Il Dipartimento di Scienze della Vita (DSV) opera in numerosi settori di ricerca con rilevanti ricadute applicative, che spaziano dalle cellule staminali allo sviluppo di nuovi farmaci, passando attraverso la definizione di strategie per il miglioramento delle produzioni industriali ed alimentari, l'analisi della qualità e tutela dell'ambiente, fino a studi che permettono una migliore valorizzazione di beni culturali in Italia e all'estero.
Gli afferenti al DSV sono coinvolti in numerosi progetti di attività conto terzi che lo pongono tra i dipartimenti più attivi nell'ambito di UNIMORE. Questo risultato, assieme alla presenza di numerosi brevetti di cui gli afferenti al DSV sono responsabili e ai 4 spin-off attivi nel triennio in esame, dimostrano un'elevata capacità di valorizzazione della ricerca, che spesso viene trasformata in conoscenza produttiva con conseguenti applicazioni economiche e commerciali. Accanto ad elevate competenze tecnologiche, che gli permettono di porsi come partner competente sul territorio, il DSV mostra quindi, attraverso i suoi soggetti afferenti, di possedere una buona capacità nel generare elementi innovativi spendibili sul mercato. Il DSV si è dimostrato in grado di supportare un'efficace politica di valorizzazione della ricerca, supportando imprenditorialità nascente, attraverso diverse modalità contrattuali e di collaborazione con soggetti esterni; inoltre, alcune delle imprese spin-off attive hanno manifestato autonome capacità di mantenersi sul mercato, ottime premesse per raggiungere interessanti livelli di fatturato e valore aggiunto nel prossimo futuro. Per quanto concerne quindi la valorizzazione della ricerca, nel complesso il DSV dimostra di possedere un'elevata propensione a svolgere, partendo dalla ricerca stessa, servizi, prestazioni ed attività commerciali. Inoltre, il DSV ha dato prova di saper interagire con il territorio per ottenere finanziamenti e trasferimenti a vario titolo da soggetti istituzionali e privati, e attesta, infine, la capacità di saper tradurre in impresa idee progettuali nate dalla ricerca di base.
Molti degli ambiti di ricerca attivi presso il DSV hanno in generale fornito negli ultimi secoli un indubbio contributo al miglioramento delle condizioni di vita, portando benefici economici, alimentari, sanitari e sociali sulla scia del progresso scientifico. Bisogna però tenere conto che, soprattutto negli ultimi decenni, la società civile, sentendosi sempre più esposta ai rischi che l'innovazione porta con sé insieme ai benefici sopraelencati, avanza in maniera decisa l'esigenza di esprimersi direttamente sulle scelte che indirizzano lo sviluppo della scienza. Il DSV, in linea con i più recenti orientamenti della Comunità Europea in termini di rapporto scienza-società, come formalizzato nella relazione Taking European Knowledge Society Seriously, è stato parte di numerosi progetti di public engagement, in cui gli afferenti al DSV hanno messo a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca. I docenti e il PTA del DSV hanno partecipato ad un insieme molto articolato di iniziative, tra cui la stesura di pubblicazioni divulgative, la partecipazione ad incontri, trasmissioni radiotelevisive, manifestazioni (tra cui Caffè Scientifici, Darwin Day, Festival della Scienza,…) a livello nazionale ed internazionale, organizzati da altri enti-istituzioni e rivolti al pubblico. Inoltre molte realtà presenti nel DSV hanno direttamente organizzato, in maniera autonoma o con collaborazioni esterne, mostre e giornate informative destinate a varie fasce di popolazione. La presenza all'interno del DSV dell'Orto Botanico ha permesso di organizzare oltre 500 percorsi didattici dedicati alle scuole di ogni ordine e grado e quasi un centinaio di eventi nel triennio in esame, sia nel contesto dell'Orto stesso che sul territorio, coinvolgendo oltre 20.000 persone di tutte l'età (per maggiori dettagli sulle iniziative svolte si rimanda all'elenco allegato in pdf che seppur non esaustivo è rappresentativo delle attività svolte). Il Personale afferente al DSV ha partecipato all'organizzazione di diverse mostre, come ad esempio “Educare a pensare” (tenutasi a Modena tra Novembre 2012 e Gennaio 2013, in collaborazione con il Centro Alberto Manzi e il Comune di Modena). La mostra ha visto la partecipazione di più di seimila visitatori e di circa un centinaio di classi. Per quanto concerne l'organizzazione di attività d'interazione con le scuole superiori, il DSV, con il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, partecipa all'organizzazione dell'Unistem Day, che dal 2009 il Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali dell'Università degli Studi di Milano dedica agli studenti delle scuole superiori, in collaborazione con numerose altre istituzioni. L'intento è di stimolare nei giovani l'interesse per la ricerca scientifica, a partire dai temi e dalle problematiche affrontate nell'ambito degli studi sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, discussioni, filmati, visite ai laboratori ed eventi ricreativi, i ragazzi possono incontrare contenuti e metodi della scienza interagendo direttamente con i ricercatori del DSV. Sempre nell'ambito delle attività per scuole superiori, attraverso l'Ufficio Orientamento allo Studio, Lavoro e Placement di UNIMORE, il DSV organizza 8 tirocini formativi (Biotecnologie per le produzioni vegetali, Dalla foglia alla farmacogenomica: cosa facciamo per curarci, Laboratorio di Biologia Sperimentale, Laboratorio di Entomologia, Laboratorio di Fisiologia vegetale, Laboratorio di Propagazione in vitro di quercia con uso di bioreattore e Morfologia e biodiversità vegetale macro - e microscopica) che ogni anno vengono frequentati da numerosi studenti provenienti da scuole superiori delle province di Modena e Reggio Emilia (i tirocini offerti sono visibili al link http://www.orientamento.unimore.it/site/home/orientamento-allo-studio-e-tutorato/tirocini-formativi/tirocini.html). Infine, docenti del DSV hanno partecipato all'organizzazione di una fase locale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e organizzato seminari di comunicazione della scienza rivolti a studenti delle scuole secondarie che vengono tenuti presso gli Istituti di provenienza degli studenti interessati. Per quanto concerne quindi il public engagement, il DSV ha dato quindi prova di avere una buona capacità di mettere a disposizione della società, nelle sue varie sfaccettature, i risultati delle proprie ricerche attraverso svariate tipologia di attività. Il DSV si propone di dare un proprio contributo a quella che viene oggi definita “democrazia cognitiva”, ovvero il processo di organizzazione del nuovo sapere e lo sviluppo di nuovi modelli di rappresentanza, in cui le nuove conoscenze non siano viste come un pericolo ma come un'opportunità, fonte cioè non di nuove disuguaglianze ma del benessere per l'intera umanità.
Fra le diverse attività di terza missione, ve ne sono alcune che non rientrano fra quelle che il Dipartimento, nel triennio in oggetto, ha intrapreso, in quanto non sono presenti ricercatori operanti in specifici ambiti di interesse (scavi archeologici, attività di formazione continua, realizzazione e/o appartenenza a parchi scientifici), si tratta di settori al momento in via di sviluppo (privative vegetali, trials clinici).
Sino ad oggi il DSV non ha condotto un monitoraggio costante delle attività di terza missione svolte, in quanto la terza missione è stata riconosciuta come istituzionale per le università solo recentemente e con una parte normativa ancora incompleta. Per questo motivo, il DSV non ha ancora dedicato uno specifico capitolo di finanziamento alle attività di terza missione che sono state supportate finora con finanziamenti esterni. Al fine di migliorare la propria attività di terza missione, il DSV si propone, attraverso la Commissione Terza Missione, di far partire nel corso del 2015 un monitoraggio permanente (mediante, ad esempio, la creazione di un database di tutti gli eventi cui gli afferenti al DSV partecipano e/o di cui si fanno promotori) e di sviluppare proposte sia in merito a giornate di formazione alla comunicazione (rivolte a PTA e docenti) che di attività per il pubblico. Il DSV si propone inoltre di favorire il trasferimento tecnologico attraverso l'organizzazione di una giornata di formazione sulla tutela brevettuale e su altre forme di tutela della ricerca, in collaborazione con l'ufficio ILO di UNIMORE, al fine di migliorare ulteriormente la capacità degli afferenti al DSV di tradurre in brevetti, spin-off o altre forme di prodotto, le idee nate dalla ricerca.
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Gli afferenti al DSV sono coinvolti in numerosi progetti di attività conto terzi che lo pongono tra i dipartimenti più attivi nell'ambito di UNIMORE. Questo risultato, assieme alla presenza di numerosi brevetti di cui gli afferenti al DSV sono responsabili e ai 4 spin-off attivi nel triennio in esame, dimostrano un'elevata capacità di valorizzazione della ricerca, che spesso viene trasformata in conoscenza produttiva con conseguenti applicazioni economiche e commerciali. Accanto ad elevate competenze tecnologiche, che gli permettono di porsi come partner competente sul territorio, il DSV mostra quindi, attraverso i suoi soggetti afferenti, di possedere una buona capacità nel generare elementi innovativi spendibili sul mercato. Il DSV si è dimostrato in grado di supportare un'efficace politica di valorizzazione della ricerca, supportando imprenditorialità nascente, attraverso diverse modalità contrattuali e di collaborazione con soggetti esterni; inoltre, alcune delle imprese spin-off attive hanno manifestato autonome capacità di mantenersi sul mercato, ottime premesse per raggiungere interessanti livelli di fatturato e valore aggiunto nel prossimo futuro. Per quanto concerne quindi la valorizzazione della ricerca, nel complesso il DSV dimostra di possedere un'elevata propensione a svolgere, partendo dalla ricerca stessa, servizi, prestazioni ed attività commerciali. Inoltre, il DSV ha dato prova di saper interagire con il territorio per ottenere finanziamenti e trasferimenti a vario titolo da soggetti istituzionali e privati, e attesta, infine, la capacità di saper tradurre in impresa idee progettuali nate dalla ricerca di base.
Molti degli ambiti di ricerca attivi presso il DSV hanno in generale fornito negli ultimi secoli un indubbio contributo al miglioramento delle condizioni di vita, portando benefici economici, alimentari, sanitari e sociali sulla scia del progresso scientifico. Bisogna però tenere conto che, soprattutto negli ultimi decenni, la società civile, sentendosi sempre più esposta ai rischi che l'innovazione porta con sé insieme ai benefici sopraelencati, avanza in maniera decisa l'esigenza di esprimersi direttamente sulle scelte che indirizzano lo sviluppo della scienza. Il DSV, in linea con i più recenti orientamenti della Comunità Europea in termini di rapporto scienza-società, come formalizzato nella relazione Taking European Knowledge Society Seriously, è stato parte di numerosi progetti di public engagement, in cui gli afferenti al DSV hanno messo a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca. I docenti e il PTA del DSV hanno partecipato ad un insieme molto articolato di iniziative, tra cui la stesura di pubblicazioni divulgative, la partecipazione ad incontri, trasmissioni radiotelevisive, manifestazioni (tra cui Caffè Scientifici, Darwin Day, Festival della Scienza,…) a livello nazionale ed internazionale, organizzati da altri enti-istituzioni e rivolti al pubblico. Inoltre molte realtà presenti nel DSV hanno direttamente organizzato, in maniera autonoma o con collaborazioni esterne, mostre e giornate informative destinate a varie fasce di popolazione. La presenza all'interno del DSV dell'Orto Botanico ha permesso di organizzare oltre 500 percorsi didattici dedicati alle scuole di ogni ordine e grado e quasi un centinaio di eventi nel triennio in esame, sia nel contesto dell'Orto stesso che sul territorio, coinvolgendo oltre 20.000 persone di tutte l'età (per maggiori dettagli sulle iniziative svolte si rimanda all'elenco allegato in pdf che seppur non esaustivo è rappresentativo delle attività svolte). Il Personale afferente al DSV ha partecipato all'organizzazione di diverse mostre, come ad esempio “Educare a pensare” (tenutasi a Modena tra Novembre 2012 e Gennaio 2013, in collaborazione con il Centro Alberto Manzi e il Comune di Modena). La mostra ha visto la partecipazione di più di seimila visitatori e di circa un centinaio di classi. Per quanto concerne l'organizzazione di attività d'interazione con le scuole superiori, il DSV, con il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, partecipa all'organizzazione dell'Unistem Day, che dal 2009 il Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali dell'Università degli Studi di Milano dedica agli studenti delle scuole superiori, in collaborazione con numerose altre istituzioni. L'intento è di stimolare nei giovani l'interesse per la ricerca scientifica, a partire dai temi e dalle problematiche affrontate nell'ambito degli studi sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, discussioni, filmati, visite ai laboratori ed eventi ricreativi, i ragazzi possono incontrare contenuti e metodi della scienza interagendo direttamente con i ricercatori del DSV. Sempre nell'ambito delle attività per scuole superiori, attraverso l'Ufficio Orientamento allo Studio, Lavoro e Placement di UNIMORE, il DSV organizza 8 tirocini formativi (Biotecnologie per le produzioni vegetali, Dalla foglia alla farmacogenomica: cosa facciamo per curarci, Laboratorio di Biologia Sperimentale, Laboratorio di Entomologia, Laboratorio di Fisiologia vegetale, Laboratorio di Propagazione in vitro di quercia con uso di bioreattore e Morfologia e biodiversità vegetale macro - e microscopica) che ogni anno vengono frequentati da numerosi studenti provenienti da scuole superiori delle province di Modena e Reggio Emilia (i tirocini offerti sono visibili al link http://www.orientamento.unimore.it/site/home/orientamento-allo-studio-e-tutorato/tirocini-formativi/tirocini.html). Infine, docenti del DSV hanno partecipato all'organizzazione di una fase locale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e organizzato seminari di comunicazione della scienza rivolti a studenti delle scuole secondarie che vengono tenuti presso gli Istituti di provenienza degli studenti interessati. Per quanto concerne quindi il public engagement, il DSV ha dato quindi prova di avere una buona capacità di mettere a disposizione della società, nelle sue varie sfaccettature, i risultati delle proprie ricerche attraverso svariate tipologia di attività. Il DSV si propone di dare un proprio contributo a quella che viene oggi definita “democrazia cognitiva”, ovvero il processo di organizzazione del nuovo sapere e lo sviluppo di nuovi modelli di rappresentanza, in cui le nuove conoscenze non siano viste come un pericolo ma come un'opportunità, fonte cioè non di nuove disuguaglianze ma del benessere per l'intera umanità.
Fra le diverse attività di terza missione, ve ne sono alcune che non rientrano fra quelle che il Dipartimento, nel triennio in oggetto, ha intrapreso, in quanto non sono presenti ricercatori operanti in specifici ambiti di interesse (scavi archeologici, attività di formazione continua, realizzazione e/o appartenenza a parchi scientifici), si tratta di settori al momento in via di sviluppo (privative vegetali, trials clinici).
Sino ad oggi il DSV non ha condotto un monitoraggio costante delle attività di terza missione svolte, in quanto la terza missione è stata riconosciuta come istituzionale per le università solo recentemente e con una parte normativa ancora incompleta. Per questo motivo, il DSV non ha ancora dedicato uno specifico capitolo di finanziamento alle attività di terza missione che sono state supportate finora con finanziamenti esterni. Al fine di migliorare la propria attività di terza missione, il DSV si propone, attraverso la Commissione Terza Missione, di far partire nel corso del 2015 un monitoraggio permanente (mediante, ad esempio, la creazione di un database di tutti gli eventi cui gli afferenti al DSV partecipano e/o di cui si fanno promotori) e di sviluppare proposte sia in merito a giornate di formazione alla comunicazione (rivolte a PTA e docenti) che di attività per il pubblico. Il DSV si propone inoltre di favorire il trasferimento tecnologico attraverso l'organizzazione di una giornata di formazione sulla tutela brevettuale e su altre forme di tutela della ricerca, in collaborazione con l'ufficio ILO di UNIMORE, al fine di migliorare ulteriormente la capacità degli afferenti al DSV di tradurre in brevetti, spin-off o altre forme di prodotto, le idee nate dalla ricerca.
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Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Denominazione del sito | Soggetto con cui si è in convenzioneo o che autorizza lo scavo | Budget impegnato per la gestione dell'attività nell'anno | Totale finanziamenti esterni ottenuti per la realizzazione della scavo | Finalità della convenzione/ autorizzazione |
---|---|---|---|---|---|
1. | I docenti del DSV non effettuano direttamente scavi archeologici, sebbene alcuni di essi (es. Prof.ri Mercuri, Mazzanti, Bosi, Dallai) siano impegnati nell'effettuare campionamenti di materiale biologico nell'ambito di scavi archeologici (archeo-botanica e archeo-palinologia) | 0 | 0 |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
N. | Denominazione corso ECM | Numero di CFP riconosciuti |
---|---|---|
1. | Il dolore tra corpo e psiche | 2 |
2. | Espressione di molecole di adesione nella cancerogenesi colo-rettale | 6 |
3. | Le neuroscienze e la transdisciplinarietà | 6 |
4. | Le neuroscienze nelle discipline mediche: esperienze a confronto | 6 |
5. | Le neuroscienze tra psichiatria e neurologia | 6 |
Totale di CFP riconosciuti | 26 |
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval | 2007 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | PNICube | 2004 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | |
3. | APRE | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | ||
4. | Fondazione Democenter Sipe | 1999 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
5. | Consorzio interuniversitario Alma Laurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
6. | Aster | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si | |
7. | REI Reggio Emilia Innovazione | 2002 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), |