1. CONTESTO GENERALE
Anche le attività di Terza Missione nel triennio 2011-2013 per la FaST (Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano) sono state in gran parte influenzate dalla fase di avviamento ed espansione che ha caratterizzato la Facoltà stessa in questo periodo. Da questo punto di vista, forse più che nelle sedi di altri Atenei, le attività di Terza Missione hanno condizionato lo sviluppo sia della didattica sia della ricerca presso la struttura. Infatti, la succitata fase di espansione, associata al fatto di far parte di un contesto locale “a corto raggio” (per dimensioni sia fisiche, sia geografiche, sia economiche), ha creato notevoli aspettative a livello territoriale, di fatto condizionando lo sviluppo dell'Ateneo stesso in tutte le sue forme di attività.
Ciò ha fatto si che: sul fronte della didattica, i focus dei corsi di laurea sono stati innanzitutto condizionati da prioritarie esigenze di formazione da parte del tessuto imprenditoriale locale dei settori agricolo e industriale, nonché da parte della pubblica amministrazione che ha posto istanze di sviluppo strategico a livello ambientale ed energetico; sul fronte della ricerca, l'articolazione stessa delle competenze della FaST nelle 4 macro-aree descritte nelle sezioni precedenti ha cercato di focalizzare degli obbiettivi di intervento che fossero il più possibile chiarie trasparenti a tutti i potenziali fruitori esterni all'Ateneo, sempre partendo dalle istanze di sviluppo tecnico, tecnologico, economico e sociale del contesto produttivo locale (di fatto incardinato su 4 parole chiave; Agroalimentare, Ambiente, Industria, Energia).
Il tutto, come visto, ha consentito uno sviluppo armonico e interdisciplinare delle competenze interne di Facoltà, pur comportando – in alcune circostanze – conseguenze interne negative a livello di visibilità di taluni settori di ricerca (come detto, le discipline di base – non rivestendo un interesse immediato e diretto da parte di stakeholder esterni – non sono state originariamente raggruppate in una macro-area autonoma, con le conseguenze e le criticità già menzionate nelle sezioni precedenti).
In definitiva, si vuole sottolineare come le dinamiche di sviluppo della FaST siano state spesso condizionate da esigenze proprie degli aspetti di Terza Missione. E ciò diventa particolarmente evidente in merito a tutte le attività spese da diversi ricercatori della Facoltà sul fronte dello sviluppo di un Parco Tecnologico sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano. Questo prevede la creazione di laboratori di varia natura da adibire ad attività sia di ricerca (di base, istituzionale, commissionata), sia di servizi basati su misure e interventi ad alto contenuto tecnologico. Il tutto, in collaborazione con imprese private, associazioni di categoria e altri centri di ricerca operanti sul territorio (Fraunhofer, Eurac, Ecoresearch, Centro Sperimentale Laimburg). Gran parte di tali laboratori verrà gestita direttamente da responsabili ricercatori facenti capo alla FaST, anche con risorse che – a livello amministrativo – confluiranno poi nelle dotazioni della Facoltà stessa. Di fatto, attraverso dei contratti di Capacity Building, la FaST realizzerà laboratori finalizzati a specifici obbiettivi scientifici (comunque coerenti con le strategie di ricerca della Facoltà) le cui risorse saranno poi destinate ad essere fruite anche a livello di ricerche pubbliche e private che verranno gestite sotto il coordinamento del Parco Tecnologico. Quindi, per molti versi, lo sviluppo del Parco è connaturato e parallelo alle dinamiche di crescita della Facoltà, le cui dotazioni allo stato attuale sono molto limitate, soprattutto per quanto concerne i settori delle competenze tecnologiche e ingegneristiche. Siamo, pertanto, di fronte a competenze e ruoli simbiotici, trovando: da un lato l'Ateneo che necessita di nuove risorse per potenziare le dotazioni strumentali delle proprie discipline applicative; dall'altro, il Parco Tecnologico, in parte espressione degli interessi imprenditoriali locali (appurati attraverso specifiche indagini cui la FaST stessa ha preso parte), che richiede laboratori e centri servizi in grado di soddisfare a vari livelli le specifiche esigenze di ricerca da parte dei settori sia pubblico sia privato.
2. CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA'
Le attività di Terza Missione condotte presso la FaST sono riconducibili ad iniziative sia di trasferimento tecnologico (spesso congiunte allo sviluppo del citato Parco), sia di natura didattica extra-curriculare, aventi come finalità generale quella di favorire, attraverso forme di comunicazione accessibili anche ai non esperti, un continuo e coerente trasferimento di conoscenze in vari settori della popolazione. I linguaggi agli strumenti utilizzati, ovviamente, variano in funzione del livello di preparazione delle persone coinvolte: si va da attività prevalentemente ludiche delle iniziative denominate JuniorUNI (rivolte a fruitori della scuola primaria e secondaria), passando attraverso l'organizzazione di seminari e convegni di varia natura, fino ad arrivare all'organizzazione di corsi di alta formazione per professionisti laureati (formazione permanente per iscritti ad albi professionali, Master di primo e secondo livello in varie discipline ingegneristiche, in particolare nel settore CasaClima). Da segnalare anche che, in merito all'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, la FaST è diventata un importante punto di riferimento nazionale, poiché dal 2012 è stata nominata – unica in Italia – sede bilingue degli esami di stato (italiano e tedesco) per l'abilitazione all'esercizio della libera professione.
I convegni organizzati sono stati diversi e in vari settori, a livello nazionale e internazionale. Molti ricercatori hanno anche preso parte ai comitati organizzativi di convegni tenutisi in altre sedi. Da sottolineare anche che la FaST, dalla sua costituzione, ha sempre promosso iniziative seminariali e congressuali in Ateneo per favorire a livello locale il trasferimento di conoscenze derivante dalle proprie ricerche e domini di interesse. Per questo motivo, si è fatta promotrice delle iniziative FaST Research Day, svoltesi nel 2010 e 2012 e in seguito confluite nel Research Day di Ateneo, insieme alle altre Facoltà che hanno inteso aderire collegialmente a tale iniziativa.
Nel triennio in esame non vi sono state comunque attività di Terza Missione legate a iniziative brevettuali o di spin off. Su tale fronte vi è da dire che lo stesso Ateneo è in fase di organizzazione, predisponendo – anche sulla scia delle aspettative emergenti in merito al Parco Tecnologico – una piattaforma centrale per favorire le iniziative di trasferimento tecnologico (o, più in generale, delle conoscenze) in tal senso. Le aspettative su tale fronte sono, pertanto, destinate ad aumentare nei prossimi anni.
Molte delle attività di terza Missione della FaST confluiscono, così, in iniziative centrali di Ateneo (Parco Tecnologico, Open Day, Research Day, Lunga Notte della Ricerca, JuniorUni, formazione permanente etc.) e verranno, pertanto, descritte in altra sede. Qui ci si limiterà a delineare gli aspetti essenziali delle iniziative direttamente gestite dalla FaST.
3. INIZIATIVE PRINCIPALI
La descrizione delle iniziative principali è riportata per esteso nell'allegato documento .pdf. Esse includono:
a) Parco Tecnologico
b) Organizzazione di eventi pubblici
c) Collaborazioni a eventi fieristici, comitati scientifici o centri di consulenza tecnica
d) Partecipazione a comitati per la definizione di norme tecniche
e) Attività divulgative e di orientamento
4. CRITICITA'
Non si rilevano particolari criticità in merito alle iniziative di Terza Missione presso la FaST nel periodo in esame, specie considerando l'intensità dell'impegno con cui molti ricercatori e docenti sono stati coinvolti nei vari aspetti di tale fronte. Tuttavia, proprio per la molteplicità delle attività contemplate, si ritiene opportuno istituire un servizio interno FaST per il monitoraggio delle attività stesse, possibilmente basato sulla piattaforma digitale di Ateneo Boris. Il monitoraggio potrebbe essere coordinato dalla Commissione Ricerca di Facoltà, opportunamente raccordata sia col Presidio di Qualità di Ateneo, sia con l'Ufficio Ricerca Centrale.
Pdf inserito: visualizza
Anche le attività di Terza Missione nel triennio 2011-2013 per la FaST (Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano) sono state in gran parte influenzate dalla fase di avviamento ed espansione che ha caratterizzato la Facoltà stessa in questo periodo. Da questo punto di vista, forse più che nelle sedi di altri Atenei, le attività di Terza Missione hanno condizionato lo sviluppo sia della didattica sia della ricerca presso la struttura. Infatti, la succitata fase di espansione, associata al fatto di far parte di un contesto locale “a corto raggio” (per dimensioni sia fisiche, sia geografiche, sia economiche), ha creato notevoli aspettative a livello territoriale, di fatto condizionando lo sviluppo dell'Ateneo stesso in tutte le sue forme di attività.
Ciò ha fatto si che: sul fronte della didattica, i focus dei corsi di laurea sono stati innanzitutto condizionati da prioritarie esigenze di formazione da parte del tessuto imprenditoriale locale dei settori agricolo e industriale, nonché da parte della pubblica amministrazione che ha posto istanze di sviluppo strategico a livello ambientale ed energetico; sul fronte della ricerca, l'articolazione stessa delle competenze della FaST nelle 4 macro-aree descritte nelle sezioni precedenti ha cercato di focalizzare degli obbiettivi di intervento che fossero il più possibile chiarie trasparenti a tutti i potenziali fruitori esterni all'Ateneo, sempre partendo dalle istanze di sviluppo tecnico, tecnologico, economico e sociale del contesto produttivo locale (di fatto incardinato su 4 parole chiave; Agroalimentare, Ambiente, Industria, Energia).
Il tutto, come visto, ha consentito uno sviluppo armonico e interdisciplinare delle competenze interne di Facoltà, pur comportando – in alcune circostanze – conseguenze interne negative a livello di visibilità di taluni settori di ricerca (come detto, le discipline di base – non rivestendo un interesse immediato e diretto da parte di stakeholder esterni – non sono state originariamente raggruppate in una macro-area autonoma, con le conseguenze e le criticità già menzionate nelle sezioni precedenti).
In definitiva, si vuole sottolineare come le dinamiche di sviluppo della FaST siano state spesso condizionate da esigenze proprie degli aspetti di Terza Missione. E ciò diventa particolarmente evidente in merito a tutte le attività spese da diversi ricercatori della Facoltà sul fronte dello sviluppo di un Parco Tecnologico sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano. Questo prevede la creazione di laboratori di varia natura da adibire ad attività sia di ricerca (di base, istituzionale, commissionata), sia di servizi basati su misure e interventi ad alto contenuto tecnologico. Il tutto, in collaborazione con imprese private, associazioni di categoria e altri centri di ricerca operanti sul territorio (Fraunhofer, Eurac, Ecoresearch, Centro Sperimentale Laimburg). Gran parte di tali laboratori verrà gestita direttamente da responsabili ricercatori facenti capo alla FaST, anche con risorse che – a livello amministrativo – confluiranno poi nelle dotazioni della Facoltà stessa. Di fatto, attraverso dei contratti di Capacity Building, la FaST realizzerà laboratori finalizzati a specifici obbiettivi scientifici (comunque coerenti con le strategie di ricerca della Facoltà) le cui risorse saranno poi destinate ad essere fruite anche a livello di ricerche pubbliche e private che verranno gestite sotto il coordinamento del Parco Tecnologico. Quindi, per molti versi, lo sviluppo del Parco è connaturato e parallelo alle dinamiche di crescita della Facoltà, le cui dotazioni allo stato attuale sono molto limitate, soprattutto per quanto concerne i settori delle competenze tecnologiche e ingegneristiche. Siamo, pertanto, di fronte a competenze e ruoli simbiotici, trovando: da un lato l'Ateneo che necessita di nuove risorse per potenziare le dotazioni strumentali delle proprie discipline applicative; dall'altro, il Parco Tecnologico, in parte espressione degli interessi imprenditoriali locali (appurati attraverso specifiche indagini cui la FaST stessa ha preso parte), che richiede laboratori e centri servizi in grado di soddisfare a vari livelli le specifiche esigenze di ricerca da parte dei settori sia pubblico sia privato.
2. CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA'
Le attività di Terza Missione condotte presso la FaST sono riconducibili ad iniziative sia di trasferimento tecnologico (spesso congiunte allo sviluppo del citato Parco), sia di natura didattica extra-curriculare, aventi come finalità generale quella di favorire, attraverso forme di comunicazione accessibili anche ai non esperti, un continuo e coerente trasferimento di conoscenze in vari settori della popolazione. I linguaggi agli strumenti utilizzati, ovviamente, variano in funzione del livello di preparazione delle persone coinvolte: si va da attività prevalentemente ludiche delle iniziative denominate JuniorUNI (rivolte a fruitori della scuola primaria e secondaria), passando attraverso l'organizzazione di seminari e convegni di varia natura, fino ad arrivare all'organizzazione di corsi di alta formazione per professionisti laureati (formazione permanente per iscritti ad albi professionali, Master di primo e secondo livello in varie discipline ingegneristiche, in particolare nel settore CasaClima). Da segnalare anche che, in merito all'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, la FaST è diventata un importante punto di riferimento nazionale, poiché dal 2012 è stata nominata – unica in Italia – sede bilingue degli esami di stato (italiano e tedesco) per l'abilitazione all'esercizio della libera professione.
I convegni organizzati sono stati diversi e in vari settori, a livello nazionale e internazionale. Molti ricercatori hanno anche preso parte ai comitati organizzativi di convegni tenutisi in altre sedi. Da sottolineare anche che la FaST, dalla sua costituzione, ha sempre promosso iniziative seminariali e congressuali in Ateneo per favorire a livello locale il trasferimento di conoscenze derivante dalle proprie ricerche e domini di interesse. Per questo motivo, si è fatta promotrice delle iniziative FaST Research Day, svoltesi nel 2010 e 2012 e in seguito confluite nel Research Day di Ateneo, insieme alle altre Facoltà che hanno inteso aderire collegialmente a tale iniziativa.
Nel triennio in esame non vi sono state comunque attività di Terza Missione legate a iniziative brevettuali o di spin off. Su tale fronte vi è da dire che lo stesso Ateneo è in fase di organizzazione, predisponendo – anche sulla scia delle aspettative emergenti in merito al Parco Tecnologico – una piattaforma centrale per favorire le iniziative di trasferimento tecnologico (o, più in generale, delle conoscenze) in tal senso. Le aspettative su tale fronte sono, pertanto, destinate ad aumentare nei prossimi anni.
Molte delle attività di terza Missione della FaST confluiscono, così, in iniziative centrali di Ateneo (Parco Tecnologico, Open Day, Research Day, Lunga Notte della Ricerca, JuniorUni, formazione permanente etc.) e verranno, pertanto, descritte in altra sede. Qui ci si limiterà a delineare gli aspetti essenziali delle iniziative direttamente gestite dalla FaST.
3. INIZIATIVE PRINCIPALI
La descrizione delle iniziative principali è riportata per esteso nell'allegato documento .pdf. Esse includono:
a) Parco Tecnologico
b) Organizzazione di eventi pubblici
c) Collaborazioni a eventi fieristici, comitati scientifici o centri di consulenza tecnica
d) Partecipazione a comitati per la definizione di norme tecniche
e) Attività divulgative e di orientamento
4. CRITICITA'
Non si rilevano particolari criticità in merito alle iniziative di Terza Missione presso la FaST nel periodo in esame, specie considerando l'intensità dell'impegno con cui molti ricercatori e docenti sono stati coinvolti nei vari aspetti di tale fronte. Tuttavia, proprio per la molteplicità delle attività contemplate, si ritiene opportuno istituire un servizio interno FaST per il monitoraggio delle attività stesse, possibilmente basato sulla piattaforma digitale di Ateneo Boris. Il monitoraggio potrebbe essere coordinato dalla Commissione Ricerca di Facoltà, opportunamente raccordata sia col Presidio di Qualità di Ateneo, sia con l'Ufficio Ricerca Centrale.
Pdf inserito: visualizza
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo