Accanto alle attività fondamentali di formazione e ricerca, i Dipartimenti Universitari promuovono iniziative di divulgazione della conoscenza sul territorio. L'interazione diretta con la società avviene tradizionalmente attraverso due forme:
- valorizzazione economica dei risultati o trasferimento tecnologico;
- terza missione culturale e sociale.
Nel primo caso, si vuole favorire lo sviluppo economico attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in metodi e tecnologie utili per i sistemi produttivi. Nel secondo caso, si vuole aumentare il livello di conoscenza e benessere della società attraverso lo sviluppo di responsabilità civile e la produzione di beni aventi contenuto culturale, sociale ed educativo.
Nel periodo di riferimento, la valorizzazione economica dei risultati della ricerca è limitata in relazione al DESF. Le interazioni sistematiche tra il Dipartimento e l'industria locale sono state, infatti, piuttosto scarse. Ciò è dovuto prevalentemente al fatto che si opera in un contesto economico poco sviluppato dove manca una reale ed efficace cultura dell'innovazione. Occorre precisare, comunque, che finora le attività dipartimentali non sono state particolarmente orientate a esigenze immediate delle imprese. Questa situazione si riflette negli output ottenuti in questo ambito.
Più incisive sono le iniziative con riferimento alla terza missione culturale e sociale. Per sua vocazione, il DESF mira a costituire "reti sociali" non solo con enti locali, associazioni di categoria e centri culturali, ma anche con singoli lavoratori e cittadini. L'obiettivo è quello di approfondire tematiche controverse (ad esempio, quelle relative all'euro) e fare in modo che la conoscenza diventi un fattore attivo di inclusione sociale. Attraverso il dialogo, il DESF mira ad arrivare a un massiccio coinvolgimento del mondo non-accademico, con l'auspicio di offrire maggiori possibilità di operare scelte democratiche anche in settori legati alla scienza. In tale ottica, numerose sono state le iniziative di Public Engagement organizzate sia dal Dipartimento sia da singoli membri nel periodo di riferimento (pubblicazioni divulgative, partecipazione a programmi radiofonici e televisivi, organizzazione di tavole rotonde, iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori, ecc.)
- valorizzazione economica dei risultati o trasferimento tecnologico;
- terza missione culturale e sociale.
Nel primo caso, si vuole favorire lo sviluppo economico attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in metodi e tecnologie utili per i sistemi produttivi. Nel secondo caso, si vuole aumentare il livello di conoscenza e benessere della società attraverso lo sviluppo di responsabilità civile e la produzione di beni aventi contenuto culturale, sociale ed educativo.
Nel periodo di riferimento, la valorizzazione economica dei risultati della ricerca è limitata in relazione al DESF. Le interazioni sistematiche tra il Dipartimento e l'industria locale sono state, infatti, piuttosto scarse. Ciò è dovuto prevalentemente al fatto che si opera in un contesto economico poco sviluppato dove manca una reale ed efficace cultura dell'innovazione. Occorre precisare, comunque, che finora le attività dipartimentali non sono state particolarmente orientate a esigenze immediate delle imprese. Questa situazione si riflette negli output ottenuti in questo ambito.
Più incisive sono le iniziative con riferimento alla terza missione culturale e sociale. Per sua vocazione, il DESF mira a costituire "reti sociali" non solo con enti locali, associazioni di categoria e centri culturali, ma anche con singoli lavoratori e cittadini. L'obiettivo è quello di approfondire tematiche controverse (ad esempio, quelle relative all'euro) e fare in modo che la conoscenza diventi un fattore attivo di inclusione sociale. Attraverso il dialogo, il DESF mira ad arrivare a un massiccio coinvolgimento del mondo non-accademico, con l'auspicio di offrire maggiori possibilità di operare scelte democratiche anche in settori legati alla scienza. In tale ottica, numerose sono state le iniziative di Public Engagement organizzate sia dal Dipartimento sia da singoli membri nel periodo di riferimento (pubblicazioni divulgative, partecipazione a programmi radiofonici e televisivi, organizzazione di tavole rotonde, iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori, ecc.)
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 1 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 12 |
Numero totale di partecipanti | 70 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 1 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo