Il Dipartimento di Scienze del Farmaco è attivo in molti ambiti d'interesse della terza missione. I campi non completati sono o argomentati nel testo sottostante o non applicabili ad un Dipartimento che incentra i propri interessi attorno al mondo del farmaco e della salute. Ad esempio, non ha personale docente con competenze in botanica e quindi non presenta privative vegetali, malgrado che ha interessi in microbiologia applicata e lavora su ceppi di microorganismi innovativi (ad esempio utilizzabili come biofilm) con possibilità di trasferibilità al mondo produttivo. Tale attività, come altre attività, sfugge però alla presente ricognizione.
L'interazione con il mondo industriale, e in particolar modo il settore farmaceutico, chimico, alimentare e nutraceutico rappresenta sicuramente un punto un punto di forza del dipartimento. Testimonianza di questo sono il numero di brevetti e le entrate conto terzi, nonché i numerosi convegni organizzati, i seminari e gli inviti a relazioni. Tra il personale più coinvolto nelle interazioni con il mondo produttivo vi sono i docenti di chimica organica, di tecnologia farmaceutica, di chimica farmaceutica, di chimica degli alimenti e di farmacologia. Le interazioni hanno varie forme, che vanno dalla commessa d'analisi allo sviluppo congiunto di progetti per lo sviluppo di prodotti da lanciare sul mercato farmaceutico o alimentare. Tra i brevetti, è altresì importante notare che negli 11 brevetti del triennio presentati sono rappresentati 13 docenti, che equivalgono a circa il 33% del personale del Dipartimento, segno di un coinvolgimento di molti gruppi di ricerca. Queste attività sono research-driven e quindi ben correlano con la produzione scientifica descritta nella seconda parte.
Il Dipartimento è coinvolto in numerose attività di public engagement oltre a quelle descritte nella sezione di Ateneo. Malgrado ciò, un punto di debolezza è rappresentato dalla non organicità di queste diverse attività, da un mancato coordinamento e da un monitoraggio molto incompleto delle attività condotte all'interno e all'esterno della struttura. Oltre alle attività descritte nell'apposita sezione, è importante notare che docenti del Dipartimento hanno tenuto numerosi seminari aperti al pubblico, tra cui all'Università della terza età e ad associazioni pazienti, e hanno organizzato convegni su tematiche d'interesse generale (ad esempio, nel 2013, sulla contraffazione dei farmaci, sulle cellule staminali e sui disturbi psichiatrici). Vari docenti scrivono su riviste italiane non prettamente scientifiche su temi divulgativi (ad esempio, Giovanni Appendino e Federica Pollastro: La medicalizzazione del gusto, La Chimica e L'Industria (Settembre 2013) 1-5). Il Prof. Appendino, inoltre, è membro del comitato selezionatore di giovediScienza, che ha nel “public understanding of science” la principale missione. Come detto in apertura, però, il monitoraggio è incompleto e questo richiederà un migliore coordinamento nei prossimi anni.
Particolarmente importante è il coinvolgimento di alcuni docenti del Dipartimento nello stilare linee guida o position paper rivolti al pubblico (come il documento sulle allergie che verrà ad essere esposte nel quadro I.4) o ad esperti del settore ma non appartenenti al mondo accademico. Ad esempio, il Prof. Canonico e il Prof. Genazzani hanno partecipato a vari position paper su farmaci o classi di farmaci e tali posizioni hanno poi avuto ricadute su politiche nazionali e regionali.
L'Università sino al 2014 non era accreditata per l'educazione continua in medicina e quindi il nostro Dipartimento non ha erogato crediti formativi. Alcuni docenti del nostro Dipartimento, però, sono estremamente attivi nel partecipare in qualità di docenti o di responsabili scientifici ad eventi ECM e FAD per medici, medici specialisti, farmacisti e biologi. Il Prof. Canonico (farmacologo), il Prof. Genazzani (farmacologo) e il Prof. Jommi (farmacoeconomista) si distinguono per l'intensità di tale attività, che può essere stimata in oltre 20 eventi annuali a testa. Oltre ai tre menzionati, si stima che almeno un terzo dei docenti è annualmente coinvolto in attività di formazione continua per medici o farmacisti.
Nel Dipartimento non vi sono medici o altre figure convenzionate con il SSN e quindi non si svolgono trial clinici né vi sono biobanche accreditate al Ministero. Seppur questo è vero, il Dipartimento ha costituito il Centro di Ricerca Interdipartimentale in Farmacogenetica e Farmacogenomica (CRIFF; http://www.farmacogeneticanovara.it/) che si occupa di valutare l'impatto delle variazione genetiche sulla risposta individuale ai farmaci. Questi studi necessitano di studi clinici retrospettivi e prospettici e della costituzione di collezioni di banche di DNA. Ovviamente tale attività è vincolata all'ottenimento di autorizzazioni da parte dei Comitati Etici di riferimento e a collaborazioni scientifiche tra colleghi. Quindi, malgrado che non rientrino nella definizione data dal presente documento, il Dipartimento è attivo in collaborazioni scientificamente proficue che necessitano di studi clinici e di banche di DNA. Studi clinici sono attivi nell'area della neurologia, della nefrologia, della radioterapia, del dolore e dell'oncologia.
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L'interazione con il mondo industriale, e in particolar modo il settore farmaceutico, chimico, alimentare e nutraceutico rappresenta sicuramente un punto un punto di forza del dipartimento. Testimonianza di questo sono il numero di brevetti e le entrate conto terzi, nonché i numerosi convegni organizzati, i seminari e gli inviti a relazioni. Tra il personale più coinvolto nelle interazioni con il mondo produttivo vi sono i docenti di chimica organica, di tecnologia farmaceutica, di chimica farmaceutica, di chimica degli alimenti e di farmacologia. Le interazioni hanno varie forme, che vanno dalla commessa d'analisi allo sviluppo congiunto di progetti per lo sviluppo di prodotti da lanciare sul mercato farmaceutico o alimentare. Tra i brevetti, è altresì importante notare che negli 11 brevetti del triennio presentati sono rappresentati 13 docenti, che equivalgono a circa il 33% del personale del Dipartimento, segno di un coinvolgimento di molti gruppi di ricerca. Queste attività sono research-driven e quindi ben correlano con la produzione scientifica descritta nella seconda parte.
Il Dipartimento è coinvolto in numerose attività di public engagement oltre a quelle descritte nella sezione di Ateneo. Malgrado ciò, un punto di debolezza è rappresentato dalla non organicità di queste diverse attività, da un mancato coordinamento e da un monitoraggio molto incompleto delle attività condotte all'interno e all'esterno della struttura. Oltre alle attività descritte nell'apposita sezione, è importante notare che docenti del Dipartimento hanno tenuto numerosi seminari aperti al pubblico, tra cui all'Università della terza età e ad associazioni pazienti, e hanno organizzato convegni su tematiche d'interesse generale (ad esempio, nel 2013, sulla contraffazione dei farmaci, sulle cellule staminali e sui disturbi psichiatrici). Vari docenti scrivono su riviste italiane non prettamente scientifiche su temi divulgativi (ad esempio, Giovanni Appendino e Federica Pollastro: La medicalizzazione del gusto, La Chimica e L'Industria (Settembre 2013) 1-5). Il Prof. Appendino, inoltre, è membro del comitato selezionatore di giovediScienza, che ha nel “public understanding of science” la principale missione. Come detto in apertura, però, il monitoraggio è incompleto e questo richiederà un migliore coordinamento nei prossimi anni.
Particolarmente importante è il coinvolgimento di alcuni docenti del Dipartimento nello stilare linee guida o position paper rivolti al pubblico (come il documento sulle allergie che verrà ad essere esposte nel quadro I.4) o ad esperti del settore ma non appartenenti al mondo accademico. Ad esempio, il Prof. Canonico e il Prof. Genazzani hanno partecipato a vari position paper su farmaci o classi di farmaci e tali posizioni hanno poi avuto ricadute su politiche nazionali e regionali.
L'Università sino al 2014 non era accreditata per l'educazione continua in medicina e quindi il nostro Dipartimento non ha erogato crediti formativi. Alcuni docenti del nostro Dipartimento, però, sono estremamente attivi nel partecipare in qualità di docenti o di responsabili scientifici ad eventi ECM e FAD per medici, medici specialisti, farmacisti e biologi. Il Prof. Canonico (farmacologo), il Prof. Genazzani (farmacologo) e il Prof. Jommi (farmacoeconomista) si distinguono per l'intensità di tale attività, che può essere stimata in oltre 20 eventi annuali a testa. Oltre ai tre menzionati, si stima che almeno un terzo dei docenti è annualmente coinvolto in attività di formazione continua per medici o farmacisti.
Nel Dipartimento non vi sono medici o altre figure convenzionate con il SSN e quindi non si svolgono trial clinici né vi sono biobanche accreditate al Ministero. Seppur questo è vero, il Dipartimento ha costituito il Centro di Ricerca Interdipartimentale in Farmacogenetica e Farmacogenomica (CRIFF; http://www.farmacogeneticanovara.it/) che si occupa di valutare l'impatto delle variazione genetiche sulla risposta individuale ai farmaci. Questi studi necessitano di studi clinici retrospettivi e prospettici e della costituzione di collezioni di banche di DNA. Ovviamente tale attività è vincolata all'ottenimento di autorizzazioni da parte dei Comitati Etici di riferimento e a collaborazioni scientifiche tra colleghi. Quindi, malgrado che non rientrino nella definizione data dal presente documento, il Dipartimento è attivo in collaborazioni scientificamente proficue che necessitano di studi clinici e di banche di DNA. Studi clinici sono attivi nell'area della neurologia, della nefrologia, della radioterapia, del dolore e dell'oncologia.
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Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Nome | Ragione Sociale | Codice Fiscale/Partita Iva | Anno inizio partecipazione | Budget impegnato nell'anno | N.ro addetti (ETP) | N.ro Imprese da inizio partecipazione | N.ro Imprese nell'anno | Fatturato complessivo | N.ro addetti (ETP) delle imprese incubate nell'anno |
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1. | ENNE3 SCARL - INCUBATORE DI IMPRESA DEL POLO DI INNOVAZIONE DI NOVARA | 02167450036 | 2008 | 0,00 | 3,00 | 16 | 3 | 2.500.000,00 | 45,00 |
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
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1. | Netval - Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria | 2002 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | Consorzio UN.I.VER Università e Impresa Vercelli | 2002 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
3. | FONDAZIONE NOVARA SVILUPPO | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
4. | Consorzio IBIS - Innovative Bio-based and Sustainable products and processes | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
5. | Consorzio PROPLAST | 2000 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
6. | Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), |