Sezione A - Obiettivi di ricerca del Dipartimento
Va premesso che i settori di ricerca nei quali opera la Facoltà risultano dal quadro D1, in cui viene indicata la produzione scientifica dei singoli docenti con i relativi settori di ricerca. Al fine di evitare inutili ripetizioni, si rinvia pertanto al quadro già richiamato.
La definizione degli obiettivi di ricerca pluriennali tiene conto, da un lato, del piano strategico di Ateneo che mira alla realizzazione di un'attività di ricerca che persegua l'obiettivo di dare nuova linfa al sistema produttivo, specialmente del territorio, attraverso il trasferimento di conoscenze al mondo delle imprese, in specie delle imprese medio piccole che caratterizzano il tessuto produttivo della Puglia e dell'Italia intera. Ciò peraltro nella consapevolezza che tale obiettivo risulta maggiormente perseguibile dalla Facoltà di Economia dell'Ateno, rispetto alle cui iniziative la Facoltà giuridica si pone in posizione per così dire ancillare, fornendo, là dove necessario, le conoscenze giuridiche che vanno ad interagire con quelle di carattere economico ed aziendalistico.
Dall'altro lato, la definizione degli obiettivi tiene specialmente conto delle criticità e punti di forza evidenziati nel rapporto finale ANVUR VQR che sono riportati nel quadro B3 e che qui sinteticamente si richiamano, per comodità del lettore.
Il rapporto finale ANVUR VQR 2004/2010 evidenzia – con riferimento alla tabella 14.3 – «una prevalenza di celle “rosse” nelle due Aree della mobilità internazionale e del numero di prodotti con coautore straniero, nei finanziamenti MIUR e EU e nell'uso di risorse proprie».
Le celle “rosse” sono l'espressione di un giudizio negativo, come si ricava dalla didascalia della tabella 14.3.a, dove si legge che «Sono evidenziati in azzurro i dati che posizionano la struttura nel primo quartile della graduatoria e in rosso quelli cha la posizionano nell'ultimo quartile».
Nel rapporto si sottolinea, altresì, il fatto secondo cui «la percentuale dei prodotti penalizzati sui prodotti conferiti è particolarmente elevata (4,42% contro una media dello 0,89%)».
Pur in questo quadro, non mancano elementi di positività. Nel rapporto si legge che, per l'Area 12 della LUM “JEAN MONNET”, «La percentuale di prodotti mancanti sui prodotti attesi (0%) è nulla, essendo stati presentati tutti prodotti attesi».
Quale risultato positivo, insieme a questo testé evidenziato, vale la pena ricordare anche quello implicito nel rilievo secondo il quale, pur essendo la valutazione media complessiva inferiore alla media nazionale di Area, l'indicatore X è circa uno (0,99) nell'Area 12 della LUM. Tale indicatore misura il rapporto tra la frazione di prodotti eccellenti della Facoltà di Giurisprudenza (area 12) e la frazione di prodotti eccellenti dell'area 12 a livello nazionale. Se è vero che sussiste una rilevante percentuale di prodotti penalizzanti è anche vero che, quanto alla percentuale di prodotti eccellenti, l'area 12 dell'Ateneo consegue un risultato che la pone in linea con la media nazionale. Più ampiamente la ricerca individuale condotta dai professori di Ateneo dell'Area 12 offre risultati incoraggianti, per quanto perfettibili.
Alla luce dei dati sopra evidenziati sono stati individuati i seguenti obiettivi.
A) Ricerca di base (su temi e progetti non commissionati da terzi. Il primo obiettivo pluriennale può essere rinvenuto nel consolidamento e nel potenziamento dei risultati di eccellenza raggiunti nella ricerca di base che pongono l'Ateneo in linea con la media nazionale: assicurare cioè che l'indicatore x – pari a circa uno nell'area giuridica – non subisca decrementi ed anzi, oltre che stabilizzarsi, possa essere vieppiù incrementato.
In questo quadro, nella convinzione che le sfide si vincono facendo squadra, l'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di ricerche a carattere collettivo ed interdisciplinare, rispetto a quelle individuali. Sulle prime, infatti, è più facile attrarre fondi, in primo luogo dall'Ateneo. Nello stesso tempo, la individuazione di linee di ricerca a carattere collettivo ed interdisciplinare che siano di forte attualità ed interesse per la collettività scientifica può facilitare l'inclusione in progetti nazionali ed internazionali (MIUR ed EU). Contestualmente, non sfuggirà che l'inclusione in tali progetti rappresenta un forte stimolo per ogni singolo docente e ricercatore della Facoltà per elaborare prodotti rilevanti, per numero e qualità.
B) Internazionalizzazione ed accordi di cooperazione con altri Atenei italiani. Le criticità evidenziate nel rapporto ANVUR (in specie, l'alta percentuale di prodotti penalizzati; la scarsa mobilità internazionale; lo scarso numero di prodotti con coautori stranieri; la esiguità dei finanziamenti MIUR o EU) sono sintomo di frammentazione, derivante dal fatto che la ricerca è prevalentemente condotta in maniera individuale o in piccoli gruppi, autosufficienti o autoreferenziali, e di isolamento, cioè di insufficienti rapporti con altre realtà di ricerca. Non che tali rapporti manchino del tutto, ovviamente, ma un loro potenziamento è assolutamente necessario.
Per elevare la qualità della ricerca risulta indispensabile l'interazione con altre Università italiane e straniere, che passi attraverso la conclusione di accordi e convenzioni di ricerca e la adozione di linee di ricerca coerenti con le più feconde direttrici in ambito nazionale e non.
Quanto ai contenuti, risulta necessario additare temi e settori in grado di intersecare tutte quante le aree di criticità evidenziate nel rapporto VQR, favorendo ad un tempo la possibilità di ricorrere a finanziamenti ministeriali non meno che europei, e di propiziare un sicuro incremento nella mobilità internazionale e nel numero dei prodotti scientifici con curatori stranieri.
C) Sviluppo delle competenze, specialmente sul fronte della formazione. Al fine di elevare la qualità della ricerca, uno degli obiettivi pluriennali deve essere rappresentato dallo sviluppo e potenziamento delle competenze. In primo luogo, attraverso l'innalzamento della qualità complessiva del Dottorato già attivato presso la Facoltà (Dottorato in teoria generale del processo: amministrativo, civile, costituzionale, penale e tributario) e delle qualità dei singoli dottorandi. In secondo luogo, attraverso l'attivazione nel triennio di un secondo dottorato, che presenti possibilmente i medesimi caratteri di interdisciplinarietà e multidisciplinarietà che caratterizzano quello già attivato. In terzo luogo, attraverso il reclutamento di giovani ricercatori a contratto che vadano ad inserirsi nei diversi settori di ricerca della Facoltà e che abbiano una elevata formazione acquisita attraverso attività di studio e di ricerca condotta anche presso altri atenei, italiani e stranieri.
D) Ricerca indirizzata al mondo delle imprese. Uno degli obiettivi da perseguire nel triennio – in linea con il piano strategico dell'Ateneo - consiste nella valorizzazione della ricerca a vantaggio del mondo produttivo, e cioè nel dare nuova linfa al sistema produttivo, specialmente del territorio, attraverso il trasferimento di conoscenze al mondo delle imprese, in specie delle imprese medio piccole, che caratterizzano il tessuto produttivo della Puglia e dell'Italia intera. Si tratta di organizzare il dialogo tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, per giungere alla realizzazione di ricerche su progetti che siano commissionati dalle imprese e che possano ricevere anche finanziamenti privati. Tale obiettivo può essere perseguito dalla Facoltà giuridica soltanto in piena sinergia con la Facoltà economica e attraverso il conseguimento di risultati intermedi che prevedano il coinvolgimento di associazioni di categoria, che siano caratterizzate da una forte distribuzione sul territorio e da una grande capacità di intercettare il bisogno degli associati, nonché la creazione di forme di collaborazione tra le Facoltà dell'Ateneo ed altri enti.
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La definizione degli obiettivi di ricerca pluriennali tiene conto, da un lato, del piano strategico di Ateneo che mira alla realizzazione di un'attività di ricerca che persegua l'obiettivo di dare nuova linfa al sistema produttivo, specialmente del territorio, attraverso il trasferimento di conoscenze al mondo delle imprese, in specie delle imprese medio piccole che caratterizzano il tessuto produttivo della Puglia e dell'Italia intera. Ciò peraltro nella consapevolezza che tale obiettivo risulta maggiormente perseguibile dalla Facoltà di Economia dell'Ateno, rispetto alle cui iniziative la Facoltà giuridica si pone in posizione per così dire ancillare, fornendo, là dove necessario, le conoscenze giuridiche che vanno ad interagire con quelle di carattere economico ed aziendalistico.
Dall'altro lato, la definizione degli obiettivi tiene specialmente conto delle criticità e punti di forza evidenziati nel rapporto finale ANVUR VQR che sono riportati nel quadro B3 e che qui sinteticamente si richiamano, per comodità del lettore.
Il rapporto finale ANVUR VQR 2004/2010 evidenzia – con riferimento alla tabella 14.3 – «una prevalenza di celle “rosse” nelle due Aree della mobilità internazionale e del numero di prodotti con coautore straniero, nei finanziamenti MIUR e EU e nell'uso di risorse proprie».
Le celle “rosse” sono l'espressione di un giudizio negativo, come si ricava dalla didascalia della tabella 14.3.a, dove si legge che «Sono evidenziati in azzurro i dati che posizionano la struttura nel primo quartile della graduatoria e in rosso quelli cha la posizionano nell'ultimo quartile».
Nel rapporto si sottolinea, altresì, il fatto secondo cui «la percentuale dei prodotti penalizzati sui prodotti conferiti è particolarmente elevata (4,42% contro una media dello 0,89%)».
Pur in questo quadro, non mancano elementi di positività. Nel rapporto si legge che, per l'Area 12 della LUM “JEAN MONNET”, «La percentuale di prodotti mancanti sui prodotti attesi (0%) è nulla, essendo stati presentati tutti prodotti attesi».
Quale risultato positivo, insieme a questo testé evidenziato, vale la pena ricordare anche quello implicito nel rilievo secondo il quale, pur essendo la valutazione media complessiva inferiore alla media nazionale di Area, l'indicatore X è circa uno (0,99) nell'Area 12 della LUM. Tale indicatore misura il rapporto tra la frazione di prodotti eccellenti della Facoltà di Giurisprudenza (area 12) e la frazione di prodotti eccellenti dell'area 12 a livello nazionale. Se è vero che sussiste una rilevante percentuale di prodotti penalizzanti è anche vero che, quanto alla percentuale di prodotti eccellenti, l'area 12 dell'Ateneo consegue un risultato che la pone in linea con la media nazionale. Più ampiamente la ricerca individuale condotta dai professori di Ateneo dell'Area 12 offre risultati incoraggianti, per quanto perfettibili.
Alla luce dei dati sopra evidenziati sono stati individuati i seguenti obiettivi.
A) Ricerca di base (su temi e progetti non commissionati da terzi. Il primo obiettivo pluriennale può essere rinvenuto nel consolidamento e nel potenziamento dei risultati di eccellenza raggiunti nella ricerca di base che pongono l'Ateneo in linea con la media nazionale: assicurare cioè che l'indicatore x – pari a circa uno nell'area giuridica – non subisca decrementi ed anzi, oltre che stabilizzarsi, possa essere vieppiù incrementato.
In questo quadro, nella convinzione che le sfide si vincono facendo squadra, l'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di ricerche a carattere collettivo ed interdisciplinare, rispetto a quelle individuali. Sulle prime, infatti, è più facile attrarre fondi, in primo luogo dall'Ateneo. Nello stesso tempo, la individuazione di linee di ricerca a carattere collettivo ed interdisciplinare che siano di forte attualità ed interesse per la collettività scientifica può facilitare l'inclusione in progetti nazionali ed internazionali (MIUR ed EU). Contestualmente, non sfuggirà che l'inclusione in tali progetti rappresenta un forte stimolo per ogni singolo docente e ricercatore della Facoltà per elaborare prodotti rilevanti, per numero e qualità.
B) Internazionalizzazione ed accordi di cooperazione con altri Atenei italiani. Le criticità evidenziate nel rapporto ANVUR (in specie, l'alta percentuale di prodotti penalizzati; la scarsa mobilità internazionale; lo scarso numero di prodotti con coautori stranieri; la esiguità dei finanziamenti MIUR o EU) sono sintomo di frammentazione, derivante dal fatto che la ricerca è prevalentemente condotta in maniera individuale o in piccoli gruppi, autosufficienti o autoreferenziali, e di isolamento, cioè di insufficienti rapporti con altre realtà di ricerca. Non che tali rapporti manchino del tutto, ovviamente, ma un loro potenziamento è assolutamente necessario.
Per elevare la qualità della ricerca risulta indispensabile l'interazione con altre Università italiane e straniere, che passi attraverso la conclusione di accordi e convenzioni di ricerca e la adozione di linee di ricerca coerenti con le più feconde direttrici in ambito nazionale e non.
Quanto ai contenuti, risulta necessario additare temi e settori in grado di intersecare tutte quante le aree di criticità evidenziate nel rapporto VQR, favorendo ad un tempo la possibilità di ricorrere a finanziamenti ministeriali non meno che europei, e di propiziare un sicuro incremento nella mobilità internazionale e nel numero dei prodotti scientifici con curatori stranieri.
C) Sviluppo delle competenze, specialmente sul fronte della formazione. Al fine di elevare la qualità della ricerca, uno degli obiettivi pluriennali deve essere rappresentato dallo sviluppo e potenziamento delle competenze. In primo luogo, attraverso l'innalzamento della qualità complessiva del Dottorato già attivato presso la Facoltà (Dottorato in teoria generale del processo: amministrativo, civile, costituzionale, penale e tributario) e delle qualità dei singoli dottorandi. In secondo luogo, attraverso l'attivazione nel triennio di un secondo dottorato, che presenti possibilmente i medesimi caratteri di interdisciplinarietà e multidisciplinarietà che caratterizzano quello già attivato. In terzo luogo, attraverso il reclutamento di giovani ricercatori a contratto che vadano ad inserirsi nei diversi settori di ricerca della Facoltà e che abbiano una elevata formazione acquisita attraverso attività di studio e di ricerca condotta anche presso altri atenei, italiani e stranieri.
D) Ricerca indirizzata al mondo delle imprese. Uno degli obiettivi da perseguire nel triennio – in linea con il piano strategico dell'Ateneo - consiste nella valorizzazione della ricerca a vantaggio del mondo produttivo, e cioè nel dare nuova linfa al sistema produttivo, specialmente del territorio, attraverso il trasferimento di conoscenze al mondo delle imprese, in specie delle imprese medio piccole, che caratterizzano il tessuto produttivo della Puglia e dell'Italia intera. Si tratta di organizzare il dialogo tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, per giungere alla realizzazione di ricerche su progetti che siano commissionati dalle imprese e che possano ricevere anche finanziamenti privati. Tale obiettivo può essere perseguito dalla Facoltà giuridica soltanto in piena sinergia con la Facoltà economica e attraverso il conseguimento di risultati intermedi che prevedano il coinvolgimento di associazioni di categoria, che siano caratterizzate da una forte distribuzione sul territorio e da una grande capacità di intercettare il bisogno degli associati, nonché la creazione di forme di collaborazione tra le Facoltà dell'Ateneo ed altri enti.
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Sezione B - Sistema di gestione
L'Ateneo - in quanto Università non statale legalmente riconosciuta - utilizza la deroga prevista dalla legge "Gelmini" e non ha ancora approvato il nuovo Statuto. L'organo che svolge le funzioni di indirizzo e governo, con rifermento sia alla didattica che alla ricerca, è il Consiglio di Facoltà. Il Preside ha il compito di dare attuazione alle delibere del Consiglio. Con particolare riguardo alla ricerca il Cdf ha nominato un responsabile unico della ricerca che, affiancato da un referente per l'area privatistica ed uno per l'area pubblicistica, ha il compito di elaborare le linee programmatiche biennali della ricerca, definire le modalità attuative, assegnare i fondi stanziati dall'Ateneo ai diversi gruppi di ricerca e valutarne i risultati.In particolare il responsabile elabora il piano della ricerca che viene sottoposto all'approvazione del Consiglio di Facoltà e del Senato accademico e viene quindi sottoposto al Consiglio di Amministrazione per lo stanziamento dei fondi di ricerca. Il responsabile cura l'attuazione del piano, distribuisce i relativi fondi ai diversi gruppi di ricerca in base ai progetti presentati e verifica periodicamente i risultati riferendo al Consiglio di Facoltà.
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Informazioni non pubbliche
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Sezione C - Risorse umane e infrastrutture
Quadro C.1 - Infrastrutture
Non vi sono laboratori di ricerca vista la natura della facoltà
No record found
Ad uso esclusivo della struttura (inserite dalla Struttura)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|
In condivisione con altre strutture (inserite dall'Ateneo)
N. | Nome | Sito web | Numero di monografie cartacee | Numero di annate di riviste cartacee | Numero di testate di riviste cartacee |
---|---|---|---|---|---|
1. | BIBLIOTECA DI ATENEO | NO | 12.274 | 182 | 0 |
Quadro C.2 - Risorse umane
-
- Prof. Ordinari [9]
-
- Prof. Associati [5]
-
- Ricercatori [6]
-
- Assistenti [0]
-
- Prof. Ordinario r.e. [0]
-
- Straordinari a t.d. [1]
-
- Ricercatori a t.d. [2]
-
- Assegnisti [0]
-
- Dottorandi [31]
-
- Attiv. didattica e di ricerca [0]
-
- Specializzandi [0]
Professori Ordinari
Situazione al 31/12/2013 ricavata dagli archivi Miur-Cineca (docenti/loginmiur certificati dall'Ateneo) aggiornati al 16/03/2015 15:56.
N. | Cognome | Nome | Qualifica | Area Cun | Area Vqr | SSD |
---|---|---|---|---|---|---|
1. | BARONE | Antonio | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/10 |
2. | DE PASQUALE | Patrizia | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/14 |
3. | DONATIVI | Vincenzo | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/04 |
4. | MARANDOLA | Antonia Antonella | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/16 |
5. | MARTINO | Roberto | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
6. | PANZAROLA | Andrea | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/15 |
7. | PREZIOSI | Stefano | Professore Straordinario | 12 | 12 | IUS/17 |
8. | RANDAZZO | Salvatore | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/18 |
9. | RICCI | Francesco | Professore Ordinario | 12 | 12 | IUS/01 |
Personale di ruolo
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |
Personale con contratto a tempo determinato
Area Amministrativa | 1 |
---|---|
Area Servizi Generali e Tecnici | 0 |
Area Socio - Sanitaria | 0 |
Area Tecnica, Tecnico - Scientifica ed Elaborazione dati | 0 |
Area Biblioteche | 0 |
Area Amministrativa - Gestionale | 0 |
Area Medico - Odontoiatrica e Socio - Sanitaria | 0 |
Area non definita | 0 |