Il termine “bene pubblico” è quello utilizzato dall'agenzia nazionale di valutazione dell' Università per definire la Terza Missione. Se si guarda al Libro Verde intitolato Fostering and Measuring Third Mission in Higher Education Institution la funzione sociale della terza missione è descritta come un processo a doppio senso (two-way proccess), di co-produzione della conoscenza, dove l'apprendimento è caratterizzato da un rapporto di reciprocità non gerarchico. Nella metodologia delle cliniche legali l'insegnamento frontale è sostituito da un rapporto orizzontale con gli studenti, che vengono consapevolmente coinvolti in tutte le fasi del processo di apprendimento e produzione del sapere, nonché nella determinazione degli obbiettivi che si perseguono nell'interazione diretta con la società. Il rapporto bidirezionale si realizza inoltre con la realtà sociale alla quale si rivolgono le cliniche legali, sia nell'accesso alla conoscenza giuridica, sia per ciò che riguarda la sua stessa produzione, rispetto alla quale le esigenze che emergono dall'interazione sociale hanno una funzione determinante di orientamento delle attività.
Il Libro Verde è stato preparato nell'ambito di un progetto finanziato dalla Commissione Europea sugli indicatori e le metodologie di valutazione ipotizzabili per la Terza Missione dell' Università. Esso ha l'indubbio merito di mettere in guardia sulla possibilità di affidarsi a indicatori metrici quantitativi come unici criteri di valutazione. Stabilire se e in quale misura le singole esperienze di clinica legale realizzino un valore aggiunto, sia per la realtà sociale con la quale interagiscono, sia per la formazione universitaria, non è un compito semplice. Sembra tuttavia opportuno suggerire che indicazioni in tal senso possano solo scaturire da un dibattito ampio e aperto a sollecitazioni plurali.
La visione di Terza Missione che si ricava dai documenti prodotti dall'Anvur risulta, infatti, riduttiva rispetto alle premesse che la stessa agenzia di valutazione del sistema universitario esplicita e riconosce come ambiti di un suo potenziale sviluppo. Con terza missione dell' Università vengono indicate “l'insieme delle attività con le quali le Università (e in forme particolari gli enti di ricerca) entrano in interazione diretta con la società, fornendo un contributo che accompagna le missioni tradizionali di insegnamento (nel quale si realizza una interazione con una frazione particolare della società, gli studenti) e di ricerca (nella quale si interagisce prevalentemente con le comunità scientifiche)” (enfasi nell'originale). Fondamentale risulta la distinzione tra una terza missione rivolta alla “valorizzazione economica della conoscenza” e una di carattere “culturale e sociale” nell'ambito della quale “vengono prodotti beni pubblici che aumentano il benessere della società”. Le attività che possono essere ricondotte a questo secondo ambito sono certo molteplici ed eterogenee e, proprio per questo, non è possibile sottovalutare la difficoltà di determinare criteri di “misurazione” qualitativa. Questa presa d'atto non dovrebbe, tuttavia, fungere da giustificazione implicita per la situazione di sfavore in cui si vengono a trovare le attività con una vocazione di carattere culturale e sociale rispetto a quelle di valorizzazione economica della conoscenza, finendo inevitabilmente per disincentivare l'impegno verso le une e privilegiando quanto risulta più agevolmente “misurabile”. Poche sono infatti, a oggi, le iniziative culturali e sociali prese in considerazione dai criteri di valutazione dell'Università, con una prevalenza per quelle che possono vantare una tradizione consolidata come nel caso delle attività rivolte alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale (per esempio poli museali, siti archeologici etc.).
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
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1. | Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale (C.U.E.I.M.) | 2008 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
2. | Fondazione Antonio Ruberti | 2002 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |