Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
1. I settori di ricerca nei quali opera il Dipartimento.
Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (DMMBM) (http://dmmbm.dip.unina.it/) è stato attivato il 1° gennaio 2013. Ad esso hanno deciso di afferire docenti e ricercatori dell'Area 05 e dell'Area 06, precedentemente afferenti a due Dipartimenti dell'Ateneo (Dip. di Biochimica e Biotecnologie Mediche e Dip. di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare), tutti impegnati nella ricerca e nella formazione pre- e post-laurea nelle aree della Medicina e delle Biotecnologie mediche.
I settori scientifico disciplinari (SSD) di riferimento del DMMBM, in accordo con quanto previsto dalla Statuto di Ateneo, sono:
BIO/10 – Biochimica
BIO/11 – Biologia molecolare
BIO/12 – Biochimica e biologia molecolare clinica
BIO/13 – Biologia applicata
MED/03 – Genetica medica
MED/04 – Patologia generale
MED/07 – Microbiologia e microbiologia clinica
MED/46 – Scienze e tecniche di medicina e di laboratorio
M-EDF/01 – Metodi e didattiche delle attività motorie
Inoltre, alcuni docenti e ricercatori afferenti al DMMBM appartengono ai SSD:
BIO/18 – Genetica
MED/05 – Patologia clinica
FIS/07 – Fisica applicata
I settori di ricerca in cui opera il Dipartimento sono congrui con i SSD di riferimento. Come testimoniato dalle tematiche affrontate dalle pubblicazioni scientifiche riportate nella Sezione D, l'attivita' di ricerca del DMMBM copre molteplici ambiti dello studio dei meccanismi di base e di nuovi approcci diagnostici e terapeutici delle malattie dell'uomo.
2. Gli obiettivi pluriennali di ricerca 2015-2017.
I tre obiettivi principali individuati per sviluppare la ricerca del DMMBM, in linea con il piano strategico d'Ateneo, sono sinteticamente riportati nella Tabella 1, insieme alle azioni e rispettivi indicatori (vedi PDF allegato), e sono descritti di seguito.
In primo luogo, si intende migliorare la qualità della produzione scientifica del DMMBM. Quantitativamente, la produzione scientifica del DMMBM degli ultimi 3 anni risulta soddisfacente. Infatti, da un punto di vista formale, moltissimi dei prodotti della ricerca esposti nella VQR 2004-2010 hanno avuto una ottima valutazione, ma da un punto di vista sostanziale esiste un ulteriore largo margine di crescita. Infatti, sono ancora relativamente pochi gli articoli pubblicati (ad esempio: Dev Cell, Nature, Nature Gen e Mol Cell nel 2012 e Cell Metabolism nel 2013), con la partecipazione di studiosi del DMMBM, su riviste al top del ranking delle aree di interesse, nel triennio 2011-2013. Arrivare a pubblicare su questo tipo di riviste di notevole prestigio, ma con selezione editoriale molto severa, non ha soltanto lo scopo di migliorare la valutazione del DMMBM, ma soprattutto quello di porre le premesse per l'accesso a finanziamenti molto competitivi (vedi ERC), per l'attrazione di interesse da parte di grandi Imprese internazionali e, non ultimo, quello di aprire la strada ai giovani studiosi che si formano nel DMMBM al collocamento presso Istituzioni di ricerca prestigiose e competitive. A parte i papers in top journals, migliorare la qualità significa in ogni caso riuscire a pubblicare la maggior parte dei risultati delle ricerche su riviste di elevato IF (primo quintile delle classificazioni ISI WOS), riducendo la necessita' di rivolgersi a sedi editoriali poco visibili o molto specialistiche. Il miglioramento della qualità della ricerca del Dipartimento avrà lo scopo di aumentare l'attrattività, sia di giovani studiosi (es: reclutamento di studenti di dottorato laureati in Università diverse da Federico II o straniere), sia di studiosi già formati, che aspirano a occupare posizioni permanenti nel DMMBM, quando queste si rendessero disponibili. E' ovvio che aumentare il livello della produzione scientifica non è obiettivo semplice da raggiungere, tuttavia il monitoraggio dell'andamento della produzione stessa sarà perseguito dal DMMBM con grande attenzione.
Il secondo obiettivo è quello di aumentare il grado di internazionalizzazione dell'ambiente di ricerca del DMMBM. L'attività di ricerca negli ambiti di interesse del DMMBM, essendo competitiva, è per definizione internazionale. Pertanto praticamente tutti i risultati prodotti sono pubblicati su riviste in lingua inglese a larghissima diffusione internazionale. La partecipazione a congressi internazionali, gli inviti a tenere seminari in Istituzioni di ricerca straniere, gli stages all'estero in particolare nella fase di formazione, il lavoro di peer review per riviste (in qualche caso attraverso la partecipazione a Editorial boards) e per Agenzie di finanziamento internazionali, ed infine, il numero di seminari tenuti in Dipartimento da studiosi afferenti ad Istituzioni straniere (circa 5% dei seminari nel 2011, 21% nel 2012 e 26% nel 2013) garantiscono visibilità e buone collaborazioni internazionali al DMMBM. Ma tutto ciò non significa ancora operare quotidianamente in un contesto internazionale. Infatti, sono ancora pochi gli studenti e gli ospiti stranieri che frequentano il DMMBM così come non ci sono richieste di studiosi stranieri di partecipare alle (poche!) selezioni per posizioni permanenti nel Dipartimento. Questo scenario di “provincializzazione” dell'ambiente di lavoro rappresenta una delle maggiori differenze tra DMMBM ed altri Dipartimenti o Istituti di ricerca all'estero e, in qualche caso, anche in Italia, nonostante il fatto che l'analisi bibliometrica della produzione scientifica di numerosi PI del Dipartimento sia paragonabile a quella di PI di Istituzioni più attrattive. Si tratta di un punto di debolezza importante per vari motivi, tra cui il fatto che: i) i giovani studiosi si formano in un ambiente non internazionale e troppo omogeneo, nel quale sono stati tutti esposti unicamente allo stesso tipo di esperienze e formazione pre- e post-laurea; ii) la competizione tra i giovani, che, quando è leale, è un forte stimolo alla crescita, assume connotati localistici e spesso porta ad una maggiore attenzione alla stabilizzazione professionale che alla formazione di una figura di ricercatore indipendente; iii) gli studiosi con posizioni permanenti, specie quelli agli inizi della carriera, sono esposti ad un ambiente poco stimolante, in cui la competizione per le risorse prevale sullo scambio di conoscenze e sul contributo all'analisi critica dei risultati; iv) in generale, un ambiente di ricerca con una forte impronta localistica non promuove la mobilità in uscita, che invece è uno degli strumenti per innescare feedback positivi. L'analisi delle cause di questa debolezza di contesto non è operazione ovvia: verosimilmente, molti dei punti di debolezza del sistema prima citati (risorse a disposizione molto limitate, incluso quelle relative a spazi di laboratorio ed attrezzature, scarso turnover della compagine di ricerca, poche opportunità di accedere a finanziamenti o posizioni temporanee e permanenti) riducono l'attrattività del DMMBM.
Il terzo obiettivo riguarda il coinvolgimento di tutte le risorse umane a disposizione nelle attività di ricerca. L'analisi della produzione scientifica del DMMBM mostra che la percentuale di docenti senza pubblicazioni nel periodo in esame è in media del 15% per anno; una percentuale che va tenuta sotto stretto monitoraggio in particolare per quello che riguarda i Ricercatori. Le cause di questa scarsa produttività vanno ricercate, al di là di singole specifiche vicende umane, nei problemi di contesto già esposti, primo tra tutti il limitato numero di opportunità di finanziamento della ricerca fondamentale. L'insuccesso, o la grande difficoltà, nel reperire risorse sufficienti per portare avanti un progetto nel tempo mina la motivazione e riduce la produttivita' scientifica in particolare dei più giovani. Nello stesso tempo, il coinvolgimento in impegnative attività didattiche, le quali spesso comportano lo svolgimento di attività assistenziali ospedaliere che non sempre hanno una diretta relazione con attività di ricerca (attività di servizio che prevede anche copertura di turni di guardia notturni e festivi), riducono il tempo a disposizione per la ricerca. Questi problemi potrebbero essere aggravati dall'aumento del numero degli studenti come conseguenza di una liberalizzazione degli accessi ai Corsi di Laurea di area medica. Il DMMBM ritiene che la soluzione del problema andrebbe trovata nella differenziazione dei compiti del personale con posizioni permanenti (es.: diversificazione dei carichi didattici e gestionali). Tuttavia, considerato che l'attuale sistema di valutazione, da cui dipende una parte dell'assegnazione delle risorse, penalizza la presenza di docenti e ricercatori inattivi o poco produttivi, e che il reclutamento di risorse è cruciale per il nostro sviluppo, il DMMBM si pone come obiettivo la massimizzazione del contributo alla produzione scientifica anche da parte delle unita' di personale attualmente meno attive.
3. Le modalità di realizzazione degli obiettivi primari.
Per raggiungere i tre obiettivi primari sopra descritti saranno intraprese le Azioni riportate sinteticamente nella Tabella 1 (vedi PDF allegato).
Un'azione cruciale per raggiungere l'Obiettivo 1 è quella di incrementare le risorse a disposizione. Gran parte della ricerca svolta negli ambiti caratterizzanti del DMMBM ha costi notevoli, specie in termini di materiale di consumo (reattivi, plasticheria, colture cellulari), stabulazione animali, ed analisi genomiche/proteomiche sistematiche su larga scala. A ciò vanno aggiunte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, cui è impossibile far fronte solo con il contributo dell'Ateneo, e quelle per personale tecnico (es: stabulario). Infine, anche se limitate ad occasioni di particolare rilievo, vanno considerate le spese per la partecipazione a meeting scientifici e per le missioni. Non tutti gli studiosi del DMMBM dispongono di risorse adeguate a tali necessità. Lo scenario nazionale non offre grandi opportunità di finanziamento delle ricerca fondamentale, che è quella che maggiormente caratterizza il DMMBM e in cui si sono ottenuti negli anni i migliori risultati. Le opportunità in ambito europeo (ERC) sono molto competitive (ad esempio nella ultima call per Life sciences sono stati finanziati solo 125 progetti in tutta Europa, di cui solo due in Italia). Per la ricerca applicata e industriale le opportunità sono maggiori, sia a livello locale che europeo, ma le tematiche di interesse della componente industriale non sempre coincidono con quelle caratterizzanti il DMMBM. D'altro canto, a fronte di una notevole mole di lavoro sperimentale, i risultati delle ricerche applicate possono risultare interessanti da un punto di vista di trasferimento a breve termine di conoscenze ben consolidate (cosa che muove l'interesse delle Industrie), ma non di grandissima rilevanza da un punto di vista di avanzamento delle conoscenze e della produzione di pubblicazioni scientifiche e quindi meno attrattive per gli studiosi accademici, in particolare i piu' giovani. Tuttavia, reclutare risorse di supporto alla ricerca industriale avrebbe delle importanti ricadute positive sulla conduzione di tutta la ricerca del Dipartimento, in termini di mantenimento e acquisizione di infrastrutture, di potenziamento di personale di supporto, e anche di disponibilità di reagenti e materiali di consumo. Le azioni che saranno intraprese avranno in primo luogo lo scopo di migliorare la qualità dei progetti che vengono sottomessi agli Enti finanziatori, specie da parte di studiosi più giovani e/o ancora in formazione. A tale scopo sarà messo a punto un sistema di advisory interno al DMMBM. In particolare, la Giunta di Dipartimento identificata dal DMMBM come struttura che gestirà la politica di AQ (vedi Quadro B2) individuera', ad inizio anno, un gruppo (advisory interno) di 3-5 studiosi del DMMBM, con competenze scientifiche nei diversi settori di ricerca in cui opera il DMMBM ed esperienza nella partecipazione a bandi per finanziamenti competitivi nazionali ed internazionali. Tale gruppo coadiuvera' i ricercatori del DMMBM nella partecipazione a bandi per finanziamenti tramite:
- allestimento di un database (titolo, principal investigator, ente finanziatore, esito della proposta) delle proposte progettuali presentate ogni anno;
- pubblicizzazione di bandi disponibili;
- discussione preliminare delle idee progettuali (in forma di seminario a piccoli gruppi);
- ausilio nella revisione delle proposte;
- incentivazione dell'idea progettuale tramite la proposta al Consiglio di Dipartimento di fornire un supporto iniziale per la produzione di dati preliminari (vedi di seguito Obiettivo 3).
Molte delle calls (sia nazionali, ma soprattutto europee) sono rivolte ad aggregazioni di ricercatori e imprese. Per favorire l'accesso degli studiosi del DMMBM a tali cordate bisogna favorire le collaborazioni con altre Università e Istituzioni di ricerca, attraverso il potenziamento del supporto alla mobilità sia in ingresso che in uscita. A questo scopo sarà curata (es.: tramite la definizione di calendari di seminari e di incontri one-to-one post seminario) e sara' promossa (es.: tramite la ricerca di opportuni finanziamenti) l'attività seminariale. Attraverso questa azione si prevede di poter aumentare la frequenza degli incontri con ricercatori di altre Istituzioni e il numero di collaborazioni che si possano tradurre in progetti e pubblicazioni in comune e in stages in ingresso e in uscita. Come si è detto in precedenza l'entità delle collaborazioni con le Imprese è uno dei punti di debolezza del sistema. In parte ciò può essere dovuto ad una scarsa conoscenza reciproca. Pertanto, si promuoverà la diffusione dei risultati delle ricerca, sia attraverso l'uso e la visibilità del sito web di Dipartimento (http://dmmbm.dip.unina.it/) sia attraverso l'organizzazione di eventi speciali. Per cominciare si è deciso di selezionare Imprese possibilmente interessate e invitare loro rappresentanti al prossimo Retreat del Dipartimento, nell'ambito del quale si organizzerà una sessione specifica di brevi presentazioni dirette ai possibili interlocutori interessati al trasferimento industriale dei risultati.
Le azioni per raggiungere l'Obiettivo 2 mirano soprattutto ad aumentare la visibilità dell'attività di ricerca del DMMBM. In primo luogo si vuole aumentare la visibilità dei bandi per la selezione di studenti di dottorato. Quest'anno per la prima volta il DMMBM ha sperimentato l'accesso ad un sito web (http://www.phdportal.eu/) che raccoglie informazioni sui bandi per posizioni di dottorato e post-doc. Vogliamo poi potenziare la mobilità internazionale degli studiosi del Dipartimento, attraverso l'assegnazione di risorse specifiche, ad esempio offrendo la possibilità a chi si muove verso l'estero per un periodo significativo (30 gg) di disporre di un contributo per invitare presso il DMMBM ricercatori dell'Istituzione che li ha ospitati, sia per tenere seminari che per brevi stages di ricerca. Infine, si potenzierà il supporto al placement di nostri giovani ricercatori all'estero. Questa azione è già svolta da tempo e con buoni risultati, ma senza ricadute significative sull'internazionalizzazione delle attività svolte presso i nostri laboratori. L'azione sarà integrata con politiche di scambio che si aggiungano a quelle puramente in uscita.
L'obiettivo 3 è quello più difficile da raggiungere per i motivi esposti in precedenza. In primo luogo si vuole promuovere la collaborazione all'interno del Dipartimento. Nel contempo bisogna sostenere la progettualità degli studiosi del DMMBM, anche quando i risultati di precedenti applications sono stati negativi. A tale scopo, come gia' esposto, si intende mettere a disposizione risorse per supportare la produzione di dati sperimentali preliminari, la cui mancanza spesso indebolisce le richieste di finanziamento, anche quando l'idea progettuale è potenzialmente eccellente. La proposta al Consiglio di Dipartimento verra' effettuata dal gruppo di advisory interno summenzionato. Le risorse finanziarie saranno attinte dai Fondi comuni di Ricerca Dipartimentale fino ad un massimo del 20% degli stessi ogni anno. Nell'attribuzione di tali risorse saranno favoriti gli studiosi che si siano mostrati attivi nella partecipazione a bandi precedenti; in questo modo verra' disincentivata l'inattività scientifica. In ogni caso il problema dell'inattività va affrontato anche con un'ottica di più ampio respiro, che miri a prevenire le condizioni che inducono e solidificano questo tipo di comportamento. Ciò significa che, specie per quanto riguarda gli studiosi più giovani e quelli in formazione, bisogna operare affinché la valutazione continua e il confronto con la comunità diventino parte integrante della propria attività e non meramente uno sporadico e indesiderato momento formale.
4. Le modalità del monitoraggio per l'anno di riferimento tenendo conto delle criticità e dei punti di miglioramento emersi e indicati nel quadro B3.
Per monitorare l'efficacia delle azioni intraprese e apportare eventuali correttivi si utilizzeranno gli indicatori riassunti nella Tabella 1 (vedi PDF allegato). In alcuni casi si tratta di indicatori numerici (numero di articoli scientifici e/o progetti di ricerca in collaborazione con altre Università, numero di domande di partecipazione a bandi competitivi, percentuale di pubblicazioni su riviste di fascia A della VQR), in altri di indicatori di realizzazioni (implementazione di un sistema di rotation dei dottorandi, potenziamento del supporto alla mobilità, eventi di diffusione dei risultati della ricerca). Le informazioni fornite da tali indicatori saranno comunque sempre affiancate da un'analisi più approfondita, anche di casi specifici. Tutto questo sarà finalizzato ad ottenere, specialmente nei tempi lunghi, un miglioramento della qualità del Dipartimento e non solo un miglioramento della valutazione terza delle nostre attività. Quest'attività di monitoraggio e più in generale quella di gestione della qualità e di miglioramento delle performances in campo scientifico richiedono una riorganizzazione del Dipartimento. Non si è ritenuto di inserire questa azione aggiuntiva tra quelle sopra descritte perché non è possibile identificare indicatori di efficacia dell'azione, se non genericamente considerare tutti quelli menzionati per le varie azioni. In questa fase di avvio del sistema si ritiene di affidare il monitoraggio delle azioni e del coordinamento delle attività connesse alla SUA RD alla Giunta di Dipartimento, organo elettivo e rappresentativo del Consiglio di Dipartimento, sotto la guida del Vice-Direttore. La Giunta utilizzerà di volta in volta Commissioni specifiche di Dipartimento per realizzare gli obiettivi fissati. A regime, una volta raggiunti ragionevolmente gli obiettivi prefissati, immaginiamo un sistema che evidenzi tempestivamente le criticità e proponga soluzioni, per mantenere il livello di qualità senza perseguire obiettivi di miglioramento continuo che rischierebbero di distrarre energie e togliere serenità agli operatori.
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Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (DMMBM) (http://dmmbm.dip.unina.it/) è stato attivato il 1° gennaio 2013. Ad esso hanno deciso di afferire docenti e ricercatori dell'Area 05 e dell'Area 06, precedentemente afferenti a due Dipartimenti dell'Ateneo (Dip. di Biochimica e Biotecnologie Mediche e Dip. di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare), tutti impegnati nella ricerca e nella formazione pre- e post-laurea nelle aree della Medicina e delle Biotecnologie mediche.
I settori scientifico disciplinari (SSD) di riferimento del DMMBM, in accordo con quanto previsto dalla Statuto di Ateneo, sono:
BIO/10 – Biochimica
BIO/11 – Biologia molecolare
BIO/12 – Biochimica e biologia molecolare clinica
BIO/13 – Biologia applicata
MED/03 – Genetica medica
MED/04 – Patologia generale
MED/07 – Microbiologia e microbiologia clinica
MED/46 – Scienze e tecniche di medicina e di laboratorio
M-EDF/01 – Metodi e didattiche delle attività motorie
Inoltre, alcuni docenti e ricercatori afferenti al DMMBM appartengono ai SSD:
BIO/18 – Genetica
MED/05 – Patologia clinica
FIS/07 – Fisica applicata
I settori di ricerca in cui opera il Dipartimento sono congrui con i SSD di riferimento. Come testimoniato dalle tematiche affrontate dalle pubblicazioni scientifiche riportate nella Sezione D, l'attivita' di ricerca del DMMBM copre molteplici ambiti dello studio dei meccanismi di base e di nuovi approcci diagnostici e terapeutici delle malattie dell'uomo.
2. Gli obiettivi pluriennali di ricerca 2015-2017.
I tre obiettivi principali individuati per sviluppare la ricerca del DMMBM, in linea con il piano strategico d'Ateneo, sono sinteticamente riportati nella Tabella 1, insieme alle azioni e rispettivi indicatori (vedi PDF allegato), e sono descritti di seguito.
In primo luogo, si intende migliorare la qualità della produzione scientifica del DMMBM. Quantitativamente, la produzione scientifica del DMMBM degli ultimi 3 anni risulta soddisfacente. Infatti, da un punto di vista formale, moltissimi dei prodotti della ricerca esposti nella VQR 2004-2010 hanno avuto una ottima valutazione, ma da un punto di vista sostanziale esiste un ulteriore largo margine di crescita. Infatti, sono ancora relativamente pochi gli articoli pubblicati (ad esempio: Dev Cell, Nature, Nature Gen e Mol Cell nel 2012 e Cell Metabolism nel 2013), con la partecipazione di studiosi del DMMBM, su riviste al top del ranking delle aree di interesse, nel triennio 2011-2013. Arrivare a pubblicare su questo tipo di riviste di notevole prestigio, ma con selezione editoriale molto severa, non ha soltanto lo scopo di migliorare la valutazione del DMMBM, ma soprattutto quello di porre le premesse per l'accesso a finanziamenti molto competitivi (vedi ERC), per l'attrazione di interesse da parte di grandi Imprese internazionali e, non ultimo, quello di aprire la strada ai giovani studiosi che si formano nel DMMBM al collocamento presso Istituzioni di ricerca prestigiose e competitive. A parte i papers in top journals, migliorare la qualità significa in ogni caso riuscire a pubblicare la maggior parte dei risultati delle ricerche su riviste di elevato IF (primo quintile delle classificazioni ISI WOS), riducendo la necessita' di rivolgersi a sedi editoriali poco visibili o molto specialistiche. Il miglioramento della qualità della ricerca del Dipartimento avrà lo scopo di aumentare l'attrattività, sia di giovani studiosi (es: reclutamento di studenti di dottorato laureati in Università diverse da Federico II o straniere), sia di studiosi già formati, che aspirano a occupare posizioni permanenti nel DMMBM, quando queste si rendessero disponibili. E' ovvio che aumentare il livello della produzione scientifica non è obiettivo semplice da raggiungere, tuttavia il monitoraggio dell'andamento della produzione stessa sarà perseguito dal DMMBM con grande attenzione.
Il secondo obiettivo è quello di aumentare il grado di internazionalizzazione dell'ambiente di ricerca del DMMBM. L'attività di ricerca negli ambiti di interesse del DMMBM, essendo competitiva, è per definizione internazionale. Pertanto praticamente tutti i risultati prodotti sono pubblicati su riviste in lingua inglese a larghissima diffusione internazionale. La partecipazione a congressi internazionali, gli inviti a tenere seminari in Istituzioni di ricerca straniere, gli stages all'estero in particolare nella fase di formazione, il lavoro di peer review per riviste (in qualche caso attraverso la partecipazione a Editorial boards) e per Agenzie di finanziamento internazionali, ed infine, il numero di seminari tenuti in Dipartimento da studiosi afferenti ad Istituzioni straniere (circa 5% dei seminari nel 2011, 21% nel 2012 e 26% nel 2013) garantiscono visibilità e buone collaborazioni internazionali al DMMBM. Ma tutto ciò non significa ancora operare quotidianamente in un contesto internazionale. Infatti, sono ancora pochi gli studenti e gli ospiti stranieri che frequentano il DMMBM così come non ci sono richieste di studiosi stranieri di partecipare alle (poche!) selezioni per posizioni permanenti nel Dipartimento. Questo scenario di “provincializzazione” dell'ambiente di lavoro rappresenta una delle maggiori differenze tra DMMBM ed altri Dipartimenti o Istituti di ricerca all'estero e, in qualche caso, anche in Italia, nonostante il fatto che l'analisi bibliometrica della produzione scientifica di numerosi PI del Dipartimento sia paragonabile a quella di PI di Istituzioni più attrattive. Si tratta di un punto di debolezza importante per vari motivi, tra cui il fatto che: i) i giovani studiosi si formano in un ambiente non internazionale e troppo omogeneo, nel quale sono stati tutti esposti unicamente allo stesso tipo di esperienze e formazione pre- e post-laurea; ii) la competizione tra i giovani, che, quando è leale, è un forte stimolo alla crescita, assume connotati localistici e spesso porta ad una maggiore attenzione alla stabilizzazione professionale che alla formazione di una figura di ricercatore indipendente; iii) gli studiosi con posizioni permanenti, specie quelli agli inizi della carriera, sono esposti ad un ambiente poco stimolante, in cui la competizione per le risorse prevale sullo scambio di conoscenze e sul contributo all'analisi critica dei risultati; iv) in generale, un ambiente di ricerca con una forte impronta localistica non promuove la mobilità in uscita, che invece è uno degli strumenti per innescare feedback positivi. L'analisi delle cause di questa debolezza di contesto non è operazione ovvia: verosimilmente, molti dei punti di debolezza del sistema prima citati (risorse a disposizione molto limitate, incluso quelle relative a spazi di laboratorio ed attrezzature, scarso turnover della compagine di ricerca, poche opportunità di accedere a finanziamenti o posizioni temporanee e permanenti) riducono l'attrattività del DMMBM.
Il terzo obiettivo riguarda il coinvolgimento di tutte le risorse umane a disposizione nelle attività di ricerca. L'analisi della produzione scientifica del DMMBM mostra che la percentuale di docenti senza pubblicazioni nel periodo in esame è in media del 15% per anno; una percentuale che va tenuta sotto stretto monitoraggio in particolare per quello che riguarda i Ricercatori. Le cause di questa scarsa produttività vanno ricercate, al di là di singole specifiche vicende umane, nei problemi di contesto già esposti, primo tra tutti il limitato numero di opportunità di finanziamento della ricerca fondamentale. L'insuccesso, o la grande difficoltà, nel reperire risorse sufficienti per portare avanti un progetto nel tempo mina la motivazione e riduce la produttivita' scientifica in particolare dei più giovani. Nello stesso tempo, il coinvolgimento in impegnative attività didattiche, le quali spesso comportano lo svolgimento di attività assistenziali ospedaliere che non sempre hanno una diretta relazione con attività di ricerca (attività di servizio che prevede anche copertura di turni di guardia notturni e festivi), riducono il tempo a disposizione per la ricerca. Questi problemi potrebbero essere aggravati dall'aumento del numero degli studenti come conseguenza di una liberalizzazione degli accessi ai Corsi di Laurea di area medica. Il DMMBM ritiene che la soluzione del problema andrebbe trovata nella differenziazione dei compiti del personale con posizioni permanenti (es.: diversificazione dei carichi didattici e gestionali). Tuttavia, considerato che l'attuale sistema di valutazione, da cui dipende una parte dell'assegnazione delle risorse, penalizza la presenza di docenti e ricercatori inattivi o poco produttivi, e che il reclutamento di risorse è cruciale per il nostro sviluppo, il DMMBM si pone come obiettivo la massimizzazione del contributo alla produzione scientifica anche da parte delle unita' di personale attualmente meno attive.
3. Le modalità di realizzazione degli obiettivi primari.
Per raggiungere i tre obiettivi primari sopra descritti saranno intraprese le Azioni riportate sinteticamente nella Tabella 1 (vedi PDF allegato).
Un'azione cruciale per raggiungere l'Obiettivo 1 è quella di incrementare le risorse a disposizione. Gran parte della ricerca svolta negli ambiti caratterizzanti del DMMBM ha costi notevoli, specie in termini di materiale di consumo (reattivi, plasticheria, colture cellulari), stabulazione animali, ed analisi genomiche/proteomiche sistematiche su larga scala. A ciò vanno aggiunte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, cui è impossibile far fronte solo con il contributo dell'Ateneo, e quelle per personale tecnico (es: stabulario). Infine, anche se limitate ad occasioni di particolare rilievo, vanno considerate le spese per la partecipazione a meeting scientifici e per le missioni. Non tutti gli studiosi del DMMBM dispongono di risorse adeguate a tali necessità. Lo scenario nazionale non offre grandi opportunità di finanziamento delle ricerca fondamentale, che è quella che maggiormente caratterizza il DMMBM e in cui si sono ottenuti negli anni i migliori risultati. Le opportunità in ambito europeo (ERC) sono molto competitive (ad esempio nella ultima call per Life sciences sono stati finanziati solo 125 progetti in tutta Europa, di cui solo due in Italia). Per la ricerca applicata e industriale le opportunità sono maggiori, sia a livello locale che europeo, ma le tematiche di interesse della componente industriale non sempre coincidono con quelle caratterizzanti il DMMBM. D'altro canto, a fronte di una notevole mole di lavoro sperimentale, i risultati delle ricerche applicate possono risultare interessanti da un punto di vista di trasferimento a breve termine di conoscenze ben consolidate (cosa che muove l'interesse delle Industrie), ma non di grandissima rilevanza da un punto di vista di avanzamento delle conoscenze e della produzione di pubblicazioni scientifiche e quindi meno attrattive per gli studiosi accademici, in particolare i piu' giovani. Tuttavia, reclutare risorse di supporto alla ricerca industriale avrebbe delle importanti ricadute positive sulla conduzione di tutta la ricerca del Dipartimento, in termini di mantenimento e acquisizione di infrastrutture, di potenziamento di personale di supporto, e anche di disponibilità di reagenti e materiali di consumo. Le azioni che saranno intraprese avranno in primo luogo lo scopo di migliorare la qualità dei progetti che vengono sottomessi agli Enti finanziatori, specie da parte di studiosi più giovani e/o ancora in formazione. A tale scopo sarà messo a punto un sistema di advisory interno al DMMBM. In particolare, la Giunta di Dipartimento identificata dal DMMBM come struttura che gestirà la politica di AQ (vedi Quadro B2) individuera', ad inizio anno, un gruppo (advisory interno) di 3-5 studiosi del DMMBM, con competenze scientifiche nei diversi settori di ricerca in cui opera il DMMBM ed esperienza nella partecipazione a bandi per finanziamenti competitivi nazionali ed internazionali. Tale gruppo coadiuvera' i ricercatori del DMMBM nella partecipazione a bandi per finanziamenti tramite:
- allestimento di un database (titolo, principal investigator, ente finanziatore, esito della proposta) delle proposte progettuali presentate ogni anno;
- pubblicizzazione di bandi disponibili;
- discussione preliminare delle idee progettuali (in forma di seminario a piccoli gruppi);
- ausilio nella revisione delle proposte;
- incentivazione dell'idea progettuale tramite la proposta al Consiglio di Dipartimento di fornire un supporto iniziale per la produzione di dati preliminari (vedi di seguito Obiettivo 3).
Molte delle calls (sia nazionali, ma soprattutto europee) sono rivolte ad aggregazioni di ricercatori e imprese. Per favorire l'accesso degli studiosi del DMMBM a tali cordate bisogna favorire le collaborazioni con altre Università e Istituzioni di ricerca, attraverso il potenziamento del supporto alla mobilità sia in ingresso che in uscita. A questo scopo sarà curata (es.: tramite la definizione di calendari di seminari e di incontri one-to-one post seminario) e sara' promossa (es.: tramite la ricerca di opportuni finanziamenti) l'attività seminariale. Attraverso questa azione si prevede di poter aumentare la frequenza degli incontri con ricercatori di altre Istituzioni e il numero di collaborazioni che si possano tradurre in progetti e pubblicazioni in comune e in stages in ingresso e in uscita. Come si è detto in precedenza l'entità delle collaborazioni con le Imprese è uno dei punti di debolezza del sistema. In parte ciò può essere dovuto ad una scarsa conoscenza reciproca. Pertanto, si promuoverà la diffusione dei risultati delle ricerca, sia attraverso l'uso e la visibilità del sito web di Dipartimento (http://dmmbm.dip.unina.it/) sia attraverso l'organizzazione di eventi speciali. Per cominciare si è deciso di selezionare Imprese possibilmente interessate e invitare loro rappresentanti al prossimo Retreat del Dipartimento, nell'ambito del quale si organizzerà una sessione specifica di brevi presentazioni dirette ai possibili interlocutori interessati al trasferimento industriale dei risultati.
Le azioni per raggiungere l'Obiettivo 2 mirano soprattutto ad aumentare la visibilità dell'attività di ricerca del DMMBM. In primo luogo si vuole aumentare la visibilità dei bandi per la selezione di studenti di dottorato. Quest'anno per la prima volta il DMMBM ha sperimentato l'accesso ad un sito web (http://www.phdportal.eu/) che raccoglie informazioni sui bandi per posizioni di dottorato e post-doc. Vogliamo poi potenziare la mobilità internazionale degli studiosi del Dipartimento, attraverso l'assegnazione di risorse specifiche, ad esempio offrendo la possibilità a chi si muove verso l'estero per un periodo significativo (30 gg) di disporre di un contributo per invitare presso il DMMBM ricercatori dell'Istituzione che li ha ospitati, sia per tenere seminari che per brevi stages di ricerca. Infine, si potenzierà il supporto al placement di nostri giovani ricercatori all'estero. Questa azione è già svolta da tempo e con buoni risultati, ma senza ricadute significative sull'internazionalizzazione delle attività svolte presso i nostri laboratori. L'azione sarà integrata con politiche di scambio che si aggiungano a quelle puramente in uscita.
L'obiettivo 3 è quello più difficile da raggiungere per i motivi esposti in precedenza. In primo luogo si vuole promuovere la collaborazione all'interno del Dipartimento. Nel contempo bisogna sostenere la progettualità degli studiosi del DMMBM, anche quando i risultati di precedenti applications sono stati negativi. A tale scopo, come gia' esposto, si intende mettere a disposizione risorse per supportare la produzione di dati sperimentali preliminari, la cui mancanza spesso indebolisce le richieste di finanziamento, anche quando l'idea progettuale è potenzialmente eccellente. La proposta al Consiglio di Dipartimento verra' effettuata dal gruppo di advisory interno summenzionato. Le risorse finanziarie saranno attinte dai Fondi comuni di Ricerca Dipartimentale fino ad un massimo del 20% degli stessi ogni anno. Nell'attribuzione di tali risorse saranno favoriti gli studiosi che si siano mostrati attivi nella partecipazione a bandi precedenti; in questo modo verra' disincentivata l'inattività scientifica. In ogni caso il problema dell'inattività va affrontato anche con un'ottica di più ampio respiro, che miri a prevenire le condizioni che inducono e solidificano questo tipo di comportamento. Ciò significa che, specie per quanto riguarda gli studiosi più giovani e quelli in formazione, bisogna operare affinché la valutazione continua e il confronto con la comunità diventino parte integrante della propria attività e non meramente uno sporadico e indesiderato momento formale.
4. Le modalità del monitoraggio per l'anno di riferimento tenendo conto delle criticità e dei punti di miglioramento emersi e indicati nel quadro B3.
Per monitorare l'efficacia delle azioni intraprese e apportare eventuali correttivi si utilizzeranno gli indicatori riassunti nella Tabella 1 (vedi PDF allegato). In alcuni casi si tratta di indicatori numerici (numero di articoli scientifici e/o progetti di ricerca in collaborazione con altre Università, numero di domande di partecipazione a bandi competitivi, percentuale di pubblicazioni su riviste di fascia A della VQR), in altri di indicatori di realizzazioni (implementazione di un sistema di rotation dei dottorandi, potenziamento del supporto alla mobilità, eventi di diffusione dei risultati della ricerca). Le informazioni fornite da tali indicatori saranno comunque sempre affiancate da un'analisi più approfondita, anche di casi specifici. Tutto questo sarà finalizzato ad ottenere, specialmente nei tempi lunghi, un miglioramento della qualità del Dipartimento e non solo un miglioramento della valutazione terza delle nostre attività. Quest'attività di monitoraggio e più in generale quella di gestione della qualità e di miglioramento delle performances in campo scientifico richiedono una riorganizzazione del Dipartimento. Non si è ritenuto di inserire questa azione aggiuntiva tra quelle sopra descritte perché non è possibile identificare indicatori di efficacia dell'azione, se non genericamente considerare tutti quelli menzionati per le varie azioni. In questa fase di avvio del sistema si ritiene di affidare il monitoraggio delle azioni e del coordinamento delle attività connesse alla SUA RD alla Giunta di Dipartimento, organo elettivo e rappresentativo del Consiglio di Dipartimento, sotto la guida del Vice-Direttore. La Giunta utilizzerà di volta in volta Commissioni specifiche di Dipartimento per realizzare gli obiettivi fissati. A regime, una volta raggiunti ragionevolmente gli obiettivi prefissati, immaginiamo un sistema che evidenzi tempestivamente le criticità e proponga soluzioni, per mantenere il livello di qualità senza perseguire obiettivi di miglioramento continuo che rischierebbero di distrarre energie e togliere serenità agli operatori.
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Sezione B - Sistema di gestione
Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (DMMBM) è stato attivato il 1° gennaio 2013 (DR/2012/3576 del 12/11/2012). In accordo con lo Statuto dell'Ateneo e con il Regolamento di funzionamento del DMMBM, emanato con Decreto del Rettore 2013/121 dell'11 gennaio 2013, sono Organi del DM MBM il Consiglio di Dipartimento, Il Direttore e la Giunta. Il Consiglio è composto da tutti i docenti e ricercatori e da rappresentanze degli assegnisti, dei dottorandi di ricerca, degli studenti dei Corsi di studio e del personale tecnico-amministrativo. La Giunta è composta da 4 professori ordinari, 4 professori associati e 4 ricercatori eletti dalle rispettive componenti in seno al Consiglio. Della Giunta fanno parte con voto consultivo, il Vice-Direttore ed il Responsabile amministrativo. Sono state inoltre costituite, ai sensi del suddetto Regolamento, le Commissioni di coordinamento dei Corsi di studio incardinate nel Dipartimento (verbale del Consiglio di Dipartimento del 15 aprile 2013) e la Commissione paritetica Docenti-studenti (verbale del Consiglio di Dipartimento del 20 ottobre 2014).
Il regolamento prevede inoltre che il Consiglio e il Direttore possano utilizzare, per l'attività istruttoria, le seguenti Commissioni:
· Commissione per le attività di formazione
· Commissione per le attività di ricerca
· Commissione per la sicurezza e i servizi comuni
· Commissione per i rapporti con i DAI (Dipartimenti ad Attività Integrata) e l'Azienda Ospedaliera Universitaria
· Commissione per la valutazione
· Commissione per la programmazione e sviluppo del Dipartimento
· Commissione contratti, convenzioni, conto terzi, valorizzazione prodotti della ricerca
Tali Commissioni sono state istituite dal Consiglio di Dipartimento (verbale del 7 febbraio 2013). Il Consiglio o il Direttore affidano, di volta in volta, alle suddette Commissioni il lavoro istruttorio delle questioni su cui è necessario deliberare. Tutti i membri del Consiglio possono contribuire al lavoro delle Commissioni. Di ciascuna di esse fa parte un membro della Giunta, indicato dal Direttore, che svolge le funzioni di portavoce. Il lavoro delle Commissioni è formalizzato da delibere della Giunta che vengono quindi portate all'attenzione del Consiglio per la discussione e l'eventuale approvazione.
Nei primi due anni di attività il DMMBM ha solo parzialmente attivato questa organizzazione. E' stato infatti necessario far fronte ai numerosi e complessi cambiamenti, intervenuti nel funzionamento dell'Università sulla base della Legge 30/12/2010 n. 240, quali ad esempio: l'accreditamento di un unico corso di Dottorato (in Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche) (Commissioni per le attività di formazione e per le attività di ricerca), la riorganizzazione dei Corsi di studio incardinati nel DMMBM e la messa a punto del monitoraggio della qualità della didattica (SUA CdS) (Commissione per le attività di formazione e Commissioni di coordinamento dei Corsi di studio), la formulazione di un programma pluriennale di utilizzo delle risorse per il reclutamento (Commissione per la programmazione e sviluppo del Dipartimento), l'attuazione del bilancio unico di Ateneo, e la creazione di due Dipartimenti ad attività integrata (DAI) (Commissione per i rapporti con i DAI e l'Azienda Ospedaliera Universitaria).
Solo recentemente si è cominciato a lavorare per realizzare il suddetto “sistema ordinato”. Per quanto riguarda la SUA RD e la gestione della politica della qualità (vedi Quadro B2 e Tabella 2 allegata), la Giunta, in cui sono rappresentate tutte le componenti del Dipartimento attraverso un meccanismo elettivo, sarà responsabile di entrambe le funzioni. La responsabilità del coordinamento di queste attività è stata data al Vice-direttore. La Giunta potrà servirsi, quando necessario, del contributo delle Commissioni (per le attività di ricerca, per la valutazione, per la programmazione e sviluppo del Dipartimento) per la raccolta dei dati e la loro analisi preliminare. Pertanto il gruppo di lavoro per la SUA RD è così costituito:
Coordinatore: Prof. Massimo Santoro
Membri:
Professori ordinari:
Lucio Nitsch, Paola Izzo, Giuseppe Castaldo, Paola Salvatore;
- Professori associati:
Giulia Frisso, Maria Rosaria Catania, Antonio dello Russo, Simona Paladino;
- Ricercatori:
Cristina Mazzaccara, Fabiana Passaro, Giovanna Maria Pierantoni, Patrizia Riccio.
I compiti del gruppo di lavoro SUA RD sono:
-Raccolta dei dati pertinenti;
-Elaborazione dei dati ed analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza;
-Valutazione periodica e riesame;
-Identificazione degli obiettivi, delle azioni, degli indicatori e dei correttivi;
-Indirizzo delle politiche generali di qualità del Dipartimento (vedi Quadro B2 e Tabella 2 allegata);
Obiettivo di questo lavoro è quello di svolgere il lavoro istruttorio e preparatorio per allestire bozze di documenti (inclusa la bozza di SUA RD) da sottoporre all'esame del Consiglio di Dipartimento per la discussione e l'approvazione. Pertanto, durante il prossimo anno la Giunta opererà sia come Gruppo delle politica di qualità del Dipartimento che come gruppo SUA RD. La motivazione di questa concentrazione di funzioni è quella di rendere omogeneo, in questa fase iniziale e di innovazione/sperimentazione, la valutazione della ricerca e l'analisi delle ricadute che questa valutazione deve avere sulle decisioni che il Consiglio prenderà. Una volta che il sistema sarà a regime, si potranno trasferire in tutto o in parte le funzioni di pianificazione e monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi a Commissioni nominate dal Consiglio.
Il regolamento prevede inoltre che il Consiglio e il Direttore possano utilizzare, per l'attività istruttoria, le seguenti Commissioni:
· Commissione per le attività di formazione
· Commissione per le attività di ricerca
· Commissione per la sicurezza e i servizi comuni
· Commissione per i rapporti con i DAI (Dipartimenti ad Attività Integrata) e l'Azienda Ospedaliera Universitaria
· Commissione per la valutazione
· Commissione per la programmazione e sviluppo del Dipartimento
· Commissione contratti, convenzioni, conto terzi, valorizzazione prodotti della ricerca
Tali Commissioni sono state istituite dal Consiglio di Dipartimento (verbale del 7 febbraio 2013). Il Consiglio o il Direttore affidano, di volta in volta, alle suddette Commissioni il lavoro istruttorio delle questioni su cui è necessario deliberare. Tutti i membri del Consiglio possono contribuire al lavoro delle Commissioni. Di ciascuna di esse fa parte un membro della Giunta, indicato dal Direttore, che svolge le funzioni di portavoce. Il lavoro delle Commissioni è formalizzato da delibere della Giunta che vengono quindi portate all'attenzione del Consiglio per la discussione e l'eventuale approvazione.
Nei primi due anni di attività il DMMBM ha solo parzialmente attivato questa organizzazione. E' stato infatti necessario far fronte ai numerosi e complessi cambiamenti, intervenuti nel funzionamento dell'Università sulla base della Legge 30/12/2010 n. 240, quali ad esempio: l'accreditamento di un unico corso di Dottorato (in Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche) (Commissioni per le attività di formazione e per le attività di ricerca), la riorganizzazione dei Corsi di studio incardinati nel DMMBM e la messa a punto del monitoraggio della qualità della didattica (SUA CdS) (Commissione per le attività di formazione e Commissioni di coordinamento dei Corsi di studio), la formulazione di un programma pluriennale di utilizzo delle risorse per il reclutamento (Commissione per la programmazione e sviluppo del Dipartimento), l'attuazione del bilancio unico di Ateneo, e la creazione di due Dipartimenti ad attività integrata (DAI) (Commissione per i rapporti con i DAI e l'Azienda Ospedaliera Universitaria).
Solo recentemente si è cominciato a lavorare per realizzare il suddetto “sistema ordinato”. Per quanto riguarda la SUA RD e la gestione della politica della qualità (vedi Quadro B2 e Tabella 2 allegata), la Giunta, in cui sono rappresentate tutte le componenti del Dipartimento attraverso un meccanismo elettivo, sarà responsabile di entrambe le funzioni. La responsabilità del coordinamento di queste attività è stata data al Vice-direttore. La Giunta potrà servirsi, quando necessario, del contributo delle Commissioni (per le attività di ricerca, per la valutazione, per la programmazione e sviluppo del Dipartimento) per la raccolta dei dati e la loro analisi preliminare. Pertanto il gruppo di lavoro per la SUA RD è così costituito:
Coordinatore: Prof. Massimo Santoro
Membri:
Professori ordinari:
Lucio Nitsch, Paola Izzo, Giuseppe Castaldo, Paola Salvatore;
- Professori associati:
Giulia Frisso, Maria Rosaria Catania, Antonio dello Russo, Simona Paladino;
- Ricercatori:
Cristina Mazzaccara, Fabiana Passaro, Giovanna Maria Pierantoni, Patrizia Riccio.
I compiti del gruppo di lavoro SUA RD sono:
-Raccolta dei dati pertinenti;
-Elaborazione dei dati ed analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza;
-Valutazione periodica e riesame;
-Identificazione degli obiettivi, delle azioni, degli indicatori e dei correttivi;
-Indirizzo delle politiche generali di qualità del Dipartimento (vedi Quadro B2 e Tabella 2 allegata);
Obiettivo di questo lavoro è quello di svolgere il lavoro istruttorio e preparatorio per allestire bozze di documenti (inclusa la bozza di SUA RD) da sottoporre all'esame del Consiglio di Dipartimento per la discussione e l'approvazione. Pertanto, durante il prossimo anno la Giunta opererà sia come Gruppo delle politica di qualità del Dipartimento che come gruppo SUA RD. La motivazione di questa concentrazione di funzioni è quella di rendere omogeneo, in questa fase iniziale e di innovazione/sperimentazione, la valutazione della ricerca e l'analisi delle ricadute che questa valutazione deve avere sulle decisioni che il Consiglio prenderà. Una volta che il sistema sarà a regime, si potranno trasferire in tutto o in parte le funzioni di pianificazione e monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi a Commissioni nominate dal Consiglio.
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Microbiology research | LEMBO Francesca (Farmacia) | 3 | |
2. | Nutrizione Clinica | CONTALDO Franco (Medicina Clinica e Chirurgia) | 13 | Marra Maurizio (Biologo, Funzionario tecnico, Dirigente Sanitario AOU Federico II); Santarpia Lidia (Medico Specialista, contrattista AOU Federico II); Iacone Roberto (Funzionario tecnico, Dirigente Sanitario, AOU Federico II) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Il DMMBM dispone di laboratori di ricerca dislocati in alcuni edifici del Campus di Medicina dell'Area di Cappella dei Cangiani, che vengono utilizzati per le attività di ricerca, di formazione e assistenziali dei DAI di Medicina di Laboratorio e di Medicina Trasfusionale. Nella Torre Biologica (Ed. 19) sono utilizzati i laboratori ai piani 3, 6, 7, 8, 12 e 13 e Corpo basso sud, per un totale di 1300 mq, in cui sono presenti quattro camere fredde, 6 camere per colture cellulari e tre laboratori dedicati alla microscopia. Nell'Ed. 19A sono invece presenti 800 mq di laboratori su due piani (2° e 3°) con due camere fredde e due camere per colture cellulari. Altri 650 mq di laboratori sono siti al 2° piano dell'Ed. 18, anch'essi dotati di camere per colture cellulari e camere fredde. Nell'Ed.4 al piano terra, 2°, 3° e 4° piano sono siti laboratori per un totale di 1000 mq e ulteriori 1000 mq sono siti nelle piastre associate all'Ed. 9 piano terra. Il Dipartimento dispone di uno Stabulario dipartimentale, sito al piano terra e 1° piano delle Ed. 19A, per un totale di circa 500 mq e che può ospitare fino a 3000 gabbie, di cui 30 di quarantena. I laboratori sono attrezzati state of the art per attività di biochimica, biologia cellulare, molecolare e computazionale.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema laser Star weld | LEONE Claudio | Physical Sciences and Engineering | Altri Fondi | 2003 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 09 |
2. | macchina Filament Winding | LEONE Claudio | Physical Sciences and Engineering | Altri Fondi | 2010 | Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
3. | macchina per prove scoppio/emissione acustica | LEONE Claudio | Physical Sciences and Engineering | Altri Fondi | 2003 | Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Contratti di ricerca | 09 |
4. | Q-TOF Premier con la seguente configurazione: Q-Tof Premier API Quad-Time of Flight 8k | PUCCI Pietro | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 05 |
5. | G6520AA SISTEMA LC/MS Q-TOF ACCURATE-MASS | PUCCI Pietro | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 05 |
6. | NANOWIZARD II UNITA' BASE MICROSCOPIO A FORZA ATOMICA | NETTI Paolo Antonio | Physical Sciences and Engineering | Altri Fondi | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 09 |
7. | MACCHINA ELETTROFILATURA DI MICRO E NANO-FIBRE | NETTI Paolo Antonio | Material and Analytical Facilities | Altri Fondi | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 09 |
8. | UPGRADE LMS 710 ZEN CONFOCOR 3 APD ORDINE N.85 IMPEGNO N.612 DEL 291112 | NETTI Paolo Antonio | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2013 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca | 09 |
9. | microscopio TEM PHILIPS EM208 | GUALTIERI Roberto | Material and Analytical Facilities | Interni | 1999 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Prestazioni a tariffario | 05 |
10. | SCOPE | TAMBURRINI Guglielmo | Social Sciences and Humanities, Environmental Sciences, Energy, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering, e-Infrastructures | Altri Fondi | 2006 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 11 |
11. | Gammacell 1000 Elite MDS Nordion. | TRONCONE Riccardo | Health and Food Domain | Regionali/Nazionali | 2003 | Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca | 06 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Centro di Ateneo per le Biblioteche | www.sba.unina.it | 0 | 0 | 0 |
2. | Biblioteca di Area di Medicina e Chirurgia | http://biblioteca.medicina.unina.it | 25.000 | 30 | 234 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [33]
-
- Prof. Associati [26]
-
- Ricercatori [28]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [5]
-
- Assegnisti [14]
-
- Dottorandi [73]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [30]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ACQUAVIVA | Angela Maria | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
2. | AMMENDOLA | Rosario | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
3. | ARCARI | Paolo | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
4. | AVVEDIMENTO | Vittorio Enrico | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
5. | BALDINI | Antonio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
6. | BONATTI | Stefano | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/13 |
7. | CARSANA | Antonella | Professore Ordinario | 11 | 11a | M-EDF/01 |
8. | CASTALDO | Giuseppe | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/46 |
9. | COCOZZA | Sergio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/03 |
10. | DE FELICE | Mario | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
11. | DE SIMONE | Vincenzo | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
12. | DE VENDITTIS | Emmanuele | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
13. | DI LAURO | Roberto | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/03 |
14. | DI NOCERA | Pierpaolo | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/07 |
15. | ESPOSITO | Franca | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
16. | FORTUNATO | Giuliana | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/12 |
17. | FUSCO | Alfredo | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
18. | GARBI | Corrado | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/13 |
19. | IOLASCON | Achille | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/03 |
20. | IZZO | Paola | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
21. | LANIA | Luigi | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/18 |
22. | NICOSIA | Alfredo | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
23. | NITSCH | Lucio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/13 |
24. | PALUMBO | Giuseppe | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
25. | PAOLELLA | Giovanni | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
26. | PASTORE | Lucio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/12 |
27. | RUOPPOLO | Margherita | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/10 |
28. | RUSSO | Tommaso | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
29. | SALVATORE | Paola | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/07 |
30. | SANTORO | Massimo | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/04 |
31. | SCARPATO | Nicola | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/05 |
32. | TRAMONTANO | Donatella | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/13 |
33. | ZAMBRANO | Nicola | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/11 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 11 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 5 |
Area Socio - Sanitaria | 21 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 13 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 4 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 5 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |