Rete Sismica Nazionale
La Rete Sismica Nazionale è nata per il monitoraggio continuo (h24) dell'Italia e delle aree circostanti. Negli ultimi
dieci anni gli obiettivi si sono fortemente ampliati verso la ricerca geofisica, attraverso un aumento di stazioni da 80 a
circa 280 unità (e oltre, se si includono le reti locali e le reti che attraversano il confine). Inoltre, la qualità delle
stazioni e la strumentazione è stata migliorata di conseguenza, con il passaggio da stazioni ad 1-componente
(verticale) a breve periodo a stazioni ad alta dinamica e a larga banda. Oltre alle pubblicazioni scientifiche, i dati
sismici permettono di garantire prodotti scientifici, come il Bollettino Sismico Italiano (con luoghi e grandezze di Eventi
italiani sino ad una soglia di completezza di 1.8 in magnitudo), la determinazione del tensore-momento dei terremoti
con magnitudo inferiore a 3.5, mappe di scuotimento, il Catalogo del Momento regionale Centroid Tensor, le mappe di
sismicità rapide, ecc., con trasmissione dati, elaborazione, archiviazione e distribuzione in tempo reale.
La trasmissione è realizzata tramite più collegamenti fisici (satellitare e terrestre) e più protocolli, per assicurare la
ridondanza più conveniente.
L'acquisizione viene effettuata presso il CNT a Roma e presso il centro di Grottaminarda (Sud Italia), i dati sono
archiviati su supporti di alta disponibilità in una SAN (Storage Area Network).
Rete sismica mobile
La Rete Mobile dell'INGV è un insieme di
strumentazioni specifiche per installazioni
temporanee, adatta ad affrontare
differenti situazioni. Essa agisce come
un'estensione mobile in real-time della
rete sismica nazionale, comprendente la
trasmissione digitale (radio e satellitare)
verso la sede centrale dell'INGV a Roma;
un sottoinsieme di stazioni per la
registrazione a basso/alto guadagno nelle
aree epicentrali, con link UMTS; oltre 40
stazioni a sei canali, standalone, utilizzate
sia per emergenze sismiche che per
esperimenti scientifici. In caso di una
sequenza sismica, una turnazione h24
garantisce un intervento immediato entro
due ore dall'evento sismico principale
(mainshock). Inoltre, un ufficio mobile può
essere allestito nell'area dell'epicentro,
per l'assistenza e controllo della
strumentazione, il monitoraggio della
sismicità in tempo reale, la connessione
diretta al Centro Nazionale e per fornire le
adeguate informazioni alle Autorità locali
e alla Protezione Civile. I dati sono preprocessati,
integrati e archiviati su
supporti ad alta disponibilità su SAN
(Storage Area Network) e sono disponibili
attraverso il sistema internazionale EIDA.
Rete geodetica nazionale (GPS)
L'INGV svolge ricerca geodetica finalizzata, in particolare, alla comprensione delle deformazioni tettoniche del
territorio italiano e delle aree circostanti, utilizzando due diverse strategie: la prima consiste nello sviluppo di una
propria rete GPS denominata RING (Rete Integrata Nazionale GPS). La rete RING è attualmente costituita da oltre 150
stazioni dislocate su tutto il territorio nazionale. Tutte le stazioni sono costituite da monumentazione e
strumentazione GPS di elevata qualità, la maggior parte delle quali è collocata in prossimità di sismometri a larga
banda (broadband o very broadband) e sensori strong-motion.
Le stazioni GPS in continuo della RING (stazioni CGPS) acquisiscono i dati alle frequenze di campionamento di 1Hz e 30
s (alcune campionano a 10Hz) e sono connesse in tempo reale ai centri di acquisizione dati del Centro Nazionale di
Roma e di Grottaminarda. I dati GPS in tempo reale sono trasmessi con diversi sistemi come: collegamenti via satellite,
Internet, GPRS/UMTS e rete wireless. La seconda è legata alle attività presso il centro di acquisizione dati di
Grottaminarda che verifica e archivia la maggior parte dei dati delle stazioni GPS in continuo (CGPS), gestite da altri
fornitori regionali o nazionali (come le Autorità locali e le industrie nazionali), integrando oltre 350 stazioni delle reti
CGPS scientifiche e commerciali esistenti sul territorio nazionale. L'INGV sta operando per rendere la rete RING (e le
reti CGPS integrate) disponibili a tutta la comunità scientifica. La rete RING rappresenta un'importante realtà
all'interno del panorama delle infrastrutture di ricerca italiane ed europee.
Rete sismica mediterranea (MedNet)
La rete sismica mediterranea (MedNet) è una rete di stazioni sismiche a larga banda istallate negli Stati che
circondano il Mar Mediterraneo, ed è mantenuta dall'INGV in cooperazione con diversi istituti di geofisica. Fin dal suo
progetto iniziale (1988), MedNet ha avuto lo scopo di fornire un contributo alla copertura strumentale dell'area del
Mediterraneo,una regione di elevata sismicità, all'interno di un complesso ambiente tettonico, con strumentazione
sismometrica allo stato dell'arte.
L'area del Mediterraneo è di grande interesse per le Scienze della Terra in generale e per la sismologia in particolare;
tuttavia, le strumentazioni a larga banda di alta qualità non sono sufficientemente diffuse. MedNet rappresenta anche
uno sforzo per migliorare questa situazione. I dati sono trasmessi, analizzati e immagazzinati in tempo reale. La
trasmissione è realizzata su più collegamenti fisici (satellitari e terrestri) e protocolli, in modo da assicurare la migliore
ridondanza. I dati sono archiviati su supporti ad elevata disponibilità all'interno di una SAN (Storage Area Network) e
rappresentano un importante contributo alla moderna sismologia dell'area Euro-Mediterranea.
Laboratorio di Telerilevamento della sede di Roma
Le tecniche di Telerilevamento migliorano le capacità di analisi e monitoraggio dei fenomeni sismici, vulcanici ed
ambientali. In questo laboratorio vengono utilizzati e sperimentati nuovi sistemi di telerilevamento (satellitare, aereo e
con strumentazione portatile) per le misure geofisiche ed ambientali. In particolare, il laboratorio gestisce il sistema
Terascan L-band HPRT per l'acquisizione dei dati NOAA-AVHRR a cui è stato recentemente affiancato il più complesso
sistema multimissione Meos in banda X/L - Ku incrementando così il flusso di dati per il monitoraggio delle aree
vulcaniche (Etna, Eolie, Vesuvio-Campi Flegrei).
La Rete Sismica Nazionale è nata per il monitoraggio continuo (h24) dell'Italia e delle aree circostanti. Negli ultimi
dieci anni gli obiettivi si sono fortemente ampliati verso la ricerca geofisica, attraverso un aumento di stazioni da 80 a
circa 280 unità (e oltre, se si includono le reti locali e le reti che attraversano il confine). Inoltre, la qualità delle
stazioni e la strumentazione è stata migliorata di conseguenza, con il passaggio da stazioni ad 1-componente
(verticale) a breve periodo a stazioni ad alta dinamica e a larga banda. Oltre alle pubblicazioni scientifiche, i dati
sismici permettono di garantire prodotti scientifici, come il Bollettino Sismico Italiano (con luoghi e grandezze di Eventi
italiani sino ad una soglia di completezza di 1.8 in magnitudo), la determinazione del tensore-momento dei terremoti
con magnitudo inferiore a 3.5, mappe di scuotimento, il Catalogo del Momento regionale Centroid Tensor, le mappe di
sismicità rapide, ecc., con trasmissione dati, elaborazione, archiviazione e distribuzione in tempo reale.
La trasmissione è realizzata tramite più collegamenti fisici (satellitare e terrestre) e più protocolli, per assicurare la
ridondanza più conveniente.
L'acquisizione viene effettuata presso il CNT a Roma e presso il centro di Grottaminarda (Sud Italia), i dati sono
archiviati su supporti di alta disponibilità in una SAN (Storage Area Network).
Rete sismica mobile
La Rete Mobile dell'INGV è un insieme di
strumentazioni specifiche per installazioni
temporanee, adatta ad affrontare
differenti situazioni. Essa agisce come
un'estensione mobile in real-time della
rete sismica nazionale, comprendente la
trasmissione digitale (radio e satellitare)
verso la sede centrale dell'INGV a Roma;
un sottoinsieme di stazioni per la
registrazione a basso/alto guadagno nelle
aree epicentrali, con link UMTS; oltre 40
stazioni a sei canali, standalone, utilizzate
sia per emergenze sismiche che per
esperimenti scientifici. In caso di una
sequenza sismica, una turnazione h24
garantisce un intervento immediato entro
due ore dall'evento sismico principale
(mainshock). Inoltre, un ufficio mobile può
essere allestito nell'area dell'epicentro,
per l'assistenza e controllo della
strumentazione, il monitoraggio della
sismicità in tempo reale, la connessione
diretta al Centro Nazionale e per fornire le
adeguate informazioni alle Autorità locali
e alla Protezione Civile. I dati sono preprocessati,
integrati e archiviati su
supporti ad alta disponibilità su SAN
(Storage Area Network) e sono disponibili
attraverso il sistema internazionale EIDA.
Rete geodetica nazionale (GPS)
L'INGV svolge ricerca geodetica finalizzata, in particolare, alla comprensione delle deformazioni tettoniche del
territorio italiano e delle aree circostanti, utilizzando due diverse strategie: la prima consiste nello sviluppo di una
propria rete GPS denominata RING (Rete Integrata Nazionale GPS). La rete RING è attualmente costituita da oltre 150
stazioni dislocate su tutto il territorio nazionale. Tutte le stazioni sono costituite da monumentazione e
strumentazione GPS di elevata qualità, la maggior parte delle quali è collocata in prossimità di sismometri a larga
banda (broadband o very broadband) e sensori strong-motion.
Le stazioni GPS in continuo della RING (stazioni CGPS) acquisiscono i dati alle frequenze di campionamento di 1Hz e 30
s (alcune campionano a 10Hz) e sono connesse in tempo reale ai centri di acquisizione dati del Centro Nazionale di
Roma e di Grottaminarda. I dati GPS in tempo reale sono trasmessi con diversi sistemi come: collegamenti via satellite,
Internet, GPRS/UMTS e rete wireless. La seconda è legata alle attività presso il centro di acquisizione dati di
Grottaminarda che verifica e archivia la maggior parte dei dati delle stazioni GPS in continuo (CGPS), gestite da altri
fornitori regionali o nazionali (come le Autorità locali e le industrie nazionali), integrando oltre 350 stazioni delle reti
CGPS scientifiche e commerciali esistenti sul territorio nazionale. L'INGV sta operando per rendere la rete RING (e le
reti CGPS integrate) disponibili a tutta la comunità scientifica. La rete RING rappresenta un'importante realtà
all'interno del panorama delle infrastrutture di ricerca italiane ed europee.
Rete sismica mediterranea (MedNet)
La rete sismica mediterranea (MedNet) è una rete di stazioni sismiche a larga banda istallate negli Stati che
circondano il Mar Mediterraneo, ed è mantenuta dall'INGV in cooperazione con diversi istituti di geofisica. Fin dal suo
progetto iniziale (1988), MedNet ha avuto lo scopo di fornire un contributo alla copertura strumentale dell'area del
Mediterraneo,una regione di elevata sismicità, all'interno di un complesso ambiente tettonico, con strumentazione
sismometrica allo stato dell'arte.
L'area del Mediterraneo è di grande interesse per le Scienze della Terra in generale e per la sismologia in particolare;
tuttavia, le strumentazioni a larga banda di alta qualità non sono sufficientemente diffuse. MedNet rappresenta anche
uno sforzo per migliorare questa situazione. I dati sono trasmessi, analizzati e immagazzinati in tempo reale. La
trasmissione è realizzata su più collegamenti fisici (satellitari e terrestri) e protocolli, in modo da assicurare la migliore
ridondanza. I dati sono archiviati su supporti ad elevata disponibilità all'interno di una SAN (Storage Area Network) e
rappresentano un importante contributo alla moderna sismologia dell'area Euro-Mediterranea.
Laboratorio di Telerilevamento della sede di Roma
Le tecniche di Telerilevamento migliorano le capacità di analisi e monitoraggio dei fenomeni sismici, vulcanici ed
ambientali. In questo laboratorio vengono utilizzati e sperimentati nuovi sistemi di telerilevamento (satellitare, aereo e
con strumentazione portatile) per le misure geofisiche ed ambientali. In particolare, il laboratorio gestisce il sistema
Terascan L-band HPRT per l'acquisizione dei dati NOAA-AVHRR a cui è stato recentemente affiancato il più complesso
sistema multimissione Meos in banda X/L - Ku incrementando così il flusso di dati per il monitoraggio delle aree
vulcaniche (Etna, Eolie, Vesuvio-Campi Flegrei).
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ente
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ente