Il Dipartimento di Scienze del Farmaco, formato da 41 docenti e 28 personale tecnico-amministrativo, è attivo in molti ambiti di interesse della terza missione. I campi non completati sono o argomentati nel testo sottostante o non applicabili ad un Dipartimento che incentra i propri interessi attorno al mondo del farmaco e della salute. Ad esempio, non ha personale docente con competenze in botanica e quindi non presenta privative vegetali, ma ha interessi in microbiologia applicata e lavora su ceppi di microorganismi innovativi (ad esempio utilizzabili come biofilm) con possibilità di trasferibilità al mondo produttivo. Tale attività sfugge però alla presente ricognizione.
Gli obiettivi strategici del Dipartimento sono di consolidare le aree di forza del Dipartimento in questo ambito e di dare slancio alle aree di terza missione in cui vi è un ampio miglioramento.
Il principale punto di forza del Dipartimento è rappresentato dall'interazione con il mondo industriale, e in particolar modo il settore farmaceutico, chimico, alimentare e nutraceutico. Il principale indicatore di questo sono i fondi conto terzi, che rappresentano certa evidenza di una volontà del tessuto industriale di collaborare. Secondo indicatore, per quanto difficile da rappresentare se non in forma narrativa, è la presenza di docenti del nostro Dipartimento a convegni nazionali con interessi industriali (es, settore farmaceutico). Terzo indicatore è il numero di esperti provenienti dal mondo industriale che prestano la loro docenza, spesso in forma di seminari, ai corsi di Laurea e al Master da noi erogato. A questo, si aggiungono spin-off che vengono ad essere costituite, brevetti e convegni organizzati presso la nostra sede. Questo rappresenta sicuramente un punto di forza del Dipartimento e quindi gli obiettivi sono principalmente di mantenimento, di corretta raccolta dei dati e di incentivazione in sotto-settori in cui vi sono dei margini di mantenimento.
Il Dipartimento, oltre a partecipare alle attività di Ateneo di public engagement, organizza direttamente alcune iniziative proprie. Inoltre, vi sono iniziative organizzate dai singoli docenti indipendentemente da un coordinamento da parte del Dipartimento o dell'Ateneo. Ad esempio, nel 2013 docenti del Dipartimento hanno tenuto seminari aperti al pubblico, tra cui all'Università della terza età, hanno organizzato convegni su tematiche di interesse generale (ad esempio, sulla contraffazione dei farmaci e sulle cellule staminali). Vari docenti scrivono su riviste italiane non prettamente scientifiche su temi divulgativi (ad esempio, Giovanni Appendino e Federica Pollastro: La medicalizzazione del gusto, La Chimica e L'Industria (Settembre 2013) 1-5). In questo ambito, però, si evincono debolezze strutturali e debolezze di quantità. Da un punto di vista strutturale, è importante notare che molte iniziative sfuggono al censimento e che non vi è personale tecnico-amministrativo dedicato, almeno in parte, a queste attività, e non esiste un coordinamento da parte del personale docente, se non, in minima parte, da parte del Delegato alla Ricerca e del Delegato all'Orientamento. Da un punto di vista della quantità, la numerosità degli eventi è limitata.
Malgrado il nostro Ateneo sia adesso accreditato come provider per crediti formativi per l'educazione continua in Medicina, il Dipartimento, al momento, non reputa strategico erogare crediti formativi attraverso l'Ateneo. I principali motivi di questa scelta sono (i) la convenienza ad usare provider esterni, che sono in grado di fornire anche una macchina organizzativa (ad esempio per la logistica) che l'Ateneo, sia per esperienza sia per mancanza di risorse umane, non è in grado di garantire; (ii) la necessità, di utilizzare luoghi di incontro diversi dall'Università. Tale mancanza però è compensata dall'attività di docenza o di organizzazione di eventi ECM e FAD per medici, medici specialisti, farmacisti e biologi dei nostri docenti. Il Prof. Canonico (farmacologo), il Prof. Genazzani (farmacologo) e il Prof. Jommi (farmacoeconomista) si distinguono per l'intensità di tale attività, che può essere stimata in oltre 20 eventi annuali a testa. Oltre ai tre menzionati, si stima che almeno un terzo dei docenti è annualmente coinvolto in attività di formazione continua per medici o farmacisti. Ancora una volta, la capacità di censimento di queste attività, soprattutto perché spesso non richiedono autorizzazioni o rimborsi da parte del Dipartimento, è carente.
Nel Dipartimento non vi sono medici o altre figure convenzionate con il SSN e quindi non si svolgono trial clinici né vi sono biobanche accreditate al Ministero. Seppur questo è vero, il Dipartimento ha costituito il Centro di Ricerca Interdipartimentale in Farmacogenetica e Farmacogenomica (CRIFF; http://www.farmacogeneticanovara.it/) che si occupa di valutare l'impatto delle variazione genetiche sulla risposta individuale ai farmaci. Questi studi necessitano di studi clinici retrospettivi e prospettici e della costituzione di collezioni di banche di DNA. Ovviamente tale attività è vincolata all'ottenimento di autorizzazioni da parte dei Comitati Etici di riferimento e a collaborazioni scientifiche tra colleghi. Quindi, malgrado che non rientrino nella definizione data dal presente documento, il Dipartimento è attivo in collaborazioni scientificamente proficue che necessitano di studi clinici e di banche di DNA. Studi clinici sono attivi nell'area della neurologia, della nefrologia, della radioterapia, del dolore e dell'oncologia. Outcome di questo possono essere articoli scientifici o fondi ottenuti, ma riteniamo che questi siano più prettamente legati a traguardi di ricerca e quindi non sono considerati. E' da notare altresì, in questo contesto, che dal 2013 un nostro docente, Prof. Armando Genazzani, è membro del comitato Etico interaziendale dell'Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
Obiettivi 2014:
Interazione con il mondo industriale:
1) Mantenere elevato il valore delle collaborazioni pubblico-privato, incluse le prestazioni conto terzi, con un valore intorno al mezzo milione di euro, in linea con l'obiettivo pluriennale indicato già nella SUA-RD 2013. Lo stato di difficoltà economica non permette di formulare obiettivi di miglioramento ma riteniamo che il nostro valore di partenza sia in ogni caso alto, quanto meno rispetto ai valori dei Dipartimenti del nostro Ateneo.
2) Censire il numero dei seminari erogati ai nostri studenti da parte di docenti provenienti dal mondo industriale;
3) Prevedere, per il biennio 2014-2015, lo sviluppo di almeno due spin-off universitarie;
4) Prevedere, per il biennio 2014-2015, la valorizzazione dei brevetti dell'Università di cui docenti del nostro Dipartimento sono inventori
Public engagement:
1) Prevedere, per il 2014 almeno tre eventi aperti al pubblico, oltre a quelli organizzati dall'Ateneo e oltre alla normale attività di orientamento per studenti delle scuole superiori. Tale attività, con particolare riferimento a quelli eventi in cui il Dipartimento parla di ricerca ad un pubblico di non esperti, dovrebbe essere incentivata negli anni a seguire cercando di raggiungere nel 2018 quanto meno un evento al mese. Questa risulta la carenza maggiore del Dipartimento e richiede un graduale e costante coinvolgimento dei membri del Dipartimento stesso.
2) Prevedere un censimento delle attività in cui sono coinvolti i docenti senza un diretto coinvolgimento della struttura. Tale attività potrà essere svolta nel momento in cui l'Ateneo implementerà la piattaforma per le missioni online, nel 2014 o nel 2015.
Educazione Continua in Medicina:
1) Prevedere un censimento delle attività in cui sono coinvolti i docenti senza un diretto coinvolgimento della struttura. Tale attività potrà essere svolta nel momento in cui l'Ateneo implementerà la piattaforma per le missioni online, nel 2014 o nel 2015.
Gli obiettivi strategici del Dipartimento sono di consolidare le aree di forza del Dipartimento in questo ambito e di dare slancio alle aree di terza missione in cui vi è un ampio miglioramento.
Il principale punto di forza del Dipartimento è rappresentato dall'interazione con il mondo industriale, e in particolar modo il settore farmaceutico, chimico, alimentare e nutraceutico. Il principale indicatore di questo sono i fondi conto terzi, che rappresentano certa evidenza di una volontà del tessuto industriale di collaborare. Secondo indicatore, per quanto difficile da rappresentare se non in forma narrativa, è la presenza di docenti del nostro Dipartimento a convegni nazionali con interessi industriali (es, settore farmaceutico). Terzo indicatore è il numero di esperti provenienti dal mondo industriale che prestano la loro docenza, spesso in forma di seminari, ai corsi di Laurea e al Master da noi erogato. A questo, si aggiungono spin-off che vengono ad essere costituite, brevetti e convegni organizzati presso la nostra sede. Questo rappresenta sicuramente un punto di forza del Dipartimento e quindi gli obiettivi sono principalmente di mantenimento, di corretta raccolta dei dati e di incentivazione in sotto-settori in cui vi sono dei margini di mantenimento.
Il Dipartimento, oltre a partecipare alle attività di Ateneo di public engagement, organizza direttamente alcune iniziative proprie. Inoltre, vi sono iniziative organizzate dai singoli docenti indipendentemente da un coordinamento da parte del Dipartimento o dell'Ateneo. Ad esempio, nel 2013 docenti del Dipartimento hanno tenuto seminari aperti al pubblico, tra cui all'Università della terza età, hanno organizzato convegni su tematiche di interesse generale (ad esempio, sulla contraffazione dei farmaci e sulle cellule staminali). Vari docenti scrivono su riviste italiane non prettamente scientifiche su temi divulgativi (ad esempio, Giovanni Appendino e Federica Pollastro: La medicalizzazione del gusto, La Chimica e L'Industria (Settembre 2013) 1-5). In questo ambito, però, si evincono debolezze strutturali e debolezze di quantità. Da un punto di vista strutturale, è importante notare che molte iniziative sfuggono al censimento e che non vi è personale tecnico-amministrativo dedicato, almeno in parte, a queste attività, e non esiste un coordinamento da parte del personale docente, se non, in minima parte, da parte del Delegato alla Ricerca e del Delegato all'Orientamento. Da un punto di vista della quantità, la numerosità degli eventi è limitata.
Malgrado il nostro Ateneo sia adesso accreditato come provider per crediti formativi per l'educazione continua in Medicina, il Dipartimento, al momento, non reputa strategico erogare crediti formativi attraverso l'Ateneo. I principali motivi di questa scelta sono (i) la convenienza ad usare provider esterni, che sono in grado di fornire anche una macchina organizzativa (ad esempio per la logistica) che l'Ateneo, sia per esperienza sia per mancanza di risorse umane, non è in grado di garantire; (ii) la necessità, di utilizzare luoghi di incontro diversi dall'Università. Tale mancanza però è compensata dall'attività di docenza o di organizzazione di eventi ECM e FAD per medici, medici specialisti, farmacisti e biologi dei nostri docenti. Il Prof. Canonico (farmacologo), il Prof. Genazzani (farmacologo) e il Prof. Jommi (farmacoeconomista) si distinguono per l'intensità di tale attività, che può essere stimata in oltre 20 eventi annuali a testa. Oltre ai tre menzionati, si stima che almeno un terzo dei docenti è annualmente coinvolto in attività di formazione continua per medici o farmacisti. Ancora una volta, la capacità di censimento di queste attività, soprattutto perché spesso non richiedono autorizzazioni o rimborsi da parte del Dipartimento, è carente.
Nel Dipartimento non vi sono medici o altre figure convenzionate con il SSN e quindi non si svolgono trial clinici né vi sono biobanche accreditate al Ministero. Seppur questo è vero, il Dipartimento ha costituito il Centro di Ricerca Interdipartimentale in Farmacogenetica e Farmacogenomica (CRIFF; http://www.farmacogeneticanovara.it/) che si occupa di valutare l'impatto delle variazione genetiche sulla risposta individuale ai farmaci. Questi studi necessitano di studi clinici retrospettivi e prospettici e della costituzione di collezioni di banche di DNA. Ovviamente tale attività è vincolata all'ottenimento di autorizzazioni da parte dei Comitati Etici di riferimento e a collaborazioni scientifiche tra colleghi. Quindi, malgrado che non rientrino nella definizione data dal presente documento, il Dipartimento è attivo in collaborazioni scientificamente proficue che necessitano di studi clinici e di banche di DNA. Studi clinici sono attivi nell'area della neurologia, della nefrologia, della radioterapia, del dolore e dell'oncologia. Outcome di questo possono essere articoli scientifici o fondi ottenuti, ma riteniamo che questi siano più prettamente legati a traguardi di ricerca e quindi non sono considerati. E' da notare altresì, in questo contesto, che dal 2013 un nostro docente, Prof. Armando Genazzani, è membro del comitato Etico interaziendale dell'Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
Obiettivi 2014:
Interazione con il mondo industriale:
1) Mantenere elevato il valore delle collaborazioni pubblico-privato, incluse le prestazioni conto terzi, con un valore intorno al mezzo milione di euro, in linea con l'obiettivo pluriennale indicato già nella SUA-RD 2013. Lo stato di difficoltà economica non permette di formulare obiettivi di miglioramento ma riteniamo che il nostro valore di partenza sia in ogni caso alto, quanto meno rispetto ai valori dei Dipartimenti del nostro Ateneo.
2) Censire il numero dei seminari erogati ai nostri studenti da parte di docenti provenienti dal mondo industriale;
3) Prevedere, per il biennio 2014-2015, lo sviluppo di almeno due spin-off universitarie;
4) Prevedere, per il biennio 2014-2015, la valorizzazione dei brevetti dell'Università di cui docenti del nostro Dipartimento sono inventori
Public engagement:
1) Prevedere, per il 2014 almeno tre eventi aperti al pubblico, oltre a quelli organizzati dall'Ateneo e oltre alla normale attività di orientamento per studenti delle scuole superiori. Tale attività, con particolare riferimento a quelli eventi in cui il Dipartimento parla di ricerca ad un pubblico di non esperti, dovrebbe essere incentivata negli anni a seguire cercando di raggiungere nel 2018 quanto meno un evento al mese. Questa risulta la carenza maggiore del Dipartimento e richiede un graduale e costante coinvolgimento dei membri del Dipartimento stesso.
2) Prevedere un censimento delle attività in cui sono coinvolti i docenti senza un diretto coinvolgimento della struttura. Tale attività potrà essere svolta nel momento in cui l'Ateneo implementerà la piattaforma per le missioni online, nel 2014 o nel 2015.
Educazione Continua in Medicina:
1) Prevedere un censimento delle attività in cui sono coinvolti i docenti senza un diretto coinvolgimento della struttura. Tale attività potrà essere svolta nel momento in cui l'Ateneo implementerà la piattaforma per le missioni online, nel 2014 o nel 2015.
Quadro I.1 - PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.2 - SPIN-OFF
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati dell'Ateneo
Quadro I.3 - ATTIVITÀ CONTO TERZI
Quadro I.4 - PUBLIC ENGAGEMENT
Quadro I.5 - PATRIMONIO CULTURALE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
Quadro I.6 - TUTELA DELLA SALUTE
Quadro I.7 - FORMAZIONE CONTINUA
Quadro I.8 - STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE
Quadro abilitato in compilazione per il livello di aggregazione dati Ateneo
N. | Nome | Ragione Sociale | Codice Fiscale/Partita Iva | Anno inizio partecipazione | Budget impegnato nell'anno | N.ro addetti (ETP) | N.ro Imprese da inizio partecipazione | N.ro Imprese nell'anno | Fatturato complessivo | N.ro addetti (ETP) delle imprese incubate nell'anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | ENNE3 | INCUBATORE DI IMPRESA DEL POLO DI INNOVAZIONE DI NOVARA SCARL siglabile enne3 | 02167450036 | 2008 | 0,00 | 4,00 | 25 | 20 | 3.000.000,00 | 50,00 |
N. | Ragione sociale | Anno di inizio partecipazione | Finalità prevalente | Tra i primi 10 dell'Ateneo |
---|---|---|---|---|
1. | Netval - Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria | 2002 | Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
2. | Consorzio UN.I.VER Università e Impresa Vercelli | 2002 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
3. | FONDAZIONE NOVARA SVILUPPO | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | Si |
4. | Consorzio IBIS - Innovative Bio-based and Sustainable products and processes | 2009 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
5. | Fondazione Torino Wireless | 2003 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
6. | Consorzio PROPLAST | 2000 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), | |
7. | Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea | 2000 | Servizi di placement (es. Almalaurea), | |
8. | SPRING – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth | 2014 | Trasferimento tecnologico (distretti tecnologici e centri di competenza tecnologica), Gestione di attività di formazione e networking legate alla valorizzazione della ricerca (es. NetVal), | |
9. | Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition locali - PNIcube | 2005 | Sostegno all'imprenditorialità (es. PNI Cube), |