2013: “terza missione” del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto.
Accanto ai due obiettivi tradizionali di Didattica e Ricerca, UNIMORE persegue una “terza missione”, opera cioè per favorire la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. In tale prospettiva, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto si impegna per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori.
Le attività di “terza missione” del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto, intese come valorizzazione economica della conoscenza, riguardano le collaborazioni con il servizio sanitario nazionale e regionale per la promozione di progetti di ricerca; l'attività conto terzi; le collaborazioni con enti e imprese del territorio e lo sviluppo dell'imprenditorialità accademica come testimoniato dall'istituzione di spin-off e dal trasferimento tecnologico con brevetti che coinvolgono personale appartenente al Dipartimento.
Docenti e Ricercatori del Dipartimento sono coinvolti in numerosi Progetti Regionali e Nazionali di Area Ricerca Innovativa e Governance Clinica con Enti di Ricerca esterna (RER –Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale-Ministero; Ministero della Salute e Ministero della Salute-Ricerca Finalizzata, Giovane Ricercatore; Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena; AIFA) volti alla integrazione dell'attività di ricerca di laboratorio, pre-clinica e clinica (medico-chirurgica) con l'attività di tipo assistenziale, con l'obiettivo di promuovere: 1) nuove modalità di diagnosi e cura innovativa di malattie rare, metaboliche, ematologiche, oncologiche, respiratorie acute e croniche nell' adulto e nel bambino ed adolescente, di condizioni patologiche, di tipo degenerativo-cronico, su base infettivologica (HIV) ed immunologica, di tipo pre-neoplastico e neoplastico, e di promuovere nuovi modelli organizzativi assistenziali, di presa in carico globale dei pazienti con neoplasie solide ed ematologiche in trattamento attivo e di pazienti con patologie croniche che devono essere sottoposti a terapie orali croniche, con farmaci ad alto costo, e con profili di sicurezza e tossicità ancora non completamente definiti; 2) nuove modalità di cura chirurgica, con speciale riferimento alla chirurgia toracica, alla chirurgia robotica ortopedica (anca e ginocchio), alla chirurgia plastica e alla chirurgia del distretto testa-collo, con speciale riferimento ad endoscopia orecchio medio ed interno.
L'attività conto terzi che coinvolge personale docente del Dipartimento riguarda in particolare contratti di consulenza con Aziende Farmaceutiche nell'ambito di programmi di approfondimento e di divulgazione scientifica relativi alle malattie pneumologiche (bronco pneumopatie croniche ostruttive-BCPO e Asma bronchiale), malattie pediatriche e malattie ereditarie (Porfirie acute), e contratti di ricerca con Aziende Farmaceutiche e Biomedicali per la caratterizzazione delle cellule staminali mesenchimali umane e lo sviluppo post-marketing di dispositivi per la loro separazione e raccolta.
La “terza missione” del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto è sorretta anche da collaborazioni con imprese del territorio modenese. Il distretto di Mirandola, primo polo europeo biomedicale come dimensioni, rappresenta un'eccellenza nazionale. L'obiettivo del Dipartimento è teso a coinvolgere e farsi coinvolgere dalle imprese del Distretto di Mirandola. Tali imprese, infatti, per continuare a competere in modo proficuo ed efficace, devono proseguire con il loro percorso di innovazione, immettendo sul mercato prodotti sempre più all'avanguardia, dotati di performance, caratteristiche e prestazioni rispetto alla concorrenza. Inoltre, il settore biomedicale appare in progressiva trasformazione ed il know-how esistente nel distretto rappresenta una grande opportunità non solo per innovare prodotti esistenti ma di crearne di nuovi anche in settori in grande sviluppo quali la diagnostica avanzata, le terapie cellulari, la chirurgia toracica, l'ortopedia ed altre.
Fra le attività maggiormente svolte in collaborazione con partner esterni possono essere segnalate gli studi pre-clinici in vitro o in vivo tesi a validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alla ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze. Altre attività, come la progettazione o la prototipazione di test diagnostici, prevedono un rilevante coinvolgimento di strutture esterne alle imprese in accompagnamento e supporto a quanto svolto internamente. Fra gli ostacoli legati alle attività di ricerca e sviluppo più riscontrati, invece, sono elencati diversi elementi. Infatti, per le imprese risulta essere problematico: (a) individuare laboratori, expertise, centri di ricerca con i quali instaurare rapporti di collaborazione; (b) attivare collaborazioni strutturate e continuative con centri di ricerca, università e laboratori. Ad oggi le attività di collaborazione tendono ad essere saltuarie ed occasionali, dettate dalle necessità del momento; (c) reperire personale qualificato, sia che si tratti di figure da inserire in azienda, che, probabilmente in modo più esteso, possano essere deputate ad attività di ricerca commissionate all'esterno; (c) sfruttare adeguatamente le proprie idee progettuali per trasformarle in percorsi di innovazione strutturati; questa problematica interessa soprattutto le piccole imprese che incontrano numerosi ostacoli durante i loro processi di innovazione.
Riteniamo che il nostro Dipartimento possa fare fronte a queste problematiche rilevate dalle Aziende potendo fornire soluzioni tecniche e personale capace di favorire un approccio teso all'innovazione incrementale ed al “problem solving” con una propensione ad investire in concreti progetti di ricerca e sviluppo all'avanguardia.
Per tali ragioni il Dipartimento ha avviato un progetto di collaborazione con l'ente DEMOCENTER al fine di creare un parco scientifico e tecnologico in grado di fare fronte alle sfide che sono state sopra-citate. Grazie ad un finanziamento regionale, le attività di Ricerca & Sviluppo di competenza del Dipartimento e di interesse industriale verranno in parte allocate in nuovi laboratori a Mirandola. In questi spazi, il personale del Dipartimento, inclusi assegnisti e ricercatori saranno impegnati in progetti volti validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alla ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze di applicazione industriale.
Ad ulteriore dimostrazione dell'impatto socio-economico delle ricerche intraprese, nel Dipartimento è presente uno spin-off universitario, Rigenerand. Rigenerand srl è nata a Luglio 2009 come partnership tra un gruppo ricercatori con comprovata esperienza sulle cellule staminali e l'oncologia sperimentale e la società biomedicale RAND srl, leader europeo nel settore delle terapie loco-regionali per i tumori. L'obiettivo di Rigenerand srl è facilitare il potenziale terapeutico delle cellule staminali per la rigenerazione dei tessuti e la cura dei tumori sviluppando e producendo innovativi strumenti biotecnologici.
Le linee di ricerca del Dipartimento hanno inoltre considerato da sempre i possibili trasferimenti industriali come dimostrato dai 4 brevetti che riguardano lo sviluppo pre-competitivo o post-marketing di innovativi prodotti/kit diagnostici e terapeutici.
Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto è impegnato anche in attività di “terza missione” di natura sociale, educativa e culturale. Rientrano in questo ambito attività che producono prevalentemente beni pubblici che aumentano il benessere della società, come la partecipazione a trial clinici, la formazione medica e attività ad alto contenuto culturale di divulgazione scientifica.
Le competenze scientifiche e l'attività di laboratorio di base integrate con l'attività di ricerca diagnostica e terapeutica clinica, in ambito medico e chirurgico, sono valorizzate dalla capacità del Dipartimento nel promuovere sperimentazioni cliniche, “profit e non profit”, testimoniata dai 60 trial clinici attivi nell'anno 2013 in convenzione con l'azienda ospedaliera locale, AOU Policlinico di Modena, e dalle risorse acquisite attraverso i trial.
Il Dipartimento, inoltre, ha elevata capacità nell'erogare formazione continua specializzata all'interno del quadro regolamentare sanitario dimostrata dalla promozione di numerosi corsi di formazione residenziale e di formazione sul campo (vedi sezione corsi di Educazione Continua in Medicina), rivelando competenze adeguate per contribuire all'aggiornamento e allo sviluppo professionale del personale, ai vari livelli.
Infine, il Dipartimento è occasionalmente coinvolto in attività di Public Engagement con diversi livelli di coinvolgimento istituzionali, da iniziative individuali libere del personale docente ad attività istituzionali di Dipartimento, che rispondono sia a esigenze di visibilità e comunicazione, sia talvolta orientate a effettivi bisogni sociali (vedi sezione Public Engagement).
Fra le diverse attività di terza missione, le seguenti non rientrano fra le attività del Dipartimento in quanto non sono presenti ricercatori operanti in ambiti di interesse specifico:
1) Quadro I.1.b privative vegetali
2) Quadro I.5.a scavi archeologici
Accanto ai due obiettivi tradizionali di Didattica e Ricerca, UNIMORE persegue una “terza missione”, opera cioè per favorire la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. In tale prospettiva, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto si impegna per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori.
Le attività di “terza missione” del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto, intese come valorizzazione economica della conoscenza, riguardano le collaborazioni con il servizio sanitario nazionale e regionale per la promozione di progetti di ricerca; l'attività conto terzi; le collaborazioni con enti e imprese del territorio e lo sviluppo dell'imprenditorialità accademica come testimoniato dall'istituzione di spin-off e dal trasferimento tecnologico con brevetti che coinvolgono personale appartenente al Dipartimento.
Docenti e Ricercatori del Dipartimento sono coinvolti in numerosi Progetti Regionali e Nazionali di Area Ricerca Innovativa e Governance Clinica con Enti di Ricerca esterna (RER –Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale-Ministero; Ministero della Salute e Ministero della Salute-Ricerca Finalizzata, Giovane Ricercatore; Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena; AIFA) volti alla integrazione dell'attività di ricerca di laboratorio, pre-clinica e clinica (medico-chirurgica) con l'attività di tipo assistenziale, con l'obiettivo di promuovere: 1) nuove modalità di diagnosi e cura innovativa di malattie rare, metaboliche, ematologiche, oncologiche, respiratorie acute e croniche nell' adulto e nel bambino ed adolescente, di condizioni patologiche, di tipo degenerativo-cronico, su base infettivologica (HIV) ed immunologica, di tipo pre-neoplastico e neoplastico, e di promuovere nuovi modelli organizzativi assistenziali, di presa in carico globale dei pazienti con neoplasie solide ed ematologiche in trattamento attivo e di pazienti con patologie croniche che devono essere sottoposti a terapie orali croniche, con farmaci ad alto costo, e con profili di sicurezza e tossicità ancora non completamente definiti; 2) nuove modalità di cura chirurgica, con speciale riferimento alla chirurgia toracica, alla chirurgia robotica ortopedica (anca e ginocchio), alla chirurgia plastica e alla chirurgia del distretto testa-collo, con speciale riferimento ad endoscopia orecchio medio ed interno.
L'attività conto terzi che coinvolge personale docente del Dipartimento riguarda in particolare contratti di consulenza con Aziende Farmaceutiche nell'ambito di programmi di approfondimento e di divulgazione scientifica relativi alle malattie pneumologiche (bronco pneumopatie croniche ostruttive-BCPO e Asma bronchiale), malattie pediatriche e malattie ereditarie (Porfirie acute), e contratti di ricerca con Aziende Farmaceutiche e Biomedicali per la caratterizzazione delle cellule staminali mesenchimali umane e lo sviluppo post-marketing di dispositivi per la loro separazione e raccolta.
La “terza missione” del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto è sorretta anche da collaborazioni con imprese del territorio modenese. Il distretto di Mirandola, primo polo europeo biomedicale come dimensioni, rappresenta un'eccellenza nazionale. L'obiettivo del Dipartimento è teso a coinvolgere e farsi coinvolgere dalle imprese del Distretto di Mirandola. Tali imprese, infatti, per continuare a competere in modo proficuo ed efficace, devono proseguire con il loro percorso di innovazione, immettendo sul mercato prodotti sempre più all'avanguardia, dotati di performance, caratteristiche e prestazioni rispetto alla concorrenza. Inoltre, il settore biomedicale appare in progressiva trasformazione ed il know-how esistente nel distretto rappresenta una grande opportunità non solo per innovare prodotti esistenti ma di crearne di nuovi anche in settori in grande sviluppo quali la diagnostica avanzata, le terapie cellulari, la chirurgia toracica, l'ortopedia ed altre.
Fra le attività maggiormente svolte in collaborazione con partner esterni possono essere segnalate gli studi pre-clinici in vitro o in vivo tesi a validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alla ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze. Altre attività, come la progettazione o la prototipazione di test diagnostici, prevedono un rilevante coinvolgimento di strutture esterne alle imprese in accompagnamento e supporto a quanto svolto internamente. Fra gli ostacoli legati alle attività di ricerca e sviluppo più riscontrati, invece, sono elencati diversi elementi. Infatti, per le imprese risulta essere problematico: (a) individuare laboratori, expertise, centri di ricerca con i quali instaurare rapporti di collaborazione; (b) attivare collaborazioni strutturate e continuative con centri di ricerca, università e laboratori. Ad oggi le attività di collaborazione tendono ad essere saltuarie ed occasionali, dettate dalle necessità del momento; (c) reperire personale qualificato, sia che si tratti di figure da inserire in azienda, che, probabilmente in modo più esteso, possano essere deputate ad attività di ricerca commissionate all'esterno; (c) sfruttare adeguatamente le proprie idee progettuali per trasformarle in percorsi di innovazione strutturati; questa problematica interessa soprattutto le piccole imprese che incontrano numerosi ostacoli durante i loro processi di innovazione.
Riteniamo che il nostro Dipartimento possa fare fronte a queste problematiche rilevate dalle Aziende potendo fornire soluzioni tecniche e personale capace di favorire un approccio teso all'innovazione incrementale ed al “problem solving” con una propensione ad investire in concreti progetti di ricerca e sviluppo all'avanguardia.
Per tali ragioni il Dipartimento ha avviato un progetto di collaborazione con l'ente DEMOCENTER al fine di creare un parco scientifico e tecnologico in grado di fare fronte alle sfide che sono state sopra-citate. Grazie ad un finanziamento regionale, le attività di Ricerca & Sviluppo di competenza del Dipartimento e di interesse industriale verranno in parte allocate in nuovi laboratori a Mirandola. In questi spazi, il personale del Dipartimento, inclusi assegnisti e ricercatori saranno impegnati in progetti volti validare nuovi prodotti in termini di sicurezza ed efficacia come pure i progetti volti alla ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali o sostanze di applicazione industriale.
Ad ulteriore dimostrazione dell'impatto socio-economico delle ricerche intraprese, nel Dipartimento è presente uno spin-off universitario, Rigenerand. Rigenerand srl è nata a Luglio 2009 come partnership tra un gruppo ricercatori con comprovata esperienza sulle cellule staminali e l'oncologia sperimentale e la società biomedicale RAND srl, leader europeo nel settore delle terapie loco-regionali per i tumori. L'obiettivo di Rigenerand srl è facilitare il potenziale terapeutico delle cellule staminali per la rigenerazione dei tessuti e la cura dei tumori sviluppando e producendo innovativi strumenti biotecnologici.
Le linee di ricerca del Dipartimento hanno inoltre considerato da sempre i possibili trasferimenti industriali come dimostrato dai 4 brevetti che riguardano lo sviluppo pre-competitivo o post-marketing di innovativi prodotti/kit diagnostici e terapeutici.
Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno Infantili e dell'Adulto è impegnato anche in attività di “terza missione” di natura sociale, educativa e culturale. Rientrano in questo ambito attività che producono prevalentemente beni pubblici che aumentano il benessere della società, come la partecipazione a trial clinici, la formazione medica e attività ad alto contenuto culturale di divulgazione scientifica.
Le competenze scientifiche e l'attività di laboratorio di base integrate con l'attività di ricerca diagnostica e terapeutica clinica, in ambito medico e chirurgico, sono valorizzate dalla capacità del Dipartimento nel promuovere sperimentazioni cliniche, “profit e non profit”, testimoniata dai 60 trial clinici attivi nell'anno 2013 in convenzione con l'azienda ospedaliera locale, AOU Policlinico di Modena, e dalle risorse acquisite attraverso i trial.
Il Dipartimento, inoltre, ha elevata capacità nell'erogare formazione continua specializzata all'interno del quadro regolamentare sanitario dimostrata dalla promozione di numerosi corsi di formazione residenziale e di formazione sul campo (vedi sezione corsi di Educazione Continua in Medicina), rivelando competenze adeguate per contribuire all'aggiornamento e allo sviluppo professionale del personale, ai vari livelli.
Infine, il Dipartimento è occasionalmente coinvolto in attività di Public Engagement con diversi livelli di coinvolgimento istituzionali, da iniziative individuali libere del personale docente ad attività istituzionali di Dipartimento, che rispondono sia a esigenze di visibilità e comunicazione, sia talvolta orientate a effettivi bisogni sociali (vedi sezione Public Engagement).
Fra le diverse attività di terza missione, le seguenti non rientrano fra le attività del Dipartimento in quanto non sono presenti ricercatori operanti in ambiti di interesse specifico:
1) Quadro I.1.b privative vegetali
2) Quadro I.5.a scavi archeologici
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
N. | Denominazione corso ECM | Numero di CFP riconosciuti |
---|---|---|
1. | Le Infezioni Fungine Invasive In Ematologia | 6 |
2. | Infezioni ospedaliere: UP date 2013 - Edizione per medici | 5 |
3. | Discussione problematiche laboratoristiche relate alla casistica locale | 25 |
4. | Il Briefing in Ematologia | 30 |
5. | Journal Club/how I treat | 15 |
6. | La citoistologia nella pratica clinica | 20 |
7. | International Meeting on Asthma, COPD and concomitant disorders- Venezia, 28 febbraio-2 marzo 2013 | 18 |
8. | 5° Meeting interuniversitario interregionale – Update in pneumologia, Villa Pineta di Gaiato, 10 ott, 2013. | 7 |
9. | Corso di aggiornamento in medicina respiratoria – 14 novembre 2013. | 4 |
10. | Discussione di casi clinici in equipe multiprofessionali: neoplasie della mammella | 30 |
11. | Discussione di casi clinici in equipe multiprofessionale: neoplasie urologiche | 30 |
12. | Discussione di casi clinici in equipe multiprofessionali: neoplasie del polmone | 30 |
13. | Discussione di casi clinici in equipe multiprofessionali: neoplasie gastro-intestinali | 30 |
14. | Audit clinici nell’ambito della sicurezza nella gestione clinica dei farmaci: ricognizione e riconciliazione della terapia | 30 |
15. | L’uroginecologia tra ospedale e territorio: i modelli organizzativi | 6 |
16. | Evidence based medicine in ginecologia | 6 |
17. | La diagnostica clinica, strumentale e di laboratorio in medicina della riproduzione | 4 |
18. | Update sull’infertilità di coppia | 4 |
19. | La violenza sessuale a Modena: gestione dell’emergenza | 4 |
20. | Analisi dei parti a basso rischio | 9 |
21. | Rianimazione neonatale 2013 | 12 |
22. | Corso di promozione dell’allattamento al seno | 19 |
23. | Lo screening audiologico universale presso il Policlinico di Modena | 5 |
24. | Corso europeo di soccorso pediatrico immediato (European Pediatric Immediate Life Support) | 13 |
25. | Corso europeo di rianimazione pediatrica avanzata (European Pediatric Life Support) | 27 |
26. | HIV nel bambino | 5 |
27. | Il dolore in pediatria: dalla misurazione al trattamento | 5 |
28. | La drepanocitosi nel bambino e nell'adulto | 5 |
29. | Discussione di casi clinici di pazienti affetti da patologie oncologiche o ematologiche afferenti all’U.O. di Pediatria ad indirizzo Oncoematologico | 16 |
30. | Discussione di casi clinici tra le chirurgie pediatriche dell’ Emilia Romagna 2013 | 4 |
31. | Il bambino con uropatia malformativa: dalla diagnosi prenatale al follow-up postoperatorio | 3 |
32. | Il bambino sottoposto ad intervento chirurgico: un approccio multidisciplinare. Il ruolo del medico, dell’infermiere e dello psicologo nella gestione del piccolo paziente e della famiglia. | 5 |
33. | Il dolore alla spalla e al gomito | 5 |
34. | Circoli di discussione personale di ortopedia | 12 |
35. | Approccio multidisciplinare e multiprofessionale al paziente oncologico testa-collo | 9 |
36. | Gestione delle urgenze e del paziente critico con patologie del distretto testa-collo | 17 |
37. | Il drenaggio toracico | 4 |
38. | Percorso diagnostico terapeutico delle pazienti affette da carcinoma mammario | 4 |
39. | Elementi di sicurezza informatica: panoramica delle minacce e linee guida per ridurre i rischi | 4 |
Totale di CFP riconosciuti | 487 |
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval | 2007 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | PNICube | 2004 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | |
3. | APRE | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | ||
4. | Fondazione Democenter Sipe | 1999 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
5. | Consorzio interuniversitario Alma Laurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
6. | Aster | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |