Il quadro I.0, facoltativo nella SUA-RD 2013, è stato compilato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (LILEC) nel novembre 2015 ai fini della descrizione delle attività attinenti la Terza Missione per la VQR 2011-2014. Il Dipartimento si è avvalso, adattandolo, di uno schema predisposto dal Presidio della Qualità d'Ateneo.
I dati sull'attività di Terza Missione (TM) riportati nella Parte III della SUA-RD, dimostrano un impegno predominante del LILEC a favore del secondo degli ambiti di applicazione definito da ANVUR e cioè quello della produzione di beni di natura sociale, educativa e culturale:
a. la valorizzazione della ricerca intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali.”
b. la produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale che si sostanzia nella “[…] capacità degli atenei e dei dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all'innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici.”
Nel triennio considerato dalla Scheda SUA, il dipartimento non è attivo negli ambiti propri della “valorizzazione della ricerca” nell'accezione ANVUR di TM, fatta eccezione per l'attività conto terzi documentata nel quadro I. 3, in quanto ambiti non attinenti al proprio profilo di ricerca e di insegnamento.
Il LILEC attua la propria TM negli ambiti e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'ateneo, siano essi di natura cogente (es. Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) sia di natura volontaria (es. il Bilancio Sociale). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla TM in tali documenti.
Il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne costituisce il punto di incontro di molteplici saperi ed esperienze culturali: studiosi delle letterature e delle culture, filologi e linguisti vi coordinano le loro ricerche in una prospettiva anche interdisciplinare che travalica i confini dell'eurocentrismo, accordando ampi spazi di indagine all'ormai cospicua produzione delle cosiddette culture emergenti.
Nel documento “Politica per l'assicurazione di qualità” (quadro B2) il LILEC dichiara la propria responsabilità sociale impegnandosi ad operare per:
1. il progresso della ricerca scientifica nell'ambito delle lingue e linguistiche, filologie, letterature e culture moderne e nelle loro possibili intersezioni
2. la diffusione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica nazionale e internazionale
3. la promozione della conoscenza teorica, pratica e strumentale delle lingue, letterature e culture, con tutte le aperture disciplinari ad esse sottese, presso enti pubblici e privati e la società civile
La politica del dipartimento si attua con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD e in particolare: una biblioteca con 175.000 monografie e 2559 testate di riviste cartacee aperta per la consultazione anche ad utenti non universitari (C.1.c); un'equilibrata composizione del personale: docente e ricercatore 40%, giovani studiosi (ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottorandi) 30%, personale tecnico e amministrativo 30%.
I destinatari privilegiati e i portatori di interesse per l'attività di terza missione di LILEC sono le istituzioni pubbliche, la cittadinanza e in particolare le comunità immigrate a Bologna nei confronti delle quali sono state organizzate specifiche attività di public engagement (iniziativa 2 quadro I.4); la popolazione femminile, alla quale sono stati dedicati incontri e seminari sulle istanze di genere, sui diritti e sull'identità; i lettori, gli studenti e gli studiosi interessati al rapporto tra le culture e alla fruizione avanzata delle risorse bibliotecarie e digitali. Il LILEC si rivolge alla società civile per promuovere la diffusione e la riflessione critica del rapporto tra scienze umane e contesto sociale in epoca contemporanea.
Inoltre, nella progettazione dell'offerta didattica del Dipartimento i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale svolgono un ruolo centrale. Mediante la consultazione delle parti sociali LILEC individua le figure professionali di riferimento dei corso di studio e le relative conoscenze e competenze attese.
Gli aspetti di terza missione che per la natura della propria attività istituzionale il Dipartimento rivolge ai propri destinatari privilegiati riguardano:
-L'analisi della diversità culturale come presupposto del dialogo interpersonale all'interno della società con attenzione specifica a tutte le forme di differenza individuale e di gruppo, a partire dalla ricognizione sulle esclusioni (di genere, classe, cultura etc.).
-Le problematiche dell'interculturalità, collegate sia ai fenomeni migratori, anche riguardanti la sempre crescente mobilità di lavoro e di studio, sia all'esplosione della differenza all'interno di ogni cultura.
- La valorizzazione del rapporto tra le lingue e le culture come forma di superamento degli attuali confini della società in transizione.
-Le problematiche di genere e le loro ricadute sul piano dei ruoli e delle rappresentazioni culturali.
-L'educazione ad una cittadinanza critica, e dunque attiva, in grado di ripensare ai valori nei quali si riconosce o con i quali confligge.
-Le prospettive dell'internazionalizzazione, intesa non solo come diffusione della conoscenza di lingue straniere e saperi ad esse collegati, ma anche come capacità di confrontarsi con realtà culturali ed economiche in grado di mettere in crisi modelli egemonici.
- La sensibilità verso le (de)costruzioni testuali come accesso privilegiato alle caratteristiche prevalentemente discorsive della società del nostro tempo nel quale la preponderanza delle narrazioni (intese come storytelling) attraversa praticamente tutte le forme di sociabilità.
In uno spirito di miglioramento continuo, LILEC intende rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione al suo impatto socio-culturale. Il Dipartimento si impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle proprie iniziative di public engagement.
I dati sull'attività di Terza Missione (TM) riportati nella Parte III della SUA-RD, dimostrano un impegno predominante del LILEC a favore del secondo degli ambiti di applicazione definito da ANVUR e cioè quello della produzione di beni di natura sociale, educativa e culturale:
a. la valorizzazione della ricerca intesa come “l'insieme delle attività attraverso le quali la conoscenza originale prodotta dalle università con la ricerca scientifica viene attivamente trasformata in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni economiche e commerciali.”
b. la produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale che si sostanzia nella “[…] capacità degli atenei e dei dipartimenti di mettere a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della propria ricerca e specifiche attività di servizio. A differenza della valorizzazione economica della ricerca, la quale prevede per sua natura anche forme di appropriazione necessarie all'innesco di processi di innovazione da parte delle imprese, queste attività producono prevalentemente beni pubblici.”
Nel triennio considerato dalla Scheda SUA, il dipartimento non è attivo negli ambiti propri della “valorizzazione della ricerca” nell'accezione ANVUR di TM, fatta eccezione per l'attività conto terzi documentata nel quadro I. 3, in quanto ambiti non attinenti al proprio profilo di ricerca e di insegnamento.
Il LILEC attua la propria TM negli ambiti e secondo gli indirizzi dei documenti politici, strategici e di orientamento definiti dall'ateneo, siano essi di natura cogente (es. Statuto, Piano Strategico, Codice Etico) sia di natura volontaria (es. il Bilancio Sociale). Si rinvia al quadro I.0 nella scheda di ateneo per una puntuale descrizione dei riferimenti alla TM in tali documenti.
Il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne costituisce il punto di incontro di molteplici saperi ed esperienze culturali: studiosi delle letterature e delle culture, filologi e linguisti vi coordinano le loro ricerche in una prospettiva anche interdisciplinare che travalica i confini dell'eurocentrismo, accordando ampi spazi di indagine all'ormai cospicua produzione delle cosiddette culture emergenti.
Nel documento “Politica per l'assicurazione di qualità” (quadro B2) il LILEC dichiara la propria responsabilità sociale impegnandosi ad operare per:
1. il progresso della ricerca scientifica nell'ambito delle lingue e linguistiche, filologie, letterature e culture moderne e nelle loro possibili intersezioni
2. la diffusione dei risultati della ricerca presso la comunità scientifica nazionale e internazionale
3. la promozione della conoscenza teorica, pratica e strumentale delle lingue, letterature e culture, con tutte le aperture disciplinari ad esse sottese, presso enti pubblici e privati e la società civile
La politica del dipartimento si attua con le risorse descritte nella prima parte della SUA-RD e in particolare: una biblioteca con 175.000 monografie e 2559 testate di riviste cartacee aperta per la consultazione anche ad utenti non universitari (C.1.c); un'equilibrata composizione del personale: docente e ricercatore 40%, giovani studiosi (ricercatori a tempo determinato, assegnisti di ricerca, dottorandi) 30%, personale tecnico e amministrativo 30%.
I destinatari privilegiati e i portatori di interesse per l'attività di terza missione di LILEC sono le istituzioni pubbliche, la cittadinanza e in particolare le comunità immigrate a Bologna nei confronti delle quali sono state organizzate specifiche attività di public engagement (iniziativa 2 quadro I.4); la popolazione femminile, alla quale sono stati dedicati incontri e seminari sulle istanze di genere, sui diritti e sull'identità; i lettori, gli studenti e gli studiosi interessati al rapporto tra le culture e alla fruizione avanzata delle risorse bibliotecarie e digitali. Il LILEC si rivolge alla società civile per promuovere la diffusione e la riflessione critica del rapporto tra scienze umane e contesto sociale in epoca contemporanea.
Inoltre, nella progettazione dell'offerta didattica del Dipartimento i processi di interazione diretta con la società civile e con il suo tessuto economico e culturale svolgono un ruolo centrale. Mediante la consultazione delle parti sociali LILEC individua le figure professionali di riferimento dei corso di studio e le relative conoscenze e competenze attese.
Gli aspetti di terza missione che per la natura della propria attività istituzionale il Dipartimento rivolge ai propri destinatari privilegiati riguardano:
-L'analisi della diversità culturale come presupposto del dialogo interpersonale all'interno della società con attenzione specifica a tutte le forme di differenza individuale e di gruppo, a partire dalla ricognizione sulle esclusioni (di genere, classe, cultura etc.).
-Le problematiche dell'interculturalità, collegate sia ai fenomeni migratori, anche riguardanti la sempre crescente mobilità di lavoro e di studio, sia all'esplosione della differenza all'interno di ogni cultura.
- La valorizzazione del rapporto tra le lingue e le culture come forma di superamento degli attuali confini della società in transizione.
-Le problematiche di genere e le loro ricadute sul piano dei ruoli e delle rappresentazioni culturali.
-L'educazione ad una cittadinanza critica, e dunque attiva, in grado di ripensare ai valori nei quali si riconosce o con i quali confligge.
-Le prospettive dell'internazionalizzazione, intesa non solo come diffusione della conoscenza di lingue straniere e saperi ad esse collegati, ma anche come capacità di confrontarsi con realtà culturali ed economiche in grado di mettere in crisi modelli egemonici.
- La sensibilità verso le (de)costruzioni testuali come accesso privilegiato alle caratteristiche prevalentemente discorsive della società del nostro tempo nel quale la preponderanza delle narrazioni (intese come storytelling) attraversa praticamente tutte le forme di sociabilità.
In uno spirito di miglioramento continuo, LILEC intende rafforzare gradualmente le proprie attività di terza missione con particolare attenzione al suo impatto socio-culturale. Il Dipartimento si impegna a potenziare la propria comunicazione esterna per raggiungere una platea di interlocutori sempre più vasta e a gestire in modo sempre più strutturato il monitoraggio e la valutazione dell'impatto delle proprie iniziative di public engagement.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo