Il Dipartimento di Giurisprudenza svolge numerose attività c.d. di Terza Missione.
In particolare, oltre alle numerosissime attività di public engagement - dimostrate dalla costante e continua presenza dei docenti afferenti al Dipartimento in programmi televisivi e radiofonici nonché ad incontri ed eventi pubblici - il Dipartimento svolge con profitto attività in conto terzi e ha un efficiente e operativo ufficio dedicato al job pleacement.
Al suo interno, poi, opera il Gruppo ricerca–azione sulla legalità e l'etica nell'azione pubblica e nell'attività di impresa (G.R.A.L.E). L'idea del progetto G.R.A.L.E. nasce dalla volontà di fornire un idoneo supporto teorico e di ricerca scientifica alle imprese e alle Pubbliche amministrazione, in risposta al loro bisogno di conoscere i risultati della propria azione per poterla migliorare, in una prospettiva di crescente attenzione alla legalità e all'etica dell'agire di impresa e dell'azione pubblica. In particolare, ci si propone di approfondire le problematiche giuridiche derivanti dalla entrata in vigore della l. 231/01 e della l 190/12. In quest'ottica la creazione di un gruppo di ricerca azione si pone l'obiettivo – da raggiungere operando con le imprese e le P.A. – di studiare la situazione normativa e le sue ricadute pratiche con lo scopo di migliorare la qualità delle loro azioni dall'interno. In altre parole, essa mira a introdurre una valutazione pratica in situazioni concrete; la validità delle "teorie" o ipotesi, frutto dell'attività di studio e di ricerca, sarà testata non tanto, e non solo, in base a verifiche "scientifiche", quanto in riferimento alla loro utilità nell'individuazione ed attuazione di “buone prassi” in una corretta strategia preventiva. Il risultato quindi dell'attività di ricerca non vuole essere convalidata indipendentemente e poi applicata alla pratica. Al contrario, la stessa sarà convalidata attraverso la pratica. Da ciò, il necessario continuo e reciproco trasferimento delle conoscenze acquisite dai ricercatori agli operatori pubblici e privati. L'attività di ricerca dovrà quindi necessariamente svilupparsi in più passaggi distinti, con un sicuro momento di incontro “sul terreno” dei partecipanti (imprese ed enti pubblici), momento essenziale non solo sul piano metodologico, ma anche ai fini dell'assimilazione delle acquisizioni della ricerca all'interno delle strutture esterne di appartenenza. A tal fine, l'attività del G.R.A.L.E. – naturalmente destinata a confluire nello SPIN OFF – si pone come ponte di dialogo con le imprese private e con le Pubbliche amministrazioni operanti sul territorio. La scelta di una ricerca azione, il cui “prodotto scientifico” è destinato ad essere trasferito nei settori di competenza proprio attraverso l'istituzione di uno Spin – off, è motivata dalla esigenza di impegnare direttamente gli operatori/destinatari della complessa normativa, rimettendo a soggetti esterni (ricercatori) solo la supervisione metodologica e la specifica expertise nel campo normativo individuato. In altri termini, non si ritiene – in una prospettiva di efficace utilizzo dei risultati della ricerca – che ai ricercatori possa essere attribuita l'integrale responsabilità dell'impostazione e della realizzazione della ricerca, forte essendo, al contrario, l'esigenza di una diretta partecipazione dei soggetti destinatari delle previsione ordinamentali. Ed infatti, per un verso, è necessario comprendere quante siano le persone giuridiche che investono sulla prevenzione dei reati e quali sia il contenuto dei Modelli adottati. D'altra parte, occorre confrontarsi con le difficoltà derivanti dall'adempimento degli obblighi di cui alla l. 190/12 da parte dei singoli Responsabili della prevenzione della corruzione.
In particolare, oltre alle numerosissime attività di public engagement - dimostrate dalla costante e continua presenza dei docenti afferenti al Dipartimento in programmi televisivi e radiofonici nonché ad incontri ed eventi pubblici - il Dipartimento svolge con profitto attività in conto terzi e ha un efficiente e operativo ufficio dedicato al job pleacement.
Al suo interno, poi, opera il Gruppo ricerca–azione sulla legalità e l'etica nell'azione pubblica e nell'attività di impresa (G.R.A.L.E). L'idea del progetto G.R.A.L.E. nasce dalla volontà di fornire un idoneo supporto teorico e di ricerca scientifica alle imprese e alle Pubbliche amministrazione, in risposta al loro bisogno di conoscere i risultati della propria azione per poterla migliorare, in una prospettiva di crescente attenzione alla legalità e all'etica dell'agire di impresa e dell'azione pubblica. In particolare, ci si propone di approfondire le problematiche giuridiche derivanti dalla entrata in vigore della l. 231/01 e della l 190/12. In quest'ottica la creazione di un gruppo di ricerca azione si pone l'obiettivo – da raggiungere operando con le imprese e le P.A. – di studiare la situazione normativa e le sue ricadute pratiche con lo scopo di migliorare la qualità delle loro azioni dall'interno. In altre parole, essa mira a introdurre una valutazione pratica in situazioni concrete; la validità delle "teorie" o ipotesi, frutto dell'attività di studio e di ricerca, sarà testata non tanto, e non solo, in base a verifiche "scientifiche", quanto in riferimento alla loro utilità nell'individuazione ed attuazione di “buone prassi” in una corretta strategia preventiva. Il risultato quindi dell'attività di ricerca non vuole essere convalidata indipendentemente e poi applicata alla pratica. Al contrario, la stessa sarà convalidata attraverso la pratica. Da ciò, il necessario continuo e reciproco trasferimento delle conoscenze acquisite dai ricercatori agli operatori pubblici e privati. L'attività di ricerca dovrà quindi necessariamente svilupparsi in più passaggi distinti, con un sicuro momento di incontro “sul terreno” dei partecipanti (imprese ed enti pubblici), momento essenziale non solo sul piano metodologico, ma anche ai fini dell'assimilazione delle acquisizioni della ricerca all'interno delle strutture esterne di appartenenza. A tal fine, l'attività del G.R.A.L.E. – naturalmente destinata a confluire nello SPIN OFF – si pone come ponte di dialogo con le imprese private e con le Pubbliche amministrazioni operanti sul territorio. La scelta di una ricerca azione, il cui “prodotto scientifico” è destinato ad essere trasferito nei settori di competenza proprio attraverso l'istituzione di uno Spin – off, è motivata dalla esigenza di impegnare direttamente gli operatori/destinatari della complessa normativa, rimettendo a soggetti esterni (ricercatori) solo la supervisione metodologica e la specifica expertise nel campo normativo individuato. In altri termini, non si ritiene – in una prospettiva di efficace utilizzo dei risultati della ricerca – che ai ricercatori possa essere attribuita l'integrale responsabilità dell'impostazione e della realizzazione della ricerca, forte essendo, al contrario, l'esigenza di una diretta partecipazione dei soggetti destinatari delle previsione ordinamentali. Ed infatti, per un verso, è necessario comprendere quante siano le persone giuridiche che investono sulla prevenzione dei reati e quali sia il contenuto dei Modelli adottati. D'altra parte, occorre confrontarsi con le difficoltà derivanti dall'adempimento degli obblighi di cui alla l. 190/12 da parte dei singoli Responsabili della prevenzione della corruzione.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
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1. | Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) | 2007 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | |
2. | Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria - NETVAL | 2012 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
3. | Rete Universitaria Italiana per l'Apprendimento Permanente - RUIAP | 2011 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), |