Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Il DBBS si pone l'obiettivo di sviluppare nuove conoscenze relative alle basi molecolari e cellulari delle funzioni cerebrali e relative alle possibili ricadute di tali conoscenze in diversi ambiti clinici: neurologico, psichiatrico e psicologico. Mira inoltre all'individuazione di metodologie diagnostiche e terapeutiche innovative nell'ambito dei disturbi del sistema nervoso e del comportamento. Il DBBS aderisce inoltre allo Human Brain Project (HBP), il progetto europeo che sta affrontando lo studio delle funzioni del cervello umano. Tutto il personale docente e non afferente al dipartimento è coinvolto a vari livelli nella realizzazione dell'obiettivo primario. Nel Dipartimento sono presenti e attive diverse Unità e Laboratori di ricerca. Sono a disposizione del DBBS numerose strumentazioni tecniche utilizzabili a tale scopo e diverse collaborazioni sia con dipartimenti interni all'ateneo che con Università esterne italiane e straniere. L'obiettivo sarà raggiunto tramite il lancio di nuovi progetti di ricerca e la prosecuzione di quelli già in atto, eventualmente in collaborazione con imprese, favorire la multidisciplinarietà dei progetti e l'integrazione delle competenze; e sviluppare il capitale umano. Potenziali indicatori del successo raggiunto saranno costituiti dalla valutazione di parametri quali ad esempio il numero di pubblicazioni e relativo citation index; il numero di collaborazioni internazionali; e numero di progetti presentati per finanziamento internazionale.
La necessità di costituire un Department of Brain and Behavioral Sciences che derivi dall'aggregazione di aree disciplinari quali la fisiologia, la neurologia, le neuroscienze, la psichiatria, la neuropsichiatria, la psicologia e la statistica ha delle motivazioni storiche, culturali e scientifiche molto rilevanti. Tali discipline, infatti, coniugano i risultati delle loro ricerche al fine comune di chiarire i meccanismi funzionali del sistema nervoso da un lato ed il funzionamento della mente ed i meccanismi di produzione del comportamento umano dall'altro, evidenziando la necessità e l'importanza di adottare una prospettiva multidisciplinare con un comune approccio scientifico che si avvale del metodo statistico per trarre inferenze causali sui fenomeni in studio.. Le integrazioni di conoscenze dei settori afferenti al Dipartimento rivestono grande importanza anche nel campo della neuroriabilitazione sia per quanto riguarda la studio dei meccanismi di plasticità sia per quanto concerne il ruolo della neuromodulazione nel recupero delle funzioni cognitive e motorieLa collaborazione e l'integrazione tra ambiti di ricerca accomunati dai medesimi obiettivi e proficuamente differenti per metodi di indagine e approcci clinici viene rafforzata dalla creazione di un'unica struttura dipartimentale di riferimento
La relazione tra cervello e comportamento, l'influenza di fattori genetici o ambientali nello sviluppo umano, la dicotomia tra mente e cervello, la natura e l'eziologia della patologie psicologiche e psichiatriche, il ruolo della plasticità neurale, la definizione dei processi cognitivi, i meccanismi funzionali dei neuroni delle sinapsi e dei circuiti neuronali, la teoria delle reti neurali, i processi computazionali del cervello: queste e altre domande sono alla base dello sviluppo di uno dei settori di ricerca più vivaci e promettenti degli ultimi decenni che trae le sue origini dalle questioni che hanno appassionati medici, filosofi e fisiologi sin dalle prime scoperte circa il funzionamento del processi psichici e del comportamento umano. Risulta evidente l'importanza di tenere in considerazione le conoscenze neuroanatomiche e neurofisiologiche sebbene, in passato, non sempre vi sia stata una collaborazione proficua tra discipline che provenivano da tradizioni distinte o che semplicemente adottavano prospettive teoriche talmente diverse da non poter essere messe in relazione. È interessante notare che già un primo passo svolto in questa direzione è avvenuto proprio a Pavia, con gli studi e il contributo di Camillo Golgi, ponendo le basi delle moderne neuroscienze e della integrazione e proficua collaborazione tra ambiti diversi e complementari.
Se consideriamo la situazione alla fine dell'Ottocento o anche solo i rapporti tra fisiologia, neurologia, psichiatria e psicologia nel corso dell'ultimo secolo, è facile accorgersi come la situazione sia ora completamente diversa. Oggi, infatti, l'assunzione di una prospettiva interdisciplinare è oramai la linea guida, il filo conduttore che lega in misura sempre più stretta lo sviluppo della ricerca in ambito fisiologico, neurologico, psichiatrico o psicologico. Parallelamente, l'adozione di nuovi strumenti tecnologici e il conseguente sviluppo della ricerca neuroscientifica finalizzata alla reale comprensione del comportamento umano e all'integrazione delle conoscenze biologiche, molecolari e strutturali circa l'attività cerebrale ha permesso a tutte queste discipline di avere un forte sostegno sia sperimentale che clinico.
L'interdisciplinarietà si fonda proprio su una sempre maggiore condivisione di strumenti di ricerca, metodologia statistica e di prospettive teoriche di riferimento, nonché sulla necessità di una quotidiana e indispensabile messa a disposizione di conoscenze e competenze specifiche. Da un lato, la fisiologia si basa su principi di funzionamento fisico e chimico della materia vivente, consentendo analisi accurate a livello meccanicistico dei processi più fini che controllano le funzioni cellulari e circuitali. Dall'altro, la pratica clinica e terapeutica in ambito psicopatologico, così come l'intervento nel caso di lesioni cerebrali. non possono e non devono esimersi dal tenere costantemente in considerazione le basi neurofisiologiche e molecolari dei processi coinvolti, senza al contempo ignorare la struttura cognitiva e personologica di ciascun individuo, i suoi processi di sviluppo e di modificazione lungo il ciclo di vita, l'analisi dettagliata delle modificazioni indotte dai processi di plasticità neurale o l'influenza di fattori genetici e l'interazione con l'esperienza e le influenze ambientali e, ultimo ma certamente non meno importante, la sua esperienza soggettiva.
Negli ultimi anni, le neuroscienze sono state spesso considerate come il naturale punto di incontro tra la fisiologia e la neurologia, la psicologia, la psichiatria e le scienze cognitive e comportamentali. Proprio il progredire della ricerca nell'ambito delle neuroscienze ha permesso di migliorare significativamente le conoscenze sul funzionamento del cervello, sulla plasticità cerebrale e sulle modalità con cui i diversi stimoli ambientali con i quali l'individuo viene a contatto possano indurre delle modificazioni della struttura e dell'attività delle diverse aree cerebrali. Tutto ciò ha contribuito alla costruzione di una visione più integrata del funzionamento della mente. La necessità di legare tra loro queste discipline coinvolge specificatamente settori come la psichiatria e la psicologia clinica, la psicoterapia e la psicoanalisi. Come sottolineato da insigni studiosi “ogni processo mentale è anche un processo neuronale”, e tutti i processi mentali, dal più banale al più elevato, scaturiscono dal cervello. Similmente, i disturbi mentali, indipendentemente dalla sintomatologia, qualunque sia in essi il peso delle varabili connesse alla storia personale, agli aspetti contestuali di vita, ai mondi soggettivi, sono comunque associati ad alterazioni o a pattern disfunzionali a livello cerebrale e fortemente radicati, “incarnati” per così dire, in essi; le stesse “terapie della parola”, le stesse attività riabilitative ed abilitative, quando efficaci, producono cambiamenti cerebrali a livello biochimico e neurofisiologico. L'approccio clinico e terapeutico, lo sviluppo delle discipline psichiatriche e psicologiche non ha dunque solo beneficiato dell'attuale sviluppo delle teorie biologiche, ma ha esso stesso rappresentato uno stimolo al loro progresso, favorendo una migliore comprensione del cervello umano vivente in situazione. La “biologia” della mente in senso forte, può essere considerata quindi il framework, la cornice complessiva che, nel rispetto delle specificità di metodi di indagine e di comprensione dei diversi livelli dei fenomeni della vita mentale, può consentire una feconda integrazione di diversi ambiti di lavoro e di intervento, da quello sulle molecole a quello sui processi mentali, dall'analisi del comportamento all'intervento clinico nell'ambito psichiatrico, psicologico o neurologico.
Lo sviluppo di queste discipline non prescinde dalla collaborazione continua con altri settori di ricerca e di intervento, quali la farmacologia o la genetica, che in un contesto più ampio permettono un continuo e proficuo interscambio di conoscenze. Un contributo fondamentale proviene dalla interazione con le discipline fisico-matematiche, ingegneristiche, per lo sviluppo di teorie e di modelli statistici dei dati osservazionali e sperimentali necessari per la loro conferma. Infatti, lo sviluppo delle possibilità di ricerca è ormai sempre più legato al progresso tecnologico e agli strumenti che tutti noi ricercatori abbiamo a disposizione per lo studio del cervello e del comportamento umano. Le neuroscienze cognitive – ma oramai anche quelle sociali, cliniche o altro in un proliferare di definizioni che, pur nella loro superficialità, rendono conto dello sviluppo di questi settori e delle loro immense potenzialità –continuano la loro crescita grazie alla diffusione di nuove tecniche di indagine (neuroimmagine, neurostimolazione) che sono andate a porre le basi delle attuali conoscenze. Tutte le discipline – fisiologia, neurologia, psichiatria, psicologia – hanno beneficiato enormemente di tali progressi e i loro sviluppi futuri saranno sempre più legati a queste potenzialità in una chiave multidisciplinare. In ambiti psichiatrico e neurologico, le tecniche di neuroimaging e di stimolazione cerebrale mutuate dalle neuroscienze, la biologia molecolare, la genetica, e la statistica genomica hanno permesso di investigare le basi biologiche di malattie e disturbi psichiatrici e psicologici necessarie all'approccio farmaco-genomico, Il neuroimaging funzionale delle aree cerebrali e la neurochimica in vivo hanno permesso ai ricercatori di guardare all'interno della “scatola nera” del cervello: l'impiego della fMRI ha apportato notevoli progressi nelle nostre conoscenze sul modo in cui il cervello utilizza il linguaggio, riconosce i volti o codifica le emozioni. Neuroimaging e genomica generano dati di elevata dimensionalità e complessità che richiedono l'uso di nuovi metodi di analisi statistica adatti all'analisi di mega-variabili e di nuovi e complessi algoritmi computazionali di simulazione stocastica.
Il fatto che l'analisi psicologica dei processi mentali non possa in alcun settore prescindere dalle conoscenze su “come è fatto il cervello” ha determinato che l'interazione tra questi ambiti di ricerca si sia recentemente estesa anche a settori che tradizionalmente erano indipendenti per metodi e tecniche di indagine. Tutto ciò evidenzia come sia urgente lo studio delle modificazioni nelle attività cerebrali indotte dal trattamento psicoterapeutico o psicofarmacologico. Le risorse della biologia e della psicologia e psicoterapia si possono quindi integrare anche per la cura di persone affette da disturbi mentali che non traggono giovamento dalle terapie farmacologiche. La psicoterapia può di conseguenza ampliare le sue implicazioni al piano biologico, impiegando tecniche di neuroimaging e altri strumenti di valutazione empirica.
Se da una parte, la neurologia e le neuroscienze possono dare uno slancio intellettuale all'accrescimento delle nostre conoscenze sul funzionamento cerebrale, la psichiatria e la psicologia possono condurre la biologia e il resto della medicina a riconoscere la complessità della vita mentale. La psichiatria, le neuroscienze, la psicologia e la neurologia dovranno quindi integrarsi, in un comune fondamento scientifico per la ricerca sperimentale e le pratiche cliniche dove la statistica ha un ruolo rilevante, soprattutto nel derivare inferenze causali da studi sia sperimentali che osservazionali. La necessità di capire i meccanismi sottostanti i processi biologici ha determinato recentemente una forte spinta allo sviluppo di un nuovo linguaggio statistico, basato sulle “risposte potenziali o controfattuali”, per interpretare associazioni statistiche in senso causale. Mentre la possibilità di nuovi disegni di trial clinici non farmacologici (trial di intervento) consente di valutare l'efficacia di interventi, usati in particolare in psichiatria e psicologia, attraverso un approccio più rigoroso. In generale, le lo studio del cervello ha stimolato nell'ultimo decennio un importante sviluppo di nuovi metodi statistici che, integrati con teorie complesse e nuove tecnologie, hanno consentito un progresso della conoscenza nelle neuroscienze maggiore che in altri campi della scienza.
La necessità di costituire un Department of Brain and Behavioral Sciences che derivi dall'aggregazione di aree disciplinari quali la fisiologia, la neurologia, le neuroscienze, la psichiatria, la neuropsichiatria, la psicologia e la statistica ha delle motivazioni storiche, culturali e scientifiche molto rilevanti. Tali discipline, infatti, coniugano i risultati delle loro ricerche al fine comune di chiarire i meccanismi funzionali del sistema nervoso da un lato ed il funzionamento della mente ed i meccanismi di produzione del comportamento umano dall'altro, evidenziando la necessità e l'importanza di adottare una prospettiva multidisciplinare con un comune approccio scientifico che si avvale del metodo statistico per trarre inferenze causali sui fenomeni in studio.. Le integrazioni di conoscenze dei settori afferenti al Dipartimento rivestono grande importanza anche nel campo della neuroriabilitazione sia per quanto riguarda la studio dei meccanismi di plasticità sia per quanto concerne il ruolo della neuromodulazione nel recupero delle funzioni cognitive e motorieLa collaborazione e l'integrazione tra ambiti di ricerca accomunati dai medesimi obiettivi e proficuamente differenti per metodi di indagine e approcci clinici viene rafforzata dalla creazione di un'unica struttura dipartimentale di riferimento
La relazione tra cervello e comportamento, l'influenza di fattori genetici o ambientali nello sviluppo umano, la dicotomia tra mente e cervello, la natura e l'eziologia della patologie psicologiche e psichiatriche, il ruolo della plasticità neurale, la definizione dei processi cognitivi, i meccanismi funzionali dei neuroni delle sinapsi e dei circuiti neuronali, la teoria delle reti neurali, i processi computazionali del cervello: queste e altre domande sono alla base dello sviluppo di uno dei settori di ricerca più vivaci e promettenti degli ultimi decenni che trae le sue origini dalle questioni che hanno appassionati medici, filosofi e fisiologi sin dalle prime scoperte circa il funzionamento del processi psichici e del comportamento umano. Risulta evidente l'importanza di tenere in considerazione le conoscenze neuroanatomiche e neurofisiologiche sebbene, in passato, non sempre vi sia stata una collaborazione proficua tra discipline che provenivano da tradizioni distinte o che semplicemente adottavano prospettive teoriche talmente diverse da non poter essere messe in relazione. È interessante notare che già un primo passo svolto in questa direzione è avvenuto proprio a Pavia, con gli studi e il contributo di Camillo Golgi, ponendo le basi delle moderne neuroscienze e della integrazione e proficua collaborazione tra ambiti diversi e complementari.
Se consideriamo la situazione alla fine dell'Ottocento o anche solo i rapporti tra fisiologia, neurologia, psichiatria e psicologia nel corso dell'ultimo secolo, è facile accorgersi come la situazione sia ora completamente diversa. Oggi, infatti, l'assunzione di una prospettiva interdisciplinare è oramai la linea guida, il filo conduttore che lega in misura sempre più stretta lo sviluppo della ricerca in ambito fisiologico, neurologico, psichiatrico o psicologico. Parallelamente, l'adozione di nuovi strumenti tecnologici e il conseguente sviluppo della ricerca neuroscientifica finalizzata alla reale comprensione del comportamento umano e all'integrazione delle conoscenze biologiche, molecolari e strutturali circa l'attività cerebrale ha permesso a tutte queste discipline di avere un forte sostegno sia sperimentale che clinico.
L'interdisciplinarietà si fonda proprio su una sempre maggiore condivisione di strumenti di ricerca, metodologia statistica e di prospettive teoriche di riferimento, nonché sulla necessità di una quotidiana e indispensabile messa a disposizione di conoscenze e competenze specifiche. Da un lato, la fisiologia si basa su principi di funzionamento fisico e chimico della materia vivente, consentendo analisi accurate a livello meccanicistico dei processi più fini che controllano le funzioni cellulari e circuitali. Dall'altro, la pratica clinica e terapeutica in ambito psicopatologico, così come l'intervento nel caso di lesioni cerebrali. non possono e non devono esimersi dal tenere costantemente in considerazione le basi neurofisiologiche e molecolari dei processi coinvolti, senza al contempo ignorare la struttura cognitiva e personologica di ciascun individuo, i suoi processi di sviluppo e di modificazione lungo il ciclo di vita, l'analisi dettagliata delle modificazioni indotte dai processi di plasticità neurale o l'influenza di fattori genetici e l'interazione con l'esperienza e le influenze ambientali e, ultimo ma certamente non meno importante, la sua esperienza soggettiva.
Negli ultimi anni, le neuroscienze sono state spesso considerate come il naturale punto di incontro tra la fisiologia e la neurologia, la psicologia, la psichiatria e le scienze cognitive e comportamentali. Proprio il progredire della ricerca nell'ambito delle neuroscienze ha permesso di migliorare significativamente le conoscenze sul funzionamento del cervello, sulla plasticità cerebrale e sulle modalità con cui i diversi stimoli ambientali con i quali l'individuo viene a contatto possano indurre delle modificazioni della struttura e dell'attività delle diverse aree cerebrali. Tutto ciò ha contribuito alla costruzione di una visione più integrata del funzionamento della mente. La necessità di legare tra loro queste discipline coinvolge specificatamente settori come la psichiatria e la psicologia clinica, la psicoterapia e la psicoanalisi. Come sottolineato da insigni studiosi “ogni processo mentale è anche un processo neuronale”, e tutti i processi mentali, dal più banale al più elevato, scaturiscono dal cervello. Similmente, i disturbi mentali, indipendentemente dalla sintomatologia, qualunque sia in essi il peso delle varabili connesse alla storia personale, agli aspetti contestuali di vita, ai mondi soggettivi, sono comunque associati ad alterazioni o a pattern disfunzionali a livello cerebrale e fortemente radicati, “incarnati” per così dire, in essi; le stesse “terapie della parola”, le stesse attività riabilitative ed abilitative, quando efficaci, producono cambiamenti cerebrali a livello biochimico e neurofisiologico. L'approccio clinico e terapeutico, lo sviluppo delle discipline psichiatriche e psicologiche non ha dunque solo beneficiato dell'attuale sviluppo delle teorie biologiche, ma ha esso stesso rappresentato uno stimolo al loro progresso, favorendo una migliore comprensione del cervello umano vivente in situazione. La “biologia” della mente in senso forte, può essere considerata quindi il framework, la cornice complessiva che, nel rispetto delle specificità di metodi di indagine e di comprensione dei diversi livelli dei fenomeni della vita mentale, può consentire una feconda integrazione di diversi ambiti di lavoro e di intervento, da quello sulle molecole a quello sui processi mentali, dall'analisi del comportamento all'intervento clinico nell'ambito psichiatrico, psicologico o neurologico.
Lo sviluppo di queste discipline non prescinde dalla collaborazione continua con altri settori di ricerca e di intervento, quali la farmacologia o la genetica, che in un contesto più ampio permettono un continuo e proficuo interscambio di conoscenze. Un contributo fondamentale proviene dalla interazione con le discipline fisico-matematiche, ingegneristiche, per lo sviluppo di teorie e di modelli statistici dei dati osservazionali e sperimentali necessari per la loro conferma. Infatti, lo sviluppo delle possibilità di ricerca è ormai sempre più legato al progresso tecnologico e agli strumenti che tutti noi ricercatori abbiamo a disposizione per lo studio del cervello e del comportamento umano. Le neuroscienze cognitive – ma oramai anche quelle sociali, cliniche o altro in un proliferare di definizioni che, pur nella loro superficialità, rendono conto dello sviluppo di questi settori e delle loro immense potenzialità –continuano la loro crescita grazie alla diffusione di nuove tecniche di indagine (neuroimmagine, neurostimolazione) che sono andate a porre le basi delle attuali conoscenze. Tutte le discipline – fisiologia, neurologia, psichiatria, psicologia – hanno beneficiato enormemente di tali progressi e i loro sviluppi futuri saranno sempre più legati a queste potenzialità in una chiave multidisciplinare. In ambiti psichiatrico e neurologico, le tecniche di neuroimaging e di stimolazione cerebrale mutuate dalle neuroscienze, la biologia molecolare, la genetica, e la statistica genomica hanno permesso di investigare le basi biologiche di malattie e disturbi psichiatrici e psicologici necessarie all'approccio farmaco-genomico, Il neuroimaging funzionale delle aree cerebrali e la neurochimica in vivo hanno permesso ai ricercatori di guardare all'interno della “scatola nera” del cervello: l'impiego della fMRI ha apportato notevoli progressi nelle nostre conoscenze sul modo in cui il cervello utilizza il linguaggio, riconosce i volti o codifica le emozioni. Neuroimaging e genomica generano dati di elevata dimensionalità e complessità che richiedono l'uso di nuovi metodi di analisi statistica adatti all'analisi di mega-variabili e di nuovi e complessi algoritmi computazionali di simulazione stocastica.
Il fatto che l'analisi psicologica dei processi mentali non possa in alcun settore prescindere dalle conoscenze su “come è fatto il cervello” ha determinato che l'interazione tra questi ambiti di ricerca si sia recentemente estesa anche a settori che tradizionalmente erano indipendenti per metodi e tecniche di indagine. Tutto ciò evidenzia come sia urgente lo studio delle modificazioni nelle attività cerebrali indotte dal trattamento psicoterapeutico o psicofarmacologico. Le risorse della biologia e della psicologia e psicoterapia si possono quindi integrare anche per la cura di persone affette da disturbi mentali che non traggono giovamento dalle terapie farmacologiche. La psicoterapia può di conseguenza ampliare le sue implicazioni al piano biologico, impiegando tecniche di neuroimaging e altri strumenti di valutazione empirica.
Se da una parte, la neurologia e le neuroscienze possono dare uno slancio intellettuale all'accrescimento delle nostre conoscenze sul funzionamento cerebrale, la psichiatria e la psicologia possono condurre la biologia e il resto della medicina a riconoscere la complessità della vita mentale. La psichiatria, le neuroscienze, la psicologia e la neurologia dovranno quindi integrarsi, in un comune fondamento scientifico per la ricerca sperimentale e le pratiche cliniche dove la statistica ha un ruolo rilevante, soprattutto nel derivare inferenze causali da studi sia sperimentali che osservazionali. La necessità di capire i meccanismi sottostanti i processi biologici ha determinato recentemente una forte spinta allo sviluppo di un nuovo linguaggio statistico, basato sulle “risposte potenziali o controfattuali”, per interpretare associazioni statistiche in senso causale. Mentre la possibilità di nuovi disegni di trial clinici non farmacologici (trial di intervento) consente di valutare l'efficacia di interventi, usati in particolare in psichiatria e psicologia, attraverso un approccio più rigoroso. In generale, le lo studio del cervello ha stimolato nell'ultimo decennio un importante sviluppo di nuovi metodi statistici che, integrati con teorie complesse e nuove tecnologie, hanno consentito un progresso della conoscenza nelle neuroscienze maggiore che in altri campi della scienza.
Sezione B - Sistema di gestione
Il dipartimento è organizzato in strutture decentrate – Sezioni – che permettono di ottimizzare le procedure amministrative e gestionali, al contempo mantenendo un alto grado di omogeneità interna.
Sezione di:“Biostatistica, Neurofisiologia e Psichiatria” - con sede presso Università di Pavia - via Forlanini e Cascina Cravino
Sezione di: “Neuroscienze cliniche” con sede presso IRCCS Mondino
Sezione di: “Psicologia” con sede presso Università di Pavia - piazza Botta
Sezione di:“Biostatistica, Neurofisiologia e Psichiatria” - con sede presso Università di Pavia - via Forlanini e Cascina Cravino
Sezione di: “Neuroscienze cliniche” con sede presso IRCCS Mondino
Sezione di: “Psicologia” con sede presso Università di Pavia - piazza Botta
Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | Unità di Statistica medica e genomica | BERNARDINELLI Luisa | 3 | |
2. | Unità di Neurofisiologia | D'ANGELO Egidio Ugo | 7 | |
3. | Unità di Psichiatria | BARALE Francesco | 5 | |
4. | Unità di Neurodiagnostica | MOGLIA Arrigo | 3 | |
5. | Unità di Neurologia clinica e riabilitativa | SANDRINI Giorgio | 6 | |
6. | Unità di Neuropsichiatria infantile | BALOTTIN Umberto | 2 | |
7. | Unità di Psicologia applicata | ARGENTERO Piergiorgio | 2 | |
8. | Unità di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione | PAGNIN Adriano | 4 | |
9. | Unità di Psicologia sperimentale e neuroscienze cognitive | VECCHI Tomaso Elia | 8 |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|
Nessuna
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Unità di Neurofisiologia
-Fisiologia e Biofisica dell'Apparato Vestibolare 20 mq - 1 vibroslicer, 2 magnetic stirrer falc, 1 pHmetro, 2 pompe peristaltiche, 1 microscopio Zeiss, 1 illuminatore Leica, 1 stereomicroscopio, 1 setup completo da patch clamp, 1 amplificatore 1 piastra riscaldante , 1 micromanipolatore, 2 oscilloscopi
-Codifica sensoriale 20 mq Strumentazione: 1 set-up per patch clamp; 1 postazione per dissezione animale; strumentazione generale da bilancia, piastra riscaldata, vortex
-Neurofisiologia totale 100 mq 7 setup ognuno composto da 1 computer per analisi dei dati, 1 tavolo antivibrante, 1 microscopio, 1 amplificatore e micromanipolatori meccanici e piezoelettrici, 1 sistema termostatico e 1 sistema di stimolazione per elettrofisiologica e imaging, 2 stazioni per simulazioni matematiche.; 1 setup per microscopia a 2 fotoni.
- Fisiologia e Biofisica delle cellule sensoriali 30 mq - Strumentazione: 2 micromanipolatori, 2 microscopi, 2 stereomicroscopi, 1 oscilloscopio, 2 amplificatori da patch, 2 agitatori, 1 vibroslicer, 1 pHmetro, 1 tavolo antivibrante, 2 illuminatori, 1 bilancia Mettler, 1 microforgia, 1 pompa peristaltica, 1 tiraelettrodi.
Unità di psichiatria
-Autismo si occupa della diagnosi di disturbi dello spettro autistico in età adulta. Studia inoltre le basi biochimiche di tali disturbi.
-Psichiatria, cultura e ambiente si occupa di etnopsichiatria, tramite lo studio dell'impatto della migrazione sulla salute mentale, e dei disturbi del comportamento alimentare.
-Disturbi personalità si occupa della diagnosi e del trattamento dei soggetti affetti da disturbo di personalità Borderline
Sezione di Psicologia
-TMS / neuro stimolazione MAG STIM RAPID2, COIL + sistema neuronavigazione
-Psicologia dell'invecchiamento
-Ricerca e sviluppo del potenziale, talento e plusdotazione
-Psicologia dell'apprendimento
-Neuropsicologia cognitiva, clinica e forense
-Psicologia dell'attaccamento e sostegno alla genitorialità
-Psicologia del lavoro
-Ricerca e intervento sullo sviluppo socio cognitivo
-Neuroscienze e società
-Psicologia della musica
Unità Statistica medica e genomica
-Analisi Multivariata
-Statistica Genomica
-Epidemiologia Clinica
Sono altresì presenti laboratori clinici in area neurologica operanti in convenzione presso l'istituto neurologico Mondino e l'AO Niguarda di primaria afferenza presso le medesime strutture.
-Fisiologia e Biofisica dell'Apparato Vestibolare 20 mq - 1 vibroslicer, 2 magnetic stirrer falc, 1 pHmetro, 2 pompe peristaltiche, 1 microscopio Zeiss, 1 illuminatore Leica, 1 stereomicroscopio, 1 setup completo da patch clamp, 1 amplificatore 1 piastra riscaldante , 1 micromanipolatore, 2 oscilloscopi
-Codifica sensoriale 20 mq Strumentazione: 1 set-up per patch clamp; 1 postazione per dissezione animale; strumentazione generale da bilancia, piastra riscaldata, vortex
-Neurofisiologia totale 100 mq 7 setup ognuno composto da 1 computer per analisi dei dati, 1 tavolo antivibrante, 1 microscopio, 1 amplificatore e micromanipolatori meccanici e piezoelettrici, 1 sistema termostatico e 1 sistema di stimolazione per elettrofisiologica e imaging, 2 stazioni per simulazioni matematiche.; 1 setup per microscopia a 2 fotoni.
- Fisiologia e Biofisica delle cellule sensoriali 30 mq - Strumentazione: 2 micromanipolatori, 2 microscopi, 2 stereomicroscopi, 1 oscilloscopio, 2 amplificatori da patch, 2 agitatori, 1 vibroslicer, 1 pHmetro, 1 tavolo antivibrante, 2 illuminatori, 1 bilancia Mettler, 1 microforgia, 1 pompa peristaltica, 1 tiraelettrodi.
Unità di psichiatria
-Autismo si occupa della diagnosi di disturbi dello spettro autistico in età adulta. Studia inoltre le basi biochimiche di tali disturbi.
-Psichiatria, cultura e ambiente si occupa di etnopsichiatria, tramite lo studio dell'impatto della migrazione sulla salute mentale, e dei disturbi del comportamento alimentare.
-Disturbi personalità si occupa della diagnosi e del trattamento dei soggetti affetti da disturbo di personalità Borderline
Sezione di Psicologia
-TMS / neuro stimolazione MAG STIM RAPID2, COIL + sistema neuronavigazione
-Psicologia dell'invecchiamento
-Ricerca e sviluppo del potenziale, talento e plusdotazione
-Psicologia dell'apprendimento
-Neuropsicologia cognitiva, clinica e forense
-Psicologia dell'attaccamento e sostegno alla genitorialità
-Psicologia del lavoro
-Ricerca e intervento sullo sviluppo socio cognitivo
-Neuroscienze e società
-Psicologia della musica
Unità Statistica medica e genomica
-Analisi Multivariata
-Statistica Genomica
-Epidemiologia Clinica
Sono altresì presenti laboratori clinici in area neurologica operanti in convenzione presso l'istituto neurologico Mondino e l'AO Niguarda di primaria afferenza presso le medesime strutture.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | MICROSCOPIO CONFOCALE SPETTRALE LEICA TCS SP5 Leica | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni, Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
2. | Spettrometro di massa LCQ FLEET (interfaccia ESI e APC)I, HPLC ThermoFischer | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 2009 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
3. | Spettrometro FT NMR con Sonda multicanale/multicanale diretta AVANCE 400 Bruker | FABBRIZZI Luigi | Environmental Sciences, Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Interni | 2001 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
4. | MICROSCOPIO ELETTRONICO A TRASMISSIONE Jeol JEM 1200EXII, CAMERA OLYMPUS-SIS MV G | FABBRIZZI Luigi | Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni | 1993 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
5. | DIFRATTOMETRO RAGGI X da cristallo singolo ENRAF_NONIUS CAD4 | FABBRIZZI Luigi | Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni | 1986 | Interna all’ateneo, Esterna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche, Prestazioni a tariffario, Contratti di ricerca | 03 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Sistema Bibliotecario di Ateneo | http://biblioteche.unipv.it/ | 1.076.085 | 371.803 | 2.675 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [16]
-
- Prof. Associati [11]
-
- Ricercatori [13]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [0]
-
- Assegnisti [19]
-
- Dottorandi [61]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [50]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | ARGENTERO | Piergiorgio | Professore Straordinario | 11 | 11b | M-PSI/06 |
2. | BALOTTIN | Umberto | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/39 |
3. | BARALE | Francesco | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/25 |
4. | BASTIANELLO | Stefano | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/37 |
5. | BERNARDINELLI | Luisa | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/01 |
6. | BOTTINI | Gabriella | Professore Straordinario | 11 | 11b | M-PSI/02 |
7. | D'ANGELO | Egidio Ugo | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/09 |
8. | GRASSI | Mario | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/01 |
9. | MAZZARELLO | Paolo Angelo | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/02 |
10. | MOGLIA | Arrigo | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/26 |
11. | PAGNIN | Adriano | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/04 |
12. | PESSA | Eliano | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
13. | POLITI | Pierluigi | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/25 |
14. | RUSSO | Riccardo | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
15. | SANDRINI | Giorgio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/26 |
16. | VECCHI | Tomaso Elia | Professore Ordinario | 11 | 11b | M-PSI/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 10 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 2 |
Area Socio - Sanitaria | 1 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 8 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |