1. ELEMENTI INTRODUTTIVI.
Il D3A sviluppa le attività legate alla terza missione nell'ambito di un'unica strategia strettamente connessa alle attività didattiche e di ricerca, all'interno delle linee di azione indicate nel Piano Strategico dell'UNIVPM (2014‐2016). Gli approcci e le tematiche di ricerca fondamentale e applicata del D3A sono tutte pertinenti con le indicazioni relative alle Sfide della Società (Programma Horizon 2020) e alle FET (Tecnologie Emergenti e Future). Inoltre, il grado di innovazione nell'approccio metodologico rientra anche nella richiesta di adozione di prassi di ricerca innovative che devono essere trasferite al tessuto sociale e economico. Tutti i gruppi di ricerca del D3A utilizzano le più moderne metodologie sperimentali o teoriche per studiare sistemi complessi, anche sfruttando l'accesso a grandi laboratori di ricerca europei e svolgendo le loro ricerche sia di natura fondamentale che applicativa. Questo rappresenta la premessa necessaria per lo sviluppo di un'efficace attività legata alla terza missione che si esplica secondo due pilastri:
1° Pilastro, Le attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico sono sempre orientate al coinvolgimento di più attori delle filiere di riferimento, utilizzando un approccio partecipativo. Questo garantisce un effettivo processo di trasferimento tecnologico. In questo ambito viene fortemente promossa l'interazione con le imprese attraverso progetti pubblico-privato, le convenzioni di ricerca e le attività conto terzi. Inoltre si promuove la creazione di spin-off e di brevetti con particolre riferimento alle privative vegetali.
2° Pilastro, Comunicazione tecnica e scientifica, sviluppo culturale e Public Engagement. Una priorità strategica del D3A, in relazione alle tematiche di ricerca fondamentale e applicativa, è quello della comunicazione scientifica rivolta non solo ai soggetti direttamente interessati, ma anche all'intera comunità dei cittadini per promuovere la cultura scientifica, con particolare attenzione ai giovani studenti delle scuole secondarie.
2. LINEE STRATEGICHE RELATIVE ALL'ATTIVITA' DI TERZA MISSIONE ANNI 2014-2016.
Le linee strategiche fissate per il periodo 2014-2016 sono principalmente articolate su i due pilastri prima introdotti.
1° Pilastro. Le attività legate al primo pilastro si svilupperanno secondo due obiettivi strategici:
a) Il primo obiettivo strategico è rappresentato dalla valorizzazione dei risultati della ricerca fondamentale in attività di ricerca applicata in stretta connessione con le attività formative e in stretto coordinamento con le imprese e il tessuto economico e sociale. In sostanza si tratta di 1) trasferire le conoscenze e le competenze innovative nel tessuto economico e sociale che comprende le imprese private ma anche le associazioni degli imprenditori e gli enti locali; 2) identificare possibili ricadute applicative e quindi identificare nuovi obiettivi di ricerca applicata da sviluppare prevalentemente con programmi di ricerca pubblico-privato. Lo sviluppo e la promozione del cluster agroalimentare sarà un elemento fondamentale di questo obiettivo. Inoltre, in questo ambito si proporranno occasioni informative, di sensibilizzazione e di collaborazione.
b) Il secondo obiettivo è rappresentato dalla promozione delle attività di supporto alle aziende con azioni di ricerca e sviluppo in relazione a specifiche esigenze produttive. In questo ambito si dovranno promuovere tutte le azioni per favorie un avvicinamento delle aziende alle attività del D3A anche grazie alle opportunità legate alle iniziative promosse dall'ateneo (es. Your Future Festival) e alle iniziative e interazioni che si svilupperanno all'interno del cluster agroalimentare. Rientrano in quest'ambito le attività di partecipazione a tavoli tematici tecnici e di pareri in relazione alle attività di policy. Per la realizzazione di questo obiettivo sarà molto utile la promozione delle attività della azienda didattico-sperimentdale del D3A dove saranno promosse tutte le attivività di servizio alle imprese e attività di formazione e aggiornamento per operatori.
2° Pilastro. Le attività legate al secondo pilastro si svilupperanno secondo l'obiettivo di sviluppare un'iniziativa continua e permanente, anche grazie alla partecipazione alle iniziative dell'Ateneo e all'organizzazione di attività divulgative di grosso rilievo come una mostra-evento sull'agricoltura e l'alimentazione o attività continue di divulgazione con la gestione di una trasmissione televisiva dedicata all'agricoltura su una rete locale. Tali attività divulgative avranno anche il compito di trainare altre iniziative analoghe. Un secondo obiettivo sarà quello delle iniziative con le scuole superiori anche con finalità di orientamento.
3. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA.
Al fine di comprendere l'attività svolta è opportuno individuare i punti di forza e le aree di miglioramento del Dipartimento.
I punti di forza sono:
1) un solido rapporto con il territorio e con il mondo delle imprese;
2) una notevole attività di ricerca condotta dai vari gruppi di ricerca del D3A;
3) la disponibilità di strutture come l'Azienda agraria e l'Orto botanico;
4) un solido rapporto con alcune scuole superiori (prevalentemente di tipo tecnico).
I punti di debolezza sono:
1) rapporto troppo debole con scuole superiori non tecniche (es. Licei);
2) rapporti con le imprese basati su contatti individuali e non organizzati.
4. OBIETTIVI E INDICATORI.
Al fine di monitorare il grado di conseguimento degli obiettivi strategici, periodicamente vengono raccolti i dati ed elaborati i seguenti indicatori a cura della struttura tecnico-amministrativa del dipartimento, eventualmente coadiuvata da docenti. Gli indicatori vengono poi analizzati dal responsabile della Ricerca e dal Direttore che riferisce al CdD in merito al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal D3A.
Sulla base di quanto sopra, gli obiettivi e gli indicatori per il periodo in esame sono i seguenti.
1° Pilastro
Obiettivo 1: costituire e rafforzare il cluster agroalimentare.
Indicatore 1: verifica costituzione e numero di aziende coinvolte.
Obiettivo 2: Organizzazione di incontri tecnici e di trasferimento tecnologico.
Indicatore 2: numero di iniziative svolte.
Obiettivo 3: Promozione delle attività di servizio alle imprese.
Indicatore 3: numero di convenzioni/contratti e loro importo.
2° Pilastro
Obiettivo 4: Realizzazione di una mostra-evento su alimentazione e agricoltura, di una trasmissione televisiva e di altre iniziative divulgative.
Indicatore 4: a) avvenuta realizzazione delle singole attività; b) numero di partecipanti alla mostra-evento; c) numero di incontri tematici realizzati durante la mostra; d) numero di puntate TV realizzate; e) numero di altre iniziative pubbliche di natura divulgativa.
5. RISORSE E PROCESSI.
La terza missione costituisce una parte fondamentale dell'azione del D3A. Sarà quindi compito del D3A individuare le risorse per attivare i processi necessari in modo da centrare gli obiettivi prefissati per il 2014 e superare nel corso del prossimo triennio i punti di debolezza. Parte delle risorse saranno identificate nell'ambito di quanto previsto dai progetti di ricerca per le attività di divulgazione o grazie all'utilizzo di una parte dei proventi delle attività conto terzi. Infine, si ricercheranno finanziamenti specifici per le attività della terza missione in ambito locale e nazionale. Il Dipartimento si impegna inoltre a offrire, compatibilmente con le altre attività dallo stesso svolte, il necessario supporto ai docenti coinvolti nelle attività della terza missione.
Il D3A sviluppa le attività legate alla terza missione nell'ambito di un'unica strategia strettamente connessa alle attività didattiche e di ricerca, all'interno delle linee di azione indicate nel Piano Strategico dell'UNIVPM (2014‐2016). Gli approcci e le tematiche di ricerca fondamentale e applicata del D3A sono tutte pertinenti con le indicazioni relative alle Sfide della Società (Programma Horizon 2020) e alle FET (Tecnologie Emergenti e Future). Inoltre, il grado di innovazione nell'approccio metodologico rientra anche nella richiesta di adozione di prassi di ricerca innovative che devono essere trasferite al tessuto sociale e economico. Tutti i gruppi di ricerca del D3A utilizzano le più moderne metodologie sperimentali o teoriche per studiare sistemi complessi, anche sfruttando l'accesso a grandi laboratori di ricerca europei e svolgendo le loro ricerche sia di natura fondamentale che applicativa. Questo rappresenta la premessa necessaria per lo sviluppo di un'efficace attività legata alla terza missione che si esplica secondo due pilastri:
1° Pilastro, Le attività di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico sono sempre orientate al coinvolgimento di più attori delle filiere di riferimento, utilizzando un approccio partecipativo. Questo garantisce un effettivo processo di trasferimento tecnologico. In questo ambito viene fortemente promossa l'interazione con le imprese attraverso progetti pubblico-privato, le convenzioni di ricerca e le attività conto terzi. Inoltre si promuove la creazione di spin-off e di brevetti con particolre riferimento alle privative vegetali.
2° Pilastro, Comunicazione tecnica e scientifica, sviluppo culturale e Public Engagement. Una priorità strategica del D3A, in relazione alle tematiche di ricerca fondamentale e applicativa, è quello della comunicazione scientifica rivolta non solo ai soggetti direttamente interessati, ma anche all'intera comunità dei cittadini per promuovere la cultura scientifica, con particolare attenzione ai giovani studenti delle scuole secondarie.
2. LINEE STRATEGICHE RELATIVE ALL'ATTIVITA' DI TERZA MISSIONE ANNI 2014-2016.
Le linee strategiche fissate per il periodo 2014-2016 sono principalmente articolate su i due pilastri prima introdotti.
1° Pilastro. Le attività legate al primo pilastro si svilupperanno secondo due obiettivi strategici:
a) Il primo obiettivo strategico è rappresentato dalla valorizzazione dei risultati della ricerca fondamentale in attività di ricerca applicata in stretta connessione con le attività formative e in stretto coordinamento con le imprese e il tessuto economico e sociale. In sostanza si tratta di 1) trasferire le conoscenze e le competenze innovative nel tessuto economico e sociale che comprende le imprese private ma anche le associazioni degli imprenditori e gli enti locali; 2) identificare possibili ricadute applicative e quindi identificare nuovi obiettivi di ricerca applicata da sviluppare prevalentemente con programmi di ricerca pubblico-privato. Lo sviluppo e la promozione del cluster agroalimentare sarà un elemento fondamentale di questo obiettivo. Inoltre, in questo ambito si proporranno occasioni informative, di sensibilizzazione e di collaborazione.
b) Il secondo obiettivo è rappresentato dalla promozione delle attività di supporto alle aziende con azioni di ricerca e sviluppo in relazione a specifiche esigenze produttive. In questo ambito si dovranno promuovere tutte le azioni per favorie un avvicinamento delle aziende alle attività del D3A anche grazie alle opportunità legate alle iniziative promosse dall'ateneo (es. Your Future Festival) e alle iniziative e interazioni che si svilupperanno all'interno del cluster agroalimentare. Rientrano in quest'ambito le attività di partecipazione a tavoli tematici tecnici e di pareri in relazione alle attività di policy. Per la realizzazione di questo obiettivo sarà molto utile la promozione delle attività della azienda didattico-sperimentdale del D3A dove saranno promosse tutte le attivività di servizio alle imprese e attività di formazione e aggiornamento per operatori.
2° Pilastro. Le attività legate al secondo pilastro si svilupperanno secondo l'obiettivo di sviluppare un'iniziativa continua e permanente, anche grazie alla partecipazione alle iniziative dell'Ateneo e all'organizzazione di attività divulgative di grosso rilievo come una mostra-evento sull'agricoltura e l'alimentazione o attività continue di divulgazione con la gestione di una trasmissione televisiva dedicata all'agricoltura su una rete locale. Tali attività divulgative avranno anche il compito di trainare altre iniziative analoghe. Un secondo obiettivo sarà quello delle iniziative con le scuole superiori anche con finalità di orientamento.
3. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA.
Al fine di comprendere l'attività svolta è opportuno individuare i punti di forza e le aree di miglioramento del Dipartimento.
I punti di forza sono:
1) un solido rapporto con il territorio e con il mondo delle imprese;
2) una notevole attività di ricerca condotta dai vari gruppi di ricerca del D3A;
3) la disponibilità di strutture come l'Azienda agraria e l'Orto botanico;
4) un solido rapporto con alcune scuole superiori (prevalentemente di tipo tecnico).
I punti di debolezza sono:
1) rapporto troppo debole con scuole superiori non tecniche (es. Licei);
2) rapporti con le imprese basati su contatti individuali e non organizzati.
4. OBIETTIVI E INDICATORI.
Al fine di monitorare il grado di conseguimento degli obiettivi strategici, periodicamente vengono raccolti i dati ed elaborati i seguenti indicatori a cura della struttura tecnico-amministrativa del dipartimento, eventualmente coadiuvata da docenti. Gli indicatori vengono poi analizzati dal responsabile della Ricerca e dal Direttore che riferisce al CdD in merito al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal D3A.
Sulla base di quanto sopra, gli obiettivi e gli indicatori per il periodo in esame sono i seguenti.
1° Pilastro
Obiettivo 1: costituire e rafforzare il cluster agroalimentare.
Indicatore 1: verifica costituzione e numero di aziende coinvolte.
Obiettivo 2: Organizzazione di incontri tecnici e di trasferimento tecnologico.
Indicatore 2: numero di iniziative svolte.
Obiettivo 3: Promozione delle attività di servizio alle imprese.
Indicatore 3: numero di convenzioni/contratti e loro importo.
2° Pilastro
Obiettivo 4: Realizzazione di una mostra-evento su alimentazione e agricoltura, di una trasmissione televisiva e di altre iniziative divulgative.
Indicatore 4: a) avvenuta realizzazione delle singole attività; b) numero di partecipanti alla mostra-evento; c) numero di incontri tematici realizzati durante la mostra; d) numero di puntate TV realizzate; e) numero di altre iniziative pubbliche di natura divulgativa.
5. RISORSE E PROCESSI.
La terza missione costituisce una parte fondamentale dell'azione del D3A. Sarà quindi compito del D3A individuare le risorse per attivare i processi necessari in modo da centrare gli obiettivi prefissati per il 2014 e superare nel corso del prossimo triennio i punti di debolezza. Parte delle risorse saranno identificate nell'ambito di quanto previsto dai progetti di ricerca per le attività di divulgazione o grazie all'utilizzo di una parte dei proventi delle attività conto terzi. Infine, si ricercheranno finanziamenti specifici per le attività della terza missione in ambito locale e nazionale. Il Dipartimento si impegna inoltre a offrire, compatibilmente con le altre attività dallo stesso svolte, il necessario supporto ai docenti coinvolti nelle attività della terza missione.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Nome | Ragione Sociale | Codice Fiscale/Partita Iva | Anno inizio partecipazione | Budget impegnato nell'anno | N.ro addetti (ETP) | N.ro Imprese da inizio partecipazione | N.ro Imprese nell'anno | Fatturato complessivo | N.ro addetti (ETP) delle imprese incubate nell'anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | JCube | JCube SRL | 02572810428 | 2012 | 0,00 | 2,50 | 18 | 15 | 1.267.542,00 | 9,67 |
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Associazione Network per la valorizzazione della ricerca universitaria | 1998 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | Associazione UNISCAPE | 2008 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | Si |
3. | Consorzio Italiano di Ricerca sulla Domotica HOME LAB | 2011 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
4. | INSTM Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnolgia dei Materiali | 1997 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
5. | CL.uster A.grifood N.azionale CL.A.N. | 2014 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), | Si |