Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
A.1.1 Settori di ricerca nei quali opera la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia
L'organico della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC) conta, al 31 Dicembre 2013, 21 Professori di Prima Fascia, 19 Professori di Seconda Fascia, 31 ricercatori a tempo indeterminato, 14 ricercatori a tempo determinato, oltre a 10 assegnisti e 59 dottorandi di ricerca, che si distribuiscono in 34 Unità di Ricerca (UR) i cui Responsabili sono docenti della Facoltà Dipartimentale e che sono presentate in dettaglio nella successiva sottosezione B.1.b.
Recentemente, a seguito di auditing da parte Commissione Scientifica del Centro Integrato di Ricerca (CIR) e sentito il parere dei Responsabili, la denominazione di alcune UR è stata rideterminata per evitare erraticità nella definizione dell'affiliazione nei prodotti della ricerca, un problema che in passato ha penalizzato tracciabilità degli stessi nelle principali banche dati (si veda in proposito anche la successiva sezione B3 sul riesame della ricerca).
Storicamente la FDMC ha coltivato, fin dalla sua fondazione, linee di ricerca “vocazionali” nel campo delle neuroscienze, della fisiopatologia del metabolismo e della nutrizione, delle scienze oncologiche, della fisiopatologia dell'invecchiamento e delle malattie correlate all'età, dell'ingegneria tissutale applicata alla medicina rigenerativa e dell'applicazione di tecnologie avanzate per l'innovazione dei metodi e degli strumenti per la ricerca in medicina e della pratica clinica. Grazie alla attivazione del Corso di Laurea in Scienze della Alimentazione e Nutrizione Umana (SANU) e alla naturale complementarietà del suo ambito di ricerca con quello di molte altre aree clinico-biologiche, la ricerca della FDMC si è ulteriormente sviluppata nel campo della nutraceutica, della food safety, della personalizzazione dell' alimentazione nei principali quadri clinico-patologici.
Per ciascuna di queste “macroaree” la competenza dei ricercatori e delle varie UR è stata messa al servizio di approcci investigativi sia preclinici che clinici, spesso con una strategia “verticale” finalizzata al trasferimento nell'uomo delle conoscenze maturate in laboratorio (“medicina traslazionale”). Naturalmente queste linee principali di ricerca si sono avvalse sia di collaborazioni intra-Facoltà, tra le varie UR ad essa afferenti, sia inter-Facoltà attraverso progetti collaborativi con la Facoltà di Ingegneria, ora Facoltà Dipartimentale di Ingegneria (FDI). Questa integrazione tra le due Facoltà ha di fatto rappresentato un punto di forza sul quale si intende continuare ad investire nei prossimi anni. La ricerca clinica e sanitaria si è quindi espressa con caratteristiche di multidisciplinarietà, necessarie per sostenere la trasversalità della ricerca preclinica e clinica nelle macroaree sopra citate, ma anche con caratteristiche specialistiche-settoriali per studi più strettamente specifici di ciascuna UR. La peculiarità della missione formativa dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, indirizzata alla formazione della persona sia sul versante tecnico-scientifico-professionale che su quello etico-antropologico, ha fatto si' che alle linee di ricerca principali sopra descritte si aggiungesse l'ambito di ricerca proprio dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), una struttura interfacoltà i cui principali interessi di ricerca spaziano dall' antropologia all' etica ed etica applicata, dalla bioetica alla logica ed epistemologia, dalla metafisica alla storia della scienza e della tecnica e del biodiritto. In molti di questi temi, e in particolare nell'ambito della relazione etica ed antropologica tra paziente e personale sanitario, trova naturale collocazione il contributo delle competenze umane afferenti al Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, peraltro impegnate a sviluppare nuovi modelli per l'organizzazione del personale infermieristico in strutture sanitarie ad alta complessità terapeutica.
Quanto sopra descritto ben si riflette negli ambiti di formazione e ricerca del Dottorato in Scienze Biomediche Integrate e Bioetica, nel quale si ritrovano: i) lo studio delle patologie endocrine/metaboliche, con la ricerca dei fattori protettivi e di rischio genetico/ambientali, dei processi biologici del danno d'organo e dei meccanismi fisiopatologici che caratterizzano il decorso della malattia, ii) l'individuazione di caratteristiche cliniche e laboratoristiche per una diagnosi precoce di queste patologie, iii) lo studio dei processi di invecchiamento, della plasticità d'organo e di sistemi, delle metodiche di analisi morfometrica e funzionale, della medicina rigenerativa e riabilitativa ai fini di interventi anti-invecchiamento, iv) lo studio delle metastasi ossee da tumori solidi e dell'osteoporosi indotta da trattamenti antineoplastici e non, v) l'acquisizione di conoscenze teoretiche delle scuole filosofiche che informano i diversi modelli di Medicina attualmente operanti, nonché di conoscenze riguardanti il Personalismo Filosofico e l'Etica del Lavoro, con particolare riguardo alla centralità della persona.
A.1.2 Obiettivi di Ricerca della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia per il triennio 2015-2017
Nel documento "Linee di indirizzo strategico 2014-2016", allegato alla presente sezione, l'Università Campus Bio-Medico di Roma identifica per la ricerca priorità quali interdisciplinarietà e competitività dei ricercatori a livello europeo. Circa l'interdisciplinarietà, sono incoraggiati progetti che aggregano più UR sia intra- che inter- Facoltà. Con riferimento alla competitività a livello europeo, l'Università Campus Bio-Medico di Roma intende promuovere la partecipazione dei ricercatori al programma Horizon 2020, a progetti strategici in materia di ricerca e innovazione e mobilità dei ricercatori (es. ICT\FET-FLAGSHIPS, EIT-Knowledge Innovation Communities, Public-Private Partnerships), ai programmi dello European Research Council, in particolare agli Starting Grants per i ricercatori più giovani. Viene inoltre incoraggiata l'opportunità di studiare accordi con realtà industriali, soprattutto nel comparto farmaceutico e biotecnologico, finalizzati ad ospitare presso le strutture dell'Ateneo gruppi di ricerca. Ad una Istituzione attenta a problematiche etiche, antropologiche e sociali, e che anche per questo ha incoraggiato l'Istituzione del FAST, non sfugge infine il significato strategico di studi sulla qualità della vita del paziente terminale, su problemi emergenti nella “biogiuridica” della professione medica, oppure su tematiche di forte impatto quali il disagio sociale o la lotta alla fame nel mondo (quest'ultima strettamente connessa agli ambiti di ricerca in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana che caratterizzano anche un percorso di studi della FDMC).
In dettaglio, per il triennio 2015-2017 si possono quindi identificare tre tipologie di principali obiettivi di ricerca della FDMC:
- Obiettivi strategici, cioè direttamente derivanti dall'attuazione delle linee di indirizzo strategico 2014-2016 di Ateneo per la ricerca
- Obiettivi primari di ricerca
- Altri obiettivi di ricerca
A.1.2.1 Obiettivi strategici di ricerca
Sono quelli nei quali la FDMC identifica maggiore aderenza con le linee di indirizzo 2014-2016 definite dagli organi di governo dell'Ateneo. Criterio guida è stato anche- ma non solo- l'esito di un Bando competitivo interno per progetti biennali, lanciato in autunno 2014, che avvalendosi del giudizio indipendente di revisori esterni nazionali e internazionali ha consentito alla Direzione della Ricerca Universitaria dell'Università Campus Bio-Medico di verificare la pertinenza dei progetti alle tematiche di Horizon 2020, la qualificazione dei componenti dei progetti, la loro capacità di elaborare proposte e metodologie di lavoro multidisciplinari con prospettive di competitività a livello europeo, anche per possibili giovani candidature agli starting grants dello European Research Council o comunque per il lancio di progetti collaborativi sul programma H2020, nonché di ricadute positive in ambito di medicina traslazionale e terza missione. In base all'esito di tale bando interno, sono state identificate i seguenti obiettivi di ricerca strategici
- Condurre studi di ampio respiro, preclinici e/o clinici osservazionali e correlativi, sui rapporti tra malattie endocrine, sindrome metabolica, rischio cardio-vascolare o alterazioni del ricambio osseo. A questo primo ambito viene riconosciuto un elevato impatto socio-sanitario, specialmente in riferimento alla problematica emergente dell'aging population che da sempre è al centro delle scelte vocazionali dell'Ateneo e dei Bandi europei.
- Sviluppare nuove strategie di medicina rigenerativa, alle quali si riconosce un profilo multiplo di innovatività, miglioramento della tollerabilità ed efficacia di trattamenti medico-chirurgici, opportunità farmaco-economiche per il servizio sanitario nazionale, soprattutto in contesti fisiopatologici caratterizzati da alta morbilità, recidivanza, e mortalità diretta o indiretta. Come esempi si possono riportare la riparazione del disco intervertebrale con biopolimeri somministrati attraverso piattaforme robotiche, il trattamento delle mucositi- indotte da chemioterapici o radioterapia oncologica- con plasma arricchito in piastrine e fattori di crescita ad azione trofico-riparativa, il trattamento delle cistiti emorragiche gravi da alchilanti con colle di fibrina umana, anche in relazione ad aspetti regolatori e autorizzativi.
- Mettere a punto piattaforme “cell-on-chip” alternative ai tradizionali modelli animali o cellulari di farmacotossicologia descrittiva e predittiva. A questo ambito di ricerca si riconosce un alto impatto strategico per identificare con più alta sensibilità e specificità sostanze potenzialmente pericolose per la salute umane (contaminanti ambientali, additivi, ecc.) oppure sviluppare nuovi farmaci con criteri mechanism-based, argomento quest'ultimo di grande interesse per la Commissione Europea da sempre interessata al problema di identificare e validare metodi alternativi di drug testing che riproducano adeguatamente la complessità dell'interazione farmaco-cellule bersaglio all'interno dell'organismo umano.
- Studi collaborativi in area oncologica, onco-ematologica, chirurgica e laboratoristica, sull'utilizzo di biomarcatori genetici ed epigenetici che migliorano il livello di appropriatezza diagnostico-prognostica (invasività locale e a distanza) e terapeutica (risposta a farmaci o combinazioni di farmaci). Da questi studi ci si attende un progresso nella “personalizzazione” delle terapie oncologiche oppure onco-ematologiche, con ovvi benefici per il diagnosta e il terapeuta (a livello di decision making), per il paziente (better care, better survival), e il sistema sanitario nazionale (money saving).
La Direzione Ricerca Universitaria di Ateneo ha fissato nel budget 2014-2016 l'obiettivo complessivo di raggiungere entro il 2016 il raddoppio del valore della produzione della ricerca rispetto al 2013. Ciò implica una corrispondente crescita della raccolta di finanziamenti per la ricerca a livello di Ateneo complessivamente oltre i 10 milioni di euro. Tale obiettivo consentirà, se raggiunto, di ottenere una sostanziale autonomia del settore ricerca, assicurando la copertura dei costi fissi e variabili annuali di gestione delle infrastrutture, del personale e dei servizi di supporto alla ricerca.
In questo quadro, la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia ha identificato l'obiettivo strategico di contribuire in misura non inferiore al 50% al raggiungimento degli obiettivi di bilancio della ricerca per gli anni 2015, 2016 e 2017 in termini di aumento della raccolta di finanziamenti e del valore della produzione della ricerca.
Ulteriori obiettivi strategici direttamente derivati dal documento "Linee di indirizzo strategico 2014-2016" di Ateneo sono i seguenti:
- promuovere congiuntamente con la FDI la partecipazione in forma associata ai progetti e alle azioni derivanti dall'attuazione del programm EIT\KIC on Healthy Living and Active Ageing
- predisporre, in sinergia con il CIR, un pacchetto di offerta di servizi e opportunità di collaborazione che risulti attrattiva per gruppi industriali nel settore sanitario, medicale, biotecnologico e dell'alimentazione che vogliano delocalizzare presso le strutture dell'Ateneo proprie unità di ricerca. Ciò anche al fine di stimolare nuove adesioni alla sezione di Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione del Comitato Università-Impresa dell'Ateneo;
- definire di concerto con l'Istituto FAST, il CIR e la FDI, un piano di iniziative di ricerca multidisciplinari che abbiano potenziale impatto positivo sulla soluzione di rilevanti problematiche antropologiche, etiche o sociali (si veda anche gli obiettivi specifici definiti di seguito nella sottosezione A1.2.3);
- promuovere la partecipazione ad attività di ricerca in corso degli studenti arruolati a partire dal 2015 nel Graduate Program in Bioingegneria e Bioscienze.
A.1.2.2 Obiettivi primari di ricerca
Sono quelli identificati dalla Facoltà Dipartimentale, sulla base degli obiettivi riportati dalle singole UR e nell'ottica dell'interdisciplinarietà intra- ed inter- facoltà tra UR di base oppure clinico-diagnostiche e chirurgiche. Si inseriscono nelle linee tradizionali della ricerca della facoltà, e con un adeguato supporto da parte dei Grant Office e Technology Transfer Office del Centro Integrato di Ricerca possono proporsi in sede di bandi competitivi o attrarre risorse in ambito di terza missione.
Nella complessità di una Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia, nella quale le competenze spaziano dalla ricerca di base a quella traslazionale oppure di miglioramento delle conoscenze cliniche, la descrizione è inevitabilmente incompleta e suscettibile di integrazioni in successivi report.
A puro titolo esemplificativo, e nell'ottica di sottolineare l' interdisciplinarietà metodologica, si possono citare:
- Studi di neurobiologia e neurogenetica, applicati alla diagnosi dei disturbi pervasivi del comportamento, al training cognitivo-motorio dei pazienti con demenza senile, morbo di Alzheimer, oppure esiti di ictus acuto o cronico
- Nuovi approcci nutrizionali in popolazioni speciali come l'anziano o il paziente acuto post-chirurgico, attraverso lo studio di nutraceutici e matrici vegetali o caratterizzazioni biochimico-microbiologiche del microbiota intestinale
- Studi su infiammazione e autoimmunità, dallo sviluppo di nuove piattaforme diagnostiche a valutazioni precliniche di sostanze naturali ad attività antinfiammatoria, fino a trials clinici di fattori di crescita protettivi o farmaci antiinfiammatori biotecnologici
- Studi di cardioprotezione periprocedurale in pazienti con sindromi coronariche acute, oppure di cardioprevenzione in pazienti esposti a terapie antitumorali cardiotossiche, corredati da studi di imaging della funzione cardiaca e interpretazione di marcatori predittivi
- Nuovi approcci eziopatogenetici, diagnostici, e terapeutici, a quadri clinici complessi e invalidanti come broncopneuomopatia cronica ostruttiva ed epatopatie virali o dismetaboliche
A.1.2.3 Altri obiettivi
Vertono su tematiche specifiche, a volte con contenuti etico-antropologici di precipua pertinenza del FAST, comunque riconducibili a risorse umane e competenze della Facoltà Dipartimentale.
Tra queste si identificano in particolare le seguenti tematiche di ricerca prioritarie per il periodo 2015-2017:
- Responsabilità professionale e trasferimento dell' informazione dal medico al paziente in settori della chirurgia con effetti importanti sulla percezione della corporeità, come ad esempio chirurgia estetica e plastico-ricostruttiva
- Ruolo del personale infermieristico nella gestione di pazienti complessi con malattie croniche oncologiche o non, con particolare attenzioni a variabili psicometriche misurabili dei rapporti di dipendenza dalle terapie.
A.1.3-A.1.4 Modalità di raggiungimento e monitoraggio degli obiettivi
Per quanto riguarda il piano di azione e le modalità di monitoraggio relativi al progetti strategici di Ateneo identificati mediante il relativo bando interno si precisa che ciascun progetto ha un suo specifico piano di azione dettagliato che è stato oggetto di valutazione approfondita. Inoltre, tali progetti verranno monitorati in itinere ed ex-post con procedure assimilabili a quelle utilizzate per i progetti europei, con la nomina di una commissione di valutazione esterna per ogni progetto che incontrerà il team di ricerca almeno una volta ogni anno per verificare l'andamento del progetto e suggerire miglioramenti che permettano di rafforzare la ricerca in vista di una sua riproposizione, con opportuni adattamenti, a livello europeo.
Per quanto riguarda gli obiettivi della ricerca di cui ai punti A.1.2.1.-3., le linee generali di modalità di raggiungimento e monitoraggio sono riassunti come di seguito riportato.
Obiettivi Strategici 2017
Modalità di raggiungimento
Laddove indicato dai revisori esterni nazionali ed internazionali, garantire attraverso cofinanziamento di Ateneo la sostenibilità dei progetti, incoraggiando altresì che i risultati preliminari formino la base di applications a bandi competitivi (europei, ERC starting grants, MIUR, Fondazioni private), di finanziamenti industriali (finalizzati anche alla attivazione di Borse di Dottorato, assegni di ricerca). Utilizzare fondi di Ateneo per ampliare e aggiornare il parco attrezzature, individuando insieme alle UR le strumentazioni da acquisire per il raggiungimento di obiettivi ad alta complessità tecnologica, anche studiando nuove logistiche quali Core Facilities e spazi comuni di laboratorio.
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
Attraverso auditing da parte della Commissione Scientifica del CIR e revisione di relazione annuale, valutare:
a) il numero di pubblicazioni su riviste internazionali, anche in relazione alla presenza di coautori stranieri e al miglioramento del fattore di impatto rispetto allo “storico” di ciascuna delle UR partecipanti
b) il numero delle partecipazioni su invito a congressi nazionali o internazionali
c) la percentuale di successo e il finanziamento complessivo da bandi competitivi o ambiti di terza missione, anche avvalendosi delle funzioni di Grant Office dell'Area Ricerca del CIR (vedi documento di riesame)
d) il numero di nuove figure professionali in formazione inseriti nel progetto (dottorandi, assegnisti, borsisti)
e) capacità di sviluppare networks con gruppi di lavoro o consorzi scientifici, nazionali o internazionali, preclinici o clinici
f) accordi con partner industriali interessati a lavorare con propri gruppi di ricerca all'interno delle strutture dell'Ateneo
g) attrattività verso fellows stranieri o personale docente o di ricerca di istituzioni stranieri
h) trasferimento tecnologico, anche avvalendosi del supporto dell'apposito ufficio dell'Area Ricerca del CIR (vedi documento di riesame).
i) partecipazione a programmi nazionali collegati a EXPO 2015 e ai progetti EIT\KIC
l) numero studenti iscritti al Graduate Program coinvolti in attività di ricerca prima dell'inizio del triennio di dottorato
m) Documenti di Riesame 2015, 2016, 2017
Obiettivi Primari 2017
Modalità di raggiungimento
Implementazione della capacità di sviluppare progetti interdisciplinari tra le varie UR, finalizzate alla proposizione di progetti in Bandi competitivi e in ambiti di terza missione.
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
Come riportato ai punti (a-i) per i progetti strategici, ma con particolare attenzione al superamento della attuale difficoltà a sviluppare una ricerca clinica competitiva per qualità e fatturato, anche avvalendosi delle funzioni dell'Ufficio Sperimentazioni Cliniche in capo alla CIR (vedi documento di riesame e allegato); valutare le ricadute in termini di borse di dottorato, assegni di ricerca, o borse di studio, finanziati dai Promotori delle sperimentazioni.
Altri obiettivi 2017
Modalità di raggiungimento
Implementazione della interdisciplinarietà e miglioramento della qualità dei progetti di collaborazione tra Aree 5 e 6 della Facoltà Dipartimentale e settori fin qui considerati di nicchia seppur indicativi della mission formativa della Facoltà (FAST, ricerca infermieristica).
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
a) aumento del numero delle pubblicazioni e della loro qualità, con inversione del rapporto riviste nazionali/internazionali, fin qui a favore delle prime)
b) aumento del numero di assegnisti, borsisti, dottorandi, posizionati su progetti di ricerca
c) documenti di riesame 2015, 2016, 2017
In considerazione di quanto discusso al punto 7 del documento di riesame, un ulteriore parametro oggettivabile di monitoraggio e valutazione consisterà nel misurare l'effetto degli obiettivi A.1.2.1-3 sui processi decisionali di ampliamento dell'organico della Facoltà Dipartimentale. Ciò verrà misurato valutando il numero di giovani ricercatori che attraverso gli obiettivi A.1.2.1-3 acquisiscono i titoli per l'immissione nel ruolo di Ricercatore a tempo determinato (RTD). A titolo esplorativo può essere anche valutata la capacità dei progetti di attrarre l'interesse di partners esterni, del mondo farmaceutico o bioanalitico in particolare, a finanziare o co-finanziare ruoli di RTD per i giovani che hanno manifestato maggiore produttività e creatività.
Per quanto riguarda infine le azioni e le modalità di monitoraggio relative al perseguimento degli obiettivi di bilancio della raccolta di finanziamento e del valore della produzione della ricerca, si prevede che tali obiettivi dovranno essere il risultato operativo di tutte le altre azioni poste in essere per l'attuazione degli altri obiettivi previsti, le cui ricadute in termini di bilancio verranno direttamente monitorate con cadenza mensile dalla Direzione Ricerca Universitaria, con il supporto dell'Area Ricerca del CIR.
Infine, ciascuna UR afferente alla FDMC ha definito, come presentato in dettaglio nella successiva sezione B.1.b, i propri specifici obiettivi di sviluppo della ricerca per il periodo 2015-2017. La definizione di tali obiettivi è avvenuta successivamente ad incontri diretti di auditing di ciascuna UR da parte della Commissione Scientifica Ricerca Universitaria del CIR, che saranno reiterati con cadenza annuale per consentire un riesame puntuale dei piani di sviluppo di ciascuna UR.
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L'organico della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC) conta, al 31 Dicembre 2013, 21 Professori di Prima Fascia, 19 Professori di Seconda Fascia, 31 ricercatori a tempo indeterminato, 14 ricercatori a tempo determinato, oltre a 10 assegnisti e 59 dottorandi di ricerca, che si distribuiscono in 34 Unità di Ricerca (UR) i cui Responsabili sono docenti della Facoltà Dipartimentale e che sono presentate in dettaglio nella successiva sottosezione B.1.b.
Recentemente, a seguito di auditing da parte Commissione Scientifica del Centro Integrato di Ricerca (CIR) e sentito il parere dei Responsabili, la denominazione di alcune UR è stata rideterminata per evitare erraticità nella definizione dell'affiliazione nei prodotti della ricerca, un problema che in passato ha penalizzato tracciabilità degli stessi nelle principali banche dati (si veda in proposito anche la successiva sezione B3 sul riesame della ricerca).
Storicamente la FDMC ha coltivato, fin dalla sua fondazione, linee di ricerca “vocazionali” nel campo delle neuroscienze, della fisiopatologia del metabolismo e della nutrizione, delle scienze oncologiche, della fisiopatologia dell'invecchiamento e delle malattie correlate all'età, dell'ingegneria tissutale applicata alla medicina rigenerativa e dell'applicazione di tecnologie avanzate per l'innovazione dei metodi e degli strumenti per la ricerca in medicina e della pratica clinica. Grazie alla attivazione del Corso di Laurea in Scienze della Alimentazione e Nutrizione Umana (SANU) e alla naturale complementarietà del suo ambito di ricerca con quello di molte altre aree clinico-biologiche, la ricerca della FDMC si è ulteriormente sviluppata nel campo della nutraceutica, della food safety, della personalizzazione dell' alimentazione nei principali quadri clinico-patologici.
Per ciascuna di queste “macroaree” la competenza dei ricercatori e delle varie UR è stata messa al servizio di approcci investigativi sia preclinici che clinici, spesso con una strategia “verticale” finalizzata al trasferimento nell'uomo delle conoscenze maturate in laboratorio (“medicina traslazionale”). Naturalmente queste linee principali di ricerca si sono avvalse sia di collaborazioni intra-Facoltà, tra le varie UR ad essa afferenti, sia inter-Facoltà attraverso progetti collaborativi con la Facoltà di Ingegneria, ora Facoltà Dipartimentale di Ingegneria (FDI). Questa integrazione tra le due Facoltà ha di fatto rappresentato un punto di forza sul quale si intende continuare ad investire nei prossimi anni. La ricerca clinica e sanitaria si è quindi espressa con caratteristiche di multidisciplinarietà, necessarie per sostenere la trasversalità della ricerca preclinica e clinica nelle macroaree sopra citate, ma anche con caratteristiche specialistiche-settoriali per studi più strettamente specifici di ciascuna UR. La peculiarità della missione formativa dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, indirizzata alla formazione della persona sia sul versante tecnico-scientifico-professionale che su quello etico-antropologico, ha fatto si' che alle linee di ricerca principali sopra descritte si aggiungesse l'ambito di ricerca proprio dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), una struttura interfacoltà i cui principali interessi di ricerca spaziano dall' antropologia all' etica ed etica applicata, dalla bioetica alla logica ed epistemologia, dalla metafisica alla storia della scienza e della tecnica e del biodiritto. In molti di questi temi, e in particolare nell'ambito della relazione etica ed antropologica tra paziente e personale sanitario, trova naturale collocazione il contributo delle competenze umane afferenti al Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, peraltro impegnate a sviluppare nuovi modelli per l'organizzazione del personale infermieristico in strutture sanitarie ad alta complessità terapeutica.
Quanto sopra descritto ben si riflette negli ambiti di formazione e ricerca del Dottorato in Scienze Biomediche Integrate e Bioetica, nel quale si ritrovano: i) lo studio delle patologie endocrine/metaboliche, con la ricerca dei fattori protettivi e di rischio genetico/ambientali, dei processi biologici del danno d'organo e dei meccanismi fisiopatologici che caratterizzano il decorso della malattia, ii) l'individuazione di caratteristiche cliniche e laboratoristiche per una diagnosi precoce di queste patologie, iii) lo studio dei processi di invecchiamento, della plasticità d'organo e di sistemi, delle metodiche di analisi morfometrica e funzionale, della medicina rigenerativa e riabilitativa ai fini di interventi anti-invecchiamento, iv) lo studio delle metastasi ossee da tumori solidi e dell'osteoporosi indotta da trattamenti antineoplastici e non, v) l'acquisizione di conoscenze teoretiche delle scuole filosofiche che informano i diversi modelli di Medicina attualmente operanti, nonché di conoscenze riguardanti il Personalismo Filosofico e l'Etica del Lavoro, con particolare riguardo alla centralità della persona.
A.1.2 Obiettivi di Ricerca della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia per il triennio 2015-2017
Nel documento "Linee di indirizzo strategico 2014-2016", allegato alla presente sezione, l'Università Campus Bio-Medico di Roma identifica per la ricerca priorità quali interdisciplinarietà e competitività dei ricercatori a livello europeo. Circa l'interdisciplinarietà, sono incoraggiati progetti che aggregano più UR sia intra- che inter- Facoltà. Con riferimento alla competitività a livello europeo, l'Università Campus Bio-Medico di Roma intende promuovere la partecipazione dei ricercatori al programma Horizon 2020, a progetti strategici in materia di ricerca e innovazione e mobilità dei ricercatori (es. ICT\FET-FLAGSHIPS, EIT-Knowledge Innovation Communities, Public-Private Partnerships), ai programmi dello European Research Council, in particolare agli Starting Grants per i ricercatori più giovani. Viene inoltre incoraggiata l'opportunità di studiare accordi con realtà industriali, soprattutto nel comparto farmaceutico e biotecnologico, finalizzati ad ospitare presso le strutture dell'Ateneo gruppi di ricerca. Ad una Istituzione attenta a problematiche etiche, antropologiche e sociali, e che anche per questo ha incoraggiato l'Istituzione del FAST, non sfugge infine il significato strategico di studi sulla qualità della vita del paziente terminale, su problemi emergenti nella “biogiuridica” della professione medica, oppure su tematiche di forte impatto quali il disagio sociale o la lotta alla fame nel mondo (quest'ultima strettamente connessa agli ambiti di ricerca in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana che caratterizzano anche un percorso di studi della FDMC).
In dettaglio, per il triennio 2015-2017 si possono quindi identificare tre tipologie di principali obiettivi di ricerca della FDMC:
- Obiettivi strategici, cioè direttamente derivanti dall'attuazione delle linee di indirizzo strategico 2014-2016 di Ateneo per la ricerca
- Obiettivi primari di ricerca
- Altri obiettivi di ricerca
A.1.2.1 Obiettivi strategici di ricerca
Sono quelli nei quali la FDMC identifica maggiore aderenza con le linee di indirizzo 2014-2016 definite dagli organi di governo dell'Ateneo. Criterio guida è stato anche- ma non solo- l'esito di un Bando competitivo interno per progetti biennali, lanciato in autunno 2014, che avvalendosi del giudizio indipendente di revisori esterni nazionali e internazionali ha consentito alla Direzione della Ricerca Universitaria dell'Università Campus Bio-Medico di verificare la pertinenza dei progetti alle tematiche di Horizon 2020, la qualificazione dei componenti dei progetti, la loro capacità di elaborare proposte e metodologie di lavoro multidisciplinari con prospettive di competitività a livello europeo, anche per possibili giovani candidature agli starting grants dello European Research Council o comunque per il lancio di progetti collaborativi sul programma H2020, nonché di ricadute positive in ambito di medicina traslazionale e terza missione. In base all'esito di tale bando interno, sono state identificate i seguenti obiettivi di ricerca strategici
- Condurre studi di ampio respiro, preclinici e/o clinici osservazionali e correlativi, sui rapporti tra malattie endocrine, sindrome metabolica, rischio cardio-vascolare o alterazioni del ricambio osseo. A questo primo ambito viene riconosciuto un elevato impatto socio-sanitario, specialmente in riferimento alla problematica emergente dell'aging population che da sempre è al centro delle scelte vocazionali dell'Ateneo e dei Bandi europei.
- Sviluppare nuove strategie di medicina rigenerativa, alle quali si riconosce un profilo multiplo di innovatività, miglioramento della tollerabilità ed efficacia di trattamenti medico-chirurgici, opportunità farmaco-economiche per il servizio sanitario nazionale, soprattutto in contesti fisiopatologici caratterizzati da alta morbilità, recidivanza, e mortalità diretta o indiretta. Come esempi si possono riportare la riparazione del disco intervertebrale con biopolimeri somministrati attraverso piattaforme robotiche, il trattamento delle mucositi- indotte da chemioterapici o radioterapia oncologica- con plasma arricchito in piastrine e fattori di crescita ad azione trofico-riparativa, il trattamento delle cistiti emorragiche gravi da alchilanti con colle di fibrina umana, anche in relazione ad aspetti regolatori e autorizzativi.
- Mettere a punto piattaforme “cell-on-chip” alternative ai tradizionali modelli animali o cellulari di farmacotossicologia descrittiva e predittiva. A questo ambito di ricerca si riconosce un alto impatto strategico per identificare con più alta sensibilità e specificità sostanze potenzialmente pericolose per la salute umane (contaminanti ambientali, additivi, ecc.) oppure sviluppare nuovi farmaci con criteri mechanism-based, argomento quest'ultimo di grande interesse per la Commissione Europea da sempre interessata al problema di identificare e validare metodi alternativi di drug testing che riproducano adeguatamente la complessità dell'interazione farmaco-cellule bersaglio all'interno dell'organismo umano.
- Studi collaborativi in area oncologica, onco-ematologica, chirurgica e laboratoristica, sull'utilizzo di biomarcatori genetici ed epigenetici che migliorano il livello di appropriatezza diagnostico-prognostica (invasività locale e a distanza) e terapeutica (risposta a farmaci o combinazioni di farmaci). Da questi studi ci si attende un progresso nella “personalizzazione” delle terapie oncologiche oppure onco-ematologiche, con ovvi benefici per il diagnosta e il terapeuta (a livello di decision making), per il paziente (better care, better survival), e il sistema sanitario nazionale (money saving).
La Direzione Ricerca Universitaria di Ateneo ha fissato nel budget 2014-2016 l'obiettivo complessivo di raggiungere entro il 2016 il raddoppio del valore della produzione della ricerca rispetto al 2013. Ciò implica una corrispondente crescita della raccolta di finanziamenti per la ricerca a livello di Ateneo complessivamente oltre i 10 milioni di euro. Tale obiettivo consentirà, se raggiunto, di ottenere una sostanziale autonomia del settore ricerca, assicurando la copertura dei costi fissi e variabili annuali di gestione delle infrastrutture, del personale e dei servizi di supporto alla ricerca.
In questo quadro, la Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia ha identificato l'obiettivo strategico di contribuire in misura non inferiore al 50% al raggiungimento degli obiettivi di bilancio della ricerca per gli anni 2015, 2016 e 2017 in termini di aumento della raccolta di finanziamenti e del valore della produzione della ricerca.
Ulteriori obiettivi strategici direttamente derivati dal documento "Linee di indirizzo strategico 2014-2016" di Ateneo sono i seguenti:
- promuovere congiuntamente con la FDI la partecipazione in forma associata ai progetti e alle azioni derivanti dall'attuazione del programm EIT\KIC on Healthy Living and Active Ageing
- predisporre, in sinergia con il CIR, un pacchetto di offerta di servizi e opportunità di collaborazione che risulti attrattiva per gruppi industriali nel settore sanitario, medicale, biotecnologico e dell'alimentazione che vogliano delocalizzare presso le strutture dell'Ateneo proprie unità di ricerca. Ciò anche al fine di stimolare nuove adesioni alla sezione di Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione del Comitato Università-Impresa dell'Ateneo;
- definire di concerto con l'Istituto FAST, il CIR e la FDI, un piano di iniziative di ricerca multidisciplinari che abbiano potenziale impatto positivo sulla soluzione di rilevanti problematiche antropologiche, etiche o sociali (si veda anche gli obiettivi specifici definiti di seguito nella sottosezione A1.2.3);
- promuovere la partecipazione ad attività di ricerca in corso degli studenti arruolati a partire dal 2015 nel Graduate Program in Bioingegneria e Bioscienze.
A.1.2.2 Obiettivi primari di ricerca
Sono quelli identificati dalla Facoltà Dipartimentale, sulla base degli obiettivi riportati dalle singole UR e nell'ottica dell'interdisciplinarietà intra- ed inter- facoltà tra UR di base oppure clinico-diagnostiche e chirurgiche. Si inseriscono nelle linee tradizionali della ricerca della facoltà, e con un adeguato supporto da parte dei Grant Office e Technology Transfer Office del Centro Integrato di Ricerca possono proporsi in sede di bandi competitivi o attrarre risorse in ambito di terza missione.
Nella complessità di una Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia, nella quale le competenze spaziano dalla ricerca di base a quella traslazionale oppure di miglioramento delle conoscenze cliniche, la descrizione è inevitabilmente incompleta e suscettibile di integrazioni in successivi report.
A puro titolo esemplificativo, e nell'ottica di sottolineare l' interdisciplinarietà metodologica, si possono citare:
- Studi di neurobiologia e neurogenetica, applicati alla diagnosi dei disturbi pervasivi del comportamento, al training cognitivo-motorio dei pazienti con demenza senile, morbo di Alzheimer, oppure esiti di ictus acuto o cronico
- Nuovi approcci nutrizionali in popolazioni speciali come l'anziano o il paziente acuto post-chirurgico, attraverso lo studio di nutraceutici e matrici vegetali o caratterizzazioni biochimico-microbiologiche del microbiota intestinale
- Studi su infiammazione e autoimmunità, dallo sviluppo di nuove piattaforme diagnostiche a valutazioni precliniche di sostanze naturali ad attività antinfiammatoria, fino a trials clinici di fattori di crescita protettivi o farmaci antiinfiammatori biotecnologici
- Studi di cardioprotezione periprocedurale in pazienti con sindromi coronariche acute, oppure di cardioprevenzione in pazienti esposti a terapie antitumorali cardiotossiche, corredati da studi di imaging della funzione cardiaca e interpretazione di marcatori predittivi
- Nuovi approcci eziopatogenetici, diagnostici, e terapeutici, a quadri clinici complessi e invalidanti come broncopneuomopatia cronica ostruttiva ed epatopatie virali o dismetaboliche
A.1.2.3 Altri obiettivi
Vertono su tematiche specifiche, a volte con contenuti etico-antropologici di precipua pertinenza del FAST, comunque riconducibili a risorse umane e competenze della Facoltà Dipartimentale.
Tra queste si identificano in particolare le seguenti tematiche di ricerca prioritarie per il periodo 2015-2017:
- Responsabilità professionale e trasferimento dell' informazione dal medico al paziente in settori della chirurgia con effetti importanti sulla percezione della corporeità, come ad esempio chirurgia estetica e plastico-ricostruttiva
- Ruolo del personale infermieristico nella gestione di pazienti complessi con malattie croniche oncologiche o non, con particolare attenzioni a variabili psicometriche misurabili dei rapporti di dipendenza dalle terapie.
A.1.3-A.1.4 Modalità di raggiungimento e monitoraggio degli obiettivi
Per quanto riguarda il piano di azione e le modalità di monitoraggio relativi al progetti strategici di Ateneo identificati mediante il relativo bando interno si precisa che ciascun progetto ha un suo specifico piano di azione dettagliato che è stato oggetto di valutazione approfondita. Inoltre, tali progetti verranno monitorati in itinere ed ex-post con procedure assimilabili a quelle utilizzate per i progetti europei, con la nomina di una commissione di valutazione esterna per ogni progetto che incontrerà il team di ricerca almeno una volta ogni anno per verificare l'andamento del progetto e suggerire miglioramenti che permettano di rafforzare la ricerca in vista di una sua riproposizione, con opportuni adattamenti, a livello europeo.
Per quanto riguarda gli obiettivi della ricerca di cui ai punti A.1.2.1.-3., le linee generali di modalità di raggiungimento e monitoraggio sono riassunti come di seguito riportato.
Obiettivi Strategici 2017
Modalità di raggiungimento
Laddove indicato dai revisori esterni nazionali ed internazionali, garantire attraverso cofinanziamento di Ateneo la sostenibilità dei progetti, incoraggiando altresì che i risultati preliminari formino la base di applications a bandi competitivi (europei, ERC starting grants, MIUR, Fondazioni private), di finanziamenti industriali (finalizzati anche alla attivazione di Borse di Dottorato, assegni di ricerca). Utilizzare fondi di Ateneo per ampliare e aggiornare il parco attrezzature, individuando insieme alle UR le strumentazioni da acquisire per il raggiungimento di obiettivi ad alta complessità tecnologica, anche studiando nuove logistiche quali Core Facilities e spazi comuni di laboratorio.
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
Attraverso auditing da parte della Commissione Scientifica del CIR e revisione di relazione annuale, valutare:
a) il numero di pubblicazioni su riviste internazionali, anche in relazione alla presenza di coautori stranieri e al miglioramento del fattore di impatto rispetto allo “storico” di ciascuna delle UR partecipanti
b) il numero delle partecipazioni su invito a congressi nazionali o internazionali
c) la percentuale di successo e il finanziamento complessivo da bandi competitivi o ambiti di terza missione, anche avvalendosi delle funzioni di Grant Office dell'Area Ricerca del CIR (vedi documento di riesame)
d) il numero di nuove figure professionali in formazione inseriti nel progetto (dottorandi, assegnisti, borsisti)
e) capacità di sviluppare networks con gruppi di lavoro o consorzi scientifici, nazionali o internazionali, preclinici o clinici
f) accordi con partner industriali interessati a lavorare con propri gruppi di ricerca all'interno delle strutture dell'Ateneo
g) attrattività verso fellows stranieri o personale docente o di ricerca di istituzioni stranieri
h) trasferimento tecnologico, anche avvalendosi del supporto dell'apposito ufficio dell'Area Ricerca del CIR (vedi documento di riesame).
i) partecipazione a programmi nazionali collegati a EXPO 2015 e ai progetti EIT\KIC
l) numero studenti iscritti al Graduate Program coinvolti in attività di ricerca prima dell'inizio del triennio di dottorato
m) Documenti di Riesame 2015, 2016, 2017
Obiettivi Primari 2017
Modalità di raggiungimento
Implementazione della capacità di sviluppare progetti interdisciplinari tra le varie UR, finalizzate alla proposizione di progetti in Bandi competitivi e in ambiti di terza missione.
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
Come riportato ai punti (a-i) per i progetti strategici, ma con particolare attenzione al superamento della attuale difficoltà a sviluppare una ricerca clinica competitiva per qualità e fatturato, anche avvalendosi delle funzioni dell'Ufficio Sperimentazioni Cliniche in capo alla CIR (vedi documento di riesame e allegato); valutare le ricadute in termini di borse di dottorato, assegni di ricerca, o borse di studio, finanziati dai Promotori delle sperimentazioni.
Altri obiettivi 2017
Modalità di raggiungimento
Implementazione della interdisciplinarietà e miglioramento della qualità dei progetti di collaborazione tra Aree 5 e 6 della Facoltà Dipartimentale e settori fin qui considerati di nicchia seppur indicativi della mission formativa della Facoltà (FAST, ricerca infermieristica).
Prodotti misurabili e modalità di monitoraggio
a) aumento del numero delle pubblicazioni e della loro qualità, con inversione del rapporto riviste nazionali/internazionali, fin qui a favore delle prime)
b) aumento del numero di assegnisti, borsisti, dottorandi, posizionati su progetti di ricerca
c) documenti di riesame 2015, 2016, 2017
In considerazione di quanto discusso al punto 7 del documento di riesame, un ulteriore parametro oggettivabile di monitoraggio e valutazione consisterà nel misurare l'effetto degli obiettivi A.1.2.1-3 sui processi decisionali di ampliamento dell'organico della Facoltà Dipartimentale. Ciò verrà misurato valutando il numero di giovani ricercatori che attraverso gli obiettivi A.1.2.1-3 acquisiscono i titoli per l'immissione nel ruolo di Ricercatore a tempo determinato (RTD). A titolo esplorativo può essere anche valutata la capacità dei progetti di attrarre l'interesse di partners esterni, del mondo farmaceutico o bioanalitico in particolare, a finanziare o co-finanziare ruoli di RTD per i giovani che hanno manifestato maggiore produttività e creatività.
Per quanto riguarda infine le azioni e le modalità di monitoraggio relative al perseguimento degli obiettivi di bilancio della raccolta di finanziamento e del valore della produzione della ricerca, si prevede che tali obiettivi dovranno essere il risultato operativo di tutte le altre azioni poste in essere per l'attuazione degli altri obiettivi previsti, le cui ricadute in termini di bilancio verranno direttamente monitorate con cadenza mensile dalla Direzione Ricerca Universitaria, con il supporto dell'Area Ricerca del CIR.
Infine, ciascuna UR afferente alla FDMC ha definito, come presentato in dettaglio nella successiva sezione B.1.b, i propri specifici obiettivi di sviluppo della ricerca per il periodo 2015-2017. La definizione di tali obiettivi è avvenuta successivamente ad incontri diretti di auditing di ciascuna UR da parte della Commissione Scientifica Ricerca Universitaria del CIR, che saranno reiterati con cadenza annuale per consentire un riesame puntuale dei piani di sviluppo di ciascuna UR.
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Sezione B - Sistema di gestione
Su recepimento della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario) la Facoltà di Medicina e Chirurgia e la Facoltà di Ingegneria dell'Università Campus Bio-Medico di Roma si sono rideterminate in Facoltà Dipartimentali (FD).
Il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, sentito il parere del Rettore, nomina il Preside della FD scegliendolo tra i professori ordinari a tempo pieno ad essa afferenti. Compito del Preside, nominato con mandato triennale rinnovabile, è quello di rappresentare la FD negli atti accademici propri, curare l'attuazione delle delibere, vigilare sulle attività didattiche e scientifiche che afferiscono alla FD. Il Preside rimane in carica per tre anni, ed è affiancato da un Vice-Preside scelto tra i professori a tempo pieno.
All'interno delle FD operano le Unità di Ricerca (UR), cui afferiscono docenti e altro personale di ricerca delle due FD e anche di enti esterni.
Il coordinamento delle attività di ricerca di ciascuna FD è affidato al Coordinatore della Ricerca, che svolge il ruolo di raccogliere e coordinare le istanze delle UR afferenti alla FD, segnalare situazioni di crescita o difficoltà e rappresentarle agli organi di governo della FD.
Il coordinatore della ricerca della FD mantiene i contatti, anche in forma di audit, con i responsabili delle UR e con i singoli componenti per monitorare le performance individuali e della UR e per discutere argomenti specifici, quali esigenze logistiche (spazi, strumentazioni), proposte di nuovi progetti o linee di ricerca, o quanto altro importante per la promozione della qualità della ricerca, anche in termini di collaborazioni inter-Facoltà dipartimentali o con Enti esterni. Il lavoro del Coordinatore della Ricerca si esprime poi nel riferire e discutere con gli organi di governo della FD le istanze raccolte, condividere orientamenti e decisioni, e interfacciarsi con le altre strutture di governo della ricerca a livello di Ateneo per la parte attuativa, organizzativa e gestionale.
La FD è governata da due organi: la Giunta di Facoltà Dipartimentale e il Consiglio di Facoltà Dipartimentale.
La Giunta di Facoltà Dipartimentale è nominata dal CdA, con compiti esecutivi e un mandato della durata di tre anni – sincronizzato con la durata del mandato del Rettore e degli altri organi di Ateneo. Gli attuali componenti della Giunta, che devono essere professori a tempo pieno, sono il Preside, prof. Andrea Onetti Muda (ordinario di Anatomia Patologica), il Vice-Preside, prof. Sergio Morini (associato di Anatomia Umana), il Coordinatore della Ricerca, prof. Giorgio Minotti (ordinario di Farmacologia) e il Coordinatore degli Studi, prof. Giuseppe Tonini (ordinario di Oncologia Medica). Per quanto riguarda la gestione della ricerca, la Giunta della FD, che si riunisce con cadenza settimanale, ha i compiti di:
- approvare e proporre agli organi superiori la stipula di contratti e convenzioni per il finanziamento delle attività di ricerca della FD da parte di soggetti pubblici e privati
- monitorare l'andamento delle attività di ricerca delle UR afferenti alla FD in relazione agli obiettivi annualmente definiti dalle stesse UR e agli obiettivi primari e strategici della FD
- identificare azioni correttive da proporre alle singole UR e da attuare con la supervisione del coordinatore della ricerca della FD
- garantire, tramite il coordinatore della ricerca, un adeguato interfacciamento con gli altri organi e strutture dell'Ateneo deputati alla promozione e gestione della ricerca
- svolgere annualmente un Riesame preliminare delle attività di ricerca delle UR della FD ed elaborare il relativo Rapporto di Riesame, da proporre agli organi superiori per analisi e definitiva approvazione
- su proposta del Preside o su mandato del Consiglio della FD, curare ogni altra questione rilevante per il funzionamento della stessa in materia di ricerca.
Il Consiglio della FD si compone dei Professori di prima e seconda fascia e di rappresentanti dei Ricercatori eletti secondo modalità previste nel Regolamento Generale di Ateneo, questi ultimi non rientrando nel computo della maggioranza richiesta per la validità delle sedute e delibere. Alle sedute possono essere invitati rappresentanti degli studenti, del personale docente non accademico e del personale di ricerca, in particolare per discutere questioni che riguardino direttamente tali categorie. Fatte salve sedute straordinarie, il Consiglio della FD si riunisce con cadenza mensile per assolvere ai seguenti compiti principali:
- curare la programmazione delle attività didattiche e scientifiche, verificarne il corretto svolgimento e i risultati
- organizzare la didattica e le attività della ricerca
- proporre al Senato Accademico l'arruolamento di personale docente attraverso procedure valutative o selettive
- approvare quanto predisposto dalle Giunta della FD circa le proposte di bando per il conferimento delle supplenze, degli incarichi e dei contratti di insegnamento.
In funzione delle dimensioni dell'Ateneo e del volume di attività di ricerca complessivamente prodotte, le FD non sono dotate internamente di personale tecnico-amministrativo dedicato alla gestione della ricerca.
Le funzioni di promozione, valorizzazione e gestione amministrativo-finanziaria delle attività di ricerca sono svolte da una struttura organizzativa di supporto alle Facoltà Dipartimentali denominata Centro Integrato di Ricerca (CIR), il cui Direttore è il Prorettore alla Ricerca, prof. Eugenio Guglielmelli (ordinario di Bioingegneria). Il Prorettore alla Ricerca, che è membro effettivo del Senato Accademico, svolge anche il ruolo di Responsabile tecnico-scientifico del Sistema di Assicurazione della Qualità della Ricerca (AQR).
Il CIR assicura la corretta gestione dei fondi per le attività di ricerca, per le pubblicazioni e per le collaborazioni scientifiche; inoltre garantisce il corretto svolgimento delle sperimentazioni sull'uomo dal punto di vista normativo, della Good Clinical Practice, e del rispetto degli standard della Joint Commission International.
Nell'ambito del CIR possono essere costituiti e finanziati Unita', Gruppi e Programmi di ricerca aperti alla partecipazione di studiosi e di ricercatori di altre istituzioni universitarie, di ricerca e culturali, nazionali, comunitarie e internazionali.
Dal punto di vista strategico, gestionale e organizzativo sovraintende alle attività del CIR la Direzione Ricerca Universitaria (DRU), composta dal Rettore, dal Direttore Generale dell'Università e dal Prorettore alla Ricerca.
Il necessario raccordo con le Giunte delle FD è assicurato dalla Commissione Scientifica Ricerca Universitaria (CSRU), presieduta dal Prorettore alla Ricerca e composta dai Coordinatori della Ricerca delle due Facoltà Dipartimentali. La CSRU opera al fine di indirizzare e monitorare la ricerca delle FD, favorire le collaborazioni interfacoltà dipartimentali ed è preposta all'elaborazione del piano strategico di sviluppo della ricerca dell'Università da proporre agli organi di Ateneo.
L'Area Ricerca del CIR svolge funzioni di Grant Office e mette a disposizione competenze amministrative, tecnico-gestionali e specialistiche per facilitare l'accesso alle fonti di finanziamento per la ricerca, per la gestione amministrativa dei progetti e per il clinical trial management.
Al 31.12.2013, il personale incardinato nell'Area Ricerca è composto da n. 8 unità (2 tecnici di diversa formazione chimico e tecnico di laboratorio, 6 tecnici amministrativi la cui formazione assicura l'assistenza su tematiche giuridiche, tecniche, economiche, gestionali ed amministrative).
Non essendo presente presso la FD ulteriore personale tecnico-amministrativo dedicato alla ricerca il quadro C.2.b non è stato compilato.
Il Responsabile dell'Area Ricerca è il dott. Gianfilippo Capriotti che svolge anche le funzioni di segreteria tecnica della DRU e della CSRU.
Dal punto di vista gestionale e autorizzativo, il Prorettore alla Ricerca e il Responsabile dell'Area Ricerca possono di concerto autorizzare direttamente decisioni di spesa fino a 5.000 Euro escluse quelle per il personale, mentre alla DRU competono decisioni oltre 5.000 Euro di spesa e quelle per il reclutamento di personale di ricerca. Le procedure di approvvigionamento per avviare le richieste di spesa sono codificate e pubblicate sulla Intranet di Ateneo. Il Responsabile dell'Area Ricerca è supportato, per quanto concerne le competenze legali, dal dott. Mario Policastri per l'analisi preliminare dei contratti e delle convenzioni e degli altri atti formali inerenti le attività di ricerca. Il dott. Policastri è anche il riferimento gestionale del sistema AQR.
Nello specifico, l'Area Ricerca è a sua volta organizzata nei seguenti uffici:
- l'Ufficio Promozione e Valorizzazione Ricerca (responsabile: Ing. Antonella Benvenuto), che ha il compito di supportare i ricercatori nell'individuazione delle opportunità di finanziamento e valorizzazione più idonee in base alla tipologia dell'attività di ricerca. L'Ufficio promuove inoltre la “cultura del trasferimento tecnologico” organizzando seminari e workshop sulle tematiche della valorizzazione della ricerca. Infine, fornisce supporto tecnico-scientifico alle attività della Commissione Scientifica Ricerca Universitaria
- l'Ufficio Gestione e Rendicontazioni Commesse (responsabile: dott.ssa Valentina Cirulli, assistente: sig.ra Sara Buccioli), che supporta le UR per la corretta gestione dei fondi relativi a tutti i progetti di ricerca, quali ad esempio progetti finanziati su bandi competitivi nazionali ed internazionali, progetti industriali e sperimentazioni cliniche, interfacciandosi direttamente con i ricercatori ai fini della gestione ordinaria ottimale di tutte le commesse attive. L'Ufficio verifica la regolarità metodologica, amministrativa e contabile degli interventi finanziati, con o senza il cofinanziamento di Ateneo, la conformità dell'utilizzo dei fondi assegnati e la rispondenza agli indicatori di progetto, cercando di monitorare ex ante, in itinere ed ex post. Si occupa inoltre della presentazione delle rendicontazioni presso enti esterni pubblici e privati attraverso un attento studio della normativa di riferimento nazionale ed internazionale. Coordina l'organizzazione dei servizi di controllo affidati a soggetti esterni all'amministrazione offrendo supporto in tutte le fasi di auditing amministrativo contabile. L'Ufficio si occupa operativamente della creazione e gestione del Codice Unico Progetto (Legge n.3 del 16 gennaio 2003 art.11, Legge 136/2010). Fornisce infine supporto trasversale ad altre aree amministrative dell'Università;
- l'Ufficio Sperimentazioni Cliniche (responsabile: dott. G. Capriotti, assistente: avv. Irene Schiralli) promuove un Sistema di Qualità delle Sperimentazioni Cliniche (Clinical Trial Quality System, CTQS) sul modello di quanto avviene in istituzioni europee e statunitensi, in stretta sinergia con il Coordinatore della Ricerca della FDMC, prof. Giorgio Minotti, che né è anche il responsabile scientifico. Lo scopo è quello di aumentare il potere attrattivo dell'Ateneo come interlocutore qualificato e quindi preferenziale, di studi profit con Promotori Industriali. L'Ufficio è stato attivato sulla base del riesame della performance dell'Area 6 dell'Ateneo per contenere e progressivamente eliminare le inefficienze procedurali e gestionali che hanno fin qui penalizzato qualità e internazionalità degli studi clinici nonché un rapporto ottimale tra introito potenziale e fatturato effettivo. Nel 2014, l'USC ha sostenuto l'ottenimento della certificazione Joint Commission International (JCI) per le attività di ricerca clinica.
Nel documento allegato a questa sottosezione vengono riportati ulteriori dettagli sull'organizzazione della gestione della ricerca a livello di Ateneo e sulle funzioni e le competenze degli Uffici dell'Area Ricerca del CIR.
Distinti dalla Facoltà Dipartimentale ma come essa importanti per i progetti formativi e di ricerca dell' Ateneo, sono le Scuole e gli Istituti, che possono essere istituiti ai sensi dello Statuto di Ateneo. In particolare, in considerazione della sua peculiare missione, l'Università Campus Bio-Medico di Roma si è dotata dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), che mette a servizio dell'intero Ateneo gli strumenti e le competenze della razionalità filosofica negli ambiti disciplinari dell'Antropologia, dell'Etica ed Etica applicata, della Bioetica, della Logica ed Epistemologia, della Metafisica, della Storia della Scienza e della Tecnica e del Biodiritto. Le attività di ricerca del FAST nelle aree sopra menzionate vengono monitorate e supportate dal CIR e sono descritte sinteticamente nella scheda della UR che è presentata nel quadro B1b della SUA-RD della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia.
Il sistema di assicurazione della qualità della ricerca (AQR), gestito dal CIR, opera con la supervisione generale del Presidio di Qualità dell'Ateneo, che fornisce riferimenti metodologici e promuove incontri periodici con i principali attori del sistema AQR per monitorare le modalità operative e il rispetto delle politiche di qualità generali dell'Ateneo.
Dal punto di vista operativo, ciascuna delle articolazioni organizzative del CIR e delle FD, come fin qui illustrato, svolge un ruolo ben preciso nel funzionamento del sistema AQR, a partire dal rispetto di codificate procedure che regolano i flussi amministrativi dei principali ambiti di attività di ricerca fino al monitoraggio a più livelli, secondo le diverse competenze, delle performance dei singoli ricercatori e delle varie UR con riferimento agli obiettivi di sviluppo della ricerca annualmente definiti e concordati con la CSRU (e riportati nelle schede allegate al quadro B1b).
La DRU supervisiona il funzionamento del sistema AQR e può fornire indirizzi e orientamenti alle FD per favorire il miglioramento continuo delle attività di ricerca, promuovere iniziative per la promozione, la valorizzazione e il finanziamento della ricerca su mandato degli organi di governo di Ateneo, oltre a deliberare azioni correttive dal punto di vista dell'organizzazione e delle modalità di erogazione dei servizi di supporto alla ricerca.
La DRU, sentita la CSRU, approva il Rapporto di Riesame della ricerca di ciascuna FD e lo sottomette, con parere motivato, al Senato Accademico, che delibera in merito ad eventuali proposte di miglioramento che esulino dalle competenze delle FD e del CIR.
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Il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, sentito il parere del Rettore, nomina il Preside della FD scegliendolo tra i professori ordinari a tempo pieno ad essa afferenti. Compito del Preside, nominato con mandato triennale rinnovabile, è quello di rappresentare la FD negli atti accademici propri, curare l'attuazione delle delibere, vigilare sulle attività didattiche e scientifiche che afferiscono alla FD. Il Preside rimane in carica per tre anni, ed è affiancato da un Vice-Preside scelto tra i professori a tempo pieno.
All'interno delle FD operano le Unità di Ricerca (UR), cui afferiscono docenti e altro personale di ricerca delle due FD e anche di enti esterni.
Il coordinamento delle attività di ricerca di ciascuna FD è affidato al Coordinatore della Ricerca, che svolge il ruolo di raccogliere e coordinare le istanze delle UR afferenti alla FD, segnalare situazioni di crescita o difficoltà e rappresentarle agli organi di governo della FD.
Il coordinatore della ricerca della FD mantiene i contatti, anche in forma di audit, con i responsabili delle UR e con i singoli componenti per monitorare le performance individuali e della UR e per discutere argomenti specifici, quali esigenze logistiche (spazi, strumentazioni), proposte di nuovi progetti o linee di ricerca, o quanto altro importante per la promozione della qualità della ricerca, anche in termini di collaborazioni inter-Facoltà dipartimentali o con Enti esterni. Il lavoro del Coordinatore della Ricerca si esprime poi nel riferire e discutere con gli organi di governo della FD le istanze raccolte, condividere orientamenti e decisioni, e interfacciarsi con le altre strutture di governo della ricerca a livello di Ateneo per la parte attuativa, organizzativa e gestionale.
La FD è governata da due organi: la Giunta di Facoltà Dipartimentale e il Consiglio di Facoltà Dipartimentale.
La Giunta di Facoltà Dipartimentale è nominata dal CdA, con compiti esecutivi e un mandato della durata di tre anni – sincronizzato con la durata del mandato del Rettore e degli altri organi di Ateneo. Gli attuali componenti della Giunta, che devono essere professori a tempo pieno, sono il Preside, prof. Andrea Onetti Muda (ordinario di Anatomia Patologica), il Vice-Preside, prof. Sergio Morini (associato di Anatomia Umana), il Coordinatore della Ricerca, prof. Giorgio Minotti (ordinario di Farmacologia) e il Coordinatore degli Studi, prof. Giuseppe Tonini (ordinario di Oncologia Medica). Per quanto riguarda la gestione della ricerca, la Giunta della FD, che si riunisce con cadenza settimanale, ha i compiti di:
- approvare e proporre agli organi superiori la stipula di contratti e convenzioni per il finanziamento delle attività di ricerca della FD da parte di soggetti pubblici e privati
- monitorare l'andamento delle attività di ricerca delle UR afferenti alla FD in relazione agli obiettivi annualmente definiti dalle stesse UR e agli obiettivi primari e strategici della FD
- identificare azioni correttive da proporre alle singole UR e da attuare con la supervisione del coordinatore della ricerca della FD
- garantire, tramite il coordinatore della ricerca, un adeguato interfacciamento con gli altri organi e strutture dell'Ateneo deputati alla promozione e gestione della ricerca
- svolgere annualmente un Riesame preliminare delle attività di ricerca delle UR della FD ed elaborare il relativo Rapporto di Riesame, da proporre agli organi superiori per analisi e definitiva approvazione
- su proposta del Preside o su mandato del Consiglio della FD, curare ogni altra questione rilevante per il funzionamento della stessa in materia di ricerca.
Il Consiglio della FD si compone dei Professori di prima e seconda fascia e di rappresentanti dei Ricercatori eletti secondo modalità previste nel Regolamento Generale di Ateneo, questi ultimi non rientrando nel computo della maggioranza richiesta per la validità delle sedute e delibere. Alle sedute possono essere invitati rappresentanti degli studenti, del personale docente non accademico e del personale di ricerca, in particolare per discutere questioni che riguardino direttamente tali categorie. Fatte salve sedute straordinarie, il Consiglio della FD si riunisce con cadenza mensile per assolvere ai seguenti compiti principali:
- curare la programmazione delle attività didattiche e scientifiche, verificarne il corretto svolgimento e i risultati
- organizzare la didattica e le attività della ricerca
- proporre al Senato Accademico l'arruolamento di personale docente attraverso procedure valutative o selettive
- approvare quanto predisposto dalle Giunta della FD circa le proposte di bando per il conferimento delle supplenze, degli incarichi e dei contratti di insegnamento.
In funzione delle dimensioni dell'Ateneo e del volume di attività di ricerca complessivamente prodotte, le FD non sono dotate internamente di personale tecnico-amministrativo dedicato alla gestione della ricerca.
Le funzioni di promozione, valorizzazione e gestione amministrativo-finanziaria delle attività di ricerca sono svolte da una struttura organizzativa di supporto alle Facoltà Dipartimentali denominata Centro Integrato di Ricerca (CIR), il cui Direttore è il Prorettore alla Ricerca, prof. Eugenio Guglielmelli (ordinario di Bioingegneria). Il Prorettore alla Ricerca, che è membro effettivo del Senato Accademico, svolge anche il ruolo di Responsabile tecnico-scientifico del Sistema di Assicurazione della Qualità della Ricerca (AQR).
Il CIR assicura la corretta gestione dei fondi per le attività di ricerca, per le pubblicazioni e per le collaborazioni scientifiche; inoltre garantisce il corretto svolgimento delle sperimentazioni sull'uomo dal punto di vista normativo, della Good Clinical Practice, e del rispetto degli standard della Joint Commission International.
Nell'ambito del CIR possono essere costituiti e finanziati Unita', Gruppi e Programmi di ricerca aperti alla partecipazione di studiosi e di ricercatori di altre istituzioni universitarie, di ricerca e culturali, nazionali, comunitarie e internazionali.
Dal punto di vista strategico, gestionale e organizzativo sovraintende alle attività del CIR la Direzione Ricerca Universitaria (DRU), composta dal Rettore, dal Direttore Generale dell'Università e dal Prorettore alla Ricerca.
Il necessario raccordo con le Giunte delle FD è assicurato dalla Commissione Scientifica Ricerca Universitaria (CSRU), presieduta dal Prorettore alla Ricerca e composta dai Coordinatori della Ricerca delle due Facoltà Dipartimentali. La CSRU opera al fine di indirizzare e monitorare la ricerca delle FD, favorire le collaborazioni interfacoltà dipartimentali ed è preposta all'elaborazione del piano strategico di sviluppo della ricerca dell'Università da proporre agli organi di Ateneo.
L'Area Ricerca del CIR svolge funzioni di Grant Office e mette a disposizione competenze amministrative, tecnico-gestionali e specialistiche per facilitare l'accesso alle fonti di finanziamento per la ricerca, per la gestione amministrativa dei progetti e per il clinical trial management.
Al 31.12.2013, il personale incardinato nell'Area Ricerca è composto da n. 8 unità (2 tecnici di diversa formazione chimico e tecnico di laboratorio, 6 tecnici amministrativi la cui formazione assicura l'assistenza su tematiche giuridiche, tecniche, economiche, gestionali ed amministrative).
Non essendo presente presso la FD ulteriore personale tecnico-amministrativo dedicato alla ricerca il quadro C.2.b non è stato compilato.
Il Responsabile dell'Area Ricerca è il dott. Gianfilippo Capriotti che svolge anche le funzioni di segreteria tecnica della DRU e della CSRU.
Dal punto di vista gestionale e autorizzativo, il Prorettore alla Ricerca e il Responsabile dell'Area Ricerca possono di concerto autorizzare direttamente decisioni di spesa fino a 5.000 Euro escluse quelle per il personale, mentre alla DRU competono decisioni oltre 5.000 Euro di spesa e quelle per il reclutamento di personale di ricerca. Le procedure di approvvigionamento per avviare le richieste di spesa sono codificate e pubblicate sulla Intranet di Ateneo. Il Responsabile dell'Area Ricerca è supportato, per quanto concerne le competenze legali, dal dott. Mario Policastri per l'analisi preliminare dei contratti e delle convenzioni e degli altri atti formali inerenti le attività di ricerca. Il dott. Policastri è anche il riferimento gestionale del sistema AQR.
Nello specifico, l'Area Ricerca è a sua volta organizzata nei seguenti uffici:
- l'Ufficio Promozione e Valorizzazione Ricerca (responsabile: Ing. Antonella Benvenuto), che ha il compito di supportare i ricercatori nell'individuazione delle opportunità di finanziamento e valorizzazione più idonee in base alla tipologia dell'attività di ricerca. L'Ufficio promuove inoltre la “cultura del trasferimento tecnologico” organizzando seminari e workshop sulle tematiche della valorizzazione della ricerca. Infine, fornisce supporto tecnico-scientifico alle attività della Commissione Scientifica Ricerca Universitaria
- l'Ufficio Gestione e Rendicontazioni Commesse (responsabile: dott.ssa Valentina Cirulli, assistente: sig.ra Sara Buccioli), che supporta le UR per la corretta gestione dei fondi relativi a tutti i progetti di ricerca, quali ad esempio progetti finanziati su bandi competitivi nazionali ed internazionali, progetti industriali e sperimentazioni cliniche, interfacciandosi direttamente con i ricercatori ai fini della gestione ordinaria ottimale di tutte le commesse attive. L'Ufficio verifica la regolarità metodologica, amministrativa e contabile degli interventi finanziati, con o senza il cofinanziamento di Ateneo, la conformità dell'utilizzo dei fondi assegnati e la rispondenza agli indicatori di progetto, cercando di monitorare ex ante, in itinere ed ex post. Si occupa inoltre della presentazione delle rendicontazioni presso enti esterni pubblici e privati attraverso un attento studio della normativa di riferimento nazionale ed internazionale. Coordina l'organizzazione dei servizi di controllo affidati a soggetti esterni all'amministrazione offrendo supporto in tutte le fasi di auditing amministrativo contabile. L'Ufficio si occupa operativamente della creazione e gestione del Codice Unico Progetto (Legge n.3 del 16 gennaio 2003 art.11, Legge 136/2010). Fornisce infine supporto trasversale ad altre aree amministrative dell'Università;
- l'Ufficio Sperimentazioni Cliniche (responsabile: dott. G. Capriotti, assistente: avv. Irene Schiralli) promuove un Sistema di Qualità delle Sperimentazioni Cliniche (Clinical Trial Quality System, CTQS) sul modello di quanto avviene in istituzioni europee e statunitensi, in stretta sinergia con il Coordinatore della Ricerca della FDMC, prof. Giorgio Minotti, che né è anche il responsabile scientifico. Lo scopo è quello di aumentare il potere attrattivo dell'Ateneo come interlocutore qualificato e quindi preferenziale, di studi profit con Promotori Industriali. L'Ufficio è stato attivato sulla base del riesame della performance dell'Area 6 dell'Ateneo per contenere e progressivamente eliminare le inefficienze procedurali e gestionali che hanno fin qui penalizzato qualità e internazionalità degli studi clinici nonché un rapporto ottimale tra introito potenziale e fatturato effettivo. Nel 2014, l'USC ha sostenuto l'ottenimento della certificazione Joint Commission International (JCI) per le attività di ricerca clinica.
Nel documento allegato a questa sottosezione vengono riportati ulteriori dettagli sull'organizzazione della gestione della ricerca a livello di Ateneo e sulle funzioni e le competenze degli Uffici dell'Area Ricerca del CIR.
Distinti dalla Facoltà Dipartimentale ma come essa importanti per i progetti formativi e di ricerca dell' Ateneo, sono le Scuole e gli Istituti, che possono essere istituiti ai sensi dello Statuto di Ateneo. In particolare, in considerazione della sua peculiare missione, l'Università Campus Bio-Medico di Roma si è dotata dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), che mette a servizio dell'intero Ateneo gli strumenti e le competenze della razionalità filosofica negli ambiti disciplinari dell'Antropologia, dell'Etica ed Etica applicata, della Bioetica, della Logica ed Epistemologia, della Metafisica, della Storia della Scienza e della Tecnica e del Biodiritto. Le attività di ricerca del FAST nelle aree sopra menzionate vengono monitorate e supportate dal CIR e sono descritte sinteticamente nella scheda della UR che è presentata nel quadro B1b della SUA-RD della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia.
Il sistema di assicurazione della qualità della ricerca (AQR), gestito dal CIR, opera con la supervisione generale del Presidio di Qualità dell'Ateneo, che fornisce riferimenti metodologici e promuove incontri periodici con i principali attori del sistema AQR per monitorare le modalità operative e il rispetto delle politiche di qualità generali dell'Ateneo.
Dal punto di vista operativo, ciascuna delle articolazioni organizzative del CIR e delle FD, come fin qui illustrato, svolge un ruolo ben preciso nel funzionamento del sistema AQR, a partire dal rispetto di codificate procedure che regolano i flussi amministrativi dei principali ambiti di attività di ricerca fino al monitoraggio a più livelli, secondo le diverse competenze, delle performance dei singoli ricercatori e delle varie UR con riferimento agli obiettivi di sviluppo della ricerca annualmente definiti e concordati con la CSRU (e riportati nelle schede allegate al quadro B1b).
La DRU supervisiona il funzionamento del sistema AQR e può fornire indirizzi e orientamenti alle FD per favorire il miglioramento continuo delle attività di ricerca, promuovere iniziative per la promozione, la valorizzazione e il finanziamento della ricerca su mandato degli organi di governo di Ateneo, oltre a deliberare azioni correttive dal punto di vista dell'organizzazione e delle modalità di erogazione dei servizi di supporto alla ricerca.
La DRU, sentita la CSRU, approva il Rapporto di Riesame della ricerca di ciascuna FD e lo sottomette, con parere motivato, al Senato Accademico, che delibera in merito ad eventuali proposte di miglioramento che esulino dalle competenze delle FD e del CIR.
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Schede inserite da questa Struttura
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | UR1 - Allergologia, Immunologia e Reumatologia | AFELTRA Antonella Maria Vittoria | 11 | Dott. Enrico Maria Zardi; Dott.ssa Marta Vadacca; Dott.ssa Amelia Rigon; Dott.ssa Luisa Arcarese; Dott.ssa Alessia Vernuccio; Dott.ssa Carmen Mazzuca. |
2. | UR2 - Anatomia Microscopica ed Ultrastrutturale | MORINI Sergio | 4 | Dott. Vincenzo Pasaniti ed altro personale tecnico amministrativo o personale esterno appartenente ad enti di ricerca, altre università, ecc. |
3. | UR3 - Anatomia Patologica | ONETTI MUDA Andrea | 6 | Dott. Claudio Pellegrini. |
4. | UR4 - Anestesia Rianimazione Terapia del Dolore | AGRO' Felice Eugenio | 5 | Prof. Vincenzo Denaro |
5. | UR5 - Biochimica e Biologia Molecolare | MACCARRONE Mauro | 7 | Prof.ssa Anna Maria Sardanelli; Dott.ssa Tiziana Bisogno; Dott.ssa Filomena Fezza; Dott. Valerio Chiurchiù. |
6. | UR6 - Cardiochirurgia | COVINO Elvio | 2 | Dott. Mario Lusini; Dott.ssa Adele Casacalenda; Dott. Raffaele Barbato; Dott. Cristiano Spadaccio. |
7. | UR7 - Chirurgia Generale | COPPOLA Roberto | 8 | Dott. Damiano Caputo (docente attività integrative); Dott. Sergio Valeri (docente attività integrative). |
8. | UR8 - Chirurgia Plastica e Dermatologia | PERSICHETTI Paolo | 4 | Dott. Pierfranco Simone; Dott. Giovanni Francesco Marangi; Dott.ssa Barbara Cagli; Dott. Beniamino Brunetti; Dott. Vincenzo Panasiti; Sig.ra Simona Vitali. |
9. | UR9 - Endocrinologia e Diabetologia | POZZILLI Paolo | 7 | Dott.ssa Chiara Guglielmi (medico specialista e dottore in Endocrinologia); Dott. Angelo Lauria Pantano (medico specialista e dottorando in Endocrinologia); Dott.ssa Andreea Soare (dottoranda in Endocrinologia); Simona Miglietta (personale amministrativo-segreteria scientifica); Maria Antonietta Suppa (personale amministrativo-segreteria clinica); Sara Fallucca (biologo collaboratore di ricerca); Luciana Valente (tecnico di laboratorio a tempo determinato). |
10. | UR10 - Diagnostica per Immagini | BEOMONTE ZOBEL Bruno | 7 | Dott. Francesco Scattarella (ricercatore a progetto); Dott. Santino Gaudio (psichiatra esterno). |
11. | UR11 - Ematologia, Trapianto Cellule Staminali, Medicina Trasfusionale e Terapia Cellulare | AVVISATI Giuseppe | 2 | Dott.ssa Ombretta Annibali; Dott.ssa Marianna De Muro; Dott.ssa Carolina Nobile; Dott. Daniele Armiento; Dott.ssa Chiara Sarlo; Dott.ssa Elisabetta Cerchiara; Dott. Stefano Spurio; Dott.ssa Fabiola Landi; Dott.ssa Angela Calaciura; Dott.ssa Chiara Gregorj; Dott.ssa Melania Di Cerbo; Dott.ssa Barbara Giannetti; Dott.ssa Anna Maria Morgia. |
12. | UR12 - FAST – Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico | COVINO Elvio | 8 | Dott. Stefano Anzilotti; Dott. Giovanni Mottini; Dott. Paolo Pellegrino; Dott.ssa Maddalena Pennacchini; dott. Luca Borghi. Personale altro ateneo: Prof.ssa Maria Teresa Russo; Prof. Claudio Sartea. |
13. | UR13 - Gastroenterologia | CICALA Michele | 5 | Dott. Mentore Ribolsi. |
14. | UR14 - Ginecologia ed Ostetricia | ANGIOLI Roberto | 1 | Dott. Giovan Battista Serra; Dott.ssa Cleonice Battista; Dott. Corrado Terranova; Dott. Francesco Plotti; Dott. Carlo De Cicco Nardone; Dott. Roberto Montera. |
15. | UR15 - Igiene, Sanità Pubblica e Statistica | PETITTI Tommasangelo | 1 | Dott. Andrea Ianni. |
16. | UR16 - Medicina Fisica e Riabilitativa | STERZI Silvia | 3 | Dott. Giovanni Magrone; Dott. Ft. Marco Bravi; Dott. Ft. Fabio Santacaterina; Dott.ssa Francesca Venturi. |
17. | UR17 - Medicina Interna - Epatologia | PICARDI Antonio | 1 | Dott. Umberto Vespasiani Gentilucci; Dott. Giovanni Galati. |
18. | UR18 - Neurologia, Neurofisiologia, Neurobiologia | DI LAZZARO Vincenzo | 11 | Prof. Vincenzo Denaro; Dott.ssa Claudia Altamura; Dott.ssa Silvia Bernardini; Dott.ssa Serena Bucossi; Dott.ssa Florinda Ferreri; Dott.ssa Lucia Florio; Dott. Federico Ranieri; Dott.ssa Francesca Ursini; Dott.ssa Stefania Mariani; Dott.ssa Gabriella Musumeci; Dott. Giovanni Pellegrino; Dott.ssa Rosanna Squitti. |
19. | UR19 - Neuroscienze dello Sviluppo | KELLER Flavio | 7 | Dott.ssa Alessandra Tomassetti (psicologa dottoranda); Dott.ssa Ramona Marino (tecnico di laboratorio); Dott.ssa Valentina Focaroli (dottoranda presso Università La Sapienza); Dott.ssa Alessandra Micera (biologa, Fondazione Bietti); Dott. Bjorn O. Balzamino (biologo, Fondazione Bietti); (1) Prof.ssa Jana M. Iverson (università di Pittsburgh - USA). |
20. | UR20 - Neuroscienze Molecolari | D'AMELIO Marcello | 2 | Dott.ssa Ramona Marino; Dott.ssa Annalisa Nobili; Dott.ssa Virve Cavallucci. |
21. | UR21- Oftalmologia | BONINI Stefano | 4 | Dott. Flavio MANTELLI; Dott. Roberto SGRULLETTA; Dott.ssa Loredana MASTRELLA. |
22. | UR22 - Oncologia | TONINI Giuseppe | 8 | Dott. Francesco Pantano; Dott.ssa Giulia Ribelli; Dott. Luciano Stumbo; Dott.ssa Elisabetta Rossi. |
23. | UR23 - Otorinolaringoiatria | SALVINELLI Fabrizio | 2 | Dott. Maurizio Trivelli (Docente Attività Integrative); Dott. Fabio Greco (Docente Attività Integrative); Dott.ssa Vitaliana Luccarelli (Docente Attività Integrative). |
24. | UR24 - Patologia e Microbiologia Clinica | ANGELETTI Silvia | 3 | Prof. Giordano Dicuonzo; Prof. Massimo Ciccozzi; Dott.ssa Marina De Cesaris (capotecnico del Laboratorio); Dott.ssa Lucia De Florio (Microbiologa) |
25. | UR25 - Medicina Molecolare e Biotecnologie Patologia Genetica e Clinica | FAZIO Vito Michele | 5 | Sig.ra Simona Virga (Amministrativa); Dott.ssa Emanuela Signori (Ricercatrice CNR); Dott.ssa Maria Luana Poeta (Ricercatrice UniBari); Dott.ssa Valentina Summa (Medico Specialista borsista); Dott.ssa Luisa Loiacono (Dottoranda Università di Foggia). |
26. | UR26 - Psichiatria Molecolare e Neurogenetica | PERSICO Antonio Maria | 1 | Sede di Roma: Anna Costa, medico, specialista in NPIA; Roberto Sacco, psicologo; Chiara Cannizzaro, psicologa; Sara Iannello, psicologa; Sara F. Hastings, neuropsicomotricista; Carla Lintas, biologa spec. in genetica; Stefano Gabriele, biologo; Marco Canali, tecnico di laboratorio. Sede di Milano: Benedetta Olivari, medico, specialista in NPIA; Raffaella Faggioli, psicologa, psicoeducatrice; Myriam Frittoli, psicologa; Maria F. Montuschi, logopedista; Rossella Fracchiolla, neuropsicomotricista; Chiara Picinelli, Biologa; Ignazio S. Piras, biologo, bioinformatico. Segreteria Centro Mafalda Luce di Milano. |
27. | UR27 - Ortopedia e Traumatologia | PAPALIA Rocco | 15 | Dott. Longo Giuseppe Umile; Dott. Vadalà Gianluca; Dott. Di Martino Alberto Corrado; Dott. Cancilleri Francesco; Dott. Rizzello Giacomo; Dott. Zampogna Biagio; Dott.ssa Musumeci Maria (Biologa); Dott.ssa Cattani Caterina (Biologa); Dott.ssa Placchi Federica (Biologa). |
28. | UR28 - Radioterapia Oncologica | TRODELLA Lucio | 11 | Dott. Michele Fiore (Docente a Contratto); Dott.ssa Edy Ippolito (Docente a Contratto); Dott. Carlo Greco (Docente a Contratto). |
29. | UR29 - Scienze Cardiologiche | DI SCIASCIO Germano | 4 | |
30. | UR30 - Scienze degli Alimenti e della Nutrizione | DE GARA Laura | 6 | Dott.ssa Beatrice Ronchi (Dottoranda XXIX ciclo); Dott.ssa Francesca Orsini (Dottoranda XXX ciclo); Dott.ssa Giusy Tripodo (Dottoranda XXX ciclo ); Prof. Luigi Mondello (Professore Ordinario CHIM/01 Università di Messina); Prof.ssa Paola Dugo (Professore Ordinario CHIM/10 Università di Messina); Prof.ssa Maria Gemma Grillotti (già Professore Ordinario M-GGR/01, Professore a Contratto Università Campus Bio-Medico di Roma). |
31. | UR31 - Scienze del Farmaco | MINOTTI Giorgio | 2 | Dott. Pierantonio Menna. |
32. | UR32 - Scienze Infermieristiche | DE MARINIS Maria Grazia | 3 | Dott.ssa Michela Piredda. |
33. | UR33 - Senologia | ALTOMARE Vittorio | 2 | Dott.ssa Rita Carino; Dott. A. Primavera. |
34. | UR34 - Urologia | BUSCARINI Maurizio | 1 | Dott. Rocco Papalia; Dott.ssa Carolina Pellegrino. |
35. | UR35 - Virologia | RIVA Elisabetta | 2 | Dott.ssa Livia Piccioni (specializzanda); Prof. Guido Antonelli (Sapienza Università di Roma); Dott.ssa Carolina Scagnolari (Sapienza Università di Roma); Prof.ssa Ombretta Turriziani (Sapienza Università di Roma); Dott.ssa Alessandra Pierangeli (Sapienza Università di Roma). |
36. | UR36 - Geriatria | ANTONELLI INCALZI Raffaele | 2 | Dott. Leo Moro, Dott. Simone Scarlata, Dott.ssa Anna Zito, Dott. Alessandro Ferrini, Dott.ssa Alice Laudisio, Dott.ssa Gilda D’Annunzio. |
Schede inserite da altra Struttura (tra i componenti risultano persone afferenti a questa Struttura).
N. | Nome gruppo | Responsabile scientifico/Coordinatore | Num.Componenti (compreso il Responsabile) | Altro Personale |
---|---|---|---|---|
1. | UR2 - Elettronica per Sistemi Sensoriali (ESS) | PENNAZZA Giorgio (Facoltà di INGEGNERIA) | 4 | ZOMPANTI Alessandro VERNILE Chiara PARENTE Francesca Romana |
2. | UR9 - Sistemi di Elaborazione e Bioinformatica | IANNELLO Giulio (Facoltà di INGEGNERIA) | 4 | BRIA Alessandro VALENTI Roberto ONOFRI Leonardo |
3. | UR8 - Robotica Biomedica e Biomicrosistemi | GUGLIELMELLI Eugenio (Facoltà di INGEGNERIA) | 16 | Flavia Salvadori, assistente amministrativa a contratto, segreteria scientifica Valentina Focaroli, dottoranda di ricerca in Psicologia presso Università La Sapienza di Roma Giorgio Carpino, project manager a contratto (post-doc) Nevio Luigi Tagliamonte, project manager a contratto (post-doc) |
Informazioni non pubbliche
Informazioni non pubbliche
Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
I Laboratori di Ricerca che ospitano le Unità di Ricerca (UR) della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia (FDMC) sono collocati sia all'interno della sede centrale dell'Ateneo, nell'edificio denominato Polo di Ricerca in Biomedicina e Bioingegneria (PRABB), sia presso le sedi del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Il PRABB, avente superficie complessiva di circa 20.000 mq, ospita anche i laboratori comuni di ricerca descritti nella sezione C1.a della scheda SUA-RD di Ateneo e la quasi totalità dei laboratori di ricerca della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria. Sono presenti nello stesso edificio alcuni studi e open space per il personale docente, uffici amministrativi dell'Ateneo, sei aule didattiche, una sala conferenza da 200 posti, un'area ristorazione e un servizio bar.
Per quanto riguarda la FDMC, 13 UR (UR2, UR5, UR9, UR13, UR18, UR19, UR20, UR21, UR22, UR25, UR26, UR30, UR31) sono ospitate al piano 1 del PRABB in 11 laboratori di ricerca. Tali UR svolgono attività di ricerca "di base", riconducibile a SSD di area biologica o medica e che prescinde da sperimentazioni dirette sulla persona. In alcuni laboratori si eseguono analisi su tessuti o fluidi biologici nell'ambito di studi clinici approvati dal Comitato Etico.
Le restanti UR della FDMC sono ospitate presso la sede centrale del Policlinico, collegata tramite un ponte pedonale, e presso il Centro per la Salute dell'Anziano, che dista circa 200 metri di camminamento .
Merita segnalare che presso il PRABB sono ospitati anche:
- gli spazi dove si svolgono le attività di ricerca dei docenti dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), in massima parte afferenti alla FDMC
- gli spazi concessi in uso, in virtù di specifici accordi quadro di collaborazione, all'IRCCS Fondazione Bietti (per ricerche nel campo dell'oftalmologia) e alla Fondazione AFAR dell'Ospedale Fatebenefratelli di Roma (per ricerche nel campo delle neuroscienze), per un totale di circa 110 mq.
Tutti i laboratori di ricerca contengono sia spazi destinati ad ospitare le attrezzature scientifiche di uso specifico di ogni UR che postazioni di lavoro destinate ad ospitare assegnisti di ricerca, dottorandi di ricerca, contrattisti di ricerca, laureandi e studenti in tirocinio, ricercatori esterni in visita.
Tutti gli spazi sono conformi ai requisiti di sicurezza in relazione alle tipologie di attività che in essi si svolgono. Nell'area prospiciente i laboratori di ricerca al piano 1 del PRABB sono disponibili due sale riunioni di circa 20 mq ciascuna di uso comune. Presso la sede centrale del Policlinico sono inoltre disponibili ulteriori studi per docenti e open space per dottorandi di ricerca, specializzandi e altro personale di ricerca interno e esterno.
Per una descrizione dettagliata degli spazi e delle dotazioni di attrezzature scientifiche delle singole UR si rimanda alle schede riportate nella sezione B1b della SUA-RD della FDMC.
Per quanto riguarda la FDMC, 13 UR (UR2, UR5, UR9, UR13, UR18, UR19, UR20, UR21, UR22, UR25, UR26, UR30, UR31) sono ospitate al piano 1 del PRABB in 11 laboratori di ricerca. Tali UR svolgono attività di ricerca "di base", riconducibile a SSD di area biologica o medica e che prescinde da sperimentazioni dirette sulla persona. In alcuni laboratori si eseguono analisi su tessuti o fluidi biologici nell'ambito di studi clinici approvati dal Comitato Etico.
Le restanti UR della FDMC sono ospitate presso la sede centrale del Policlinico, collegata tramite un ponte pedonale, e presso il Centro per la Salute dell'Anziano, che dista circa 200 metri di camminamento .
Merita segnalare che presso il PRABB sono ospitati anche:
- gli spazi dove si svolgono le attività di ricerca dei docenti dell'Istituto di Filosofia dell'Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), in massima parte afferenti alla FDMC
- gli spazi concessi in uso, in virtù di specifici accordi quadro di collaborazione, all'IRCCS Fondazione Bietti (per ricerche nel campo dell'oftalmologia) e alla Fondazione AFAR dell'Ospedale Fatebenefratelli di Roma (per ricerche nel campo delle neuroscienze), per un totale di circa 110 mq.
Tutti i laboratori di ricerca contengono sia spazi destinati ad ospitare le attrezzature scientifiche di uso specifico di ogni UR che postazioni di lavoro destinate ad ospitare assegnisti di ricerca, dottorandi di ricerca, contrattisti di ricerca, laureandi e studenti in tirocinio, ricercatori esterni in visita.
Tutti gli spazi sono conformi ai requisiti di sicurezza in relazione alle tipologie di attività che in essi si svolgono. Nell'area prospiciente i laboratori di ricerca al piano 1 del PRABB sono disponibili due sale riunioni di circa 20 mq ciascuna di uso comune. Presso la sede centrale del Policlinico sono inoltre disponibili ulteriori studi per docenti e open space per dottorandi di ricerca, specializzandi e altro personale di ricerca interno e esterno.
Per una descrizione dettagliata degli spazi e delle dotazioni di attrezzature scientifiche delle singole UR si rimanda alle schede riportate nella sezione B1b della SUA-RD della FDMC.
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome o Tipologia | Responsabile scientifico | Classificazione | Fondi su cui è stato effettuato l'acquisto | Anno di attivazione della grande attrezzatura | Utenza | Applicazioni derivanti dall’utilizzo dell’attrezzatura | Area |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Real Time-PCR | GUGLIELMELLI Eugenio | Health and Food Domain, Material and Analytical Facilities | Regionali/Nazionali | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
2. | Spettrofluorimetro | GUGLIELMELLI Eugenio | Health and Food Domain, Physical Sciences and Engineering | Interni | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
3. | Microscopio Invertito a Fluorescenza | GUGLIELMELLI Eugenio | Health and Food Domain, Physical Sciences and Engineering | Regionali/Nazionali | 2012 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
4. | Microscopio Elettronico a Trasmissione | GUGLIELMELLI Eugenio | Material and Analytical Facilities, Physical Sciences and Engineering | Interni | 2009 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
5. | Stampante 3D | GUGLIELMELLI Eugenio | Physical Sciences and Engineering | Internazionali | 2010 | Interna all’ateneo | Progetti di ricerca, Collaborazioni scientifiche | 09 |
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | Biblioteca Università Campus Bio-Medico di Roma | http://www.unicampus.it/studenti-biblioteca/biblioteca-di-ateneo | 9.000 | 2.600 | 223 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [22]
-
- Prof. Associati [17]
-
- Ricercatori [31]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [0]
-
- Ricercatori a t.d. [14]
-
- Assegnisti [10]
-
- Dottorandi [57]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [274]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | AFELTRA | Antonella Maria Vittoria | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/16 |
2. | AGRO' | Felice Eugenio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/41 |
3. | ANGIOLI | Roberto | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/40 |
4. | ANTONELLI INCALZI | Raffaele | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/09 |
5. | AVVISATI | Giuseppe | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/15 |
6. | BEOMONTE ZOBEL | Bruno | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/36 |
7. | BINETTI | Paola | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/02 |
8. | BONINI | Stefano | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/30 |
9. | CHELLO | Massimo | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/23 |
10. | COPPOLA | Roberto | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/18 |
11. | COVINO | Elvio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/23 |
12. | DE GARA | Laura | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/04 |
13. | DI SCIASCIO | Germano | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/11 |
14. | FAZIO | Vito Michele | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/46 |
15. | KELLER | Flavio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/09 |
16. | MACCARRONE | Mauro | Professore Ordinario (L. 240/10) | 05 | 05 | BIO/10 |
17. | MINOTTI | Giorgio | Professore Ordinario | 05 | 05 | BIO/14 |
18. | ONETTI MUDA | Andrea | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/08 |
19. | POZZILLI | Paolo | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/13 |
20. | SALVINELLI | Fabrizio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/31 |
21. | STERZI | Silvia | Professore Straordinario | 06 | 06 | MED/34 |
22. | TRODELLA | Lucio | Professore Ordinario | 06 | 06 | MED/36 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 0 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |