Il DEMM ha sviluppato nel corso degli anni una messa a disposizione delle proprie competenze tecniche a favore di enti pubblici e della società più in generale, con specifica attenzione alla divulgazione dei risultati delle proprie ricerche. Queste due dimensioni ingenerano infatti un circolo virtuoso, in quanto l'accessibilità dei risultati delle ricerche invoglia il policy maker ad approfondire i risultati e ad interrogarsi sulla attuabilità concreta delle soluzioni proposte. Per contro, il confronto con il policy maker costringe lo studioso ad osservare i fenomeni da punti di vista meno orientati dal dibattito disciplinare, spingendosi nella direzione della interdisciplinarietà e della fruibilità dei saperi.
Il DEMM non ha finora attuato una politica sistematica di monitoraggio delle attività relative alla terza missione. La richiesta di indicazioni ai fini della predisposizione della scheda SUA-RD ha tuttavia rappresentato uno stimolo ad avviare un'attività di monitoraggio, che in effetti è stata impostata e sarà d'ora in avanti perseguita in maniera sistematica. Per quanto riguarda il periodo di riferimento dell'esercizio di valutazione della ricerca dipartimentale, la ricognizione delle attività di terza missione realizzate dai componenti del Dipartimento, condotta a cura della Commissione ricerca della Giunta di Dipartimento, ha fatto emergere alcune categorie di attività maggiormente rappresentate e ricorrenti.
Una prima categoria di attività riguarda l'attività consulenziale rivolta ai policy makers locali. Nell'ambito DEMM sono realizzati rapporti periodici relativi alle politiche agro-alimentari e all'osservatorio sul mercato del lavoro di Regione Lombardia. La stesura di questi rapporti richiede una stretta collaborazione tra ricercatori universitari e dirigenza regionale, al fine di definire domande di ricerca che siano nel contempo rilevanti per l'attualità del policy making corrente e analizzabili data la disponibilità di dati adeguati. Le bozze di ricerca, con l'intermediazione scientifica di Eupolis (ente di ricerca in-house di Regione Lombardia), vengono presentate dapprima in incontri riservati e quindi pubblicamente. Questi rapporti hanno il merito di illustrare con rigore scientifico le trasformazioni che il sistema produttivo subisce nel corso del tempo; in alcuni casi essi riescono anche a identificare alcuni nessi causali sui quali può appoggiarsi l'azione del politico. In qualche caso la collaborazione con i funzionari degli enti locali si estende al di là del completamento delle ricerche assegnate, trasformandosi in coinvolgimento diretto di accademici nel policy-making (come è per esempio accaduto in riferimento al riutilizzo delle aree Expo e anche in riferimento alle politiche di riforma del mercato del lavoro nell'ambito della stesura del jobs act).
Un secondo filone di diffusione dei risultati della ricerca che coinvolge diversi colleghi è la partecipazione attiva a blog e/o giornali online: il sito www.lavoce.info, che ha uscite bisettimanali, ospita nella redazione due membri del Dipartimento e vede la collaborazione di almeno altri tre membri; il sito www.linkiesta.it ha visto la collaborazione di un paio di membri del Dipartimento; il sito www.nelmerito.com vede nella redazione un membro del Dipartimento; il sito www.ingenere.it ha a sua volta visto la collaborazione di un paio di colleghe; infine il sito internazionale www.voxeu.org ha ospitato alcuni interventi di componenti del Dipartimento. In questi siti il taglio è sempre abbastanza omogeneo: a partire da contributi di ricerca scientifici, dove quindi il fondamento statistico-quantitativo è generalmente robusto sulla base dei parametri disciplinari, vengono isolati e “narrati” i risultati più rilevanti; particolare rilievo viene dato alle implicazioni di policy, spesso in relazione al dibattito corrente. Questo esercita due effetti positivi sulla società civile: da un lato diffonde informazione non sensazionalistica e non folkloristica, tale da assicurare ai fruitori dell'informazione una disamina più pacata degli eventi da valutare; dall'altro gli stessi siti possono esercitare il ruolo di watch dogs sui policy makers, sottoponendo a critica periodica le misure adottate e i risultati promessi (siano essi verificati o meno). Questo costringe (o dovrebbe costringere) i politici a una miglior ponderazione dei costi e dei benefici delle misure da intraprendere, a tutto beneficio della collettività. Ovviamente tutto questo non impedisce la collaborazione di alcuni colleghi ad alcuni importanti quotidiani a tiratura nazionale (Sole 24 ore, Corriere della Sera), ma si tratta di rapporti personalizzati di alcune figure più senior e più note nel dibattito nazionale. Viceversa il vantaggio dei siti e dei giornali online sopra ricordati è la loro maggior apertura a contributi anche da parte di figure meno prominenti, purché i contributi stessi siano ben documentati.
Un terzo filone di diffusione delle conoscenze riguarda le molteplici occasioni di formazione offerte da componenti del Dipartimento ad ampie platee di utenti (insegnanti, sindacalisti, operatori della sanità), occasioni in cui vengono normalmente discusse questioni di filosofia generale dell'intervento pubblico in economia. Ricadono in questa tipologia i vari festival che vanno diffondendosi sul territorio nazionale, dal pioneristico Festival dell'Economia (Trento) al Festival del Diritto (Piacenza). Queste sono tipicamente occasioni ad alta visibilità mediatica, che però limitano l'interazione tra studioso e pubblico a eventi isolati, dove quindi l'impatto potenziale della diffusione delle conoscenze è difficile da misurare.
Da ultimo è importante segnalare le occasioni di formazione esperienziale, in particolare quelle rivolte ai temi della sostenibilità ambientale per le generazioni più giovani (occasioni particolarmente importanti nell'anno dell'Expo). In questo caso i destinatari potenziali delle iniziative sono i giovani studenti, ai quali si intendono contestualmente trasmettere sia adeguate conoscenze tecniche dei fenomeni in esame, sia indicazioni e motivazioni orientate a comportamenti virtuosi, in modo tale da suscitare cambiamenti comportamentali significativi nel medio-lungo periodo.
Il DEMM non ha finora attuato una politica sistematica di monitoraggio delle attività relative alla terza missione. La richiesta di indicazioni ai fini della predisposizione della scheda SUA-RD ha tuttavia rappresentato uno stimolo ad avviare un'attività di monitoraggio, che in effetti è stata impostata e sarà d'ora in avanti perseguita in maniera sistematica. Per quanto riguarda il periodo di riferimento dell'esercizio di valutazione della ricerca dipartimentale, la ricognizione delle attività di terza missione realizzate dai componenti del Dipartimento, condotta a cura della Commissione ricerca della Giunta di Dipartimento, ha fatto emergere alcune categorie di attività maggiormente rappresentate e ricorrenti.
Una prima categoria di attività riguarda l'attività consulenziale rivolta ai policy makers locali. Nell'ambito DEMM sono realizzati rapporti periodici relativi alle politiche agro-alimentari e all'osservatorio sul mercato del lavoro di Regione Lombardia. La stesura di questi rapporti richiede una stretta collaborazione tra ricercatori universitari e dirigenza regionale, al fine di definire domande di ricerca che siano nel contempo rilevanti per l'attualità del policy making corrente e analizzabili data la disponibilità di dati adeguati. Le bozze di ricerca, con l'intermediazione scientifica di Eupolis (ente di ricerca in-house di Regione Lombardia), vengono presentate dapprima in incontri riservati e quindi pubblicamente. Questi rapporti hanno il merito di illustrare con rigore scientifico le trasformazioni che il sistema produttivo subisce nel corso del tempo; in alcuni casi essi riescono anche a identificare alcuni nessi causali sui quali può appoggiarsi l'azione del politico. In qualche caso la collaborazione con i funzionari degli enti locali si estende al di là del completamento delle ricerche assegnate, trasformandosi in coinvolgimento diretto di accademici nel policy-making (come è per esempio accaduto in riferimento al riutilizzo delle aree Expo e anche in riferimento alle politiche di riforma del mercato del lavoro nell'ambito della stesura del jobs act).
Un secondo filone di diffusione dei risultati della ricerca che coinvolge diversi colleghi è la partecipazione attiva a blog e/o giornali online: il sito www.lavoce.info, che ha uscite bisettimanali, ospita nella redazione due membri del Dipartimento e vede la collaborazione di almeno altri tre membri; il sito www.linkiesta.it ha visto la collaborazione di un paio di membri del Dipartimento; il sito www.nelmerito.com vede nella redazione un membro del Dipartimento; il sito www.ingenere.it ha a sua volta visto la collaborazione di un paio di colleghe; infine il sito internazionale www.voxeu.org ha ospitato alcuni interventi di componenti del Dipartimento. In questi siti il taglio è sempre abbastanza omogeneo: a partire da contributi di ricerca scientifici, dove quindi il fondamento statistico-quantitativo è generalmente robusto sulla base dei parametri disciplinari, vengono isolati e “narrati” i risultati più rilevanti; particolare rilievo viene dato alle implicazioni di policy, spesso in relazione al dibattito corrente. Questo esercita due effetti positivi sulla società civile: da un lato diffonde informazione non sensazionalistica e non folkloristica, tale da assicurare ai fruitori dell'informazione una disamina più pacata degli eventi da valutare; dall'altro gli stessi siti possono esercitare il ruolo di watch dogs sui policy makers, sottoponendo a critica periodica le misure adottate e i risultati promessi (siano essi verificati o meno). Questo costringe (o dovrebbe costringere) i politici a una miglior ponderazione dei costi e dei benefici delle misure da intraprendere, a tutto beneficio della collettività. Ovviamente tutto questo non impedisce la collaborazione di alcuni colleghi ad alcuni importanti quotidiani a tiratura nazionale (Sole 24 ore, Corriere della Sera), ma si tratta di rapporti personalizzati di alcune figure più senior e più note nel dibattito nazionale. Viceversa il vantaggio dei siti e dei giornali online sopra ricordati è la loro maggior apertura a contributi anche da parte di figure meno prominenti, purché i contributi stessi siano ben documentati.
Un terzo filone di diffusione delle conoscenze riguarda le molteplici occasioni di formazione offerte da componenti del Dipartimento ad ampie platee di utenti (insegnanti, sindacalisti, operatori della sanità), occasioni in cui vengono normalmente discusse questioni di filosofia generale dell'intervento pubblico in economia. Ricadono in questa tipologia i vari festival che vanno diffondendosi sul territorio nazionale, dal pioneristico Festival dell'Economia (Trento) al Festival del Diritto (Piacenza). Queste sono tipicamente occasioni ad alta visibilità mediatica, che però limitano l'interazione tra studioso e pubblico a eventi isolati, dove quindi l'impatto potenziale della diffusione delle conoscenze è difficile da misurare.
Da ultimo è importante segnalare le occasioni di formazione esperienziale, in particolare quelle rivolte ai temi della sostenibilità ambientale per le generazioni più giovani (occasioni particolarmente importanti nell'anno dell'Expo). In questo caso i destinatari potenziali delle iniziative sono i giovani studenti, ai quali si intendono contestualmente trasmettere sia adeguate conoscenze tecniche dei fenomeni in esame, sia indicazioni e motivazioni orientate a comportamenti virtuosi, in modo tale da suscitare cambiamenti comportamentali significativi nel medio-lungo periodo.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo