Caratterizzato da forte interdisciplinarietà, il DiSBeF riesce a essere incisivo nell'ambito delle attività rientranti nella terza missione su vari fronti.
Il personale della struttura ha infatti brevettato alcune invenzioni che coinvolgono le scienze chimiche (n. 9 brevetti) e la fisica (n. 3 brevetti) che hanno impatto sia nel settore pubblico che nel settore privato.
Come sottolineato nel riquadro B.3. della SUA-RD, le entrate da attività conto terzi sono decisamente apprezzabili e l'impatto del Dipartimento sul territorio, pur in questo periodo di congiuntura sfavorevole per la PMI, si conserva sicuramente ad un buon livello. Analizzando la provenienza delle entrate si rileva che quelle finalizzate da attività convenzionate sono prevalenti. Da un elenco delle principali attività commissionate o in collaborazione (Allegato 1.) emerge che tutte le aree scientifiche presenti nel DiSBeF, seppure in misura diversa, riescono ad attrarre finanziamenti; la fisica, la chimica e l'informatica risultano essere comunque gli ambiti più attrattivi.
Nel 2013 il DiSBeF ha contribuito all'organizzazione di numerosi eventi (Allegato 2.) in cui risulta prevalente l'impronta umanistica più strettamente collegata alla compagine dei filosofi della scienza presente nel dipartimento.
Emblema del connubio tra scienza e filosofia che contraddistingue il DiSBeF è, senza dubbio, il “Gabinetto di Fisica: Museo Urbinate della Scienza e della Tecnica”. Quale struttura universitaria essa è la più antica istituzione scientifica dell'Università di Urbino. Essa annovera alcuni studi, una biblioteca, un archivio, alcuni depositi e un museo, visitabile dal pubblico, locato nel piano nobile del settecentesco Palazzo degli Scolopi, nel centro di Urbino. Il Museo è strutturato in due sale, la sala “Alessandro Serpieri” che raccoglie una tra le più importanti collezioni universitarie di strumentazione storico-scientifica presenti nel nostro Paese e la sala “Federico da Montefeltro”, dedicata allo ricostruzione virtuale dello studiolo del Duca Federico nel Palazzo Ducale urbinate, nelle cui tarsie sono riprodotti i più antichi strumenti scientifici di cui si abbia testimonianza in Urbino. Oltre ad una attività museale il Gabinetto di Fisica attualmente sviluppa e promuove mostre, convegni e ricerche attinenti alla Storia della Scienza focalizzati in particolare ad evidenziare il ruolo che hanno avuto gli strumenti scientifici nello sviluppo del pensiero scientifico dall'Umanesimo al XIX secolo. In tale ambito, nel 2013, è stato reclutato un collaboratore per un progetto di “Supporto alla disseminazione e valorizzazione della raccolta museale, assistenza allo sviluppo di strumenti documentali (cartacei e/o informatici) e ottimizzazione della diffusione dell'informazione nella fase di accoglienza dei visitatori del Museo della Scienza”.
Va sottolineata una intesa anche con il Museo del Balì, struttura didattica locata nella stessa Provincia e diretta da un Docente del DiSBeF, nell'ambito della quale si provvede ad organizzare scambi di visitatori. Sebbene appena iniziata, tale attività prelude a forme di collaborazione convenzionata e, possibilmente, estesa a quelle forme di turismo educazionale e culturale che stanno prendendo forma e sostanza.
Al fine di favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società, il Dipartimento si impegna per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori, stipulando nel 2013 diversi protocolli d'intesa con vari attori tra i quali è possibile annoverare sia soggetti privati (es. l'Azienda Agricola San Giacomo di Bruscoli G. & C., l'Associazione QUINDI™ - Qualità in Didattica) che soggetti pubblici (es. Comune di Cagli, Comune di Urbino, l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche - IAMC-CNR -, Università di Pisa).
I suddetti accordi mirano ad una collaborazione su progetti di ricerca comuni, alla mobilità del personale, allo scambio di materiale scientifico, all'espletamento di giornate di studio/conferenze/seminari/corsi, all'elaborazione di percorsi formativi condivisi, alla partecipazione in comune a programmi e al coordinamento di proposte volte all'acquisizione di risorse finanziarie per la realizzazione di strutture e per lo svolgimento di progetti di ricerca e/o formazione.
Infine, in questo quadro tanto articolato, ben si inseriscono le attività di formazione continua che, nell'anno 2013, si sono incentrate su due temi principali, espressione di altrettante anime del Dipartimento:
- aggiornamento professionale in Progettazione Sostenibile “R.E.S.E.T.” (Riqualificazione Energetica, Sostenibilità nell'Edilizia e nel Territorio): progettare, innovare, riqualificare il patrimonio edilizio nella valorizzazione del territorio” che si avvale delle competenze nel campo della Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presenti nel DiSBeF
- formazione in "Bioetica e caregiving" per operatori dell'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) che si avvale delle competenze nel campo della Filosofia etica presenti nel DiSBeF.
La prima attività di formazione, che tende a stabilizzarsi nei suoi rapporti con gli Ordini Professionali coinvolti, è tipico esempio di collegamento tra Università, Enti Locali, Ordini Professionali. Infatti essa mira a stabilire un continuo aggiornamento con quei settori che, grazie alla continua interazione culturale e professionale con l'Università, possono più facilmente essere pronti a recepire le istanze disegnate nei Piani Operativi Regionali per un uso proficuo di fondi strutturali europei.
La seconda attività, in grande sviluppo, mira a colmare il divario culturale esistente tra gli Enti Pubblici di Assistenza (tipicamente le ASUR) e gli assistiti non autosufficienti: intervenendo proficuamente sugli operatori generici (tipiche interfacce tra l'Ente ed i Parenti degli assistiti), si inserisce tale attività di assistenza generica in un contesto sociale ispirato a principi di etica nell'ambito delle relazioni interpersonali, che possono essere così valorizzate e correttamente interpretate in questo complesso di situazioni genericamente definibili "critiche".
Tale attività è svolta di concerto con le Aree Vaste dell'ASUR Marche.
Si riscontra un supporto dell'Amministrazione centrale per il tramite dell'Ufficio di Trasferimento Tecnologico e dell'Ufficio di Placement.
Pdf inserito: visualizza
Il personale della struttura ha infatti brevettato alcune invenzioni che coinvolgono le scienze chimiche (n. 9 brevetti) e la fisica (n. 3 brevetti) che hanno impatto sia nel settore pubblico che nel settore privato.
Come sottolineato nel riquadro B.3. della SUA-RD, le entrate da attività conto terzi sono decisamente apprezzabili e l'impatto del Dipartimento sul territorio, pur in questo periodo di congiuntura sfavorevole per la PMI, si conserva sicuramente ad un buon livello. Analizzando la provenienza delle entrate si rileva che quelle finalizzate da attività convenzionate sono prevalenti. Da un elenco delle principali attività commissionate o in collaborazione (Allegato 1.) emerge che tutte le aree scientifiche presenti nel DiSBeF, seppure in misura diversa, riescono ad attrarre finanziamenti; la fisica, la chimica e l'informatica risultano essere comunque gli ambiti più attrattivi.
Nel 2013 il DiSBeF ha contribuito all'organizzazione di numerosi eventi (Allegato 2.) in cui risulta prevalente l'impronta umanistica più strettamente collegata alla compagine dei filosofi della scienza presente nel dipartimento.
Emblema del connubio tra scienza e filosofia che contraddistingue il DiSBeF è, senza dubbio, il “Gabinetto di Fisica: Museo Urbinate della Scienza e della Tecnica”. Quale struttura universitaria essa è la più antica istituzione scientifica dell'Università di Urbino. Essa annovera alcuni studi, una biblioteca, un archivio, alcuni depositi e un museo, visitabile dal pubblico, locato nel piano nobile del settecentesco Palazzo degli Scolopi, nel centro di Urbino. Il Museo è strutturato in due sale, la sala “Alessandro Serpieri” che raccoglie una tra le più importanti collezioni universitarie di strumentazione storico-scientifica presenti nel nostro Paese e la sala “Federico da Montefeltro”, dedicata allo ricostruzione virtuale dello studiolo del Duca Federico nel Palazzo Ducale urbinate, nelle cui tarsie sono riprodotti i più antichi strumenti scientifici di cui si abbia testimonianza in Urbino. Oltre ad una attività museale il Gabinetto di Fisica attualmente sviluppa e promuove mostre, convegni e ricerche attinenti alla Storia della Scienza focalizzati in particolare ad evidenziare il ruolo che hanno avuto gli strumenti scientifici nello sviluppo del pensiero scientifico dall'Umanesimo al XIX secolo. In tale ambito, nel 2013, è stato reclutato un collaboratore per un progetto di “Supporto alla disseminazione e valorizzazione della raccolta museale, assistenza allo sviluppo di strumenti documentali (cartacei e/o informatici) e ottimizzazione della diffusione dell'informazione nella fase di accoglienza dei visitatori del Museo della Scienza”.
Va sottolineata una intesa anche con il Museo del Balì, struttura didattica locata nella stessa Provincia e diretta da un Docente del DiSBeF, nell'ambito della quale si provvede ad organizzare scambi di visitatori. Sebbene appena iniziata, tale attività prelude a forme di collaborazione convenzionata e, possibilmente, estesa a quelle forme di turismo educazionale e culturale che stanno prendendo forma e sostanza.
Al fine di favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società, il Dipartimento si impegna per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori, stipulando nel 2013 diversi protocolli d'intesa con vari attori tra i quali è possibile annoverare sia soggetti privati (es. l'Azienda Agricola San Giacomo di Bruscoli G. & C., l'Associazione QUINDI™ - Qualità in Didattica) che soggetti pubblici (es. Comune di Cagli, Comune di Urbino, l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche - IAMC-CNR -, Università di Pisa).
I suddetti accordi mirano ad una collaborazione su progetti di ricerca comuni, alla mobilità del personale, allo scambio di materiale scientifico, all'espletamento di giornate di studio/conferenze/seminari/corsi, all'elaborazione di percorsi formativi condivisi, alla partecipazione in comune a programmi e al coordinamento di proposte volte all'acquisizione di risorse finanziarie per la realizzazione di strutture e per lo svolgimento di progetti di ricerca e/o formazione.
Infine, in questo quadro tanto articolato, ben si inseriscono le attività di formazione continua che, nell'anno 2013, si sono incentrate su due temi principali, espressione di altrettante anime del Dipartimento:
- aggiornamento professionale in Progettazione Sostenibile “R.E.S.E.T.” (Riqualificazione Energetica, Sostenibilità nell'Edilizia e nel Territorio): progettare, innovare, riqualificare il patrimonio edilizio nella valorizzazione del territorio” che si avvale delle competenze nel campo della Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presenti nel DiSBeF
- formazione in "Bioetica e caregiving" per operatori dell'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) che si avvale delle competenze nel campo della Filosofia etica presenti nel DiSBeF.
La prima attività di formazione, che tende a stabilizzarsi nei suoi rapporti con gli Ordini Professionali coinvolti, è tipico esempio di collegamento tra Università, Enti Locali, Ordini Professionali. Infatti essa mira a stabilire un continuo aggiornamento con quei settori che, grazie alla continua interazione culturale e professionale con l'Università, possono più facilmente essere pronti a recepire le istanze disegnate nei Piani Operativi Regionali per un uso proficuo di fondi strutturali europei.
La seconda attività, in grande sviluppo, mira a colmare il divario culturale esistente tra gli Enti Pubblici di Assistenza (tipicamente le ASUR) e gli assistiti non autosufficienti: intervenendo proficuamente sugli operatori generici (tipiche interfacce tra l'Ente ed i Parenti degli assistiti), si inserisce tale attività di assistenza generica in un contesto sociale ispirato a principi di etica nell'ambito delle relazioni interpersonali, che possono essere così valorizzate e correttamente interpretate in questo complesso di situazioni genericamente definibili "critiche".
Tale attività è svolta di concerto con le Aree Vaste dell'ASUR Marche.
Si riscontra un supporto dell'Amministrazione centrale per il tramite dell'Ufficio di Trasferimento Tecnologico e dell'Ufficio di Placement.
Pdf inserito: visualizza
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
N. | Nome della struttura di gestione | Numero di siti museali gestiti dal polo museale | Numero di giorni di apertura nell'anno | Spazi dedicati in mq | Budget impegnato nell'anno | Totale finanziamenti esterni | N.ro di visitatori nell'anno | N.ro di visitatori nell'anno paganti | Presenza sistema rilevazione presenze |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica | 1 | 150 | 250 | 7.000 | 1.000 | 257 | 0 | si |
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Numero totale di corsi erogati | 2 |
---|---|
Numero totale di CFP erogati | 0 |
Numero totale di ore di didattica assistita complessivamente erogate | 54 |
Numero totale di partecipanti | 30 |
Numero di docenti coinvolti complessivamente | 11 |
Numero di docenti esterni all'Ateneo | 0 |
Numero di imprese commerciali coinvolte come utilizzatrici dei programmi | 0 |
Numero di enti pubblici coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Numero di enti no-profit coinvolti come utilizzatori dei programmi | 0 |
Introiti complessivi del programma (importo della convenzione, eventuali quote di iscrizione, altre entrate) | 0 |
Quota percentuale degli introiti complessivi provenienti da finanziamenti pubblici europei o nazionali | 0 |
Numero di tirocini o stage attivati | 0 |
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval Network per la valorizzazione della ricerca universitaria | 2011 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | APRE Agenzia per la promozione della ricerca europea | 1998 | Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | |
3. | Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea | 2009 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
4. | Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l'Ambiente INCA | 1993 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
5. | Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Fisica delle Atmosfere e Idrosfere CINFAI | 2005 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Accesso ai finanziamenti pubblici orientati al trasferimento tecnologico (es. APRE), | Si |
6. | Consorzio Interuniversitario Italiano in Argentina CUIA | 2003 | Si | |
7. | Consorzio Interuniversitario sulla Formazione Co.In.Fo. | 2001 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |