La Terza Missione (TM) costituisce,da sempre, una funzione istituzionale dell'Università. Il suo riconoscimento ai fini della comprensione e della valutazione efficace del ruolo ricoperto dall'Istituto accademico nella società è però fatto recente, non ancora ratificato da una normativa dedicata che possa ritenersi esaustiva e completa. Tale ritardo è da attribuirsi per molti versi ad una dominante concezione della missione universitaria, nella quale è persa di vista – in quanto data spesso per scontata – la sua natura multifunzionale. Non vi è alcun dubbio, infatti, che l'Accademia, nel momento stesso in cui eroga i suoi servizi di formazione e ricerca, intesse una fitta rete di relazioni con la realtà sociale, economica, culturale e politica di riferimento che contribuisce ad integrarla profondamente nell'ambito operativo in cui è immersa. Specifica rilevanza, in questo contesto, riveste la componente locale di tali relazioni: essa, infatti, diversifica le missioni delle sedi universitarie in specifiche funzioni che concorrono, tra l'altro, a conferire loro identità ben precise e costruire patrimoni relazionali non trasferibili. La dimensione locale della Terza Missione assume valenza pregnante nelle sedi periferiche, qual è quella di Sassari, e consente di apprezzare con maggiore precisione il reale valore prodotto dalla presenza dell'Università nel territorio. La rete di relazioni di cui sopra trova sostanziale riscontro nelle attività di TM. Il merito della Procedura di Autovalutazione consiste proprio nel tentare una prima classificazione e rilevazione delle molteplici attività che vengono al riguardo condotte quotidianamente dalle strutture universitarie. È auspicabile che tali rilevazioni e valutazioni sfocino presto in un organico quadro di riferimento che integri quello relativo alla didattica ed alla ricerca ai fini di una più efficace ripartizione delle risorse ministeriali e, soprattutto, di una più profonda comprensione del ruolo sociale dell'Università presso l'opinione pubblica, ma anche nei confronti degli stakeholders e degli addetti ai lavori.
Le argomentazioni espresse in premessa inquadrano efficacemente l'interpretazione della Parte III della SUA-RD del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio. Infatti, la natura multifunzionale della missione universitaria, il suo tardivo riconoscimento istituzionale e la conseguente carenza di riscontri da parte delle istituzioni ministeriali hanno concorso a perpetuare nel tempo una conduzione prettamente “spontaneistica” delle attività di TM. Ciò implica, a questo riguardo, l'assenza di una vera e propria strategia dipartimentale e di una sistematica rilevazione e monitoraggio.
Se dunque la TM si configura spesso, ma non sempre, come frutto di iniziative personali o di gruppi di ricerca più o meno ristretti, il panorama che emerge dalla lettura della scheda dipartimentale è da ritenersi comunque incoraggiante e degno di considerazione, a testimonianza della profonda consapevolezza del personale docente e ricercatore del ruolo istituzionale ricoperto. Solo alcuni schematici cenni consentono di dar conto di questa certezza.
Innanzitutto, il DipNeT è depositario e gestore di importanti patrimoni culturali. Il Museo Scientifico dell'Università di Sassari consiste di 10 siti in cui sono raccolte diverse collezioni (tra le quali l'Erbario dell'Università, la Collezione di Botanica Farmaceutica, la Collezione Zoologica), alcune delle quali sono di competenza del Dipartimento. È in corso, fra l'altro, la realizzazione di un'adeguata sede espositiva del Museo, localizzata presso il Polo Bio - Naturalistico dell'Università (in loc. Piandanna, Sassari), di cui è affidata al DipNeT la responsabilità gestionale. Un ruolo non secondario, inoltre, è svolto dal Dipartimento nella programmazione e nella gestione dell'istituendo Orto Botanico dell'Università di Sassari.
Tra le altre attività di TM condotte ordinariamente dal Dipartimento meritano di essere citate due tipologie. La prima concerne la formazione continua. Nel triennio 2011-13 sono state condotte diverse iniziative di assoluta rilevanza.
1. Progetto “Studenti in Erba(rio)”: offre agli studenti delle scuole superiori e dell'Ateneo la possibilità di frequentare una struttura di ricerca partecipando concretamente alla sua gestione anche con stage di breve durata, che si svolgono presso il Laboratorio di Botanica ambientale e Biosistematica vegetale.
2. Summer School on “Fire Risk Prevention and Assessment in Mediterranean Areas”, organizzata nel 2012 nell'ambito del Programma EU Italia-Francia Marittimo e destinata a 40 laureati e ricercatori.
3. Giornata di Studio su “Lapidei e Risorse Minerarie: applicazioni della geologia strutturale e della geochimica”, organizzata nel 2013 in collaborazione con l'Ordine dei Geologi della Sardegna, che prevede il riconoscimento di crediti ai fini dell'aggiornamento professionale.
4. III e IV edizione del Corso Base per “Analista degli Incendi Boschivi”, organizzati in collaborazione con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.
La seconda tipologia di attività è quella riconducibile al Public Engagement (PE). L'assenza di monitoraggio di tali iniziative è testimone della natura volontaria delle azioni promosse dai ricercatori. Allo stesso tempo, le tre iniziative elencate nella scheda non fanno giustizia dell'intensità degli sforzi profusi e della varietà delle azioni messe in atto. A titolo puramente esemplificativo, e per rendere apprezzabile la portata di quanto affermato, si integra la serie riportata nel quadro I.4 con solo alcune tra le altre attività di PE:
1. inaugurazione dell'Erbario dell'Università di Sassari con un evento pubblico e creazione del sito internet dell'erbario, realizzati con fondi Fondazione Banco di Sardegna;
2. partecipazione alla realizzazione della trasmissione tv 'Pianeta Mare', sul network nazionale “Rete4”, in onda il 18.09.2011, replicata periodicamente con frequenza;
3. partecipazione alla realizzazione della trasmissione tv 'Start App', con il Servizio "Guarda che balene!" , su RaiScuola, lunedì 8 ottobre 2012 ;
4. partecipazione al Convegno Nazionale FAI (Fondo Ambiente Italiano) "SARDEGNA DOMANI! - Terra, Paesaggio, Occupazione, Futuro", tenuto il 28.11.2013 presso il Teatro Massimo di Cagliari, con la relazione del prof. S. Dettori su "Piano Paesaggistico Regionale: repertori dei paesaggi agrari"; l'evento ha avuto una considerevole affluenza di amministratori, tecnici e imprenditori agro-forestali;
5. "Scienza in Piazza", promozione del metodo scientifico matematico in collaborazione con le scuole superiori, tenuta nei mesi di febbraio del 2011-12-13, con un finanziamento di 10.000 euro e che ha raggiunto circa 2.000 studenti, coinvolgendo 30 docenti scolastici e 3 ricercatori;
6. partecipazione all'iniziativa "La Notte dei Ricercatori", tenutasi a Nuoro nel settembre 2012;
7. edizione del libro divulgativo "Modelling Fire Behaviour and Risk"(ISBN 978-88-904409-7-7);
8. partecipazione all'incontro pubblico “Decision Support Tools for Wildfire Risk Assessment and Management in Mediterranean Areas", organizzato dall'Università di Corte (Francia) il 23-24.10.2012;
9. partecipazione all'elaborazione dei protocolli riportati nel manuale "Metodi biologici per le acque superficiali interne” (ISPRA, Manuali e Linee Guida 111/2014 ISBN 978-88-448-0651; http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/manuali-lineeguida/MLG__111_2014_Metodi_Biologici_acque.pdf);
10. partecipazione alla redazione del manuale "Metodologie di studio del Plancton marino” (ISPRA, Manuali e Linee Guida 56/2010 ISBN 978-88-448-0427-5;http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/metodologie-di-studio-del-plancton-marino);
11. partecipazione al gruppo di esperti incaricato dal Centro Euro-Mediterraneo per il Cambiamento Climatico (CMCC) per l'elaborazione tecnica della Strategia Nazionale di Adattamento (SNA) ai cambiamenti climatici per l'Italia (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/clima/snacc_2014_rapporto_stato_conoscenze.pdf);
12. supporto tecnico-specialistico per la stesura del Progetto Generale e della variante in corso d'opera e per l'attività di supporto alla Direzione dei lavori per la sistemazione della aree a verde relativamente all'intervento Contratto di Quartiere II S. Elia - Comune di Cagliari “Lungomare S. Elia e riqualificazione Piazzale Lazzaretto", finanziata con 10.000 euro.
Inutile dire che molte altre iniziative di PE condotte nel triennio (seminari e convegni, interviste e interventi sulla stampa, azioni di orientamento in collaborazione con le scuole superiori, supporto scientifico alla progettazione ed alla decisione dei policy makers) sono sfuggite ad un'azione di monitoraggio che avrebbe potuto consentire un più agevole rendiconto.
Il DipNeT saluta l'iniziativa dell'autovalutazione della TM come un'occasione irripetibile affinché, da un lato, la stessa struttura acquisisca una più fondata consapevolezza del proprio ruolo sociale e si renda conto dell'effettiva portata ed efficienza/efficacia della propria azione; dall'altro, auspicando un'imminente codificazione e valutazione delle attività di TM delle strutture di ricerca che consenta, all'istituzione ministeriale, di tener conto dell'intera mole di servizi erogati dalle Università, in special modo da quelle periferiche, ed alla collettività di apprezzare compiutamente il valore della missione universitaria nella realtà attuale.
Le argomentazioni espresse in premessa inquadrano efficacemente l'interpretazione della Parte III della SUA-RD del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio. Infatti, la natura multifunzionale della missione universitaria, il suo tardivo riconoscimento istituzionale e la conseguente carenza di riscontri da parte delle istituzioni ministeriali hanno concorso a perpetuare nel tempo una conduzione prettamente “spontaneistica” delle attività di TM. Ciò implica, a questo riguardo, l'assenza di una vera e propria strategia dipartimentale e di una sistematica rilevazione e monitoraggio.
Se dunque la TM si configura spesso, ma non sempre, come frutto di iniziative personali o di gruppi di ricerca più o meno ristretti, il panorama che emerge dalla lettura della scheda dipartimentale è da ritenersi comunque incoraggiante e degno di considerazione, a testimonianza della profonda consapevolezza del personale docente e ricercatore del ruolo istituzionale ricoperto. Solo alcuni schematici cenni consentono di dar conto di questa certezza.
Innanzitutto, il DipNeT è depositario e gestore di importanti patrimoni culturali. Il Museo Scientifico dell'Università di Sassari consiste di 10 siti in cui sono raccolte diverse collezioni (tra le quali l'Erbario dell'Università, la Collezione di Botanica Farmaceutica, la Collezione Zoologica), alcune delle quali sono di competenza del Dipartimento. È in corso, fra l'altro, la realizzazione di un'adeguata sede espositiva del Museo, localizzata presso il Polo Bio - Naturalistico dell'Università (in loc. Piandanna, Sassari), di cui è affidata al DipNeT la responsabilità gestionale. Un ruolo non secondario, inoltre, è svolto dal Dipartimento nella programmazione e nella gestione dell'istituendo Orto Botanico dell'Università di Sassari.
Tra le altre attività di TM condotte ordinariamente dal Dipartimento meritano di essere citate due tipologie. La prima concerne la formazione continua. Nel triennio 2011-13 sono state condotte diverse iniziative di assoluta rilevanza.
1. Progetto “Studenti in Erba(rio)”: offre agli studenti delle scuole superiori e dell'Ateneo la possibilità di frequentare una struttura di ricerca partecipando concretamente alla sua gestione anche con stage di breve durata, che si svolgono presso il Laboratorio di Botanica ambientale e Biosistematica vegetale.
2. Summer School on “Fire Risk Prevention and Assessment in Mediterranean Areas”, organizzata nel 2012 nell'ambito del Programma EU Italia-Francia Marittimo e destinata a 40 laureati e ricercatori.
3. Giornata di Studio su “Lapidei e Risorse Minerarie: applicazioni della geologia strutturale e della geochimica”, organizzata nel 2013 in collaborazione con l'Ordine dei Geologi della Sardegna, che prevede il riconoscimento di crediti ai fini dell'aggiornamento professionale.
4. III e IV edizione del Corso Base per “Analista degli Incendi Boschivi”, organizzati in collaborazione con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.
La seconda tipologia di attività è quella riconducibile al Public Engagement (PE). L'assenza di monitoraggio di tali iniziative è testimone della natura volontaria delle azioni promosse dai ricercatori. Allo stesso tempo, le tre iniziative elencate nella scheda non fanno giustizia dell'intensità degli sforzi profusi e della varietà delle azioni messe in atto. A titolo puramente esemplificativo, e per rendere apprezzabile la portata di quanto affermato, si integra la serie riportata nel quadro I.4 con solo alcune tra le altre attività di PE:
1. inaugurazione dell'Erbario dell'Università di Sassari con un evento pubblico e creazione del sito internet dell'erbario, realizzati con fondi Fondazione Banco di Sardegna;
2. partecipazione alla realizzazione della trasmissione tv 'Pianeta Mare', sul network nazionale “Rete4”, in onda il 18.09.2011, replicata periodicamente con frequenza;
3. partecipazione alla realizzazione della trasmissione tv 'Start App', con il Servizio "Guarda che balene!" , su RaiScuola, lunedì 8 ottobre 2012 ;
4. partecipazione al Convegno Nazionale FAI (Fondo Ambiente Italiano) "SARDEGNA DOMANI! - Terra, Paesaggio, Occupazione, Futuro", tenuto il 28.11.2013 presso il Teatro Massimo di Cagliari, con la relazione del prof. S. Dettori su "Piano Paesaggistico Regionale: repertori dei paesaggi agrari"; l'evento ha avuto una considerevole affluenza di amministratori, tecnici e imprenditori agro-forestali;
5. "Scienza in Piazza", promozione del metodo scientifico matematico in collaborazione con le scuole superiori, tenuta nei mesi di febbraio del 2011-12-13, con un finanziamento di 10.000 euro e che ha raggiunto circa 2.000 studenti, coinvolgendo 30 docenti scolastici e 3 ricercatori;
6. partecipazione all'iniziativa "La Notte dei Ricercatori", tenutasi a Nuoro nel settembre 2012;
7. edizione del libro divulgativo "Modelling Fire Behaviour and Risk"(ISBN 978-88-904409-7-7);
8. partecipazione all'incontro pubblico “Decision Support Tools for Wildfire Risk Assessment and Management in Mediterranean Areas", organizzato dall'Università di Corte (Francia) il 23-24.10.2012;
9. partecipazione all'elaborazione dei protocolli riportati nel manuale "Metodi biologici per le acque superficiali interne” (ISPRA, Manuali e Linee Guida 111/2014 ISBN 978-88-448-0651; http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/manuali-lineeguida/MLG__111_2014_Metodi_Biologici_acque.pdf);
10. partecipazione alla redazione del manuale "Metodologie di studio del Plancton marino” (ISPRA, Manuali e Linee Guida 56/2010 ISBN 978-88-448-0427-5;http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/metodologie-di-studio-del-plancton-marino);
11. partecipazione al gruppo di esperti incaricato dal Centro Euro-Mediterraneo per il Cambiamento Climatico (CMCC) per l'elaborazione tecnica della Strategia Nazionale di Adattamento (SNA) ai cambiamenti climatici per l'Italia (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/clima/snacc_2014_rapporto_stato_conoscenze.pdf);
12. supporto tecnico-specialistico per la stesura del Progetto Generale e della variante in corso d'opera e per l'attività di supporto alla Direzione dei lavori per la sistemazione della aree a verde relativamente all'intervento Contratto di Quartiere II S. Elia - Comune di Cagliari “Lungomare S. Elia e riqualificazione Piazzale Lazzaretto", finanziata con 10.000 euro.
Inutile dire che molte altre iniziative di PE condotte nel triennio (seminari e convegni, interviste e interventi sulla stampa, azioni di orientamento in collaborazione con le scuole superiori, supporto scientifico alla progettazione ed alla decisione dei policy makers) sono sfuggite ad un'azione di monitoraggio che avrebbe potuto consentire un più agevole rendiconto.
Il DipNeT saluta l'iniziativa dell'autovalutazione della TM come un'occasione irripetibile affinché, da un lato, la stessa struttura acquisisca una più fondata consapevolezza del proprio ruolo sociale e si renda conto dell'effettiva portata ed efficienza/efficacia della propria azione; dall'altro, auspicando un'imminente codificazione e valutazione delle attività di TM delle strutture di ricerca che consenta, all'istituzione ministeriale, di tener conto dell'intera mole di servizi erogati dalle Università, in special modo da quelle periferiche, ed alla collettività di apprezzare compiutamente il valore della missione universitaria nella realtà attuale.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Nome della struttura di gestione | Numero di siti museali gestiti dal polo museale | Numero di giorni di apertura nell'anno | Spazi dedicati in mq | Budget impegnato nell'anno | Totale finanziamenti esterni | N.ro di visitatori nell'anno | N.ro di visitatori nell'anno paganti | Presenza sistema rilevazione presenze |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Museo Scientifico dell'Università di Sassari | 10 | 250 | 2.531 | 0 | 0 | 0 | 0 | no |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 6 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 4 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 188 |
Numero totale di partecipanti | 245 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 47 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | APRAS Scarl | 2006 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
2. | COM.BIO.MA Centro di competenza sulla biodiversità marina -Scarl | 2006 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |