L'attività di ricerca del Dipartimento di Architettura (DiARC) viene condotta con riferimento alle diverse discipline ai cui afferiscono i singoli docenti, tenendo conto delle loro molteplici competenze e sinergie.
A partire dal ruolo centrale delle discipline del progetto negli studi di architettura e nelle trasformazioni del territorio e della città, i gruppi di ricerca dipartimentali incentrati su queste discipline hanno sviluppato numerose e variegate attività di ricerca che hanno coinvolto istituzioni, enti e “stakeholder”, sostenendo inoltre attività di formazione di personale scientifico e tecnico nei settori di competenza.
In questo quadro, sono state stipulate convenzioni con istituzioni ed enti nazionali ed internazionali sulle seguenti tematiche: culture dell'abitare a confronto nei Paesi Mediterranei; rigenerazioni urbane: dalla “città dismessa” allo smart landscape; ricostruire il patrimonio culturale e identitario in Italia e in Argentina; formulazione di linee guida per un programma di interventi di recupero e di adeguamento funzionale finalizzati alla valorizzazione della funzione espositiva originaria della Mostra d'Oltremare e per lo sviluppo delle attività fieristiche e congressuali; pianificazione del Centro Internazionale di Studi di Antropologia Culturale e recupero dell'area interessata nel quartiere di Poggioreale - Sant'Alfonso.
In tale maniera i gruppi di ricerca di settore hanno stabilito e sviluppato rapporti scientifici con altre istituzioni, anche universitarie, e contribuito attivamente alle linee di modificazione critica del territorio e della città.
L'attività di terza missione nel settore dell'urbanistica, invece, si esplica nell'assistenza tecnica ai comuni per il governo del territorio. A partire dal 2004, quando fu varata la prima legge urbanistica regionale e, successivamente, con l'approvazione del regolamento n. 5 del 4 agosto del 2011 che ha rivisto le procedure per l'approvazione dei piani, si è stabilita una nuova stagione in cui si è attuato il rilancio della pianificazione in Campania. Questa nuova fase si è potuta sviluppare grazie alle profonde innovazioni introdotte capaci di adeguare metodi, concezioni e procedure alle esigenze della fase di ristrutturazione del sistema urbano regionale.
Tuttavia, il progresso normativo e culturale maturato non ha trovato terreno fertile nelle pratiche e nella preparazione sia degli apparti degli enti locali che della professione, la cui educazione si era consolidata nella precedente stagione. Avendo chiaramente presente una tale situazione, il Dipartimento, avvertendo l'utilità sociale del cambiamento, ha compreso l'importanza dell'istruzione e delle formazione quali leve essenziali, se non determinati, per la realizzazione di un effettivo progresso e, conseguentemente ha promosso, anche al fianco dei corsi di studi in classe L21 e LM48, corsi di perfezionamento indirizzati agli operatori del settore e assistenza tecnico-scientifica agli enti locali.
Questo lavoro di affiancamento agli enti locali esplica un'attività di consulenza ad ampio spettro in quanto non può limitarsi ai contenuti della pianificazione come la forma del piano, i metodi d'indagine sulla popolazione e sugli spazi urbani, i sistemi di relazione con i contesti, l'analisi delle tendenze in atto con relative previsioni o quella delle potenzialità di sviluppo ma deve entrare anche nelle questioni amministrative e procedimentali per la stretta connessione che esiste tra la macchina burocratica, la sua operatività e il governo del territorio. Durante i lunghi e complessi processi di pianificazione, si sviluppa l'assistenza al “decision making”, sostenendo forum e metodi di allargamento della democrazia con lo sviluppo della partecipazione insieme all'orientamento all'efficacia con la selezione e l'impegno degli “stakeholder”. La collaborazione con i diversi soggetti coinvolti, tanto del settore pubblico che privato, risulta in un processo di apprendimento secondo modalità e qualità differenziate rispetto ai metodi didattici.
Di converso, il Dipartimento si avvale della partecipazione alle pratiche per avere una conoscenza più diretta delle domande che esprimono realtà locali singolari con i loro interrogativi ben ponderati all'investigazione scientifica. Tra tutte risulta particolarmente fertile il complesso dei vincoli e condizionamenti che costringono ad affinare la penetrazione della comprensione in spazi di manovra molto ristretti e senza rinunciare ad obiettivi ambiziosi di qualità urbana nonostante la condizione di degrado o semplicemente di povertà delle aree urbanizzate.
In questa prospettiva, risulta importante anche il ruolo delle discipline commesse all'informatica e alla valutazione a supporto della pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica allo scopo di elaborare sistemi di supporto alla decisione da offrire agli enti locali territoriali, anche con la realizzazione di sistemi informativi territoriali su piattaforma Geographical Information System (GIS).
Inoltre, a partire da una condivisa concezione della storia dell'architettura come disciplina autonoma con caratteri specifici, base indispensabile per qualsiasi azione di progettazione, pianificazione, tutela, conservazione e fruizione del patrimonio storico, artistico, architettonico, urbanistico, naturalistico, paesaggistico ed etno-antropologico, i gruppi di ricerca dipartimentali incentrati sulle discipline di storia dell'architettura e del restauro, si sono avvalsi dell'apporto scientifico di personalità differenti, riuscendo a dare vita a molteplici attività di ricerca.
Queste si sono sviluppate investendo i campi della teoria e del metodo storiografico, della letteratura architettonica, della trattatistica, della critica, della produzione artistica in rapporto all'architettura, implicando questioni di documentazione, rappresentazione, progettazione, esecuzione. Il Dipartimento ha dunque promosso ricerche pure e applicate in tali settori, indagando strutture e tecnologie, tipologie, linguaggi architettonici, trasformazioni urbane e territoriali, sostenendo inoltre la progettazione di interventi di restauro, sviluppando indagini capaci di condurre a una conoscenza scientifica dell'evoluzione urbana e di tutti i processi concorrenti, sperimentando temi e metodologie innovativi.
Tutte le attività di ricerca svolte, orientate inoltre a formare e a diffondere una cultura del progetto capace di confrontarsi sul piano della conoscenza critica anche con altre culture e interagire con tutti i soggetti protagonisti delle trasformazioni sul territorio, hanno coinvolto prestigiose istituzioni, enti e “stakeholder”, sostenendo inoltre attività di formazione di personale scientifico e tecnico nei settori di competenza, nonché opere editoriali di notevole risonanza e considerevole impatto scientifico.
In questo quadro, sono state stipulate convenzioni con istituzioni ed enti nazionali ed internazionali sulle seguenti tematiche: valorizzazione del complesso di Castel Capuano a Napoli; formulazione di linee guida per il restauro dell'Arena Flegrea, del Teatro Mediterraneo, del Cubo d'Oro, del Padiglione dell'America Latina, del Padiglione delle Missioni, del Padiglione di Rodi, della strada Antiniana e del Tempietto, e per la realizzazione di un grande progetto di Polo fieristico regionale; valutazione degli aspetti storici e paesaggistici del sito, preliminarmente alla stesura del piano urbanistico comunale.
In tale maniera i gruppi di ricerca di storia dell'architettura e restauro è riuscito ad intessere proficui rapporti scientifici con altri dipartimenti universitari, istituti ed enti di ricerca attivi nel settore, e a contribuire attivamente alle attività scientifica di tutela sul territorio.
Infine, l'attività di terza missione del Dipartimento è strategicamente orientata ai temi della conoscenza e della rappresentazione dell'ambiente costruito, dei materiali e delle tecnologie compatibili per intervenire sul patrimonio edilizio esistente sia attraverso il progetto di nuovi edifici, che il recupero e la manutenzione.
Se l'attività di ricerca in conto terzi ha lo scopo di supportare gli enti pubblici e gli attori che intervengono nei processi di recupero e trasformazione dell'ambiente costruito nell'operare scelte consapevoli, sono stati condotti studi relativamente alla progettazione e alla sperimentazione di un sistema integrato di micro generazione energetica a scala edilizia per gli interventi di retrofit ambientale. Gli impatti positivi sul territorio sono rappresentati dall'integrabilità dei sistemi tecnologici progettati con i valori ambientali del costruito e, in termini di innovazione, nella prospettiva di mercato per i produttori di tecnologie micro-eoliche.
Inoltre, si è perseguito l'obiettivo di sperimentare modalità innovative di rappresentazione e codici comunicativi, che, attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate nell'ambito dell'informatica, della modellazione, della realtà virtuale, consentono di praticare nuove possibilità di fruizione dell'architettura e del design. La ricerca ha avuto come esito la progettazione e realizzazione di un Museo Fisico per l'esposizione dei materiali per l'architettura e il design, che rappresenta una decisa opportunità di crescita dei territori in termini di conoscenza, in grado di orientare sia nuovi percorsi formativi che le attività di progettazione e realizzazione di interventi per l'ambiente costruito.
L'attività di terza missione del Dipartimento ha anche riguardato attività di Public Engagement, soprattutto con riferimento all'organizzazione di eventi pubblici (ad esempio, open day ed orientamento), all'organizzazione di mostre, esposizioni ed altri eventi aperti alla comunità (soprattutto per favorire la valorizzazione dello storico Palazzo Gravina), oppure iniziative rivolte a bambini e giovani.
Altre aree di possibile azione nell'ambito della Terza Missione non appartengono alla tradizione del Dipartimento.
A partire dal ruolo centrale delle discipline del progetto negli studi di architettura e nelle trasformazioni del territorio e della città, i gruppi di ricerca dipartimentali incentrati su queste discipline hanno sviluppato numerose e variegate attività di ricerca che hanno coinvolto istituzioni, enti e “stakeholder”, sostenendo inoltre attività di formazione di personale scientifico e tecnico nei settori di competenza.
In questo quadro, sono state stipulate convenzioni con istituzioni ed enti nazionali ed internazionali sulle seguenti tematiche: culture dell'abitare a confronto nei Paesi Mediterranei; rigenerazioni urbane: dalla “città dismessa” allo smart landscape; ricostruire il patrimonio culturale e identitario in Italia e in Argentina; formulazione di linee guida per un programma di interventi di recupero e di adeguamento funzionale finalizzati alla valorizzazione della funzione espositiva originaria della Mostra d'Oltremare e per lo sviluppo delle attività fieristiche e congressuali; pianificazione del Centro Internazionale di Studi di Antropologia Culturale e recupero dell'area interessata nel quartiere di Poggioreale - Sant'Alfonso.
In tale maniera i gruppi di ricerca di settore hanno stabilito e sviluppato rapporti scientifici con altre istituzioni, anche universitarie, e contribuito attivamente alle linee di modificazione critica del territorio e della città.
L'attività di terza missione nel settore dell'urbanistica, invece, si esplica nell'assistenza tecnica ai comuni per il governo del territorio. A partire dal 2004, quando fu varata la prima legge urbanistica regionale e, successivamente, con l'approvazione del regolamento n. 5 del 4 agosto del 2011 che ha rivisto le procedure per l'approvazione dei piani, si è stabilita una nuova stagione in cui si è attuato il rilancio della pianificazione in Campania. Questa nuova fase si è potuta sviluppare grazie alle profonde innovazioni introdotte capaci di adeguare metodi, concezioni e procedure alle esigenze della fase di ristrutturazione del sistema urbano regionale.
Tuttavia, il progresso normativo e culturale maturato non ha trovato terreno fertile nelle pratiche e nella preparazione sia degli apparti degli enti locali che della professione, la cui educazione si era consolidata nella precedente stagione. Avendo chiaramente presente una tale situazione, il Dipartimento, avvertendo l'utilità sociale del cambiamento, ha compreso l'importanza dell'istruzione e delle formazione quali leve essenziali, se non determinati, per la realizzazione di un effettivo progresso e, conseguentemente ha promosso, anche al fianco dei corsi di studi in classe L21 e LM48, corsi di perfezionamento indirizzati agli operatori del settore e assistenza tecnico-scientifica agli enti locali.
Questo lavoro di affiancamento agli enti locali esplica un'attività di consulenza ad ampio spettro in quanto non può limitarsi ai contenuti della pianificazione come la forma del piano, i metodi d'indagine sulla popolazione e sugli spazi urbani, i sistemi di relazione con i contesti, l'analisi delle tendenze in atto con relative previsioni o quella delle potenzialità di sviluppo ma deve entrare anche nelle questioni amministrative e procedimentali per la stretta connessione che esiste tra la macchina burocratica, la sua operatività e il governo del territorio. Durante i lunghi e complessi processi di pianificazione, si sviluppa l'assistenza al “decision making”, sostenendo forum e metodi di allargamento della democrazia con lo sviluppo della partecipazione insieme all'orientamento all'efficacia con la selezione e l'impegno degli “stakeholder”. La collaborazione con i diversi soggetti coinvolti, tanto del settore pubblico che privato, risulta in un processo di apprendimento secondo modalità e qualità differenziate rispetto ai metodi didattici.
Di converso, il Dipartimento si avvale della partecipazione alle pratiche per avere una conoscenza più diretta delle domande che esprimono realtà locali singolari con i loro interrogativi ben ponderati all'investigazione scientifica. Tra tutte risulta particolarmente fertile il complesso dei vincoli e condizionamenti che costringono ad affinare la penetrazione della comprensione in spazi di manovra molto ristretti e senza rinunciare ad obiettivi ambiziosi di qualità urbana nonostante la condizione di degrado o semplicemente di povertà delle aree urbanizzate.
In questa prospettiva, risulta importante anche il ruolo delle discipline commesse all'informatica e alla valutazione a supporto della pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistica allo scopo di elaborare sistemi di supporto alla decisione da offrire agli enti locali territoriali, anche con la realizzazione di sistemi informativi territoriali su piattaforma Geographical Information System (GIS).
Inoltre, a partire da una condivisa concezione della storia dell'architettura come disciplina autonoma con caratteri specifici, base indispensabile per qualsiasi azione di progettazione, pianificazione, tutela, conservazione e fruizione del patrimonio storico, artistico, architettonico, urbanistico, naturalistico, paesaggistico ed etno-antropologico, i gruppi di ricerca dipartimentali incentrati sulle discipline di storia dell'architettura e del restauro, si sono avvalsi dell'apporto scientifico di personalità differenti, riuscendo a dare vita a molteplici attività di ricerca.
Queste si sono sviluppate investendo i campi della teoria e del metodo storiografico, della letteratura architettonica, della trattatistica, della critica, della produzione artistica in rapporto all'architettura, implicando questioni di documentazione, rappresentazione, progettazione, esecuzione. Il Dipartimento ha dunque promosso ricerche pure e applicate in tali settori, indagando strutture e tecnologie, tipologie, linguaggi architettonici, trasformazioni urbane e territoriali, sostenendo inoltre la progettazione di interventi di restauro, sviluppando indagini capaci di condurre a una conoscenza scientifica dell'evoluzione urbana e di tutti i processi concorrenti, sperimentando temi e metodologie innovativi.
Tutte le attività di ricerca svolte, orientate inoltre a formare e a diffondere una cultura del progetto capace di confrontarsi sul piano della conoscenza critica anche con altre culture e interagire con tutti i soggetti protagonisti delle trasformazioni sul territorio, hanno coinvolto prestigiose istituzioni, enti e “stakeholder”, sostenendo inoltre attività di formazione di personale scientifico e tecnico nei settori di competenza, nonché opere editoriali di notevole risonanza e considerevole impatto scientifico.
In questo quadro, sono state stipulate convenzioni con istituzioni ed enti nazionali ed internazionali sulle seguenti tematiche: valorizzazione del complesso di Castel Capuano a Napoli; formulazione di linee guida per il restauro dell'Arena Flegrea, del Teatro Mediterraneo, del Cubo d'Oro, del Padiglione dell'America Latina, del Padiglione delle Missioni, del Padiglione di Rodi, della strada Antiniana e del Tempietto, e per la realizzazione di un grande progetto di Polo fieristico regionale; valutazione degli aspetti storici e paesaggistici del sito, preliminarmente alla stesura del piano urbanistico comunale.
In tale maniera i gruppi di ricerca di storia dell'architettura e restauro è riuscito ad intessere proficui rapporti scientifici con altri dipartimenti universitari, istituti ed enti di ricerca attivi nel settore, e a contribuire attivamente alle attività scientifica di tutela sul territorio.
Infine, l'attività di terza missione del Dipartimento è strategicamente orientata ai temi della conoscenza e della rappresentazione dell'ambiente costruito, dei materiali e delle tecnologie compatibili per intervenire sul patrimonio edilizio esistente sia attraverso il progetto di nuovi edifici, che il recupero e la manutenzione.
Se l'attività di ricerca in conto terzi ha lo scopo di supportare gli enti pubblici e gli attori che intervengono nei processi di recupero e trasformazione dell'ambiente costruito nell'operare scelte consapevoli, sono stati condotti studi relativamente alla progettazione e alla sperimentazione di un sistema integrato di micro generazione energetica a scala edilizia per gli interventi di retrofit ambientale. Gli impatti positivi sul territorio sono rappresentati dall'integrabilità dei sistemi tecnologici progettati con i valori ambientali del costruito e, in termini di innovazione, nella prospettiva di mercato per i produttori di tecnologie micro-eoliche.
Inoltre, si è perseguito l'obiettivo di sperimentare modalità innovative di rappresentazione e codici comunicativi, che, attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate nell'ambito dell'informatica, della modellazione, della realtà virtuale, consentono di praticare nuove possibilità di fruizione dell'architettura e del design. La ricerca ha avuto come esito la progettazione e realizzazione di un Museo Fisico per l'esposizione dei materiali per l'architettura e il design, che rappresenta una decisa opportunità di crescita dei territori in termini di conoscenza, in grado di orientare sia nuovi percorsi formativi che le attività di progettazione e realizzazione di interventi per l'ambiente costruito.
L'attività di terza missione del Dipartimento ha anche riguardato attività di Public Engagement, soprattutto con riferimento all'organizzazione di eventi pubblici (ad esempio, open day ed orientamento), all'organizzazione di mostre, esposizioni ed altri eventi aperti alla comunità (soprattutto per favorire la valorizzazione dello storico Palazzo Gravina), oppure iniziative rivolte a bambini e giovani.
Altre aree di possibile azione nell'ambito della Terza Missione non appartengono alla tradizione del Dipartimento.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Consorzio EUBEO | 1993 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | BENECON Centro regionale di competenza beni culturali, ecologia, economia per il recupero produttivo, la riconversione eco-compatibile e il design di supporto dei sistemi ambientali a valenza culturale S.c.ar.l. | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
3. | INNOVA S.c.ar.l. | 2011 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
4. | Consorzio nazionale di ricerca e di formazione sulle tecnologie per la costruzione e la salvaguardia delle strutture edilizie - CORITED | 1992 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), |