La Facoltà di Lettere dell'Università eCampus, fin dalla sua istituzione nel 2006, ha orientato il suo operato al perseguimento delle due missioni fondamentali della formazione e della ricerca. Le azioni poste in essere in vista del raggiungimento di tali obiettivi sono state molteplici e hanno condotto a risultati importanti e tangibili, sia in termini di impatto sulla società, sia in termini di impatto sulla comunità scientifica. Per ciò che concerne la prima componente, andrà anzitutto rilevato l'elevato numero di studenti che ha conseguito il diploma di laurea a partire dal 2009.
Relativamente alla seconda componente, si dovrà evidenziare il rilievo attribuito alla ricerca nelle scelte strategiche, testimoniato soprattutto dalle dinamiche di reclutamento del corpo accademico attuate con vigore e serietà dalla Facoltà nel corso degli anni e particolarmente dall'anno 2011.
Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, la Facoltà di Lettere ha perseguito in questi anni una «terza missione», in quanto ha operato per favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza a beneficio della collettività e per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società. Il lasso di tempo relativamente breve che la Facoltà ha avuto a disposizione fino ad oggi per esplicare nel contesto sociale di riferimento la propria attività, va tenuto in debita considerazione nel momento in cui si passa alla descrizione e all'analisi delle attività con cui la essa – al fianco dell'Ateneo – ha espresso la propria dimensione territoriale. Data l'ampiezza degli obiettivi in cui si esplica tale mandato, la molteplicità degli attori coinvolti e la complessità delle forze in campo, è naturale che le iniziative che si inseriscono in tale ambito richiedano tempi di ideazione, progettazione, realizzazione e sperimentazione particolarmente lunghi prima che si possa pervenire a una valutazione ponderata degli esiti dell'azione e alla conseguente pianificazione di strategie di intervento stabili nel tempo. Tali fattori andranno dunque tenuti in debita considerazione nel momento in cui si procede all'esame e al vaglio dei risultati raggiunti nel quadro della terza missione sino al 2013, in particolar modo per interpretare le ragioni per cui, in diversi comparti, l'azione intrapresa dalla Facoltà non sembra avere ancora prodotto risultati concreti in termini di ricadute positive sulla società. Tale dato non inficia comunque la positività del quadro generale, che riflette gli sforzi attuati dalla Facoltà di Lettere per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori. Importanti risultati possono dirsi già conseguiti, mentre in alcuni aree gli effetti dell'azione intrapresa sono destinati a venire alla luce soltanto nel medio periodo.
La principale categoria in cui ricadono le azioni intraprese dalla Facoltà di Lettere nell'ambito della terza missione è quella della «produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale». Questa classe include tutte quelle iniziative grazie alle quali vengono messe a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della ricerca e specifiche attività di servizio. L'azione della Facoltà di Lettere in questo settore si è concretizzata in diverse attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società, realizzate sovente tramite operazioni in collaborazione con il territorio, e destinate in particolare alla divulgazione scientifica («I.4 public engagement»): organizzazione di eventi pubblici; organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica utilità aperti alla comunità; iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori; iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani, pubblicazioni divulgative firmate dallo staff docente a livello nazionale o internazionale; ecc. Mentre appaiono ancora poco rilevabili i risultati negli altri ambiti quali: «I.5. Patrimonio culturale», «I.6 Tutela della salute», «I.7 formazione continua» e «I.8 strutture di intermediazione».
Meno incisiva viene delineandosi l'azione della Facoltà di Lettere nell'ambito della «Valorizzazione della ricerca», cioè in quell'ambito di intervento che raggruppa tutte le attività volte a favorire la crescita economica, attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in conoscenza utile ai fini produttivi. A tal proposito si impongono alcune considerazioni. Ad un esame approfondito, i settori in cui la Facoltà non pare aver conseguito risultati significativi risultano essere quelli in cui l'impatto delle discipline umanistiche è meno diretto, mentre più importante è il contributo di altre branche della conoscenza. Appare pertanto naturale che, data la giovane età dell'Ateneo, la Facoltà non abbia ancora avuto il tempo di maturare azioni che già siano state in grado di produrre effetti tangibili. Queste considerazioni vanno certamente fatte per i quadri: «I.5. Patrimonio culturale», «I.6 Tutela della salute» e «I.8 strutture di intermediazione». Un discorso analogo vale anche per le voci «I.1 la proprietà intellettuale» e «I.2 Spin-off». Benché, in definitiva il bilancio appaia per questi dati ancora provvisorio, andrà comunque rilevato che, nel quadro di collaborazione con strutture esterne all'Ateneo (e dunque in un'area sostanzialmente riconducibile alla categoria «I.3 attività conto terzi»), la Facoltà ha stipulato sei convenzioni con l'Accademia del Lusso e con il CESD per l'attivazione di altrettante posizioni di professore straordinario a tempo determinato.
La rapida crescita e il continuo rafforzamento della Facoltà di Lettere inducono a ritenere che l'azione intrapresa nel contesto della terza missione proseguirà e si consoliderà negli anni futuri. Tale convinzione nasce dalla consapevolezza che nel perimetro della Facoltà convivono competenze, professionalità, idee, progetti che – se adeguatamente valorizzati e indirizzati verso un'interazione con il mondo esterno – possono contribuire in modo significativo al miglioramento collettivo, aiutando la società a compiere quei “salti” che altrimenti non avrebbe le risorse per compiere. Gli ambiti particolari in cui la Facoltà di Lettere può ragionevolmente attendersi di poter valorizzare e trasferire le competenze che racchiude sul territorio, sono quelli: (A) della realizzazione nella dimensione locale di contatti e opportunità di networking di scala nazionale e internazionale; (B) della formazione continua o permanente (lifelong learning); (C) della produzione e gestione di beni culturali; (D) della comunicazione e della condivisione con il pubblico dell'attività e dei benefici dell'istruzione superiore e della ricerca (Public Engagement). In particolare, la sfida prioritaria del prossimo futuro sarà, per la Facoltà, quella di offrire ai suoi studenti una formazione funzionale alla specializzazione nel lavoro e all'inserimento nelle realtà produttive del territorio.
Relativamente alla seconda componente, si dovrà evidenziare il rilievo attribuito alla ricerca nelle scelte strategiche, testimoniato soprattutto dalle dinamiche di reclutamento del corpo accademico attuate con vigore e serietà dalla Facoltà nel corso degli anni e particolarmente dall'anno 2011.
Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, la Facoltà di Lettere ha perseguito in questi anni una «terza missione», in quanto ha operato per favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza a beneficio della collettività e per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società. Il lasso di tempo relativamente breve che la Facoltà ha avuto a disposizione fino ad oggi per esplicare nel contesto sociale di riferimento la propria attività, va tenuto in debita considerazione nel momento in cui si passa alla descrizione e all'analisi delle attività con cui la essa – al fianco dell'Ateneo – ha espresso la propria dimensione territoriale. Data l'ampiezza degli obiettivi in cui si esplica tale mandato, la molteplicità degli attori coinvolti e la complessità delle forze in campo, è naturale che le iniziative che si inseriscono in tale ambito richiedano tempi di ideazione, progettazione, realizzazione e sperimentazione particolarmente lunghi prima che si possa pervenire a una valutazione ponderata degli esiti dell'azione e alla conseguente pianificazione di strategie di intervento stabili nel tempo. Tali fattori andranno dunque tenuti in debita considerazione nel momento in cui si procede all'esame e al vaglio dei risultati raggiunti nel quadro della terza missione sino al 2013, in particolar modo per interpretare le ragioni per cui, in diversi comparti, l'azione intrapresa dalla Facoltà non sembra avere ancora prodotto risultati concreti in termini di ricadute positive sulla società. Tale dato non inficia comunque la positività del quadro generale, che riflette gli sforzi attuati dalla Facoltà di Lettere per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori. Importanti risultati possono dirsi già conseguiti, mentre in alcuni aree gli effetti dell'azione intrapresa sono destinati a venire alla luce soltanto nel medio periodo.
La principale categoria in cui ricadono le azioni intraprese dalla Facoltà di Lettere nell'ambito della terza missione è quella della «produzione di beni pubblici di natura sociale, educativa e culturale». Questa classe include tutte quelle iniziative grazie alle quali vengono messe a disposizione della società, nelle sue varie articolazioni, i risultati della ricerca e specifiche attività di servizio. L'azione della Facoltà di Lettere in questo settore si è concretizzata in diverse attività senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e di sviluppo della società, realizzate sovente tramite operazioni in collaborazione con il territorio, e destinate in particolare alla divulgazione scientifica («I.4 public engagement»): organizzazione di eventi pubblici; organizzazione di concerti, mostre, esposizioni e altri eventi di pubblica utilità aperti alla comunità; iniziative di orientamento e interazione con le scuole superiori; iniziative divulgative rivolte a bambini e giovani, pubblicazioni divulgative firmate dallo staff docente a livello nazionale o internazionale; ecc. Mentre appaiono ancora poco rilevabili i risultati negli altri ambiti quali: «I.5. Patrimonio culturale», «I.6 Tutela della salute», «I.7 formazione continua» e «I.8 strutture di intermediazione».
Meno incisiva viene delineandosi l'azione della Facoltà di Lettere nell'ambito della «Valorizzazione della ricerca», cioè in quell'ambito di intervento che raggruppa tutte le attività volte a favorire la crescita economica, attraverso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in conoscenza utile ai fini produttivi. A tal proposito si impongono alcune considerazioni. Ad un esame approfondito, i settori in cui la Facoltà non pare aver conseguito risultati significativi risultano essere quelli in cui l'impatto delle discipline umanistiche è meno diretto, mentre più importante è il contributo di altre branche della conoscenza. Appare pertanto naturale che, data la giovane età dell'Ateneo, la Facoltà non abbia ancora avuto il tempo di maturare azioni che già siano state in grado di produrre effetti tangibili. Queste considerazioni vanno certamente fatte per i quadri: «I.5. Patrimonio culturale», «I.6 Tutela della salute» e «I.8 strutture di intermediazione». Un discorso analogo vale anche per le voci «I.1 la proprietà intellettuale» e «I.2 Spin-off». Benché, in definitiva il bilancio appaia per questi dati ancora provvisorio, andrà comunque rilevato che, nel quadro di collaborazione con strutture esterne all'Ateneo (e dunque in un'area sostanzialmente riconducibile alla categoria «I.3 attività conto terzi»), la Facoltà ha stipulato sei convenzioni con l'Accademia del Lusso e con il CESD per l'attivazione di altrettante posizioni di professore straordinario a tempo determinato.
La rapida crescita e il continuo rafforzamento della Facoltà di Lettere inducono a ritenere che l'azione intrapresa nel contesto della terza missione proseguirà e si consoliderà negli anni futuri. Tale convinzione nasce dalla consapevolezza che nel perimetro della Facoltà convivono competenze, professionalità, idee, progetti che – se adeguatamente valorizzati e indirizzati verso un'interazione con il mondo esterno – possono contribuire in modo significativo al miglioramento collettivo, aiutando la società a compiere quei “salti” che altrimenti non avrebbe le risorse per compiere. Gli ambiti particolari in cui la Facoltà di Lettere può ragionevolmente attendersi di poter valorizzare e trasferire le competenze che racchiude sul territorio, sono quelli: (A) della realizzazione nella dimensione locale di contatti e opportunità di networking di scala nazionale e internazionale; (B) della formazione continua o permanente (lifelong learning); (C) della produzione e gestione di beni culturali; (D) della comunicazione e della condivisione con il pubblico dell'attività e dei benefici dell'istruzione superiore e della ricerca (Public Engagement). In particolare, la sfida prioritaria del prossimo futuro sarà, per la Facoltà, quella di offrire ai suoi studenti una formazione funzionale alla specializzazione nel lavoro e all'inserimento nelle realtà produttive del territorio.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo