente riprogettati, per accogliere librerie e scaffalature accessibili direttamente dagli utenti, evitando procedure di richiesta dei testi e tutto quanto impedisca una ottimale fruibilità del servizio. I diversi ambienti (ex biblioteca DPTU, ex laboratorio Factory, attuale sala lettura, attuale archivio) potranno essere correlati a specifiche aree e settori scientifico-disciplinari: es. area dell'Urbanistica, della Tecnologia, del Design, e potranno ospitare, oltre alle librerie ed alle scaffalature a giorno, specifici spazi e postazioni di lettura.
Il programma di riorganizzazione iniziato nel corso dell'anno 2013 con la razionalizzazione del patrimonio librario prevede tempi necessari per il completamento del progetto. E' su base biennale in quanto, in particolare, la magnetizzazione di tutti i volumi e, ancor più, l'eventuale associazione (catalogata ed informatizzata) della targhetta magnetica a ciascun specifico volume (in maniera tale da rendere riconoscibile il volume prelevato), sono operazioni che prevedono un arco temporale abbastanza importante per essere portate a compimento. Nel frattempo gli spazi sono stati comunque riprogettati e riorganizzati secondo quanto definito e previsto dal programma di riassetto.
Sezione B - Sistema di gestione
1. Il Dipartimento si avvale di due strutture consigliari di orientamento per la ricerca e per l'attuazione dei programmi formativi:
Commissione Ricerca
L'obiettivo della Commissione è "quello di individuare gli “ambiti tematici di preminente interesse del Dipartimento e facilitare la formazione e la sperimentazione di gruppi interdisciplinari” con lo scopo di elaborare un documento di sintesi che:
•fotografi la situazione delle ricerche di base, sperimentali e applicate dal 2010 ad oggi o per le quali sono state presentate le domande nel 2013 – 2014;
•interpreti lo stato dell'arte quanto a tematiche, reti (tra settori disciplinari, nel Dipartimento, con altre sedi universitarie, con enti territoriali o istituzioni, etc) e canali di finanziamento;
•suggerisca strategie praticabili in tempi possibilmente brevi, soprattutto negli scenari dei finanziamenti internazionali.
La Commissione ha altresì il compito di predisporre i documenti di indirizzo della programmazione annuale e del piano triennale del Dipartimento e per la revisione periodica del progetto scientifico-culturale, favorendo l'aggregazione efficiente delle risorse e del personale del Dipartimento in relazione a specifici obiettivi, promuove le attività internazionali, concorre alle attività di autovalutazione e per il riesame delle attività di ricerca, supporta il Direttore nella compilazione della Scheda SUA-RD e nell'attuazione della VQR, unitamente ai referenti dipartimentali UGOV-Ricerca. Il Coordinatore della Commissione Ricerca è la Prof.ssa Giovanna Bianchi. L'istituzione della Commissione Ricerca è stata deliberata nel Consiglio di Dipartimento del 19.11.2012.
Commissione progetto didattico di Dipartimento
La mission della Commissione è quella di favorire lo sviluppo di un progetto organico delle attività didattiche che vedono impegnati i docenti afferenti al Dipartimento, nonché del progetto di corsi di laurea o di filiere di interesse strategico per il Dipartimento stesso; si è potuta perseguire solo nella seconda parte del 2013, a partire dal mese di maggio, quando la commissione ha potuto mettere al centro delle sue attività la fase progettuale in vista delle scadenze ministeriali dell'autunno. Gli indirizzi da seguire nello sviluppo di un progetto didattico organico del Dipartimento erano stati già delineati dalla conferenza “Ascolto e Progetto”, organizzata nel mese di settembre del 2012 proprio dal Dipartimento. Indirizzi che suggerivano una revisione sostanziale di molti dei progetti didattici offerti dal sistema universitario italiano nell'area dell'Architettura.
Il Coordinatore della Commissione progetto didattico di Dipartimento è il Prof. Carlo Martino
2. Le Sezioni sono i poli d'aggregazione delle attività di ricerca di sperimentazione e di formazione, ovvero sono le strutture d'orientamento e d'iniziativa nelle attività di ricerca in rapporto ad ambiti disciplinari, pluridisciplinari e tematici:
Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
Paesaggio e Ambiente;
Progettazione Tecnologica e Ambientale;
Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio;
Energia e Fisica Tecnica e Ambientale.
Le Sezioni hanno espresso ambiti e temi di ricerca peculiari delle competenze specifiche, non sempre sostenuti dai finanziamenti necessari. Non sempre i programmi e i progetti si sono misurati su temi sui quali sarebbe stato utile avere apporti trasversali rispetto alle competenze presenti nel Dipartimento.
Dal confronto dei dati sulla produttività scientifica delle Sezioni e/o Unità di ricerca, è possibile evincere tre considerazioni:
_ la prima relativa all'evidenza di squilibri nelle dotazioni di risorse economiche fra Sezioni e all'interno delle Sezioni;
_ la seconda relativa alla consistenza complessiva delle risorse per la ricerca che certo deve migliorare, ma che è certamente incoraggiante, ammontando per i due anni considerati ad un importo complessivo di €: 1.710.793,13;
_ la terza relativa alla necessità d'invertire la tendenza che vede la ricerca del Dipartimento poco inserita nei processi internazionali.
Quanto alla produttività scientifica dei singoli docenti, il quadro delle ricerche finanziate dimostra come le Sezioni hanno rallentato l'organizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione d'interesse trasversale alle competenze presenti nel Dipartimento.
E' evidente lo squilibrio nella capacità d'acquisizione di risorse per la ricerca fra Sezioni e Unità di ricerca.
Sarà necessario attivare tutte le iniziative per ridare quell'equilibrio fra i SSD necessario per valorizzare le competenze trasversali presenti nel Dipartimento, non escludendo anche l'ipotesi di nuove forme organizzative, anche con il confronto con il sistema universitario nazionale, che potrà prodursi con la Conferenza nazionale sulla ricerca, già programmata dal Dipartimento.
Ancor più necessario è correggere lo squilibro che vede SSD fortemente impegnati ad acquisire risorse per la ricerca e la sperimentazione con esiti significativi e SSD che non esprimono analoga efficacia. Il riequilibrio non solo è necessario, ma è necessario che si esprima sui valori alti e non su quelli bassi. Ma è anche necessario che ci si proponga oltre che nelle scadenze istituzionali, in quelle esterne e particolarmente nelle opportunità offerte dalla comunità europea e dalle reti internazionali.
E' altrettanto evidente l'esigenza di un maggiore impegno nella ricerca su bandi internazionali, compito che è in gran parte assegnato al Centro PVS_ Planning, Viable, Sustainability with emerging regions
3. Centro PVS _ Planning, Viable, Sustainability with emerging regions per l'internazionalizzazione
Il Centro, ereditato dal DPTU e finalizzato agli studi e agli interventi relativi ai Paesi in via di sviluppo, è stato riorganizzato, con nuove finalità definite nel nuovo Statuto e da una nuova declinazione dell'acronimo PVS: Planning, Viable, Sustainability with emerging regions.
E' oggi la principale struttura del Dipartimento che costituisce lo snodo per i rapporti internazionali.
Collaborazioni aperte sono nell'area del Magreb, nella Cina, nell' America latina.
Sono proficue e con ampi margini di sviluppo per l'operosità della struttura di coordinamento del Centro che ha avviato l'organizzazione della prima conferenza internazionale per confrontare esperienze relative all'uso delle risorse, alle strategie per rispondere ai BISOGNI, alla organizzazione delle azioni del pubblico nei processi di trasformazione della città e dell'edilizia, e nello sviluppo delle potenzialità nel campo della valorizzazione del potenziale del sistema produttivo.
4. Gruppo di Lavoro U-GOV- Ricerca - VQR
Nel Dipartimento è operativo, fin da luglio 2010, un gruppo di riferimento per la gestione del catalogo dei prodotti delle ricerca (U-Gov Ricerca) e che ha operato ed opera come una task force ai fini dell'istruzione VQR e della sua valutazione ex-post. E' composto dai Referenti dipartimentali, Delegati del Direttore, prof.ssa Alessandra Battisti, prof.ssa Carola Clemente e prof.ssa Antonella Galassi, che con grande spirito di servizio hanno supportato il Dipartimento e i suoi docenti nel complesso e respingente processo di implementazione del catalogo U-Gov prima e dei successivi adempimenti richiesti dall'ANVUR poi, oltre che nella scadenza per l'abilitazione. I Referenti hanno il compito di migliorare la qualità dei dati ai fini della valutazione della SUA-RD, delle abilitazioni e dei Dottorati; supportano il Direttore nell'attuazione del sistema di assicurazione di Qualità della ricerca a livello dipartimentale e nella redazione della scheda SUA-RD
Siamo tutti consapevoli che il processo di valutazione della produzione scientifica dei docenti e quindi dei dipartimenti di riferimento, è, anzi sarà (visti gli attuali e comprensibili limiti) l'unica percorribile per valutazioni trasparenti e oggettive che ormai sono da decenni patrimonio del sistema universitario internazionale, con il quale dobbiamo confrontarci .
L'avvio di sistemi di valutazione non ci debbono impaurire, né ci deve impaurire l'obbligo di utilizzare criteri che vengono dall'esterno e che ci sembrano non consoni alle peculiarità delle nostre ricerche, delle nostre sperimentazioni. Nel tempo non sarà difficile l'adattamento delle nostre attività ai criteri quali che siano, è solo un problema di abitudine a quei riferimenti, di adattamento che comunque non deve essere una ossessione, ma via via una consuetudine.
D'altra parte si preferisce la valutazione soggettiva? o la valutazione partigiana rispetto alla comparazione oggettiva? Dobbiamo riconoscere che nel sistema universitario internazionale dove le valutazioni oggettive sono già in uso, la selezione dei docenti nei vari ruoli accademici è meno ingiusta o almeno più trasparente.
In questo scenario, Il Dipartimento, nel prossimo triennio, intende dar corso alla piena attuazione del modello organizzativo che si è dato e in gran parte ha attuato, con l'obiettivo di realizzarne la mission sia con azioni di miglioramento che di ridiscussione laddove necessario e al fine di:
•migliorare le condizioni di lavoro di ricercatori, docenti e personale tecnico;
•organizzare la circolazione e la diffusione dei risultati;
•promuovere tutte le azioni affinché fra Sezioni e Laboratori si stabilisca una proficua interazione;
•rimettere in equilibrio gli squilibri nella gestione di finanziamenti che risultano evidenti nelle aggregazioni proposte rispetto alle risorse acquisite nell'ultimo periodo.
Commissione Ricerca
L'obiettivo della Commissione è "quello di individuare gli “ambiti tematici di preminente interesse del Dipartimento e facilitare la formazione e la sperimentazione di gruppi interdisciplinari” con lo scopo di elaborare un documento di sintesi che:
•fotografi la situazione delle ricerche di base, sperimentali e applicate dal 2010 ad oggi o per le quali sono state presentate le domande nel 2013 – 2014;
•interpreti lo stato dell'arte quanto a tematiche, reti (tra settori disciplinari, nel Dipartimento, con altre sedi universitarie, con enti territoriali o istituzioni, etc) e canali di finanziamento;
•suggerisca strategie praticabili in tempi possibilmente brevi, soprattutto negli scenari dei finanziamenti internazionali.
La Commissione ha altresì il compito di predisporre i documenti di indirizzo della programmazione annuale e del piano triennale del Dipartimento e per la revisione periodica del progetto scientifico-culturale, favorendo l'aggregazione efficiente delle risorse e del personale del Dipartimento in relazione a specifici obiettivi, promuove le attività internazionali, concorre alle attività di autovalutazione e per il riesame delle attività di ricerca, supporta il Direttore nella compilazione della Scheda SUA-RD e nell'attuazione della VQR, unitamente ai referenti dipartimentali UGOV-Ricerca. Il Coordinatore della Commissione Ricerca è la Prof.ssa Giovanna Bianchi. L'istituzione della Commissione Ricerca è stata deliberata nel Consiglio di Dipartimento del 19.11.2012.
Commissione progetto didattico di Dipartimento
La mission della Commissione è quella di favorire lo sviluppo di un progetto organico delle attività didattiche che vedono impegnati i docenti afferenti al Dipartimento, nonché del progetto di corsi di laurea o di filiere di interesse strategico per il Dipartimento stesso; si è potuta perseguire solo nella seconda parte del 2013, a partire dal mese di maggio, quando la commissione ha potuto mettere al centro delle sue attività la fase progettuale in vista delle scadenze ministeriali dell'autunno. Gli indirizzi da seguire nello sviluppo di un progetto didattico organico del Dipartimento erano stati già delineati dalla conferenza “Ascolto e Progetto”, organizzata nel mese di settembre del 2012 proprio dal Dipartimento. Indirizzi che suggerivano una revisione sostanziale di molti dei progetti didattici offerti dal sistema universitario italiano nell'area dell'Architettura.
Il Coordinatore della Commissione progetto didattico di Dipartimento è il Prof. Carlo Martino
2. Le Sezioni sono i poli d'aggregazione delle attività di ricerca di sperimentazione e di formazione, ovvero sono le strutture d'orientamento e d'iniziativa nelle attività di ricerca in rapporto ad ambiti disciplinari, pluridisciplinari e tematici:
Design e Tecnologia dell' architettura per l'innovazione;
Paesaggio e Ambiente;
Progettazione Tecnologica e Ambientale;
Urbanistica, Pianificazione, Progettazione e Governo del Territorio;
Energia e Fisica Tecnica e Ambientale.
Le Sezioni hanno espresso ambiti e temi di ricerca peculiari delle competenze specifiche, non sempre sostenuti dai finanziamenti necessari. Non sempre i programmi e i progetti si sono misurati su temi sui quali sarebbe stato utile avere apporti trasversali rispetto alle competenze presenti nel Dipartimento.
Dal confronto dei dati sulla produttività scientifica delle Sezioni e/o Unità di ricerca, è possibile evincere tre considerazioni:
_ la prima relativa all'evidenza di squilibri nelle dotazioni di risorse economiche fra Sezioni e all'interno delle Sezioni;
_ la seconda relativa alla consistenza complessiva delle risorse per la ricerca che certo deve migliorare, ma che è certamente incoraggiante, ammontando per i due anni considerati ad un importo complessivo di €: 1.710.793,13;
_ la terza relativa alla necessità d'invertire la tendenza che vede la ricerca del Dipartimento poco inserita nei processi internazionali.
Quanto alla produttività scientifica dei singoli docenti, il quadro delle ricerche finanziate dimostra come le Sezioni hanno rallentato l'organizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione d'interesse trasversale alle competenze presenti nel Dipartimento.
E' evidente lo squilibrio nella capacità d'acquisizione di risorse per la ricerca fra Sezioni e Unità di ricerca.
Sarà necessario attivare tutte le iniziative per ridare quell'equilibrio fra i SSD necessario per valorizzare le competenze trasversali presenti nel Dipartimento, non escludendo anche l'ipotesi di nuove forme organizzative, anche con il confronto con il sistema universitario nazionale, che potrà prodursi con la Conferenza nazionale sulla ricerca, già programmata dal Dipartimento.
Ancor più necessario è correggere lo squilibro che vede SSD fortemente impegnati ad acquisire risorse per la ricerca e la sperimentazione con esiti significativi e SSD che non esprimono analoga efficacia. Il riequilibrio non solo è necessario, ma è necessario che si esprima sui valori alti e non su quelli bassi. Ma è anche necessario che ci si proponga oltre che nelle scadenze istituzionali, in quelle esterne e particolarmente nelle opportunità offerte dalla comunità europea e dalle reti internazionali.
E' altrettanto evidente l'esigenza di un maggiore impegno nella ricerca su bandi internazionali, compito che è in gran parte assegnato al Centro PVS_ Planning, Viable, Sustainability with emerging regions
3. Centro PVS _ Planning, Viable, Sustainability with emerging regions per l'internazionalizzazione
Il Centro, ereditato dal DPTU e finalizzato agli studi e agli interventi relativi ai Paesi in via di sviluppo, è stato riorganizzato, con nuove finalità definite nel nuovo Statuto e da una nuova declinazione dell'acronimo PVS: Planning, Viable, Sustainability with emerging regions.
E' oggi la principale struttura del Dipartimento che costituisce lo snodo per i rapporti internazionali.
Collaborazioni aperte sono nell'area del Magreb, nella Cina, nell' America latina.
Sono proficue e con ampi margini di sviluppo per l'operosità della struttura di coordinamento del Centro che ha avviato l'organizzazione della prima conferenza internazionale per confrontare esperienze relative all'uso delle risorse, alle strategie per rispondere ai BISOGNI, alla organizzazione delle azioni del pubblico nei processi di trasformazione della città e dell'edilizia, e nello sviluppo delle potenzialità nel campo della valorizzazione del potenziale del sistema produttivo.
4. Gruppo di Lavoro U-GOV- Ricerca - VQR
Nel Dipartimento è operativo, fin da luglio 2010, un gruppo di riferimento per la gestione del catalogo dei prodotti delle ricerca (U-Gov Ricerca) e che ha operato ed opera come una task force ai fini dell'istruzione VQR e della sua valutazione ex-post. E' composto dai Referenti dipartimentali, Delegati del Direttore, prof.ssa Alessandra Battisti, prof.ssa Carola Clemente e prof.ssa Antonella Galassi, che con grande spirito di servizio hanno supportato il Dipartimento e i suoi docenti nel complesso e respingente processo di implementazione del catalogo U-Gov prima e dei successivi adempimenti richiesti dall'ANVUR poi, oltre che nella scadenza per l'abilitazione. I Referenti hanno il compito di migliorare la qualità dei dati ai fini della valutazione della SUA-RD, delle abilitazioni e dei Dottorati; supportano il Direttore nell'attuazione del sistema di assicurazione di Qualità della ricerca a livello dipartimentale e nella redazione della scheda SUA-RD
Siamo tutti consapevoli che il processo di valutazione della produzione scientifica dei docenti e quindi dei dipartimenti di riferimento, è, anzi sarà (visti gli attuali e comprensibili limiti) l'unica percorribile per valutazioni trasparenti e oggettive che ormai sono da decenni patrimonio del sistema universitario internazionale, con il quale dobbiamo confrontarci .
L'avvio di sistemi di valutazione non ci debbono impaurire, né ci deve impaurire l'obbligo di utilizzare criteri che vengono dall'esterno e che ci sembrano non consoni alle peculiarità delle nostre ricerche, delle nostre sperimentazioni. Nel tempo non sarà difficile l'adattamento delle nostre attività ai criteri quali che siano, è solo un problema di abitudine a quei riferimenti, di adattamento che comunque non deve essere una ossessione, ma via via una consuetudine.
D'altra parte si preferisce la valutazione soggettiva? o la valutazione partigiana rispetto alla comparazione oggettiva? Dobbiamo riconoscere che nel sistema universitario internazionale dove le valutazioni oggettive sono già in uso, la selezione dei docenti nei vari ruoli accademici è meno ingiusta o almeno più trasparente.
In questo scenario, Il Dipartimento, nel prossimo triennio, intende dar corso alla piena attuazione del modello organizzativo che si è dato e in gran parte ha attuato, con l'obiettivo di realizzarne la mission sia con azioni di miglioramento che di ridiscussione laddove necessario e al fine di:
•migliorare le condizioni di lavoro di ricercatori, docenti e personale tecnico;
•organizzare la circolazione e la diffusione dei risultati;
•promuovere tutte le azioni affinché fra Sezioni e Laboratori si stabilisca una proficua interazione;
•rimettere in equilibrio gli squilibri nella gestione di finanziamenti che risultano evidenti nelle aggregazioni proposte rispetto alle risorse acquisite nell'ultimo periodo.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Centro di Ricerca Fo.Cu.S. – Valorizzazione e gestione dei centri storici minori e relativi sistemi paesaggistici-ambientali | RICCI Manuela | 8 | |
2. | Centro Interdipartimentale Territorio, Edilizia, Restauro, Ambiente – C.I.T.E.R.A. | DE SANTOLI Livio | 14 | |
3. | Centro di Ricerca Sapienza Design Research | PARIS Antonio | 11 | |
4. | Centro PVS | TRUSIANI Elio | 6 | Esperti esterni: Claudio Di Curzio, Francesco Di Nicola, Pietro Garau |
5. | Archivio Luigi Piccinato (ALP) | ZEVI Sergio Fabio | 1 | Archivista Dott. Vincenzo De Meo Assegnista: Dott. Arch. Giuseppe Occhipinti |
6. | Sezione Design e Tecnologia dell'architettura per l'innovazione | PARIS Antonio | 18 | |
7. | Sezione Progettazione Tecnologia Ambientale | CUPELLONI Luciano | 9 | |
8. | Sezione Urbanistica, Pianificazione, progettazione e Gioverno del Territorio | RICCI Laura | 15 | |
9. | Sezione Paesaggio e Ambiente | BALBO DI VINADIO Pier Paolo | 9 | |
10. | Sezione Energia e Fisica tecnica Ambientale | DE SANTOLI Livio | 8 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Il benessere ambientale negli ambienti aperti e confinati | GUGLIERMETTI Franco (Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica) | 16 |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Sono strutture che richiedono investimenti che il Dipartimento ha attuato su fondi propri e spazi dedicati che attendiamo anche dalla Facoltà, in relazione al riequilibrio opportuno con le dotazioni degli altri dipartimenti e per la natura dei servizi che rendono agli studenti, anche per le nuove funzioni attribuite ai Dipartimenti. Si tratta di strutture che hanno il potenziale di esprimere servizi d'eccellenza per il loro know-how.
1. LABORATORIO SAPIENZA DESIGN FACTORY- struttura di ricerca applicata, luogo di incontro tra ricerca universitaria e impresa e professione nel settore del Design. Costituisce anello tra ricerca di base e applicata per la crescita competitiva del sistema manifatturiero delle PMI. La sua visione pone il DESIGN al centro di un sistema di competenze per lo sviluppo di prodotti innovativi per qualità tecnico-prestazionale ed estetica. SDF è incubatore per nuovi talenti che possono avviare una sperimentazione continua, costituendo un'inesauribile risorsa per il sistema produttivo e le istituzioni. SDF, oltre alla partnership strutturata con FGTecnopolo e Unoauno e alla sinergia con i Joint-Lab di Sapienza Innovazione, si avvale, su specifici progetti, delle competenze di ricercatori e professionisti leader ne settore.
2_LABORATORIO PHOTOMEDIALAB - struttura di supporto tecnico-operativo alle attività del Dipartimento, finalizzata a fornire servizi ad alta specializzazione in quattro specifici ambiti: per la Comunicazione, per la Progettazione, per la rappresentazione, per il web e l'interaction, sviluppando e realizzando prodotti di comunicazione di tipo sia tradizionale che multimediale: dalla grafica all'editoria, dalla fotografia al multimedia e al web. In particolare PLAB è specializzato nel progetto e nella realizzazione di: immagine coordinata, grafica per l'exhibit grafica editoriale, webgrafica, comunicazione del progetto.
3_LABORATORIO USABILITA'& ACCESSIBILITA'- struttura di ricerca multidisciplinare rivolta allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi basati sulle nuove tecnologie informatiche e digitali. Le sue attività di ricerca sono svolte in collaborazione con partner esterni aziendali e istituzionali per supportare processi di business esistenti e/o facilitare la creazione di nuove opportunità economiche. Gli ambiti di applicazione del LUA sono: Usabilità e Accessibilità, Interaction Design, New Media, Modeling & Design
4_LABORATORIO DI ANALISI E MODELLAZIONE DEI SISTEMI AMBIENTALI (LAMSA)- struttura di ricerca che assolve a funzioni di formazione e ausilio alla ricerca per laureandi e dottorandi e supporto all'attività scientifica.
I campi di attività del LAMSA sono:
- Analisi delle condizioni di interazione tra ambiente, insediamenti ed edilizia.
- Analisi delle dinamiche fenomenologiche di livello microclimatico.
- Ricerca delle ottimali condizioni di fruibilità degli ambienti.
- Ricerca tipo-tecno-morfologica su sistemi insediativi ed edilizi.
- Ricerca su materiali e componenti.
1. LABORATORIO SAPIENZA DESIGN FACTORY- struttura di ricerca applicata, luogo di incontro tra ricerca universitaria e impresa e professione nel settore del Design. Costituisce anello tra ricerca di base e applicata per la crescita competitiva del sistema manifatturiero delle PMI. La sua visione pone il DESIGN al centro di un sistema di competenze per lo sviluppo di prodotti innovativi per qualità tecnico-prestazionale ed estetica. SDF è incubatore per nuovi talenti che possono avviare una sperimentazione continua, costituendo un'inesauribile risorsa per il sistema produttivo e le istituzioni. SDF, oltre alla partnership strutturata con FGTecnopolo e Unoauno e alla sinergia con i Joint-Lab di Sapienza Innovazione, si avvale, su specifici progetti, delle competenze di ricercatori e professionisti leader ne settore.
2_LABORATORIO PHOTOMEDIALAB - struttura di supporto tecnico-operativo alle attività del Dipartimento, finalizzata a fornire servizi ad alta specializzazione in quattro specifici ambiti: per la Comunicazione, per la Progettazione, per la rappresentazione, per il web e l'interaction, sviluppando e realizzando prodotti di comunicazione di tipo sia tradizionale che multimediale: dalla grafica all'editoria, dalla fotografia al multimedia e al web. In particolare PLAB è specializzato nel progetto e nella realizzazione di: immagine coordinata, grafica per l'exhibit grafica editoriale, webgrafica, comunicazione del progetto.
3_LABORATORIO USABILITA'& ACCESSIBILITA'- struttura di ricerca multidisciplinare rivolta allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi basati sulle nuove tecnologie informatiche e digitali. Le sue attività di ricerca sono svolte in collaborazione con partner esterni aziendali e istituzionali per supportare processi di business esistenti e/o facilitare la creazione di nuove opportunità economiche. Gli ambiti di applicazione del LUA sono: Usabilità e Accessibilità, Interaction Design, New Media, Modeling & Design
4_LABORATORIO DI ANALISI E MODELLAZIONE DEI SISTEMI AMBIENTALI (LAMSA)- struttura di ricerca che assolve a funzioni di formazione e ausilio alla ricerca per laureandi e dottorandi e supporto all'attività scientifica.
I campi di attività del LAMSA sono:
- Analisi delle condizioni di interazione tra ambiente, insediamenti ed edilizia.
- Analisi delle dinamiche fenomenologiche di livello microclimatico.
- Ricerca delle ottimali condizioni di fruibilità degli ambienti.
- Ricerca tipo-tecno-morfologica su sistemi insediativi ed edilizi.
- Ricerca su materiali e componenti.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Factory Sapienza Design | DI LUCCHIO Loredana | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 08 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca - Cartoteca - Materioteca - Archivio Luigi Piccinato | 23.954 | 459 |
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
2. | Sistema Bibliotecario Sapienza | https://web.uniroma1.it/sbs/ | 2.738.231 | 911.407 | 38.822 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [10]
-
- Prof. Associati [21]
-
- Ricercatori [24]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [1]
-
- Assegnisti [10]
-
- Dottorandi [60]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BALBO DI VINADIO | Pier Paolo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/15 |
2. | BELFIORE | Emanuela | Professore Straordinario | 08 | 08b | ICAR/21 |
3. | CUPELLONI | Luciano | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
4. | DE SANTOLI | Livio | Professore Ordinario | 09 | 09 | ING-IND/11 |
5. | FERRANTE | Tiziana | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
6. | GIOVENALE | Anna Maria | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/12 |
7. | OLIVIERI | Massimo | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/21 |
8. | PARIS | Antonio | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/13 |
9. | RICCI | Laura | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/21 |
10. | RICCI | Manuela | Professore Ordinario | 08 | 08b | ICAR/21 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 2 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 1 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 8 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 5 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 1 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |