In coerenza con i principi che ispirano la governance dell'Ateneo, si ritiene che il ruolo delle Università sia anche quello di contribuire alla costruzione di una società della conoscenza che vada per lo meno di pari passo a quello dell'economia, aprendosi alle crescenti aspettative sul ruolo della formazione universitaria da parte del mondo esterno e più in particolare di quello locale. L'università della conoscenza, pertanto, riveste un ruolo fondamentale e attivo nei processi contemporanei di trasformazione socio-culturale e istituzionale, tecnico-scientifica, ed economico-produttiva del territorio ed, in larga scala, del nostro Paese. Tale ruolo dipende dalla qualità e produttività delle funzioni collegate alle due missioni tradizionali dell'università stessa, cioè la promozione e l'avanzamento della scienza e della cultura e l'alta formazione di competenze rivolte ad una società complessa. Una terza missione, insita nella formazione continua o life long learning quale necessaria espansione delle missioni già presenti, si delinea tra gli obiettivi fondamentali dell'istituzione universitaria: la valorizzazione della potenzialità e creazione di nuove idee che abbiano contenuti applicativi e, con questo, promozione dell'innovazione basata sulla ricerca garantendo, così, l'elevazione del livello qualitativo delle produzioni materiali e immateriali. Potenziare l'attività di terza missione, oggi, diventa una innovazione assolutamente necessaria ed esprime capacità di comunicazione della ricerca pur mantenendo la caratteristica basilare di costituire uno degli indirizzi strategici per l'Ateneo. Sono evidenti i benefici che la terza missione può portare ai sistemi territoriali in cui l'ateneo è inserito, che devono rispondere alle sfide della trasformazione. Appaiono rilevanti anche le ricadute positive, in termini di risorse e di stimoli, sulla ricerca universitaria e sulla formazione, per le potenziali prospettive di lavoro per i giovani che escono dall'Università. I nuovi laureati, ma anche chi partecipa a programmi di formazione continua, portano conoscenze e competenze alle imprese e alimentano processi di innovazione e cambiamento. L'Ateneo intende rafforzare l'integrazione di questi strumenti, mettendo a frutto esperienze di successi e difficoltà. Si tratta anche di potenziare il supporto alla valorizzazione in aree di ricerca finora poco coinvolte, ma con grandi potenzialità, anche in collegamento con le aree più attive, che sono tradizionalmente quelle tecnologiche ed economiche. In questo senso il trasferimento tecnologico e i rapporti col sistema territoriale sono stati affidati ad un Comitato scientifico con competenza specifica, distinta da quelle della ricerca, della didattica, delle relazioni esterne. E' stato istituito, altresì, un nuovo Centro di Ricerca di ateneo per la Valorizzazione dei risultati della ricerca che deve essere elemento chiave di rafforzamento, coordinamento e integrazione delle attività collegate alla terza funzione dell'università.
Tale teorema con le traiettorie odierne di trasformazione socio-culturale-istituzionale, tecnico-scientifica ed economico-produttiva, si articola oltre i confini del trasferimento tecnologico: non è solo "tecnologico" e non è puro "trasferimento". Si tratta più propriamente di scambio di conoscenze fra sistemi della ricerca nei vari rami scientifico-culturali e sistemi territoriali e produttivi per l'interazione innovativa e lo sviluppo di vocazioni locali tecno-produttive e socio-culturali. Il supporto istituzionale a tale scambio non si risolve nel solo accompagnamento personale e nell'incentivazione di singole azioni di trasferimento ma, sempre più, è implementazione di strategie di costituzione di "funzioni di sistema" per l'interazione innovativa. Il supporto si colloca nel triangolo fra università, mondi delle imprese e dei servizi specializzati del cosiddetto trasferimento tecnologico e il territorio (con le istituzioni e le politiche collegate).
Tale teorema con le traiettorie odierne di trasformazione socio-culturale-istituzionale, tecnico-scientifica ed economico-produttiva, si articola oltre i confini del trasferimento tecnologico: non è solo "tecnologico" e non è puro "trasferimento". Si tratta più propriamente di scambio di conoscenze fra sistemi della ricerca nei vari rami scientifico-culturali e sistemi territoriali e produttivi per l'interazione innovativa e lo sviluppo di vocazioni locali tecno-produttive e socio-culturali. Il supporto istituzionale a tale scambio non si risolve nel solo accompagnamento personale e nell'incentivazione di singole azioni di trasferimento ma, sempre più, è implementazione di strategie di costituzione di "funzioni di sistema" per l'interazione innovativa. Il supporto si colloca nel triangolo fra università, mondi delle imprese e dei servizi specializzati del cosiddetto trasferimento tecnologico e il territorio (con le istituzioni e le politiche collegate).
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
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Quadro I.2 - SPIN-OFF
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Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
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Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
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